Oggetto del Consiglio n. 249 del 1° dicembre 2008 - Resoconto
OGGETTO N. 249/XIII - Interpellanza: "Individuazione di agevolazioni tariffarie per i consumi energetici a favore dei soggetti meno abbienti".
Interpellanza
Ricordato che lo Stato, con il Decreto interministeriale 28 dicembre 2007 ha previsto l'applicazione di tariffe agevolate per l'energia elettrica ai clienti economicamente svantaggiati e che l'Autorità per l'energia e il gas il 6 agosto scorso ha approvato le relative norme attuative, prevedendo lo sconto del 20 percento per le famiglie con ISEE pari o inferiore a 7.500 €, cioè uno sconto di 60 € per famiglie di 1 o 2 persone, di 78 € per famiglie di 3 o 4 persone e di 135 € per le famiglie più numerose;
Preso atto che la Provincia autonoma di Trento ha previsto un contributo per il riscaldamento a favore delle famiglie a basso reddito, ed in particolare, per i combustibili liquidi, da 350 a 450 €, a seconda della zona climatica, per le famiglie di 1 o 2 persone, da 500 a 700 per le famiglie di 3 o 4 persone, e da 650 a 900 € per i nuclei più numerosi, mentre per i combustibili gassosi il contributo è inferiore da 100 a 250 €;
Constatato che la stessa provincia ha allargato alle famiglie con ISEE sino a 8.250 € per 1 componente tali sovvenzione, che corrispondono a 16.830 € per tre componenti e ben 23.512 per cinque componenti, compresa la franchigia della prima casa e di 5.000 € di beni mobili e di 25.000 € di beni immobiliari per ogni componente il nucleo familiare, e ha permesso alle famiglie con ISEE massimo di 7500 di presentare un'unica domanda per il contributo provinciale per il riscaldamento e quello statale per l'elettricità;
Sottolineato che nella nostra regione sarebbe auspicabile uno stesso impegno a sostegno dei soggetti economicamente più sfavoriti, specie se non godono dell'erogazione di carburanti per auto o motoveicoli in esenzione;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
la Giunta competente per conoscere se intenda:
1) favorire anche in Valle d'Aosta l'adesione alle facilitazioni nazionali sull'energia elettrica a favore delle famiglie a più basso reddito, anche attraverso un accordo con l'Autorità dell'energia e il gas;
2) predisporre un contributo per il riscaldamento alle famiglie meno favorite, con requisiti simili a quelli previsti dalla Provincia di Trento, al fine di sostenere anche le famiglie che, pur essendo al di sopra della soglia di povertà, comunque vivono una situazione molto precaria;
3) estendere comunque tali contributi per il riscaldamento, indipendentemente dal reddito, a tutti coloro che non usufruiscono dei cosiddetti "buoni benzina";
4) valutare la possibilità di trasformare nei prossimi anni i buoni benzina in buoni di prodotti petroliferi per tutti i residenti in Valle d'Aosta, utilizzabili indifferentemente per la trazione ed il riscaldamento.
F.to: Carmela Fontana - Donzel - Rigo
Président - La parole à la Conseillère Carmela Fontana.
Fontana (PD) - Grazie, Presidente. La crisi economica e finanziaria mondiale non sta risparmiando la nostra regione e molte famiglie fanno difficoltà ad arrivare a fine mese, anzi fanno difficoltà ad arrivare alla terza settimana. Il nostro gruppo consiliare ha ritenuto importante evidenziare questo problema attraverso questa interpellanza che vuole capire quali siano gli intendimenti della Giunta, in merito al sostegno alle famiglie nelle spese per elettricità e riscaldamento. Lo Stato ha deciso uno sconto del 20 percento sull'elettricità per le famiglie con indice ISEE inferiore a 7.500 euro, a partire dall'1 gennaio 2009, su domanda dei cittadini interessati al proprio Comune di residenza. Con il piano anticrisi il governo ha esteso questo aiuto anche alle forniture di gas.
La Provincia autonoma di Trento ha invece esteso questi aiuti al riscaldamento con contributi che arrivano fino ai 900 euro per i combustibili liquidi e a 250 euro per i combustibili gassosi, allargando contemporaneamente la fascia sociale fino a 8.250 euro di ISEE, con la franchigia della prima casa di 5.000 di beni mobili e di 25.000 di beni immobili. In questo modo tutte le famiglie a modesto reddito possono ottenere il contributo, anche se sono proprietarie della casa e di qualche piccolo terreno agricolo.
In Valle d'Aosta provvedimenti simili sarebbero molto auspicabili, perché il riscaldamento è una delle principali e più pesanti voci dei bilanci familiari. Vorremmo sapere se la Giunta intende non solo informare i cittadini valdostani, perché tutti coloro che hanno diritto al contributo statale per elettricità e gas facciano domanda al proprio Comune entro il 31 marzo per i consumi 2008 e 2009, ma anche se intende favorire l'erogazione di tali contributi attraverso una convenzione con l'autorità competente, al fine di agevolare i consumatori della nostra regione.
Président - La parole à l'Assesseur aux activités productives, Pastoret.
Pastoret (UV) - Merci, M. le Président. L'interpellanza della collega Fontana mette in evidenza il fatto che su molti temi vi è una interdisciplinarietà notevole in rapporto alle competenze di ogni assessorato e, nello specifico, in questo caso le premesse e le domande poste toccano temi che stanno a cavallo tra gli aspetti legati alle questioni energetiche e quelli che hanno un rapporto più diretto con le politiche sociali. Nel caso di specie risponderò io, proprio perché l'Assessorato alle attività produttive che gestisce il settore della energia, ha già avviato una analisi approfondita su una parte importante dei temi proposti dall'interpellante. Detto ciò, va detto che l'interessamento operativo dell'Assessorato alla sanità sui temi che lo riguardano specificamente, ISEE e soggetti disagiati, sarà presente e detto assessorato sarà anche soggetto proponente e coordinatore dell'insieme dei temi relativi agli aspetti di politica sociale sui percorsi di riforma, di cui parlerà tra non molto.
Ciò premesso, vengo alle risposte più puntuali alle domande che ha posto. La prima chiede se sia possibile "favorire anche in Valle d'Aosta l'adesione alle facilitazioni nazionali sull'energia elettrica a favore delle famiglie a più basso reddito, anche attraverso un accordo con l'Autorità dell'energia e il gas". Le facilitazioni sull'energia elettrica previste dal decreto ministeriale 28 dicembre 2007 (a cui fa riferimento l'interpellanza) sono già applicabili senza che sia necessario un apposito accordo con l'autorità per l'energia elettrica e il gas, in quanto l'autorità per l'energia elettrica, con una propria delibera del 6 agosto 2008, ha approvato le prescritte modalità applicative del regime di compensazione. Poi queste modalità sono state successivamente modificate con una delibera recentissima del 17 ottobre 2008, quindi non siamo in ritardo su queste cose, perché la materia è ancora in divenire. Comunque questo decreto prevede all'articolo 4 che - come già lei ha anticipato nell'illustrazione - la richiesta di agevolazione sia presentata al Comune di residenza, che provvede in merito alla verifica dei requisiti prestabiliti, ovvero che il livello di reddito del nucleo familiare risultante dall'indicatore di situazione economica equivalente (ISEE) sia compreso nel limite normativamente previsto, rilasciando poi un apposito certificato ad uso della impresa di distribuzione della energia elettrica. Trattandosi, come è stato ricordato anche nelle premesse dell'interpellanza, di un beneficio economico di recente istituzione e di ancor più recente normazione, esso non è ancora stato sufficientemente conosciuto dalle categorie di persone interessate, per cui occorrerà una mirata attività di pubblicizzazione che verrà svolta per il tramite delle amministrazioni locali, dei soggetti istituzionali che a diverso titolo operano sul territorio in campo sociale e delle associazioni di volontariato, e questo tenuto conto che l'usuale informazione giornalistica rischierebbe di non essere efficace per una certa tipologia di utenza, considerato che una fascia importante di questi soggetti è composta da persone anziane, non sempre facilmente raggiungibili con un messaggio più utilizzato attraverso i media. Comunque sono elementi di considerazione rispetto ai quali si approfondiranno dei percorsi.
Questa necessità dovrà essere considerata a maggior ragione, anche nel caso in cui dovessero divenire realtà le preannunciate misure agevolative anticipate dal governo nazionale, perché lì ci saranno altri aspetti di carattere organizzativo dei quali si occuperà il collega Lanièce. Ovviamente su queste abbiamo al momento una dimensione che è relativa agli annunci degli organi di stampa, ma non siamo ancora di fronte alla definizione generale di un percorso, quindi non posso anticipare dei temi la cui conoscenza per ora è ancora parziale.
Si chiede se si possa predisporre un contributo per il riscaldamento alle famiglie meno favorite, con requisiti simili a quelli previsti dalla Provincia di Trento. A questo proposito vale la pena ricordare che la legge 19/1994, recante norme in materia di assistenza economica, prevede già al di fuori delle misure per la salvaguardia del cosiddetto minimo vitale, la concessione di contributi straordinari per il pagamento delle spese di riscaldamento e in generale delle bollette, che si affianca agli aiuti sul pagamento degli affitti previsti dalla legge 36/1998. Ma la domanda tiene conto di altri fattori e si chiede se si vuole andare oltre. Come ho già anticipato in premessa, saranno anche altre le misure che nel prossimo futuro saranno messe in campo, questo nello specifico dall'Assessorato alle attività produttive sui temi energetici (poi cercherò di illustrare alcuni passaggi rispetto a questo), con uno sguardo di attenzione alle categorie più deboli (e su questa parte l'interessamento dell'Assessorato alla sanità e soprattutto gli aspetti organizzativi e conoscitivi saranno necessari e indispensabili addirittura).
Si chiede poi se si intende estendere comunque tali contributi per il riscaldamento, indipendentemente dal reddito, a tutti coloro che non usufruiscono dei cosiddetti "buoni benzina", ed è questa la parte interessante per la quale dovrò spiegare un paio di cose. La questione non si limita a questo, è più complessa e comprende anche altri temi, però è importante dire che è allo studio dell'Assessorato alle attività produttive l'insieme di diverse tematiche per definire dei percorsi che possano consentire la possibilità di convertire le agevolazioni fiscali previste dalle vigenti disposizioni in materia di assegnazione e immissione al consumo dei generi contingentati, di cui alla legge 623/1949, in equivalenti benefici economici destinati alla popolazione, e questo a prescindere dai criteri che finora hanno regolato la ripartizione di queste agevolazioni: buoni di benzina piuttosto che beni in esenzione di cui abbiamo parlato recentemente con l'approvazione della legge.
Posto che è nostra intenzione procedere in questo caso a pervenire a un sistema agevolativo rivolto anche al singolo cittadino, senza possibilità di cumulo e disaggregato in base al personale utilizzo energetico prescelto, queste sono tutte ipotesi che abbiamo allo studio, perché poi bisognerà vederne anche l'effettiva applicazione. Ma partiamo da un quadro di carattere generale di questo genere, perché questo significherebbe che il cittadino potrebbe fruire di un aiuto sui costi di riscaldamento, oppure in alternativa di un equivalente aiuto sui costi di approvvigionamento della energia elettrica, oppure sull'acquisto di possibilità di movimentazione delle persone, acquisti di autovetture e di autoveicoli o sul costo di realizzazioni di impianti solari. Parlo di autoveicoli, perché stiamo immaginando, alla luce delle cose nuove che succedono, quale sarà l'impatto in futuro dei mezzi di trasporto elettrici, quindi è un elemento rispetto al quale non ho ancora delle idee precise, ma che siamo obbligati a tenere in considerazione quale elemento di novità che potrebbe avere anche degli impatti interessanti. Le sto facendo il quadro non di qualcosa di definito, ma degli elementi sui quali stiamo ragionando.
Il sistema di cui si tratta dovrebbe poi essere organizzato grazie all'articolazione di criteri specifici per materia, che a titolo esemplificativo potrebbero privilegiare coloro che opteranno per soluzioni impiantistiche basate su fonti rinnovabili, oppure che sceglieranno forme di trasporto ibride o addirittura mezzi elettrici, oppure che dovessero trovarsi in condizioni economiche più svantaggiate o in presenza di situazioni climatiche più disagiate rispetto alla quota in cui si risiede.
La necessità di omogeneizzare al massimo i criteri di concessione di eventuali aiuti, viste le tipologie che ho ipotizzato prima, nonché di garantire che gli stessi siano ispirati ad esigenze di equità sociale, rendono complesso un approccio legislativo. Si tratta di un obiettivo ambizioso, che potrà essere raggiunto con l'aiuto di altri soggetti istituzionali, perché qui ci dovrà essere il coinvolgimento di amministrazioni comunali, associazioni di consumatori, società energetiche, strutture regionali diverse, soprattutto al momento dell'eventuale attuazione di previsioni legislative, ma anche in sede di confronto, nell'elaborazione dell'articolato, al fine di raccogliere informazioni e dati che sono importanti. Rispetto a questo tema, poiché fra non molto saremo in argomento dovendo discutere del bilancio, vorrei concludere ricordando alcune cose, come peraltro ho avuto modo di dire in audizione in commissione. È nostra intenzione seguire questa strada e infatti non a caso ci siamo proposti di intervenire sulla legge regionale 3/2006, una legge che regola l'uso razionale dell'energia, ma noi vorremmo andare oltre combinando questa con la legge regionale 21/2008 sul risparmio energetico, per iniziare a dare ulteriori risposte rispetto alle iniziative già in essere che ho richiamato, grazie alla normativa statale e grazie anche alle disposizioni per adesso parziali e che riguardano solo alcune fasce di cittadini relative alla legge regionale 19/1994, con un percorso che ricomprenda un numero più elevato di persone.
Vorrei in conclusione precisare che le iniziative di cui ho fatto menzione sono figlie di una riflessione antecedente a fatti e agli eventi che hanno portato allo scoppio della crisi economica, iniziato con il fallimento della Lehman Brothers, perché era già un pezzo di strada che avevamo iniziato a percorrere nell'ambito di una riflessione più generale per quanto riguarda l'utilizzo delle fonti energetiche, il risparmio energetico e l'uso razionale dell'energia. Spero di aver risposto alle sue aspettative.
Président - La parole à la Conseillère Carmela Fontana.
Fontana (PD) - Ringrazio l'Assessore. Mi ritengo soddisfatta per le risposte che mi ha dato, perché vedo che si sta lavorando in questa direzione.
Volevo solo fare una precisazione sulla legge 19. So che ci sono questi contributi, ma mi chiedevo se si poteva vedere di dare un contributo più sostanziale, visto che il Comune di Trento arriva quasi a mille euro, cioè vedere di dare un contributo più sostanzioso. Comunque, grazie.