Oggetto del Consiglio n. 117 del 8 novembre 1948 - Verbale
OGGETTO N. 117/48 - PROPOSTA DI LEGGE PER LA PRIMA ELEZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE.
Il Presidente Avv. CAVERI riferisce al Consiglio in merito ai precedenti relativi alle proposte e controproposte di schemi di legge per la prima elezione del Consiglio della Regione "Valle d'Aosta".
Fa presente che lo schema ministeriale di legge trasmesso in esame ai Consiglieri non è stato ancora esaminato dalle autorità governative competenti ma è soltanto uno schema predisposto a cura di un funzionario del ministero degli Interni, trasmesso alla Vice Presidenza del Consiglio dei Ministri e da questa inviato al Consiglio della Regione "Valle d'Aosta" per il parere. Ai sensi dell'art. 49 dello Statuto regionale.
Il Presidente Avv. Caveri ritiene che le autorità governative non intendano imporre al Consiglio una legge regionale in contrasto con i voti del Consiglio, ma ritiene che il Governo intenda sentire e tenere in giusta considerazione, secondo lo spirito della legge e secondo i principi democratici, i voti del Consiglio regionale. Fa presente che trattasi del secondo progetto pervenuto da Roma, nel quale peraltro già si riscontrano alcuni principi e alcune norme del nuovo Statuto regionale (ad esempio il principio ed il requisito della residenza in Valle d'Aosta per tre anni agli effetti della eleggibilità a Consigliere; il numero dei Consiglieri elevato a trentacinque, ecc.). Fa richiamo ai vari punti dell'ordine del giorno già approvato dal Consiglio con deliberazione dell'8 dicembre 1947. in base al quale il Consiglio regionale aveva approvato ad unanimità la richiesta secondo la quale, come base per l'elaborazione del progetto di legge elettorale dovesse adottarsi il decreto legislativo 7 gennaio 1946 n. 1 con le modifiche inserite nel progetto di articoli di legge elettorale redatti dal consiglio della Valle, con la adozione dei seguenti principi:
a) motivi di incapacità (secondo l'art. 8 del progetto del Consiglio), di ineleggibilità e di incompatibilità, rispettivamente secondo gli articoli 10 e 11 del progetto del Consiglio;
b) libertà di scelta dell'elettore (secondo l'art. 20 del progetto del Consiglio), abbinata al sistema proporzionale di cui all'art. 22 dello stesso progetto;
c) limitazione dell'elettorato e dell'eleggibilità secondo un periodo minimo di residenza in Valle d'Aosta;
d) aumento del numero dei Consiglieri;
e) mantenimento dei termini di cui alle leggi generali in materia elettorale;
f) attribuzione a nuovi Consiglieri dei posti che si rendono vacanti nei primi tre anni, fino ad un terzo del numero complessivo dei posti stessi.
Il Presidente Avv. Caveri richiama la deliberazione n. 103 del 5 luglio 1948, con la quale il consiglio regionale approvava un nuovo testo aggiornato di progetto di legge elettorale, coordinato con le disposizioni dello Statuto regionale, entrato in vigore in data 11 marzo 1948. Fa presente che nello schema di progetto all'esame odierno del Consiglio non risulta contemplata la sostituzione dei Consiglieri che vengono a cessare dalla carica. Invita il Consiglio a discutere i singoli articoli dello schema ministeriale di disegno di legge ed a fissare dei principi e dei punti fermi sui quali non debba più essere aperta la discussione in quanto già stabiliti ed approvati in precedenza all'unanimità dal Consiglio. Invita il Segretario a dare lettura degli articoli dello schema ministeriale di legge.
Il Consigliere Avv. TORRIONE e l'Assessore Geom. BIONAZ ritengono che il Consiglio, in principalità, debba ribadire quanto già stabilito con deliberazione n. 103, in data 5 luglio 1948. in occasione dell'approvazione dell'ultimo progetto, e cioè che si debba mantenere, come base per la elaborazione del testo definitivo della legge elettorale (testo da completare e da coordinare opportunamente con la legge elettorale generale), lo schema di progetto di legge elettorale già approvato all'unanimità dal Consiglio.
Il Consigliere Geom. VESAN rileva che lo schema di legge elettorale per la elezione del Consiglio regionale della Valle d'Aosta non è stato, a suo tempo, approvato all'unanimità dal Consiglio, ma bensì soltanto a maggioranza di voti, in quanto vi erano divergenze di opinione circa il numero delle circoscrizioni elettorali. Chiede che si dia atto al presente verbale dei rilievi e delle proposte già fatte nella precedente adunanza del 5 luglio 1948, circa il numero della circoscrizioni elettorali. Fa presente che nella succitata adunanza ebbe a proporre che fossero istituite diverse circoscrizioni elettorali, in proporzione al numero degli elettori, tenendo essenzialmente per base le circoscrizioni degli ex-mandamenti. Ritiene opportuno che l'esame e l'approvazione dello schema di legge elettorale di cui si tratta, anziché dall'attuale Consiglio non costituito su basi elettive, sia demandato al nuovo Consiglio che sarà costituito in seguito a elezioni. Propone che, quanto meno, debba essere sentito in merito il parere delle Amministrazioni comunali e cioè dei Sindaci, degli Assessori e dei Consiglieri comunali, i quali sarebbero i portavoce delle popolazioni in quanto preposti a tali cariche in seguito a elezioni. Fa ancora presente che, qualora il Consiglio non ritenga di interpellare le Amministrazioni comunali, si potrebbe ricorrere al sistema del "referendum" popolare, a' sensi dell'art. 30 dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta. Dichiara di essere a conoscenza che parecchie Amministrazioni comunali hanno adottato deliberazioni con le quali chiedono che le elezioni avvengano per circoscrizioni mandamentali.
L'Assessore Geom. BIONAZ risponde al Consigliere Geom. Vesan dichiarando che effettivamente corrisponde al vero che, in sede di discussione dello schema di legge elettorale per la elezione del consiglio regionale, vi furono discussioni e divergenze per alcune questioni, e cita ad esempio la divergenza di vedute in merito al sistema di votazione ed al numero della circoscrizioni elettorali; ricorda, però, che i Consiglieri, nell'adunanza dellì8 dicembre 1947. approvarono, all'unanimità, l'ordine del giorno con il quale si chiedeva che fosse preso come base per l'elaborazione del nuovo progetto elettorale, il D.L.Lt. 7 gennaio 1946 n. 1, con le modifiche e le proposte approvate ed inserite nel progetto di legge elettorale approvate dal Consiglio regionale, tra le quali vi era appunto il sistema del Collegio elettorale unico per tutta la Valle d'Aosta.
Il Consigliere Geom. VESAN eccepisce che, nell'adunanza delli 8 dicembre 1947, il Consiglio ha approvato non già lo schema di legge per la elezione del Consiglio regionale, ma soltanto un ordine del giorno.
Il Consigliere Avv. TORRIONE, concordando con l'Assessore Geom. Bionaz, dichiara che anche nell'ultima adunanza del 5 luglio 1948 vi furono discussioni e divergenze di vedute su alcune questioni in sede di esame del progetto di legge elettorale trasmesso dal ministero, ma che, respinte infine le eccezioni sollevate da alcuni Consiglieri, il Consiglio ebbe ad approvare ad unanimità la proposta di decreto recante norme per le elezioni del Consiglio regionale, composto di ventun articoli.
Rivolgendosi quindi al Presidente, il Consigliere Avv. Torrione chiede se corrisponda al vero che alcune Amministrazioni comunali abbiano adottato deliberazioni con le quali abbiano richiesto che le elezioni avvengano per circoscrizioni mandamentali.
Il Presidente Avv. CAVERI risponde affermativamente, precisando che sono poche le deliberazioni di cui si tratta.
Il Consigliere Sig. MANGANONI ritiene opportuno che il Consiglio proceda all'esame ed alla discussione dello schema di legge elettorale predisposto dal Ministero dell'Interno, facendo in merito osservazioni e rilievi; esprime il timore che insistendo il Consiglio per l'adozione dello schema di legge già approvato a suo tempo, gli organi governativi, data l'urgenza, abbiano ad approvare il progetto di legge per la prima elezione del Consiglio regionale in base allo schema predisposto dal Ministero dell'Interno e senza prendere in esame il progetto di legge approvato dal Consiglio regionale.
L'On. FARINET fa presente che lo schema di legge ministeriale in esame, inviato all'Amministrazione regionale, per esame e parere, è stato predisposto dall'Ufficio Studi e Legislazione della Presidenza del Consiglio ma che lo schema stesso non è ancora stato esaminato dal Consiglio dei Ministri; dichiara di concordare sull'opportunità che il Consiglio regionale insista affinché da parte degli organi governativi competenti sia preso come base lo schema di legge già approvato dal consiglio nella precedente adunanza; ritiene, infatti, che se entrasse nella discussione dello schema di legge predisposto dal Ministero, il Consiglio dei Ministri non prenderebbe più in esame le osservazioni e le proposte del consiglio regionale. Dà assicurazione che, nella sua qualità di Deputato per la Valle d'Aosta, perorerà la tesi ed appoggerà in ogni modo le proposte del Consiglio regionale.
Aggiunge che l'adozione del sistema elettorale (misto) Thomasset potrebbe servire di base per le discussioni e gli accordi con gli organi governativi nonché per la redazione dei progetti di leggi elettorali per tutte le Regioni, in quanto tale sistema consente all'elettore libertà di scelta dei candidati in più liste. Conclude insistendo affinché il Consiglio regionale ribadisca che intende e chiede alla Presidenza del Consiglio dei Ministri di prendere in esame la proposta di schema di legge approvata dal Consiglio regionale nell'adunanza delli 5 luglio 1948.
L'Assessore Geom. BIONAZ dichiara di concordare con l'On.le Farinet sull'opportunità che il Consiglio non entri nella discussione del progetto di legge inviato dal Ministero dell'Interno, ma insista perché da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri sia preso come base lo schema di legge approvato dal Consiglio regionale.
Il Consigliere Sig. CHABLOZ rileva che l'ufficio governativo che ha redatto lo schema di legge elettorale inviato, per parere ed esame, al Consiglio regionale, avrebbe dovuto prendere come base lo schema di legge approvato dal Consiglio regionale e prega l'On. Farinet di insistere in tal senso presso gli organi competenti affinché, nella redazione dello schema definitivo di legge per la prima elezione del Consiglio regionale, sia presa come base la proposta di legge approvata dal Consiglio regionale.
L'On. farinet, assicura di aver già insistito più volte in tal senso presso gli uffici governativi competenti e che continuerà a fare pressioni affinché siano accolte le richieste del Consiglio regionale; ribadisce che il progetto inviato all'esame del Consiglio regionale, per parere, non è ancora stato oggetto di esame da parte del Consiglio dei Ministri. Rileva, in proposito, che le attuali Camere dei Deputati e dei Senatori hanno uno spirito diverso da quello che animava i componenti dell'Assemblea Costituente, in quanto la maggioranza dei Deputati è contraria alla istituzione ed allo sviluppo delle Regioni ed è orientata verso la eventuale revisione della Costituzione della Repubblica in tale materia e riforma. Fa presente che i Deputati dell'Alto Adige e del Trentino, preoccupati dell'attuale spirito anti-regionalistico della Camera, hanno testè insistito e fatto pressioni affinché il progetto di legge per l'elezione del Consiglio regionale fosse esaminato anziché dalla Camera, dal Governo. Osserva che tutti i Deputati regionalisti hanno stabilito di concretare di comune accordo un progetto di legge elettorale per la elezione dei Consigli regionali, progetto da presentarsi alla Camera in contrapposizione al progetto predisposto dagli organi governativi. Comunica che i Deputati regionalisti sono attualmente molto preoccupati per lo schema di legge sulle Regioni già predisposto dall'Ufficio legislativo del Ministero dell'Interno, schema che sarà portato in discussione al Parlamento quanto prima; fa presente che la loro preoccupazione è causata appunto dallo spirito antiregionalista della maggioranza dei Deputati e principalmente dei Deputati delle sinistre e che, per iniziativa del Senatore Avv. Boeri, appartenente al partito repubblicano, alcuni Deputati regionalisti sono convocati a Milano per il 10 corrente mese, per studiare e redigere un progetto di legge sulle Regioni, da contrapporsi al progetto già predisposto dall'Ufficio legislativo del Ministero degli Interni. Rileva che in Valle d'Aosta vi è già da anni un Consiglio, che ha sempre funzionato regolarmente dalla data in cui è stata costituita la Regione Autonoma della Valle d'Aosta e che pertanto gli organi governativi hanno l'obbligo ed il dovere di interpellarlo e sentirne il parere in marito alla elaborazione della legge per la prima elezione del Consiglio regionale della Valle d'Aosta; mentre, al contrario, così non può dirsi per le altre Regioni.
L'Assessore Sig. NOUCHY rileva che, a' sensi dell'art. 44 dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta, il Presidente della Giunta regionale dovrebbe essere chiamato ad intervenire alle sedute del Consiglio dei Ministri, quando si trattino questioni che riguardano particolarmente la Regione; aggiunge che in tale occasione il Presidente potrà richiamare la particolare attenzione del consiglio dei Ministri sulla opportunità di adottare lo schema di legge elettorale approvato dal Consiglio regionale nell'adunanza del 5 luglio 1948.
Il Consigliere Geom. VESAN comunica di aver esaminato attentamente il progetto ministeriale di legge elettorale inviato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e di aver constatato che, nelle sue linee generali, il progetto corrisponde alla legge elettorale già approvata per l'Altro Adige e per il Trentino, con la differenza che in tale legge sono previste due circoscrizioni elettorali, di cui una per l'Alto Adige e l'altra per il Trentino.
Il Consigliere Geom. Vesan chiede, pertanto, che per analogia siano create in Valle d'Aosta tre circoscrizioni elettorali, di cui una per l'alta Valle, una per la media Valle e l'altra per la bassa Valle. Dichiara di aderire pienamente al sistema elettorale (misto) Thomasset a tale condizione e propone ancora che sia sentito in merito il parere delle Amministrazioni comunali e che si sottoponga il disegno di legge a referendum popolare prima che il consiglio deliberi in merito allo schema di legge inviato, per esame e parere, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Conclude chiedendo che la sua proposta sia sottoposta a votazione da parte del Consiglio.
Il Consigliere Sig. DUJANY dichiara di associarsi alla proposta del Consigliere Geom. Vesan.
Il Consigliere Geom. CUAZ rileva che lo schema di legge per la prima elezione del Consiglio regionale è stato già approvato ad unanimità in altre adunanze del Consiglio e che, essendo ormai prossime le elezioni, data l'urgenza, non sarebbe ormai più possibile di indire un referendum fra la popolazione nel senso richiesto dal Consigliere Geom. Vesan.
Il Consigliere Avv. TORRIONE dichiara che nell'ultima adunanza del Consiglio ha votato favorevolmente per la adozione di più circoscrizioni elettorali mandamentali, come da proposta del Consigliere Geom. Vesan; fa tuttavia presente che tale proposta non è stata approvata dal Consiglio; aggiunge che, nell'attuale stato delle cose e data l'urgenza, a causa del poco tempo che intercorre dalla data in cui debbono essere indette le elezioni, non è più possibile di interpellare le Amministrazioni comunali né di indire un referendum popolare, come propone il Consigliere Geom. Vesan. Fa presente che occorrerebbe se mai esaminare le poche deliberazioni già adottate in merito da alcune Amministrazioni comunali. Conclude, dichiarando che l'unica opportuna proposta da farsi, nell'adunanza odierna, è di chiedere al Consiglio regionale se intenda o meno che le elezioni siano fatte per circoscrizioni mandamentali.
Il Presidente Avv. CAVERI osserva che i pareri di Amministrazioni comunali non potrebbero vincolare il Consiglio né infirmare una decisione adottata dal Consiglio regionale, non costituendo le Amministrazioni comunali organi superiori al Consiglio regionale.
Il Consigliere geom. ARBANEY, pur dichiarandosi non contrario, in linea di principio, alla istituzione delle circoscrizioni elettorali mandamentali, osserva che i pareri di Amministrazioni comunali (dei Consigli comunali) non giustificherebbero la proposta di modificare una decisione già approvata dal Consiglio regionale. Aggiunge, tra l'altro, che l'unica cosa da farsi, sarebbe di indire il referendum popolare per conoscere la volontà della popolazione: osserva, peraltro, che il consiglio è l'unico organo competente a pronunciarsi ed a decidere in merito.
Il consigliere Col. FERREIN dichiara ci concordare sulla proposta dell'On. Farinet e ritiene che il Consiglio regionale debba insistere affinché come base per la elaborazione della legge per la prima elezione del consiglio regionale, sia adottato lo schema di legge approvato dal Consiglio regionale nell'adunanza del 5 luglio 1948; propone, pertanto, che il Consiglio deliberi e passo alla votazione in tal senso.
A chiusura della discussione, su proposta del Presidente Avv. CAVERI e del Consigliere Col. FERREIN, il Consiglio procede alla votazione della seguente proposta: "il Consiglio regionale approva e chiede che, quale base per la redazione della legge per la prima elezione del Consiglio regionale, sia adottato lo schema di progetto deliberato dal Consiglio regionale nell'adunanza del 5 luglio 1948, in relazione ai principi già approvati con l'ordine delli 8 dicembre 1947".
La votazione, fatta per appello nominale, dà il seguente risultato:
Consiglieri votanti: n. 19 (diciannove) -
Consiglieri favorevoli all'approvazione della proposta. n. 18 (diciotto) -
Consiglieri contrari all'approvazione della proposta: nessuno.
Consiglieri astenutisi dalla votazione: uno, e, precisamente, il Consigliere Geom. Vesan Luigi, il quale chiede che sia dato atto a verbale che non è stata messa ai voti la sua proposta circa l'opportunità o meno di interpellare le Amministrazioni comunali, ovvero la popolazione - per referendum -, in merito alla questione della circoscrizione elettorale unica o delle circoscrizioni mandamentali.
Il Consigliere Sig. MANGANONI dichiara di aver votato favorevolmente a condizione che, con la proposta di cui si tratta, non abbia a procrastinarsi la data delle elezioni.
IL PRESIDENTE
visto l'esito della votazione
Dichiara
approvata la proposta secondo la quale, come base per la redazione della legge per la prima elezioni del Consiglio regionale, debba essere adottato il progetto di legge già deliberato dal Consiglio regionale nell'adunanza del 5 luglio 1948, in relazione ai principi già approvati con l'ordine del giorno dell'8 dicembre 1947. Il Presidente dà, inoltre, assicurazione al Consiglio che scriverò in tal senso alle competenti autorità governative.
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