Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 282 del 17 dicembre 2008 - Resoconto

OGGETTO N. 282/XIII - Approvazione di mozione: "Progetto per la realizzazione ad Aosta di una stazione di rifornimento di gas metano per le auto".

Mozione

Ricordato che i cambiamenti del clima globale sono il problema più importante che accompagnerà l'intera umanità negli anni a venire e, in questa cornice, bisognerà affrontare e risolvere i temi dell'ambiente e dell'energia;

Premesso che il metano è un combustibile pulito, non deriva dal petrolio e garantisce vantaggi economici;

Considerato che le case automobilistiche sono impegnate nello sviluppo e nella commercializzazione di veicoli dotati di tecnologie per la protezione dell'ambiente;

Tenuto conto che nel settore delle auto la gamma delle vetture alimentate a metano si sta ampliando e che le stesse sono veicoli più ecologici;

Ricordato che in quasi tutte le regioni italiane sono presenti le stazioni di rifornimento per i veicoli a metano;

Evidenziato che le auto circolanti a metano sono in continuo aumento nonostante il mercato sia in contrazione e proprio per questa ragione, dal punto di vista turistico, la nostra regione deve essere attrezzata per rispondere a tutte le innovazioni tecnologiche che riguardano la salvaguardia dell'ambiente;

Il Consiglio regionale

Impegna

l'Assessore al territorio e all'ambiente a presentare entro 90 giorni alla commissione, competente, un progetto di fattibilità, concordato con il comune di Aosta, per la realizzazione, nella città capoluogo, di una stazione di rifornimento per le auto circolanti a metano.

F.to: Rigo - Donzel - Carmela Fontana

Presidente - La parola al Consigliere Rigo.

Rigo (PD) - "Se l'America è stata capace di mandare un uomo sulla luna, l'America deve essere capace a produrre il 100 per cento della energia elettrica di cui ha bisogno, facendo ricorso solo alle fonti energetiche alternative e se vuole può farlo". Queste le parole di Al Gore, ex Vicepresidente degli Stati Uniti.

Indirettamente gli ha risposto Barroso, proprio alcuni giorni fa, durante la conferenza stampa con il Presidente Sarkozy, indetta per illustrare il piano clima ed energia messo a punto dall'U.E.: Yes, you can. Sarkozy e Barroso che certo non sono due militanti di Greenpeace, hanno parlato del piano come opportunità di sviluppo e non come un peso; sì a una serie di regole costruttive varate nel momento stesso in cui esplode la crisi economica, non una messa in piega ma una occasione unica per una crescita verde e durevole. È questa visione proiettata verso il futuro, che ha consentito ad ambedue di definire storico l'accordo di venerdì 12 dicembre 2008. Sarkozy ha raccontato dell'argomento con cui ha convinto i più riottosi: non sarà certo nel momento in cui gli Stati Uniti mettono l'ambiente al centro delle loro politiche che l'Europa starà a guardare. Questione di primato politico, ovviamente in altre parole. Barroso ha rincarato: la prossima tappa dovrà essere un piano transatlantico, diciamo ai nostri interlocutori americani in particolare Yes, you can. Per Sarkozy si è trattato di una sfida politica, è così che si fa vivere l'Europa dando le grandi ambizioni perché solo davanti a un grande obiettivo si sacrificano gli egoismi e i piccoli interessi di bottega. In extremis quindi i 26 membri dell'U.E., compresa l'Italia, si sono impegnati a rispettare l'ormai celebre 20, 20, 20 e la scadenza del 2020: meno 20 per cento sulle emissioni di CO2, un taglio vincolante dei gas serra da aumentare al 30 per cento, più 20 per cento sulla efficienza energetica, più 20 per cento o meglio almeno 20 per cento di fonti energetiche rinnovabili (sole, vento, biogas) sul mix energetico totale. Si può infatti uscire dalla recessione trasformando la crisi economica e la crisi climatica in una nuova opportunità di sviluppo sostenibile che veda i paesi sviluppati, America e Europa prima di tutto, al centro dei processi di innovazione tecnologica e al centro delle scelte che portano il pianeta fuori dall'allarme del riscaldamento globale. Occorre insieme integrare le politiche di innovazione energetica e di aiuti alle imprese come risposta ai problemi drammatici posti dalla crisi economica: l'efficienza energetica, lo sviluppo delle energie pulite sono infatti temi su cui è possibile creare posti di lavoro, ridurre i costi pagati dalle famiglie e dalle imprese per l'energia. Questo possibile nesso virtuoso fra gli impegni per fronteggiare la crisi climatica e la crisi economica in Europa e nel mondo è stato il punto chiave dell'accordo europeo.

Barbara Spinelli domenica 14 dicembre 2008 su La Stampa, nel descrivere molto bene (come lei sa fare) i riluttanti, cioè coloro che sono aggrappati a paradigmi di un mondo ormai vecchio, in cui non è la politica ad imporre il bene pubblico sugli interessi costituiti, perché sono questi a comandare, e comandano le industrie più inquinanti e non le più deboli lobby verdi, scriveva: "Se non fosse così, la prospettiva sarebbe assai diversa, il clima sarebbe esaminato non solo dal punto di vista dei costi ma dei benefici, la prospettiva sarebbe quella illustrata magistralmente dall'economista Marzio Galeotto il 10 dicembre sul sito www. La voce info. Chiari apparirebbero i danni evitati dalla riduzione delle emissioni di gas serra, basti ricordare la canicola del 2003, che secondo l'OMS costò 50 mila morti in Europa o un risparmio di spese sanitarie ottenibili se le emissioni saranno ridotte del 20 per cento, 51miliardi di euro, 76 con un taglio del 30 per cento, l'indipendenza energetica italiana aumenterebbe con un guadagno di 12,3 miliardi. Quanto alla occupazione già oggi l'industria europea delle energie rinnovabili impiega più di 400 mila persone con un giro di affari di 40 miliardi di euro, gli occupati salgono a 2000 nel 2020, investimenti forti in tali settori creerebbero più di 100 mila occupati in 12 anni. La crisi presente è una opportunità, se crescita ed energia verde sono collegate: è la tesi di Obama, che vuole creare 5 milioni di posti e investire 150 miliardi di dollari nell'uscita dal petrolio, questo bene sempre più caro, raro, politicamente ustionante". Questo è quanto scriveva la giornalista Barbara Spinelli.

Rottamiamo il petrolio quindi e credo che l'ambiente possa essere il terreno sul quale questa volta può avvenire. In Italia dopo la guerra fu la ricostruzione e poi la grande industria con l'auto al primo posto, quindi le telecomunicazioni. Oggi per innescare un nuovo sviluppo capace di rilanciare l'economia e insieme di cambiare in meglio abitudini e consumi, il motore è nell'investire sulle energie rinnovabili, sull'ambiente e sul risparmio energetico.

Bisognerà però che l'Italia si rimbocchi le maniche, dopo la firma dell'accordo, per fare quello che finora non abbiamo quasi fatto: un sistema di incentivi e di politiche per rendere conveniente alle imprese e ai cittadini investire sul risparmio energetico, e poi un grande piano per diffondere nel nostro paese una nuova cultura e nuovi stili di vita. Si dice che in Italia ci sia un clima pesante: mai espressione è stata più indicata per parlare delle polveri sottili e delle centraline di Aosta che sono state in questi giorni al centro dell'attenzione della stampa. E allora ha ragione l'Assessore Zublena che a La Stampa di sabato 6 dicembre affermava che "serve più attenzione su energie rinnovabili e risparmi energetici". Con la nostra mozione abbiamo voluto dare il nostro piccolo contributo in questa battaglia, che dovrà vederci uniti. L'accordo europeo rilancia la politica delle sanzioni e la novità degli incentivi per le case automobilistiche, che producono modelli ad emissioni bassissime con particolare attenzione per i nuovi tipi di carburante. Anche in Italia per dare aiuti alla industria automobilistica più che alla rottamazione vecchio stile, si stanno studiando incentivi che premiano l'impatto ambientale e le nuove tecnologie.

In questo quadro abbiamo voluto riaprire il dibattito sul metano per gli autoveicoli, la scelta ecologica più appropriata per contribuire a risolvere in parte i problemi di inquinamento delle aree urbane. Il metano è il combustibile più pulito, attualmente disponibile, non deriva dal petrolio e garantisce elevati vantaggi economici. Rispetto al gasolio le vetture a metano non emettono particolato e le emissioni di ossido di azoto sono inferiori di circa il 90 per cento.

Rispetto alla benzina i propulsori a metano garantiscono una riduzione degli ossidi di azoto di circa il 50 per cento e di quasi il 25 per cento di CO2, contribuendo così alla riduzione dell'effetto serra. Ha un ridotto rischio di incendio e una densità inferiore rispetto all'aria, quindi in caso di fuoriuscita accidentale si volatizza e non detona. Viaggiare puliti non è solo economico, è anche cool: è di moda produrre e acquistare prodotti ecologici, i giovani sono sempre più sensibili all'ambiente e forse è questo il motivo per cui in un mercato in contrazione le auto a metano sono percentualmente in notevole aumento. Unico neo è la rete distributiva ancora scarsa, ma ormai tutte le regioni, ad eccezione, come scriviamo nella mozione, di Sardegna e Valle d'Aosta, hanno una rete valida. Il Comune di Aosta nel 2003 ha manifestato interesse a partecipare alla convenzione Iniziativa carburanti basso impatto, con l'obiettivo di attuare politiche volte alla sostituzione dei carburanti a maggior impatto con altri più rispettosi dell'ambiente. C'era poi combinato l'interesse della società SVAP nel rinnovare il proprio parco automezzi con una più innovativa linea a metano.

Il Comune capoluogo quindi anche per rinnovare gli autobus che svolgono il servizio di trasporto pubblico in città si attivò per realizzare il primo impianto di distribuzione di gas metano ad uso autotrazione a cura della società SVAP. Cominciò un confronto-collaborazione con l'amministrazione regionale, per individuare aree idonee disponibili per realizzare tale iniziativa. Tre le aree pubbliche allora individuate, ma per ragioni diverse non si riuscì mai a concretizzare l'opera. Nel frattempo, constatate le difficoltà realizzative dell'impianto pubblico la società SVAP nel 2007 realizza un impianto ad uso privato per gli autobus cittadini.

Ora, per le ragioni sopraricordate e per una gestione del traffico cittadino innovativa - penso alla distribuzione delle merci e alla raccolta rifiuti con mezzi a metano - chiediamo con questa mozione alla Regione di farsi carico di assumere l'onere di mettere attorno a un tavolo i potenziali attori (penso ai Comuni a cominciare dalla città di Aosta e alla società SVAP), per riprendere una trattativa che nel passato non ha prodotto risultati, ma che oggi sono sicuro può contare sulla esistenza di condizioni per definire una proposta condivisa. Anche dal punto di vista turistico non possiamo comparire sulle pagine Internet come l'unica regione italiana non attrezzata e senza una stazione di rifornimento. Dobbiamo credere nel futuro. È di questi giorni la notizia che la Provincia di Bologna propone ai propri dipendenti sconti e agevolazioni per trasformare l'auto a benzina in GPL o a metano. È una delle misure previste dall'accordo di programma sulla qualità dell'aria per il triennio 2008-2010 sottoscritto da Regione, Provincia e Comuni. Siamo disponibili a fare la nostra parte, a dare il nostro contributo in questa direzione.

Presidente - La parola all'Assessore al territorio e ambiente, Zublena Manuela.

Zublena (UV) - Merci M. le Président. Je veux remercier également les Conseillers du Parti Démocratique et plus particulièrement le collègue Rigo pour avoir porté encore une fois dans cette assemblée le thème chaud des changements climatiques. Un thème qui est au centre du débat politique, tout notamment l'U.E. est engagée sur le système trois fois vingt, qui a été décrit. Ce thème donc doit concerner d'un côté le global, donc les changements climatiques, mais également le contexte local, dont correctement a été rappelé aussi le problème des poussières fines à Aoste, qui est devenu à la une suite à des interventions et des articles de la presse. Evidemment comme Assesseur à l'environnement je ne peux que partager la nécessité de mettre en œuvre des actions concrètes qui puissent aller dans la direction de réduire des émissions polluantes, avec des bénéfices en termes globaux, dont la réduction des gaz altérants le climat, qui paraissent engendrer enfin une accélération des changements climatiques, mais n'oubliant pas le problème local que nous devons gérer. En plus je veux rappeler que ces engagements, tout notamment celui de favoriser la réalisation d'un système de distribution des combustibles gazeux en Vallée d'Aoste, ont été tracés aussi dans le plan régional de gestion de la qualité de l'air, donc en principe on est d'accord sur le fait d'accueillir cette motion.

Tout de même, comme le thème avait déjà été abordé au sein de cet Assessorat et aussi en collaboration avec d'autres Assessorats, et qu'il revêt une dimension qui ne concerne pas seulement la ville d'Aoste mais tout le territoire régional, moi je proposerais une suspension pour concorder quelques petites modifications sur la motion.

Presidente - I lavori sono sospesi per dieci minuti.

Si dà atto che il Consiglio è sospeso dalle ore 18,42 alle ore 18,50.

Presidente - Riprendiamo i lavori. È stata presentata una modifica al testo iniziale, sostituendo le parole "e con il Consiglio Permanente degli Enti Locali" con le parole "e con i Comuni interessati, in accordo fra le forze di maggioranza e i proponenti".

Rileggo: "Il Consiglio regionale impegna l'Assessore al territorio e ambiente, in accordo con gli Assessori alle attività produttive e al turismo, sport, commercio, trasporti e con i Comuni interessati a presentare, entro fine maggio 2009 alla commissione competente, uno studio di fattibilità per la realizzazione di sistemi di rifornimento per i veicoli circolanti a metano e a GPL".

Pongo in votazione la mozione nel nuovo testo, che recita:

Ricordato che i cambiamenti del clima globale sono il problema più importante che accompagnerà l'intera umanità negli anni a venire e, in questa cornice, bisognerà affrontare e risolvere i temi dell'ambiente e dell'energia;

Premesso che il metano è un combustibile pulito, non deriva dal petrolio e garantisce vantaggi economici;

Considerato che le case automobilistiche sono impegnate nello sviluppo e nella commercializzazione di veicoli dotati di tecnologie per la protezione dell'ambiente;

Tenuto conto che nel settore delle auto la gamma delle vetture alimentate a metano si sta ampliando e che le stesse sono veicoli più ecologici;

Ricordato che in quasi tutte le regioni italiane sono presenti le stazioni di rifornimento per i veicoli a metano;

Evidenziato che le auto circolanti a metano sono in continuo aumento nonostante il mercato sia in contrazione e proprio per questa ragione, dal punto di vista turistico, la nostra regione deve essere attrezzata per rispondere a tutte le innovazioni tecnologiche che riguardano la salvaguardia dell'ambiente;

Il Consiglio regionale

Impegna

l'Assessore al territorio e ambiente, in accordo con gli Assessori alle attività produttive e al turismo, sport, commercio, trasporti e con i comuni interessati a presentare, entro fine maggio 2009 alla commissione competente, uno studio di fattibilità per la realizzazione di sistemi di rifornimento per i veicoli circolanti a metano e GPL.

Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 32

Il Consiglio approva alla unanimità