Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 174 del 12 novembre 2008 - Resoconto

OGGETTO N. 174/XIII - Interpellanza: "Intendimenti in merito al recupero e alla destinazione del complesso immobiliare denominato "Casa per ferie Baita" nel Comune di Aosta".

Interpellanza

Vista la deliberazione del Consiglio regionale n. 2997/IX in data 10 gennaio 1992, con la quale si approvava l'acquisto del complesso immobiliare denominato "Casa per ferie Baita", sito nel Comune di Aosta, frazione Arpuilles, di proprietà del Comune di Collegno, da destinare a centro di riabilitazione per persone affette da disturbi psichici;

Preso atto che la spesa allora sostenuta ammontava a Lire 1.615.000.000, di cui 25 milioni per gli arredi e 75 milioni per impianti tecnologici quali, i panelli solari, l'amplificazione sonora etc., oltre le spese relative all'atto di compravendita;

Constatato che il summenzionato complesso versa in profondo stato di degrado;

Considerato che il totale abbandono della struttura in oggetto denota una scarsa attenzione a riguardo del patrimonio dell'ente;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

La Giunta regionale per sapere:

quali sono gli intendimenti riguardo l'edificio citato nella premessa e precisamente:

1) se vi siano attualmente allo studio indirizzi per il recupero e la destinazione del complesso;

2) se gli impianti tecnologici, considerato anche il considerevole costo, sono stati in questi anni oggetto di un'accurata manutenzione per permetterne il futuro riutilizzo;

3) se al contrario in assenza di precisi indirizzi, non sia opportuno valutare l'ipotesi di alienazione dell'immobile.

F.to: Cerise Giuseppe

Président - La parole au Conseiller Cerise Giuseppe.

Cerise G. (VdAV-R) - Merci, M. le Président.

Molto brevemente... Recentemente, girovagando nei vari angoli della Valle, come sono solito fare quando ho del tempo libero, passando per quel di Arpuilles, lo sguardo è caduto sulla famosa "Casa per ferie Baita" e, rispetto a come la ricordavo, mi è parsa in evidente stato di abbandono. Successivamente, fermandomi a conversare con un conoscente della zona, gli ho chiesto: la colonia non è più utilizzata? La risposta tranchante è stata molto semplice ed esaustiva: "Figuriamoci! Da quando è stata acquistata dalla Regione è in progressivo stato di degrado". Ho voluto a quel punto tentare di capire le ragioni che avevano spinto la Regione a suo tempo ad acquistare questo immobile; quando ho visto che l'indicazione era quella di destinare questa struttura a centro di riabilitazione per persone particolari e con il successivo approfondimento ho capito che le persone particolari in questo caso erano quelle affette da disturbi psichici, mi sono trovato in una situazione di stallo, perché subito ho collegato questa cosa alla legge n. 180. Considerato che, a sua volta, la colonia è legata al nome di Collegno in quanto precedente proprietario dell'immobile, la cosa mi ha richiamato a un modo di dire molto diffuso nel mi-Vallée...

(alcune parole in patois, incomprensibili)

Credo che a questo punto... lascio a voi la fantasia di immaginare il perché di questo modo di dire. Ho deciso allora di soffermarmi esclusivamente sull'aspetto patrimoniale che considera l'investimento - "investimento", direi, fra virgolette - sostenuto dall'Amministrazione al momento dell'acquisto e sull'evidente stato di abbandono attuale e capire quali sono gli intendimenti della Giunta riguardo a questo immobile, e precisamente: "se vi siano attualmente allo studio indirizzi per il recupero e la destinazione", "se gli impianti tecnologici, considerato anche il considerevole costo...", perché come ho capito dalla perizia di stima sono stati conteggiati distintamente rispetto al loro valore globale, si attribuiva loro un valore importante nel contesto dell'operazione nel suo complesso, e dunque vedere se poi sono stati "...oggetto di un'accurata manutenzione per permetterne il futuro riutilizzo", altrimenti più che un investimento sarebbe un costo di rottamazione quando si dovranno smantellarli e poi smaltirli. Infine "se al contrario in assenza di precisi indirizzi, non sia opportuno valutare l'ipotesi di alienazione dell'immobile". Grazie.

Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances et au patrimoine, Lavoyer.

Lavoyer (FA) - Grazie, Presidente. Apprezziamo anche l'illustrazione dell'interpellanza da parte del collega Cerise. Certamente l'argomento è abbastanza serio, come peraltro ce ne sono altri, non sempre di facile soluzione.

Per rispondere ai quesiti puntualmente, attualmente presso gli uffici dell'Assessorato al bilancio è in corso di esame un progetto che prevede la qualificazione del complesso immobiliare, denominato "Casa per ferie Baita", che comporterebbe l'attribuzione di una funzione sociale con destinazione in particolare di recupero giovanile per questo immobile. Questa proposta, più che progetto, è una proposta avanzata dalla Parrocchia di Saint-Martin, che parrebbe interessata - se la struttura, dopo le approfondite verifiche, si rendesse idonea - da una parte all'acquisizione, all'utilizzo di questa struttura con quel tipo di destinazione. Gli uffici, a quanto mi è stato detto, stanno esaminando i rapporti giuridici posti alla base della realizzazione di questo progetto che è stato presentato all'Amministrazione; in caso di esito positivo seguirà la fase tecnico-estimativa. Gli aspetti da approfondire sono appunto quelli della possibilità di cedere l'immobile in modo che, in questo caso, la Diocesi o la Parrocchia di Saint-Martin possa, qualora l'utilizzo sia possibile, diventarne proprietaria per poter avere poi eventuali finanziamenti e operatività in questo senso. Vi è, per completezza, sempre agli atti dell'Assessorato, un'istanza che riguarda un possibile utilizzo di alcuni terreni pertinenziali, queste sono istanze da parte di privati. In sostanza, per rispondere al punto 1 che si collega anche al punto 3, l'obiettivo da parte del Governo regionale è di perseguire una strada che vada nella direzione di cedere questo immobile, indirizzato su quel progetto che è stato presentato qualora questa riconversione si rendesse possibile oppure la cessione tout court.

Per quanto attiene al punto 2, abbiamo preso le necessarie informazioni presso l'Ufficio manutenzione stabili che ci ha comunicato che non è stato effettuato alcun tipo di intervento specifico, se non la messa in sicurezza dell'edificio. Pertanto parzialmente ho già risposto anche al punto 3: se la proposta presentata attualmente all'Amministrazione regionale attualmente in esame può funzionare, l'obiettivo è quello di cedere. In ogni caso lo sbocco per l'utilizzo di questo bene va nella direzione della dismissione, o già finalizzata, o in senso lato.

Président - La parole au Conseiller Cerise Giuseppe.

Cerise G. (VdAV-R) - Merci, M. le Président.

Ringrazio l'Assessore per i chiarimenti che ci sono stati forniti; ci ha portato a conoscenza di una cosa che conoscevamo, che comunque non è l'unico immobile che versa in pessime condizioni di proprietà della Regione, sul quale bisogna fare delle valutazioni. Non vogliamo imputare a questa Giunta delle responsabilità dirette che non ha, ma credo che bisogna dire che in questi ragionamenti è il caso di attenersi a quel detto evangelico: "Lanci la prima pietra chi non ha peccato". Abbiamo delle situazioni che si possono paragonare un po' a questa: la famosa colonia di San Romolo in Sanremo... che per un certo periodo dovevamo portare dalla Valle d'Aosta con le cisterne per alimentare l'acqua e tutto... adesso mi pare che questa è stata alienata, credo, o... almeno spero!

Credo che sarebbe opportuno, proprio per questa conferma che ci ha dato l'Assessore, cioè che questi casi sono numerosi, di fare una valutazione per ognuno di questi immobili di proprietà della Regione per poi darci un indirizzo globale, questo anche per evitare del lavoro a noi dell'opposizione, ritrovarci periodicamente, qui, a proporre una nuova interpellanza su un altro immobile singolo! Grazie.