Oggetto del Consiglio n. 230 del 26 novembre 2008 - Resoconto
OGGETTO N. 230/XIII - Interpellanza: "Intendimenti in merito alla sperimentazione del voto elettronico in occasione delle prossime consultazioni elettorali".
Interpellanza
Premesso che la Provincia Autonoma di Trento ha avviato un progetto di studio volto a facilitare e a velocizzare le operazioni di voto e scrutinio, sviluppando, attraverso una serie di prove e sperimentazioni una macchina per il voto che risponde ai necessari requisiti di sicurezza, affidabilità e semplicità nell'utilizzo da parte di tutti gli elettori;
Rilevato che, come è stato accertato, non sussistono resistenze da parte dei cittadini di tutte le età e di tutti i livelli di istruzione a servirsi senza difficoltà dell'innovativo dispositivo poiché sono riprodotte su uno schermo sensibile al tocco le caratteristiche dell'attuale scheda cartacea, consentendo di indicare sul monitor il nome del candidato e della lista prescelti e di stampare anche una "prova cartacea" che l'elettore controlla prima di confermare definitivamente il proprio voto;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
la Giunta regionale per sapere se:
1) intende aderire alla sperimentazione in questione in vista delle prossime consultazioni elettorali;
2) ritiene di dover promuovere il voto elettronico per impedire le contestazioni sull'attribuzione dei voti e assicurare la assoluta segretezza del voto espresso.
F.to: Louvin - Morelli Patrizia
Président - La parole au Conseiller Louvin.
Louvin (VdAV-R) - Non farò perdere tempo al Consiglio, perché la questione è molto puntuale. Mi riservo di approfondirla semmai in sede di replica. Le premesse della questione sono note e riguardano la sperimentazione attuata pochi giorni fa dalla Provincia di Trento. Non è la prima occasione nella quale la Provincia di Trento testa procedure di voto elettronico e quindi si porta avanti in un percorso che riteniamo di dover seguire con la massima attenzione.
Formulerei all'esito della risposta qualche eventuale considerazione ulteriore, ma ci preme conoscere gli intendimenti del governo regionale: se il voto elettronico rientra o non rientra nelle ipotesi intorno alle quali si sta in questo momento lavorando.
Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.
Rollandin (UV) - Je remercie le Conseiller pour avoir soumis à l'attention de cette assemblée un thème, dont en effet ce n'est pas la première fois qu'on parle ici.
Je crois que l'expérience qu'est en train de faire la Province de Trento est quelque chose qui doit être examiné avec attention. Il ne s'agit pas de dire "intende aderire alla sperimentazione", car c'est dans le concept: évidemment on ne peut pas être partenaire d'une initiative qui a été faite en pleine autonome. Si l'Administration régionale adhère à ce projet, peut présenter un projet qui soit en lui-même un projet complet et qui aille s'insérer dans un contexte régional.
Quant aux prochaines élections mentionnées par cette interpellation, il faut rappeler que s'il s'agit des élections européennes qui se tiendront au printemps 2009, le déroulement de ces dernières est réglementé par des lois de l'Etat. L'expérimentation du vote électronique ne peut donc être mise en œuvre dans ce cas, qu'avec l'accord avec le Ministère de l'intérieur et en application des dispositions étatiques en la matière. En tout état de cause les délais techniques nécessaires ne permettraient pas de lancer cette initiative à l'heure actuelle: après, si on veut, j'entrerai dans les détails, mais c'est difficile.
Le deuxième point de l'interpellation porte sur le choix éventuel du gouvernement régional, à savoir si ce dernier veut adopter le vote électronique pour éviter toute contestation au sujet de l'attribution des voix et pour assurer le secret du scrutin. Comme chacun sait, notre région a été la première en Italie à expérimenter le scrutin électronique dans le cadre du projet lancé par le Ministre de l'intérieur. Ces premières opérations ont eu lieu à l'occasion des élections communales de 1997 dans les communes de La Salle, Arnad, Valsaverenche, Issime et Courmayeur. Je rappelle que cette nouvelle procédure n'avait pas à l'époque été mise en place parallèlement aux opérations de vote de type traditionnel, mais qu'elle les avait purement et simplement remplacées et que le scrutin était donc pleinement valable du point de vue juridique. Je dis ça car on peut avoir les trois systèmes: parallèles, exclusifs, alternatifs.
Pour ce qui est de la situation actuelle, en mars 2007 le gouvernement régional a examiné le rapport rédigé par le groupe d'étude chargé de définir les éléments nécessaires à la mise en place du vote électronique dans notre région. Pour résumer, ce document présentait les diverses conditions technologiques, normatives et organisationnelles qu'il convenait de réunir en vue de l'introduction du scrutin électronique, ainsi qu'un calendrier et une estimation des coûts y afférents.
Je rappelle que la législation en vigueur en matière d'élections communales, à savoir la loi 34/1997, prévoit que dans les bureaux électoraux de section définis par arrêté du Président du gouvernement régional, les opérations de vote et de dépouillement se déroulent au moyen de machines à vote électronique. Compte tenu de ce fait, nous sommes en train d'étudier la possibilité de procéder à une nouvelle expérimentation de ce mode de scrutin, dans le cadre des élections communales générales de 2010. Il s'agirait, dans des communes ou dans des bureaux électoraux de section qu'il faudra définir, d'organiser le vote électronique soit en parallèle avec les opérations de type classique, soit à la place de ces dernières, comme cela a été fait en 2007. L'issue de cette expérimentation pourra préparer le terrain à l'introduction expérimentale du vote et du dépouillement électronique lors des élections régionales 2013.
Cela pour dire qu'on partage l'avis que c'est bien de prévoir de l'utiliser. Le seul aspect que nous sommes en train de voir du point de vue technique c'est s'il est possible de le faire à l'échelon général, ou de prévoir dans deux phases: la première pour les petites communes et la deuxième pour toutes les communes. C'est évident que le mieux ce serait de faire le même système pour toutes les communes, mais il y a des questions techniques que nous sommes en train d'examiner.
Alors, comme principe il s'agit de dire si on était d'accord d'aller dans cette direction: la réponse est oui. La seule question sur laquelle nous voudrions être en quelque sorte rassurés c'est de ne pas avoir des ennuis ou des entraves par rapport au vote traditionnel. La question c'est de voir si c'est le cas de présenter les deux questions parallèles ou bien tout de suite alternatives. L'adresse c'est d'aller dans la direction du vote électronique. J'espère d'avoir répondu.
Président - La parole au Conseiller Louvin.
Louvin (VdAV-R) - Siamo molto interessati a quello che è stato detto. Intanto riprendo la questione, con una angolatura che penso interessi anche direttamente i colleghi che sono impegnati in questo momento nelle riflessioni sulle procedure elettorali per il rinnovo dei consigli comunali. Non era nostro intendimento sollevare questioni in ordine alla prima consultazione che abbiamo di fronte a noi, che è di natura europea e per la quale i tempi sono molto stretti, ma nel momento in cui si discute della procedura elettorale per le prossime elezioni comunali, dell'opportunità o meno di votare il nome o il numero del singolo candidato, anche la questione del voto elettronico non è priva di influenza: a volte il mezzo influenza anche il fine o l'attività che è in corso.
Abbiamo sentito in commissione osservazioni, rilievi che riguardano le modalità di espressione: difficoltà di identificazione delle persone e quant'altro. Il sistema sperimentato in Trentino: quando parliamo di eventualità di aderire a questa sperimentazione, non intendiamo fare delle cose insieme sul piano organizzativo, quanto attingere a questa esperienza, che non è solo condotta dalla Provincia, ma anche dalla fondazione Bruno Kessler, come anche da società e istituzioni specializzate nella democrazia elettronica. Quindi, attivare una rete di scambio e di informazioni utile a far sì che questo salto, che dobbiamo prima o poi fare, possa essere fatto in fretta e bene, perché aiuterebbe anche, in ipotesi, a superare qualche problema di relativa non segretezza delle procedure di voto. Mi riferisco al fatto che uno spoglio in sezioni numericamente al di sotto di 100 unità, comporta sempre anche delle problematiche di facile controllabilità del voto: non è molto malizioso poter immaginare che in ambiti sempre più ristretti il voto a preferenza multipla - questione già trattata in altre sedi politiche, anche recentemente, ma che si ripropone regolarmente - è un momento di facile condizionamento.
Siamo favorevoli a che si utilizzino bene le tecnologie che possono aiutare ad un risultato positivo. Per noi il risultato positivo è agevolare il cittadino che non ha una grande facilità con strumenti elettronici, un cittadino che in molti casi (quasi il 10% della popolazione) è affetto da analfabetismo o analfabetismo di ritorno, in modo che sia in grado di esprimere correttamente il proprio voto in assoluta tranquillità e in assoluta trasparenza. Per questo siamo interessati e per questo invitiamo la Giunta ad andare avanti, a non fermarsi in mezzo al guado e se ci sono possibilità di realizzare per le elezioni comunali, questa può essere una bella sfida per voi, per arrivare per primi a un traguardo su un percorso sul quale ci siamo mossi per tempo, perché lo abbiamo affrontato in tempi ormai risalenti, parliamo di 11 anni fa. È curioso: i bancomat non ci hanno messo 11 anni ad entrare in funzione e ci siamo bene o male abituati quasi tutti; le tecnologie, in particolare il touch screen - che è il toccare lo schermo per indicare solo quello che si vuole - oggi sono sufficientemente sofisticate per permetterci di risolvere questo problema. In questo senso va il nostro interesse e il nostro invito a non rallentare su questa marcia. Grazie.