Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 228 del 26 novembre 2008 - Resoconto

OGGETTO N. 228/XIII - Interpellanza: "Intendimenti in merito alla ristrutturazione di Palazzo Roncas di Aosta e sua eventuale nuova destinazione".

Interpellanza

Preso atto che si sta completando il trasferimento delle caserme dei carabinieri di Aosta dalle sedi di Piazza Roncas e via Cesare Battisti nella nuova struttura di via Clavalité, intitolata al colonnello Edoardo Alessi, carabiniere aostano ucciso dagli occupanti nazisti il 26 aprile del 1945;

Ricordato che palazzo Roncas è una delle più belle strutture edilizie del capoluogo regionale e che, estinta la discendenza Roncas e acquisita dall'Amministrazione del Duché d'Aoste, ha sempre rivestito un ruolo pubblico, ospitando dal vice-Balivo sabaudo all'Intendente del Regno Sardo, dalla sotto-Prefettura napoleonica sino all'Intendenza sardopiemontese e alla sotto-Prefettura circondariale della provincia di Torino;

Richiamato il noto problema degli Archivi storici regionali, afflitti da una carenza cronica di spazi che impedisce l'acquisizione dei numerosi fondi pubblici e privati resisi disponibili, e quello di una sede adeguata per importanti enti culturali, come ad esempio l'Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d'Aosta;

Tenuto conto che destinare palazzo Roncas a sede degli Archivi storici e delle più prestigiose realtà culturali della Valle d'Aosta sarebbe non solo un modo per valorizzare la splendida struttura, ma anche per qualificare la zona settentrionale della città di Aosta, ove già insiste il Museo regionale, come polo culturale;

la sottoscritta Consigliera regionale

Interpella

l'Assessore competente per conoscere se intenda ristrutturare palazzo Roncas, reso libero dall'Arma dei Carabinieri, e destinarlo a sede degli Archivi storici regionali e di importanti enti culturali valdostani, come ad esempio l'Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d'Aosta.

F.to: Fontana Carmela

Président - La parole à la Conseillère Fontana Carmela.

Fontana (PD) - Grazie, Presidente. Finalmente il gruppo e la compagna carabinieri di Aosta ha una nuova sede in via Clavalité ad Aosta, intitolata a un eroe aostano, il colonnello dei carabinieri e partigiano Edoardo Alessi, nome di battaglia Marcello, comandante di tutte le formazioni partigiane della Valtellina, ucciso dai fascisti la mattina del 26 aprile 1945.

Con il trasloco alla nuova caserma, lo storico Palazzo Roncas, forse il più prestigioso edificio rinascimentale della Valle d'Aosta, torna ad essere nella disponibilità dell'Amministrazione regionale. Questa interpellanza ha l'obiettivo di riflettere su questa straordinaria opportunità, che dovrebbe vedere il Consiglio e la Giunta regionale, in coordinamento con l'Amministrazione della città di Aosta, impegnati a trovare la più idonea destinazione.

A questo proposito ricordiamo per sommi capi la storia di questo palazzo. Completato nel 1606, fu acquistato dall'amministrazione del ducato di Aosta. Nel 1702 ospitò alti funzionari pubblici, fino al 1926: il vice-balivo del Ducato di Aosta, l'intendente del Regno sardo, il sottoprefetto napoleonico, l'intendente sardo-piemontese e la sottoprefettura di Aosta. Nel 1926 con la nascita della Provincia di Aosta diventa sede del comando dei carabinieri. Come si vede, Palazzo Roncas ha avuto un ruolo pubblico particolarmente importante per oltre tre secoli.

Ci permettiamo perciò di lanciare una proposta. La nostra regione in campo storico e archivistico ha un grave problema. Le importanti testimonianze del passato presenti nell'archivio storico regionale, negli archivi comunali ed ecclesiastici, nei fondi privati presi in carico dalla Regione, non hanno spazi adeguati per poter essere ben conservate e valorizzate. Malgrado i recenti interventi, la sede di piazza Accademia di S. Anselmo è inadeguata. I progetti di realizzare una cittadella degli archivi, fra l'altro vicino alla nuova caserma dei carabinieri, si sono arenati da anni. Se vogliamo risolvere il problema, una soluzione c'è: Palazzo Roncas può essere una sede dignitosa per il grande patrimonio di memoria della nostra valle, dove poter riunire tutti gli archivi. Si creerebbe così un luogo privilegiato della memoria valdostana, posto fra il museo archeologico e la futura università, e la parte settentrionale del centro storico di Aosta troverebbe un suo ruolo prestigioso e una sua identità precisa di polo culturale.

Riprendendo la dedica della nuova sede del comando carabinieri al colonnello partigiano Edoardo Alessi, non sarebbe male che a Palazzo Roncas trovasse posto anche l'istituto storico della resistenza e della società contemporanea in Valle d'Aosta, che completerebbe fino ai giorni nostri la memoria storica e che casualmente vive le stesse, se non più peIanti difficoltà logistiche degli archivi regionali.

Président - La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Viérin Laurent.

Viérin L. (UV) - Merci, M. le Président. Je remercie la collègue Fontana pour cette initiative, qui en effet pose l'accent sur un des monuments historiques, si comme ça on peut l'appeler, les plus importants de la ville d'Aoste, un bâtiment qui est riche en histoire et les passages cités par la collègue sont là pour le témoigner.

Pour ce qui est de la restructuration du Palais Roncas d'Aoste, je peux vous apporter un certain nombre d'éléments de réponse. Le Palais Roncas appartient à l'Administration régionale et est protégé par le décret législatif n° 42 de janvier 2004 et compte tenu, d'une part, de l'importance historique, que vous avez soulignée, artistique et architecturale de cet édifice et, d'autre part, du déménagement de la caserne des carabiniers, qui va quitter la place Roncas pour s'installer dans ses nouveaux locaux de la rue de la Clavalité, l'Assessorat à travers la Surintendance des activités et des biens culturels a jugé opportun de faire effectuer une étude de faisabilité, afin de pouvoir évaluer le potentiel des lieux et l'utilisation qui pourrait en être faite, dans les limites imposées par la préservation de ce remarquable élément de notre patrimoine historique. Il y a en effet - et nous avons discuté de l'importance de ce lieu - toute une série d'exigences d'un côté de préservation, mais aussi de mise en sûreté et d'autres éléments qui doivent être compatibles avec ce qu'on veut faire de ce lieu.

Sur la base de la loi n° 18, en avril 2007 j'ai apporté une délibération au Gouvernement régional, qui mandatait l'architecte Nicole Morise de Saint-Vincent et l'ingénieur Philippe Gard de Verrès, aux fins d'élaborer une étude comportant la vérification de destinations d'usages compatibles avec les impératifs de protection du Palais Roncas, la faisabilité architecturale du projet et l'évaluation économique de ce dernier. Ce sont les éléments qui doivent nous aider après à déterminer ce qu'on veut en faire. Cette étude, ainsi que d'autres, a été approuvée par délibération du Gouvernement régional le 18 avril 2008. Pour déterminer la destination d'usage optimale du Palais Roncas, les auteurs de l'étude se sont donné certains paramètres de base. Avant ils ont souligné un critère historique et architectural - impératifs de protection de la structure, qui constitue un exemple remarquable de l'architecture laïque valdôtaine de la fin de la Renaissance, mais également un témoignage de l'histoire de la Vallée, dans la mesure où l'édifice a toujours accueilli des organes de représentation de celle-ci; puis critère économique - soutenabilité financière des travaux de restauration et d'entretien du palais et de ses dépendances; et critère structurel - liaisons intérieur/extérieur difficiles et ampleur particulière des salles, qui sont pour la plupart couvertes de voûtes et de grandes dimensions; et puis enfin critère urbanistique - implantation prestigieuse au cœur de la ville et à l'intérieur de l'enceinte romaine, édifice d'une importance historique et culturelle considérable, classé par le Piano Regolatore Generale Comunale dans les structures destinées à l'administration publique. C'est pour ces raisons qu'il a été recommandé que cette construction si particulière accueille le siège d'une institution publique et les bureaux y afférents.

Je crois qu'en conclusion il est important de souligner que la synthèse de l'étude en question a été publiée dans le Bulletin de la Surintendance, qui est l'instrument scientifique par excellence de notre Assessorat, à travers la Surintendance qui est connu en toute Italie et qui dans les pages de 304 à 305 du n° 5 parle, d'un point de vue des contenus scientifiques, de cet aspect. Ce livret qui sort tout juste des presses sera présenté samedi de cette semaine au Château d'Aymavilles, durant une conférence, et ce sera un moment important pour étudier les contenus scientifiques du monument. Sur la destination nous sommes donc ouverts à une réflexion qui ira dans le sens que je vous disais.

Président - La parole à la Conseillère Fontana Carmela.

Fontana (PD) - Ringrazio l'Assessore per le sue risposte dettagliate. Prendiamo atto che avete già deciso la destinazione di questo palazzo storico, la destinazione ad amministrazione pubblica con relativi uffici. Ci dispiace che la nostra proposta non sia stata recepita: ci sembrava veramente interessante, vista la storia di questo palazzo. Sarebbe stata una scelta ideale per risolvere il problema degli archivi, che sono un grande patrimonio di memoria storica della valle, con l'auspicio che si realizzi una struttura come la cittadella degli archivi nel più breve tempo possibile.