Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 309 del 14 gennaio 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 309/XIII - Interpellanza: "Predisposizione di uno studio di fattibilità per l'individuazione di una nuova sede dell'Institut Agricole Régional".

Interpellanza

Data la necessità di prevedere la collocazione definitiva della sede dell'Institut Agricole Régional;

Considerati gli studi e i progetti con relative gare d'appalto per l'ampliamento dell'Institut Agricole Régional intrapresi e redatti negli ultimi anni ed interrotti per nuove scelte politiche al momento in cui erano già in fase avanzata;

Preso atto della volontà espressa dall'Amministrazione regionale di costruire una nuova sede dell'Institut Agricole Régional nell'area dell'ex Centrale del latte nel comune di Aosta, ritenuta più funzionale alle esigenze dell'Institut stesso rispetto alle scelte precedenti;

Visto che in data 13.07.2007 è stato affidato ad uno studio di ingegneria e ad uno di architettura l'incarico per la redazione di uno studio di fattibilità di una nuova sede dell'Institut Agricole Régional nell'area dell'ex Centrale del latte;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

il Presidente della Regione:

1) affinché illustri se le intenzioni di questa Giunta in merito alla dislocazione della sede dell'Institut Agricole Régional sono le medesime della precedente amministrazione nell'ultimo periodo di legislatura;

2) affinché renda noti i tempi stimati per la conclusione di tale progetto, considerato che non si è ancora alla fase preliminare ed è da più di un decennio che l'Amministrazione regionale si è attivata per l'obbiettivo di individuare spazi consoni per l'Institut, senza però alcun risultato concreto alla data odierna;

3) affinché renda noti i costi sostenuti sinora per tale progetto e quelli ancora necessari per l'esecuzione dei lavori.

F.to: Chatrian - Giuseppe Cerise

Président - La parole au Vice-président Chatrian.

Chatrian (VdAV-R) - Grazie, Presidente. Ci scostiamo totalmente e cerchiamo di parlare di infrastrutture, di scuole e di edilizia. L'interpellanza mira a conoscere, nel dettaglio, qual è lo stato dell'arte, l'idea perseguita in tutti questi anni riguardo l'ampliamento e la ristrutturazione dell'Institut Agricole Régional, stato che la passata giunta aveva abbandonato e interrotto nettamente nel 2006.

Due brevi incisi. L'iter per l'ampliamento e la ristrutturazione partì nel lontano 1994 e, con una successione di delibere e tanti provvedimenti dirigenziali, procedure di valutazione di impatto ambientale approvate, integrazioni varie e modifiche, abbordò in Consiglio nel 2004 e nel 2004 si approvò il tutto: parliamo di cifre ingenti, il progetto definitivo appaltato con appalto integrato di quasi 27 milioni di euro. Il 25 ottobre 2006 la Giunta Caveri decise di interrompere questa opera, dicendo che è opportuno e conveniente per l'Amministrazione procedere a revocare la procedura di appalto integrato, così motivando: annullare la prenotazione di spesa di conseguenza e soprattutto rinviare al successivo provvedimento l'istituzione della commissione tecnica per la programmazione di un piano edilizio delle scuole.

A maggio 2007, un anno e mezzo fa abbondante, il presidente del consiglio di amministrazione, a nome del consiglio, comunicava di aver valutato funzionale alle esigenze dell'Istituto la possibilità di realizzare una nuova sede presso l'area dell'ex centrale del latte. Subito dopo, e arrivo alle nostre richieste, a luglio 2007 viene dato l'incarico per lo studio di fattibilità. Ho partecipato come responsabile del patrimonio a novembre 2007 a una riunione con i professionisti incaricati di redigere un progetto di fattibilità, dico questo per sgombrare il campo, perché voglio precisare il diverso ruolo che svolgevo un anno e mezzo fa in tale incontro rispetto a quello che ho attualmente.

Ad oggi, vorremmo sapere, quali sono le intenzioni di questa Giunta, i tempi prefissati, le possibilità, gli eventuali siti, le difficoltà e i costi e se ritiene ancora prioritario soprattutto l'intervento da realizzare, visto che l'incarico ai professionisti è stato dato nel luglio 2007 e, ad oggi, non abbiamo altre notizie.

Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.

Rollandin (UV) - Ringrazio il collega Chatrian per aver voluto riportare all'attenzione il problema dell'Institut Agricole. Abbiamo già avuto modo di parlare della validità della scuola, di quello che ha significato per l'economia valdostana l'attività svolta nella ricerca, nella formazione, quindi è giusto prendere in considerazione il discorso della scuola, che prima era tre anni e adesso è cinque anni, quindi ha una valenza ancora più ampia.

Credo che sui passaggi che ci sono stati ne sappia più lui di me, in quanto ha seguito... Con questo non dico che non rispondo, ma sull'iter procedurale, come ha ricordato giustamente, era in una posizioni in cui aveva seguito una parte di queste pratiche.

Alla prima domanda, quali sono le intenzioni, le riflessioni che sono state fatte prendendo in considerazione l'iter che il collega ha ricordato, cioè dal lontano 1994 quando si è iniziato, primo progetto, grande progetto di ristrutturazione dell'Institut, abbandono, d'accordo con il consiglio di amministrazione di allora, dell'Institut e scelta di andare sulla Centrale Laitière, dove è stato fatto il progetto. Poi c'erano delle difficoltà operative per cui si è interpellato il Comune di Aosta e lì sono nate delle difficoltà per quanto riguarda l'utilizzo dei terreni confinanti del Depodora, in quanto questi terreni erano e sono attualmente indicati come EIS 31, cioè con finalità per le scuole inferiori, elementari, eccetera, mentre in questo caso si trattava di andare a utilizzare queste aree per l'utilizzo della costruzione di una scuola superiore, in quanto l'Institut è scuola superiore.

Siamo ancora ad oggi fermi a questa diatriba, con quella che è l'interpretazione, e abbiamo preso le carte da poco. Confermiamo l'intenzione di attivare la nuova struttura nella zona dell'ex Centrale del latte: ci sono delle opportunità di guardare a est anziché ad ovest, cioè nella parte di terreno verso il Depodora, sotto i terreni vicino al Mont Fleury, che guarderebbero anche una connessione legata direttamente alla struttura. Questo lo stiamo discutendo, in accordo con il consiglio di amministrazione.

Ad oggi siamo fermi a questo livello, quindi confermiamo l'indirizzo di utilizzo della struttura per dare uno sviluppo totale. Il collega sa quali sono stati i costi ad oggi sostenuti: centinaia di migliaia di euro per la progettazione e quanto sarebbe l'investimento per la struttura di 22 milioni di euro. Credo che il problema adesso su cui stiamo discutendo, tenendo conto anche dei vari poli scolastici, è quello di utilizzare comunque una progettazione fatta a suo tempo per l'Institut agricole, come polo sempre scolastico da abbinare nella zona con quello che può essere utilizzato sempre con queste finalità, in accordo con il Comune di Aosta. Ad oggi non abbiamo ancora risolto il problema, l'intenzione è quella di mantenere quella sede sciogliendo questa difficoltà legata all'utilizzo ad oggi fissato dal Comune di Aosta, con la possibilità di superare questo tema come il collega sa, con un accordo di programma specifico. Stiamo vedendo come attivare questi meccanismi nel minor tempo possibile, quindi sui tempi non so dire di più perché non ne abbiamo idea. Prometto che appena avremo definito, terrò aggiornato il collega sulle ipotesi che verranno confermate dopo l'accordo con il Comune di Aosta. Ad oggi non abbiamo ancora strutturato questo accordo. So di essere carente nelle risposte, ma è inutile che dica altro perché il resto della storia la conosciamo, il futuro ha ancora queste difficoltà.

Président - La parole au Vice-président Chatrian.

Chatrian (VdAV-R) - Grazie. Come lei ben sa, riteniamo importante le funzioni dell'Institut Agricole, a maggior ragione in questi anni che è passato da tre a cinque anni, oltre a questo penso alla qualità che il polo scolastico offre ai cittadini valdostani per una crescita culturale, soprattutto una crescita culturale e pedagogica.

Un po' di rammarico, Presidente, perché tutte le volte ci ricorda che le sue strutture hanno iniziato a lavorare solo il 1° di settembre 2008. Mi ricordo che in quell'incontro tecnico con i professionisti incaricati si parlò, nel novembre 2007, del problema Comune di Aosta, dei problemi urbanistici, del sottopasso, di Mont Fleury: lei mi ha citato un po' le stesse cose che audì nel novembre 2007 dai tecnici, i quali poi avrebbero dovuto portare sul tavolo politico le difficoltà urbanistiche da un lato e dall'altra le scelte politiche, perché c'è una distinzione chiara fra la pianificazione politica e le difficoltà che ci sono operativamente dal punto di vista urbanistico e da quello volumetrico; quindi eventuale con superamento tramite un accordo di programma, come lei ha ben detto.

Se posso permettermi un suggerimento, valutate o comunque che valutino i professionisti e non solo, anche a livello di piano regolatore, se tutto questo non sarà una pezza, un taccone, ma sarà una progettualità di un certo livello per il domani, vista l'importanza dell'intervento.

Aspettiamo sue notizie, ribadiamo l'importanza dell'attività dell'Institut agricole e di conseguenza sottolineiamo i tempi importanti.