Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 308 del 14 gennaio 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 308/XIII - Interpellanza: "Utilizzo del Forte di Bard da parte di società partecipate dalla Regione".

Interpellanza

La sera del 20 dicembre scorso si è svolta all'interno del Forte di Bard una cena privata con un divertente spettacolo di intrattenimento animato da un noto personaggio televisivo ed omaggi alle signore presenti.

L'evento, curato dalla società INVA Spa, ha avuto luogo ad esclusivo beneficio dei propri dipendenti e collaboratori per gli auguri natalizi.

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

il Presidente della Regione per sapere:

1) a quanto ammonti l'onere sostenuto dalla società per la cena e se lo stesso sia stato pagato esclusivamente dalla società INVA Spa.;

2) se le strutture del Forte di Bard, riservate alla Società INVA per la serata offerta ai suoi dipendenti siano state affittate dalla società o graziosamente offerte per l'occasione dall'Associazione Forte di Bard, insieme ai biglietti per la visita delle esposizioni e a beneficio di quante persone;

3) se ritenga legittimo l'utilizzo di denaro delle società pubbliche partecipate dalla Regione per gli intrattenimenti dei propri dipendenti e l'uso di beni culturali della Regione per le stesse finalità.

F.to: Louvin

Président - A été déposée à la présidence une résolution qui vient de vous être distribuée, signée par les Conseillers Zucchi, Empereur, Crétaz, Bertin, Caveri, Donzel, La Torre, Louvin, Rini Emily, Salzone.

Nous reprenons l'ordre du jour, point 20 à l'ordre du jour.

La parole au Conseiller Louvin.

Louvin (VdAV-R) - Merci, M. le Président. Scendiamo dall'empireo dei grandi dibattiti economici a cose di minor momento, non necessariamente portatrici di grandissima amenità, quanta ne possono avere portata il 20 dicembre scorso nelle réjouissances de fin d'année al forte di Bard. Ma capisce sicuramente il Presidente della Giunta che, se evochiamo queste questioni, non è per micragnosità né per gelosia nei confronti di chi ha potuto godere di una manifestazione di questo genere.

Il punto nodale è molto semplice, lo richiamo in due parole a beneficio dei colleghi, ed è che a nostra conoscenza, ma forse saremo smentiti, non sappiamo esattamente i contorni della vicenda, una società controllata regionale, la In.Va.. S.p.A. che si occupa del settore dell'informatica, che dovrebbe essere la punta di diamante dell'azione regionale nel settore informatico, pare abbia svolto nelle prossimità delle festività natalizie una serata a beneficio dei propri collaboratori e dipendenti presso il forte di Bard. L'interrogativo che è scattato negli amministratori che hanno avuto notizia di questa situazione è molto semplice: se sia opportuno o meno che dei beni culturali come questo siano utilizzati nell'ambito di queste finalità, ma soprattutto se sia bene che una società pubblica come In.Va.. S.p.A. utilizzi dei propri fondi - se sono stati utilizzati; se ci sbagliamo o se ci sono arrivate informazioni non corrette nulla va a disdoro e a onta di chi è coinvolto nella vicenda - ma vorremmo sapere se sono stati utilizzati dei fondi pubblici per questa attività e questa serata. Non è a noi dato ricordare che le amministrazioni pubbliche utilizzino dei fondi pubblici per le attività di loisir, di intrattenimento dei propri dipendenti, quindi riteniamo corretto che sulla stessa linea di pensiero e di azione si muovano le società controllate dalla Regione. Sono grato al Presidente se porta lumi sulla questione.

Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.

Rollandin (UV) - Ringrazio il collega Louvin, perché con questa interpellanza da una parte ci ricorda che qualche giorno fa era Natale, che siamo in periodo di Carnevale e che non è ancora Quaresima. Cercherò di spiegare le tre fasi con le tre risposte.

Come consuetudine, In.Va. offre ai propri dipendenti una cena in occasione delle festività natalizie. Considerato che dall'1 gennaio 2009 i dipendenti della sede di Ivrea sarebbero passati alle dipendenze della CIC (Consorzio per la Informatizzazione Canavese), per la impossibilità da parte di In.Va. di proseguire l'attività con il CSI Piemonte per i vincoli posti dal famoso decreto Bersani, cioè il fatto di dover lavorare in house, l'azienda ha pensato per il 2008 di organizzare tale evento in bassa valle, per facilitare la presenza di detti dipendenti e chiudere con un momento conviviale un rapporto che negli anni si è dimostrato molto proficuo per In.Va..

La ricerca di strutture adeguate per ospitare non meno di 150 persone si è rivelata fin da subito problematica, quindi si è pensato di utilizzare il Forte di Bard, che si è dimostrato funzionale in passato per avvenimenti analoghi. I costi del catering sono stati di 10.224 euro più IVA e sono stati sostenuti interamente da In.Va.; il costo dell'affitto della struttura del Forte di Bard è stato di 1.500 euro più IVA; l'intrattenimento musicale e di spettacolo, come per gli anni passati, è stato organizzato dal C.R.In.Va., che non conoscevo, che è il circolo ricreativo In.Va., il quale ha sostenuto i relativi costi pari a 4.000 euro più IVA, oltre al pernottamento solo dell'animatore per 200 euro. Il resto non lo dico.

Seconda risposta, "se le strutture del Forte di Bard, riservate alla Società In.Va. per la serata offerta ai suoi dipendenti siano state affittate dalla società o graziosamente offerte per l'occasione dall'Associazione Forte di Bard, insieme ai biglietti per la visita delle esposizioni e a beneficio di quante persone": la struttura riservata alla società In.Va. per la serata è stata oggetto di locazione per un onere di euro 1.500 più IVA. La struttura è stata allestita dall'associazione Forte di Bard per una serie di iniziative ed è servita anche per ospitare In.Va.. In.Va. ha sostenuto la totalità delle spese vive dell'evento, compreso l'open bar della caffetteria del Forte per un incasso per il Forte di centinaia di euro, i biglietti di ingresso invece al museo e alla mostra sono stati omaggiati dalla associazione ai circa 140 partecipanti, con finalità promozionali del sito monumentale e con il rilancio di un ingresso cedibile con validità open di un mese per ogni partecipante. Tale iniziativa è stata assunta al fine di dare la massima pubblicità al sito rispetto a un target di presenze provenienti in gran parte dal fuori Valle, nonché di assicurarsi il ritorno degli stessi con i rispettivi familiari, accompagnatori paganti. La valutazione della associazione è stata quella di accogliere la proposta In.Va. in quanto evento di prestigio e coinvolgente un target giovanile che possa fungere a sponsor del sito stesso e il tutto senza alcuna perdita economica.

Sull'utilizzo del Forte di Bard, credo che sotto questo profilo il fatto di dare un biglietto credo rientri nella stessa situazione a cui si è tenuto per altre situazioni che dirò, dove ci sono stati altri rinfreschi.

"Se ritenga legittimo l'utilizzo di denaro delle società pubbliche partecipate dalla Regione per gli intrattenimenti dei propri dipendenti e l'uso di beni culturali della Regione per le stesse finalità": l'utilizzo dei beni culturali, in questo caso il Forte di Bard, credo che non meriti ulteriori approfondimenti in quanto non c'è stato nessun utilizzo improprio, perché si è utilizzata una struttura. Voglio ricordare che purtroppo soffriamo del fatto - ma sarebbe bene fare una visita al forte per vedere un po' tutto da parte degli eletti e capire qual è la situazione - che passati due anni non abbiamo ancora potuto utilizzare al meglio le strutture ricettive esistenti, perché nessuno ha fatto delle offerte consone alle richieste attese.

Voglio solo ricordare che nel frattempo ci sono stati seminari, cene aziendali della CAS, KPMG, Rotary, Lyons, Fiat CVA, ADAVA, cioè ci sono stati utilizzi della struttura con delle finalità. Il giudizio della scelta della società, questo credo che sia, come il collega capisce, difficile da esprimere. Si tratta di una questione di sensibilità, quindi mi permetto di esimermi dal dare giudizi. Credo che nella sua autonomia la società, ed è una società che non è di ieri, ha la possibilità di valutare come utilizzare in questo caso una parte, se non ho capito male, dei fondi per svolgere una serata conviviale che aveva anche queste finalità. È vero che entriamo in un periodo difficile, dove tutto viene guardato con attenzione e, come si fa giustamente per la Regione, è giusto fare anche per le società partecipate. Dico che, sicuramente lo abbiamo discusso oggi con la crisi, si avvicina Quaresima: speriamo che lo sia per tutti.

Président - La parole au Conseiller Louvin.

Louvin (VdAV-R) - Sono toccato da questo tono così compassato del Presidente, mi commuove questa sua sensibilità e attenzione squisita nei confronti di amministratori, di società, eccetera.

Scindiamo dal contesto generale le questioni di utilizzo del Forte di Bard, naturalmente ci potremo tornare. Siamo favorevoli a che i beni culturali siano utilizzati al meglio anche con utilizzo da parte di privati per manifestazioni o altro: può trattarsi del castello di Sarre o di Bard o altro, tanto più che, se non capisco male dalla risposta, l'associazione che gestisce il Forte di Bard ha percepito anche una locazione, cosa che si rivela essere assolutamente corretta per l'uso di un bene pubblico. Su un altro versante non ho nessuna intenzione di infierire, ma credo che sia anche dovere nostro collettivo, non solo di chi è cattivo all'opposizione, ma magari anche di colleghi di maggioranza o di noi tutti, di cercare di andare se non proprio in Quaresima, almeno su altre linee.

Abbiamo avuto notizia di questa vicenda, ma tali e tante sono ormai le situazioni che possono prodursi. Le controllate regionali sono numerosissime, amministrano denaro pubblico, sono società che gestiscono dei bilanci a tutti gli effetti con caratteri di pubblicità, non possono avere una regola diversa da quella che è la regola comportamentale. Ci fermiamo lì, non sono proprio così elegante come lei, Presidente, ma ci fermiamo alla regola comportamentale di questo tenore, perché cosa impedisce a CVA domani, cosa impedisce alle società di fare altrettanto e cosa impedisce a lei di offrire a tutti i dipendenti della Presidenza della Regione o ad altri di utilizzare fondi pubblici? No, qui è una questione di estremo rigore che lei molto garbatamente mette in termini leggermente ironici, ma che deve essere trattata con assoluta fermezza.

L'unico punto sul quale interrompiamo questo idillio è sul fatto che la sua sensibilità la esima da giudizi. Noi chiediamo che il governo regionale dia un indirizzo preciso e che valga per tutti. Lei è a capo di una amministrazione a cui fanno riferimento 48 società partecipate: non potrà farlo per chi è maggioritariamente controllato da altri, ma per coloro che sono in regime di controllo da questa regione, In.Va. fra questi, la regola ci sia. Questo è il punto di discrimine, questo è quello che formalmente chiediamo che il governo regionale faccia: dia un indirizzo per cui i soldi pubblici non sono utilizzati per intrattenimento dei propri dipendenti.