Oggetto del Consiglio n. 82 del 24 maggio 1948 - Verbale
OGGETTO N. 82/48 - ATTUAZIONE DELLA ZONA FRANCA IN VALLE D'AOSTA -INTERPELLANZA DEL CONSIGLIERE GEOM. LUIGI VESAN.
Il Consigliere Geom. Vesan rileva che, da oltre due anni, si sta trattando con Roma per l'attuazione della zona franca nella Valle d'Aosta, ma che, praticamente, finora nessun beneficio tangibile e concreto finora la Valle ha risentito della concessione stessa che risale al settembre 1945. Osserva che per l'attuazione della zona franca integrale, mediante istituzione della regolare barriera doganale a Pont Saint Martin, fra cui uffici doganali, abitazioni per il personale, caserme per le guardie di finanza, ecc., nonché all'ampliamento della stazione ferroviaria e allo sbarramento del fondo Valle. Rileva ancora che, prima che tali lavori possano essere eseguiti e che possa funzionare la zona franca integrale, parecchi mesi o qualche anno potranno ancora scorrere. Allo stato attuale delle cose il Consigliere Geom. Vesan propone che, in attesa che sia attuata la zona franca integrale, sia adottato provvisoriamente, in un primo tempo, il sistema del contingentamento già proposto all'inizio. Fa rilevare, a questo proposito, che l'applicazione del contingentamento non comporterebbe, specie per alcuni generi, alcun inconveniente e nessun aggravio di spesa, in quanto la distribuzione potrebbe effettuarsi con le modalità già vigenti e con lo stesso personale. Il Consigliere Geom. Vesan dichiara che l'applicazione di tale sistema avrebbe carattere precario e transitorio e non dovrebbe, in alcun modo, pregiudicare l'attuazione della zona franca integrale, la quale entrerebbe in vigore non appena sistemati gli impianti relativi e predisposta l'attrezzatura occorrente. Il Presidente ff. Geom. Pareyson comunica che l'Amministrazione regionale, in considerazione del fatto che se si fosse lasciata allo Stato l'iniziativa di predisporre i progetti per la costruzione dei fabbricati e degli edifici doganali in Pont Saint Martin, le pratiche si sarebbero certamente arenate, ha provveduto a suo tempo a predisporre un progetto che fu redatto dal Geom. Cortelli e che fu inviato, per l'esame, al Provveditorato alle Opere Pubbliche per il Piemonte, a Torino. Fa presente che tale progetto servì come base allorché fu effettuato il primo sopralluogo con gli organi competenti a Pont St. Martin e che, pertanto, fu richiesto al Provveditorato alle OO.PP. di Torino la restituzione del progetto stesso. Rileva a questo proposito che ben due mesi trascorsero dalla data della richiesta prima che il Provveditorato restituisse il progetto all'Amministrazione regionale, il che sta a significare che, qualora le pratiche per la costruzione della barriera doganale a Pont Saint Martin e per la costruzione dei fabbricati ecc. dovessero seguire il loro corso con egual lentezza, molto tempo trascorrerebbe prima che possano essere eseguite tutte le opere in Pont Saint Martin e, conseguentemente, prima che possa essere attuata la zona franca integrale. Per tale fatto egli si dichiara favorevole all'accoglimento della proposta del Consigliere Geom. Vesan di adottare, provvisoriamente, il sistema del contingentamento, sistema che comporterebbe per gli abitanti della Regione un utile di circa 500 milioni all'anno. Rileva che, come riferito dal Consigliere Geom. Vesan, non sussistono difficoltà notevoli per la distribuzione dei generi alimentari e dei carburanti, in quanto essa potrebbe avvenire con le modalità attualmente vigenti e con lo stesso personale. Aggiunge che, per la fornitura dei generi alimentari, potrebbe eventualmente essere chiesto l'interessamento del Consorzio Agrario, il quale dispone già di magazzini in tutta la Valle. L'Assessore Ing. Fresia fa presente che l'adozione del sistema provvisorio del contingentamento incontrerà forse qualche difficoltà a Roma ove, per ben due volte, fu concretata l'adozione del sistema del contingentamento che poi non fu accettato dal Consiglio. Il Consigliere Avv. Torrione rileva l'opportunità che si insista presso gli organi competenti a Roma per l'attuazione della zona franca integrale. Il Consigliere Geom. Vesan dichiara che è sua intenzione di chiarire e di precisare che con la sua interpellanza egli non intende di chiedere al Consiglio di derogare a quanto già è stato deliberato in merito all'attuazione della zona franca integrale, ma di esaminare se non sia opportuno, in attesa di poter creare l'attrezzatura necessaria per l'attuazione della zona franca integrale, di chiedere l'attuazione della zona franca in forma parziale, e cioè del sistema del contingentamento per alcuni generi, al fine di dare forma concreta alla zona franca e di poter far beneficiare gli abitanti della Regione di parte dei benefici connessi alla stessa. Ribadisce che più di due anni sono ormai trascorsi dalla data di concessione della zona franca e che, non essendosi ancora ottenuto alcun beneficio, molto si mormora nella Valle. Propone che il Consiglio interpelli, qualora lo ritenga necessario per maggior cautela, gli organi direttamente competenti, cioè i Sindaci i Consigli comunali e le Associazioni interessate per eventuali chiarimenti in merito. Insiste quindi nuovamente sulla opportunità che il Consiglio esprima il suo parere in proposito, rimanendo ben inteso che l'adozione del sistema del contingentamento ha carattere puramente transitorio e temporaneo, ferme ed impregiudicate le deliberazioni assunte in precedenza dal Consiglio in merito all'attuazione della zona franca integrale. Il Presidente ff. Geom. Pareyson propone che il Consiglio dia mandato alla Commissione, che prossimamente si recherà a Roma per un convegno, di chiedere al Ministero l'adozione del sistema del contingentamento, in via del tutto provvisoria, per alcuni generi, secondo gli accordi già presi nel mese di dicembre scorso; propone inoltre che il Consiglio dia mandato alla Giunta di esaminare i progetti delle opere che si intendono eseguire a Pont St. Martin nonché di sollecitare la esecuzione dei lavori stessi da parte dello Stato. Rileva a questo proposito che i progetti sono già a buon punto e che a giorni saranno ultimati e che occorrerà, pertanto, procedere all'approvazione degli stessi ed allo stanziamento in bilancio della spesa occorrente, in quanto sarebbe opportuno dare subito corso ai lavori stessi salvo rimborso della spesa relativa da parte dello Stato i cui competenti uffici centrali e periferici non avendo nessun interesse alla esecuzione dei lavori, lascerebbero la pratica in sospeso a tempo indefinito. Rileva l'opportunità, a questo proposito, che sia dato pure mandato alla Commissione che si recherà a Roma di poter discutere e trattare col Ministero competente e di poter informare gli organi competenti che l'Amministrazione regionale disporrà per l'esecuzione dei lavori, salvo rimborso da parte dello Stato, non appena siano stati approvati i relativi progetti. Il Consigliere Avv. Torrione osserva che, per l'attuazione della zona franca è indispensabile l'emanazione di una legge dello Stato. L'Assessore Ing. Fresia fa presente che gli organi competenti a Roma sono assai contrari all'attuazione della zona franca integrale nella Regione Valle d'Aosta. Il Consigliere Sig. Savioz si associa alle proposte fatte dal Consigliere Geom. Vesan e dal Presidente ff. Geom. Pareyson per l'attuazione della zona franca parziale per contingenti in attesa dell'attuazione della zona franca integrale, e si dichiara favorevole all'esecuzione sollecita dei fabbricati in Pont St. Martin ad iniziativa e da parte dell'Amministrazione regionale, salvo rimborso della relativa spesa da parte dello Stato. Il Presidente ff. Geom. Pareyson ribadisce la necessità che l'Amministrazione regionale si faccia promotrice e parte diligente per la sollecita costruzione dei fabbricati in Pont St. Martin. L'Assessore Ing. Fresia rileva che la zona franca integrale comporta la costruzione di una barriera doganale ed i conseguenti inconvenienti di vario genere. Il Consigliere Geom. Vesan dichiara che entrambi i sistemi comportano inconvenienti e vantaggi, ed aggiunge ancora una volta che con la sua richiesta di adozione del sistema del contingentamento in via provvisoria non intende pregiudicare l'attuazione della zona franca integrale e propone che il Consiglio deliberi in merito alla proposta fatta dal Presidente ff. Geom. Pareyson di dar mandato alla Giunta: a) di trattare a Roma e di concretare provvedimenti intesi all'adozione del sistema del contingentamento, in via provvisoria; b) di esaminare i progetti delle opere che si rende necessario di costruire a Pont St. Martin e di sollecitare l'esecuzione dei lavori stessi a spese dello Stato.
Il ff. Presidente Geom. Pareyson comunica di aver proposto che la Commissione che si recherà a Roma per trattare con il Ministero comprenda, oltre al personale tecnico, un rappresentante dell'Associazione commercianti, un rappresentante dell'Associazione industriali ed un rappresentante dell'Associazione agricoltori.
IL CONSIGLIO
udita la relazione del Consigliere Geom. Vesan;
ritenuta l'opportunità dell'adozione del sistema del contingentamento per alcuni generi alimentari e per i carburanti, in via provvisoria ed in attesa che si possa creare l'attrezzatura necessaria per l'attuazione della zona franca integrale nella Regione, come previsto dall'articolo 14 dello Statuto regionale;
ritenuta altresì la necessità della sollecita costruzione della barriera doganale a Pont St. Martin e della costruzione in tale Comune di nuovi edifici da adibirsi ad uso uffici doganali e di caserme per le guardie di finanza, ecc...;
sentiti i pareri dei Consiglieri ed udita la proposta del ff. Presidente Geom. Pareyson;
ad unanimità di voti;
DELIBERA
1) di dare mandato alla Giunta, ed alla apposita Commissione tecnica che si recherà a Roma, di prendere accordi col Ministero competente per l'adozione del sistema del contingentamento per alcuni generi alimentari e per i carburanti, sistema da applicarsi in via provvisoria ed in attesa che si possa creare la attrezzatura necessaria per l'attuazione della zona franca integrale nella Regione.
2) di dare mandato alla Giunta di esaminare i progetti delle opere la cui esecuzione si rende necessaria a Pont St. Martin e di sollecitare l'esecuzione dei lavori stessi, a spese dello Stato.
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