Oggetto del Consiglio n. 104 del 4 agosto 1950 - Verbale
OGGETTO N. 104/50 - PRETESA DICHIARAZIONE FATTA IN PUBBLICO DAL PRESIDENTE DELLA GIUNTA, AVV. CAVERI. (Interrogazione)
Il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, comunica di aver ricevuto, a suo tempo, dal Presidente del Consiglio, una interrogazione, a firma dei Consiglieri Signori Manganoni, Geom. G. Nicco, Vacher, Ronc-Désaymonet, Armand, circa una pretesa dichiarazione, offensiva per i membri Consiglio, (cioè che "Il Consiglio della Valle fa schifo"'), dichiarazione che il settimanale "'Monitore" gli attribuisce.
Prega il Presidente del Consiglio di scusarlo per non aver ancora risposto alla richiesta di chiarimenti in merito, precisando che intendeva riferire e chiarire la questione in Consiglio.
Osserva che è ora di finirla con le diffamazioni.
Precisa, quindi, di non aver mai fatto la dichiarazione che "Il Monitore" gli attribuisce, e si riserva, in proposito, di agire verso il suddetto giornale.
Comunica di essersi limitato a riferire in pubblico un episodio avvenuto con un operaio, il quale aveva inveito contro il Consiglio della Valle.
Dichiara di avere, in tale occasione, difeso il Consiglio della Valle e di aver fatto presente all'operaio in questione che il Consiglio della Valle fa quello che può.
Precisa che, di fronte alle insistenti lagnanze dell'operaio contro il Consiglio, ebbe a chiedergli, per celia, se pretendesse da lui la dichiarazione che il Consiglio della Valle non fa niente; al che l'operaio in questione ebbe ad affermare che tale dichiarazione non bastava.
Precisa che, allo scopo di chiudere la questione e di prendere in burla, con le persone presenti, le affermazioni dell'operaio in questione, ebbe a chiedergli se proprio pretendesse da lui la dichiarazione che il Consiglio della Valle faceva schifo.
Rileva, infine, che la notizia di tale conversazione, da lui riferita in una riunione degli operai della Cogne, è stata successivamente deformata, per cui è nata la leggenda, subito raccolta e divulgata da "Il Monitore", secondo la quale il Presidente della Giunta regionale avrebbe fatto in pubblico l'af-fermazione di cui si tratta.
IL CONSIGLIO
prende atto.
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