Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 231 del 26 novembre 2008 - Resoconto

OGGETTO N. 231/XIII - Interpellanza: "Promozione dell'attività golfistica in Valle d'Aosta".

Interpellanza

Ricordato lo studio sulle linee guida per la pianificazione e lo sviluppo dell'attività golfistica in Valle d'Aosta, affidato con deliberazione di Giunta n. 2010 del 2003;

Viste le dichiarazioni sulla stampa locale del Sindaco di Gignod in merito al possibile ampliamento del Golf Club Arsanière;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

la Giunta regionale per sapere:

1) se lo studio delle linee guida per la pianificazione e lo sviluppo dell'attività golfistica è ancora attuale;

2) se e come si inseriscono le iniziative proposte in questi anni nello studio sopra citato;

3) se è intenzione dell'Amministrazione regionale promuovere, e in che modo, l'attività golfistica in Valle d'Aosta;

4) se è intenzione dell'Amministrazione regionale ampliare in tempi brevi l'offerta delle strutture golfistiche in Valle d'Aosta.

F.to: Bertin - Patrizia Morelli

Président - La parole au Conseiller Bertin.

Bertin (VdAV-R) - Sarò breve. La diffusione della pratica del golf in Europa è in continuo aumento: negli ultimi 15 anni si è avuta una crescita quasi esponenziale, triplicata in poco tempo. È un fenomeno ormai ragguardevole che è facile prevedere in continua espansione, legandosi anche all'aumentato benessere e alla quantità di tempo libero a disposizione. Se si guarda poi agli Stati Uniti, dove i praticanti sono più di 20 milioni, si può facilmente pensare che tra non poco lo sport del golf, da uno sport di élite diventerà uno sport popolare, come molti altri, come è stato il caso del tennis e di altri sport.

Diventa pertanto importante prevedere il tipo di sviluppo che si vuole dare a questo sport e le possibili implicazioni turistiche collegate a questa pratica. Sono oggi presenti in valle, credo, 6 campi di golf. Alcuni di questi hanno una vocazione essenzialmente turistica: è il caso di Cervinia e Courmayeur, i quali sono campi ad alta quota in un ambiente straordinario che non si può mettere in concorrenza con nessun altro tipo di campo; esistono poi dei campi diversi a quote più basse.

È pertanto intenzione di questa interpellanza capire che tipo di sviluppo si vuole dare al golf, sia dal punto di vista dell'infrastruttura che della pratica sportiva. È importante prendere una direzione, a mio avviso, e seguirla, anche visti gli investimenti di dimensioni considerevoli che richiede questo tipo di attrezzatura.

Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Grazie, Presidente. Sicuramente quanto dice il collega Bertin è patrimonio comune e condiviso. L'interpellanza parte con due premesse: una a livello generale, l'altra a livello più specifico che riguarda una iniziativa puntuale.

Per quanto riguarda la pianificazione dell'attività golfistica, si ricorda uno studio che è stato dato al sig. Paolo Croce, che è un consulente esperto della Federazione italiana golf e di numerosi golf club, nonché enti operanti nel settore in Italia e all'estero, oltre che autore di numerose pubblicazioni specialistiche riguardanti la realizzazione di campi da golf. Quindi l'Amministrazione ha raccolto un parere da una delle massime autorità che sono a disposizione; d'altra parte è stato chiesto ai sensi del 116 l'acquisizione del documento. Questo elaborato finale, dal titolo "Linee guida per la pianificazione delle attività golfistiche in Valle d'Aosta", è stato consegnato a marzo 2004 e si compone di sei parti: diffusione del golf in Europa, il gioco del golf in Italia, il caso della Valle d'Aosta, linee guida per la realizzazione di nuovi percorsi di golf in Valle d'Aosta, individuazione di aree impiegabili per la realizzazione di nuovi percorsi di golf, programmazione della iniziativa e relativi costi di realizzazione e gestione.

Partiamo, quindi, da un quadro generale, per poi scendere e vedere le possibilità. Per gli argomenti trattati lo studio di cui trattasi può ritenersi sostanzialmente ancora attuale, sia per quanto riguarda l'aspetto relativo all'evoluzione e alle prospettive della pratica del golf in Italia e in Europa, sia in merito alle caratteristiche e alla possibile ubicazione in valle di strutture destinate agli appassionati di questa disciplina.

La seconda domanda, "se e come si inseriscono le iniziative proposte in questi anni nello studio sopra citato", le iniziative proposte negli ultimi anni ai fini dell'ampliamento della offerta golfistica in Val d'Aosta sono state le seguenti: l'ampliamento da 9 a 18 buche del campo situato al Breuil, che è in fase avanzata, e la progettualità dell'ampliamento da 9 a 18 buche del campo di Gignod. Il campo del Breuil, che lo studio già considera nella prospettiva di un ampliamento da 9 a 18 buche, viene descritto come struttura molto legata all'attività turistica, capace di consentire l'integrazione dell'offerta sciistica e della località a beneficio degli operatori locali, facilmente raggiungibile in quanto posto all'ingresso dell'abitato, sebbene un po' faticoso in considerazione del differenziale altimetrico piuttosto accentuato fra la parte più alta e quella più bassa. Il campo di Gignod viene invece considerato positivamente dal professionista in virtù della quota, che consente di allungare la stagione golfistica dall'inizio di aprile fin verso la metà di novembre, della vicinanza al capoluogo regionale, che consentirebbe (se ben sfruttata) di colmare l'handicap costituito dalla quasi totale assenza di strutture ricettive negli immediati dintorni, e infine dell'agevole raggiungibilità attraverso le principali direttrici stradali e autostradali. Il campo, anch'esso analizzato anche alla luce di un possibile ampliamento da 9 a 18, pur se caratterizzato da un percorso che il consulente descrive come ortograficamente tormentato, con forti dislivelli fra le buche, è penalizzato secondo il progetto di ampliamento dall'impossibilità di consentire il rientro in club house con la buca 18. Generalmente abbiamo degli anelli: quando arrivi alla buca 18 di fatto sei nella prossimità della club house. Viene tuttavia considerato favorevolmente, soprattutto in relazione alla quota altimetrica.

Lo studio effettuato dal sig. Croce evidenzia le caratteristiche ottimali per la realizzazione di un campo a 18 buche e individua le zone del territorio regionale che a suo giudizio posseggono l'intera gamma dei connotati a tal fine considerati ideali. Le caratteristiche considerate sono queste: area al di sotto degli 800-1000 metri; dimensioni sufficienti, superficie complessiva non inferiore a 60 ettari; aree tendenzialmente pianeggianti, in modo da realizzare un percorso poco faticoso adatto a neofiti e principianti, ma che possa prevedere strategie e soluzioni di gioco anche più difficili per stimolare il giocatore esperto e il professionista; presenza di una buona ricettività turistica in loco o comunque facile raggiungibilità delle zone dotate di infrastrutture; in ultimo, pregio del contesto sotto il profilo paesaggistico e ambientale.

Il professionista ha individuato le aree che, possedendo tutti i requisiti suddetti, ha ritenuto di considerare come siti ideali. Queste sono le aree teoriche in virtù dei criteri che ho letto: l'area n. 1 è compresa fra i comuni di Nus, Saint-Marcel, Brissogne, Pollein e Quart; l'area n. 2 è compresa fra i comuni di Issogne, Verrès e Arnad; L'area n. 3 è compresa fra Saint-Vincent e zone limitrofe; l'area n. 4 si trova all'imbocco della Valgrisenche, fra i comuni di Avise e Arvier; l'area n. 5 si trova fra i comuni di La Salle e Morgex. Quindi la zona su cui insiste il campo di Gignod non rientra fra quelle ritenute (astrattamente) ideali. Si fa astrazione della disponibilità dei terreni, si fa astrazione del fatto che i terreni siano destinati ad attività agricola, ci sono una serie di aspetti: il professionista ha guardato da un punto di vista solo teorico.

Gignod, dicevo, non rientra fra quelle ritenute ideali in ragione della mancanza di una delle caratteristiche indicate: aree tendenzialmente pianeggianti tali da consentire l'allestimento di un percorso adatto anche a neofiti e principianti.

Fermo restando che, come evidenziato dallo studio di cui trattasi, risultano piuttosto limitate le zone in valle in cui inserire un percorso di golf avente dimensioni sufficienti per un tracciato a 18 buche, in merito al progetto di ampliamento di detto campo promosso dal comune di Gignod e dalla comunità montana Grand Combin, l'Amministrazione regionale ha ritenuto di dover effettuare alcune verifiche ritenute essenziali con riferimento a due aspetti di fondamentale importanza. Il primo riguarda l'entità dell'investimento, 8,7 milioni IVA inclusa per il solo ampliamento del campo da gioco, a cui dovrebbero aggiungersi 4,4 milioni IVA inclusa per la realizzazione delle infrastrutture di servizio: club house, hangar per le attrezzature, sottopasso di collegamento. Parliamo di 13 milioni di euro circa, quindi questo è un dato di grande attenzione, anche in virtù di quello che ci ha detto Croce nel 2004.

Pur premettendo che una stima sufficientemente precisa dei costi di realizzazione di un campo da golf può effettuarsi solo in presenza di un progetto definitivo, allo stato attuale - per Gignod esiste infatti un mero progetto preliminare - il professionista incaricato ha provveduto a fornire un quadro analitico dei costi standard, derivanti dalla realizzazione di un nuovo campo a 18 buche. Dice: i costi standard per la costruzione di un campo a 18 buche infrastrutture di servizio escluse di qualità medio alta, si stimano in una spesa compresa fra 3,4 - 3,5 milioni di euro netti; ovviamente è un ragionamento di costi standard. Considerando che la previsione di spesa indicata dalle amministrazioni proponenti ammonta a circa 7,3 milioni riferiti solo all'ampliamento del campo da 9 a 18, e pur tenendo in considerazione che la stima effettuata dal consulente risale al 2004, il governo regionale ha ritenuto necessario non affrettare le decisioni in merito al finanziamento dell'opera, riservandosi di valutare la congruità della spesa prevista, in relazione alle caratteristiche dell'investimento, soprattutto se rapportate alle sue potenzialità in termini di ampliamento della offerta turistica e sportiva della zona.

Il secondo aspetto sul quale è in atto un confronto con il Comune e la Comunità montana è legato alla disponibilità dei terreni interessati dall'opera, che allo stato attuale risulterebbe assicurata solo per 15 anni. Considerati i tempi prevedibili per il completamento dell'opera e per l'apertura al pubblico del nuovo impianto, risulterebbe disponibile un arco temporale che risulta troppo breve per ammortizzare l'investimento realizzato, esponendo le amministrazioni coinvolte al rischio di infruttuosa rinegoziazione delle cosiddette put options con i proprietari dei terreni interessati, dopo solo una decina di anni dalla inaugurazione del nuovo campo. In relazione alla consistenza dell'impegno finanziario richiesto è risultato imprescindibile subordinare il finanziamento alla garanzia della totale disponibilità dei terreni di proprietà privata per un periodo di almeno 30 anni. Quindi, rispetto a questo tema, le valutazioni fatte dagli uffici mettono sul tavolo che un investimento di 7,5 milioni, qualora dovesse essere ritenuto congruo, si giustifica solo se c'è una profondità temporale di quel tipo.

A completamento della risposta, per avvalorare le premesse del collega Bertin, l'Amministrazione regionale considera il golf come componente importante dell'offerta turistica sportiva della regione: abbiamo citato l'ampliamento del campo del Breuil, abbiamo inserito nel catalogo dei prodotti che l'Assessorato promuove nell'ambito delle iniziative (pubblicità, saloni, contatti con la stampa) per questa attività. Vale anche per il prodotto golf la considerazione che un'efficace strategia di vendita non può prescindere dalle necessarie iniziative da parte del complesso degli operatori privati interessati, in mancanza delle quali il solo intervento istituzionale non può costituire garanzia di risultati in linea con le potenzialità espresse dal territorio. In ultimo, ancora, ci siamo confrontati in commissione: ricordo che l'Amministrazione garantisce dal 2007 un indispensabile supporto ai soggetti gestori dei campi di golf presenti in valle, mediante una erogazione di contributi per il ripristino funzionale e la manutenzione straordinaria dei campi, con uno stanziamento annuo complessivo di 370.000 euro, che sono i contributi previsti all'articolo 5 della legge 16/2007. L'altro giorno ci siamo confrontati in commissione e abbiamo riaperto i termini per consentire di utilizzare appieno queste nostre disponibilità, indispensabili per la gestione dei campi. Spero di aver dato tutti gli elementi.

Président - La parole au Conseiller Bertin.

Bertin (VdAV-R) - Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per il ripasso che abbiamo fatto delle linee guida per il golf in Valle d'Aosta; fra l'altro avevo fatto un 116 per averlo. Ho trovato delle simpatiche annotazioni sulle fotocopie che mi sono state date: non so se sono sue o di chi, a margine, aggiunte, ma a parte questo aspetto divertente, la risposta non so come interpretarla. Quello che mi interessava era capire se si voleva aumentare l'offerta turistica di strutture golfistiche: in realtà non mi ha risposto né dove, né quando, né perché. Non mi interessava sapere dove, mi interessava sapere quando e dove...

(Interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

... grazie, facciamo così. Sono insoddisfatto naturalmente!