Oggetto del Consiglio n. 146 del 10 novembre 1948 - Verbale

OGGETTO N. 146/48 - PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE CONCERNENTE IL DIVIETO DI INTRODUZIONE DI BOVINI DI ALLEVAMENTO IN VALLE D'AOSTA.

L'Assessore all'Agricoltura e Foreste, Sig. NOUCHY, espone brevemente le ragioni che hanno indotto la Giunta a sottoporre al Consiglio una proposta di legge regionale che vieti l'introduzione di bovini di allevamento in Valle d'Aosta, allo scopo di salvaguardare il patrimonio zootecnico regionale. Precisa che due sono le razze bovine valdostane selezionate: la razza pezzata rossa e la razza pezzata nera. Comunica che in Valle d'Aosta esistono attualmente sei nuclei di allevamento della razza pezzata rossa e che sono in via di costituzione nuclei della razza pezzata nera. Informa che la Giunta ha favorito l'invio di bestiame delle due razze suddette alla Mostra Internazionale del Bestiame di Milano, erogando a tal uopo un contributo. Fa presente che le razze bovine valdostane in tale Mostra sono state molto apprezzate e classificate prime fra le razze bovine selezionate. Aggiunge che la partecipazione del bestiame valdostano alla Mostra Internazionale di Milano è servita a far conoscere le due razze bovine valdostane a tutti i visitatori della Mostra, con conseguente afflusso in Valle d'Aosta di commercianti provenienti dall'Italia Centrale, dalla Liguria, dal Veneto e da altre Regioni d'Italia per l'acquisto di bestiame. Fa presente la necessità della ricostituzione delle vecchie Società zootecniche comunali aventi lo scopo di migliorare e di selezionare le razze bovine locali.

L'Assessore Sig. Nouchy riferisce che il Veterinario regionale e la Associazione valdostana degli agricoltori sono venuti ultimamente a conoscenza che sono stati importati dalla Svizzera bovini di razze svizzere e che altri bovini debbono essere importati.

Fa osservare che l'importazione e l'allevamento dei bovini di cui trattasi non può arrecare miglioramento di sorta alle razze bovine locali, anzi può pregiudicare il carattere di purezza, a causa di inevitabili incroci che si risolverebbero a tutto danno della selezione delle razze bovine locali. Dà lettura dell'ordine del giorno, approvato in data 12 ottobre 1948, dai componenti la Direzione dell'Associazione degli Agricoltori della Valle d'Aosta, ordine del giorno che è del tenore seguente:

""ORDINE DEL GIORNO IN DATA 12 OTTOBRE 1948.

I membri della Direzione dell'Associazione degli Agricoltori della Valle d'Aosta a conoscenza dell'intenzione di importare per allevamento nuove razze bovine in Valle d'Aosta;

ritenuto che:

tale introduzione non può essere di alcun giovamento al miglioramento delle razze bovine locali;

considerato che:

ogni sforzo deve essere invece indirizzato a migliorare il patrimonio bovino locale esclusivamente mediante la selezione del bestiame esistente;

non approvano:

in via di massima l'introduzione di nuove razze bovine in Valle di Aosta e

fanno voti

a che l'autorità competente provveda ad impedire in futuro l'importazione di nuove razze bovine destinate all'allevamento"".

Riferisce che è necessario adottare urgenti provvedimenti atti ad impedire l'importazione e l'allevamento in Valle d'Aosta di bovini non appartenenti alle razze valdostane e fa presente che alcuni allevatori locali hanno ottenuto dal Ministero del Commercio con l'Estero autorizzazione ad importare dalla Svizzera circa 100 capi bovini in regime di compensazione, mediante scambio con muli, concimi chimici e macchine agricole. Aggiunge che parte del bestiame è già stato importato e che è urgente pertanto decidere in merito. Richiama l'attenzione del Sigg. Consiglieri sui tre articoli della bozza-proposta di legge regionale, concernente il divieto di introduzione in Valle d'Aosta di bovini destinati all'allevamento già distribuita in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza Consiliare dell'8 novembre 1948.

Il Consigliere Avv. CHANU suggerisce di non vietare l'introduzione in Valle d'Aosta dei bovini ma di approvare norme e divieti tendenti ad impedire gli incroci del bestiame locale con bestiame di importazione, in modo da ottenere il risultato voluto senza dover ricorrere all'emanazione di una legge che proibisca l'introduzione di bovini in Valle d'Aosta.

L'Assessore Sig. NOUCHY riferisce che l'Associazione Agricoltori della Valle d'Aosta, di concerto con l'Assessore Geom. Pareyson e con il Veterinario regionale, già hanno redatto un regolamento che stabilisce le norme per l'approvazione dei tori atti alla monta taurina e per l'eliminazione di quelli dichiarati non idonei dalla Commissione.

Il Consigliere Avv. CHANU esprime il dubbio che una legge regionale approvata nel senso richiesto dalla Divisione Agricoltura possa essere approvata dagli organi superiori.

L'Assessore Geom. BIONAZ ammette che la legge di cui viene proposta l'approvazione è alquanto draconiana, ma dichiara di non sapere con quale altro mezzo si possa ottenere lo stesso risultato; precisa che non sempre si è ottenuto né si potrà ottenere che non avvengano incroci della razza pezzata nera con la razza pezzata rossa.

L'Assessore Geom. PAREYSON ricorda che una trentina di anni fa, sotto la presidenza del Geom. Fusinaz e del Sig. Faletti, erano state istituite in tutta la Valle d'Aosta Società zootecniche comunali, che avevano lo scopo di migliorare le razze bovine locali, e che hanno funzionato ottimamente per un lungo periodo di tempo; fa presente che tali Società provvedevano alla tenuta di libri genealogici, alla costituzione di consorzi per il mantenimento dei tori ed alla costituzione di mutui per l'acquisto del bestiame.

L'attività tendente al miglioramento ed alla selezione del bestiame veniva incrementata mediante erogazione di premi e mediante svolgimento di concorsi annui fra le varie Società e fra gli allevatori. Fa osservare che in quell'epoca la Valle d'Aosta si trovava alla avanguardia come patrimonio zootecnico e che occorre adottare provvedimenti atti a salvaguardare il cospicuo patrimonio zootecnico della Valle d'Aosta, promuovendo l'istituzione delle Società zootecniche comunali ed erogando a favore delle stesse eventuali sussidi di primo impianto e premi annui.

Aggiunge che è umiliante constatare che in altre Regioni hanno luogo esposizioni e fiere di bestiame delle due pregiate razze valdostane selezionato ed allevato fuori della Valle. Insiste quindi sulla necessità urgente della emanazione di una legge regionale che vieti l'introduzione in Valle di bestiame da allevamento proveniente da altre Regioni e non appartenenti alle due razze pezzata rossa e pezzata nera.

Il Consigliere Col. FERREIN concorda con l'Assessore Geom. Pareyson sulla necessità della ricostituzione delle Società zootecniche comunali e suggerisce in proposito l'opportunità di rivolgere preghiera all'Associazione degli Agricoltori della Valle d'Aosta affinché sia promossa e favorita la ricostituzione delle Società suddette. Propone, inoltre, che l'Amministrazione regionale dal canto suo favorisca l'istituzione ed il funzionamento di tali Società con la erogazione di sussidi e di premi. Richiamandosi poi alla proposta di legge regionale concernente il divieto di introduzione di bovini da allevamento in Valle d'Aosta, segnala la opportunità che sia dato incarico al Veterinario regionale di prendere conoscenza dei provvedimenti legislativi in vigore nel Canton Vallese (Svizzera) e relativi al divieto di introduzione del bestiame da altre Regioni.

Il Consigliere Avv. TORRIONE osserva che i Cantoni svizzeri hanno poteri e facoltà in materia che non sono stati riconosciuti alla Regione Valle d'Aosta.

Il Consigliere Geom. ARBANEY fa presente l'urgente necessità della emanazione di una legge che vieti l'introduzione del bestiame di cui si tratta in Valle d'Aosta anche per il fatto che il bestiame importato non è generalmente di qualità né di razza migliori, il che è comprensibile in quanto, acquistando bovini di prima qualità, i commercianti ricaverebbero un guadagno inferiore a quello che ricavano acquistando bovini di qualità scadente. Ritiene che la razza di importazione non sia migliore della razza pezzata rossa e pezzata nera, che costituiscono il prezioso patrimonio zootecnico valdostano. Ritiene necessaria la adozione di provvedimenti tendenti a favorire la costituzione di Società zootecniche comunali per la selezione ed il miglioramento delle due razze bovine. Propone che l'Amministrazione regionale eroghi a tale scopo alle Società istituende ed a quelle già istituite congrui sussidi e contributi.

Il Presidente, Avv. CAVERI, riepiloga la discussione ed invita il Consiglio a deliberare se sia favorevole in via di massima ai principi enunciati.

IL CONSIGLIO

ritenuta la necessità e l'urgenza di adottare, a tutela delle razze bovine valdostane, provvedimenti intesi a vietare l'introduzione in Valle d'Aosta di bovini destinati ad allevamento ed appartenenti a razze bovine diverse dalle razze valdostane (pezzata rossa e pezzata nera);

ad unanimità di voti;

Delibera

di approvare, in via di massima, la proposta di cui si tratta e di invitare la Giunta a riesaminare attentamente dal punto di vista legale la proposta di legge regionale concernente il divieto di introduzione di bovini a scopo di allevamento in Valle d'Aosta e di accertare se rientri nelle facoltà normative del Consiglio regionale la adozione di tali norme che porrebbero una limitazione alla libertà di commercio.

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