Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 271 del 17 dicembre 2008 - Resoconto

OGGETTO N. 271/XIII - Interpellanza: "Intendimenti in merito alla prospettata soppressione della sede ENI S.p.A. di Sarre".

Interpellanza

Ricordata l'interpellanza n. 78/XIII del 31 ottobre 2008, Rapporti tra il settore energetico regionale ed i vertici della sede ENI di Sarre, discussa nella seduta del Consiglio regionale del 12 e 13 novembre 2008;

Appreso che il giorno 25 novembre 2008 a Roma è stato siglato un Verbale di Accordo tra la Eni S.p.A. Divisione Gas & Power con le OOSS Nazionali FILCEM/CGIL, FEMCA/CISL e UILCEM/UIL e le delegazioni Territoriali/regionali e le RSU, sulla valutazione, in continuità con quanto definito nell'Accordo del 27 giugno 2007, della piena funzionalità delle sedi soggette a verifica rispetto al nuovo modello organizzativo;

Constatato che per la sede di Sarre della Eni S.p.A. Gas & Power si procede all'accorpamento ipotizzato nel mese di giugno 2007 e quindi alla sua soppressione;

Atteso che si è sempre ribadita, visto il difficile frangente dell'economia valdostana, l'importanza di prestare attenzione anche alle realtà più piccole;

i sottoscritti consiglieri regionali

Interpellano

il Presidente della Regione per sapere:

1) quali iniziative abbia preso per chiarire la situazione dell'ufficio di Sarre coi vertici della ENI S.p.A. Gas & Power, e quale soluzione si intenda prospettare;

2) se si intenda farsi carico di limitare al massimo il danno subito dal personale coinvolto.

F.to: Donzel - Rigo - Carmela Fontana

Président - La parole au Conseiller Donzel.

Donzel (PD) - Ecco una di quelle interpellanze che uno non avrebbe mai voluto presentare, nel senso che ne avevamo già presentata una analoga a novembre, ci era stata data una risposta che avevamo molto apprezzato, quindi l'auspicio era di non ritrovarsi qui con la situazione dell'ENI Gas & Power di Sarre. Ci sono stati degli accordi che sono stati fatti lontano da qui, sono accordi molto più grandi di noi, sono accordi che sono citati nell'interpellanza e che credo il Presidente conosca molto bene.

Il rammarico forte è che in questi accordi alcune realtà - devo dirlo, spero che non prevalga qui l'orgoglio del valdostano - non erano più significative della nostra in senso strategico: penso a Crotone che anziché chiudere la sede perché c'è quella limitrofa di Catanzaro, è riuscito a mantenere la propria sede, così Desenzano del Garda ha mantenuto la propria sede anche se doveva essere spostata a San Donato Milanese, quindi ci sono state due realtà che sono riuscite a modificare questa cosa. É vero che l'ENI Gas & Power avrà cura di non buttare in mezzo a una strada i lavoratori, si parla di una possibilità di assunzione presso l'Italgas, ma questa non è l'ENI Gas & Power: anche strategicamente è una società che dipende dall'ENI e nonostante la sua storia (Italgas risale al 1800) è un'altra realtà produttiva che nulla ha a che vedere con l'ENI Gas & Power. Parlare di queste cose ad oggi, mentre sappiamo che alla Cogne si parla di 600 cassaintegrati, che molti contratti a tempo determinato non vengono rinnovati... parliamo di una realtà di dieci dipendenti, ma è pur vero che avevamo segnalato queste cose qui, dieci qua, dieci là, che si sommano poi ai 500, e le cifre diventano grandi.

Ma la questione che volevo richiamare è l'importanza strategica dell'ENI Gas & Power, cioè avere qui una società come l'ENI Gas & Power è avere una società che opera in tutto il mondo, che ha un potenziale enorme. Io davvero auspico che, siccome è stato firmato un accordo, ma prima che questo accordo venga attuato ci vorrà più di un mese, sia ancora fatto un tentativo estremo per vedere se questa realtà produttiva può rimanere in valle, per il significato che ha questo nome nel mondo. Questo è l'auspicio che faccio, perché una volta che si è persa una realtà produttiva rimetterla su questo territorio è molto difficile, se non impossibile.

Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.

Rollandin (UV) - In effetti pochi giorni fa avevamo già affrontato questo tema e avevo detto in quella occasione che seguendo gli indirizzi e gli accordi con i sindacati locali, che in collegamento con quelli nazionali avevano preso delle precauzioni su come intervenire per cercare di sostenere la legittimità di mantenere una sede dell'ENI a Sarre, avevamo preso contatti direttamente con l'amministratore delegato Paolo Scaroni, avevamo detto della disponibilità di intavolare un discorso che prevedesse delle sinergie con altri settori produttivi energetici, in modo da utilizzare la loro esigenza di avere certificati verdi, e questo era stato recepito. Ma pochi giorni dopo l'accordo a livello nazionale, che è stato richiamato anche nell'interpellanza, ci ha spiazzati, perché in quell'accordo si dice quali sono le sedi che rimangono e quali non rimangono, con la partecipazione di tutte le forze e senza nessuna nota a margine che dissenta da questo accordo, purtroppo. Per cui oggi ci troviamo più deboli nei confronti di questa posizione.

Ho parlato ancora tre giorni fa con l'amministratore delegato che mi ha ripetuto che gli accordi erano stati firmati, quindi per quanto riguardava la loro posizione, come è stato ricordato da Donzel, da un punto di vista del personale avevano fatto tutto il possibile ed erano d'accordo, perché sei persone erano state sistemate nell'Italgas Acqua e due persone sono utilizzate in modo diverso, ma nessuno è rimasto a casa. Con questo ritenevano, quindi, di aver assolto agli impegni presi, anzi dicevano che la Valle d'Aosta era l'unica, rispetto ad altre che avevano avuto dei tagli, che non ha avuto dei tagli, anche perché il personale era ridotto all'osso. Devo dire che ad oggi non vedo più possibilità di tornare sulle decisioni che sono state prese, d'accordo con i sindacati nazionali e regionali. Capisco la richiesta, ma avendo parlato pochi giorni fa non saprei più cosa dire per andare a far pressione per tornare sulla decisione presa. Lo avevamo fatto in quel momento, perché non c'era ancora l'accordo, sperando in un cambiamento di rotta, cosa che non c'è stata, anche perché le forze sindacali hanno accolto la proposta di chiusura di tutte queste sedi secondarie. Mi ha anche detto Scaroni che alcune delle sedi saranno chiuse nel 2009; io non ho chiesto quali, ma altre sedi saranno chiuse, quindi io i contatti continuo ad averli, ma credo che sul problema sede, ad oggi, sia impossibile prevedere un cambiamento di rotta e una previsione che permetta di dire che Sarre rimane come sede. I contatti li manteniamo: se ci saranno novità sarò lieto di comunicarle; manteniamo i contatti nell'ottica di prevedere un accordo che valorizzi possibili sinergie nell'ambito del settore energetico.

Président - La parole au Conseiller Donzel.

Donzel (PD) - Come ho detto nella premessa, sono molto amareggiato di questa cosa. Lo dico perché ogni volta che una impresa va via dalla Valle d'Aosta non si può che esprimere tutta l'amarezza del caso. Ho voluto risollecitare queste cose perché credo, almeno a me risulta dalle informazioni che ho attraverso il mondo sindacale, che anche le precedenti amministrazioni avessero cercato di stabilire un rapporto importante con l'ENI Gas & Power, quindi nel risollecitarla a valutare la possibilità ad avere questo rapporto è proprio l'idea che un partner come quello sarebbe una cosa straordinaria per la regione. L'amarezza di vederlo sfuggire dalla Valle d'Aosta c'è, perché la qualità quando la si perde è difficile recuperarla.