Oggetto del Consiglio n. 80 del 25 settembre 2008 - Resoconto
OGGETTO N. 80/XIII - Interpellanza: "Iniziative per l'individuazione dei criteri di rimborso agli enti locali delle minori entrate relative all'aliquota ICI".
Interpellanza
Ricordato che la legge n. 244 del 24 dicembre 2007 disponeva l'aumento della detrazione ICI (Imposta Comunale sugli Immobili) relativa all'abitazione principale e che tale diminuzione per i comuni venisse rimborsata dallo Stato con le modalità contenute nel decreto ministeriale del 15 febbraio 2008 (Governo Prodi);
Ricordato inoltre che il decreto legge 27 maggio 2008, n. 93, convertito in legge n. 126 del 24 luglio 2008, ha stabilito, a decorrere dall'anno 2008, l'esclusione dell'ICI sugli immobili della abitazione principale nonché delle unità immobiliari assimilate, prevedendo che il mancato gettito ICI venisse rimborsato dallo Stato attraverso l'individuazione di determinati parametri individuati dalla Conferenza Stato-Città ed Autonomie locali e che tali rimborsi, per la Valle d'Aosta, siano erogati dalla Regione (Governo Berlusconi);
Ricordato infine che la Giunta regionale, con la deliberazione del 5 settembre 2008, n. 2606, ha approvato la liquidazione ai comuni della somma trasferita dallo Stato a titolo di anticipazione del rimborso compensativo per il minor introito relativo alla aliquota ICI;
Evidenziato che la copertura finanziaria assicurata dal decreto legge 93/2008 del Governo Berlusconi pare insufficiente a garantire ai comuni il rimborso totale della riduzione del gettito ICI;
Evidenziato inoltre che non sono ancora state disciplinate le modalità per il rimborso da parte dello Stato della parte restante dell'importo che i comuni avevano attestato quale gettito riscosso a titolo di ICI e che attesteranno in via definitiva entro il 30 aprile 2009, ai sensi del decreto legge n. 112 del 25 giugno 2008, convertito in legge n. 133 del 6 agosto 2008;
Sottolineato che i criteri di riparto indicati in sede di Conferenza Stato-Città ed Autonomie locali sono in contrasto con i principi del rimborso totale delle minori entrate e che, in ragione della competenza in materia, la Regione potrebbe definire parametri propri;
Tenuto conto che i provvedimenti segnalati riguardano unicamente il gettito riscosso a titolo di ICI per gli immobili adibiti a prima casa per il solo anno 2008 e che per il rimborso per l'anno 2009 la confusione in materia regna sovrana;
Preoccupati che la mancanza di certezza finanziaria sia causa di difficoltà reali e concrete per i comuni proprio nelle settimane in cui stanno predisponendo il bilancio per l'anno 2009;
i sottoscritti consiglieri regionali
Interpellano
il Presidente della Regione per conoscere:
1) quali azioni intende mettere in campo per salvaguardare:
a) il diritto dei Comuni al totale rimborso del minor gettito dell'Imposta Comunale sugli Immobili;
b) il principio della affermazione della competenza regionale in merito alla definizione di criteri per l'attribuzione ai comuni valdostani dei relativi rimborsi;
2) quali iniziative intende attivare per definire con gli Enti Locali della Valle d'Aosta una linea politica in grado di concordare con i Comuni un comportamento omogeneo ed assicurare la tranquillità necessaria per approntare i bilanci comunali per l'anno 2009 senza penalizzare i cittadini dovendo necessariamente far fronte alle minori entrate derivanti dall'abolizione dell'ICI.
F.to: Rigo - Donzel
Président - La parole au Conseiller Rigo.
Rigo (PD) - Come tutti sapete bene, il Presidente del Consiglio, On. Silvio Berlusconi, volendo onorare il suo patto con gli italiani, stipulato prima delle elezioni politiche del 2008, ha soppresso l'imposta comunale sugli immobili. L'ICI, lo sanno bene gli ex amministratori comunali presenti, i sindaci, gli assessori, rappresenta storicamente la prima fonte di incasso per gli enti locali: 42,8 miliardi di euro, di cui solo l'ICI rappresenta il 26% in termini di gettito a livello nazionale. Tolta questa fonte di entrata, senza contropartite uguali e certe, i comuni - come si dice con un'espressione forte - muoiono: situazione particolare per la Valle d'Aosta, lo sapete meglio di me.
É chiaro che con la soppressione dell'ICI, giusta o sbagliata che sia, il governo doveva contestualmente, contabilmente, indicare la cifra di gettito da devolvere agli enti locali, così come ricordo aveva fatto il governo Prodi, con la introduzione dell'aumento della detrazione relativa all'abitazione principale. Così non è stato per la soppressione totale dell'ICI e nella interpellanza vengono ricordati i tempi e le modalità di questo pasticcio contabile e politico (dico io). Il leader del Popolo della libertà aveva fatto altre suggestive promesse fiscali e parafiscali, fra cui la diminuzione della imposizione fiscale, la soppressione del bollo auto; ma la vicenda ICI ci porta a fare qualche considerazione su un assetto della finanza locale inadeguato e indebolito dal centralismo di ritorno degli ultimi anni.
Il federalismo fiscale, di cui avremo modo di parlare più avanti, è necessario per il Paese. Serve una riorganizzazione profonda che, se ben congegnata, può dare una spinta importante alla riqualificazione della finanza pubblica, responsabilizzando di più e meglio gli amministratori locali nell'uso dei soldi dei contribuenti e costruendo una perequazione meno di facciata e molto più focalizzata sul livello e l'efficienza dei servizi pubblici essenziali, che in molte regioni oggi esistono solo sulla carta. Certo, tutto ciò implica un cambiamento notevole nella organizzazione della finanza territoriale. Il discrimine però è l'orizzonte di questo cambiamento, condivisibile e auspicabile se l'obiettivo è una maggiore efficienza ed equità della finanza territoriale, premiando gli enti virtuosi e colpendo quelli che sprecano il denaro pubblico.
Al di là delle considerazioni sul federalismo fiscale e tornando invece alla imposta comunale sugli immobili, non volendo entrare nel merito della disputa - non so se è ancora terminata o se giace lì tutta intera, tutta interna al PdL, sul ripristino o meno di questa imposta -, la vicenda lascia sconcertati quanto a metodo e merito di governo, in una fase difficile per l'Italia, dove cresce la domanda di servizi che i cittadini rivolgono proprio agli enti locali. Questa insicurezza nel rimborso della parte restante dell'importo che i comuni attesteranno e il buco contabile per il 2009, inevitabilmente indebolirà le autonomie locali proprio in un momento in cui ci sarebbe bisogno di rafforzarle.
L'interpellanza presentata dal nostro gruppo è dettata proprio da questa preoccupazione sincera. Il Partito democratico è infatti un partito autonomista da sempre, è il partito delle autonomie locali, perché attraverso gli enti locali si forniscono servizi fondamentali per la vita dei cittadini, per il rapporto diretto che hanno con i cittadini stessi. I Comuni in queste settimane stanno lavorando per la predisposizione dei bilanci per il 2009: per questo chiediamo al Presidente della Regione quali azioni intende promuovere a livello nazionale, per garantire agli stessi il totale rimborso del minor gettito dell'ICI e quali iniziative intende attivare a livello regionale, per concordare e stabilire con i 74 Comuni valdostani un comportamento omogeneo, e quali azioni intende avanzare per non penalizzare i cittadini, dovendo i Comuni necessariamente far fronte a una minore entrata derivante dall'abolizione dell'ICI.
Ho letto - come certo hanno fatto i colleghi - l'intervista a La Stampa di alcuni giorni or sono del Presidente del CELVA, sig. Gerardin, e la sua proposta di tenere conto nella formulazione dei bilanci comunali, proprio per quest'anno, dell'entrata determinata dalla voce ex ICI: mi sembra una proposta di buon senso, attorno alla quale però deve consolidarsi un largo consenso e quindi anche su questo vorrei conoscere il parere del Presidente.
Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.
Rollandin (UV) - Il problema che è stato sollevato dell'ICI ha fatto discutere e ancora è uno dei punti che si sta discutendo nel merito di quella che può essere la conseguenza della immaginata riforma con il federalismo fiscale, perché il punto nodale è: si tolgono alcune tasse sostituibili da quali? Dove si prendono alla fine i soldi per permettere quello che è previsto e promesso? A questo è difficile oggi rispondere. Si sa che l'ICI era per i Comuni una delle poche certezze, anche se aveva i suoi limiti come tutte le tasse: dava una possibilità di gestire le aliquote che potevano essere con finalizzazione per investimenti, cioè c'era un rapporto che diceva cosa, perché aumento, perché posso in una certa annata diminuire o aumentare, eccetera.
Per quanto ci riguarda, su quelle che sono le azioni a cui si cerca di dare risposta, il diritto dei Comuni al totale rimborso del minor gettito e il principio della affermazione della competenza regionale in merito alla definizione di criteri per l'attribuzione ai Comuni valdostani dei relativi rimborsi, vogliamo dire che noi ci siamo subito attivati presso il Ministero delle finanze già il 31 luglio, trasmettendo l'elenco dei Comuni assoggettati al patto di stabilità, ai fini del rimborso del mancato gettito ICI.
In accordo con la Provincia autonoma di Trento e con la Regione Friuli, abbiamo rappresentato alla Ragioneria generale dello Stato, nella Conferenza Stato-Regioni e autonomie e all'ANCI, la posizione delle Regioni, in particolare evidenziando che, poiché i criteri stabiliti nella proposta della deliberazione della Conferenza Stato-Città paiono rientrare nella materia della finanza locale, è indispensabile che ci sia un coinvolgimento diretto delle Regioni a statuto speciale e Province autonome interessate nella conferenza unificata in ragione delle specifiche competenze attribuite. Abbiamo sottolineato che l'applicazione dei criteri contenuti nella proposta di deliberazione per i trasferimenti compensativi per il minor gettito ICI non è compatibile con l'ordinamento della Regione in materia di enti locali e finanza locale, anche in considerazione del fatto che la disciplina del patto di stabilità per la Valle d'Aosta, pur rispettando gli obiettivi posti dallo Stato, ha un impianto totalmente diverso rispetto a quello stabilito per le regioni a statuto ordinario e per gli enti locali. Quindi si sono richieste delle specifiche modifiche alla proposta di deliberazione della Conferenza Stato-Città, volte ad ottenere l'assegnazione alla Regione degli importi corrispondenti al minor gettito complessivo certificato dai Comuni, al fine della determinazione da parte della Regione stessa delle quote di spettanza dei singoli Comuni, secondo quanto previsto dallo statuto.
Le nostre osservazioni in quell'ambito non sono state accolte: rimane quindi prioritaria l'attenzione nei confronti di questo tema, in merito all'effettivo rimborso a carico del bilancio dello Stato e le minori entrate che i comuni subiranno anche negli anni 2009 e seguenti. Tale rimborso peraltro è assicurato dalla previsione contenuta nel 4° comma dell'articolo 1 del disegno di legge 93/2008, convertito con legge 126/2008, che prevede che la minore imposta che deriva dall'applicazione della esenzione ICI della prima casa, a decorrere dal 2008, sia rimborsata ai Comuni e che a tal fine l'apposito fondo del Ministero dell'interno sia integrato dagli importi previsti a decorrere dal 2008.
Sotto questo profilo abbiamo la garanzia: il nostro metodo di ripartizione è quello che è stato oggetto anche di una deliberazione regionale, che si riferisce al rapporto con i Comuni. Il quantum riferito al mancato introito è legato alla comunicazione che abbiamo già fatto, portata dai Comuni, salvo i conguagli che verranno fatti, e sulla base dei quali ci è stata data la prima tranche che è stata versata. Anche qui precisiamo che non si tratta - come impropriamente si è detto - del 50%; il che ha fatto nascere degli equivoci, dicendo: ma allora se è il 50% vuol dire che rispetto all'anno precedente e ai dati in nostro possesso non ci sarà il quantum che avevamo previsto. Non è così. É solo la quantità collegata all'anticipo che ci è stato dato da parte dello Stato e quindi ridistribuito secondo i criteri stabiliti in accordo con i Comuni. Questa è una precisazione essenziale per evitare equivoci, perché qualcuno ha detto: se questo è il 50%, non ci ritroviamo più nei conti, come giustamente sottolineava Rigo, anche per l'impostazione dei bilanci.
"Quali iniziative intende attivare per definire con gli Enti Locali della Valle d'Aosta una linea politica in grado di concordare con i Comuni un comportamento omogeneo ed assicurare la tranquillità necessaria per approntare i bilanci comunali per l'anno 2009 senza penalizzare i cittadini dovendo necessariamente far fronte alle minori entrate derivanti dall'abolizione dell'ICI": la deliberazione di Giunta del 5 settembre ha approvato il protocollo di intesa con il CELVA, per il rinnovo del comitato per la finanza e la contabilità degli enti locali della Valle d'Aosta, cioè dell'organismo tecnico politico con funzioni consultive e propositive in materia finanziaria e contabile, che ha fra le funzioni principali quella di analizzare l'impatto degli interventi regionali e statali in materia di finanza locale, al fine della coerente e corretta definizione della stessa. Quindi, attivando questo, quella legata ad eventuali correttivi sarà una delle prime proposte. In tale sede, già in occasione della prima riunione del rinnovato comitato, saranno affrontate le problematiche in argomento e sarà possibile definire, in accordo con gli enti locali, i criteri per la definizione di omogenee previsioni per la redazione dei bilanci 2009-11 dei Comuni. Tali criteri verranno poi illustrati alla assemblea plenaria degli enti locali, che verrà convocata come di consueto in ossequio al disposto dell'articolo 66, 3° comma della legge 54/1998, al momento del deposito del disegno di legge finanziario e di bilancio della Regione. Ad oggi dovrebbero questi problemi trovare una via di soluzione corretta, tenendo conto della impostazione già data in precedenza.
Président - La parole au Conseiller Rigo.
Rigo (PD) - Ringrazio il Presidente per le informazioni e anche per il risultato di una prima concertazione con i Comuni interessati e mi dichiaro soddisfatto delle risposte date.