Oggetto del Consiglio n. 72 del 25 settembre 2008 - Resoconto
OGGETTO N. 72/XIII - Interrogazione: "Esiti della vertenza tra la Regione e l'Agenzia delle Entrate a seguito dell'acquisto del complesso alberghiero Grand Hôtel Billia".
Interrogazione
Premesso che a seguito dell'acquisto del Complesso alberghiero Grand Hotel Billia da parte della Regione tramite la controllata STV sono state avviate delle contestazioni da parte dell'Agenzia delle Entrate regionale;
Appreso dagli organi di informazione a suo tempo intervenuti sulla vicenda che tali contestazioni riguardavano discrasie sulla valutazione dei cespiti immobiliari oggetto della compravendita ritenute a svantaggio dell'Erario, nonché presunte imposte non pagate dal soggetto cedente negli anni antecedenti alla vendita;
Atteso che in tali casi l'ente accertatore, qualora risulti vittorioso al termine degli eventuali gradi di giudizio in materia tributaria, può richiedere il soddisfacimento delle proprie pretese in forma solidale;
Ricordato che la fidejussione inizialmente richiesta da Finaosta per tutelare l'acquirente da eventuali e potenziali azioni risarcitorie richieste da soggetti terzi è stata cancellata a seguito di una due diligence compiuta dallo Studio Hammonds Rossotto;
i sottoscritti consiglieri regionali
Interrogano
il Presidente della Regione o l'Assessore competente per sapere:
1) se ed in quale misura si è conclusa la vertenza sopramenzionata con l'Agenzia delle Entrate;
2) se, nel caso di soccombenza totale o parziale della Regione ( STV ), sia stato pagato un maggior onere a carico dell'acquirente Regione;
3) se, nel caso di soccombenza totale o parziale del soggetto cedente venditore ( Soc. Grand Hotel Billia con sede in Lussemburgo) siano state pagate dalla STV dei maggiori oneri a titolo di responsabilità solidale o se, allo stato attuale, esiste il pericolo che questo fatto possa accadere.
F.to: Zucchi - Benin - Lattanzi - Tibaldi
Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.
Rollandin (UV) - La vertenza riguardava due profili: da un lato il valore complessivo dei beni aziendali al momento della cessione, dall'altro la considerazione della operazione interamente come cessione di azienda, quindi soggetta alla sovrimposta del registro, anziché ad IVA. La vertenza si è conclusa nel dicembre 2007 con ampio ridimensionamento della pretesa avanzata dall'Agenzia delle entrate, contestata da STV, anche attivando la procedura di accertamento con adesione prevista dalla normativa, sia per quanto riguarda il valore degli immobili, ricondotta in misura di poco superiore al dichiarato, sia con riferimento alla qualificazione aziendale dei beni oggetto di compravendita.
Ricordando che la contestazione dell'Agenzia delle entrate portava a una imposta complementare dovuta, comprensiva delle correlate sanzioni pari a oltre 5 milioni di euro, la vertenza si è conclusa con un debito residuo di imposta pari a 1.028.495 euro, a fronte del quale è peraltro sorto un diritto al rimborso dell'IVA pagata alla cedente di pari ordine di grandezza, a oggi quantificabile in circa 1.150.000 euro. Inoltre la vertenza si è chiusa senza attivazione di contenziosi avanti i giudici tributari, e di fatto senza maggiori oneri a carico dell'acquirente regione.
Infine occorre ricordare che la STV Spa ha acquistato dalla società Grand Hôtel Billia, a carico della quale non risulta alcun debito tributario, così come in capo alla SAAV, che a suo tempo cedette i beni alla Grand Hôtel Billia. Pertanto non è seriamente ipotizzabile alcun rischio di chiamata in causa della STV quale responsabile solidale, anche considerando che secondo informazioni assunte da STV, anche l'azione penale attivata nei confronti dei legali rappresentanti di SAAV, per sottrazione di pagamento delle imposte, non risulta aver avuto alcun seguito.
Queste sono le notizie ad oggi.
Président - La parole au Conseiller Zucchi.
Zucchi (PdL) - Grazie, Presidente. Prendo atto dei dati, perché eravamo curiosi, dal momento che queste notizie erano uscite tempo fa sugli organi di informazione, quindi non ci era dato sapere come questa vicenda fosse stata conclusa. La nostra preoccupazione era mirata al fatto che, non sapendo quali erano state le conclusioni e supponendo che in questi casi, se ci fosse stato comunque un contenzioso, con il pericolo dell'applicazione della solidarietà nel pagamento di eventuali imposte, la Regione, cioè la STV e quindi a cascata anche la Regione che ha finanziato la STV per l'acquisto del complesso Grand Hôtel Billia, dovesse essere costretta a pagare degli oneri anche di spettanza del soggetto venditore.
Non ho ben capito nella breve enunciazione dei dati se questo maggiore importo pagato di 1.028.000 euro fosse tutto a carico del soggetto acquirente, la STV, o se fosse ripartito 50 percento al venditore e 50 percento all'acquirente. La preoccupazione nasce da questo fatto: come lei sa, la Finaosta nel momento in cui si stava concludendo questa operazione, preoccupata che ci fosse tutta quella marea di contenziosi, di cui parleremo più avanti, aveva richiesto a buon titolo una fideiussione che coprisse eventuali richieste di terzi, pensando ad una eventuale azione revocatoria, visti tutti i precedenti. Secondo noi i terzi non sono solo individuabili nel pericolo di azioni revocatorie, ma anche - come è successo - di possibili azioni da parte dell'Agenzia delle entrate. Quindi, anche se si tratta in questo caso rispetto alla operazione di importi non così importanti - sono comunque importanti perché lei ha detto che la prima richiesta si aggirava attorno a 5 milioni e che si è chiuso attorno al milione -, la nostra preoccupazione è che quello che è stato oggetto del pagamento sia solo di spettanza della Regione. Non vorremmo che la Regione dovesse essere chiamata, per il concetto di solidarietà, a pagare all'interno di questa somma delle cifre che sono di spettanza del soggetto venditore, che come lei sa aveva sede in Lussemburgo, ha preso questi soldi, e quindi è facile pensare che, una volta incassato, sarebbe stato molto difficile poter ottenere qualsiasi cifra supplementare in mancanza di fideiussione e quindi di idonea garanzia. Mi sembra che questa preoccupazione fosse fondata per chi, come noi, vuole vigilare sugli atti e anche solo conoscere la risultanza finale. Pertanto, se così è andata, non è che siamo contenti che sia stato pagato - oltre 58,5 milioni - un altro milione alla fine, perché è un milione in tasse in più. Se ho ben capito abbiamo pagato un milione in più di imposte. Qualcuno potrà obiettare che questo milione, visto il riparto fiscale, rimane per i 9/10 nelle nostre casse, ma è una questione di principio, cioè l'operazione lievita sempre più perché a seguito di questo concordato che è avvenuto per evitare il contenzioso, si è riconosciuta una parte della ragione alla Agenzia delle entrate e si è pagato un maggiore onere di imposte rispetto alle originarie. Sicuramente un milione da parte della Regione è stato pagato a seguito di questa definizione...
(Interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
...c'è stata una compensazione. Comunque se lei, Presidente, ci tranquillizza in merito alla questione tra la STV e la Regione - noi quindi non siamo tenuti e non abbiamo assolutamente pagato nulla di competenza del soggetto venditore - mi posso ritenere soddisfatto per quanto concerne naturalmente solo questa vicenda. Del resto parleremo più avanti.