Oggetto del Consiglio n. 299 del 14 gennaio 2009 - Resoconto
OGGETTO N. 299/XIII - Interpellanza: "Interventi presso le società gerenti le tratte autostradali valdostane e gli enti locali interessati per il miglioramento delle relative infrastrutture".
Interpellanza
Evidenziato che alla diramazione tra l'autostrada Aosta-Ivrea-Torino e la Ivrea-Santhià, una carreggiata autostradale, danneggiata dall'alluvione dell'ottobre del 2000, è ancora chiusa al traffico e che tale strettoia condiziona il traffico turistico, festivo e dei periodi di vacanza, diretto nella nostra Regione;
Constatato che nel tratto autostradale Aosta-Quincinetto, di competenza della SAV S.p.A., di cui la Regione è rilevante azionista, da anni procedono con lentezza i lavori di sostituzione del guard-rail centrale e che i cantieri, costantemente presenti, recano intralcio alla circolazione commerciale e turistica, mentre permangono lunghi tratti insicuri, in quanto divisi da un vecchio e basso guard-rail inidoneo a contenere eventuali veicoli durante incidenti o collisioni;
Richiamato l'importante progetto di miglioramento dell'accesso al raccordo autostradale del Gran San Bernardo, nel territorio dei comuni di Etroubles e Saint-Oyen, già inserito nel Piano ANAS, la cui urgenza è stata drammaticamente dimostrata dal gravissimo incidente occorso ad un pulmann di tifosi di calcio svizzeri, la primavera scorsa;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
La Giunta regionale per conoscere se intenda farsi parte attiva:
1) con le società, che gestiscono le tratte autostradali Aosta-Quincinetto e Ivrea-Santhià e Ivrea-Torino, e con gli enti locali interessati, a partire dalla Regione Piemonte, perché sia avviata la soluzione degli ultimi danni provocati dall'alluvione del 2000 a livello dell'inizio del raccordo Ivrea-Santhià;
2) con la SAV perché completi nel più breve tempo possibile la sostituzione del guard-rail centrale nella tratta gestita, al fine di rimuovere i disagi che da troppo tempo colpiscono gli utilizzatori valdostani e non;
3) con l'ANAS perché sia avviata il più rapidamente possibile la realizzazione della variante della Statale 27 di accesso al raccordo autostradale del Gran San Bernardo.
F.to: Carmela Fontana - Donzel
Presidente - La parola alla Consigliera Carmela Fontana.
Fontana (PD) - Grazie, Presidente. Nel 2007 in Valle d'Aosta dieci persone hanno perso la vita in incidenti stradali e ben 495 sono rimaste gravemente ferite: é un bilancio pesante, un dato che ci deve spingere a un forte impegno per la sicurezza stradale.
Ma se ai cittadini spetta la responsabilità di non mettersi alla guida sotto l'effetto dell'alcol o di guidare nel rispetto dei limiti di velocità, a noi amministratori spetta la responsabilità di mantenere le infrastrutture autostradali e stradali in piena efficienza e nella massima sicurezza. Purtroppo la situazione attuale dei grandi assi viari valdostani non è un'eccellenza, anzi forse non arriva neppure alla sufficienza. Sull'autostrada A5 fra Aosta e Quincinetto il guardrail centrale è ancora in molti tratti del tipo vecchio, basso, assolutamente inutile nel fermare un TIR o anche solo un SUV che per un incidente si proiettasse verso l'altra carreggiata. Da Ivrea a Torino invece il guardrail centrale è stato cambiato in pochi mesi qualche anno fa, e questo dà un maggior senso di sicurezza, visto l'aumento notevole del numero dei SUV circolanti che, essendo molto più alti delle berline, possono rappresentare un pericolo per sé e per gli altri.
Da noi i lavori di ammodernamento di questi divisori centrali stano andando avanti da anni molto lentamente, provocando disagi alla circolazione e, specie nei mesi invernali con la neve, ci si trova a percorrere una carreggiata ristretta e pericolosa, con l'abituale conseguenza delle code domenicali per il rientro degli sciatori nelle grandi città. Inoltre da mesi le colonnine del soccorso SOS fra Aosta e Quincinetto sono fuori uso.
Ricordate l'incidente del 21 ottobre 2008 a Etroubles, quando un pullman svizzero di tifosi della Juventus si schiantò in discesa con la conseguenza di 2 morti e 26 feriti? Cosa si sta facendo per realizzare la variante da anni richiesta dall'ANAS, per mettere in sicurezza questo tratto di itinerario internazionale che porta al traforo del Gran San Bernardo? Cosa si sta facendo per risolvere il nodo dell'imbocco della bretella autostradale Ivrea-Santhià, dove una carreggiata è chiusa dall'alluvione dell'ottobre 2000 e il traffico dei valdostani e dei turisti o degli operatori diretti in valle e da essa provenienti deve utilizzare quattro corsie ristrette con due curve molto accentuate?
Su tutti questi temi che interessano prima di tutto la sicurezza e la fluidità nella circolazione stradale, ma che hanno anche un grande impatto economico, commerciale e turistico, vorremmo conoscere l'orientamento del governo regionale; cosa intende fare, perché il sistema dei grandi assi viari internazionali che attraversano la nostra regione e che ogni giorno tanti valdostani percorrono, garantisca il massimo della sicurezza e della efficienza.
Presidente - La parola all'Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale pubblica, Marco Viérin.
Viérin M. (SA-UdC-VdA) - Grazie, Presidente. Questa interpellanza tocca vari aspetti, tra cui anche quelli della società ATIVA, che poteva anche non darci dei dati su quella che può essere la programmazione futura della società, perché non siamo presenti in quella società, quindi la ringraziamo fin d'ora per averci fornito dei dati che adesso esporrò all'interpellante.
Punto uno, sui lavori del tratto iniziale del raccordo autostradale Ivrea-Santhià, rispetto alla problematica sollevata, sebbene la Regione non abbia competenza territoriale né abbia alcuna rappresentanza all'interno della società che gestisce la tratta in questione, si è provveduto a contattare la medesima, al fine di conoscere gli sviluppi del definitivo ripristino del nodo autostradale A5 - bretella Ivrea-Santhià.
Come è noto, lo stato attuale dello svincolo fra l'autostrada A5 Torino-Quincinetto e la bretella Ivrea-Santhià risale al temporaneo ripristino immediatamente successivo all'alluvione del 2000, durante la quale esondò il rio Ribes. Più in dettaglio, mentre era già in corso il completo rifacimento della carreggiata asportata a cura dell'ATIVA e quindi il ripristino della normale circolazione, il sindaco del comune di Pavone emanò un'ordinanza di sospensione dei lavori, per cui si rese necessario attuare una soluzione provvisoria al fine di consentire comunque il traffico autostradale, pur con il restringimento dell'autostrada a una sola carreggiata nel tratto immediatamente adiacente allo svincolo di Pavone. Tale ordinanza era motivata, ad avviso del sindaco di Pavone, dall'opportunità di sollevare interamente tutto il tratto autostradale interessato dal nodo idraulico Dora Ribes, che interessa una tratta della lunghezza di circa tre chilometri, compreso lo svincolo autostradale A5 - bretella Torino-Santhià.
ATIVA si è attivata al fine di studiare la soluzione del problema ed è pervenuta alla formulazione di un preventivo di massima, che si aggira intorno ai 180-200 milioni di euro. Poiché tale opera è comunque ritenuta dalla Regione Piemonte, dalla Provincia di Torino e dalla concedente ANAS di interesse strategico per la messa in sicurezza delle infrastrutture piemontesi e la continuità delle relazioni internazionali con il nord Europa tramite il tunnel del Monte Bianco, ATIVA ha provveduto, tenuto conto delle risorse ragionevolmente disponibili, ad inserire una prima parte di tale intervento tra le opere del piano finanziario 2008-2012. In particolare, si prevede la realizzazione di un viadotto che risolverà quanto meno l'interferenza con il Rio Ribes negli anni 2011-2012, tuttavia il completamento dell'opera con il completo sollevamento dell'autostrada sui piloni negli anni successivi al 2012 non potrà che essere effettuato con consistente apporto di risorse pubbliche (l'importo che dicevo prima), data la impossibilità per la società di sostenere l'onere di autofinanziamento, anche tenuto conto della scadenza ravvicinata della convenzione.
In quanto al punto 2, sostituzione delle barriere autostradali dell'autostrada A5, tratto Quincinetto-Aosta, si è contattata la società SAV che ha fornito ampi ragguagli al riguardo, che vi elenco in maniera propedeutica. I traffici che utilizzano le due carreggiate autostradali contrapposte in concessione a SAV fra Quincinetto e Jovençan, estremi di tratta, sono suddivise ai fini della sicurezza da 54 km di guardavia centrale. Secondo un piano di adeguamento delle iniziali strutture metalliche protettive alle attuali normative in materia 24,5 km sono già stati sostituiti, 4,4 km sono in fase di affidamento, mentre il programma di completamento dell'intervento su tutta la tratta, a meno di eventuali connessi rinforzi strutturali al momento dell'esame sulle opere d'arte, è previsto possa concludersi definitivamente entro il 2014.
Quella che appare una lentezza nel procedere dei lavori è in realtà una scelta operativa della società meditata e ormai sperimentata. Certamente sarebbe più rapido e meno costoso intervenire con una unica soluzione su tutta l'arteria, ma le implicazioni operative, i disagi e la sicurezza per l'utenza sarebbero assai maggiori che quelle riconducibili all'attuale sistema di intervento, che prevede di norma due cantieri temporanei aventi sviluppo di circa 2 km l'uno e possibilmente distanti fra loro. È da rilevare che il disagio su tali cantieri è in realtà modesto e si limita ad una riduzione della velocità di marcia a 80 km/h, 60 km/h in corrispondenza della immissione all'area operativa, mentre viene mantenuta la possibilità di marcia su due corsie di larghezza ristretta per entrambe le carreggiate, il che evita l'accumulo di traffico generato normalmente con la riduzione della carreggiata ad una sola corsia.
Circa poi il permanere di lunghi tratti insicuri, in quanto divisi da un vecchio e basso guardrail, come sollevava l'interpellante, inidoneo a contenere eventuali veicoli durante incidenti e collisioni, la concessionaria ha evidenziato che i dati di sinistrosità in suo possesso sono a conforto del suo operato, cioè a sostegno della tesi che è meglio non fare tutto insieme, perché l'indice di sinistrosità mortale espresso in numero di decessi ogni 100 milioni di km è risultato per l'autostrada concessa a SAV di 0,24 nel 2006 e 0,25 nel 2007, contro valori dell'intero settore nazionale autostradale attestatisi negli stessi anni su valori di indice rispettivamente di 0,55 e 0,50. Va da sé che l'azzeramento dell'indice anche in ragione del comportamento dell'utenza non è conseguibile, tuttavia la società con gli interventi descritti che prevedono il miglioramento delle prestazioni della infrastruttura protettiva secondo i programmi e i modi di operare sintetizzati prima e con particolare e diffusa attenzione a tutti gli aspetti che coinvolgono la sicurezza dell'utenza, conta di mantenere il valore dell'indice di sinistrosità di cui trattasi agli attuali livelli e possibilmente ancora a deprimerlo.
Punto tre, variante statale 27 nei comuni di Etroubles e Saint-Oyen: le problematiche riguardanti questa variante sono state trattate in quest'aula due volte negli ultimi sei mesi (a fine luglio e a fine novembre). Come riferito in precedenza, è in corso la gara di appalto dei lavori del primo lotto della variante riguardante il comune di Saint-Oyen, non essendo le risorse finanziarie disponibili sufficienti per la realizzazione della intera opera. Il progetto stralcio dei lavori in affidamento, oggetto di profonda revisione per l'adeguamento alle nuove normative comunitarie in materia di gallerie, è incompatibile con l'intervento globale. Nel corso di un incontro intervenuto a Roma il 30 ottobre 2008 fra il Presidente Rollandin, i parlamentari valdostani e i vertici dell'ANAS, questi ultimi si sono impegnati a valutare la possibilità di apportare modifiche all'attuale progetto il cui iter non viene interrotto, così rendendolo compatibile con l'esigenza di risolvere anche il tratto di Etroubles. Si è in attesa di ricevere nei prossimi mesi una proposta progettuale per la risoluzione della problematica sopra evidenziata.
Presidente - La parola alla Consigliera Carmela Fontana.
Fontana (PD) - Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore, mi ritengo soddisfatta dei dati che mi ha fornito, gli chiedo se mi può dare una copia di quei dati e gli chiedo una cortesia: lì dove può fare, di metterci la massima attenzione, perché si tratta non di lavori normali, ma si tratta di vita o di morte. Anche se è una sola persona, noi questo non ce lo possiamo permettere; facciamo il nostro dovere nell'interesse che non succeda niente.