Oggetto del Consiglio n. 95 del 5 luglio 1948 - Verbale
OGGETTO N. 95/48 - RICHIESTA DI CHIARIMENTI CIRCA LA DISCUSSIONE AVVENUTA FRA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA E DEL CONSIGLIO REGIONALI ED IL SINDACO DI AOSTA - INTERPELLANZA DEI CONSIGLIERI SIGNORI CHABLOZ GIOVANNI, MANGANONI CLAUDIO, SAVIOZ FABIANO E VACHER CANDIDO.
Il Consigliere Sig. Manganoni illustra brevemente le ragioni che hanno indotto gli interpellanti a chiedere chiarimenti alla Presidenza in merito alla discussione avvenuta tra il Presidente del Consiglio e della Giunta regionali ed il Consigliere Sig. Savioz, nell'ufficio della Presidenza, in occasione della richiesta di soccorsi a favore dei sinistrati dall'esplosione avvenuta in Aosta l'8 giugno 1948.
Il Consigliere Sig. Manganoni osserva che non intende aprire una discussione in merito ai rapporti personali fra il Presidente Avv. Caveri ed il Consigliere Sig. Savioz, ma che intende unicamente pregare il Presidente che, per l'avvenire, eviti di usare termini scorretti nei confronti del Consigliere Sig. Savioz, come pare siasi verificato ultimamente in occasione dell'udienza concessa al Consigliere stesso dal Presidente.
Il Presidente Avv. Caveri risponde al Consigliere Sig. Manganoni premettendo che il Consigliere Sig. Savioz si era a lui presentato, nell'ufficio di Presidenza, non già nella sua veste di Consigliere della Valle bensì nella sua qualità di Sindaco della Città di Aosta. Rileva, quindi, che avrebbe potuto rifiutarsi di discutere in sede di adunanza del Consiglio l'interpellanza in oggetto in quanto la stessa verte sui rapporti che intercorrono fra il Presidente del Consiglio e della Giunta regionali, nella sua qualità e con le attribuzioni di Prefetto, ed il Sindaco di Aosta, ma che ha tuttavia ritenuto di aderire alla richiesta dei Consiglieri interpellanti volendo lasciare agli stessi la più ampia libertà di discussione. Aggiunge che egli intende, però, fare una premessa e una precisazione di natura giuridica circa i rapporti esistenti fra il Presidente della Giunta e del Consiglio regionali ed i Sindaci. Fa presente, a tal proposito, che a' sensi del combinato disposto dell'articolo 45 (secondo comma) dello Statuto regionale e dell'articolo 4 del D.L.L. 7 settembre 1945 n. 545, al Presidente della Giunta regionale, oltre alle attribuzioni che gli spettano quale rappresentante dell'Amministrazione regionale, competono altresì le attribuzioni che le leggi vigenti conferiscono al Prefetto, rappresentante del Governo nella Regione. A' sensi del successivo articolo 7 del D.L.L. 7 settembre 1945 n. 545 il Presidente della Giunta regionale è responsabile verso il Governo, e non verso il Consiglio regionale, dell'esercizio dei poteri e delle funzioni ex-prefettizie, fra le quali vi è quella della vigilanza sulle amministrazioni comunali. Nell'esercizio delle attribuzioni spettantigli in tale veste, il Presidente della Giunta regionale, a' sensi dell'art. 19 del vigente T.U. della L.C.P. 3-3-1934 n. 383, deve fra l'altro: "vigilare sull'andamento di tutte le pubbliche amministrazioni e ordinare le indagini che ritiene necessarie nei riguardi della amministrazioni sottoposte alla sua vigilanza; inviare Commissari presso le Amministrazioni degli enti locali in caso di necessità". Il Presidente Avv. Caveri fa rilevare che, a sensi del succitato articolo, il Presidente della Regione ha la facoltà di adottare, per determinate ragioni, provvedimenti di sospensione dei Sindaci dalla loro carica. A norma dell'art. 22 del citato T.U. della L.C.P. 1934, il Presidente della Giunta regionale (nelle funzioni di Prefetto) non può essere chiamato a render conto dell'esercizio delle sue funzioni, fuorché dalla superiore Autorità governativa, né sottoposto a procedimento per alcun atto del suo ufficio, senza autorizzazione del Capo dello Stato, previo parere del Consiglio di Stato, tranne in caso di imputazione di reati elettorali. Il Presidente Avv. Caveri conclude rilevando che, dal contesto delle succitate disposizioni di legge, risulta evidente che il Presidente della Giunta regionale è il solo organo competente a vigilare sui servizi delle Amministrazioni comunali e che i Sindaci dei Comuni si trovano in una posizione di subordinazione nei confronti del Presidente della Giunta regionale. Risulta, inoltre, che questi ha potere disciplinare nei loro riguardi e che può, quindi, controllare il loro operato, dare loro ordini sempre nell'ambito delle facoltà consentitegli dalla legge; ne deriva che ha, in pari tempo, il potere ed il dovere di farsi rispettare dalle autorità inferiori e subordinate e di muover loro rimproveri nel caso che le stesse manchino di rispetto nei suoi riguardi: Il Presidente Avv. Caveri aggiunge che, in considerazione di quanto sopra esposto, egli non intende entrare nel merito della questione alla quale ha voluto richiamarsi il Consigliere Sig. Manganoni in quanto egli ha già precisato la natura giuridica del rapporto intercorrente fra il Presidente della Regione ed il Sindaco. Dichiara di voler accennare unicamente ad una delle mancanze nelle quali era incorso il Sindaco di Aosta e che ha provocato i suoi rimproveri: ricorda che, come già avvenuto in occasione di precedenti ricorrenze e pubbliche riunioni, nella ricorrenza della festa della Repubblica, nessuna Autorità dell'Amministrazione regionale è stata invitata ad intervenire alla cerimonia dal Sindaco di Aosta e cioè né il Presidente della Regione, né un Assessore, né un Consigliere e che, pertanto, il Presidente della Regione ha dovuto sollecitare l'invito intervenendo personalmente presso il Vice-Sindaco. Informa, inoltre, che le autorità dell'Amministrazione regionale vengono sempre ignorate dal Sindaco di Aosta il quale ricorre alle stesse autorità soltanto per la richiesta di sussidi straordinari. Termina ribadendo che ha ricevuto in udienza il Consigliere Sig. Savioz non già nella veste di Consigliere della Regione ma nella qualità di Sindaco della Città di Aosta.
Il Consigliere Sig. Manganoni dichiara di ignorare se il Consigliere Sig. Savioz si sia presentato negli uffici della Presidenza nella sua qualità di Sindaco della Città di Aosta o nella sua veste di Consigliere della Regione; riconosce che il Presidente della Regione è la sola autorità competente a vigilare sui servizi delle amministrazioni comunali; rileva, però, che il fatto in discussione esula dall'ordinaria amministrazione. Egli deplora che le autorità della Regione non siano state invitate ad intervenire alle manifestazioni indette in occasione della festa della Repubblica ed in altre civili solennità; riconosce che il Presidente della Regione era nel suo diritto di fare rimostranze al Sindaco di Aosta per aver mancato di riguardo verso le autorità regionali e per altre mancanze, ma fa presente che, comunque, il Presidente avrebbe potuto usare parole meno aspre nei riguardi del Sindaco Sig. Savioz.
Il Presidente Avv. Caveri obietta che il tono aspro delle sue parole è stato provocato dall'atteggiamento tenuto dal Sindaco Sig. Savioz nei suoi confronti dopo che egli, per circa mezz'ora, aveva fatto presente al Sindaco stesso l'opportunità che la questione del risarcimento di danni sofferti dai sinistrati fosse tenuta ben distinta da quella ben diversa dei sussidi vari da erogarsi, come confermato nell'adunanza odierna dal Consigliere Avv. Torrione ed approvato dal Consiglio regionale.
Il Consigliere Sig. Manganoni osserva che non intende insistere oltre sulla questione, pur rilevando il tono aspro delle parole usate dal Presidente all'indirizzo del Sindaco Sig. Savioz. Prega la Presidenza di voler evitare che in avvenire abbia a ripetersi tale increscioso incidente.
Il Presidente Avv. Caveri conclude ribadendo che egli avrebbe potuto rifiutarsi, per le ragioni suesposte, di porre all'ordine del giorno dell'adunanza odierna l'interpellanza in oggetto, ma che, essendo un vecchio democratico, egli ha voluto aderire sulla richiesta degli interpellanti per dar loro modo di discutere e di avere chiarimenti in merito.
IL CONSIGLIO
prende atto.
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