Oggetto del Consiglio n. 81 del 25 settembre 2008 - Resoconto
OGGETTO N. 81/XIII - Interpellanza: "Interventi per migliorare la funzionalità del sistema del digitale terrestre".
Interpellanza
Preso atto che il passaggio dalla televisione tradizionale al digitale terrestre in Valle d'Aosta non avverrà entro il primo ottobre 2008, come precedentemente annunciato dall'Assessore competente del Bilancio, Finanze, Programmazione e Partecipazioni regionali nella precedente legislatura;
Constatato che la politica degli annunci si protrae ormai da due anni e che si sono indicate le date di marzo 2008 prima e di ottobre 2008 poi, ed ora non si è neppure più in grado di fissare una data ipotetica, procedendo ad un antipatico gioco dei ruoli volto a scaricare le responsabilità;
Appurato che ora la responsabilità del Dipartimento Sistema Informativo è stata attribuita alla Presidenza della Regione;
Acclarato che una grande opportunità di innovazione tecnologica e di immagine del nostro sistema Regione Valle d'Aosta rischia di diventare un'occasione perduta e dà l'impressione di inefficienza;
Visto che, i cittadini valdostani, seguendo le indicazioni dell'Amministrazione regionale, hanno investito delle risorse - solo parzialmente e in alcuni casi rimborsate - in decoder o in nuovi apparecchi televisivi ed ora si trovano ad avere un servizio che è ben lontano da quello che era stato promesso, in particolare per i programmi francofoni e germanofoni;
Rilevato che lo stesso Presidente ha dichiaro a La Stampa del 21 agosto 2008, la necessità e l'urgenza di definire con chiarezza un piano e di prospettare interventi tecnico-strutturali per migliorare il servizio;
i sottoscritti consiglieri regionali
Interpellano
il Presidente della Regione per sapere:
1) come si intenda procedere al fine di rimuovere gli ostacoli che si frappongono alla piena funzionalità del sistema del digitale terrestre per non incorrere in una fase sperimentale senza sbocchi;
2) se non si renda necessaria, come per il piano di sviluppo del sistema informativo regionale, una accurata programmazione che garantisca al Dipartimento Sistema Informativo la capacità di realizzare un sistema all'avanguardia in stretta connessione con l'importanza che ciò assume nel favorire lo sviluppo dell'economia locale.
F.to: Donzel - Fontana Carmela
Président - La parole au Conseiller Donzel.
Donzel (PD) - Presidente, colleghi, in questa giornata di incontro dei gruppi di minoranza con il Presidente della giunta che la incarna ormai, visto che il numero legale è "latitato" spesso, (quindi non era solo un piccolo ritardo), vorrei precisare che nel momento della stesura della interpellanza depositata il 12 settembre, non potevo certo prevedere che un dibattito che poi è apparso sui giornali, avrebbe sollecitato una risposta dello stesso Presidente su La Stampa in data 21 settembre 2008. Questo significa che l'interpellanza e il dibattito su questa questione, che non è nuova in Consiglio, era sentito ed era una esigenza doverosa. Do atto di aver già riconosciuto finalmente disagi e difficoltà, legate anche alla particolare caratteristica della nostra regione di montagna.
Nel merito due considerazioni. Innanzitutto una riflessione che già ho tentato di fare una volta, ma che ribadisco: per evitare che il dibattito del Consiglio nasca già vecchio, sarebbe opportuno anche ipotizzare meccanismi concordati fra maggioranza e minoranza su procedure per snellire i lavori ed evitarne una eccessiva burocratizzazione, scaricando sui dirigenti e dipendenti regionali la fatica di redigere continuamente documenti in risposta a domande, che potrebbero avere più facile soluzione. La seconda: spero che il fatto di essere una realtà di montagna non si scopra sempre e solo a valle delle iniziative, ma che lo si consideri già a monte quando vengono lanciate certe ipotesi di lavoro.
La natura dell'interpellanza ha lo scopo non certo di negare l'importanza di un servizio, che giudichiamo importante per favorire l'accesso di tutti i cittadini a un imprescindibile sistema di comunicazione come quello televisivo. La tivù, al di là delle sue brutture, è ormai uno strumento indispensabile per accedere a numerosissime informazioni e a fenomeni culturali e sociali che sono fondamentali.
Ma veniamo ai fatti. La vicenda ha inizio nel 2005, non si è ancora conclusa e si protrae, da qui la questione dei tempi lunghi; è chiaro che siamo abituati a non vedere mai realizzare con facilità delle opere, ma se immaginiamo una tratta ferroviaria o un ponte, possiamo immaginare che ci si mette tanto tempo a costruirlo, ma poi questo servirà. Questo non è così quando si parla di nuove tecnologie: i tempi per le nuove tecnologie sono più stringenti. Ricordo quando negli anni '80 scesi a Torino con la mitica Olivetti Lettera 33 e dovetti poi redigere la tesi di laurea con un computer, perché i tempi delle nuove tecnologie sono più rapidi; figurarsi adesso, a oltre 20 anni di distanza, come sia ancora più efficace essere più tempestivi riguardo alle nuove tecnologie!
Quello che preoccupa è questo fallimento della politica come attività alle volte di propaganda, ancor più grave se poi la propaganda è pre-elettorale. Bisogna sforzarsi di lavorare di più e promettere di meno, soprattutto in questo terreno importante delle nuove tecnologie - per un territorio montano come il nostro, che soffre di un problema che abbiamo sempre cercato di combattere: la difficoltà di comunicazione sia fisica che virtuale - essere attrezzati il più possibile per dare risposte puntuali.
Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.
Rollandin (UV) - Ringrazio i colleghi che mi danno l'opportunità di fare brevemente un aggiornamento del tema, che è sicuramente molto importante. Condivido e sottoscrivo quanto è stato detto sulla politica dell'annuncio: è meglio annunciare ad opere fatte, piuttosto che ad opere in fieri.
Vorrei dire qualcosa nel merito della giusta illustrazione che è stata fatta di un problema, che ha visto la Valle d'Aosta e la Sardegna anticipare l'iter di un processo, che comunque è in fase di attivazione su tutto il territorio nazionale e che in altri stati è già molto più avanti. È comunque una esigenza sempre più sentita a tutti i livelli e lo è ancora di più nelle situazioni che, da un punto di vista geografico, comportano dei problemi legati al recepimento del segnale, che è il problema cardine. Fare lo switch off in pianura è relativamente facile, ma farlo nella nostra regione ha tutto quell'iter difficile che conosciamo. É anche corretto dire: ma quando lo si programma si dovrebbe già sapere che lo si fa in una situazione come questa.
Voglio dire che ad oggi, ad essere passati dall'analogico al digitale, in proporzione c'è già il 64%, il che è un dato da leggere in modo attento, perché questo, considerata la concentrazione in Aosta e comuni vicini, non significa che la copertura è positiva in tutte le valli, ma significa che c'è un dato importante rispetto ad esempio alla Sardegna che ha già fatto lo switch off e che è al 60%.
Entrando nel merito delle risposte e avvalendomi del fatto che c'è stato ieri un incontro con il sottosegretario Romani, che ha permesso assieme ai propri uffici di fare la messa a punto della procedura da adesso all'anno prossimo su quello che si fa, vorrei ricordare che la digitalizzazione del segnale televisivo procede secondo un piano gestito dal Ministero delle comunicazioni e che, anche a seguito delle elezioni politiche nazionali, si sono registrati purtroppo alcuni ritardi nella definizione di aspetti fondamentali, fra i quali il piano delle frequenze che riguarderà la Valle d'Aosta, con la conseguenza di una revisione dei tempi attuativi.
Ribadisco che l'Amministrazione regionale ha da tempo individuato nel passaggio dalla televisione analogica al digitale terrestre un'opportunità per portare dovunque un buon segnale televisivo e per affrontare le situazioni di inferiorità tecnica e tecnologica presenti sul territorio regionale, al fine di creare i presupposti per un'efficace azione di crescita e di arricchimento anche culturale e superare i rischi reali di emarginazione tecnologica.
La task force che governa il piano di switch off per la Valle d'Aosta ha ripreso i lavori di coordinamento e pianificazione, finalizzate a raggiungere l'obiettivo di portare il segnale digitale nelle case dei valdostani nei tempi stabiliti, ovvero entro il primo semestre 2009, come indicato dal decreto del Ministro dello sviluppo economico del 15 settembre scorso. A questo proposito, come ho detto, nella giornata di ieri, la riunione a cui erano presenti anche gli operatori televisivi ha permesso di riavviare le procedure del piano nazionale di digitalizzazione e, per quanto ci riguarda, di concordare i seguenti passaggi per arrivare allo swicth off, minimizzando l'impatto sugli utenti. Leggo solo la tempistica modulata: entro novembre Regione e Ministero concorderanno la data dello switch off - che deve essere fissata entro 90 giorni dall'entrata in vigore del decreto ministeriale del 15 settembre - che sarà individuata nel primo semestre 2009; la tempistica operativa sarà impostata prevedendo due fasi: una prima fase in cui sarà coinvolta la vallata principale della regione e una seconda fase in cui ci si riferirà alle vallate laterali; a monte ci sarà una ricognizione preventiva delle ancora residuali problematiche tecniche e operative con particolare riferimento al segnale nelle valli laterali; nei primi giorni di ottobre riceveremo dal Ministero le indagini riguardanti la diffusione e la penetrazione in Valle d'Aosta di decoder e televisori con sintonizzatore digitale integrato; in linea con quanto sta avvenendo in Sardegna, saranno finanziate e attivate, anche nell'ambito della Task Force Valle d'Aosta e con l'ausilio del Consorzio Valle d'Aosta Digitale, iniziative di comunicazione, informazione e sostegno alla popolazione, con un'attenzione particolare verso le fasce deboli, in particolare come tutti sappiamo il discorso degli anziani, quelli che più guardano la televisione e che possono trovarsi in difficoltà.
La nostra attenzione, quella dell'Amministrazione regionale e di tutti i soggetti coinvolti nel processo, sarà quindi nei prossimi mesi rivolta alla soluzione degli eventuali problemi tecnologici ed operativi legati alla trasmissione e alla ricezione del segnale digitale. Il che significa, nell'ambito della programmazione già esistente, garantire da un lato le iniziative necessarie alla copertura ottimale di un territorio morfologicamente complesso come il nostro, dall'altro attuare le iniziative di informazione e di assistenza ai cittadini, compresa l'eventuale assistenza a domicilio per le operazioni di installazione e configurazione degli apparati necessari alla ricezione del segnale. Si sta facendo una ricognizione puntuale in accordo con i comuni, per evidenziare dove sono le zone di maggiore impatto, cercando di rendere disponibile zona per zona una presenza di tecnici che possano intervenire nel caso in cui le famiglie siano in difficoltà, soprattutto gli anziani, con un numero facilitato e che permetta di superare questa impasse.
In sintesi, quindi, la sperimentazione del sistema del digitale terrestre sta terminando e nei tempi stabiliti a livello nazionale si passerà alla digitalizzazione del segnale televisivo. La programmazione a tal fine è già definita e nei prossimi mesi saranno affrontate tutte le problematiche dello switch off. Il fatto di farla in due tempi significherà che si passerà al digitale con lo switch off non contemporaneamente su tutta la valle, ma si darà un ulteriore tempo (2-3 mesi) per risolvere i problemi residuali che possono esserci nelle valli laterali, soprattutto relativi al segnale, quindi a ripetitori che dovranno essere inseriti a complemento di quelli esistenti per avere la copertura totale della valle.
Questi sono i tempi che si prevedono, quindi entro il primo semestre 2009. Quello che vorremmo fare è avere, con il supporto tecnico, una data ipotizzabile da suggerire al Ministero, per iniziare la prima fase per la valle centrale entro la primavera 2009 e poi completarla prima dell'estate 2009.
Président - La parole au Conseiller Donzel.
Donzel (PD) - Innanzitutto mi fa piacere che si prenda atto che difficoltà ve ne sono state, che forse si è esagerato nell'entusiasmo rispetto a questa avventura tecnologica che, ribadisco, è indispensabile. Prendiamo atto delle nuove date e spero che l'impegno sia massimo.
Visto che lei ha evidenziato il problema delle fasce più deboli, le faccio notare - mi scuso se non era nell'interpellanza - che comunque è stato ridotto il contributo per l'acquisto dei decoder da 70 a 50 euro, cosa che in alcuni casi obbliga a fare valutazioni di cambio del televisore, eccetera: non è proprio nella linea di andare a tutelare le fasce più deboli. Ma questo non è il problema centrale...
(Interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
...non è rivolto a lei. Lei ha introdotto questo concetto. Le facevo notare questo dettaglio, che per alcune persone non è propriamente un dettaglio.
Presidente - Prima di passare al punto 31, voglio richiamare il fatto che per la seconda volta ci è stato fatto presente che in aula manca la maggioranza. Vorrei sollecitare i capigruppo di maggioranza di farsi parte istante nei confronti dei colleghi, perché siano presenti, perché la maggioranza sia presente. A maggior ragione se ci sono dei colleghi che sono istituzionalmente impegnati fuori sede, lo chiederei a quelli che sono qui, perché vediamo che... Chiedo questo perché non vorrei più essere sollecitato da parte della minoranza sulla mancanza dei consiglieri di maggioranza.