Oggetto del Consiglio n. 156 del 23 ottobre 2008 - Resoconto
OGGETTO N. 156/XIII - Interpellanza: "Revisione della normativa riguardante la concessione di mutui agevolati a favore di persone fisiche nel settore dell'edilizia residenziale".
Interpellanza
Ricordato il regolamento regionale 27 maggio 2002, n. 1 "Norme per la concessione di mutui ad interesse agevolato a favore di persone fisiche nel settore dell'edilizia residenziale", che attua l'articolo 4 della legge regionale 28 dicembre 1984, n. 76 (Costituzione di fondi di rotazione per la ripresa dell'industria edilizia) e gli effetti positivi che queste normative hanno avuto per un rilevante numero di cittadini, che hanno potuto così diventare proprietari della propria prima casa;
Evidenziato che nel 2007 ben 242 valdostani hanno ottenuto un nuovo mutuo per l'acquisto della prima casa, mentre 88 lo hanno ottenuto per la sua costruzione o ristrutturazione e nel 2008 tali cifre dovrebbero essere ancora maggiori, visto le 246 domande già accolte al 31 luglio scorso e che ciò ha comportato nel 2007 una spesa totale di 19.460.890,00 € a fronte di entrate dalle rate dei mutui già in essere per 15.478,184,00€, con uno sbilancio di 3.982.706,00 €, mentre al 31 luglio 2008 tale sbilancio era di 3.285.342,00 €;
Sottolineato che molti di questi nuclei familiari, a causa degli importi limitati ad un massimo di 70.000 € concessi dall'Amministrazione regionale, hanno dovuto stipulare anche un mutuo bancario ordinario che, con la crisi finanziaria in atto, oggi spesso è arrivato a gravare in modo pesante sui bilanci familiari;
Constatato che le procedure per l'erogazione dei mutui, specie per la costruzione ed il restauro, sono appesantite e complesse, comportando per i cittadini ulteriori difficoltà nella realizzazione della propria abitazione principale;
Ritenuto obiettivo primario continuare nella politica di sostegno alle famiglie che desiderano acquisire la prima casa, adeguando ai tempi attuali la regolamentazione dell'erogazione dei mutui e aumentando gli importi importi massimi concedibili;
la sottoscritta consigliera
Interpella
l'Assessore competente per conoscere se la Giunta regionale intenda:
1) rivedere e rinnovare il regolamento 1/2002 per renderlo adeguato a rispondere alle esigenze attuali e dei prossimi anni;
2) incrementare le risorse per il mutuo prima casa;
3) innalzare il limite massimo di contributo erogabile;
4) prevedere interventi transitori per venire in aiuto delle famiglie che hanno acquistato la prima casa negli ultimi anni con il contributo regionale e che oggi si trovano in difficoltà a pagare le rate dei mutui bancari.
F.to: Fontana Carmela
Président - La parole à la conseillère Carmela Fontana.
Fontana (PD) - Grazie, Presidente. La situazione valdostana dei mutui non è certo quella americana, che ha dato il via all'attuale crisi finanziaria ed economica mondiale, ma ciò non vuol dire che non ci siano problemi anche nella nostra piccola realtà.
Anzitutto evidenziamo che l'impegno finanziario della Regione, grazie al rientro dei vecchi mutui, è stabile intorno ai 4 milioni di euro all'anno. A fronte di questo impegno stazionario, aumentando le richieste di mutuo regionale, soprattutto diminuisce l'importanza del mutuo regionale nel coprire le spese dell'acquisto della prima casa. Per un appartamento medio di 80-90 mq ci vogliono in valle almeno 230-240 mila euro: il mutuo regionale, con il suo limite massimo è di 70 mila, non copre neppure un terzo della spesa.
Vogliamo capire anzitutto se la Regione ha intenzione di aumentare i fondi a disposizione di questi interventi e i limiti massimi erogabili, portandoli almeno a coprire la metà dell'impegno finanziario delle famiglie, cioè a 120 mila euro. Molte famiglie sono state obbligate a contrarre anche mutui con le banche ordinarie a tassi ordinari, che nel caso dei mutui a rata variabile sono andati alle stelle negli ultimi tempi, mettendole in grandi difficoltà. C'è chi è stato obbligato a rinegoziare il mutuo, allungandone la durata, per poter ridurre la rata e chi ha dovuto fare prestiti ponte per pagare le rate più alte, nella speranza che i tassi interbancari e quindi gli importi delle rate ad essi collegate scendano. Vogliamo sapere se la Giunta è intenzionata a rivedere i limiti al rialzo e ad estendere questa opportunità anche a chi ha contratto il mutuo regionale negli ultimi 6-7 anni, in modo da consentire a queste famiglie di ridurre drasticamente la carissima esposizione verso le banche ordinarie e risollevare il proprio bilancio mensile.
Infine vogliamo richiamare l'attenzione sul regolamento attuativo dei mutui regionali, il n. 1 del 2002. Da allora molte cose sono cambiate e occorre rivedere tante cose. Ad esempio i limiti di reddito, che dovrebbero essere aumentati verso l'alto sia per compensare l'inflazione di questi anni, sia per estendere l'opportunità di accedere alla prima casa a persone che, pur dotate di un discreto reddito, con un mutuo ordinario vedrebbero pesantemente ridotte le risorse disponibili del proprio bilancio mensile. Occorre inoltre rendere le procedure più snelle, soprattutto nei finanziamenti per le ristrutturazioni e le costruzioni di nuove case, perché oggi sono troppo complicate e provocano ingiustificati ritardi nell'erogazione dei contributi.
Ovviamente ci aspettiamo dalla Giunta non solo la volontà di rivedere questo regolamento, ma anche di volerlo fare insieme all'opposizione, con un confronto costruttivo già in fase di elaborazione del testo da sottoporre al Consiglio regionale.
Président - La parole à l'Assesseur aux ouvrages publics, à la protection des sols et au logement public, Marco Viérin.
Viérin M. (SA-UdC-VdA) - Grazie, Presidente. Chiaramente questo è un argomento molto importante, che si allaccia anche all'argomento che abbiamo affrontato ieri in questa sala, sul sostegno alla locazione, come l'emergenza abitativa, eccetera.
É opportuno ricordare, per chiarezza anche verso la collega Fontana, che la presentazione delle domande avviene con il meccanismo a sportello. Tale sistema prevede che le domande presentate vengano inserite in un elenco cronologico ed ammesse al finanziamento sulla base delle risorse che si rendono disponibili: quel gap di cui parlava anche la collega Fontana, per cui ogni anno bisogna mettere per... Questo sistema è partito il 22 ottobre 2007 e al 17 ottobre 2008 si possono fornire certi dati che cercherò di riassumere, perché lei aveva richiesto dei dati che gli uffici hanno fornito in maniera precisa, ma rivolti agli impegni su Finaosta.
Relativamente alla spesa nel 2007, citata dalla collega Fontana, in euro 19.640.890, si evidenzia come tale cifra si riferisca ai mutui erogati da Finaosta dall'1 gennaio al 31 dicembre 2007. Per fare maggior chiarezza, rendo disponibile anche questo dato ulteriore, che è più attendibile perché non sovrappone le annualità: la spesa finanziata per le sole domande presentate nel 2007 è pari a 21.707.000 euro. Questo è un ragionamento di somma totale che si renderebbe necessaria, se nel 2009 ci fossero le stesse domande.
Fatta questa precisazione sui dati, vorrei rispondere in maniera più precisa ai suoi quesiti. Il primo: "rivedere e rinnovare il regolamento 1/2002 per renderlo adeguato a rispondere alle esigenze attuali e dei prossimi anni". La nostra intenzione è di valutare, sulla base di scelte che devono riguardare l'intera politica della casa - un po' quello che ho detto ieri - la possibilità di rivedere il regolamento per apportare le correzioni e i miglioramenti necessari per adeguarlo alle esigenze attuali, perché oltre a quelle che lei ha menzionato, c'è l'esigenza del peso della residenza e ci sono tante altre questioni in ballo che oggi non ci sono, rendendo definitivo oltretutto il sistema sportello, perché io ritengo che il sistema sportello abbia funzionato meglio di quello a graduatoria. Quindi noi intendiamo continuare con il sistema sportello. I tempi che ci siamo imposti per rivedere il regolamento sono piuttosto brevi, tenuto conto del fatto che il sistema sportello scade il 31 dicembre, quindi noi dobbiamo arrivare in questo Consiglio con una modifica al regolamento entro quella data, per far sì che il sistema sportello continui anche dal 1° gennaio.
Al punto 2: "incrementare le risorse per il mutuo prima casa". È uno degli argomenti che la Giunta regionale prevede di affrontare nei prossimi mesi, rispetto alle risorse di bilancio che stiamo verificando come poter meglio utilizzare.
Punto 3: "innalzare il limite massimo di contributo erogabile". Questa decisione è strettamente collegata all'incremento delle risorse disponibili, cioè alla richiesta fatta al punto 2, nel rispetto di quanto previsto nel programma di governo per la politica della casa. Noi all'interno del nostro programma avevamo ben precisato quale sarebbe stata la nostra linea. Su questo tema dobbiamo fra l'altro prioritariamente tener conto che oggi continua ad aumentare il numero delle domande presentate: siamo passati da 239 del 2002 a 331 del 2007; qui c'è una disparità di 1 unità sul dato che le era stato fornito (anziché 330 sono 331) e la previsione per il 2008 è di circa 380. Più della metà riguardano acquisti di prima casa interamente a debito; io su questo termine punterò molto, proprio perché condivido il ragionamento che ha fatto all'interno delle premesse: "Sottolineato che molti di questi nuclei familiari... hanno dovuto stipulare anche un mutuo bancario...".
Perché lancio oggi questo concetto di interamente a debito, ricorrendo a mutui bancari che quasi sempre sono non più integrativi ma principali? Perché come struttura abbiamo già iniziato a raccogliere dei dati preparatori, ma qui andiamo ad avere una situazione per cui il 63,73% di chi ha avuto un mutuo, ha due mutui, avendone uno anche con la banca. Ma il dato peggiore è che, di questo 63%, il 76% quello della banca lo vede come primo mutuo ipotecario, di primo grado e quello con Finaosta in secondo grado. Questo significa che indubbiamente bisogna fare qualcosa sui tempi. Sono dati che potremmo meglio affrontare in momenti di incontro, perché lei mi ha rivolto anche una richiesta, dicendo: affrontiamo anche in senso complessivo. Non ha alcun problema di fare questo in commissione, di vedere nei prossimi mesi; il problema è che abbiamo 60 giorni per andare a mettere mano, affinché si possa essere pronti dal 1° gennaio a tutta una situazione di una certa complessità.
Al punto 4 lei chiede di "prevedere interventi transitori per venire in aiuto delle famiglie...". Questa problematica ha la nostra massima attenzione, perché abbiamo la consapevolezza che tale situazione potrebbe in molti casi sfociare in emergenze abitative che la nostra amministrazione dovrebbe affrontare, pertanto dobbiamo intervenire per la normalizzazione delle principali criticità (questo si collega a quello che ho detto prima).
In conclusione, ritengo che si debba fare una profonda riflessione sulla situazione attuale, per decidere cosa fare nell'immediato - perché anche qui è un po' quello che ha detto il Presidente per quanto riguarda la SS 27 - ma nello stesso tempo iniziare a pensare a cosa proporre per il futuro della politica abitativa, dai mutui per la prima casa, al sostegno della locazione, alla emergenza abitativa. Quindi credo che bisogna lavorare, e stiamo già lavorando da due tre mesi a questa parte, su un filone che è l'immediatezza e pensare al discorso della programmazione per i prossimi anni. Questo è il nostro impegno che posso dire in quest'aula.
Président - La parole à la Conseillère Carmela Fontana.
Fontana (PD) - Volevo ringraziare l'Assessore per tutti i dati che mi ha fornito e prendo atto che mi ha risposto puntualmente. Le riconosco veramente la buona volontà di affrontare questo problema della casa. Mi fa veramente un grande piacere che anche lui riconosca che questi problemi bisogna affrontarli in fretta e che c'è tutta la buona volontà di coinvolgere anche la minoranza in questa discussione, perché vogliamo veramente portare un contributo costruttivo.
Mi ritengo soddisfatta, lo ringrazio e mi auguro che ci possiamo vedere al più presto per affrontare questi argomenti, vista la situazione delle famiglie per gli affitti delle locazioni, i cari mutui, tutte queste cose qui: non possiamo perdere altro tempo, perché le famiglie ne hanno bisogno abbastanza in fretta. Grazie.