Oggetto del Consiglio n. 201 del 13 novembre 2008 - Resoconto
OGGETTO N. 201/XIII - Interrogazione e interpellanza: "Modalità di verifica dei requisiti richiesti per ricoprire la carica di Direttore amministrativo dell'azienda Unità Sanitaria Locale".
Interrogazione
Visto l'art. 3 e seguenti del Decreto Legislativo 30.12.1992, n. 502 e successive modifiche ed integrazioni, che stabilisce i requisiti per la nomina a Direttore amministrativo prevedendo che "il Direttore Amministrativo è un laureato in discipline giuridiche o economiche che non abbia compiuto il sessantacinquesimo anno di età e che abbia svolto per almeno cinque anni una qualificata attività di direzione tecnica o amministrativa in enti o strutture sanitarie pubbliche o private di media o grande dimensione";
Richiamata la valutazione della Prima sezione del Consiglio di Stato del 17 maggio 2006 n. 1517/06 con cui si affermava che la "formula contenuta nell'accennato art. 3 del d.lgs. n. 502 del 1992 è stata tradizionalmente intesa come volta a richiedere una qualificata attività di direzione tecnica o amministrativa presso strutture sanitarie o presso enti a carattere sanitario";
Constatato che l'Azienda sanitaria U.S.L. della Valle d'Aosta - Vallée d'Aoste, con la delibera 1550 del 4 settembre 2008 del Direttore generale, ha nominato, anche sulla base di non meglio definiti pareri legali, un Direttore amministrativo, che non possedeva la qualificata attività di direzione tecnica o amministrativa, in quanto aveva assunto incarichi di consigliere d'amministrazione o di vicepresidente non operativo, e, comunque, tali incarichi non erano stati svolti in enti o aziende sanitarie pubbliche o private di medie o grandi dimensioni;
Preso atto delle dimissioni dello stesso Direttore amministrativo;
Ribadita la necessità del massimo rispetto, formale e sostanziale, della normativa, al fine di garantire al servizio sanitario regionale le competenze necessarie al mantenimento di un adeguato standard di efficienza ed efficacia;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
La Giunta regionale per conoscere:
1) se vi era stata una concertazione tra Assessorato regionale alla Salute e Direzione generale dell'Usl valdostana in merito alla nomina in questione;
2) su quali pareri legali la Direzione generale dell'Azienda sanitaria U.S.L. della Valle d'Aosta - Vallée d'Aoste abbia basato la nomina del Direttore amministrativo, di cui alla delibera del 4 settembre u.s.;
3) se tali pareri sono stati portati a conoscenza o comunque sono a conoscenza dell'Assessorato medesimo;
4) se vi siano delle conseguenze negative per l'Azienda sanitaria o per i cittadini relativamente alle decisioni adottate dal Direttore amministrativo da poco dimessosi, nel periodo del suo incarico.
F.to: Fontana Carmela - Rigo
Interpellanza
Richiamato il D.Lgs 30.12.1992 n. 502 inerente il riordino della disciplina in materia sanitaria ed in particolare il punto 7 dell'art. 3 del Titolo I° nel quale si specifica che "... il direttore amministrativo è nominato con provvedimento motivato del direttore generale, deve essere un laureato in discipline giuridiche o economiche, non aver compiuto il sessantacinquesimo anno di età e aver svolto per almeno cinque anni una qualificata attività di direzione tecnica o amministrativa in enti o strutture sanitarie pubbliche o private di media o grande dimensione";
Preso atto che con deliberazione del Direttore Generale dell'Usl n. 1550 del 04.09.2008 è stato nominato Direttore Amministrativo dell'Azienda Unità Sanitaria Locale della Valle d'Aosta a decorrere dall'08/09/2008 il dott. René Benzo;
Considerato che nelle premesse della sopra citata deliberazione venivano esposti i requisiti di idoneità al ricoprimento della carica di Direttore Amministrativo dell'Usl posseduti dallo stesso dott. Benzo;
Appreso che in data 16.10.2008 il dott. René Benzo si è dimesso volontariamente dopo solo quaranta giorni di lavoro dalla carica di direttore amministrativo dell'Usl, a seguito di perplessità sollevate dall'amministrazione regionale proprio sulla sua nomina perché non avrebbe posseduto i requisiti necessari per il ruolo da ricoprire;
Appreso dagli organi di stampa che l'Assessore alla Sanità, salute e politiche sociali ritiene che le norme per la nomina dei vertici delle aziende sanitarie sono troppo restrittive, per una realtà di piccoli numeri come è la Valle d'Aosta;
il sottoscritto consigliere regionale
Interpella
l'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali per sapere:
1) su che argomentazioni si fondano e quanti sono i pareri legali richiesti per la nomina del dott. René Benzo, a chi sono stati commissionati e quanto sono costati;
2) perché i dirigenti regionali competenti non siano stati interpellati per esprimere preventivamente alle nomine il loro parere sui requisiti sopra ricordati;
3) quali motivazioni hanno portato il dott. René Benzo a dimettersi dall'incarico ricevuto, a fronte dei pareri legali sopra citati;
4) quali motivazioni inducono l'Assessore alla Sanità a voler abbassare di livello i requisiti da richiedere per rivestire l'importantissima e determinante carica di direttore amministrativo dell'Usl.
F.to: Chatrian
Presidente - La parola al Vice-presidente Chatrian.
Chatrian (VdAV-R) - Grazie, Presidente. Introducendo l'oggetto dell'interpellanza, credo sia necessario richiamare il decreto legislativo n. 502/1992, che tratta del riordino della disciplina in materia sanitaria e soprattutto il punto 7 dell'articolo 3 del titolo I, che dice che "il Direttore amministrativo è nominato con provvedimento motivato del Direttore generale, che deve essere un laureato in discipline giuridiche o economiche, non aver compiuto il 65° anno di età e aver svolto per almeno cinque anni una qualificata attività di direzione tecnica o amministrativa in enti o strutture sanitarie pubbliche o private di media o grande dimensione". Noi abbiamo appreso che il 4 settembre 2008 il Direttore generale dell'USL ha nominato il dott. René Benzo, nella deliberazione sono elencati i requisiti di idoneità. Abbiamo richiesto con l'ausilio dell'articolo 116 la deliberazione del Direttore generale dell'USL il 25 settembre e poi stranamente abbiamo appreso che in data 16 ottobre 2008 il dott. René Benzo si è dimesso volontariamente, solo dopo una quarantina di giorni di lavoro, dalla carica di Direttore amministrativo - così dagli organi di stampa - a seguito di perplessità sollevate dall'Amministrazione regionale proprio sulla sua nomina perché non avrebbe i requisiti necessari per il suo ruolo. Successivamente gli organi di stampa hanno riportato varie dichiarazioni. Il Direttore generale dell'USL cita: "è stata una decisione che il dott. Benzo ha preso con grande correttezza dopo che erano state sollevate perplessità, nonostante pareri legali favorevoli, raffronti, confronti, con altre realtà italiane sulla legittimità della sua nomina" e ancora: "la normativa non è chiara, lui ha preferito le dimissioni per questa cautela dopo che l'Amministrazione regionale aveva sollevato queste perplessità". Sempre sugli organi di stampa, per quello che possiamo conoscere ed essere informati, l'Assessore ha esplicitato che probabilmente le norme per la nomina dei vertici delle aziende sanitarie sono troppo restrittive per una realtà di piccoli numeri come la Valle d'Aosta e questo spesso ci costringe ad individuare professionalità di fuori Valle, di conseguenza il Dott. Benzo correttamente ha deciso di dimettersi. Ci preme, Assessore, conoscere: "su quali argomentazioni si fondano e quanti sono i pareri legali richiesti per la nomina del dott. René Benzo, a chi sono stati commissionati e quanto sono costati".
Secondo punto, forse procedurale e metodico: "perché i dirigenti regionali competenti non siano stati interpellati per esprimere preventivamente alle nomine il loro parere sui requisiti sopra ricordati".
Terza domanda: "quali motivazioni hanno portato il Dott. René Benzo a dimettersi dall'incarico ricevuto, a fronte dei pareri legali sopra citati".
Ultima domanda proprio dal punto di vista di indirizzo: "quali sono le motivazioni che la inducono a voler abbassare il livello dei requisiti, delle competenze e delle professionalità da richiedere per rivestire quella carica di Direttore amministrativo dell'USL".
Presidente - La parola all'Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Lanièce Albert.
Lanièce A. - Grazie. Risponderò citando punto per punto anche le questioni sollevate dal gruppo PD.
Il primo punto dell'interpellanza del collega Chatrian recita: "su che argomentazioni si fondano e quanti sono i pareri legali richiesti per la nomina del dott. René Benzo, a chi sono stati commissionati e quanto sono costati"; più o meno la stessa domanda è stata fatta dal gruppo PD: "su quali pareri legali la Direzione generale dell'Azienda sanitaria USL della Valle d'Aosta - Vallée d'Aoste abbia basato la nomina del Direttore amministrativo, di cui alla delibera del 4 settembre u.s.". L'Azienda USL ha provveduto a chiedere specifico parere legale allo Studio che supporta la Direzione nell'ambito dei contenziosi amministrativi. Lo Studio legale ha fornito dettagliato parere a supporto della nomina, evidenziando comunque i limiti interpretativi e il parere è stato fornito in forma gratuita.
Secondo punto dell'interpellanza del collega Chatrian: "perché i dirigenti regionali competenti non siano stati interpellati per esprimere preventivamente alle nomine il loro parere sui requisiti sopra ricordati" e prima domanda dell'interrogazione dei Consiglieri Fontana Carmela e Rigo: "se vi era stata una concertazione tra Assessorato regionale della salute e Direzione generale dell'USL valdostana in merito alla nomina in questione". Ricordo che la deliberazione relativa alla nomina del Direttore amministrativo non rientra fra gli atti sottoposti a controllo preventivo regionale, di cui la legge regionale n. 5/2000, quindi di esclusiva competenza del Direttore generale. È chiaro che vi era stata una comunicazione preventiva da parte del Direttore dell'Azienda USL sul nome del dott. Benzo, nei confronti del quale non avevo nutrito nulla di negativo, nessun commento negativo.
Terza domanda dell'interpellanza del Vice Presidente Chatrian: "quali motivazioni hanno portato il dott. René Benzo a dimettersi dall'incarico ricevuto, a fronte dei pareri legali sopra citati". Le dimissioni trovano motivazione nei limiti interpretativi che erano stati segnalati nel parere legale per giungere ad un chiarimento circa l'interpretazione della norma.
Al punto n. 3 dell'interrogazione del gruppo PD si chiede: "se tali pareri sono stati portati a conoscenza o comunque sono a conoscenza dell'Assessorato medesimo". È chiaro che questi pareri sono stati portati a conoscenza dopo la nomina, che è - come ho detto prima - di competenza del Direttore generale dell'Azienda USL e comunque è chiaro che in sede di approfondimento sono stati evidenziati dei punti critici, per cui si è concordato questo passaggio che ha portato alle dimissioni del Dott. Benzo.
Per quanto riguarda il quarto punto - che ritengo importante - dell'interpellanza del collega Chatrian: "quali motivazioni inducono l'Assessore alla Sanità a voler abbassare di livello i requisiti da richiedere per rivestire l'importantissima e determinante carica di Direttore amministrativo dell'USL", non concordo sul concetto "abbassare il livello". Io non ho affermato quanto indicato dal collega Chatrian, ho detto semplicemente che i requisiti sono troppo restrittivi e questa considerazione l'ho fatta a prescindere dal "caso Benzo", ma in linea con ciò che è successo e succede a riguardo della modifica del decreto legislativo n. 502/1992, in Italia. A questo riguardo cito alcune leggi: la L.r. 10/2006 della Sardegna, la L.r. 31/1997 della Lombardia, la L.r. 10/1993 della Provincia autonoma di Trento, la L.r. 7/2001 della Provincia autonoma di Bolzano, e quella dell'Umbria. In sostanza queste leggi regionali sono andate a modificare il provvedimento n. 502/1992, allargando i requisiti del Direttore amministrativo. Cito ad esempio la Lombardia: "al Direttore amministrativo è riconosciuta altresì attività di direzione tecnico-amministrativa svolta in enti o strutture pubbliche o private di media o grande dimensione anche non operanti in ambito sanitario". Vi ho segnalato i riferimenti legislativi, quindi potrete verificarli. Questo perché nella direzione strategica delle aziende sanitarie, che vede il Direttore amministrativo, il Direttore sanitario e il Direttore generale, le competenze sanitarie sono da un lato rappresentate dal Direttore sanitario, spesso proveniente da ambiente sanitario, se non addirittura esercita attività di medico. Come avete potuto constatare, molte Regioni hanno quindi ritenuto opportuno allargare i requisiti del Direttore amministrativo proprio perché si rischiava di perdere la possibilità di coinvolgere personalità particolarmente preparate in settori anche non sanitari.
Per quanto riguarda l'ultimo punto dell'interrogazione dei Consiglieri Fontana Carmela e Rigo: "se vi siano delle conseguenze negative per l'Azienda sanitaria o per i cittadini relativamente alle decisioni adottate dal Direttore amministrativo da poco dimessosi, nel periodo del suo incarico", il Direttore amministrativo non esercita funzioni direttamente volte all'esterno dell'Azienda, che spettano unicamente al Direttore generale, pertanto nessuna conseguenza si è prodotta, tanto meno a danno dei cittadini.
Presidente - La parola alla Consigliera Fontana Carmela.
Fontana (PD) - Ci dispiace che l'Assessore sostanzialmente approvi l'operato dell'USL, che noi non riteniamo assolutamente corretto. Infatti la deliberazione n. 1550/2008 del Direttore generale dell'USL ricorda che, ai sensi del decreto legislativo n. 502/1992 e successive modificazioni, per la nomina del Direttore amministrativo occorre aver svolto almeno per 5 anni qualificata attività di direzione tecnica o amministrativa in enti o strutture sanitarie pubbliche o private di grande dimensione. Il Consiglio di Stato del 17 maggio 2006 con il parere n. 1517 ha confermato che la qualificata attività di direzione tecnica o amministrativa deve essere stata svolta presso strutture sanitarie o enti a carattere sanitario. Ci rimane difficile da capire come rientrano in tali definizioni le esperienze del nominato Direttore amministrativo, poi dimessosi: Institut agricole, PILA (gestione impianti a fune), Projet Formation, Cofruits, Finaosta, Gestioni casearie, SITIB (gestioni degli impianti a fune); agricoltura, formazione, impianti di risalita, produzione formaggi e finanza non sono attività sanitarie. È evidente inoltre che l'essere un insegnante e un Consigliere di amministrazione o anche un Vice-presidente di Consiglio di amministrazione, ma senza deleghe, non sono posizioni gestionali e quindi non rientrano nelle fattispecie di qualificata attività di direzione tecnica o amministrativa. Insomma era già chiaro nella deliberazione dell'USL che non c'erano i requisiti e allora perché si è andati avanti? Ovviamente sperando che nessuno si accorgesse, per obbedire ad interessi che nulla hanno a che fare con quelli dei cittadini che utilizzano i servizi sanitari valdostani! Quello che è grave è che ci pare che non vi rendiate abbastanza conto che l'USL è in balia di questi interessi e in uno stato di precarietà da troppo tempo! Siamo al quarto Direttore amministrativo in meno di due anni e probabilmente per la fine dell'anno arriverà il quinto. Non ci sembra questo il modo di gestire il sistema sanitario valdostano nell'ottica di dare il miglior servizio ai cittadini e l'ambiente migliore a chi vi opera. Sarebbe opportuno che l'USL fosse vista non come un orto in cui la politica può razzolare i propri interessi, ma come un servizio pubblico più importante e più sensibile e in questo senso una Direzione generale più responsabile e corretta, nonché una stabilità gestionale associata ad una profonda competenza professionale è l'obiettivo che tutti noi ci dobbiamo auspicare.
Presidente - La parola al Vice-presidente Chatrian.
Chatrian (VdAV-R) - Grazie, Presidente. Assessore, siamo un poco dispiaciuti dalle sue risposte. La collega Fontana ha espresso bene la mancanza di informazioni, ma soprattutto la mancanza di chiarezza, quella chiarezza amministrativa e deontologica e nello stesso tempo anche professionale che lei non ci ha dato nella risposta. Al primo punto della nostra interpellanza lei ci ha risposto: "lo studio legale che al momento fa da consulente all'USL ha fatto il parere o una memoria gratuitamente", non abbiamo sentito il nome dello studio legale, glielo avevo chiesto direttamente in maniera molto esplicita nell'interpellanza, mi dispiace, un primo passaggio di chiarezza quanto meno. Ci ha detto che è gratuito, ma non abbiamo sentito chi era il legale o lo studio. Oltre a questo, questa leggerezza con cui lei ci ha esplicitato nella risposta, con nonchalance... 40 giorni di Direttore amministrativo... non c'è interpretazione... ha utilizzato parecchie volte il vocabolo "interpretazione", ma alle nostre domande puntuali lei proprio non ha risposto. Sì, ci ha risposto sulla seconda dicendo che le strutture regionali, il Dipartimento legale della Regione non aveva competenza sulla base della legge n. 5/2000 e quindi queste perplessità regionali sono arrivate successivamente alla nomina. Qualche dubbio: il 25 settembre vi è stata la richiesta della deliberazione dell'USL ai sensi dell'articolo 116 del nostro Regolamento e venti giorni dopo ci sono state le dimissioni.
Lei ci ha detto che non è nelle sue intenzioni abbassare il livello dei requisiti, ma lei cita che le norme e le competenze sono troppo restrittive, quindi sono larghe... richiedono competenze strutturali, richiedono competenze sui dossiers, ma soprattutto a livello professionale e non solo. La collega Fontana ha fatto riferimento ai vari consigli di amministrazione, ha fatto dei riferimenti anche per quanto riguarda competenze in campo sanitario, ma il primo passaggio e forse quello più importante era sulla competenza manageriale, di direzione tecnico-amministrativa all'interno dei vari consigli di amministrazione.
Ci dispiace non aver avuto nessuna risposta alle tre domande che abbiamo posto. Grazie.