Oggetto del Consiglio n. 12 del 6 aprile 1951 - Verbale

OGGETTO N. 12/51 - APPROVAZIONE DI ORDINE DEL GIORNO IN RELAZIONE ALLA CAMPAGNA ANTIREGIONALISTICA DELLA STAMPA E ALLE DICHIARAZIONI E SCRITTI DI PERSONALITÀ' POLITICHE - (MOZIONE DEI CONSIGLIERI SIGNORA RONC - DESAYMONET E SIGNOR MANGANONI CLAUDIO - MOZIONE DEL CONSIGLIERE SIGNOR CUAZ CARLO).

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, dichiara aperta la discussione sulla seguente mozione dei Consiglieri regionali Signora Ronc-Désaymonet e Sig. Manganoni, concernente l'oggetto: "Proposta di approvazione di ordine del giorno in relazione al telegramma inviato dal Ministro dell'Interno al Vice-Presidente dell'Assemblea Siciliana", mozione di cui copia è stata trasmessa ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:

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"Al Presidente del Consiglio Regionale

AOSTA

Preghiamo la S.V. di voler portare sull'ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio Regionale la seguente mozione:

In seguito al recente voto dell'Assemblea Regionale Siciliana che ha abolito nell'isola i Prefetti, il Ministro Scelba indirizzava al Vice Presidente dell'Assemblea, sig. D'Antoni, un intimidatorio ed oltraggioso telegramma.

Essendo, l'abolizione dei Prefetti, sancita dallo Statuto Regionale, è chiara l'aperta violazione costituzionale del Ministro degli Interni e la faziosità del governo centrale ai danni dello Statuto e dell'assemblea regionale.

Visto che la Regione Valle d'Aosta è pure vittima delle imposizioni del Governo centrale, tendenti ad impedire l'applicazione delle norme sancite dallo Statuto e che queste imposizioni tendono a svuotare il contenuto delle Autonomie regionali, proponiamo al Consiglio l'approvazione del seguente ordine del giorno da indirizzarsi alla Assemblea Siciliana ed al Ministro degli Interni.

I1 Consiglio Regionale Valle d'Aosta, riunito in Assemblea il..., protesta contro il gesto di intolleranza compiuto dal Ministro degli Interni nell'inviare l'oltraggioso telegramma al Vice Presidente dell'Assemblea Siciliana.

Plaude all'opera dei parlamentari regionali della Sicilia e solidarizza con la loro azione di difesa ed applicazione dello Statuto Regionale.

Aosta, lì 8-3-1951.

I CONSIGLIERI

F.ti: A. Ronc-Désaymonet

Claudio Manganoni".

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L'Assessore ai Lavori Pubblici, Geom. BIONAZ, fa osservare che la mozione surriportata identifica con la mozione presentata dal Consigliere regionale Sig. Cuaz Carlo, inserita nell'ordine del giorno e concernente l'oggetto: "Proposta di approvazione di ordine del giorno in relazione a scritti e dichiarazioni di personalità politiche", mozione che è del tenore seguente:

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"Al Presidente del Consiglio Regionale

AOSTA

Prego la S.V. di voler inserire nell'ordine del giorno del prossimo Consiglio la seguente mozione:

Il Consiglio Regionale della Valle d' Aosta, riunito in assemblea il...

RIFERENDOSI all'acuirsi della campagna antiregionalista manifestatasi nella stampa in relazione ai recenti deliberati della Assemblea regionale Siciliana;

A CONOSCENZA di recenti scritti e dichiarazioni di personalità politiche in cui si appalesa un. atteggiamento contrario alle Regioni a statuto speciale e si esprime la possibilità di una revisione dei principi regionalistici sanciti dalla Costituzione;

A CONOSCENZA inoltre della costante opposizione di alcuni settori dell'alta burocrazia al riconoscimento ed alla. applicazione di norme sancite dallo Statuto;

MENTRE MANIFESTA la propria solidarietà con i membri dell'Assemblea regionale siciliana e rivendica il diritto alla piena libertà di deliberazione e di opinione;

AFFERMA la sua ferma volontà di difendere nello spirito e nella lettera il proprio Statuto regionale avente valore costituzionale;

DENUNCIA all'opinione pubblica la falsità della campagna calunniatrice di certa stampa male informata o deliberatamente ostinata a falsare la verità;

FA APPELLO al Governo perché intervenga energicamente a sventare ogni manovra o sabotaggio contro lo Statuto della Valle d'Aosta, nell'interesse dello sviluppo organico dei rapporti fra Stato e Regione.

Aosta li 23-3-1951.

F.to: Cuaz Carlo

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L'Assessore Geom. BIONAZ, in relazione al fatto che le mozioni dei Consiglieri regionali Sig.ra Ronc-Désaymonet e Sig. Manganoni e del Consigliere Sig. Cuaz Carlo concernono lo stesso argomento, propone che le due mozioni facciano oggetto di una unica discussione.

Il Presidente, Avv. Dottor BONDAZ, invita il Consiglio a pronunciarsi in ordine alla proposta formulata dall'Assessore Geom. Bionaz.

Si dà atto che il Consiglio, unanime, approva accoglimento della proposta formulata dall'Assessore Geom. Bionaz.

Il Presidente, Avv. Dottor BONDAZ, dichiara che, À sensi dell'art. 43 del Regolamento Interno del Consiglio regionale, le mozioni surriportate formano oggetto di un'unica discussione.

Dà la parola al Consigliere Sig. Manganoni Claudio, presentatore della prima mozione.

Il Consigliere Signor MANGANONI illustra la mozione a firma propria e del Consigliere Signora Ronc-Désaymonet e dà lettura della seguente dichiarazione:

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"Certamente i Colleghi avranno seguito con attenzione gli avvenimenti dell'Assemblea siciliana pubblicati dai giornali del 6 marzo e nei giorni seguenti. Sarà quindi superfluo dilungarmi nell'esporvi i fatti, che certamente già conoscerete.

Voglio solo attirare la Vostra attenzione sulla gravità del gesto compiuto dal Ministro degli Interni Scelba. Questo Ministro di Polizia, diventato celebre per aver dotato l'Italia di un apparato poliziesco più numeroso che in qualsiasi altra Nazione (sono parole di giornalisti svizzeri e francesi) e resosi tristemente famoso per il massacro di lavoratori (sono ormai una settantina i contadini e gli operai trucidati dai suoi poliziotti, solo parchè chiedevano terra e lavoro), ha voluto attirare l'attenzione con un altro gesto di intimidazione nei confronti del Vice-Presidente dell'Assemblea regionale siciliana.

L'Assemblea siciliana aveva votato l'abolizione dei Prefetti nell'isola. Questa abolizione dei Prefetti era sancita dallo Statuto regionale. Il Ministro Scelba non tollera che qualcuno possa prendere delle deliberazioni che a. lui non piacciono e per questo indirizza al Vice-Presidente dell'Assemblea siciliana, capo del gruppo democristiano, un oltraggioso telegramma, invitandolo a dimissionare.

Purtroppo non solo i Siciliani devono subire le imposizioni dei Ministri del Governo di Roma.

I Valdostani ne sanno anche loro qualcosa!: riparto entrate definitivo che ci viene negato, e contributo governativo che ci perviene dopo un anno, ci viene negata la zona franca, le nostre leggi regionali bocciate, ecc.

Solo per citare alcuni punti, e sebbene lo Statuto non ne accenni, il Casinò di St. Vincent, per Scelba è sempre una bisca, mentre i Casinò di San Renio, Venezia e Campione sono autorizzati dallo Stato.

Se a queste violazioni dello Statuto regionale si aggiungono le continue interferenze governative negli affari della Regione, è chiara ed evidente la intenzione dei Ministri di De Gasperi di volersi rimangiare tutte le loro promesse anteriori al 118 aprile, di voler svuotare le autonomie regionali, di volerle ricattare per poi farle crollare al momento che crederanno opportuno.

Non possiamo, quindi, tacere di fronte a questo pericolo, ed ignorarlo come fa lo struzzo, ma è nostro dovere insorgere contro queste minacce alle autonomie regionali ed affermare pubblicamente la nostra solidarietà ai Colleghi siciliani che, sfidando le ire di Scelba, difendono coi denti e con le unghie non solo la loro autonomia ma anche la nostra autonomia.

Dobbiamo protestare energicamente contro le parole oltraggiose che Scelba ha indirizzate alla Assemblea siciliana.

Tacere, significherebbe per noi avallare in anticipo oltraggi e ricatti di un qualsiasi Scelba nei confronti di esponenti della nostra Regione.

Per questo, invito il Consiglio ad approvare la mozione da noi presentata".

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Il Presidente, Avv. Dottor BONDAZ, dà la parola al Consigliere Signor Cuaz, presentatore della seconda mozione.

Il Consigliere Signor CUAZ riferisce che la mozione da lui presentata é stata concretata e formulata di comune accordo con i Consiglieri del suo gruppo. Fa presente che il movimento valdostano sorto dopo la liberazione era democratico a sfondo federalista. Si trattava - dichiara - di creare in Valle d'Aosta un piccolo cantone, con autonomia regionale, nel quadro della Nazione. Ora, un'autonomia regionale entro il quadro nazionale comporta inevitabili attriti fra le due Autorità, lo Stato e la Regione, come di continuo avviene nello Stato federale svizzero, fra cantone e cantone e fra cantone e Consiglio di Stato, quale conseguenza della democrazia diretta.

Ritiene, quindi, che occorra essere molto prudenti nel criticare o colpire personalità politiche rappresentative dell'Autorità governativa centrale, avendo presente che la discussione è sinonimo di democrazia.

Dichiara di ammettere che l'on. Scelba, Ministro dell'Interno, sia insorto con Veemenza contro l'Assemblea siciliana e osserva, d'altra parte, che il Consiglio non ha ora gli elementi per giudicare se l'On. Scelba abbia esagerato, o non, nell'agire in tal modo: vi potrebbero, infatti, essere particolari ragioni che ignoriamo, poiché, come è noto, esiste tuttora in Sicilia la mafia, ecc. Che sappiamo - egli si chiede - di ciò che bolle in pentola in Sicilia?

Esprime parere che non si debba reagire con violenza contro l'operato Scelba, per quanto si debba essere solidali, in linea di principio, con le personalità e con i membri dell'Assemblea siciliana.

Aggiunge che, con la sua mozione, ha inteso difendere i motivi di ordine generale che hanno portato alla costituzione delle Regioni a statuto speciale e chiede che il Consiglio approvi la sua mozione.

Il Consigliere Sig. MANGANONI ritiene che la mozione presentata dal Consigliere Signor Cinti, potrebbe essere sottoscritta dallo stesso on. Scelba, in quanto dalla mozione stessa traspare chiaramente l'intenzione di giustificare l'operato dell'on. Scelba, se non addirittura quella di scagionarlo da ogni accusa, facendo allusione a potenze occulte, a personalità politiche, alla mafia, ecc.

"Sono del parere - egli dichiara - che non bisogna piegare la schiena a salice, ma che bisogna reagire di fronte alle minacce ed alle imposizioni del Governo".

Rileva che il Consigliere signor Cuaz, nella sua mozione, si richiama, in primo luogo, all' "acuirsi della campagna antiregionalista manifestatasi nella stampa, in relazione ai recenti deliberati dell'Assemblea regionale siciliana".

Contesta tale affermazione, sottolineando che i giornali "La Stampa", "Gazzetta Sera" ed altri quotidiani, in vendita in Aosta, hanno tutti preso posizione contro il Ministro on. Scelba, assumendo le difese dell'Assemblea siciliana; pertanto, dichiara di non concordare sull'affermazione che la stampa abbia svolto una campagna antiregionalista.

Dichiara che tale campagna è stata, invece, impostata e viene svolta da quegli uomini che, prima delle elezioni del 1948, si dichiaravano difensori delle autonomie regionali e che ora, essendo pervenuti al Governo, combattono tali autonomie.

Dichiara che nella costante opposizione dell'alta burocrazia centrale si sente l'intento di menomare le autonomie regionali. Nulla di strano, egli osserva, che la burocrazia sia contraria alle autonomie; ma chi comanda la burocrazia è il Ministro e, nel caso presente, chi ha preso posizione contro l'Assemblea siciliana non è stato già un Funzionario dell'alta burocrazia, ma, bensì, un Ministro, cioè un membro del Governo.

Rileva che nella mozione del Consigliere signor Cuaz non vi è una parola di condanna dell'operato del Ministro on. Scelba e dichiara che per tale ragione non può approvare tale mozione.

Il Consigliere signor Manganoni fa ancora presente che il mantenimento dell'autonomia in Valle d'Aosta è strettamente legato alle autonomie concesse alle altre Regioni a statuto speciale (Sicilia, Trentino-Alto Adige, Sardegna).

Sottolinea la posizione presa testé dal Ministro on. Scelba contro la Sicilia, in seguito al recente voto dell'Assemblea siciliana per la soppressione dei Prefetti in quella Regione.

Rileva che non diversamente è avvenuto nell'Alto Adige, nonostante che, a suo tempo, fra l'on. De Gasperi, per l'Italia, e l'on. Grüber. per l'Austria, siano stati stipulati accordi per concessioni e facilitazioni in materia di scambi fra l'Austria e il Trentino-Alto Adige.

Rileva che tali accordi sono divenuti, praticamente, lettera morta per la costante opposizione delle due burocrazie, la romana e l'austriaca, le quali "fanno del loro meglio per limitare la portata delle concessioni, che si riassumevano, in fondo, in una, perdita di potere, ecc.".

Dichiara che, da quanto sopra, si deduce che il Ministro on. Scelba ha assunto posizione non solo contro la autonomia della Sicilia, ma contro tutte le autonomie delle Regioni a statuto speciale.

Rileva che nella stessa Regione Valle d'Aosta la autonomia finanziaria è legata alla esistenza del Casinò di St. Vincent, che il Ministro dell'Interno chiama "bisca".

Conclude, domandandosi se sia possibile di tacere ancora di fronte alla opposizione del Ministro on. Scelba.

Ritiene che approvare l'ordine del giorno presentato dal Consigliere signor Cuaz significherebbe tacere. Invita, pertanto, il Consiglio a reagire energicamente ed a prendere posizione, rilevando che l'autonomia non è stata concessa dal Governo, ma dall'Assemblea Costituente.

Il Consigliere Signor CUAZ fa presente che in tutti i partiti e raggruppamenti politici vi sono personalità favorevoli ed altre contrarie alle autonomie regionali e che, pertanto, non si può accusare il Governo di sabotare le autonomie stesse. Dichiara che occorre, invece, chiedere che il Governo faccia rispettare i principi democratici che hanno permesso l'istituzione delle autonomie regionali.

L'Assessore Ing. FRESIA esprime il dubbio che l'approvazione, da parte del Consiglio regionale, e l'invio a Roma di ordini del giorno del genere di quelli soprariportati possano conseguire un risultato pratico qualsiasi: ritiene, al contrario, che non siano vantaggiosi per la Regione.

Il Consigliere Signor MARCHESE si dichiara favorevole all'ordine del giorno presentato dal Consigliere Signor Cuaz. Rileva che anche i giornali citati dal Consigliere Signor Manganoni sono contrari alle autonomie regionali. Dichiara di concordare con quanto detto dall'Ing. Fresia e di non ritenere opportuno né giustificato di inveire contro il Governo.

Rileva, d'altra parte, che nella mozione del Consigliere Cuaz è affermato, fra l'altro, il principio della solidarietà con i Membri dell'Assemblea siciliana, in quanto Vi si dice esplicitamente: "mentre manifesta la propria solidarietà con i membri dell'Assemblea siciliana, rivendica il diritto alla piena libertà di deliberazione e di opinione".

Ritiene che tale solidarietà debba anche essere data a tutte le altre Regioni e a tutti gli Italiani.

Consigliere Sig. CUAZ dichiara di non condividere l'opinione dell'Assessore Ing. Fresia, secondo il quale l'approvazione e l'invio di un ordine del giorno non conseguirebbero alcun utile risultato; riafferma, in proposito, la necessità di difendere sempre ed in ogni occasione quei principi democratici che hanno permesso il sorgere delle autonomie regionali.

L'Assessore al Turismo, Prof. DEFFEYES, esprime parere che il Consiglio debba concordare, unanime, sulla opportunità di una presa di posizione di fronte alla recente campagna antiregionalista manifestatasi in seguito ai noti avvenimenti siciliani.

Si tratta, egli dice, di accordarsi sul tono della reazione che, a parer suo, deve essere fermo e dignitoso. Esamina, quindi, ogni punto della mozione presentata dal Consigliere Signor Cuaz, sottolineando il fatto dell'acuirsi della campagna antiregionalista manifestatasi nella stampa, specie nei grandi giornali indipendenti, che, praticamente, dirigono l'opinione pubblica e che non sono stati favorevoli alle autonomie regionali anche in occasione dei recenti deliberati dell'Assemblea siciliana.

Accenna alle recenti dichiarazioni ed agli scritti di autorità politiche, contrari alle autonomie sancite dalla Costituente; accenna, inoltre, alla costante opposizione di alcuni settori dell'alta burocrazia al riconoscimento ed all'applicazione di norme sancite dallo Statuto speciale regionale.

Ritiene che, per le ragioni suddette, sia necessaria una presa di posizione, da parte del Consiglio regionale, contro chiunque minacci l'esistenza delle autonomie regionali; ritiene, inoltre, necessaria una manifestazione di solidarietà con i Membri dell'Assemblea siciliana, anche per rivendicare il diritto alla piena libertà di opinione e di parola. Ritiene, altresì, necessario che il Consiglio regionale affermi la sua ferma intenzione di reagire contro qualunque insidia, - da qualunque parte provenga, - allo Statuto regionale.

Ritiene, infine, necessario di denunciare alla opinione pubblica la sistematica campagna calunniatrice di certa stampa mal informata o deliberatamente ostinata a falsare la verità contro le autonomie regionali.

Conclude, invitando a fare appello al Governo, perché intervenga a sventare energicamente ogni manovra o sabotaggio contro lo Statuto della Valle d'Aosta.

Ritiene che tale appello sia opportuno in quanto attualmente siedono al Governo uomini sinceramente democratici e autonomisti e rileva che il Consiglio potrà, ove necessario, reagire con tutti i mezzi legali qualora si dovesse in avvenire constatare un mutato sfavorevole atteggiamento da parte del Governo.

Il Consigliere Signor MANGANONI, facendo riferimento al dubbio espresso dall'Assessore Ing. Fresia che gli ordini del giorno possano conseguire risultati concreti, ritiene che si debba far conoscere a Roma il pensiero e l'atteggiamento del Consiglio regionale.

Conclude dichiarando quanto segue:

"Io sono del parere che Roma debba sapere che i Valdostani non si limiteranno agli ordini del giorno; noi avremo anche altri mezzi: prima, democraticamente, mandiamo degli ordini del giorno e poi, se necessario, faremo altro. Noi possiamo usare altri mezzi; abbiamo dimostrato non molti anni fa che l'autonomia non si tocca. Se questo non lo scriviamo con ordine del giorno, facciamolo però sapere a Roma.

Sulla questione della stampa indipendente, contraria alle Regioni, dico questo: la stampa contraria alle Regioni, in linea di massima, è stata la stampa governativa. Ciò é logico e comprensibile, perché è legata a doppio filo con il Governo e non dà certamente addosso al Ministro Scelba, che fa parte del Governo.

Finisco, insistendo e dicendo questo ai colleghi Consiglieri: prendete le vostre responsabilità.

Se oggi si fa così con la Sicilia - non voglio essere una Cassandra - domani si farà così con la Valle d'Aosta! Se oggi si è oltraggiata la Sicilia in una delle sue personalità, in un esponente dell'Assemblea Siciliana, domani potrebbe essere oltraggiato un esponente della Valle d'Aosta. E io dico che, se dovesse essere oltraggiata una personalità valdostana, che rappresenta la Valle, noi, indipendentemente dalla persona e dal colore politico, prenderemo sempre posizione e ne assumeremo la difesa".

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Il Presidente, Avv. Dott. BONDAZ, constatato che nessun altro Consigliere intende prendere la parola, invita il Consiglio a procedere alla votazione sulla mozione presentata dai Consiglieri Signora Ronc-Désaymonet e Signor Manganoni Claudio e chiede se qualche Consigliere intenda formulare dichiarazioni di voto.

Monsieur le Conseiller PERRON déclare (que, tout en approuvant pleinement et sans réserve le contenu de la motion présentée par les Conseillers M.me Ronc-Désaymonet et Mr. Manganoni, il s'abstient néanmoins de prendre part à la votation sur la dite motion, parce qu'une autre motion à été présentée sur le même argument.

Mr. le Conseiller DAYNÈ déclare qu'il s'abstient de donner son vote pour la même raison.

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, preso atto delle astensioni dal voto dei Consiglieri Sigg: Perron e Dayné, invita il Consiglio a procedere, per alzata di mano, alla votazione sulla mozione presentata dai Consiglieri Signora Ronc-Désaymonet e Signor Manganoni.

Si dà atto che, procedutosi alla votazione, per alzata di mano, viene accertato il seguente risultato:

- Consiglieri presenti: n. 28 (ventotto);

- Consiglieri astenutisi dalla votazione: n. 2 (due: Perron e Dayné);

- Consiglieri votanti: n. 26 (ventisei);

- Consiglieri favorevoli all'approvazione della mozione: n. 4 (quattro: Armand; Manganoni; Nicco Anselmo; Ronc-Désaymonet);

- Consiglieri contrari all'approvazione della mozione: n. 22 (ventidue).

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, visto e comunicato l'esito della votazione, dichiara che il Consiglio ha respinto la mozione presentata dai Consiglieri Signora Ronc-Désaymonet e Signor Manganoni Claudio.

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, pone quindi ai voti, per alzata di mano, l'approvazione della soprariportata mozione presentata dal Consigliere Signor Cuaz.

Il Consigliere Signor MANGANONI dichiara, anche a nome dei Consiglieri del gruppo social-comunista, che i Consiglieri del gruppo stesso si astengono dalla votazione per le ragioni in precedenza esposte.

Procedutosi alla votazione, per alzata di mano, viene accertato il seguente risultato:

- Consiglieri presenti: n. 28 (ventotto);

- Consiglieri astenutisi dalla votazione: n. 4 (quattro: Armand, Ronc-Désaymonet, Nicco Anselmo e Manganoni Claudio);

- Consiglieri votanti: n. 24 (ventiquattro);

- Consiglieri favorevoli all'approvazione della mozione: n. 24 (ventiquattro);

- Consiglieri contrari all'approvazione della mozione: nessuno.

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, visto e comunicato l'esito della votazione, dichiara che il Consiglio ha approvato la mozione surriportata del Consigliere Signor Cuaz.

Il Consiglio prende atto.

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