Oggetto del Consiglio n. 57 del 16 maggio 1946 - Verbale
OGGETTO N. 57/46 - SCHEMA DI DECRETO PER LA SOPPRESSIONE DELLA CAMERA DEL COMMERCIO, INDUSTRIA E AGRICOLTURA - REVISIONE.
Il Consigliere Avv. Caveri riferisce al Consiglio sull'opportunità di soprassedere all'inoltro a Roma, per l'emanazione del decreto relativo, dello schema di decreto per l'assorbimento degli uffici della Camera di Commercio, Industria e Agricoltura, approvato dal Consiglio nella riunione del 2 maggio corrente. Il Consigliere Avv. Caveri, richiamandosi a disposizioni legislative emanate nel 1872, nel 1910 e nel 1925, concernenti le Camere del Commercio, esprime parere che, tenuto conto degli scopi della Camera di Commercio, non possa pensarsi alla sua soppressione, ma piuttosto ad una eventuale sua trasformazione o adattamento al particolare ordinamento amministrativo concesso alla Valle. Aggiunge che, a suo giudizio, il Consiglio dei Ministri non provvederebbe all'emanazione del decreto di cui allo schema approvato dal Consiglio, e richiede che sia revocata l'approvazione del succitato schema di decreto e si proceda allo studio di altro schema di decreto che non contempli la soppressione della Camera di Commercio, ma bensì la sua trasformazione e il suo funzionamento sotto il controllo dell'Assessore addetto all'Industria ed al Commercio.
Il Consigliere Avv. Torrione si associa all'Avv. Caveri nel richiedere la revoca e la revisione dello schema di decreto suddetto.
L'Assessore all'Industria e Commercio, Geom. Pareyson, dichiara che il problema relativo alla Camera di Commercio, Industria e Agricoltura deve essere risolto in modo razionale in relazione all'ordinamento autonomo, e che l'attuale stato di cose presenta gravi inconvenienti e interferenze di uffici. Propone che si proceda alla nomina di un'apposita Commissione per l'esame e per lo studio del progetto di un nuovo schema di decreto, e ritiene che la questione relativa alla Camera di Commercio, possa essere risolta presso i competenti Ministeri dai due Assessori (Ing. Fresia e Sig. Nouchy), che debbono recarsi a Roma in settimana; fa presente che il Consiglio ha già adottato una deliberazione e che a suo giudizio il mantenere la Camera di Commercio quale organo autonomo creerà confusioni e interferenze; comunque non insiste sulle decisioni adottate ma sull'urgente necessità che si pervenga ad una soluzione concreta in merito.
Il Consigliere Sig. Manganoni fa presente che la Camera di Commercio dovrebbe essere una Camera privata come la Camera del Lavoro e vivere con i contributi degli associati, mentre tutto ciò che è commercio nella Valle dovrebbe far capo al Dicastero dell'Industria e Commercio.
L'Assessore Geom. Pareyson fa presente che già esistono l'associazione valdostana degli industriali, l'associazione dei commercianti valdostani e quella degli agricoltori. Per quanto concerne, invece, la Camera di Commercio, Industria e Agricoltura, comprendendo la Valle all'incirca 80.000 abitanti, ritiene che lasciando sussistere la Camera di Commercio continuerebbero a verificarsi interferenze non sempre piacevoli con l'Assessorato Industria e Commercio della Valle. Secondo lo schema di decreto approvato i servizi della Camera di Commercio, Industria e Agricoltura sarebbero assunti dall'Ente Valle sotto la direzione dell'Assessore addetto all'Industria e Commercio. Ritiene che la decisione presa dal Consiglio sia conforme alle necessità pratiche di attuazione dell'autonomia; comunque si dichiara soddisfatto se il Consiglio saprà ora trovare altra soluzione migliore in quanto l'essenziale è che si prenda sollecitamente una decisione definitiva; propone quindi la nomina di una apposita Commissione per il riesame dello schema di decreto.
Il ff. Presidente, Avv. Page, fa presente l'opportunità della nomina di una Commissione per il riesame e l'elaborazione di un nuovo schema di decreto e propone che il Consiglio proceda alla nomina dai componenti la Commissione suddetta.
Il Consiglio
ad unanimità;
Delibera
1) di sospendere l'inoltro a Roma dello schema di decreto predisposto per l'assorbimento degli uffici della ex Camera di Commercio, Industria e Agricoltura da parte dell'Amministrazione della Valle;
2) di chiamare a far parte della Commissione per il riesame, lo studio e l'elaborazione del nuovo progetto di decreto: 1) l'Assessore addetto all'Industria e Commercio, Geom. Pareyson; 2) un rappresentante dell'associazione commercianti; 3) un rappresentante dell'associazione industriali; 4) un rappresentante dell'associazione agricoltori; 5) un rappresentante della Camera del Lavoro; 6) il Consigliere Avv. Caveri.
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