Oggetto del Consiglio n. 83 del 19 giugno 1947 - Verbale
OGGETTO N. 83/47 - INTERPELLANZA DEL CONSIGLIERE AVV. TORRIONE: PROVVEDIMENTI CONTRO LA FEBBRE MALTESE.
Il Presidente Avv. Caveri informa che il Consigliere Avv. Torrione ha chiesto notizie in merito alla emanazione di provvedimenti intesi a prevenire la diffusione della febbre maltese. Comunque al riguardo, di avere invitato il medico ed il veterinario regionali a proporre i rimedi da adottare contro la diffusione di tale malattia, e di avere in base ai loro suggerimenti, predisposto la seguente bozza di decreto di cui dà lettura:
ALLEGATO A
Vista la notevole diffusione della febbre mediterranea (maltese) in alcuni comuni della Valle d'Aosta;
Considerato il pericolo derivante dall'estendersi dell'epidemia stessa;
Visto il T.U. delle leggi sanitarie approvato con D.L. 27-7-1934 n° 1265, agli articoli n. 255-258-259-260-264, concernenti le misure contro la diffusione delle malattie infettive dell'uomo e degli animali;
Visto il regolamento sulla vigilanza igienica del latte destinato al consumo diretto approvato con R.D. n° 934 del 9 maggio 1929;
Sentito il Medico regionale ed il Veterinario regionale;
Richiamata la precedente circolare n. 4853/I del 24-6-1946, pubblicata sul Bollettino Ufficiale n. 1 delle circolari della Valle d'Aosta;
SI ORDINA
1°) E' proibita la produzione e la vendita di formaggi a pasta cruda e non fermentati tipo "reblech" e "rebrochon" nei Comuni di Aosta, Arvier, Avise, Champdepraz, La Salle, La Thuile, Morgex, Montjovet, Pré S. Didier, St. Marcel, St. Vincent, Aymavilles;
2°) Gli animali bovini - caprini e ovini di detti comuni debbono essere sottoposti a censimento ed accertamento diagnostico.
I capi risultati infetti dovranno essere contrassegnati indelebilmente, onde rendere edotti i possessori e gli acquirenti dei pericoli che possono derivare dall'acquisto e dall'incauto uso di essi.
3°) I proprietari di stalle in detti comuni dovranno provvedere ad accuratissima pulizia delle stalle stesse;
4°) Le stalle nei suddetti comuni dovranno essere disinfettate. Alla disinfezione provvederà il personale dell'Ufficio Sanitario dell'Amministrazione della Valle coadiuvato da personale delle Amministrazioni comunali;
5°) I Comuni provvederanno a mezzo di manifesti a portare a conoscenza degli abitanti i pericoli derivanti dal consumo di latte, burro e di latticini freschi, nonché dalla manipolazione di animali infetti e di involti fetali abortivi.
6°) Dell'esecuzione della presente ordinanza sono incaricati l'Ufficio Sanitario dell'Amministrazione della Valle, i Sindaci, gli Ufficiali Sanitari e Veterinari dei succitati Comuni, sotto la vigilanza del Medico Regionale e del Veterinario Regionale.
Il Presidente Avv. Caveri ritiene opportuno di estendere l'applicazione del decreto di cui sopra a tutta la Valle, anziché ai soli comuni sopracitati.
Il Consigliere Avv. Torrione fa presente che per combattere la febbre maltese occorre procedere alla disinfezione delle stalle, ad evitare che la malattia possa estendersi e compromettere così il movimento turistico.
Il Presidente Avv. Caveri fa rilevare che, mentre in un primo tempo i contadini erano restii al rimedio delle iniezioni al bestiame, ora chiedono l'intervento dei Veterinari avendo constatato l'utilità delle iniezioni preventive contro la febbre maltese.
Il Dott. Paolo Alfonso Farinet propone la proibizione della vendita del burro di panna che ritiene, quando non sia cotto, veicolo di infezione della febbre maltese e cita ad esempio di un giovane della frazione Vollein di Nus, il quale avrebbe contratto dalle capre, di sua proprietà, la febbre maltese da cui erano affette.
Si fa menzione che, su invito del Presidente, intervengono all'adunanza il Medico Regionale ff. (Dr. Perotti) ed il Veterinario Regionale ff. (Dr. Milloz), ai quali il Presidente Avv. Caveri da la parola con invito a riferire circa i provvedimenti più opportuni da adottarsi per combattere la febbre maltese.
Il Veterinario Dr. Milloz premette che i mezzi attualmente disposizione non consentono di eliminare totalmente i germi di tale malattia.
Precisa quindi che la febbre maltese può essere trasmessa dall'animale alle persone in vari modi: con l'ingerimento del latte e delle carni dell'animale infetto, con l'uso del burro fresco e dei formaggi a pasta cruda e non fermentati, con contatti delle escrezioni di urine, ecc.
Il Dott. Milloz fa presente che non sempre la malattia si manifesta subito, in particolar modo nelle capre, nelle quali, pur essendo infette, non si riscontra apparentemente stato morboso. Spiega inoltre che la disinfestazione delle stalle non sempre assicura un risultato soddisfacente, in quanto si è constatato che immettendo del bestiame in una stalla disinfettata, questo viene infettato in quanto è difficile far sparire i germi.
Interpellato circa i rimedi da adottare al fine di limitare i danni prodotti dalla febbre maltese, il Dott. Milloz propone i seguenti provvedimenti:
a) censire tutti i capi riconosciuti infetti mediante esami di laboratorio o mediante la prova allergica;
b) contrassegnare indelebilmente i capi risultati infetti onde rendere edotti i proprietari e gli acquirenti di bestiame ammalato del pericolo che può derivare per l'incauto uso di essi;
c) fare opera di propaganda per l'abbattimento volontario dei capi ammalati;
d) fare disinfezioni periodiche alle stalle;
e) creare un centro di fecondazione artificiale per ovviare al pericolo di infettare con i coiti gli animali sani;
f) fare attiva propaganda onde diffondere la nozione dei pericoli che possono derivare dall'uso di latte crudo o di burro fresco proveniente da zone infette;
g) adottare tutte le misure previste dal Regolamento sulla vigilanza igienica del latte destinato al consumo diretto, approvato con R.D. 9 maggio 1929 n. 994;
h) tenere conferenze ai proprietari di bestiame per informarli dei pericoli nei quali possono incorrere e dei rimedi e precauzioni da adottarsi.
Interpellato dal Consigliere Geom. Bionaz, il Dr. Milloz precisa che il germe della malattia della febbre maltese può passare dai caprini ai bovini; interpellato dal Consigliere Sig. Chabloz il Dr. Milloz precisa che la guarigione è impossibile nelle capre e comunica, inoltre, che le zone più colpite sono quelle in cui abbondano le capre.
Su invito del Presidente prende quindi la parola il Medico Regionale Dr. Remo Perotti, il quale dichiara che il suo punto di vista non dissente da quello espresso dal Dr. Milloz ad eccezione di quanto riferito sulle disinfezioni che ritiene possano avere risultati concreti e sicuri, se fatte secondo le regole stabilite (preventiva pulizia totale delle stalle e dei materiali infetti). Accenna, quindi, al latte ed al burro, facendo però rilevare che non è possibile proibirne la vendita trattandosi di generi di prima necessità. Fa però rilevare che tali generi sono immuni dopo la bollitura.
Su richiesta del Presidente Avv. Caveri, fa presente di non aver ritenuto opportuno di predisporre l'estensione del decreto precitato a tutti i Comuni della Valle per ragioni di ordine economico e precisamente per non pregiudicare l'afflusso dei turisti in Valle.
Il Presidente Avv. Caveri, ritenuto giustificato il motivo addotto dal Medico regionale, informa il Consiglio che il decreto sarà inviato a tutti i Sindaci della Valle, con l'obbligo però di affiggerlo soltanto nei comuni in cui si sia manifestata la febbre maltese, salvo affiggerlo man mano nei comuni ove tale malattia si manifestasse e comunica che saranno impartite disposizioni in tal senso a tutti i Sindaci.
Il Presidente Avv. Caveri chiede quindi al Dr. Milloz in che modo sia possibile far fronte alle spese di censimento del bestiame infetto. Il Dr. Millloz fa presente che non è possibile addossarne la spesa ai singoli proprietari e suggerisce, all'uopo, che l'Amministrazione della Valle dovrebbe fornire gratuitamente la brocellina e finanziare in qualche modo la spesa del censimento di cui dichiara di non poter subito precisare le spese approssimative molto elevate. Il Consigliere Geom. Bionaz esprime parere che sia opportuno di procedere al censimento del bestiame infetto durante la stagione estiva, in quanto tutto il bestiame è raggruppato negli alpeggi. Il Dr. Milloz fa rilevare che, se è vero che i bovini sono raggruppati negli alpeggi, i caprini e gli ovini sono invece sparsi sugli alpeggi più alti.
Il Presidente Avv. Caveri ringrazia il Medico Regionale ed il Veterinario Regionale delle loro esaurienti spiegazioni ed invita il Dr. Perotti ad indire in Valle d'Aosta un congresso di medici ed il Dr. Milloz ad indire un congresso zootecnico in Valle per spiegare a voce ai medici ed ai veterinari le istruzioni e le norme da seguire per combattere la diffusione della febbre maltese in Valle. Il Dr. Milloz comunica di avere già stabilito di indire un congresso per il 14 ottobre venturo, abbinandolo ad una fiera di tori e di torelli.
Il Presidente Avv. Caveri dichiara di concordare con la proposta del Dr. Milloz; dichiara quindi chiusa la discussione sulla febbre maltese ed informa il Consiglio che la Giunta si terrà in contatto col Medico ed il Veterinario regionali ed assicura che sarà inviata una circolare contenente le istruzioni a tutti i Comuni. Per quanto concerne il censimento del bestiame infetto invita il Dr. Milloz a presentare un preventivo delle spese da sottoporsi all'esame del Consiglio.
Ultimata la discussione alla quale hanno altresì partecipato i Consiglieri Col. Ferrein ed il Sig. Manganoni.
IL CONSIGLIO
Ad unanimità di voti:
Delibera
di approvare:
a) la bozza di decreto predisposta dalla Presidenza, tendente a combattere la diffusione della febbre maltese in Valle;
b) l'emanazione di istruzioni ai Sindaci, nel senso proposto dal Presidente.
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