Oggetto del Consiglio n. 20 del 7 aprile 1951 - Verbale

OGGETTO N. 20/51 - COSTRUZIONE DI STABILE IN AOSTA PER ALLOGGI DEGLI IMPIEGATI DELL'AMMINISTRAZIONE REGIONALE CON CONTRIBUTO STATALE PER ANNI 35, AI SENSI DELLA LEGGE 2 LUGLIO 1949, N. 408 - APPROVAZIONE E FINANZIAMENTO DI SPESA - PARZIALE MODIFICAZIONE DELLA DELIBERAZIONE CONSILIARE n. 151 DEL 20 DICEMBRE 1950 - RATIFICA DELLA DELIBERAZIONE DI GIUNTA n. 280 IN DATA 26 FEBBRAIO 1951 - ESECUZIONE E FINANZIAMENTO DEI LAVORI A CURA DELLA REGIONE - DELEGA ALLA GIUNTA.

L'Assessore alle Finanze, Ing. FRESIA, riferisce al Consiglio in merito alla deliberazione n. 280, in data 26 febbraio 1951, adottata dalla Giunta regionale in via d'urgenza e salvo ratifica del Consiglio, concernente l'oggetto: "Costruzione di una casa popolare per alloggi da assegnarsi ai dipendenti dell'Amministrazione regionale - Finanziamento con il contributo statale trentacinquennale di cui alla legge 2 luglio 1949, n. 408 - Accordi con l'Istituto Case Popolari per il mantenimento dello stabile in proprietà alla Regione, mediante concessione di contributo straordinario all'Istituto Case Popolari - Approvazione e finanziamento di spesa - Parziale modificazione della deliberazione consiliare n. 151, in data 20-12-1950".

Richiama l'attenzione del Consiglio sulla succitata deliberazione, di cui copia è stata trasmessa ai Signori Consiglieri, unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza, e che di seguito si trascrive:

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VERBALE DELL'ADUNANZA DI GIUNTA IN DATA 26 FEBBRAIO 1951

ESTRATTO DI DELIBERAZIONE

...Omissis...

OGGETTO N. 280 - Costruzione di una casa popolare per alloggi da assegnarsi ai dipendenti dell'Amministrazione regionale - Finanziamento con il contributo statale trentacinquennale, di cui alla legge 2 luglio 1949, n. 408 - Accordi con l'Istituto Case Popolari per il mantenimento dello stabile in proprietà alla Regione mediante concessione di contributo straordinario all'Istituto Case Popolari - Approvazione e finanziamento di spesa - Parziale modificazione della deliberazione consiliare n. 151, in data 20-12-1950.

L'Assessore ai Lavori Pubblici, Geom. Bionaz, richiama la deliberazione del Consiglio regionale in data 20 dicembre 1950, n. 151, riguardante l'assunzione di mutui con garanzia regionale per la costruzione di fabbricati popolari dell'Istituto Autonomo delle Case popolari della Valle d'Aosta.

Fa presente che con tale deliberazione fu approvata, fra l'altro, la stipulazione di un mutuo di lire 60 milioni con la Cassa DD.PP. da servire esclusivamente a costruzione di case popolari per conto dell'Istituto suddetto.

Riferisce che l'Istituto Autonomo delle Case Popolari, con lettera in data 8 aprile 1950, n. 819, aveva richiesto quanto segue:

"Al Ministero dei Lavori Pubblici Direzione Generale dell'Edilizia Statale e Sovvenzionata - Div. XVI

ROMA

Con nota n. 11600 del 29-8-1949 codesto Ministero comunicava la assegnazione, in applicazione della legge 2 luglio 1949, n. 408, di un contributo statale trentacinquennale del 4% e 4,25%, su un importo di Lire 60 milioni di spesa.

La concessione del finanziamento occorrente è stata ottenuta dalla Cassa Depositi e Prestiti tramite l'Amministrazione Regionale della Valle d'Aosta, la quale ha deliberato di contrarre in nome proprio il mutuo con garanzia di vincolo sul gettito delle sovraimposte provinciali.

II Ministero del Tesoro - Cassa Depositi e Prestiti ? con nota numero 5931 /711150 del 23 marzo c. a. indirizzata alla Regione Autonoma della Valle d'Aosta e per conoscenza a codesto Ministero richiede, fra gli altri documenti, un decreto con cui codesto Ministero accordi direttamente alla Regione Autonoma della Valle d'Aosta, in luogo di questo Istituto, il beneficio del contributo dello Stato di cui all'art. 1 della legge 2 luglio 1949, n. 408 ed assuma l'impegno di corrispondere il contributo stesso alla Cassa Depositi e Prestiti per il periodo di 35 anni.

Si prega vivamente di voler emettere il decreto di cui trattasi affinché questo Istituto possa ottenere il finanziamento occorrente".

Comunica che il Ministero dei Lavori Pubblici, in relazione alla richiesta in data 8 aprile 1950. n. 819 dell'Istituto Autonomo delle Case popolari della Valle d'Aosta, ha comunicato quanto segue, con nota in data 10 gennaio 1951 della Direzione Generale Edilizia Statale e Sovvenzionata (Div. XVI):

"All'Ufficio del Genio Civile di AOSTA

"All'Istituto Autonomo delle Case Popolari di AOSTA

Alla Regione Autonoma della Valle di AOSTA

Si prende atto di quanto fatto presente da codesto Ufficio con la nota che si riscontra, in merito alle modifiche apportate al progetto compilato dal locale Istituto Autonomo Case Popolari per la costruzione di case popolari in codesta città, dell'importo di L. 60 milioni.

Si informa, inoltre, che è stato emesso il provvedimento formale con cui si concede direttamente alla Regione Autonoma della Valle di Aosta, in luogo dell'Istituto anzidetto, il relativo contributo previsto dalla legge 2-7-1949, n. 408, per la realizzazione del suddetto programma costruttivo e che tale Decreto è in corso di perfezionamento".

L'Assessore Geom. Bionaz riferisce, quindi, alla Giunta in merito alle trattative intercorse con il Presidente dell'Istituto per le Case popolari tendenti ad assicurare il mantenimento - trasferimento in proprietà della Regione del costruendo nuovo fabbricato, a due corpi, da finanziarsi in gran parte con il succitato contraendo mutuo di Lire 60 milioni ed in parte con fondi della Regione.

Fa presente che scopo delle trattative era anche quello di assicurare - mediante l'intervento diretto della Regione - il finanziamento totale delle spese per la costruzione del fabbricato e delle previste maggiori spese (per intervenuti aumenti di prezzi e per perizie di lavori suppletivi e di miglioria), nonché di superare le conseguenti difficoltà burocratiche che si frapponevano al finanziamento delle nuove e maggiori spese ed alla sollecita costruzione del fabbricato.

Fa presente che l'Istituto Autonomo per le Case popolari, con nota n. 22, in data 19 febbraio 1951, ha comunicato quanto segue:

"Al Presidente della Giunta Regionale della Valle di AOSTA

Con riferimento alle trattative verbali intercorse circa il trasferimento di proprietà a codesta Amministrazione della casa di cui all'oggetto, e per la costruzione della quale sono tutt'ora in via di perfezionamento le pratiche di finanziamento, si ritiene opportuno far presenti a codesta Amministrazione alcune considerazioni afferenti appunto alla cessione stessa:

L'Istituto trae le sue attività dalla costruzione e quindi dalla gestione di case popolari, beneficiando a tal uopo di contributi statali che gli vengono concessi sia con capitale a fondo perduto, sia con concorsi trentacinquennali in ammortamento di mutui eventualmente contratti, o su spese direttamente finanziate.

Nel caso attuale l'Istituto, per la concessione ottenuta ed a costruzione avvenuta, verrebbe a beneficiare di un utile di gestione calcolato del 0.50% sul valore di Lire 60 milioni e pari cioè a L. 300.000 annue.

Poiché gli effettivi redditi dell'Istituto poggiano essenzialmente sulla gestione di questi nuovi fabbricati (avendo quelli vecchi affitti comparati ancora al primitivo valore dei fabbricati, ed oggi nonostante gli aumenti di legge assolutamente inadeguati ai costi di gestione e di manutenzione) appare subito evidente e sostanziale il danno che deriverebbe all'Istituto qualora tale proprietà e gestione venissero a mancare.

E' da tenere inoltre presente che detti finanziamenti vengono appunto concessi dallo Stato al fine di ovviare alle penose condizioni finanziarie in cui oggi versano in genere gli Istituti stessi.

D'altra parte, dati gli attuali costi di mercato e ritenendo che l'appalto del fabbricato comporti un aumento dal 10 al 15% sui prezzi di progetto, maggiorazione alla quale l'Istituto non potrebbe far fronte con mezzi propri e che comporterebbe quindi il rifacimento di tutto il progetto per contenerlo nel primitivo finanziamento, l'inevitabile perdita di un anno di tempo e di gestione, e forse l'eventuale revoca del finanziamento;

In considerazione del fabbisogno di questo Istituto che non ha potuto per deficienza di mezzi appaltare un altro fabbricato di lire 17 milioni, ed al cui aumento di costo dovrebbe pure far fronte con mezzi propri;

Tenuto pure presente le forti spese che incidono nella stipulazione del mutuo e per il pagamento della prima annualità di interessi decorrente durante la costruzione del fabbricato e perciò infruttifera e senza concorso statale, mentre codesta Amministrazione potrebbe finanziare direttamente l'opera escludendo cosi tali oneri di mutuo;

Sentito pure il parere di alcuni componenti e Sindaci del Consiglio di Amministrazione;

Questo Istituto sarebbe favorevole, approfittando della non ancora avvenuta registrazione da parte dello Stato delle pratiche di finanziamento, di rinunziare a favore della Valle alla proprietà e gestione del fabbricato in parola sempreché questo venga destinato all'uso per il quale era stato progettato, e mediante il risarcimento dei danni derivanti da tale cessione, e che in via di massima si potrebbero così concretare:

1. - Delega all'Istituto di indire per conto della Valle l'appalto e per affidargli la Direzione dei Lavori secondo le modalità da convenirsi.

2. - Corresponsione di un indennizzo corrispondente alla somma occorrente all'Istituto stesso per l'ampliamento di un fabbricato che dovrebbe essere costruito a carattere decoroso lungo il Viale della Maternità, ed a mascheramento di quelli già esistenti.

Detto fabbricato comprende 4 negozi e 12 alloggi nei tre piani superiori che potrebbero essere messi a disposizione della Valle per il suo fabbisogno.

La somma occorrente per tale costruzione in aggiunta ai 17 milioni già a disposizione dell'Istituto si aggira sui 12 milioni, che codesta Amministrazione dovrebbe a tal uopo devolvere.

Si ritiene che tale programma possa trovare favorevole accoglimento e gradimento da parte di codesta Amministrazione ed in attesa si ringrazia di quanto in proposito ci verrà cortesemente comunicato".

L'Assessore Geom. Bionaz fa presente la particolare urgenza di decidere in merito alla questione di cui si tratta, allo scopo di non pregiudicare la concessione del finanziamento e del mutuo da parte della Cassa DD.PP. e sottolinea la particolare convenienza che ha l'Amministrazione regionale ad assicurarsi la proprietà del nuovo stabile alle condizioni di cui sopra e con il beneficio finanziario del contributo statale trentacinquennale di cui alla legge 2 luglio 1949, n. 408.

Segue discussione in merito alle proposte surriportate dell'Istituto per le Case popolari.

LA GIUNTA

Considerata l'urgenza e la particolare convenienza per l'Amministrazione regionale di decidere in merito alla questione di cui alle premesse;

Richiamata la deliberazione consiliare n. 151, in data 20-12-1950, e in esecuzione ed a parziale modificazione della deliberazione stessa;

Ad unanimità di voti;

In via d'urgenza, salvo ratifica del Consiglio;

Delibera

A) di approvare il mantenimento-trasferimento in proprietà della Regione del nuovo fabbricato a due corpi progettato dal locale Istituto Autonomo per le Case popolari e la cui costruzione in Aosta dovrà essere finanziata mediante la stipulazione di un mutuo di Lire sessanta milioni con la Cassa DD.PP., come da deliberazione consiliare n. 151, in data 20-12-1950, e con il contributo statale trentacinquennale di cui alla legge 2 luglio 1949, n. 408, ed alle condizioni sottoriportate;

B) di approvare l'assunzione, con garanzia regionale, di un mutuo di lire 41.850.000, anziché di lire 20 milioni, a parziale modificazione del n. 7 della deliberazione consiliare n. 151 del 20-12-1.950 (1);

C) di approvare la concessione all'Istituto Autonomo locale per le case popolari di una indennità contributo straordinario di Lire dieci milioni alle condizioni sottoriportate;

D) di approvare l'invio all'Istituto Autonomo locale per le case popolari della seguente lettera concernente le proposte della Regione per l'attuazione degli accordi di massima già intercorsi in merito al mantenimento-trasferimento dello stabile di cui si tratta in proprietà della Regione;

E) di approvare la spesa di Lire dieci milioni di cui al numero due, da finanziarsi con imputazione al seguente istituendo stanziamento del bilancio preventivo per il 1951: "art. 181 - Contributi ad Enti locali vari per esecuzione di lavori pubblici":

(1) NOTA - L'Istituto Autonomo Case Popolari, dovendo costruire tre fabbricati (uno ad Aosta, uno a Châtillon ed uno a Verrès), da finanziarsi mediante mutuo di Lire 60 milioni con la Cassa DD. PP., aveva chiesto la garanzia tributaria sul mutuo rispettivamente: per lire 20 milioni al Comune di Châtillon per una casa da costruirsi in Châtillon (il Comune ha già deliberato di concedere tale garanzia), per lire 24 milioni alla Regione, che aveva già deliberato di concedere tale garanzia per 20 milioni per la casa di Aosta (vedi deliberazione consiliare n. 151 del 20 dicembre 1950, n. 7 del deliberato) e per lire 20 milioni al Comune di Verrès, per una casa da costruirsi in Verrès.

Il Comune di Verrès non ha potuto concedere tale garanzia per precedenti impegni che gravano sul proprio bilancio.

Si propone, pertanto, che la Regione conceda la garanzia tributaria per un ulteriore somma di lire 21.850.000 per il finanziamento, da parte del locale Istituto Autonomo Case Popolari, del fabbricato di Verrès e di parte del fabbricato di Aosta.

La garanzia regionale si estenderebbe, pertanto, ad una complessiva somma di lire 41.850.000, a parziale modificazione del sottoriportato n. 7 del deliberato consiliare n. 151 del 20-12-1950:

"N. 7) di approvare la assunzione con la Cassa DD.PP., con garanzia dell'Amministrazione regionale nell'interesse dell'Istituto Autonomo delle Case Popolari della Valle Aosta, di successivo analogo mutuo di lire 20.000.000 (venti milioni), per la costruzione di alloggi a condizioni analoghe a quelle di cui ai numeri precedenti, delegando alla Giunta regionale ogni provvedimento di esecuzione per la approvazione delle modalità di stipulazione del secondo mutuo stesso".

F) di proporre al Consiglio regionale, in sede di ratifica della presente deliberazione, l'approvazione della costruzione, a cura e spese della Regione, del nuovo fabbricato a due corpi di cui si tratta, destinato ad alloggi per impiegati dell'Amministrazione regionale, e la delega alla Giunta regionale per la adozione di ogni provvedimento deliberativo di esecuzione per il finanziamento delle spese, per l'approvazione del progetto, per l'appalto e l'aggiudicazione, a licitazione privata, dei lavori di costruzione dello stabile di cui si tratta, per il pagamento dei lavori, per la stipulazione del mutuo di cui alla lettera B), nonché, infine, per la approvazione e la stipulazione, con il locale Istituto Autonomo per le Case popolari, delle norme e delle convenzioni particolari regolanti i rapporti fra i due Enti, per l'attuazione degli accordi di cui alla sottoriportata lettera, da trasmettersi al locale Istituto Autonomo per le Case popolari:

"Alla PRESIDENZA dell'ISTITUTO AUTONOMO per le CASE POPOLARI della VALLE d'AOSTA

AOSTA

Si fa riferimento alla lettera n. 22, in data 19-2-1951, di codesto Istituto e alle trattative intercorse per il mantenimento in proprietà di questa Amministrazione regionale della costruenda casa popolare, per il finanziamento della quale è stato concesso a questa Amministrazione il contributo statale trentacinquennale, con assunzione di mutuo di Lire 60 milioni presso la Cassa Depositi e Prestiti garantito dalla Regione.

La Giunta regionale, in considerazione di quanto comunicato da codesta Presidenza con lettera 19 febbraio 1951, n. 22, e tenuto conto delle necessità particolari di codesto Istituto, ha stabilito di concretare nel modo seguente le definitive proposte della Regione, allo scopo anche di poter assicurare la sollecita costruzione del nuovo fabbricato nonostante la prevista necessità di finanziare maggiori spese:

1) l'Amministrazione regionale, beneficiaria del contributo annuo statale trentacinquennale ed intestataria del mutuo di Lire 60 milioni assunto con la Cassa Depositi e Prestiti, provvederà direttamente all'appalto ed al finanziamento dei lavori di costruzione del fabbricato di cui si tratta, che rimarrà di proprietà della Regione;

2) all'Amministrazione regionale faranno carico direttamente le spese per l'ammortamento del mutuo di lire 60 milioni e per il pagamento degli stati di avanzamento dei lavori;

3) le necessarie rilevanti maggiori spese conseguenti al sopravvenuto aumento dei prezzi ed alla necessaria approvazione di perizie suppletive per il finanziamento di lavori di completamento e di miglioria dello stabile, non previsti in progetto, saranno assunte a carico e finanziate direttamente dall'Amministrazione regionale;

4) l'Amministrazione regionale delega - come da intese - a cotesto Istituto e, per esso, ai funzionari ed incaricati tecnici di codesto Istituto, la direzione, l'assistenza e la contabilizzazione dei lavori di costruzione del fabbricato e dei lavori accessori (accessi ed allacciamenti ai servizi vari).

L'incarico ai detti funzionari tecnici sarà dato in base a modalità da convenirsi e sarà retribuito a cura e spese di questa Amministrazione regionale.

Il nuovo fabbricato a due corpi - destinato in futuro ad uso alloggi per impiegati di questa Amministrazione - dovrà essere costruito sul terreno recentemente acquistato dalla Regione nella zona St-Etienne, di Aosta, ed ubicato d'intesa con gli uffici tecnici regionale e comunale - in modo da non pregiudicare il tracciamento e l'attuazione delle nuove costruende strade comunali previste, in tale zona, dal nuovo piano regolatore della Città.

5) i tetti dovranno essere costruiti con copertura di ardesie locali.

Ogni e qualsiasi variazione al progetto e le forniture, gli impianti e i lavori non previsti in progetto dovranno essere preventivamente approvati e finanziati da questa Amministrazione regionale.

6) la Regione concederà a codesto Istituto Autonomo un indennizzo-contributo straordinario "una tantum" di lire dieci milioni, da impiegarsi per il finanziamento e ampliamento di un nuovo fabbricato che dovrebbe essere costruito a carattere più decoroso, da codesto Istituto lungo il viale che adduce dalla Strada statale n. 26 all'Istituto regionale di Assistenza Materna e Infantile di Aosta, a mascheramento di piccole case popolari esistenti in tale zona.

7) La concessione dell'indennizzo-contributo regionale, di cui al precedente numero, è fatta a condizione che gli alloggi ed i locali del nuovo fabbricato di cui si tratta, da costruirsi lungo il viale succitato, siano da codesto Istituto assegnati alle famiglie che saranno segnalate da questa Amministrazione regionale (impiegati di questa Amministrazione e sfrattandi da vecchi e malsani fabbricati, da abbattersi per il risanamento di alcune zone cittadine e per la attuazione del piano regolatore della Città).

8) Saranno stabilite, in seguito, altre norme e modalità particolari per regolare i rapporti fra i due Enti interessati, ai fini della sollecita attuazione di quanto sopra, con stipulazione di appositi accordi e convenzioni.

9) Questa Amministrazione regionale - come da accordi già intercorsi - è disposta a concedere, in casi e a condizioni particolari, la garanzia per altri mutui da contrarsi da codesto Istituto Autonomo per il finanziamento e la costruzione di fabbricati destinati ad alloggi popolari in Aosta ed in altri Comuni della Valle d'Aosta.

Si prega di comunicare se codesto Istituto Autonomo accetti le proposte di cui alla presente comunicazione ed, in caso affermativo, si prega di trasmettere a questa Amministrazione regionale tre copie del progetto della casa di cui ai numeri 1 e 4, complete di elaborati e di disegni, in modo che questa Amministrazione possa provvedere all'appalto ed alla sollecita consegna dei lavori, d'intesa con codesto Istituto e con l'Ufficio del Genio Civile di Aosta".

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L'Assessore Ing. Fresia richiama, inoltre, l'attenzione del Consiglio sulle sottoriportate lettere della Presidenza dell'Istituto Autonomo per le Case Popolari della Valle d'Aosta, concernenti:

a) la prima: richiesta di garanzia dell'Amministrazione regionale per l'assunzione di altro mutuo di Lire 41.850.000, anziché di Lire 20.000.000, a parziale modificazione del n. 7 della deliberazione consiliare n. 151 del 20 dicembre 1950;

b) la seconda: richiesta di modifiche-varianti alle condizioni di cui al numero 7 della lettera della Amministrazione regionale n. 300/4 in data 20 marzo 1951.

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ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE

POPOLARI DELLA VALLE D'AOSTA

N. Prot. 3/6840

Aosta, 8 marzo 1951

OGGETTO: Richiesta di garanzia per stipulazione di mutuo alla Cassa DD. PP.

On.le Amministrazione della Valle di

AOSTA

Con nota n. 8485 del 18-1-1951 il Ministero dei LL.PP. ha approvato il programma dei lavori per l'importo di lire 60.000.000 presentato da questo Istituto per le seguenti costruzioni i cui progetti già redatti ammontano precisamente:

Casa nel Comune di Aosta

Lire

23.700.000

Casa nel Comune di Châtillon

"

18.150.000

Casa nel Comune di Verrès

"

18.150.000

--------------

Totale

Lire

60.000.000

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Mentre per il Comune di Aosta esiste già una delibera del Consiglio Valle per la garanzia del mutuo e per quella del Comune di Châtillon una delibera del Comune stesso, da assumersi presso la Cassa DD.PP., per quello di Verrès il Comune per precedenti impegni di bilancio si trova ora nell'impossibilità di garantire la quota spettantegli e si vedrebbe così costretto a rinunciare al beneficio della costruzione in parola.

Ci si rivolge pertanto a Codesta On.le Amministrazione con preghiera di esaminare la possibilità di estendere tale garanzia oltreché alla casa di Aosta anche a quella di Verrès, per cui l'importo complessivo per il quale dovrebbe essere concessa tale garanzia risulterebbe di L. 23.700.000 + L. 18.150.000 e per un totale quindi di Lire 41.850.000 anziché di Lire 20.000.000 precedentemente deliberate.

Nella speranza di veder favorevolmente accolta tale soluzione si ringrazia e si ossequia.

IL PRESIDENTE

f.to Jans Giovanni

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ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA VALLE D'AOSTA

N. Prot. 14/11600

Vostra nota N. 300/4 del 20-3-51

Aosta, 4 aprile 1951

OGGETTO: Costruzione di una casa popolare per alloggi di dipendenti dell'Amministrazione regionale.

All'Ill.mo Sig. Presidente della Regione Autonoma della Valle di

AOSTA

In riferimento alla nota n. 300/4 del 20 u.s. si comunica che il Consiglio d'Amministrazione di questo Istituto ha approvato i vari punti elencati nella nota suddetta e riguardante la convenzione da stipulare tra codesta Amministrazione e questo Istituto per la costruzione in oggetto proponendo però alcune lievi modifiche che si ritiene potranno essere accettate senza difficoltà da codesta Amministrazione.

Le modifiche da apportare riguardano i seguenti due punti della nota:

n. 4) La misura della quota di rimborso per progettazione, direzione, assistenza e contabilizzazione lavori e spese varie generali di costruzione, anziché essere concordate in secondo tempo, può sin d'ora essere fissata in base alla percentuale del 2,50% sull'importo della spesa di costruzione che è già quella stabilita nel progetto approvato dal Ministero e da corrispondere a questo Istituto, che provvederà direttamente alla retribuzione degli incaricati alla Direzione stessa.

n. 7) I n. 12 alloggi del fabbricato che verrà costruito col contributo di codesta Amministrazione (pari circa a un terzo del costo complessivo dell'opera) anziché essere assegnati totalmente a persone che verranno indicate da codesta Amministrazione, dovranno in parte rimanere a disposizione di questo Istituto per impegni già assunti.

Dato poi che il fabbricato suddetto, per cui è già stato effettuato l'appalto, dovrà sorgere sul fronte della strada della Maternità, si gradirebbe conoscere l'ampiezza prevista per detta strada al fine di poter iniziare i lavori.

Si ossequia vivamente.

IL PRESIDENTE

F.to Jans Giovanni

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L'Assessore Ing. FRESIA richiama la deliberazione consiliare n. 151, in data 20 dicembre 1950, con la quale si approvava l'assunzione di un mutuo con garanzia regionale, per l'importo di Lire 60 milioni, presso la Cassa DD.PP., per la costruzione di fabbricati popolari da parte dell'Istituto Autonomo delle Case Popolari della Valle d'Aosta.

Illustra brevemente la deliberazione di Giunta n. 280, in data 26 febbraio 1951.

Rileva 1'opportunità del mantenimento - trasferimento in proprietà alla Regione del fabbricato a due corpi, progettato dal locale Istituto Autonomo per le Case Popolari e la cui costruzione dovrà essere finanziata mediante la stipulazione di un mutuo di Lire 60 milioni con la Cassa DD.PP., come da deliberazione consiliare n. 151, in data 20 dicembre 1950, e con il contributo statale trentacinquennale di cui alla legge 2 luglio 1949, n. 408, ed alle condizioni concordate dalla Giunta con l'Istituto stesso.

L'Assessore Ing. Fresia fa presente che, in base agli accordi surrichiamati, il costruendo fabbricato a due corpi rimarrà di proprietà dell'Amministrazione regionale anziché del locale Istituto Autonomo per le Case Popolari, e conclude proponendo che il Consiglio approvi l'operato della Giunta e, pertanto, ratifichi la deliberazione di Giunta n. 280, in data 26 febbraio 1951, per quanto si riferisce alle decisioni di cui alle lettere A), B), C), D), E), ed approvi la costruzione ed il finanziamento, a cura dell'Amministrazione regionale, del nuovo fabbricato a due corpi progettato dal locale Istituto Autonomo per le Case Popolari, delegando alla Giunta regionale l'approvazione e la stipulazione di convenzioni particolari, regolanti i rapporti fra i due Enti, per l'attuazione degli accordi di cui alla sopra riportata, lettera n. 300/4, in data 20-3-1951, dell'Amministrazione regionale, da modificarsi in parte per quanto concerne il n. 7, in relazione alle richieste formulate dall'Istituto Autonomo Case Popolari con lettera in data 4 aprile 1951, n. 14/11600.

L'Assessore Geom. BIONAZ riferisce sui precedenti della questione, ricordando che l'Amministrazione regionale si era impegnata di garantire l'assunzione di un mutuo a favore dell'Istituto Autonomo Case Popolari per il finanziamento della spesa occorrente per la costruzione in Aosta di un fabbricato per alloggi dei dipendenti dell'Amministrazione regionale, beneficiando del contributo statale trentacinquennale di cui alla legge 2 luglio 1949, n. 408.

Informa che il Ministero dei Lavori Pubblici, constatato che il mutuo veniva garantito dalla Regione con vincolo sul gettito della sovraimposta provinciale e che gli alloggi del costruendo fabbricato erano destinati per i dipendenti dell'Amministrazione regionale, intestò all'Amministrazione regionale, anziché all'Istituto Autonomo delle Case Popolari della Valle d'Aosta, il decreto di concessione del contributo statale trentacinquennale, di cui alla succitata legge del 2 luglio 1949, n. 408.

Fa presente che l'Istituto Autonomo delle Case Popolari, venuto a conoscenza di tale decreto, in un primo tempo pensò di chiedere la modifica dell'intestazione del decreto.

Precisa che successivamente, in base ad intese avute con gli Amministratori della Regione, - tenuto presente che gli aumenti verificatisi sui costi dei materiali avevano comportato un sensibile aumento di spesa, che variava dal 10 al 15%, sul prezzo di progetto, maggior spesa alla quale l'Istituto non era in grado di far fronte per mancanza di fondi, - l'Istituto suddetto accettò il fatto compiuto, cioè aderì al passaggio in proprietà alla Regione della costruenda casa a condizione, peraltro, che la Regione concedesse all'Istituto Case Popolari, alle condizioni surriportate, un contributo-indennizzo di Lire 10 milioni, somma necessaria per completare la costruzione di un fabbricato che sorgerà lungo il viale che adduce dalla Statale n. 26 all'Istituto regionale di Assistenza Materna e Infantile.

Gli Assessori Ing. FRESIA e Geom. BIONAZ, su richiesta dei Consiglieri Geom. G. Nicco e Sig. Manganoni, forniscono ancora alcune informazioni in merito alla richiesta. da parte dell'Istituto Autonomo Case Popolari, di concessione di una ulteriore garanzia regionale per l'importo di Lire 41.850.000 per l'assunzione di un mutuo di eguale importo per la costruzione di fabbricati nel capoluogo di Aosta e nei Comuni di Verrès e di Châtillon.

Il Presidente, Avv. Dott. BONDAZ, invita, quindi, il Consiglio a procedere alla votazione, per alzata di mano, per l'approvazione delle proposte formulate dalla Giunta ed illustrate dagli Assessori Ing. Fresia e Geom. Bionaz.

IL CONSIGLIO

preso atto di quanto riferito dall'Assessore alle Finanze, Ing. Fresia;

richiamata la deliberazione consiliare n. 151, in data 20 dicembre 1950, e a parziale modificazione della deliberazione stessa;

veduta la deliberazione n. 280, in data 26 febbraio 1951, adottata dalla Giunta regionale in via d'urgenza e salvo ratifica del Consiglio;

ritenuta l'opportunità del mantenimento - trasferimento in proprietà della Regione del nuovo fabbricato a due corpi già progettato dal locale Istituto Autonomo per le Case Popolari, la cui costruzione in Aosta dovrà essere finanziata mediante la stipulazione di un mutuo di lire 60 milioni con la Cassa DD.PP. e con il contributo trentacinquennale statale del 4% di cui alla legge 2 luglio 1949, n. 408, ed alle condizioni riportate nella succitata deliberazione di Giunta n. 280, in data 26 febbraio 1951, con le modifiche di cui alla lettera n.14/11.600, in data 4 aprile 1951, dell'Istituto Autonomo per le Case Popolari;

ritenuta la necessità dell'approvazione e del finanziamento, a cura della Regione, della costruzione del nuovo fabbricato a due corpi di cui si tratta, destinato ad alloggi per impiegati dell'Amministrazione regionale;

ad unanimità di voti;

Delibera

1) di ratificare ? come ratifica ? ad ogni effetto, (per quanto si riferisce alle decisioni di cui alle lettere A), B), C), D) ed E), la deliberazione n. 280, in data 26 febbraio 1951, adottata in via di urgenza dalla Giunta regionale salvo ratifica del Consiglio e concernente l'oggetto: "Costruzione di una casa popolare per alloggi da assegnarsi ai dipendenti dell'Amministrazione regionale - Finanziamento con il contributo trentacinquennale di cui alla legge 2 luglio 1949, n. 408 - Accordi con l'Istituto Case Popolari per il mantenimento dello stabile in proprietà alla Regione, mediante concessione di un contributo straordinario all'Istituto Case Popolari - Approvazione e finanziamento di spesa - Parziale modificazione della deliberazione consiliare n. 151 in data 20-12-1950".

2) di approvare la costruzione e il finanziamento, a cura dell'Amministrazione regionale, del nuovo fabbricato a due corpi, progettato dal locale Istituto Autonomo per le Case Popolari, destinato ad alloggi per impiegati dell'Amministrazione regionale, delegando alla Giunta regionale l'approvazione e la stipulazione di convenzioni particolari, regolanti i rapporti fra i due Enti, per l'attuazione degli accordi di cui alla sopra riportata lettera n. 300/4, in data 20-2-1951, dell'Amministrazione regionale (inserita nella deliberazione n. 280, in data 26-2-1951, della Giunta regionale), accordi da modificarsi in parte, per quanto concerne il n. 7 della lettera n. 300/4 stessa, in conformità a quanto richiesto con la soprariportata lettera n. 14/11600, in data 4 aprile 1951, del locale Istituto Autonomo per le Case Popolari;

3) di delegare, altresì, alla Giunta regionale l'adozione di ogni provvedimento deliberativo necessario per la stipulazione del mutuo di lire 60 milioni con la Cassa depositi e prestiti, per l'approvazione del progetto, per l'appalto e l'aggiudicazione, a licitazione o a trattativa privata, dei lavori e delle forniture occorrenti per la costruzione dello stabile di cui si tratta, nonché, infine, per il pagamento delle spese relative".

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