Oggetto del Consiglio n. 7 del 6 aprile 1951 - Verbale

OGGETTO N. 7/51 - RICHIESTA DI INFORMAZIONI IN MERITO ALLA ISTITUZIONE, IN AOSTA, DI UN CENTRO DI FECONDAZIONE ARTIFICIALE PER LE BOVINE - (INTERPELLANZA DEL CONSIGLIERE REGIONALE SIG. MANGANONI CLAUDIO).

Il Presidente, Avv. Dott. BONDAZ, dichiara aperta la discussione sulla seguente interpellanza del Consigliere regionale Sig. Claudio Manganoni, concernente l'oggetto "Richiesta di informazioni in merito alla istituzione, in Aosta, di un centro di fecondazione artificiale per le bovine", interpellanza di cui copia è stata trasmessa ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:

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"Al Presidente del Consiglio regionale e p.c.

All'Assessore all'Agricoltura.

Prego la S.V. di voler portare all'ordine del giorno della prossima seduta la seguente interpellanza:

L'ex Assessore Nouchy aveva accennato, a suo tempo, alle possibilità di creare ad Aosta un centro di fecondazione artificiale per le bovine.

Prego l'Assessore interessato di voler riferire in Consiglio quanto è stato fatto e quanto si progetta di fare in merito.

F.to Claudio Manganoni

Aosta, li 8-1-1951.

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L'Assessore all'Agricoltura e Foreste, Geom. ARBANEY, ricorda che nell'adunanza consiliare del 26 giugno 1947 (oggetto n. 118) l'allora Assessore all'Agricoltura e Foreste, Sig. Nouchy Renato, aveva prospettato al Consiglio l'opportunità della istituzione in Aosta di un centro di fecondazione artificiale per le bovine ed aveva richiesto la autorizzazione di iniziare trattative con il Comune di Aosta per la cessione all'Amministrazione regionale di un appezzamento di terreno (parte del prato adibito a fiera) per la costruzione del fabbricato da adibirsi a sede del centro per la fecondazione artificiale.

Ricorda che il Consiglio regionale approvò la proposta dell'Assessore Sig. Nouchy e furono così iniziate trattative col Comune di Aosta, che propose all'Amministrazione regionale la permuta di un appezzamento di terreno.

Fa presente che la pratica rimase ferma a questo punto.

L'Assessore Geom. Arbaney, entrando nel merito della questione, rileva che il problema della fecondazione artificiale va esaminato sotto tre aspetti: zooprofilattico, zootecnico e possibilità di attuazione.

Rileva che l'istituzione di un solo centro di fecondazione artificiale, in Aosta, non è sufficiente a risolvere il problema, in quanto la fecondazione artificiale potrebbe essere fatta soltanto ad un numero limitato di bovine, sia perché durante il periodo estivo il bestiame viene portato agli alpeggi, sia perché non potrebbero essere sottoposte alla fecondazione artificiale le bovine di tutte le altre zone della Valle d'Aosta.

Fa, quindi, presente la necessità che, oltre che in Aosta, si istituiscano centri di fecondazione artificiale in altri Comuni della Regione.

L'Assessore Geom. Arbaney osserva che uno degli scopi della fecondazione artificiale è il miglioramento della razza bovina.

Informa, a tal proposito, che sono stati istituiti e funzionano regolarmente in Valle d'Aosta 21 centri di selezione della razza bovina valdostana, nei quali si procede alla pesatura ed al controllo della produzione del latte, ecc. nonché alla selezione dei torelli e dei tori riproduttori.

Ritiene che nei Comuni ove funzionano í centri di selezione difficilmente potrà attecchire il sistema della fecondazione artificiale.

L'Assessore Geom. Arbaney conclude rilevando che il problema della fecondazione artificiale è molto complesso e quindi va ponderato e studiato a fondo.

Aggiunge che la fecondazione artificiale potrà essere attuata in Valle d'Aosta non già subito, ma in prosieguo di tempo, dopo aver vinto le resistenze dei contadini e le varie difficoltà di attuazione.

Il Consigliere Sig. MANGANONI illustra brevemente le ragioni che l'hanno indotto a presentare l'interpellanza surriportata.

Informa di essere a conoscenza che appena fuori Valle, nel Comune di Settimo, è stato istituito e funziona regolarmente un Centro di fecondazio­ne artificiale, al quale vengono anche condotte per la fecondazione bovine dai Comuni della bassa Valle.

Riferisce di non avere competenza particolare in materia, ma di aver potuto constatare, dalla lettura di riviste, che laddove l'allevamento del bestiame viene fatto in modo razionale e moderno e, conseguentemente, viene attuata la fecondazione artificiale, il patrimonio zootecnico è notevolmente migliorato.

Ritiene, quindi, opportuno che in Valle d'Aosta, ove l'allevamento del bestiame costituisce l'attività principale dei contadini, debba essere attuata al più presto la fecondazione artificiale. Si dichiara sicuro che il contadino desisterà dalle sue diffidenze allorché potrà constatare gli ottimi risultati e i benefici della fecondazione artificiale.

Raccomanda, quindi, all'Assessore all'Agricoltura e Foreste, Geom. Arbaney, di voler condurre a termine lo studio del problema ai fini della sollecita attuazione anche in Valle d'Aosta di centri di fecondazione artificiale per le bovine, per l'incremento e il miglioramento del patrimonio zootecnico della Valle d'Aosta.

IL CONSIGLIO prende atto.

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