Oggetto del Consiglio n. 78 del 25 settembre 2008 - Resoconto
OGGETTO N. 78/XIII - Interpellanza: "Intendimenti in merito alla vertenza in atto tra Regione e soggetto venditore del complesso alberghiero Grand Hôtel Billia".
Interpellanza
Atteso che dalla relazione del liquidatore della Gestione straordinaria del Casinò di Saint-Vincent permangono attive numerose cause civili promosse da e verso diverse controparti che, di fatto, coincidono con il medesimo soggetto venditore del Complesso alberghiero Grand Hotel Billia;
Visto che la somma delle pretese risarcitorie giudiziali, incrociate tra soggetto acquirente e soggetto venditore, risulterebbe pari a circa 200 milioni di euro;
Ricordato che l'Assessore al Bilancio, finanze e patrimonio in carica al momento dell'acquisto del complesso alberghiero ha più volte pubblicamente dichiarato il proprio ottimismo in merito ad una conclusione delle vertenze complessivamente favorevole per la Regione;
i sottoscritti consiglieri regionali
Interpellano
il Presidente della Regione per sapere:
1) a quanto ammontano e a quali Studi legali sono riconducibili le spese legali finora sostenute per il mantenimento delle suddette cause pendenti;
2) se il governo in carica intenda nel futuro proseguire nella strategia dell'attesa del completamento dei gradi di giudizio ovvero intenda addivenire in futuro o stia già trattando con la controparte per giungere ad una eventuale soluzione transattiva a carico della Regione.
F.to: Zucchi - Benin
Président - La parole au Conseiller Zucchi.
Zucchi (PdL) - Vi chiedo scusa, concludo con questa interpellanza - l'ordine è casuale - questo trittico delle interpellanze che riguardano questo settore. D'altronde ero stato anche motivato, visto che qualcuno mi aveva detto: Zucchi invece di chiedere i documenti, quando non ero qua, e di rompere le scatole, vedi di farti eleggere visto che non ci riesci mai. Ora che ci sono riuscito, la prima cosa che ho fatto subito è stata di vedere i documenti per rendermi conto da vicino delle situazioni inerenti questo buco nero che ci sta attanagliando. É stato anche uno stimolo per poter essere ancora più invogliato a venire qua: certe dichiarazioni certe volte ti spingono.
Questa vicenda è stata di fatto affrontata ieri e siccome sono abituato a chiedere scusa quando sbaglio, faccio un piccolo inciso. Nel corso del dibattito di ieri siamo stati tratti in inganno quando abbiamo parlato della gestione straordinaria e dei compensi al liquidatore, ed è nostra abitudine rendere conto quando sbagliamo, essendo stati indotti in errore. L'Assessore Marguerettaz ha stigmatizzato che il compenso del liquidatore non era quello che è stato annunciato dal sottoscritto, dove erroneamente ho preso nella colonna dei debiti un importo, ritenendo che fosse quello il compenso annuale a carico del liquidatore, mentre abbiamo appreso che è un altro. Chiediamo scusa se abbiamo detto delle cifre che non sono tali; resta però da dire che nel complesso l'importo in questo momento a credito del liquidatore è di notevole entità perché è di 370mila euro. Non credo che il liquidatore avanzi tutti questi soldi, che non abbia mai preso un compenso in tutti questi anni, quindi diciamo che non è un compenso annuale quello di 370mila euro, ma se andiamo a fare la media di tutto quello percepito è sicuramente una cifra di notevole entità. Però bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare, quindi chiediamo scusa al commissario liquidatore, perché devo dare atto all'Assessore Marguerettaz che adesso la cifra concordata ci sembra molto più umana, mentre forse quelle precedenti non lo erano.
Prendo spunto da questa vicenda, perché da questo atto che ho desunto, era già noto, ma abbiamo avuto conto della situazione delle liti pendenti nella vicenda famosa oggetto di queste mie interpellanze. Risultano giacenti numerose cause: il governo che si è appena insediato, di fronte a questa ingarbugliata vicenda, che tipo di intenzioni ha? Ha intenzione di continuare ad aspettare, quindi di rimanere nella strategia di attesa dello sviluppo di quelle che sono le cause che sono svariate, difficili, ingarbugliate, e comunque possono presumere dei pericoli a carico dell'amministrazione, perché quando si tratta di cause civili un risultato non è mai certo? Si può essere vittoriosi o soccombenti, ma certe cose possono essere anche previste e possono essere quindi dei macigni che gravano, oltre l'operazione che abbiamo detto prima, di non poca entità, perché se non sbagliamo qui si tratta di intrecci che comportano una sommatoria di cause di grandissima entità.
La prima domanda, visto che lei, Presidente, si è insediato con questo nuovo governo, è sapere se ci sono delle intenzioni di continuare con la strada precedente o se c'è qualche novità in merito, se si pensa cioè di chiudere, come pensavamo fosse opportuno fare. Ci è stato spiegato ieri dall'ex Presidente Caveri che questo non è stato possibile fare, perché al momento dell'acquisto le cifre che erano richieste dalla controparte per la sanatoria di tutte le vertenze erano talmente ampie, cioè la proposta della Regione e la richiesta del gruppo Lefèvre erano così distanti che non è stato possibile. Poi il giudizio l'ho già espresso prima, che di fronte a una situazione del genere non farei, ma credo nessuno di noi con i nostri soldi, credo nessuno in questa sala con le proprie risorse andrebbe a fare un regalo a chi ha in pendenza di giudizio 200 milioni di euro, non gli va a regalare una situazione di risoluzione di un problema che avrebbe comportato una ulteriore perdita da parte di quel gruppo di 8 milioni. Lei mi obietterà che lui avrebbe chiuso l'albergo, ma in certi casi bisogna anche saper prendere delle decisioni drastiche.
Ci siamo chiesti e forse ci chiediamo, sempre per quel concetto di responsabilità, se le cifre così distanti due anni fa, potevano essere molte di meno qualche anno prima, perché qui dobbiamo capire cosa è successo nel passato. Siamo arrivati a una valutazione di questo cespite con delle ridde di cifre di perizie che andavano distanti una dall'altra a colpi di decine di miliardi. Abbiamo visto una escalation su queste perizie che sono nel frattempo intervenute, che andavano veramente da "di tutto di più", non in un arco di tempo lunghissimo, ma in un breve arco di tempo. Prima 27 milioni, poi 77, poi 58... stiamo parlando di milioni di euro e una struttura del genere comporta delle perdite! Non ho mai visto - ci siamo anche informati, io in particolare - ma un cespite che ha un utilizzo nel campo alberghiero e non può essere adibito a nient'altro, deve essere valutato non tanto per la sua realtà immobiliare, ma per la sua facoltà di avviamento di produrre degli utili. Qui abbiamo visto che produce delle perdite: credo che in nessun posto del mondo in un regime normale di mercato nessun gruppo avrebbe comprato un albergo del genere a queste cifre. Che fosse importante comprarlo è un altro paio di maniche, ma non a questa cifra.
Allora chiediamo, caro Presidente, visto che ci sono state una sequenza di liti che sono evidenziate dalla relazione del commissario gestore, di fare l'excursus di quello che è avvenuto, perché abbiamo la sensazione che un po' per la mala gestio, di cui ho parlato prima, dei suoi predecessori, certe situazioni che potevano essere affrontate con minore esborso precedentemente, anche andando a coprire questi contenziosi e mettendo tutti quanti in una condizione di non avere nulla a che temere, non siano state per chissà quale motivo affrontate e adesso ci troviamo con questa spada di Damocle in testa, che potrebbe essere anche a noi favorevole, ma potrebbe essere anche a noi sfavorevole.
Sicuramente anche qui, non dico delle cifre, perché mi aspetto che le dica lei. In tutti questi anni c'è stato un soggetto o più soggetti che ne hanno beneficiato, che sono gli avvocati. Ci piacerebbe sapere a chi - ed è l'oggetto della mia interpellanza - sono andati tutti questi soldi, quali onorari professionali sono stati pagati e sono in corso di pagamento, perché anche lì abbiamo la sensazione che si tratti non di poche decine di euro, ma di qualche centinaia di migliaia di euro.
Attendiamo con curiosità le risposte e le sue valutazioni sul futuro, perché - ripeto - sarebbe auspicabile che lei spiegasse ai cittadini come mai quei determinati atti, che potevano essere fatti prima, non sono stati fatti. Ci risulterebbe che nel 2002-03 eventuali soluzioni di annullamento di contenziosi fossero state proposte con delle somme molto inferiori, magari non superavano neanche i 2-3 milioni di euro per mettere una pietra tombale su questa vicenda.
Altra cosa. Lasciando stare il cespite immobiliare, che ha una valenza di un certo tipo, come lei sa buona parte dei contenziosi in corso riguardano le aree limitrofe, parcheggi, eccetera: perché a un certo punto di tensione fra le controparti non sono stati posti in essere degli espropri? Dal momento che si considerava imprescindibile l'utilizzo di un'area del genere, arrivare almeno a formulare una ipotesi di esproprio per pubblica utilità per quanto riguarda la situazione dei parcheggi, ci avrebbe messo in una situazione di garanzia e di prudenza per una buona parte di quello che è adesso oggetto di contenzioso. Mentre il cittadino tranquillamente si vede capitare la mannaia dell'esproprio per qualunque tipo di richiesta debba fare la pubblica amministrazione, ci chiediamo se questa ipotesi poteva essere fattibile e, se del caso, come mai non è stata compiuta.
Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.
Rollandin (UV) - Pour revenir au Billia, il faut aussi souligner qu'avant qu'il y ait l'achat, il y avait un contrat avec Lefèvre plutôt onéreux: on a payé de 10 à 12 mille millions d'euros pour le contrat de gestion du Billia. J'arrête car les considérations sur ce point ont déjà été faites à maintes reprises; je donnerai une réponse ponctuelle à ce qu'on m'a demandé.
"A quanto ammontano e a quali Studi legali sono riconducibili le spese legali finora sostenute per il mantenimento delle suddette cause pendenti". Sulla base dei dati che ci sono stati forniti dal liquidatore di Gestione straordinaria in liquidazione, le spese legali sostenute in relazione alle differenti cause che vedono coinvolte Gestione straordinaria e le numerose controparti, riconducibili in sostanza alle società SITAV e SAAV, ammontano dal 1997 ad oggi a 4.851.000 euro. Per quanto riguarda gli studi legali a cui le spese in questione sono riconducibili, si tratta di una ventina di studi legali rispetto ai quali c'è un prospetto riepilogativo che è il seguente: dal 1997 Tubère, 3.700 euro; Chiesa Alessandro, 9.000 euro; Nova Giorgio, 49.000 euro; Studio legale Rampazzo, 36.000 euro; Malagutti Dante, 68.000 euro; Spada Giuseppe, 46.000 euro; Liser Antonio, 62.000 euro; Liser Alessandra, 8.000 euro; Romanelli, 2.000 euro; Sigma, 123.000 euro; Moro Maddalena, 48.000 euro; Studio legale Tosetto, 83.000 euro; Riganò Francesco, 12.000 euro; Studio legale Maione e Tamiozzo, 255 euro; Studio legale Garancini & C., 23.000 euro; Colombo Giovanni, 31.000 euro; Fubini Iorio Cavalli, 1.300 euro; Bo, 495 euro; Studio Hammonds & Rossotto, 4.239.014 euro. Totale 4.851.000 euro.
Se il governo in carica intenda nel futuro proseguire nella strategia dell'attesa, la risposta è no. Ci stiamo facendo dare un prospetto riassuntivo da parte del commissario per analizzare i punti che possono essere oggetto di una intesa e quelli dove ci sono situazioni difficili. Sulla base di questo faremo una proposta al commissario liquidatore per trovare, là dove possibile, le intese che siano responsabilmente congrue rispetto alle richieste e a quello che può essere un pericolo di un responso negativo a fronte della situazione oggi.
Presidente - La parola al Consigliere Zucchi.
Zucchi (PdL) - Credo che questa sia una notizia non di poco conto, anche considerato il dibattito di ieri, dove chi è intervenuto in sua assenza ha invece dichiarato, non dico tranquillità, ma una serenità di fronte a questi fatti. Adesso apprendiamo che lei sta lavorando in una logica di assoluta e totale discontinuità rispetto agli anni passati di coloro che l'hanno preceduta, nell'arrivare a una transazione, e questo fatto credo sia molto preoccupante, perché da come lei ha detto, la proposta transattiva... no, lei ha detto che sta andando in una soluzione transattiva, immagino io e lei mi corregga se sbaglio, a nostro carico...
(Interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
...dove è possibile, ma se non ho capito male, credo che valga la pena fare chiarezza su questo punto. Se ci sono dei contenziosi... Io capisco il nervosismo di chi le sta accanto che è stato compartecipe di determinate situazioni e in questo momento è un po' con i fagioli sotto le ginocchia: dovrebbe stare più misurato, perché è stato il compartecipe e nel clima del fare il gradasso del suo collega di Giunta della passata legislatura vede queste cose come se fosse un nulla di fatto.
Vorremmo capire se stiamo andando verso una transazione e su quali entità lei, Presidente, sta ragionando, perché per chiudere bene tutti i contenziosi o una parte di questi, ci allestiamo a pagare degli altri soldi, se non ho capito male. Io ho inteso così, se ci sono delle transazioni che invece possono essere di altra natura e che possono essere anche a noi favorevoli, pregherei di spiegarvi meglio. Forse non ho capito bene io, ma credo che anche l'aula non abbia ben compreso, oppure sono io l'unico che non ha capito, ha capito solo l'Assessore Marguerettaz che ha fatto molto bene negli anni passati e ha assolto bene il suo compito, quindi vorrei che ci fosse una precisazione in questo senso.
Chiedo magari una eccezione, signor Presidente, perché credo che il tema meriti un approfondimento e se possibile di concedere una replica al Presidente, perché renda più comprensibile l'oggetto del suo ultimo intervento, cioè il fatto che non si va verso la prosecuzione delle liti pendenti e si cerca se possibile di arrivare a una transazione.