Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 250 del 1° dicembre 2008 - Resoconto

OBJET N° 250/XIII - Illustration des lois de finance et de budget pour l'année 2009.

Président - Chers collègues, comme il était convenu, on passe maintenant à l'examen conjoint des points 9 et 10: avant tout le rapport du Conseiller rapporteur et après l'Assesseur au budget.

Je vous informe que la communication au Conseil prévu par l'alinéa 6 de l'article 66 de la loi régionale 54/1998 et le rapport au Conseil prévu par les articles 4 et 5 de la loi régionale 7, concernant l'état de réalisation du plan triennal de la politique du travail pour 2008, seront illustrés par le Président de la Région après le rapport de l'Assesseur Lavoyer. Je vous rappelle qu'il s'agit de communication préalable et obligatoire, qui parfois venait incluse à l'intérieur du rapport et parfois donnée par lue. Aujourd'hui le Président s'est déclaré prêt à vous l'annoncer.

La parole au rapporteur, le Conseiller Rosset.

Rosset (UV) - Merci, M. le Président. Chers collègues, ho il piacere di ricoprire il ruolo di relatore di questi importanti provvedimenti che tracciano le linee della finanza pubblica in Valle d'Aosta per il prossimo anno e per il prossimo triennio in una fase di particolare difficoltà economica.

Nella II Commissione, che ho l'onore di presiedere, abbiamo analizzato l'insieme dei documenti e proceduto a diverse audizioni che ci hanno in genere permesso di poter meglio percepire i contenuti e comprendere alcuni meccanismi della manovra di bilancio, e siamo in questo senso grati al governo regionale e ai funzionari dell'assessorato. Non nascondo tuttavia come la difficoltà di lettura dei documenti - in particolare per i neoeletti, forse anche per una impostazione, a mio modo di vedere, ormai obsoleta - suscitano qualche perplessità per una corretta valutazione dei provvedimenti all'esame del Consiglio Valle. L'annunciata complessiva riforma dovrebbe offrire una maggior trasparenza e comprensibilità e modificare in profondità l'approccio attuale, difficile e complesso per il ruolo dei consiglieri. Lavoreremo alacremente per dare gambe a questa attesa riforma, tesa anche a valorizzare il ruolo del Consiglio, senza ovviamente far venir meno le competenze e i poteri della Giunta regionale.

Consentitemi, fatta questa premessa, di proporvi una visione complessiva, ricca naturalmente di cifre, che sottintendono le risposte che governo e maggioranza offrono ai bisogni e alle necessità della comunità valdostana, con elementi di ovvia continuità con l'azione dei governi precedenti e nel rispetto del programma di legislatura. Non mi attarderò su problemi, quali il patto di stabilità o le prospettive del federalismo fiscale, che potranno essere approfonditi dall'esecutivo.

La previsione delle entrate complessive per il 2009 si attesta a 2.460.000.000. Le risorse disponibili sono pari a 1.675.000.000, escludendo le partite di giro pari a 785.000.000, e evidenziano un incremento di circa il 3 percento rispetto alle previsioni formulate per il 2008. Il primo elemento che appare dall'analisi di questi atti programmatori, ovvero della legge finanziaria e del bilancio previsionale per l'anno 2009 e per il triennio 2009/2011, nel periodo di grave crisi economica costituiscono un punto fermo in controtendenza. In quest'ottica, nella mia relazione rilevo, nello specifico degli interventi più significativi previsti dal disegno di legge n. 14 recante le disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Autonoma Valle d'Aosta (legge finanziaria per gli anni 2009/2011): l'incremento dei trasferimenti agli enti locali, una particolare attenzione alla sanità, l'incremento del fondo regionale per le politiche sociali, l'incremento delle risorse destinate al finanziamento del piano triennale di politiche del lavoro, il cofinanziamento del programma attuativo regionale (PAR) e dei programmi di investimento comunitari della programmazione 2007?2013, il finanziamento degli aiuti diretti alle aziende agricole per l'attuazione del programma di sviluppo rurale 2007?2013, l'attenzione verso la difficile situazione economica.

Passando al disegno di legge n. 15 relativo al bilancio di previsione della Regione Autonoma Valle d'Aosta per l'anno finanziario 2009 e per il triennio 2009/2011, nella parte entrate, a fronte di un aumento delle entrate, rileva contestualmente segnalare la riduzione dell'indebitamento. Il bilancio regionale appare cosi solido e certo nel suo contenuto previsionale. Per quanto riguarda le previsioni di spesa, l'ammontare stanziato al netto delle partite di giro è di 1 miliardo 675 milioni, in aumento di 50 milioni rispetto all'anno precedente, pari al 3 percento. Di tale importo il 3 percento è rappresentato dagli oneri non ripartibili (titolo III), mentre la restante parte pari a 1 miliardo 628 milioni è suddiviso tra le spese correnti (titolo I) per 1 miliardo e 101 milioni, e quelle di investimento (titolo II) per 527 milioni di euro. Nel bilancio di previsione per l'anno 2009 l'incidenza delle spese correnti migliora rispetto al 2008 passando da 69 percento a 67,6 percento.

Esaminiamo ora il bilancio regionale attraverso le leggi che autorizzano gli interventi nei diversi settori, al fine di fornire una chiave di lettura diversa rispetto alla classificazione adottata nel documento contabile.

Settore dell'agricoltura. Gli stanziamenti per finanziare il piano di sviluppo rurale 2007/2013, introdotto dal titolo III della legge 32 del 2007, sono pari a 52,1 milioni per il 2009, 56,4 milioni per il 2010 e 59 milioni per il 2011. Tali risorse saranno destinate principalmente allo sviluppo e al miglioramento delle infrastrutture rurali, con una spesa di 27,5 milioni per ciascun anno del triennio, ai contributi per gli investimenti nelle aziende agricole a cui sono destinati 8,1 milioni nel 2009, 8,3 milioni nel 2010 e 9,3 milioni nel 2011, e a quelli per la conservazione di paesaggi e alpeggi, per i quali è prevista una spesa di 5,8 milioni nel 2009, 10,1 milioni nel 2010 e 10,9 milioni nel 2011. Inoltre per la conclusione degli interventi relativi al piano di sviluppo rurale 2000/2006 sono previste nel 2009 spese di investimento per 1,2 milioni di euro.

La Regione, per il supporto all'allevamento zootecnico e per i relativi prodotti, in riferimento alla legge 21 del 2001, ha stanziato 10,5 milioni quasi interamente destinati a spese correnti. Per il finanziamento degli interventi sanitari a favore del bestiame d'interesse zootecnico, ai sensi della legge 3 del 2002 sono assegnati 5,5 milioni destinati soprattutto a spese di investimento tra cui il risanamento degli allevamenti per 3 milioni di euro. Gli investimenti stanziati a favore degli operatori agrituristici, la cui disciplina è inserita nella legge regionale 29/2006 ammontano a 600 mila euro.

All'Institut agricole, fondazione per la formazione professionale e per la sperimentazione agricola, istituito ai sensi della legge regionale 12 del 1982, la Regione assegna un contributo annuo di 4 milioni. All'agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura della regione (AREA VDA), istituita con la legge 7 del 2007 è assegnato un contributo di 1,3 milioni di euro per le spese di funzionamento.

Settore trasporti. Per i servizi di trasporto pubblico di linea, regolati dalla legge 29 del 1997 sono stanziati 23,3 milioni, interamente destinati alla spesa corrente, di cui 18,1 per l'esercizio di servizi di trasporto. La parte restante è destinata principalmente a spese per le facilitazioni e le tariffe preferenziali e agevolate a carico della Regione, per le iniziative e i servizi integrativi di trasporto pubblico per 1,7 milioni e spese per il trasporto agevolato dei portatori di handicap per 2 milioni. Per finanziare le spese per impianti e attrezzature dell'aeroporto Corrado Gex ai sensi della legge 78 del 1991 e dell'apposito Accordo di Programma Quadro, sottoscritto fra l'ENAC, lo Stato e la Regione nel dicembre 2005, sono stanziati nel triennio 25 milioni di cui 9 nel 2009, 9,1 nel 2010 e 7 nel 2011. Per lo sviluppo e la riqualificazione degli impianti a fune e delle connesse strutture di servizio, ai sensi della legge 8 del 2004, sono stati assegnati nel 2009 12,5 milioni.

Settore turismo. Per gli interventi di promozione turistica previsti dalla legge 6 del 2001, sono stanziati 11,6 milioni destinati quasi interamente a spese correnti di cui 7,3 per spese di pubblicità ed azioni promozionali turistiche e 3,7 per il finanziamento delle AIAT. A questi si aggiungono 9,8 milioni per gli interventi regionali della legge 19/2001, di cui 5 milioni a sostegno delle attività turistico?ricettive e 4,4 milioni per le attività commerciali. Il servizio di soccorso sulle piste di sci di discesa, ai sensi della legge 32 del 2001, assorbe 4,2 milioni.

Per gli interventi a favore dello sport, di cui alla legge 3 del 2004 sono stati stanziati 3 milioni quasi interamente destinati a spese correnti. L'intervento principale riguarda i contributi a organismi privati per la realizzazione di manifestazioni a carattere sportivo in ambito regionale e per l'organizzazione di spedizioni di alto livello tecnico (1,2 milioni). Le restanti risorse sono destinate soprattutto a contributi per attività sportiva ordinaria federale e contributi speciali, per l'attività agonistica di squadra di rilievo nazionale e per l'attività agonistica a livello di rappresentative regionali. Per le finalità della legge 4 del 2004 sono assegnati 2,5 milioni, quasi tutti destinati a contributi per interventi, arredi e attrezzature relativi a rifugi, bivacchi e dortoirs. Il finanziamento della legge 16 del 2007 concernente gli interventi per la realizzazione di infrastrutture ricreativo?sportive di interesse regionale, ammonta a 6,3 milioni, di cui euro 5,7 milioni destinati a spese d'investimento. Per il funzionamento dell'istituto regionale per la formazione professionale turistica e del relativo istituto alberghiero di Châtillon, di cui alla legge 20 del 1991, sono destinati 3,9 milioni.

Settore attività produttive. La legge di riferimento per gli interventi di sviluppo delle imprese industriali e artigiane è la legge regionale 6/2003 che viene finanziata con circa 8,1 milioni destinati principalmente al sostegno di investimenti produttivi: a favore di imprese artigiane, o loro consorzi, per euro 4,3 milioni, e a favore di imprese industriali, o loro consorzi per euro 2,6 milioni. Alla legge 84/1993, riguardante gli interventi regionali in favore della ricerca e dello sviluppo sono iscritti 5,6 milioni, soprattutto per spese d'investimento, destinati quasi interamente al settore industriale. Per il finanziamento degli interventi a favore del Consorzio Garanzia Fidi di cui alla legge 75 del 1990 sono stati stanziati 5 milioni di euro destinati per 2,2 milioni agli industriali, 1,8 milioni agli artigiani, 0,7 milioni ai commercianti, 0,25 milioni agli albergatori e 0,05 milioni agli agricoltori. Per gli interventi di tutela e promozione dell'artigianato tipico, di cui alla legge 2 del 2003, sono stati stanziati 1 milione e 200 mila euro, interamente destinati a spese correnti, tra cui l'organizzazione di manifestazioni fieristiche e iniziative varie per oltre un milione. In ambito energetico, la legge 3 del 2006 disciplina gli interventi regionali per la promozione dell'uso razionale dell'energia per i quali sono previsti 4,4 milioni finalizzati a concedere contributi per l'installazione di impianti dimostrativi (1 milione) e per l'uso razionale dell'energia nel settore dell'edilizia residenziale (2,2 milioni), mentre in materia di rendimento energetico nell'edilizia la nuova legge 21 del 2008 prevede 4,7 milioni nel triennio.

Settore cultura. Per le iniziative e gli interventi volti alla promozione culturale e scientifica in Valle di cui alla legge 89 del 1993 sono previsti 6,2 milioni. Per la realizzazione del parco archeologico dell'area megalitica di Saint Martin de Corléans, di cui alla legge 55/1998, sono stati destinati per spese d'investimento 9,5 milioni nel triennio di cui 3,5 milioni nel 2009. Per il funzionamento dell'Associazione del Forte di Bard, di cui alla legge 10 del 1996, sono stanziati 3,2 milioni.

Settore istruzione. La legge regionale 25 del 2001, di istituzione dell'Università della Valle d'Aosta, vede stanziati 7,6 milioni quasi interamente destinati al finanziamento di spese correnti. Per gli interventi della Regione per l'attuazione del diritto allo studio nell'ambito universitario, disciplinati dalla legge regionale 30/1989 sono stati stanziati 3,4 milioni. Il contributo annuo per il funzionamento della Fondazione Istituto musicale della Valle d'Aosta ammonta a 4,3 milioni, ai sensi della legge 8 del 1992.

Per garantire il funzionamento delle istituzioni scolastiche regionali di cui alla legge 19 del 2000, sono stati destinati 5,1 milioni per lo più concernenti i trasferimenti delle dotazioni ordinarie e perequative (2,2 milioni), mentre per i trasferimenti delle dotazioni straordinarie per realizzazione di progetti di iniziativa della Regione sono stati stanziati 1,2 milioni. Le risorse destinate al finanziamento delle scuole private (scuole materne ed elementari) gestite da istituti ed enti morali sono di 3,2 milioni ai sensi della legge 55 del 1986.

Settore ambiente e territorio. Per il finanziamento del programma pluriennale nel settore del servizio idrico integrato, la legge regionale 13 del 2008 prevede uno stanziamento complessivo, nel periodo 2008/2015, pari a euro 182.530.000, di cui euro 18,08 milioni nel 2008. Nel periodo 2009/2011 sono stati previsti 43,5 milioni nel 2009, 27,45 milioni nel 2010 e 25,1 milioni nel 2011. Per il finanziamento degli interventi di interesse regionale realizzati da Comuni, Comunità montane, consorzi e/o loro associazioni nel settore della raccolta e del trattamento delle acque reflue e delle acque destinate al consumo umano di cui alla legge 27 del 1999, sono stati stanziati 4,2 milioni di euro. Per lo smaltimento dei rifiuti, di cui alla legge regionale 31 del 2007 sono destinati 5,3 milioni di cui 4,3 per la gestione di impianti e di attività finalizzate allo smaltimento e al recupero dei rifiuti, nonché per la gestione delle acque reflue, e 1 milione per la realizzazione delle opere e impianti necessari per l'attuazione del piano regionale dei rifiuti. I trasferimenti all'ARPA ammontano a 5,6 milioni, quasi interamente destinati all'esercizio di funzioni in materia di prevenzione e controllo ambientale, ai sensi della legge 41/1995. I finanziamenti previsti dalla legge 18 del 1992 per la costruzione di infrastrutture tecniche per il Parco del Mont?Avic ammontano ad 1 milione, mentre il trasferimento annuale all'ente gestore del parco, previsto dalla legge 16 del 2004, è pari a 1,2 milioni.

Settore protezione civile. Per le attività di protezione civile sono previsti 17,6 milioni di euro, compresi i 6 milioni iscritti nella finanza locale per contributi ai Comuni e alle Comunità montane per interventi per la prevenzione di eventi calamitosi. Della somma complessiva, 2,1 milioni sono destinati alle misure di previsione e prevenzione di eventi calamitosi e 7,2 agli interventi strutturali per la difesa dei rischi idrogeologici. A questi si aggiungono 7,8 milioni per l'elitrasporto.

Mi avvio a concludere con alcune considerazioni in merito al disegno di legge finanziaria. Si tratta di un atto programmatorio che, nel periodo di grave crisi economica che stiamo vivendo, contribuisce a dare certezze alla società valdostana, certezze che passano attraverso: l'incremento di 16 milioni dei trasferimenti alle comunità locali, le più vicine alle esigenze dei cittadini, a cui sono destinati complessivamente 227,2 milioni; una particolare attenzione alla sanità che vede sostanzialmente confermate le risorse assegnate nell'anno precedente; l'incremento di 2,6 milioni del Fondo regionale per le politiche sociali, pari al 9,7 percento, che raggiunge uno stanziamento di quasi 30 milioni; l'incremento di 2,7 milioni delle risorse destinate al finanziamento del piano triennale di politiche del lavoro per un importo complessivo nel triennio di 18 milioni; il cofinanziamento del programma attuativo regionale (PAR) del Fondo Aree sottoutilizzate (FAS) e dei programmi di investimento comunitari della programmazione 2007?2013 (quali: competitività regionale, cooperazione territoriale europea, occupazione, programma di sviluppo rurale); il finanziamento pari a 10 milioni degli aiuti diretti alle aziende agricole per l'attuazione del programma di sviluppo rurale 2007?13 in attesa dello sblocco delle risorse a ciò destinate dallo Stato e dall'Unione europea.

L'attenzione verso la difficile situazione economica è dimostrata inoltre dalla previsione nell'ambito dei fondi globali di ulteriori risorse destinate al finanziamento di disegni di legge concernenti: iniziative straordinarie a sostegno dell'economia per 3 milioni, interventi per il contenimento dei costi dell'energia elettrica per 9 milioni nel triennio e interventi volti ad incentivare le imprese industriali e artigiane per 3 milioni nel triennio.

Capisco, Presidente e colleghi, quanto la mia relazione ? in certe sue parti ? possa essere considerata arida come solo le cifre di una finanziaria e di un bilancio possono esserlo. Tuttavia abbiamo tutti noi la consapevolezza di come questi strumenti siano le linee direttrici che incanalano l'azione di governo che dà concretezza non solo al programma politico del governo e della sua maggioranza, ma offre l'insieme di risposte, discusse con la minoranza nella logica della dialettica parlamentare, nell'interesse comune: quello di far crescere e progredire quell'autonomia speciale della Valle d'Aosta che ci è stata data in eredità e di cui dobbiamo essere i fieri interpreti per il bene del popolo valdostano. Grazie.

Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances et au patrimoine, Lavoyer.

Lavoyer (FA) - Merci, M. le Président. Innanzitutto un doveroso ringraziamento per il lavoro svolto con dedizione e serietà da tutti i collaboratori dell'Assessorato alle finanze, in particolare al coordinatore dr. Bieler, ai dirigenti dr. Nuvolari e dott.ssa Borney. Un ringraziamento anche al relatore, collega Rosset, per la sua puntuale e precisa relazione e per l'egregio lavoro svolto in qualità di presidente di commissione. Un grazie anche a tutti i colleghi Consiglieri per l'intenso lavoro svolto nella II Commissione consiliare, a tutti i Capigruppo per il loro contributo alla costruzione di questo bilancio in un momento socio-economico molto complesso. In tutti ho trovato collaborazione e senso di responsabilità al di là dei ruoli, maggioranza e opposizione: tutti infatti siamo consci che il contesto esterno all'inizio di questa XIII legislatura si presenta con significative incertezze sia dal punto di vista economico, per la crisi finanziaria scatenatasi dopo l'estate, sia dal punto di vista istituzionale, con il progressivo realizzarsi del federalismo fiscale da parte di un governo centrale a maggioranza forte. Tale contesto instabile è determinato da fenomeni di dimensione mondiale difficilmente controllabili e di origine incerta che, associato alla dimensione limitata della nostra regione, potrebbe portare a significative preoccupazioni, se non adeguatamente governata a gestita. È con questa prospettiva che sono iniziati i lavori di predisposizione di questo bilancio. Vi assicuro che è sempre stata presente la preoccupazione di intervenire in modo concreto e tempestivo. Il problema non è più se la crisi ci sarà e se il federalismo si farà, ma è di come e di quando ciò avverrà.

I dati macroeconomici degli ultimi mesi hanno segnalato come l'economia della regione abbia registrato una lieve crescita ancorché rallentata, in controtendenza con le altre regioni italiane. A mio avviso questa "resistenza" è dovuto ad un'economia reale solida e sobria. La popolazione valdostana è tenace e, nei momenti di difficoltà, ha dimostrato di saper dare il meglio di sé. Il bilancio regionale quindi deve dare certezza di risorse ai valdostani e favorire un contesto economico in cui gli operatori, i cittadini, le famiglie, le imprese e gli enti locali possano reagire e contrastare le ipotesi recessive.

A livello nazionale, la nota di aggiornamento al Documento di Programmazione Economico-Finanziaria per gli anni 2009-2013, presentata nel Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2008, evidenzia una congiuntura internazionale che si è deteriorata per l'accentuarsi della crisi finanziaria, per l'incremento del prezzo delle materie prime e per le nuove tensioni inflazionistiche. L'area dell'euro ha sperimentato, nel secondo trimestre dell'anno, una contrazione del PIL rispetto al periodo precedente e, pertanto, le stime di crescita a livello nazionale per il 2008 e per il 2009 sono state ritoccate verso il basso, rispetto al DPEF 2009-2013. Inoltre sono ora stimate allo 0,5 percento per il 2009 e attorno all'1 percento per gli anni 2010 e 2011. Relativamente al 2008, i dati del dipartimento delle finanze mostrano entrate tributarie ancora in crescita, per i primi 9 mesi dell'anno, di circa il 2 percento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Le previsioni delle entrate nel bilancio regionale sono formulate sulla base dell'andamento delle stesse nei tre anni precedenti, nonché dello sviluppo delle entrate tributarie erariali, quali risultano dalle previsioni indicate dagli organi dello Stato. Alla luce di quanto sopra, la previsione complessiva delle entrate regionali per il 2009, escludendo dal confronto, come sempre, le contabilità speciali, è stata formulata prudenzialmente sulla base di una sostanziale stabilità rispetto alla previsione formulata per il 2008, in termini reali, cioè al netto dell'inflazione. Infatti il tasso di inflazione rilevato a ottobre è pari al 3,4 percento. Nell'attuale quadro macroeconomico, come appena ricordato, anche per il 2010 e 2011 non è stata prevista alcuna crescita complessiva delle entrate in termini reali, considerando il tasso di inflazione programmata dell'1,5 percento.

L'aspetto fondamentale da sottolineare relativamente al 2009 è l'iscrizione della previsione di un avanzo di amministrazione, stimato in 160 milioni di euro. Questo ha permesso di ridurre drasticamente la previsione di indebitamento, che passa dai circa 200 milioni del 2008 a 47 milioni nel 2009. Ovviamente, mi riferisco all'autorizzazione per l'anno 2009 ad assumere nuovi prestiti. L'importo complessivo dell'indebitamento in essere a fine 2008 è pari a 450 milioni di euro, in massima parte determinato dall'operazione di acquisto delle centrali idroelettriche, il finanziamento del fondo per la ricostruzione conseguente all'alluvione e all'acquisto del complesso immobiliare Grand Hôtel Billia.

Un osservatore attento potrebbe, a ragion veduta, chiedersi quali siano le ragioni che portano una pubblica amministrazione a prevedere un avanzo per l'anno 2009: partendo dall'ipotesi che, qualora per l'anno 2008, ci fossero le circostanze che portano ad una tale previsione, più opportuno sarebbe attivare i procedimenti di spesa già nell'anno in corso, anziché aumentare gli stanziamenti di previsione dell'anno successivo. La risposta a questa domanda è data dalle regole del patto di stabilità che, come noto, impone a questa regione di non incrementare le spese per il 2008, oggetto di accordo con il Ministro dell'economia, di oltre il 2,5 percento rispetto all'anno 2007. Questa circostanza, abbinata alla conferma di quanto iscritto in entrata per l'anno 2008, mi porta a giudicare prudenziale la stima di avanzo inserita nella previsione. Per gli anni 2010 e 2011, non è immaginabile iscrivere oggi una previsione attendibile di avanzo, pertanto è stato riproposto, come in passato, una previsione di indebitamento pari a circa 190 milioni, che si situa, comunque, al di sotto del livello della previsione per l'anno 2008.

Sul versante delle entrate, il totale del bilancio regionale pareggia nella cifra di 2 miliardi 460 milioni di euro. La vera "massa di manovra" è pari a 1 miliardo 675 milioni, al netto delle partite di giro, con una crescita prevista del 3 percento rispetto alla previsione 2008.

Esaminando le principali ripartizioni nelle quali sono classificate le entrate del nostro bilancio, i tributi propri e le compartecipazioni ai tributi erariali (titolo I) che costituiscono la voce principale del bilancio (più dell'83 percento dell'ammontare complessivo delle risorse disponibili), sono previsti in crescita del 3,5 percento rispetto al 2008, per effetto esclusivamente dell'aumento del gettito delle compartecipazioni ai tributi erariali. In particolare è stata prevista una riduzione, tra i tributi propri, della tassa di concessione sulla Casa da gioco e una crescita, tra le compartecipazioni ai tributi erariali, di IRPEF, IRES e IVA per le quali, alla luce dei dati del consuntivo 2007 e dell'andamento dell'anno in corso, le previsioni per il 2008 già sono risultate sottostimate. La riduzione della previsione della tassa di concessione sulla Casa da gioco risente dell'effetto dell'entrata in vigore del nuovo disciplinare regolante i rapporti della stessa con la Regione, di cui alla deliberazione del Consiglio regionale 3173 del 20 dicembre 2007. Parimenti, tale riduzione trova analogo riscontro nel contenimento della previsione di spesa.

La previsione delle entrate riferite ai fondi dello Stato per il 2009 risulta superiore del 6 percento rispetto al precedente bilancio, per effetto dell'iscrizione dei fondi statali stanziati a favore dei comuni valdostani, per compensare i minori introiti derivanti dall'esclusione dall'ICI delle unità immobiliari adibite ad abitazione principale. Le previsioni delle entrate derivanti da rendite patrimoniali sono previste in calo di circa il 13 percento rispetto al precedente bilancio, per effetto della riduzione dell'importo dei 2 fondi comunitari: il fondo per interventi per la formazione professionale e la politica del lavoro passa da 6,8 a 4,6 milioni; il fondo per l'attuazione del programma competitività regionale passa da 4,5 a 2,7 milioni.

L'indebitamento previsto per il 2009, pari a 47 milioni, si riferisce al finanziamento di opere già contemplate da leggi regionali, in particolare per il servizio idrico integrato di cui alla legge regionale 18 aprile 2008, n. 13. Non si è reso necessario, come già evidenziato, prevedere l'assunzione di mutui per il pareggio del bilancio per il 2009. La riduzione del debito previsto produce virtuosamente una contrazione della spesa, anche in parte corrente, per effetto della riduzione della previsione degli stanziamenti per gli interessi passivi.

Sul versante delle spese, l'incidenza delle spese correnti è pari al 67,64 percento e registra un significativo miglioramento, pari all'1,42 percento, rispetto alla previsione 2008, ove il rapporto si attestava al 69,06 percento.

Dall'analisi per la destinazione delle risorse iscritte in bilancio, la sicurezza sociale si conferma il settore di intervento prioritario, rappresentando il 19,4 percento delle risorse disponibili, equivalenti a 324 milioni nel 2009. Tale somma assicura, tra altro, il trasferimento all'azienda USL di 255 milioni. Per quanto riguarda le risorse destinate alle strutture sanitarie e socio sanitarie esse ammontano a 12,3 milioni. Il fondo per le politiche sociali è determinato in 96 milioni per il triennio, di cui quasi 28 milioni per l'anno 2009, con un aumento pari a circa il 10 percento rispetto alla previsione per l'anno precedente. Le provvidenze a favore degli invalidi civili, per l'anno 2009, sono determinate in quasi 24 milioni.

Il 15,1 percento del bilancio regionale è destinato alla Finanza locale, per un importo complessivo pari a 253 milioni, in significativo aumento rispetto all'anno precedente, dando così certezza e contenuto al sistema delle autonomie degli enti locali valdostani: comuni e comunità montane. Di questi, 227 milioni sono i trasferimenti previsti dalla legge regionale 48/1995 che assegna al settore il 95 percento dell'IRPEF accertata nel rendiconto della Regione 2007, di cui il 56 percento, pari a 128 milioni, è destinato ai trasferimenti senza vincolo di destinazione; il 24 percento, pari a 55 milioni, alle leggi di settore e il 20 percento, pari a 45 milioni, al Fospi e alla legge 21 del 1994. Breve inciso: questo dato dà anche tranquillità per gli enti locali, di un trasferimento in linea per il 2010, essendo che il riferimento del 95 percento dell'IRPEF sarà riferito al 2008 e, da una verifica che è stata fatta dagli uffic,i addirittura l'IRPEF nel 2008 dovrebbe essere in crescita. Il trend di aumento dei trasferimenti agli enti locali (passati da meno di 150 milioni di euro nel 1998 a più di 227 nel 2009) è in netta controtendenza rispetto a quanto avviene a livello nazionale e ha una prospettiva di ulteriore aumento nell'anno 2010, stante l'attuale situazione delle entrate IRPEF per l'anno 2008. Nel resto del paese, infatti, i comuni minacciano il governo di non procedere all'approvazione del bilancio di previsione per insufficienza di risorse.

Al settore dello sviluppo economico sono state assegnate risorse per 249 milioni, pari al 14,8 percento del bilancio, in crescita di 5 milioni rispetto al 2008. Esse risultano ripartite come segue, per quanto riguarda le macrostrutture: interventi in agricoltura 57 milioni, zootecnia 18 milioni, politica del lavoro 6,4 milioni, formazione professionale 16,3 milioni, commercio, turismo e alberghi 50 milioni circa, artigianato, industria e risorse energetiche 27 milioni, trasporti 43 milioni, programmi comunitari 31 milioni. A questi importi si aggiungono circa 8 milioni di euro di trasferimenti ai fondi di rotazione così suddivisi: 4 milioni e 150 mila euro al fondo per l'edilizia residenziale; 1 milione e 800 mila euro al fondo per le opere di miglioramento fondiario in agricoltura; 1 milione per gli interventi a sostegno delle attività turistico ricettive e commerciali; 300 mila euro per il sostegno alle aziende agrituristiche. All'edilizia residenziale sono destinati 4,2 milioni di euro di cui 3,3 nel fondo regionale per le politiche abitative.

Nell'ambito della politica del lavoro, oltre agli importi sopra menzionati, la legge finanziaria regionale proroga l'autorizzazione di spesa necessaria alla copertura degli oneri sostenuti dai professionisti per la predisposizione della documentazione di accesso dei lavoratori agli ammortizzatori sociali.Parte degli interventi per la formazione professionale sono stati oggetto di un accorpamento contabile nel piano di politica del lavoro. Questo permette una regia unitaria da parte dell'agenzia del lavoro, con l'obiettivo di raggiungere economie di scala e di valutare la possibilità di rendicontare gli stessi interventi nell'ambito dei programmi cofinanziati del Fondo Sociale Europeo. Uno sforzo particolare è stato fatto per assicurare l'anticipo dei 10 milioni di euro necessari per il finanziamento degli aiuti previsti dall'indennità compensativa e dalla misura agro ambientale relative all'anno 2008, in attuazione del regolamento comunitario n. 1698/2005.

Il personale per i servizi regionali, con una spesa di 157 milioni, occupa il 9,3 percento delle spese, a cui occorre aggiungere 117 milioni per il personale delle scuole e 20 milioni per il personale degli interventi di settore. Il totale della spesa di personale è pari a 295 milioni, ovvero il 17,6 percento del bilancio. La dotazione organica della struttura regionale del 2009 è stabilita in 2.920, in aumento di 32 unità rispetto all'organico del 2008, ripartiti in 23 unità al trasferimento delle competenze in materia di catasto e in 9 unità al passaggio delle competenze in materia di motorizzazione civile e tasse auto. La dotazione organica è composta, tra altro, per 519 unità relative alle istituzioni scolastiche, 160 al corpo forestale valdostano e 229 al corpo valdostano dei vigili del fuoco.

L'8 percento del bilancio è destinato all'assetto del territorio e alla tutela per l'ambiente per un importo pari a 139 milioni in crescita del 38 percento rispetto alla previsione del 2008, in ragione dell'entrata in vigore della legge regionale n. 13 del 2008 concernente il sistema idrico integrato.

Quasi il 12 percento del bilancio è destinata all'istruzione e alla cultura, per un importo pari a quasi 200 milioni, incluso il personale direttivo e docente. Di questi, ai programmi della cultura sono destinati 22,3 milioni per i musei, i beni culturali e ambientali, 13,3 alle attività culturali e scientifiche, 5,6 alla promozione culturale, sportiva e sociale, e quasi 900 mila alle biblioteche ed archivi. Per l'istruzione sono destinati quasi 18 milioni agli interventi a carattere scolastico, 5 per il diritto allo studio, 8 al funzionamento delle scuole e 8 agli investimenti nelle strutture scolastiche. Inoltre, si possono evidenziare i 53 milioni, pari al 3 percento del bilancio, stanziati per il funzionamento dei servizi regionali e 15 milioni, pari al 1 percento del bilancio, per il trasferimento al Consiglio regionale.

Il settore del patrimonio ha assegnati 47 milioni distribuiti tra indennità di esproprio, manutenzione stabili e acquisizione di immobili. Il settore delle partecipazioni ha 29,6 milioni, di cui quasi 8,2 per i fondi di rotazione e 21,4 nel fondo della gestione speciale di Finaosta, per il completamento della finanziamento della nuova funivia del Monte Bianco. Infine 16,3 milioni, pari all'1 percento del bilancio, per i programmi di informatizzazione di interesse regionale.

A quanto detto si aggiungono i cosiddetti oneri non ripartibili, pari a 176 milioni (ovvero il 10 percento della spesa). Questi sono composti per 70 milioni dal rimborso di prestiti sia per la parte interessi che per la quota in conto capitale; per 77 milioni dai fondi di riserva e per 14 milioni dalle spese per la restituzione allo Stato di imposte rimborsate ai contribuenti che, ai sensi della 690/1981, vengono richiesti per i 9 decimi alla Regione. Una parte consistente di risorse, pari a 11,7 milioni è destinata ai fondi globali, di cui, come noto, 3 milioni per le prime emergenze conseguenti alla crisi finanziaria.

Riprendo il discorso sul patto di stabilità per illustrare come il tema del riequilibrio della finanza pubblica statale abbia inciso sulla stesura di questo bilancio. La legge prevede infatti che il risparmio possa essere raggiunto sia attraverso la riduzione della spesa sia attraverso l'acquisizione di nuove competenze. Così, in questo bilancio, si evidenziano gli effetti del titolo II, della legge n. 9, concernente le disposizioni per la gestione regionale delle tasse automobilistiche, per 1 milione e 500 mila euro, e per la legge regionale 19 concernente le disposizioni per l'allocazione delle funzioni amministrative in materia di catasto terreni e catasto edilizio urbano, per ulteriori 1 milione e 500 mila euro. Allo stesso modo, nella legge finanziaria regionale è stata confermata la regola per la Regione della copertura del 50 percento dei posto in organico resisi vacanti durante l'anno. A questi contenimenti partecipano anche gli Enti locali e l'Università della Valle d'Aosta che concordano con la Regione un patto di stabilità interno. Gli enti locali, inoltre, hanno il blocco delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza degli amministratori.

Illustrando la parte delle entrate, ho accennato al fatto che nel bilancio è inserita una previsione di avanzo prudenziale. Il rendiconto per l'anno 2008 evidenzierà nella primavera 2009 il reale avanzo di amministrazione. L'eventuale eccedenza rispetto ai 160 milioni, previsti in bilancio, alimenterà un apposito fondo autorizzato dall'articolo 3 della legge finanziaria regionale per gli anni 2009-2011. È in corso una trattativa con lo Stato per destinare questo fondo a specifici investimenti o interventi di contenimento degli effetti derivanti dalla crisi in atto.

In merito alla crisi, il bilancio e la legge finanziaria 2009-2011 in discussione vengono approvati all'inizio di un periodo di crisi economica. Come ho appena illustrato, questo bilancio non ne risente gli effetti, bensì è stato costruito per creare le premesse per arginarla. Tre milioni di euro sono stati iscritti nei fondi globali per un primo intervento in risposta alle necessità più urgenti, ma l'intero bilancio, settore per settore, presenta gli stanziamenti necessari per fare fronte a questo periodo di incertezza economica.

Gli interventi saranno sia di sostegno alla domanda, attraverso specifici interventi rivolti alle famiglie, ma anche di sostegno all'offerta attraverso interventi agli investimenti delle imprese. Gli interventi saranno identificati attraverso i tre tavoli appositamente istituiti: il tavolo politico che a breve sarà investito del compito di fare una proposta di tipo organico e complessivo a 360 gradi, che vede presenti tutti i Capigruppo del Consiglio regionale, il tavolo di confronto con il sistema bancario e creditizio e il tavolo tecnico rappresentato dai coordinatori delle strutture regionali, dal responsabile dell'osservatorio economico e sociale e da Finaosta.

Per le conclusioni, in sintesi, il bilancio regionale, in primis, ha una forte priorità sulla persona. È stata sottolineata l'attenzione alla salute e alla sicurezza sociale. In secundis, tiene in conto il rispetto istituzionale degli Enti locali, a cui assicura finanziamenti consistenti e certi. Non ultimo, lo sviluppo economico trova adeguato spazio in questa delicata situazione congiunturale. Il bilancio regionale, basato sulle previsioni delle entrate realistiche, è serio, completo e veritiero, in quanto tutte le spese prevedibili sono state inserite in linea con gli obiettivi di finanza pubblica nazionale. Il bilancio regionale è peraltro virtuoso, in quanto migliora l'incidenza della spesa di investimento rispetto a quella corrente e l'incidenza della spesa di intervento rispetto a quella di funzionamento. Inoltre, registra l'inserimento della previsione di avanzo e riduce contestualmente l'autorizzazione all'indebitamento. Infine, il bilancio regionale che la Giunta sottopone al Consiglio è una garanzia, in quanto fissa il quadro della programmazione finanziaria del prossimo triennio e, in quanto tale, fornisce la certezza delle risorse.

Concludo ringraziando ancora i colleghi Consiglieri per l'intenso lavoro svolto dalla II Commissione, dal CPEL, dai componenti del patto per lo sviluppo e tutti coloro che sono intervenuti nel processo di predisposizione di questo documento contabile. Il ringraziamento è doveroso per la ricchezza degli stimoli e per il clima di grande rispetto che ha contraddistinto il lavoro di tutti. Questo ha permesso di tenere conto il più possibile delle istanze di ciascuno.

Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.

Rollandin (UV) - Grazie, Presidente. La legge regionale 54, all'articolo 66, 6° comma, prevede che il Presidente della Giunta svolga annualmente e contestualmente alla presentazione del bilancio un rapporto sulla partecipazione degli enti locali ai processi decisionali dell'Amministrazione regionale. Credo quindi di dovervi due parole su questo tema.

Le attività svolte dal CPEL nel corso del 2008. Alla data del 21 ottobre il CPEL ha espresso il proprio parere: su richiesta della Presidenza del Consiglio regionale su 19 disegni di legge, una proposta di regolamento regionale recante nuova disciplina modalità di esercizio dei casi di esclusione del diritto di accesso ai documenti amministrativi, due proposte di atto amministrativo recanti ratifica dell'adozione del piano regionale delle attività estrattive, approvazione del primo comma dell'articolo 17 della legge 21, programma delle opere di rilevante interesse regionale. Su richiesta della Presidenza della Regione: su 30 proposte di delibera della giunta e 4 proposte di atto amministrativo, recanti direttiva concernente il personale appartenente alle categorie degli enti del comparto unico della Valle d'Aosta, definizione e chiusura del contratto per la parte economica, biennio 2006-07/2008-09, piano di sorveglianza in risposta verso gli effetti della serie di ondate di calore anomalo, studio comparativo fra i sistemi di trattamento e smaltimento dei rifiuti.

Fra le deliberazioni esaminate meritano menzione quelle che prevedono una intesa e, in particolare, quelle sulla ricostruzione del comitato finanza e contabilità, il patto di stabilità e la disciplina per il 2008, le caratteristiche delle uniformi e dei gradi distintivi di grado degli addetti alla polizia locale, la razionalizzazione e il contenimento della spesa per il personale degli enti locali, il piano di interventi per progetti a favore dei giovani. Poi darò la copia per la distribuzione.

Per quanto riguarda la finanza e la contabilità, gli atti più rilevanti assunti in materia nel 2008 sono stati in gran parte il risultato di analisi svolte nell'ambito del comitato finanza e contabilità. Nell'ambito della materia contabile va segnalato che la delibera di giunta del 27 dicembre 2008 ha approvato un protocollo di intesa con il CPEL, che affida alla sezione contabilità le attività relative all'attuazione delle competenze previste dall'articolo 33 del regolamento regionale, di conseguenza alcune parti sono state riferite al nuovo comitato.

La sezione del 2008 ha inoltre intrapreso la revisione del regolamento regionale relativo all'ordinamento finanziario e contabile degli Enti locali. La sezione ha inoltre organizzato e tenuto un corso di formazione destinato agli operatori di contabilità degli Enti locali della Regione, finalizzato ad approfondire le nuove tematiche contabili e a presentare i primi risultati del benchmarking effettuato su dati consuntivi del 2007, e ha collaborato con il CELVA sulla organizzazione della ulteriore sessione autunnale di corsi degli amministratori.

Per quanto riguarda gli aspetti legati alla finanza, va segnalato che sulla base delle attività svolte dalla sezione finanza, analogamente a quanto è avvenuto negli anni precedenti, anche per il 2008 la Giunta ha approvato, previo parere del CPEL, la disciplina del patto di stabilità per l'anno in corso. In relazione a quanto stabilito, sempre dall'articolo 7 della legge 30, la sezione ha inoltre attivato il monitoraggio da effettuare nei confronti degli enti locali per verificare gli effetti della applicazione delle disposizioni della finanza locale da parte dei comuni, sia ai fini previsti dall'articolo 7 della 48/1995, sia ai fini di ulteriori informazioni. In materia di finanza locale, sulla base del bilancio e della legge finanziaria per il 2008, con deliberazione la Giunta regionale ha definito, previa analisi della sezione finanza e acquisizione del parere del Comitato degli Enti locali, parametri e percentuali di riparto dei trasferimenti finanziari agli Enti locali.

Nell'anno 2008 per quanto riguarda il Conseil de la Plaine, si è riunito una sola volta il 29 luglio: le leggi regionali concernenti gli enti locali sono state fatte oggetto di approfondimento e tenuto conto che vi darò copia. Non sto a leggere ulteriormente la relazione.

L'altro impegno che è previsto dalle leggi è relativo al rapporto di sintesi sul piano di politiche del lavoro e formazione professionale, ai sensi dell'articolo 4 e 5 della legge regionale 7/2003. I progetti presentati a vario titolo sul piano di politiche del lavoro nel corso del 2008, dati aggiornati al 18 novembre 2008, ammontano a circa 180; hanno richiesto un impegno finanziario complessivo pari a 3 milioni di euro e hanno interessato circa 120 assunzioni o stabilizzazioni di rapporti di lavoro a cui si devono aggiungere le 91 occupazioni temporanee in lavori di utilità sociale. A livello di maggiore dettaglio notiamo che sono stati approvati 41 progetti volti a promuovere e sostenere percorsi di orientamento, formazione, sostegno e inserimento lavorativo, che hanno interessato l'assunzione di 38 persone, di cui 68 disoccupate a lungo periodo, e l'8 percento di famiglie monoparentali; 21 progetti relativi a interventi straordinari per contrastare la perdita di posti di lavoro in caso di crisi aziendale e settoriale derivanti da piani di ristrutturazione, che hanno determinato 21 assunzioni di lavoratori in mobilità; 47 progetti finalizzati a sostenere percorsi di avvicinamento al lavoro delle persone disabili, che hanno permesso l'assunzione di 47 persone; si devono anche aggiungere 3 ulteriori assunzioni relative a progetti di inserimento lavorativo di persone disabili e svantaggiate presso gli enti locali; 28 progetti relativi a progetti di avvio di attività di neoimprenditori che hanno permesso la rioccupazione di altrettante persone; 5 progetti di stabilizzazione dei rapporti di lavoro e trasformazione di contratto da tempo determinato a tempo indeterminato; 5 progetti di promozione e assunzione di lavoratori anziani per favorire il raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia e anzianità, anche qui il numero dei progetti coincide con il numero dei beneficiati.

Ho voluto riprendere questi temi perché saranno nel prossimo piano dei punti di riflessione molto importanti e visto che abbiamo detto che nella predisposizione del piano faremo riferimento sia al piano in scadenza, che è stato prorogato fino a giugno 2008, sia in preparazione dell'altro, credo che questi dati possano consentire una riflessione sul periodo particolare che stiamo vivendo, collegandolo alla crisi generale a cui andremo incontro sul sistema lavoro. Si deve poi rimarcare che nel corso del 2008 sono stati avviati 17 progetti di lavoro di utilità sociale, tutti attuati con cooperative sociali di tipo B e C, per una durata media di 6-7 mesi e per l'impiego di 91 lavoratori di cui 14 capisquadra, 10 donne disoccupate, 34 persone in difficoltà occupazionale, 30 invalidi, 2 disoccupati di lunga durata e un soggetto in cassa integrazione con mobilità. L'impegno finanziario a carico della Direzione agenzia regionale del lavoro è stato di 1,42 milioni di euro, ovvero il 94 percento delle risorse rese disponibili agli Enti locali. Sotto il profilo finanziario la quota più importante delle risorse di cui il piano è dotato, viene assorbita dai lavori di utilità sociale, cui seguono le azioni a sostegno di persone disabili o in situazione di svantaggio sociale, di azioni volte a sostenere l'inserimento lavorativo dei soggetti deboli.

Occorre ricordare che una parte significativa delle politiche del lavoro regionali, in particolare quelle inerenti i servizi reali, come la formazione e la riqualificazione della forza lavoro, le attività di orientamento, vengono sostenute finanziariamente attraverso il Fondo Sociale Europeo per l'occupazione. Infine si deve rimarcare che, al di là dei dati quantitativi, sotto il profilo qualitativo i dati precedenti consentono di mettere in luce come le azioni del piano politiche del lavoro abbiano avuto un importante ruolo di sostegno per una quota piuttosto significativa di soggetti la cui spendibilità sul mercato del lavoro sarebbe risultata altrimenti piuttosto bassa. Va altresì notato che indicativamente le assunzioni sostenute dal Piano di politiche del lavoro costituiscono circa il 10-12 percento del complesso della domanda del lavoro. Si fa inoltre presente che le attività afferenti alla formazione professionale e all'orientamento sono state realizzate a valere sul POR FSE Obiettivo 3, 2000-2006 e POR FSE Obiettivo 2007-2013.

Sempre in questa relazione, sono indicate dal 1° gennaio al 18 novembre 2008, le situazioni relative ai vari progetti: se volete lo leggo, ma visto che anche questo potrebbe essere oggetto di distribuzione e di approfondimento... solo per non annoiare, ma penso che sia utile dare una piccola informazione. Per quanto riguarda il primo progetto: promuovere e sostenere i percorsi di orientamento, formazione e sostegno all'inserimento lavorativo, per il periodo dal 1° gennaio al 18 novembre 2008 - per tutti vale questa data - i progetti depositati sono stati 41, quelli esaminati tutti, approvati 38, respinti dal consiglio per le politiche del lavoro 3; totale delle persone assunte relativamente ai progetti approvati per il 2008, 38, di cui 12 maschi e 26 femmine. La tipologia dei lavoratori ve la lascio, per non annoiare. Totale della spesa: 367.000 €.

L'altro punto è: interventi straordinari per contrastare la perdita dei posti di lavoro in casi di crisi aziendale, settoriale o derivanti da piani di ristrutturazione. Sempre la stessa data, i progetti depositati sono stati 22, analizzati tutti, respinto 1 e totale della spesa 255.000 €, persone assunte 21, di cui 14 maschi e 7 femmine.

Per quanto riguarda l'altro progetto, sostenere percorsi di avvicinamento al lavoro delle persone disabili o in situazioni di svantaggio sociale - punto che era oggetto di una riflessione di alcune interpellanze - i progetti depositati sono stati 48, respinti 3, esaminati dal consiglio per le politiche del lavoro, quindi hanno dato questo esito: progetti approvati 47 con il de minimis 44 e 3 con il regolamento di esenzione, progetti respinti come ho detto, totale persone assunte relativamente al progetto 47, di cui 34 maschi e 13 femmine, la spesa totale è stata di 533.800 euro.

L'altro punto è sostenere percorsi di avvicinamento al lavoro delle persone disabili in situazioni di svantaggio sociale, trasformazione del contratto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato: in questo caso i progetti sono stati 6, tutti esaminati, progetti respinti 1, qui in totale il riferimento alle persone interessate è 5, di cui 3 maschi e 2 femmine per un totale di 12.000 €. Questo è quello che ha avuto meno successo.

Promuovere l'assunzione dei lavoratori e delle lavoratrici anziani per favorire il raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia e anzianità, tema che ci è stato riproposto oggi dai sindacati come punto di grande importanza: ci sono persone espulse che troveranno difficilmente ricollocazione, quindi sarà uno dei progetti da riattivare. Progetti depositati (sempre stessa data) 5: questi sono stati analizzati e approvati dal consiglio 2 sempre con regime de minimis e 2 sempre dallo stesso approvati secondo un regolamento specifico; maschi: qui l'incidenza è minima, totale 2 persone, 1 maschio e 1 femmina per 47.600 €.

Favorire l'inserimento lavorativo di persone disabili o svantaggiate presso gli enti locali: 4 progetti, 1 respinto; 3 persone hanno usufruito di questo percorso, 2 maschi e 1 femmina, totale 24.000 €.

Ancora: sviluppare l'imprenditorialità e sostenere lo sviluppo locale, il servizio impresa che ha come obiettivo quello di supportare le persone disoccupate alla verifica di fattibilità e nella definizione della propria idea imprenditoriale, fornendo servizi reali funzionali alla creazione di situazioni di autoimpiego stabile e qualificate con incentivi economici. C'è stato un numero abbastanza alto di persone, l'incentivo economico a fondo perso per il sostegno agli investimenti iniziali viene erogato per raggiungere un massimo di 15.000 € e 30.000 € per le società, quindi un aiuto importante. Nel corso del 2008 le attività svolte sono state 240 colloqui informativi, 90 colloqui orientativi, erogazione di 3 corsi di base, 30 lavori disoccupati, 30 progetti di impresa, 28 lavoratori disoccupati, sostegno all'avvio di impresa 24 imprese. Allo sportello "Punto impresa" si è rivolta una utenza maschile nella misura del 56,4 percento e femminile del 43,6.

Questo è l'ultimo progetto: sostenere l'inclusione sociale mediante il lavoro. Le modalità sono le stesse, con una serie di impegni di spesa: l'impegno finanziario qui è stato 1.420.000 €.

Questa è la situazione che ha dato origine all'attività nel periodo che ho riferito. L'articolo 17 della legge finanziaria per il 2009 dispone al comma 1 la proroga del piano triennale di politiche del lavoro fino all'approvazione del piano 2009-2011. Come detto, il nuovo piano sarà prevedibilmente portato entro giugno e ciò avviene in relazione al complesso lavoro tutt'ora in corso di consultazione e di predisposizione dei piani relativi alla situazione di crisi, di cui parleremo in questi giorni.

È in fase di attenta valutazione l'opportunità di inserire degli indicatori di successo, che permettano di monitorare il risultato dei singoli macro obiettivi e di apportare eventuali correttivi strategici in caso di insuccesso delle politiche intraprese. Questo è un dato importante che è emerso anche nell'unica riunione che è stata fatta, là dove ci sono in questo periodo molti che lasciano una impresa, fanno la domanda per intraprendere come nuova impresa senza avere nessuna preparazione, quindi con una probabilità di successo molto limitata, per cui rischiamo di dare dei soldi per la costituzione di imprese senza che ci sia il relativo successo. È stata indicata come parte importante nella nuova politica del lavoro, questo avvicinamento al grado di preparazione con cui queste persone vanno a chiedere i soldi per fare impresa, altrimenti diventa un finanziamento a fondo perso.

Queste sono alcune notazioni che mi sono permesso di fare. Vi ringrazio per l'attenzione e spero che siano un punto di riferimento per il dibattito che seguirà alla discussione del bilancio.

Président - Pour ceux qui désirent avoir copie du rapport, maintenant nous faisons les photocopies: si vous avez la patience d'attendre, sinon pour demain matin.

Les travaux reprendront demain matin à 9 heures et demie.

La séance est levée.

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La séance se termine à 18 heures 21.