Oggetto del Consiglio n. 80 del 19 giugno 1947 - Verbale

OGGETTO N. 80/47 - COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA.

1°) Benvenuto al nuovo Consigliere Sig. Guerraz Aldo - Il Presidente Avv. Caveri porge il benvenuto del Consiglio e suo al neo-Consigliere Sig. Guerraz Aldo, nominato in sostituzione del Prof. Federico Chabod, dimissionario. Il Presidente Avv. Caveri fa presente che non è necessaria la presentazione del Sig. Guerraz, mutilato della guerra di liberazione, in quanto egli è conosciuto da tutti i Consiglieri. Il Consiglio prende atto.

2°) Relazione sul viaggio a Roma - Il Presidente Avv. Caveri riferisce che la adunanza del Consiglio già prevista per il giorno 22 maggio, prorogata poi al giorno 29 stesso mese (per dar tempo agli uffici competenti di preparare gli allegati all'ordine del giorno), ha dovuto essere ancora prorogata sino ad oggi per fatto importante e imprevisto. Il Presidente Avv. Caveri fa presente che secondo le informazioni e le assicurazioni avute da più parti circa l'ordine progressivo per titoli della discussione all'assemblea Costituente in merito all'esame del progetto di costituzione dello Stato, si sarebbe seguita la prassi secondo cui la discussione doveva avvenire secondo l'ordine dei titoli e degli articoli. Senonché improvvisamente, è stata diramata la notizia dell'improvviso imminente inizio del dibattito (anticipato) sul titolo 5° art. 106 e seguenti, sulla riforma regionale, per cui non rimanevano che poche ore per recarsi a Roma in tempo per conferire e fare opera di persuasione verso i Rappresentanti dei Partiti in favore dell'autonomia regionale.

Inoltre, in sede di assemblea Costituente, si è verificato un tentativo specie da parte dei Liberali, di scartare il problema delle autonomie regionali, approfittando della scarsa frequenza dei Deputati all'assemblea Costituente. Fa presente che dinanzi a questo stato di cose imprevedibili la Giunta, convocata d'urgenza, dopo esame della situazione ha deliberato di far partire immediatamente per Roma una delegazione i cui membri avrebbero dovuto presenziare alle riunioni dell'assemblea Costituente, tenere contatti con gli ambienti politici e preparare un terreno favorevole alle autonomie regionali e in particolare all'autonomia della Valle d'Aosta.

Riferendosi poi ai rilievi fatti circa la mancata preventiva convocazione d'urgenza del Consiglio fa osservare che la convocazione non poteva aver luogo per assoluta mancanza di tempo. Comunica, inoltre, che avendo la Giunta riconosciuta l'opportunità che il Presidente fosse accompagnato da altri collaboratori nel suo viaggio a Roma, fu deciso che partissero designati dai singoli Partiti, il rappresentante della Democrazia cristiana (designato poi nella persona del Dott. Paolo Alfonso Farinet), rappresentante della Valle in seno al Comitato Misto di coordinamento) ed il rappresentante del Partito comunista (designato poi nella personale del Consigliere Sig. Manganoni). Fa rilevare che, d'altra parte, il Consiglio non avrebbe potuto fare altro che rilevare la necessità di un viaggio urgente a Roma del Presidente e di qualche Consigliere. Circa il rilievo fatto che il progetto di statuto della Valle d'Aosta non è stato discusso, come nel Trentino, con l'intervento di tutti i Sindaci, fa osservare che nel Trentino non esiste un Consiglio regionale, e, pertanto, il progetto di statuto è stato, per necessità di cose, discusso in varie riunioni di Sindaci; in Valle d'Aosta, invece, esiste il Consiglio regionale, che ha discusso esaurientemente il progetto di statuto della Valle nelle adunanze dellì 6 e dellì 13 febbraio, del 3 marzo, del 20 marzo e del 3 aprile 1947. Fa, inoltre, presente che copia del progetto di statuto della Valle è stato trasmesso in visione a tutti i sindaci della Valle con invito a sottoporlo all'esame dei rispettivi Consigli comunali e a comunicare eventuali proposte e suggerimenti. Cita, ad esempio, la proposta, pervenuta dal comune di Brusson, per l'aumento del numero dei Consiglieri della Valle da 35 a 41.

Il Presidente Avv. Caveri comunica quindi che a Roma il Dott. Paolo Alfonso Farinet prese contatto e conferì con l'On. Einaudi e l'On. Ambrosini (compilatore del Titolo 5° del progetto di costituzione concernente le autonomie regionali) nonché con l'On. Piccioni.

Il Consigliere Sig. Manganoni, invece, prese contatto con i dirigenti del Partito comunista ed in particolar modo con l'On. Grieco, designato dal Partito per l'esame dei problemi delle autonomie regionali; prese contatto inoltre con due autonomisti trentini; fa presente che nelle conversazioni avute dal Consigliere Manganoni con l'On. Grieco, in merito alle acque pubbliche ed alle finanze, molti punti sono stati chiariti e molte perplessità diradate. Il Presidente comunica di aver presenziato alle riunioni dell'assemblea Costituente e di aver conferito personalmente con l'On. Zuccarini uno tra i deputati repubblicani più quotati, direttore della "Critica politica", precursore delle autonomie regionali, fondatore di un gruppo denominato "Unione dei deputati autonomisti", gruppo che l'anno scorso contava 250 iscritti. Fa presente che, interpellato in merito al numero presumibile dei deputati che avrebbero votato a favore delle autonomie, l'On. Zuccarini rispose che non intendeva fare previsioni. Il Presidente Avv. Caveri comunica, inoltre, di aver avuto due colloqui di cui uno durato 6 ore con l'On. Lussu, il quale ha tenuto alla Costituente un discorso di notevole importanza sulle autonomie regionali. Precisa che l'On. Lussu è non soltanto un convinto regionalista ma anche un federalista, e che, fortunatamente, fa parte della Commissione dei sette costituenti che esaminano il progetto di statuto speciale per la Valle di Aosta.

Precisa che fanno parte della Commissione dei sette gli On.li: Ambrosini, Preasi, Targetti, Lussu, Bordon, Castiglia e Bettiol.

Il Presidente Avv. Caveri fa notare che l'On. Ambrosini, "attualmente professore all'Università di Roma," è un profondo giurista, e che il medesimo ha tenuto alla Costituente - in una atmosfera molto contraria - un elevato ed importante discorso sulle autonomie regionali, sostenendo, fra l'altro, con riferimento alla Sicilia, che le acque pubbliche debbono passare nel demanio della Regione.

Il Presidente Avv. Caveri fa rilevare che la stessa tesi dovrebbe essere sostenuta dall'On.le Avv. Bordon, nell'interesse della Valle d'Aosta.

Comunica, inoltre, di aver conferito con l'On. Finocchiaro Aprile, il quale si è dimostrato molto ottimista ed ha una concezione dell'autonomia un po' diversa da quella dell'On. Lussu.

Comunica, ancora, di avere conferito con il gen. Chatrian, il quale lo ha informato che a Roma per quanto riguarda il problema della polizia locale, in relazione all'interpretazione dell'art. 8 del D.L. 7-9-1945, per polizia locale intendono il Corpo delle guardie di città e delle Guardie campestri; comunica di essere stato ricevuto dal Presidente dell'Assemblea Costituente, On. Terracini, e dal Vice Presidente, On. Conti, del Partito repubblicano, il quale gli ha dimostrato la sua viva simpatia per la Valle d'Aosta e per la sua autonomia, ed ha approvato pienamente il principio stabilito nell'art. 5 del progetto di statuto speciale per la Valle, concernente la competenza di materia della Regione e dello Stato.

Riferendosi poi alla stampa romana, il Presidente comunica di aver conferito con alcuni giornalisti, uno dei quali si è dichiarato disposto a fornire i nominativi dei corrispondenti residenti in Valle d'Aosta. Informa, a tale proposito, che la stampa romana riceve e pubblica ogni tanto corrispondenze inverosimili sulla Valle d'Aosta, molto nocive all'autonomia e precisa, fra l'altro, che in un giornale romano è stata pubblicata la notizia secondo cui nella Savoia ed in Valle d'Aosta sarebbe sorto un movimento tendente a creare uno Stato indipendente, da denominarsi "Stato del Monte Bianco" allo scopo di ridare un trono alla Casa Savoia.

Il Consigliere Geom. Bionaz fa osservare che tale notizia è stata anche pubblicata sul giornale "La Gazzetta della sera" di Torino.

Il Presidente Avv. Caveri informa di aver conferito con l'On. Einaudi, al quale ha fatto presente che avendo, l'"Amministrazione Valle d'Aosta" assorbito alcuni uffici statali, ne deriva che lo Stato deve erogare fondi alla Valle per il funzionamento dei servizi già di competenza degli uffici statali già assorbiti. Comunica, al riguardo, che l'On. Einaudi ha dichiarato di essere favorevole, in linea di massima, alle autonomie regionali, ma di nutrire dubbi sulla maturità politica del popolo e di essere preoccupato del problema finanziario.

Si dà atto che alle ore 10.30 interviene all'adunanza il Consigliere Avv. Torrione.

Il Presidente Avv. Caveri dichiara di dovere rendere omaggio ai Consiglieri appartenenti ai Partiti di sinistra, per il coraggio dimostrato nel rimanere autonomisti in seno a Partiti non favorevoli alle autonomie regionali; in particolar modo elogia il Consigliere Sig. Manganoni il quale, nelle conversazioni avute a Roma; ha dimostrato di essere prima di tutto valdostano, e poi uomo di partito.

Riprendendo, quindi, la sua relazione, e ritornando sul discorso, tenuto alla Costituente dall'On. Lussu, il Presidente Avv. Caveri afferma che di tutti i discorsi tenuti alla Costituente sino ad oggi in favore delle autonomie regionali, il discorso dell'On. Lussu è stato indubbiamente il più importante per l'intelligenza straordinaria dell'oratore e per la competenza dimostrata nel trattare la materia, suscitando naturalmente reazioni violente in seno all'assemblea Costituente.

Fa rilevare, a questo proposito, che fra i più accaniti oppositori alle autonomie c'era l'on. Dugoni, il quale si è rivelato nemico acerrimo delle autonomie regionali; il Dugoni avrebbe rivendicato a sé, in un suo discorso, il merito di avere salvato allo Stato italiano le acque della Valle d'Aosta. Il Presidente Avv. Caveri precisa, quindi, che i cinque o sei partiti che prima erano favorevoli all'autonomia ora sono ridotti a due; esprime, però, fiducia che l'ascendente dell'On. Lussu possa far sì che tutti gli azionisti votino a favore delle autonomie regionali.

Concludendo, il Presidente Avv. Caveri dichiara che, allo stato delle cose, si può essere più ottimisti, in quanto, avendo l'Assemblea Costituente respinto in un primo tempo l'ordine del giorno Rubilli e, successivamente, l'ordine del giorno Bonomi-Togliatti, che proponevano la riduzione dei poteri delle Regioni, è da presumersi che quanto prima sarà approvato l'ordine del giorno Piccioni, che è favorevole alle autonomie regionali.

Il Presidente Avv. Caveri accenna che anche l'On. Togliatti ha fatto alcune dichiarazioni favorevoli all'autonomia valdostana e ricorda, a tale proposito, che l'On. Togliatti gli ha inviato una copia del vecchio numero del giornale "Ordine nuovo" del 1919 sul quale è riportato un articolo firmato "Un comunista valdostano" (probabilmente redatto dall'On. Togliatti) nel quale si sostiene che la Valle d'Aosta per le sue particolari condizioni etniche, geografiche, storiche, ecc. deve essere amministrata da un Consiglio composto di valdostani.

Il Presidente Avv. Caveri comunica di aver ringraziato l'On. Togliatti per le sue dichiarazioni favorevoli all'autonomia valdostana; precisa, però, che l'autonomia ristretta a sole quattro Regioni, non può essere vitale in un complesso apparato amministrativo centralizzatore, perché lo sia occorre che il sistema dell'autonomia regionale sia esteso a tutto il territorio nazionale.

Il Presidente Avv. Caveri informa che nelle conversazioni avute a Roma sono stati essenzialmente discussi i seguenti argomenti:

1) necessità che le competenze della Valle e dello Stato siano stabilite secondo il principio dell'articolo 5 del progetto di Statuto speciale;

2) riconoscimento alla Valle dei poteri legislativi o, quanto meno, dei poteri normativi e regolamentari di eccezione;

3) Autonomia finanziaria alle Regioni;

4) Garanzia costituzionale dell'autonomia valdostana.

Circa l'ultimo punto fa osservare che il Partito socialista fusionista ha concretato un ordine del giorno nel quale è prevista l'inclusione, nella costituzione della Repubblica, di un articolo, che riconosca alla Valle d'Aosta, al Trentino, alla Sicilia e alla Sardegna, il diritto di avere uno Statuto particolare. Dichiara, al riguardo, che l'On. Conti - Vice Presidente alla Costituente ha fatto presente che, affinché la garanzia costituzionale sia perfetta, non è sufficiente l'inclusione dell'articolo suddetto nell'atto di costituzione, ma occorre, altresì, che gli Statuti speciali formino parte integrante della costituzione, cioè siano degli allegati alla Carta della Costituzione.

Accennando, quindi, alla garanzia internazionale, il Presidente Avv. Caveri. comunica di aver ricevuto una lettera da Filippo Burzio - Direttore responsabile della "Stampa" - il quale ha dichiarato di essere favorevole alla garanzia internazionale, a condizione però che sia concessa a tutte le minorità etniche indistintamente, di modo che la riduzione della sovranità non si risolva a danno di un solo Stato, ma di tutti gli Stati nei quali esistono minorità etnico-linguistiche.

Accennando, poi, alla garanzia internazionale concessa dal Governo all'Alto Adige, il Presidente Avv. Caveri precisa che, stando a quanto ha udito a Roma ed a suo parere, l'On. De Gasperi sarebbe stato indotto a tale decisione dalla speranza di ottenere un trattamento meno duro per le minorità italiane rimaste al di là dei confini. Taluni affermano, dice il Presidente Avv. Caveri, che l'On. De Gasperi sia incorso in errore nel concludere tale accordo, ma precisa che, a suo parere, la garanzia costituzionale non esclude quella inter-regionale.

Il Presidente Avv. Caveri comunica che i rappresentanti della Valle durante i loro soggiorno a Roma sono sempre stati a contatto con l'On. Avv. Bordon il quale è ora federalista e risente molto dell'influenza dell'On. Lussu; dichiara di dover riconoscere come critica la situazione dell'On. Bordon quale valdostano e quale uomo di partito in seno all'Assemblea Costituente, in quanto l'On. Bordon si trova nella delicata posizione di dovere, quale valdostano, approvare allorché i suoi compagni di partito non approvano, e viceversa. Dà atto che l'On. Bordon è persona molto retta e precisa, che il Consiglio non deve essere troppo esigente nei suoi riguardi data la sua posizione delicata succitata.

Su richiesta del Consigliere Avv. Torrione, il Presidente Avv. Caveri, richiamandosi a quanto riferito in precedenza, comunica che è stata istituita una Commissione di sette Deputati per l'esame dei 4 Statuti Speciali, per le 4 note Regioni. Aggiunge che la Commissione per l'esame dello Statuto del Trentino è composta, fra l'altro, di tre membri sfavorevoli (gli On.li Einaudi, Bonomi, e il Dott. Innocenti). Fa rilevare che, pur esistendo comunanza di interessi tra le quattro note Regioni, non è consigliabile l'adozione di uno Statuto eguale per tutte, in quanto esistono necessità e situazioni particolari molto diverse in ciascuna Regione; cita ad esempio, le speciali necessità e i particolari problemi della Valle d'Aosta e del Alto Adige - Trentino.

Il Presidente Avv. Caveri riferisce, quindi, sulle pratiche di carattere amministrativo, trattate durante il soggiorno a Roma:

Casa da giuoco di St. Vincent - Comunica di aver conferito in merito col Capo Gabinetto dell'On.le De Gasperi e di aver avuto assicurazione che almeno per il momento non si prevedono provvedimenti contro la casa da giuoco di St. Vincent.

Giunta Giurisdizionale Amministrative della Valle d'Aosta - E' stata consegnata al Consigliere di Stato Sorrentino lettera di sollecito della Valle per la emanazione del decreto di costituzione della Giunta Giurisdizionale amministrativa. Il Comm. Sorrentino ha assicurato il suo diretto intervento ed ha disposto per la sollecita emissione del decreto di nomina dei componenti la Giunta Giurisdizionale amministrativa.

Ministero delle Finanze - Ripartizione dei redditi industriali e commerciali - E' stato interessato personalmente il Direttore Generale delle Imposte Dirette, comm. Fazzi, in merito alla richiesta della Valle di cui alla lettera 12 marzo 1947 n. 1966/4 per la ripartizione dei redditi industriali e commerciali, per la riscossione delle quote di competenza della Valle tramite gli esattori locali, compresi i redditi di Cat. C2 (redditi di lavoro). Il Comm. Fazzi, pur esprimendo parere favorevole, ha ritenuto di dovere sottoporre alla ragioneria generale dello Stato apposito quesito in quanto i redditi di Cat. C non sono contemplati dalle vigenti disposizioni di legge.

Zona franca - E' stato consegnato a S.E. Pella, Ministro alle Finanze, il progetto per la costruzione del Posto di dogana a Pont St. Martin e sollecita l'attuazione della Zona franca - Il Ministro ha esaminato attentamente il progetto e ha assicurato il suo personale favorevole interessamento in merito disponendo che la pratica fosse esaminata con urgenza e con spirito costruttivo.

Finanza Locale - Applicazione da parte dei comuni della Valle di un diritto speciale sul legname.

Il Presidente Avv. Caveri comunica che il Rag. Bonfiglio ha conferito varie volte sia con il Comm. Roca della Direzione Generale per la "Finanza Locale", sia con il Comm. Galletti - Capo Divisione all'Amministrazione Civile del Ministero dell'Interno, circa la facoltà da parte dei Comuni di applicare un diritto speciale sul legname di produzione locale. In proposito i predetti funzionari hanno confermato che i comuni sono già autorizzati dalla legge 29 Marzo 1947 n. 177 a deliberare l'applicazione del predetto diritto speciale entro i limiti del 5% del valore sempre quando la loro situazione e le condizioni deficitarie del bilancio lo consentano. Occorre, pertanto, che i Comuni della Valle siano invitati a deliberare motivando e circostanziando la necessità dell'applicazione del diritto e facendo presente che nonostante l'applicazione di tutte le tasse e imposte è necessaria l'applicazione del diritto per l'anno in corso ai fini del pareggio del bilancio. Le deliberazioni dovranno essere sottoposte alla Giunta di tutela. Dopo di che gli atti dovranno essere trasmessi, con apposita motivata e circostanziata relazione, al Ministero per la definitiva approvazione. Data la urgenza, fa presente che i comuni non appena deliberata l'applicazione del diritto speciale, possono senz'altro procedere alla riscossione del diritto stesso, senza farne cenno nella deliberazione. Osserva che, per misura precauzionale, sarà bene che i Comuni accantonino le somme riscosse, in attesa della prescritta definitiva approvazione Ministeriale. Tale sarebbe il suggerimento del Comm. Rocca, al quale è stata fatta presente la necessità e l'urgenza dell'applicazione di detto diritto da parte dei comuni della Valle d'Aosta.

Il Presidente Avv. Caveri fa rilevare che con l'applicazione del diritto speciale nella misura del 5% del valore del legname, il gettito delle riscossioni sarà superiore al gettito del contributo straordinario già applicato dalla Valle. Fa però rilevare che tale diritto speciale sarebbe applicabile solo per i tronchi e non per il tavolame.

Riparto patrimoniale e finanziario fra la Valle d'Aosta e la Provincia di Torino - Il Presidente Avv. Caveri comunica che in merito al riparto patrimoniale fra la Valle d'Aosta e la Provincia di Torino e al contributo di L. 10 milioni da versarsi alla Valle da parte della Provincia di Torino, il Rag. Bonfiglio ha avuto vari abboccamenti con il Comm. Galletti e il Comm. Vincenti (Capi Divisione dell'Amministrazione Civile del Ministero dell'Interno) e che dopo varie discussioni entrambi hanno espresso in merito parere favorevole, pur facendo osservare che la pratica da parte dell'Amministrazione della Valle non è stata sufficientemente documentata e circostanziata dal lato tecnico e amministrativo (non sono stati, infatti, prodotti gli inventari e le perizie di stima degli immobili, oggetti di riparto, e ciò al fine di evitare la non approvazione del progetto di riparto molto favorevole alla Valle d'Aosta). Il Rag. Bonfiglio ha fatto predisporre una bozza del decreto relativo che è stata consegnata, d'intesa col Comm. Galletti, al Comm. Vincenti che l'ha approvata; risulta però che il Direttore Generale dell'Amministrazione Civile non ha ritenuto di poter dare corso al decreto perché ha rilevato che la pratica non era sufficientemente documentata mancando, tra l'altro, alcuni dati riferentisi agli inventari ed ha, pertanto, disposto che un funzionario ispettore si rechi ad Aosta al fine di perfezionare la pratica. Dopo di che la pratica avrà esito favorevole e sarà dato corso alla bozza di decreto di approvazione del riparto patrimoniale e finanziario con la Provincia di Torino.

Assegnazione in uso alla Questura di Aosta di due motociclette - L'Autocentro del Ministero dell'Interno ha disposto, come da richiesta, per l'assegnazione alla Questura di Aosta, per i servizi di polizia, di due motociclette di emergenza bellica, (moto Ganna 500 e Norton 500). La Valle potrà in seguito, a mezzo del Presidente, disporre delle due motociclette per uso della Polizia Forestale.

Piano regolatore e ricostruzione case sinistrate del comune di Pont St. Martin - Il Presidente Avv. Caveri comunica che, avendo incaricato una persona a Roma di sollecitare l'approvazione del piano regolatore di Pont St. Martin, ebbe comunicazione che per la definizione della pratica mancava il nulla osta del Vescovo di Aosta per lo spostamento di una Cappella; ha subito interessato in merito il Rev. Perruchon, della Curia Vescovile di Aosta, il quale si è affrettato ad inviare il nulla osta richiesto. La pratica è stata sollecitata a Roma ove è stato assicurato che la pratica sarebbe definita nel minor tempo possibile e che anzi quanto prima sarebbero state trasmesse esaurienti notizie da parte del Ministero dei LL.PP..

Ministero Commercio Estero - Compensazione privata di un mulo nostrano e di una falciatrice della Svizzera - Il Presidente Avv. Caveri comunica che il Rag. Bonfiglio ha conferito in merito all'oggetto con l'Ispettore Generale del Ministero del commercio estero, il quale ha predisposto la risposta favorevole "conchè la dogana accerti l'equipollenza dei valori d'importazione e di esportazione".

Commissariato Nazionale Gioventù Italiana - Stabile sede Colonia solare ex GIL di St. Martin de Corléans (Aosta) - Il Presidente Avv. Caveri informa che il Direttore Generale del Commissariato Nazionale della Gioventù Italiana, interessato in merito alla cessione alla Valle dello stabile sede della ex Colonia solare in oggetto, ha assicurato che darà parere favorevole per la cessione novennale della Colonia predetta a condizione che la richiesta sia motivata dalla necessità di creare un istituto per la Gioventù. La cessione sarebbe fatta, in via del tutto eccezionale, per la durata limitata al periodo di nove anni. Su richiesta del Presidente Avv. Caveri, l'Assessore ai Lavori Pubblici, Geom. Nicco, informa il Consiglio che per l'ultimazione e la sistemazione dello stabile della colonia solare ex GIL sita in regione S. Martin de Corléans (Aosta) si prevede la spesa di L. 20.000.000 circa. Il Presidente Avv. Caveri invita quindi il Consiglio ad esaminare se sia conveniente di erogare spese così elevate (venti milioni) per la sistemazione di un fabbricato semplicemente ceduto in uso alla Valle per nove anni. Il Consigliere Avv. Torrione propone che si aderisca alla cessione in uso alla Valle dello stabile di cui si tratta e che si provveda alla sistemazione del fabbricato stesso, a condizione però che allo scadere dell'affitto novennale il Commissariato Nazionale Gioventù Italiana, rimborsi alla Valle le spese erogate per la sistemazione e il miglioramento dello stabile.

Il Presidente Avv. Caveri dichiara di concordare con la proposta del Consigliere Avv. Torrione ed assicura che disporrà perché in tal senso siano iniziate trattative con il Commissariato Nazionale Gioventù Italiana.

IL CONSIGLIO

prende favorevole atto della relazione del Presidente Avv. Caveri sul viaggio a Roma.

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Si fa menzione che: _______________________________________________________________

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