Oggetto del Consiglio n. 184 del 12 novembre 2008 - Resoconto
OGGETTO N. 184/XIII - Interpellanze: "Determinazioni assunte a seguito dell'annullamento della presentazione dell'iniziativa pubblicitaria on line relativa alla campagna turistica 2008/2009".
Interpellanza
Appreso dagli organi di informazione nazionali e locali che la nuova campagna pubblicitaria on line della Valle d'Aosta per la stagione turistica invernale 2008/2009, denominata "Pimp My Valley", è stata ritirata;
Ricordata la deliberazione della Giunta regionale n. 3969 del 2007 che finanziava la campagna pubblicitaria in Italia a sostegno delle stagioni estiva ed invernale 2008 per una spesa complessiva di € 2.400.000,00 (duemilioniquattrocentomila);
Evidenziato che il sito riferito alla campagna "Pimp My Valley" è stato presentato la prima volta l'8 ottobre a Milano e immediatamente oscurato;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l'Assessore competente per sapere:
1) chi e per quale ragione ha deciso di ritirare la campagna pubblicitaria on line per la stagione turistica invernale 2008/2009;
2) se le campagne pubblicitarie contemplano un vaglio preventivo da parte del committente;
3) qual è stata la spesa prevista per la campagna pubblicitaria denominata "Pimp My Valley";
4) se il contratto con l'agenzia SAATCHI & SAATCHI di Roma sarà rinnovato.
F.to: Bertin - Cerise Giuseppe - Morelli Patrizia
Interpellanza
Appreso che, dopo l'anticipazione del sito "pimpmyvalley" avvenuta a Milano il 7 ottobre scorso, il Presidente della Regione ne ha ordinato l'oscuramento e ha annullato la presentazione dell'iniziativa a Roma già prevista per il 20 ottobre;
Appreso altresì che il sito è stato concepito come strumento pubblicitario on line della campagna turistica valdostana 2008-2009;
Considerato che l'iniziativa è stata realizzata da Saatchi & Saatchi di Milano, advisor di fiducia dell'Assessorato regionale del Turismo in materia di promozione e comunicazione;
Constatato che è impossibile rintracciare www.pimpmyvalley.com sul web;
ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
il Presidente della Regione e/o l'Assessore delegato per sapere:
1) quali valutazioni hanno determinato la censura del sito www.pimpmyvalley.com e l'annullamento della sua presentazione a Roma;
2) se intende sostituire l'iniziativa censurata con altra analoga: in caso affermativo chi si accollerà gli oneri di quella scartata e a quanto ammontano;
3) se la decisione del Presidente corrisponde a una revoca della fiducia nei confronti di Saatchi & Saatchi;
4) se la decisione del Presidente implica l'avocazione della materia alla sua diretta competenza.
F.to: Tibaldi - Benin
Presidente - La parola al Consigliere Segretario Tibaldi.
Tibaldi (PdL) - Abbiamo saputo nei giorni scorsi dell'esordio della campagna d'autunno turistica da parte dell'Assessore in quel di Milano, campagna d'autunno che prevedeva l'apertura di un sito dal nome inglese: pimpmyvalley - che significa: esalta la Valle, se ho tradotto bene, ho fatto qualche anno di inglese, forse l'Assessore ha più dimestichezza di me con questa lingua -, avvenuta a Milano il 7 ottobre scorso. Questo sito, secondo quello che abbiamo appeso, poi saranno gli interlocutori politici a smentire o confermare, è stato immediatamente oscurato o ne è stata inibita l'attivazione. Non abbiamo purtroppo neanche avuto il piacere di vedere di cosa si tratta, abbiamo colto alcuni spunti da articoli che sono stati pubblicati: si parla di veline montanare, di musica rap, ma evidentemente il soggetto non è piaciuto al committente, anzi in particolare qui viene indicato il Presidente della Regione come committente, che dice: "no, non va bene, stop all'iniziativa presentata a Milano, stop all'iniziativa sulla capitale che era già calendarizzata per il 20 ottobre"; quindi la curiosità di questa iniziativa sul web che viene prima avviata a Milano e non fa a tempo a decollare, che viene immediatamente stoppata. Allora o era da censurare, perché il contenuto non andava bene, o non è piaciuta a qualcuno che rappresenta in committente. Vorremmo sapere quali sono le ragioni che hanno determinato l'oscuramento di questo sito e l'annullamento della sua presentazione a Roma, anche perché il sito porta la firma autorevole della Saatchi & Saatchi, che è un'agenzia fiduciaria della Regione, la quale da anni e dietro lauto compenso cerca di pubblicizzare l'immagine turistica della Valle d'Aosta. Ho fatto una collezione di deliberazioni che sono state adottate in questi anni dalla Giunta, devo dire che Saatchi & Saatchi ha tutto un rispetto dal punto di vista professionale da parte della Giunta e anche economico per quanto riguarda i compensi.
Visto che la campagna on line è uno strumento pubblicitario che è sempre più diffuso dal piccolo bed & breakfast localizzato nei posti più disparati della nostra penisola ad arrivare alla pubblicità istituzionale di una Regione, il web sta crescendo come importanza - non a caso Obama ha fatto una campagna on line e ha giocato anche al suo risultato internet -, vorremmo sapere se questa iniziativa di Saatchi & Saatchi, advisor di fiducia dell'Assessorato, è stata bloccata per quale ragione, se sarà sostituita da altre iniziative analoghe e chi si accollerà gli oneri di questa dismissione e a quanto ammontano. Inoltre se questa decisione, che porta la firma del Presidente della Regione, sulla base di quello che abbiamo letto e saputo, corrisponde a revoca nei confronti di Saatchi & Saatchi, ossia se il fiduciario che scelse a suo tempo l'Assessore Caveri nel 2004 viene oggi cambiato e questo può considerarsi uno scivolone...
(interruzione del Consigliere Caveri, fuori microfono)
... ci sarà una gara d'appalto, certo, dove verrà scelta la futura agenzia, naturalmente c'è anche una valutazione sulle capacità professionali. Questo sito pimpmyvalley ci ha incuriositi, forse le veline che vanno tanto di moda su scala nazionale qui sono piaciute un po' meno.
Non andiamo avanti, termino qui l'illustrazione. Ci piacerebbe sentire dall'Assessore qualche risposta alle domande, che non sono solo del nostro gruppo, ma anche di un gruppo consiliare e, visto che siamo in avvio di stagione turistica, l'Immacolata è alle porte e la neve ci permette già di fruire di alcuni comprensori sciistici, vorremmo sapere qualcosa di più su questo esordio non sappiamo se con scivolata o meno di un sito che forse era stato pensato come innovativo, ma in realtà non è piaciuto a qualcuno che l'ha ordinato.
Presidente - La parola al Consigliere Bertin.
Bertin (VdAV-R) - Ho poco da aggiungere a quanto detto dal collega Tibaldi, che ha ben illustrato l'interpellanza. È una vicenda piuttosto strana, addirittura comica non fosse che su queste cose si investono milioni, perché complessivamente tale campagna è costata 2,5 milioni, pertanto sono cifre ragguardevoli, poi l'immagine della Valle d'Aosta che con articoli a livello nazionale è stata ripresa da diversi giornali...
In origine questa interpellanza era un'interrogazione, abbiamo posto alcune domande precise alle quali vorremmo che l'Assessore ci risponda altrettanto precisamente. Innanzitutto chi ha ritirato la campagna pubblicitaria, perché non si capisce bene chi sia stato e per quale ragione soprattutto; qual è stata la spesa prevista per la campagna e quanto ci costerà il ritiro - se ci è costato qualcosa - e, come diceva il collega Tibaldi, se all'Agenzia incaricata verrà rinnovato il contratto in avvenire.
Presidente - La parola all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Grazie, Presidente. Vi è una parte comune nelle due interpellanze: nella prima domanda di una delle due si chiede: "quali valutazioni hanno determinato la censura del sito www.pimpmyvalley.com e l'annullamento della sua presentazione a Roma" e nella prima domanda dell'altra iniziativa si chiede: "chi e per quale ragione ha deciso di ritirare la compagna pubblicitaria on line per la stagione turistica invernale 2008/2009". Credo che, anche negli articoli di alcuni giornali, non sempre sia stato specificato, e poi direttamente dall'Amministratore delegato della Saatchi & Saatchi, che la campagna pubblicitaria denominata Pimp My Valley non è stata ritirata: essa non è mai andata in linea, così come non è stata censurata.
La questione si inserisce all'interno di tale processo, ossia una deliberazione, come ricorda correttamente il collega Bertin, nel 2007, concernente l'approvazione della campagna pubblicitaria in Italia per il 2008, che prevedeva un'iniziativa on line che garantisse il coinvolgimento diretto e creativo degli utenti più giovani. Da questa deliberazione l'Agenzia Saatchi & Saatchi, ispirandosi ad uno dei programmi di maggior successo su MTV: Pimp My Ride, elaborava già nel mese di giugno 2008 - prima dell'insediamento di questo Consiglio - un progetto creativo denominato Pimp My Valley, consistente in un musical rap interattivo all'interno del quale poter personalizzare la Valle d'Aosta giocando con i vari personaggi.
Durante i lavori di produzione del minisito internet sul quale far vivere il gioco Pimp My Valley, l'Agenzia ha dovuto provare sul futuro URL reale www.pimpmyvalley.com il software sviluppato per testarne i sistemi di viralità. In occasione di tali test è stata utilizzata la versione prototipale del prodotto rispetto alla quale l'Assessorato, in particolare i Dirigenti dell'Assessorato avevano già manifestato le proprie perplessità, richiedendo al fornitore alcune importanti modifiche che erano in fase di implementazione. Al tradizionale incontro con la stampa di Milano per la presentazione della stagione invernale quindi l'incaricata dell'Agenzia Saatchi & Saatchi ha illustrato in anteprima ai giornalisti attraverso una demo il progetto di comunicazione. Si trattava di un progetto di comunicazione pensato per i giovani per attrarre e incuriosire il pubblico under trenta frequentatore della rete internet e, con un approccio interattivo, il pubblico frequentatore delle fiere Skipass di Modena, Ski & Snowboard di Londra, alle quali era previsto che la Regione partecipasse per la presentazione della propria stagione invernale. Ricordo che, rispetto a questo tema, abbiamo due Snowpark: uno a Cervinia e uno a Pila, dove c'è tale sensibilità. Il prodotto avrebbe avuto una diffusione limitata, quindi non è la parte importante come sembrerebbe dalla discussione, ma è un aspetto assolutamente marginale e non era sicuramente la campagna pubblicitaria base della Regione. Rispetto a questi temi, la campagna non è mai andata in onda, non ha mai avuto una validazione, anzi i Dirigenti dell'Assessorato avevano formalizzato una serie di richieste che erano in fase di avvio, quindi l'incontro con i giornalisti era un confronto che non era il lancio della campagna.
Adesso, dopo questa parte comune, inizio a rispondere alle domande dell'interpellanza del gruppo Renouveau: "se le campagne pubblicitarie contemplano un vaglio preventivo da parte del committente", la risposta è affermativa, il vaglio preventivo da parte del committente è sempre previsto, nel caso di specie il prodotto intercettato in fase di test sfortunatamente visionato e divulgato nella sua versione era ancora in fase di valutazione da parte dei competenti uffici. Gli uffici avevano formalizzato delle richieste di modifica, queste richieste non erano ancora effettuate e il prodotto intercettato era un prodotto non ancora validato da parte dei Dirigenti dell'Amministrazione, l'aspetto poi giornalistico prescinde dagli atti.
Terza domanda: "qual è stata la spesa prevista per la campagna pubblicitaria denominata "Pimp My Valley"", complessivamente le spese sostenute dall'Agenzia Saatchi & Saatchi per la produzione del sito internet interattivo ammontano a circa 33mila euro, oltre alla commissione di agenzia. In tale importo non rientrano le spese di realizzazione e di incisione del testo della canzone, le spese di realizzazione delle riprese in blue back per la videoclip e le spese di sviluppo del software.
Quarta domanda: "se il contratto con l'Agenzia Saatchi & Saatchi di Roma sarà rinnovato", il contratto con tale Agenzia è in scadenza alla fine dell'anno 2008. Durante il 2009, nelle more dell'espletamento delle procedure per l'affidamento della nuova campagna pubblicitaria in Italia e nelle more della definizione del piano di marketing, sul quale stiamo lavorando per definire meglio l'indirizzo della promozione, l'Assessorato verificherà la disponibilità anche dell'Agenzia Saatchi & Saatchi a voler fornire i servizi di adattamento per le creatività già sviluppate, in particolare relativamente ai soggetti pubblicitari per la stampa e ai banner per internet, per far fronte a delle necessità specifiche.
Rispondo alle altre domande del gruppo PdL: "se intende sostituire l'iniziativa censurata con altra analoga: in caso affermativo chi si accollerà gli oneri di quella scartata e a quanto ammontano", l'Assessorato d'intesa con l'Agenzia Saatchi & Saatchi ha valutato che non fosse opportuno lanciare in internet un prodotto di fatto già "bruciato". La versione definitiva del minisito, modificata secondo le indicazioni dell'Assessorato, non sarebbe stata all'altezza delle aspettative generate dal "caso" costruito dalla stampa intorno a questa campagna. L'operazione di comunicazione sarebbe risultata sicuramente fallimentare. Considerato che la polemica innescatasi non ha colpito solo il prodotto, ma l'intera idea progettuale a partire dal nome stesso e che non c'erano i tempi tecnici per lo sviluppo di una nuova creatività e la realizzazione di un nuovo prodotto internet, la campagna pubblicitaria banner già pianificata a sostegno del minisito è stata dirottata a sostegno del portale turistico istituzionale: lovevda.it, sul quale è stata attivata un'apposita sezione contenente le proposte e i pacchetti di vacanza per la stagione invernale 2008-2009, predisposti dai consorzi degli operatori e dai tour operator specializzati in incoming. Rispetto ai costi vivi di produzione del prodotto in questione, ammontanti a circa 33mila euro, l'Agenzia Saatchi & Saatchi, anche in virtù dei buoni rapporti instauratisi nei 5 anni di collaborazione, si è dimostrata disponibile a valutare e verificare al proprio interno la possibilità di non fatturare alla Regione la suddetta spesa.
Presidente - La parola al Consigliere Bertin.
Bertin (VdAV-R) - Diciamo che è una vicenda piuttosto curiosa, quella che viene fuori non è sicuramente un'immagine molto positiva, insomma una certa improvvisazione, poca professionalità, si è "bruciata" comunque una campagna pubblicitaria, speriamo non sia l'inizio di altre disavventure. Grazie.
Presidente - La parola al Consigliere Segretario Tibaldi.
Tibaldi (PdL) - Vi sono alcune doverose considerazioni da fare sulla base della risposta, Assessore. Prima considerazione: lei ha detto che l'iniziativa era un demo, un demo normalmente si fa vedere in famiglia, si fa vedere ad un CdA, ad un gruppo di poche persone, mentre qui il demo ha trovato spazio sulle colonne del "Corriere della Sera"; quindi mi sembra che la questione sia sfuggita di controllo, completamente! Se un demo lo guardate un attimo in Giunta... ma in Giunta non lo avete visto da quello che abbiamo compreso, perché la sua iniziativa con l'Agenzia Saatchi & Saatchi è stata subito bloccata dal Presidente Rollandin ed è grave perché l'avete presentato il 7, adesso lo bollate come demo, ma in realtà era sbagliato tutto, dall'idea in avanti! Lo ha detto lei: "dall'idea in avanti non si poteva proporre", qui l'idea, qui i contenuti... purtroppo è nata male ed è stata ritirata. Non possiamo quindi dire che la diffusione è stata limitata: la diffusione è stata pubblica, totale, perché se legge cosa ha scritto il "Corriere della Sera" il 9 ottobre scorso... se vuole, glielo ripeto: "Quando il rapper ha finito di cantare, quando le ragazze veline hanno smesso di ballare, quando sono passati i 2 minuti e 53 secondi di parole a raffica tipo "Valle d'Aosta", "polenta concia", "slalom fuori pista", "Monte Bianco-Gran Paradiso", "Casinò di Saint-Vincent", quando anche il bue ha finito di muggire..." - adesso qui enfatizzano un po'... - "... a quel punto Augusto Rollandin, Presidente della Regione Valle d'Aosta, ha staccato gli occhi dallo schermo e ha scosso la testa: "Ma che roba è?"..." - è normale che lo faccia - "... Un minuto dopo la questione era già nelle mani dell'Assessore Aurelio Marguerettaz..." - che evidentemente è stato nuovamente investito del problema - "... "Non andremo davvero a Roma a presentare questa sconceria per promuovere la nostra Regione?"...". Evidentemente il Presidente si è preoccupato di un'iniziativa così improvvisata, fuori dal comune, che la stessa Saatchi & Saatchi ha ammesso essere un fallimento, perché queste non sono parole nostre, ma sono parole sue.
Non può poi dire che Saatchi & Saatchi... ossia questa non era un tassello di un'iniziativa della campagna di autunno turistica, perché Saatchi & Saatchi dice chiaramente...: "come spiegano alla Saatchi & Saatchi, la società milanese che ha ideato quelle pagine internet a ritmo di rap... Pimp My Valley fa parte della promozione della stagione turistica valdostana 2008-2009...", questo è stato l'esordio della stagione turistica valdostana 2008-2009. Qui allora qualcuno ha sbagliato, o il committente... e immagino sia stato l'Assessore, anche perché non ha risposto alla nostra terza e quarta domanda: se l'interferenza del Presidente sia da considerare come una revoca di fiducia nei confronti della Saatchi & Saatchi e se l'interferenza del Presidente implichi un'avocazione della materia turistica alle sue competenze, a questo non ha risposto, domanda politica...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... è stato silente, ha parlato lei; di conseguenza, presupponiamo che lei sia tuttora titolare delle competenze, ma di competenze che ovviamente non vengono svolte secondo una linea di indirizzo che sia coerente con la volontà del suo Presidente, perché le ha subito detto: "Ma che roba è?", c'è scritto qui. Di conseguenza, forse era opportuno vedere questa dimostrazione prima in "casa", non dico in Consiglio o in IV Commissione, ma come Giunta dateci un'occhiata!
Scandaloso poi che, quando facciamo delle domande precise - sia da parte del collega Bertin, sia da parte nostra -, che le chiediamo quanto è costato questo scherzo... non può dirci 33mila euro più le commissioni di agenzia e c'è un punto interrogativo: non sappiamo quanto sono, i diritti relativi alla canzone o alla musica non sappiamo quanto sono, il costo per la produzione audiovisiva non sappiamo quant'è, lei ha detto 33mila più, più, più...
(nuova interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... se lei rilegge la risposta, e penso che mi possano confortare non solo le mie orecchie, ma anche altre orecchie che hanno sentito... non si può dire 33mila più, più, più... ci faccia la somma e ci dica a quanto ammonta in totale questo errore...
Marguerettaz (fuori microfono) - ... 33.350 oltre i diritti, punto...
Tibaldi (PdL) - ... ha detto più voci, Assessore, sentiamo la registrazione, lei ha detto più voci, ci sono più voci di spesa... comunque chi si accollerà questi oneri? "La Saatchi & Saatchi, vista la fiducia intercorsa, valuterà la possibilità di non fatturare", come "la Saatchi & Saatchi valuta la possibilità di non fatturare"? La Saatchi & Saatchi ci paga tutto compresi i danni, si fa così! Non si dice: "gentilmente vedi se puoi non fatturare", come "vedi se puoi non fatturare"? Hai fatto un flop clamoroso, fai fare una figuraccia alla Valle d'Aosta che sulle pagine del "Corriere della Sera" è stata portata al pubblico ludibrio con tanto di Presidente Rollandin che dice: "Ma che roba è?" e non vado avanti a leggere il resto, perché in alcuni passaggi.... a meno che non vi sia stata un'intesa fra lei e la Saatchi & Saatchi, dove ora dovete trovare una formula transattiva per "salvare capra e cavoli"... Questo indica ancora una volta che c'è molta improvvisazione, "si va avanti a tentoni, a buchi e rattoppi" e purtroppo, invece di avere una campagna di immagine forte, decisa, determinata, si fanno sperimentazioni con soldi pubblici e con danni di immagine, perché questo alla fine si traduce in un danno di immagine.
Crediamo che forse la competenza dovrebbe essere trasferita a qualcuno che in maniera più oculata se n'è accorto prima e meglio di lei, perché non può dire che tale lancio on line era solo per pochi intimi: questo lancio on line - le fornisco la rassegna stampa, se i suoi uffici non lo hanno fatto - ha riempito le colonne di molti organi di informazione e anche le videate di diversi siti. Evidentemente deve tornare ad avere la padronanza di questa materia, noi la invitiamo a farlo in fretta, anche perché le risposte confermano le nostre preoccupazioni su una gestione molto confusa della materia da lei dipendente: il turismo, con un esordio di stagione che non poteva avvenire in una maniera peggiore. La invitiamo quindi senz'altro a recuperare da Saatchi & Saatchi i soldi che sono stati spesi malamente, perché l'idea - è stato detto da lei ed è confermato dall'Amministratore delegato Fabrizio Caprara di Saatchi & Saatchi - è stata assolutamente un "buco nell'acqua".
Non possiamo essere soddisfatti quindi di questa risposta, anzi è una risposta che ci preoccupa, che servirà a far meditare anche i colleghi della IV Commissione che si occupano di turismo in maniera direi massiccia per quanto riguarda le programmazioni sul marketing, sui soldi che vengono spesi, su questi affidi di consulenza, perché Saatchi & Saatchi è un advisor di fiducia! Saatchi & Saatchi è l'Agenzia alla quale si è rivolta, dopo che questa ha vinto un appalto, perché evidentemente doveva avere certe caratteristiche, ma se dopo cinque anni si arriva ad un livello così deteriore, credo che anche le valutazioni dei requisiti oggettivi e soggettivi per individuare l'agenzia che promuove l'immagine turistica della Regione debbano essere riviste. Forse il vecchio sistema fiduciario funzionava meglio, oppure coloro che hanno valutato come Commissione hanno avuto qualche problema. Assessore, questo le deve servire, perché lei è da qualche mese che è al Turismo, ma è da anni che è reggente di un Assessorato, ha condiviso in passato anche delle deliberazioni in materia turistica insieme a dei suoi colleghi, crediamo che Pimp My Valley forse poteva essere un'occasione per divulgare on line il prodotto, magari in maniera anche originale, ma così non è stato perché da qualche parte o il committente - e, quando parlo di committente, parlo di lei, Assessore -, o l'agenzia ha "toppato". Invitiamo a riflettere su una cosa: chi sbaglia paga, questo è un principio che è stato sottolineato. Se ha sbagliato il committente, paga il committente; se ha sbagliato l'Agenzia, paga l'Agenzia, ma in questo caso non ci si può limitare alle spese vive, dette sommariamente da lei in 33mila euro più..., qui ci sono dei danni e i danni di immagine costano, specie per una Regione che cerca con fatica di affermarsi su un mercato turistico sempre più competitivo.