Oggetto del Consiglio n. 29 del 7 aprile 1951 - Verbale
OGGETTO N. 29/51 - FIDEIUSSIONE A FAVORE DEL CLUB ALPINO ITALIANO (C. A. I.), SEZIONI DI AOSTA E DI TORINO, PER LA COSTRUZIONE DI UN RIFUGIO-ALBERGO AL COLLE DEL GIGANTE DELEGA ALLA GIUNTA.
L'Assessore al Turismo, Prof. DEFFEYES, riferisce al Consiglio in merito alla seguente relazione, concernente la proposta di concessione di fideiussione a favore delle Sezioni d'Aosta e di Torino del Club Alpino Italiano (C.A.I.) per la costruzione di un Rifugio-Albergo al Colle del Gigante, relazione di cui copia è stata trasmessa ai Signori Consiglieri, unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:
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Circa il problema della ricettività dei turisti al Colle del Gigante, si riferisce che sul Colle stesso vi è attualmente il vecchio rifugio Torino, costruito a suo tempo in relazione alle minori necessità della limitata attività alpinistica e turistica che sul Colle del Gigante si svolgeva prima della costruzione della teleferica.
In seguito alla costruzione della teleferica, detto rifugio è risultato assolutamente inadeguato a ospitare le migliaia di turisti e di alpinisti che ora, mediante la funivia, possono raggiungere il colle.
Per il colle del Gigante, che è certamente il punto più interessante da visitarsi di tutta la cerchia alpina, centro del più vasto movimento alpinistico internazionale che si conosca, merita che sia urgentemente studiata e attuata una attrezzatura adeguata. Sulla inadeguatezza dell'attuale rifugio si sono avute segnalazioni provenienti, si può dire, da tutti gli ambienti turistici nazionali ed internazionali.
Il CAI di Torino, proprietario dell'attuale rifugio Torino e dell'antica capanna Margherita, ha studiato il problema della ricezione dei turisti e alpinisti al Colle del Gigante, allestendo gli opportuni progetti che non si sono però potuti attuare per mancanza dei fondi occorrenti.
Il progetto del nuovo Rifugio, studiato dall'Ing. Remo Locchi, prevede la costruzione di un nuovo rifugio-albergo, sulla cresta della punta Helbronner, ove ora sorge la vecchia Capanna Margherita, che sarà eliminata.
Per l'accesso al nuovo rifugio dalla stazione superiore della funivia si eseguirà un comodo sentiero ed, eventualmente, anche un piano inclinato coperto.
Il nuovo edificio risulterà composto di sottopiano, piano terreno, 1 e 2 piano.
Nel sottopiano trovano posto i locali per il Reparto Carabinieri, due locali da adibirsi a negozio, locali vari di servizio (lavanderia meccanica, deposito combustibili, cantina, dispensa, guardaroba), nonchè locali per i servizi igienici e un locale di pronto soccorso.
Il piano terreno comprende: un atrio di disimpegno, il ristorante turistico (40 posti circa), il Caffè-Bar-Ritrovo (circa 100 posti a sedere), il salone ristorante (80 posti a tavola), locali di servizio (cucine, office) e igienici.
Il primo piano è destinato interamente a camere e a dormitori: 11 cabine da 3 e 4 posti per complessivi 28 posti, due dormitori turistici a 8 cuccette ciascuno, 3 cabine per personale di servizio, dormitorio Guide a 10 posti; in totale 62 posti a dormire, eventualmente elevabili a 78.
Una a parziale utilizzazione del sottotetto consente di ricavare al secondo piano 2 dormitori turistici, rispettivamente a 16 e 20 posti.
La spesa occorrente per la costruzione del nuovo rifugio (compresi gli impianti elettrici e di riscaldamento e gli impianti idraulici e sanitari) è prevista in complessive Lire 70 milioni.
Il CAI di Torino, trovandosi nell'impossibilità di far fronte all'intera spesa, per mancanza di fondi sufficienti, ha sollecitato il concorso dell'Amministrazione regionale, dichiarandosi disposto ad erigere la nuova costruzione eventualmente in comproprietà con la sezione C.A.I. di Aosta.
La Giunta regionale, dopo approfondito esame della questione, ha concordato sull'opportunità di appoggiare l'iniziativa di cui si tratta mediante concessione di garanzia per l'anticipazione dei fondi necessari alle Sezioni CAI di Torino e di Aosta da parte di un Istituto Bancario, con la condizione che l'Amministrazione regionale, sia, a sua volta, garantita nell'operazione con il vincolo sulla proprietà dell'immobile, in caso di intervento nel pagamento.
Premesso quanto sopra, l'Assessore Prof. Deffeyes propone che il Consiglio regionale deliberi:
1) di approvare, in via di massima, il deposito di buoni del tesoro di proprietà dell' Amministrazione per un importo massimo di Lire 85 milioni, (nominali), a garanzia dell'apertura di credito in conto corrente e della anticipazione di fondi che verrà effettuata, fino ad una concorrenza massima di lire 70 milioni, da un Istituto Bancario a favore delle Sezioni di Torino e di Aosta del Club Alpino Italiano, per il finanziamento dei lavori di costruzione di un nuovo rifugio-albergo al Colle del Gigante;
2) di delegare alla Giunta regionale l'adozione di ogni provvedimento di esecuzione della presente decisione per l'approvazione delle condizioni, norme e garanzie da stabilirsi, mediante apposita convenzione, per l'attuazione dell'operazione di garanzia bancaria e per il deposito dei titoli, da farsi alla condizione espressa che il CAI di Aosta e il CAI di Torino siano comproprietari in parti eguali del nuovo fabbricato e che l'Amministrazione regionale sia, a sua volta, garantita nell'operazione mediante vincolo ipotecario sulla proprietà del costruendo edificio, che dovrà passare in proprietà (totale o parziale) della Regione, qualora si renda necessario l'intervento (totale o parziale) dell'Amministrazione regionale per il rimborso all'Istituto Bancario delle somme anticipate alle sezioni CAI di Torino e di A osta per la causale di cui si tratta.
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ALLEGATI:
1) Lettera 29-11-1950 dell'Ing. Remo Locchi. progettista, per preventivo di spesa aggiornato;
2) Relazione tecnica dall'Ing. Remo Locchi in data 24-8-1950;
3) Disegno-prospettiva del nuovo albergo-rifugio con planimetria generale.
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Dott. Ing. REMO LOCCHI
TORINO
29 novembre 1950
Ill.mo Sig. PRESIDENTE della Sezione di Torino del C.A.I.
TORINO
Invio alla S.V allegato alla presente, il preventivo di spesa compilato sul progetto esecutivo 1/50 in 11 tavole già a conoscenza di cot. Amministrazione e da servire per le pratiche di aiuto finanziario da parte del Consiglio della Valle di Aosta.
Già, in occasione del progetto di massima, avevo indicato sommariamente un importo di L. 60.000.000, il quale sale coi computi attuali a 70.000.000. L'aumento è dovuto alle seguenti ragioni:
1) dimensioni in pianta aumentata da mq.25,00 x 15,00 = 375,00 a mq. 25,80 x 15,30 = 395,00, e contemporaneo aumento di altezza misurata sopra, all'ultimo solaio, da 9,80 a 10,20;
2) maggiore numero di muri e muricci interni e maggior sviluppo degli impianti idraulici-sanitari, allo scopo di conferire alla costruzione un maggior decoro. In particolare più intenso e razionale sfruttamento del sottopiano;
3) maggiore sviluppo delle vetrate interne ed esterne, e fra queste ultime in particolare di quelle a cristalli, che sono assai costose;
4) maggior volume di scavo in roccia e di opere esterne di sistemazione dei piazzali, in dipendenza delle accresciute dimensioni, e per l'inclusione della scala esterna di accesso col relativo sottopassaggio;
5) adozione del pavimento in gomma.
Giova istituire un confronto, sia pure grossolano, col costo di uno stabile in città. A tal fine debbono sottrarsi, dall'importo complessivo preventivato, le cifre seguenti, perché riguardano opere esterne o di arredamento:
n. 1 |
Lire |
200.000,00 |
n. 2 |
" |
5.000.000,00 |
n. 3 |
" |
1.000.000,00 |
n. 4 |
" |
500.000,00 |
n. 28 |
" |
456.000,00 |
n. 44 |
" |
300.000,00 |
n. 49 |
" |
250.000,00 |
n. 51 |
" |
3.000.000,00 |
n. 52 |
" |
200.000,00 |
n. 53 |
" |
5.350.000,00 |
n. 54 |
" |
3.300.000,00 |
n. 55 |
" |
840.000,00 |
n. 56 |
" |
160.000,00 |
n. 57 |
" |
280.000,00 |
n. 58 |
" |
300.000,00 |
n. 59 |
" |
210.000,00 |
n. 60 |
" |
500.000,00 |
------------------ |
||
Totale opere esterne o di arredamento |
L. |
21.846.000,00 |
=========== |
Ne risulta il seguente costo per la costruzione finita, inclusi gli impianti interni idraulici, sanitari ed elettrici, ma non arredata:
|
L. |
70.000.000,00 |
|
" |
21.846.000,00 |
|
------------------ |
|
Totale netto |
L. |
48.154.000,00 |
|
=========== |
Avendosi una cubatura lorda di circa 4.200 mc., il costo unitario risulta di Lire 11.400,00 circa, ed esso è molto comprensibile se si pone attenzione alle difficoltà costruttive in quel luogo impervio, alla piccolezza dei vani, che richiede grande quantità di muri e di aperture; infine a varie caratteristiche tecniche, quali l'ampio tetto di lamiera zincata, i muri in pomice, la dovizia degli impianti interni.
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Dott. Ingegnere
REMO LOCCHI
Via De Sonnaz N. 16
Tel. 44259 - TORINO
24 agosto 1950
SEZIONE DI TORINO DEL C.A.I. PROGETTO DEL RIFUGIO ALBERGO AL COLLE DEL GIGANTE - COURMAYEUR (mt. 3370 s.l.m.)
I° PROGETTO - Ampliamento dell'attuale Rifugio Torino.
In un primo tempo erasi pensato di limitarsi per ragioni di economia ad ampliare l'attuale Rifugio Torino posto sotto al Colle, e per incarico della Sezione il sottoscritto aveva compilato il relativo progetto.
Però questa soluzione non venne ritenuta la mig1iore per più ragioni:
- occorrevano costosi lavori a modifica e rinforzo dei muri attuali
- lo spazio era limitato e richiedeva muri di sostegno di non facile esecuzione;
- mancava la possibilità di un adatto piazzale antistante;
- la vista era in parte limitata dalla incombente cresta verso nord, perdendosi così il panorama del versante francese;
- l'accesso da oltre il confine nella stagione primaverile sarebbe stato difficoltoso e poco gradito;
Per queste ragioni, che vennero accuratamente vagliate, il progetto fu abbandonato.
Invece si decise di affrontare ex novo il problema con una costruzione indipendente, posta in località Capanna Margherita; essa oltre al vantaggio di concedere la massima libertà di progettazione, perchè tutti gli inconvenienti sopra elencati spariscono, permette anche di conservare come riserva l'attuale Rifugio, ed i denari che sarebbero occorsi per la sua trasformazione verranno più utilmente impiegati nelle nuove opere.
II) PROGETTO - 1) Disegni di progetto:
Il progetto, per ora di massima e perciò suscettibile di perfezionamenti all'atto dello studio esecutivo, comprende le seguenti tavole:
1) planimetria 1/200, con riferimenti panoramici
2) pianta del sottopiano 1/100
3) del piano terreno 1/100
4) del primo piano 1/100
5) del secondo piano 1/100
6) facciata princ. (sud-ovest) 1/100
7) sezione trasversale 1/100
2) Raccordo colla funivia ? Come risultato di amichevoli trattative svolte colla Soc. M. Bianco, è assicurato un collegamento, o mediante pozzo con ascensore o mediante piano inclinato coperto, con carrello meccanico, dalla stazione della funivia al Nuovo Rifugio-Albergo; così sarà possibile di partire da Courmayeur per giungere sempre al riparo dalle intemperie fino all'interno dello stesso.
I particolari della stazione superiore di questo raccordo non possono ancora essere precisati, ma certo che l'arrivo avrà luogo contro e a un livello inferiore della costruzione in progetto, e più precisamente presso lo spigolo sud.
3) Orientamento ? L'orientamento del nuovo Rifugio-Albergo devesi adattare alla direzione della cresta che dalla spalla rocciosa della capanna Margherita sale verso la punta Helbronner; esso consente fortunatamente di conferire all'albergo il massimo valore panoramico e il massimo godimento del sole.
La posizione scelta è indicata sulla prima delle tavole di disegno elencate; ed essa va intesa tenendo presente che il piano di posa del nuovo Rifugio-Albergo, quale si realizzerà con apposito sbancamento. sarà alquanto più in basso dell'attuale capanna Margherita. Come si vede la fronte principale guarderà verso l'Aiguille Noire de Pétéret (sud-ovest), e in genere verso il M. Bianco.
4) Criteri di progetto ? Per effetto della teleferica e dei tempi cambiati, la natura del pubblico frequentatore di questo Rifugio devesi considerare come radicalmente mutata; cioè al ristretto numero di alpinisti che salivano (e che continueranno a salire) al Rifugio, e che, rotti a ogni fatica, si accontentavano di un modestissimo riparo, si è aggiunto ora il numerosissimo pubblico festaiolo e profano, per il quale sono necessari impianti assai più completi e moderni.
Inoltre questo Rifugio che sorge ora, sul confine, in una località celebre e nota in tutto il mondo, deve costituire un progresso e non un regresso rispetto alle similari costruzioni degli altri paesi.
Si deve ancora tenere presente che la frequentazione giornaliera sarà molto più intensa di quella notturna, e ciò spiega lo sviluppo dei locali destinati alla prima.
5) Descrizione del lavoro ? L'edificio sorge sulla viva roccia, e perciò non può avere cantine; in loro sostituzione è previsto un sottopiano (vedi disegno n, 2), che contiene locali secondari e un grande deposito di acqua, con serbatoio di cemento armato.
I muri di questo piano saranno in pietrame locale e cemento; il solaio di copertura in cemento armato.
Al disopra (vedi disegno n. 7) sono previsti due piani completi e un parziale terzo piano, ricavato nella monta del tetto.
Il piano terreno contiene il bar, con 100 posti e ampia visibilità panoramica, estesa circolarmente dal Grand Combin al Mont Blanc du Tacul per oltre 210°; la sala ristorante con 80 posti e analoghe prerogative panoramiche; la sala da pranzo per alpinisti con 40 posti; la cucina cogli annessi (confezione cibi - lavaggio recipienti office) completano il piano gabinetti e armadi.
I muri perimetrali sono previsti (salvo più approfondito esame) in conglomerato di pomice e cemento, fortemente isolante. Le ampie finestre avranno cristalli doppi con vasistas apribili e scuri di sicurezza manovrabili dall'esterno.
I muri interni saranno ancora, come sotto, in pietrame spaccato.
I finimenti saranno altamente decorosi e invitanti.
Il primo piano comprende sulla parte anteriore, guardante cioè verso sud-ovest (Gruppo M. Bianco), 9 camere, ciascuna delle quali contiene un lavabo, un bidet o bagnapiedi e 4 cuccette a due a due sovrapposte, elevabili eventualmente in un secondo tempo a 6. Rimane spazio per un tavolino con sedie e per attaccapanni e armadi.
Sul retro sono collocate due cabine di servizio a 4 cuccette cadauna; un dormitorio guide a 12 posti; un dormitorio alpinisti a 16 posti. Cabine di servizio e guide sono disimpegnate da apposita scala, pure rimanendo in comunicazione diretta col reparto viaggiatori. Tanto questi locali, quanto il dormitorio alpinisti, sono forniti di lavabi e l'ultimo anche di bagnapiedi in separato locale. Completano gli impianti igienici di questo piano gabinetti e docce.
Anche qui i muri perimetrali saranno in pomice; quelli principali interni in muratura di pietrame; i tramezzi in materiale isolante o mattoni forati; il solaio in cemento armato o volterrane su putrelle, come meglio risulterà da ulteriori studi.
Nel secondo piano le camere anteriori sono limitate a 5 e in, ognuna di esse si vorrebbero piazzare due sole cuccette, che però sono elevabili a 4 o a 6. Sul retro sono un dormitorio alpinisti a 12 posti, gabinetti e docce. Le parti laterali sono occupate da ampi guardaroba e magazzino.
Per i muri e gli orientamenti ripetasi quanto detto più, sopra.
Il tetto sarà in lamiera di acciaio zincata e graffata, senza saldature, con supporto in legno di eccezionale robustezza.
Le teste da camino saranno in muratura a cemento con spartineve, per evitare le spinte e il pericolo di crollo.
L'esterno sarà dignitosamente completato con parti in mosaico di pietra, rinzaffi e rivestimenti in. legno, senza però cadere nel lezioso, inconciliabile con la severità del luogo.
Un'idea dell'aspetto esterno è data dal disegno n. 6, facciata principale 1/100.
Grandissima cura sarà posta nell'esecuzione degli impianti.
E' indispensabile disporre di una ingente quantità di acqua, senza di che si ricade nella sporcizia delle costruzioni primitive.
L'acqua dovrà essere sollevata a mezzo di pompa, parte dal ghiacciaio e parte da una abbondante fontana estiva situata nel Canalone di Thoula. E' appunto per la preoccupazione di assicurare l'acqua in ogni caso, che si prevede il grande serbatoio di riserva. indicato sulla pianta del sottopiano.
Poiché è fortunatamente disponibile una sufficiente quantità di energia, gentilmente ceduta dalla Soc. M. Bianco, verranno eseguiti con questo mezzo non solo l'illuminazione di tutti i locali, ma anche il riscaldamento dell'acqua per lavabi, bagnapiedi e docce, il riscaldamento di tutte le camere e dormitori, coll'aiuto probabilmente di stufe ornamentali a carbone nel bar e nelle sale da pranzo; riscaldata elettricamente la cucina.
6) Cubatura e costo approssimativo dell'opera ? La cubatura vuoto per pieno dell'edificio sarà di circa 4500 a 5000 mc.
Considerando che oltre alla costruzione propriamente detta si deve pensare anche allo sbancamento e ai terrapieni per la formazione del piazzale, e alle opere di derivazione e sollevamento dell'acqua, si conclude facilmente che il costo si avvicinerà probabilmente ai 60.000.000, incluso l'arredamento, e ciò oltre al costo dei trasporti sulla teleferica.
La spesa, non è certo sproporzionata rispetto alla capienza e signorilità dei locali, nè sarebbe possibile di ridurla che a spese della solidità o del decoro che si intende di dare a questo edificio.
RIASSUNTO DATI PRINCIPALI
a) |
Sala ristorante |
posti |
80 |
Sala pranzo al sacco |
" |
40 |
|
Bar |
" |
100 |
|
---- |
|||
Totale posti a tavola |
" |
220 |
|
=== |
b) Cabine a 2 cuccette, elevabili fino a 8, con lavabo e bagna piedi particolari |
n. |
5 |
posti |
10 |
elevabili a |
40 |
Cabine a 4 cuccette - id. id. |
" |
9 |
" |
36 |
" |
72 |
Dormitorio turisti 1° piano |
" |
1 |
" |
16 |
" |
16 |
Dormitorio turisti 2° piano |
" |
1 |
" |
12 |
" |
12 |
Dormitorio Guide 1° piano |
" |
1 |
" |
8 |
" |
8 |
Carabinieri sottopiano |
" |
|
" |
8 |
" |
8 |
|
|
|
|
--- |
|
--- |
Totale posti |
|
|
" |
102 |
elevabili a |
168 |
|
|
|
|
=== |
|
=== |
Nel computo non è tenuto calcolo dell'adattabilità a dormitori anche degli ampi sottotetti.
c) Servizi igienici: |
gabinetti |
n. |
17 |
|
lavabi |
" |
32 |
|
docce |
" |
6 |
|
bagnapiedi |
" |
17 |
d) Servizi sussidiari del ristorante completo:
Ampia riserva d'acqua in serbatoio,
Sale panoramiche a cristalli,
Ampio deposito sci a facile accesso del ghiacciaio,
Pronto soccorso,
Isolamento termico e acustico,
Acqua calda e fredda,
Riscaldamento elettrico.
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Mr. le Prefesseur DEFFEYES, Assesseur au Tourisme, souligne tout d'abord l'importance du Col du Géant au point de vue du tourisme international. Il rappelle au Conseil que la Section de Turin du Club Alpin Italien (C.A.I.) y bâtit un Refuge (le " Rifugio Torino ") qui, à son époque, était plus que suffisant pour recevoir les alpinistes qui l'atteignaient soit par le versant italien que par le versant français; mais, à la suite de la mise en marche de la téléphérique italienne et de celle française, le nombre des touristes s'étant énormément multiplié, le refuge ne suffit plus aux nécessités actuelles.
Mr. l'Assesseur informe également MM. les Conseillers que de nombreuses plaintes sont parvenues à son Département de la part surtout de touristes étrangers et qu'il a toujours répondu à ces personnes que le Refuge appartient non pas à la Région de la Vallée d'Aoste mais à la Section de Turin du Club Alpin Italien (C.A.I.). Maigre excuse, car les étrangers regardent à la Vallée d'Aoste somme étant à même de les recevoir et de les héberger.
Il fait remarquer que, d'autre part, le Club Alpin Italien (C.A.I.) ne vit que des cotisations de ses membres et que c'est avec ces revenus que la Section de Turin pourvoit à l'entretien et à l'aménagement de presque tous les refuges du groupe du Mont Blanc.
Voilà pourquoi la Section du C.A.I. de Turin s'est adressée à l'Administration régionale en lui demandant de vouloir donner son concours dans les frais de construction d'un bâtiment nouveau, répondant mieux aux exigences actuelles du tourisme international, en un des endroits les plus pittoresques et les plus célèbres du monde.
Mr l'Assesseur met, ensuite, au courant MM. les Conseillers des pourparlers qui ont eu lieu entre l'Administration régionale et la Section de Turin du Club Alpin Italien (C.A.I.). La Junte régionale, dit-il, avait tout d'abord répondu en proposant la co-propriété de l'immeuble à construire; mais le Club Alpin a fait remarquer qu'il perdrait les avantages dont il jouit en matière de contributions si la propriété du bâtiment dont il s'agit était partagée avec l'Administration régionale.
Il a été alors envisagé la solution suivante: la Section d'Aoste du Club Alpin. Italien (C.A.I.) deviendrait propriétaire, au même titre et aux mêmes droits que la Section de Turin, du Refuge-Auberge qui serait construit au Col du Géant; l'Administration régionale nantirait cette initiative moyennant un dépôt de titres auprès de l'institut bancaire qui ferait l'anticipation des fonds nécessaires aux deux Sections de Turin et d'Aoste du Club Alpin Italien (C.A.I.).
On établirait, toutefois, la réserve que l'Administration régionale se nantisse, à son tour, par une hypothèque sur la propriété de l'immeuble, pour le cas où elle devrait se substituer aux deux Sections de Turin et d'Aoste du Club Alpin Italien (C.A.I.) dans les paiements résultant de l'obligation contractée envers l'Institut bancaire.
Il précise que les titres, de propriété de l'Administration régionale, qui seraient déposés auprès de cet Institut bancaire, continueraient de rapporter un intérêt et que la Banque ne pourrait pas en disposer.
Il explique encore que la différence entre le montant de la valeur des titres dont on propose le dépôt près de l'Institut bancaire (85 millions) et le montant du crédit (70 millions), devant être ouvert par celui-ci aux deux Sections de Turin et d'Aoste du Club Alpin Italien (C.A.I.), se justifie par le fait que la valeur réelle des titres est inférieure à leur valeur nominale.
Mr. l'Assesseur représente que, si le Conseil approuvait de concéder la fidéjussion proposée en faveur des deux Sections de Turin et d'Aoste du C.A.I., l'Administration régionale pourrait, par la suite, avoir un droit de vue sur la gestion du Refuge-Auberge en évitant que se répète ce qui a déjà été déploré pour des cas analogues, c'est-à-dire que l'embauche du personnel qui se rendra nécessaire se fasse sans tenir compte de la main d'œuvre locale disponible.
Il ajoute être certain que la construction et l'aménagement de ce Refuge-Auberge au Col du Géant ferait grand honneur aussi à l'Administration régionale et à la Vallée d'Aoste. tout en donnant la possibilité aux touristes nationaux et étrangers d'être reçus et hébergés confortablement.
Il conclut en insistant sur l'opportunité que le Conseil approuve la proposition dont à la relation référée ci-dessus et qu'il vient d'illustrer.
Segue discussione, alla quale partecipano il Presidente. Avv. Dott. BONDAZ, gli Assessori Geom. ARBANEY, Geom. BIONAZ, Prof. DEFFEYES, Per. Ind. FOSSON ed Ing. FRESIA, nonché i Consiglieri Sig. BREAN, Sig. CUAZ, Col. FERREIN, Sig. MANGANONI e Dott. NORAT.
Il Presidente, Avv. Dott. BONDAZ, rileva la necessità che la garanzia fiduciaria dell'Amministrazione regionale sia, a sua volta, garantita mediante vincolo reale ipotecario sul costruendo immobile.
L'Assessore al Turismo, Prof. DEFFEYES, su richiesta del Consigliere Dott. NORAT, informa che il nuovo Rifugio - Albergo sarà in grado di accogliere circa centocinquanta persone e darà alle due Sezioni del C.A.I. un reddito annuo che verrebbe destinato in futuro alle spese di gestione e di attrezzatura degli altri rifugi che il C.A.I. possiede nella zona del Monte Bianco.
Precisa che, per assicurare la destinazione a tale scopo dei proventi del nuovo costruendo Rifugio-Albergo. potrebbe essere inserita apposita clausola nel contratto che l'Amministrazione regionale stipulerà con le due sezioni del C.A.I.
Rispondendo, quindi, alla richiesta del Consigliere Sig. MANGANONI, esprime parere che il deposito dei titoli presso l'Istituto bancario, a favore delle Sezioni di Torino e di Aosta del Club Alpino Italiano (C.A.I.), dovrebbe avere una durata di parecchi anni.
Fa presente che il prelievo della somma mutuata e il deposito dei titoli non saranno effettuati inizialmente, in una sola volta, ma bensì gradualmente e, cioè, in base alle liquidazioni degli stati di avanzamento dei lavori.
Informa che è nell'interesse delle due Sezioni del C.A.I. di ultimare almeno i lavori fino al primo piano, entro il corrente anno, onde poter già iniziare la gestione limitata del Rifugio-Albergo nel prossimo anno.
L'Assessore Prof. DEFFEYES fa presente che la Giunta studierà in tutti i loro dettagli le modalità relative alla concessione di fideiussione per l'apertura di credito, da parte di un Istituto bancario, onde assicurare alla Regione la necessaria garanzia per il caso in cui la Regione dovesse subentrare alle Sezioni del C.A.I. per il pagamento delle quote di ammortamento del mutuo.
L'Assessore Geom. ARBANEY rileva che, a costruzione ultimata del Rifugio-Albergo, le Sezioni del C.A.I. potrebbero accendere un mutuo presso un Istituto bancario concedendo, a garanzia, l'iscrizione di ipoteca sull'immobile stesso. Ritiene, quindi, che la fideiussione possa essere data soltanto per garantire, per un periodo limitato, il prestito del capitale occorrente per il finanziamento dei lavori del costruendo Rifugio-Albergo e che, quindi, a costruzione ultimata, la Regione dovrebbe ritirare la garanzia e cioè svincolare i buoni del tesoro depositati a tale scopo.
Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, osserva che, ad avvenuta costruzione del Rifugio-Albergo, il Consiglio potrà esaminare il da farsi e, cioè, se il mutuo debba essere garantito con iscrizione di ipoteca sul nuovo immobile da parte della Regione ovvero se, invece, debba essere garantito mediante ipoteca a favore dell'Istituto bancario mutuante, in luogo della garanzia con titoli della Regione.
Il Consigliere Sig. MANGANONI dichiara che i Consiglieri del gruppo social-comunista concordano con l'Assessore Geom. Arbaney sulla opportunità che la fideiussione regionale, a garanzia del credito bancario, sia limitata al periodo intercorrente fra l'inizio e l'ultimazione dei lavori.
Dichiara, inoltre, che i Consiglieri del gruppo, social-comunista sono, altresì, favorevoli all'approvazione, in via di massima, delle proposte formulate dalla Giunta ed illustrate dall'Assessore Prof. Deffeyes.
Ritiene, peraltro, che la convenzione da stipularsi con le Sezioni del C.A.I. debba essere esaminata nei suoi dettagli e particolari dalla Giunta e sottoposta all'esame del Consiglio in altra adunanza.
L'Assessore Prof. DEFFEYES sottolinea l'urgenza di dare inizio ai lavori per la costruzione del Rifugio-Albergo e, in relazione a tale fatto, propone che il Consiglio approvi le proposte formulate dalla Giunta, autorizzando la Giunta stessa a provvedere in via d'urgenza alla stipulazione della convenzione per la, concessione di garanzia bancaria a favore delle Sezioni del C.A.I. di Torino e di Aosta, salvo sottoporre la convenzione stessa alla ratifica del Consiglio.
Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, invita il Consiglio a deliberare in merito alla proposta formulata dall'Assessore Prof. Deffeyes.
IL CONSIGLIO
ritenuta la opportunità di appoggiare l'iniziativa assunta dalle Sezioni di Aosta e di Torino del C.A.I. per la costruzione di un Rifugio-Albergo al Colle del Gigante, mediante concessione di garanzia per l'anticipazione dei fondi necessari alle Sezioni del Club Alpino Italiano di Torino e di Aosta da parte di un Istituto di credito bancario locale;
ritenuta la necessità di subordinare la concessione della fideiussione di cui si tratta alla condizione che 1'Amministrazione regionale sia, a sua volta, garantita nell'operazione mediante vincolo ipotecario sulla proprietà del costruendo Rifugio-Albergo in caso di eventuale intervento nel pagamento;
ad unanimità di voti
Delibera
1) di approvare, in via di massima, il deposito di buoni del tesoro di proprietà dell'Amministrazione per un importo massimo di lire 85 milioni (nominali), a garanzia dell'apertura di credito in conto corrente e della anticipazione di fondi che verrà effettuata, fino ad una concorrenza massima di lire 70 milioni, da un Istituto di credito bancario locale, a favore delle Sezioni di Torino e di Aosta del Club Alpino Italiano, per il finanziamento dei lavori di costruzione di un nuovo Rifugio-Albergo al Colle del Gigante;
2) di delegare alla Giunta regionale l'adozione di ogni provvedimento per l'esecuzione della presente decisione e per l'approvazione in via d'urgenza e salvo ratifica del Consiglio, della convenzione relativa alle condizioni, norme e garanzie reali da stabilirsi per la attuazione dell'operazione di garanzia bancaria e per il deposito dei titoli, da farsi alla condizione espressa che le Sezioni del C.A.I. di Aosta e di Torino siano comproprietarie in parti eguali del nuovo fabbricato e che l'Amministrazione regionale sia, a sua volta, garantita nell'operazione mediante vincolo ipotecario sulla proprietà del costruendo edificio, che dovrà passare in proprietà (totale o parziale) della Regione, qualora si renda necessario l'intervento (totale o parziale), dell'Amministrazione regionale per il rimborso all'Istituto Bancario delle somme anticipate alle sezioni C.A.I. di Torino e di Aosta per la causale di cui tratta.
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