Oggetto del Consiglio n. 3333 del 21 febbraio 2008 - Resoconto
OGGETTO N. 3333/XII - Interpellanza: "Utilizzo da parte della società "Cogetech" del marchio Casinò di Saint-Vincent".
Interpellanza
Ricordata la precedente iniziativa consiliare concernente l'autorizzazione della Giunta all'uso del marchio del Casinò de la Vallée, da parte della società, nata dall'accordo tra Casinò S.p.a. e la Cogetech S.p.a. di Milano;
Visti i tipi di marchi che, in base alla DG n. 1672/07, la suddetta società può utilizzare (Slot Club parola; Slot Club figura; Casinò Saint-Vincent parola; Casinò de la Vallée Saint-Vincent; Vallée d'Aoste Art de Vivre; Casinò de la Vallée figura);
Appreso da fonti giornalistiche che la società Cogetech è coinvolta in un'inchiesta giudiziaria riguardante il non trasferimento allo Stato delle informazioni relative all'utilizzo delle slot machines, non avendo effettuato i dovuti controlli che si era impegnata a fare con la A.A.M.S.;
Atteso che le informazioni riguardanti il coinvolgimento della Cogetech nella truffa delle slot machines parrebbero essere precedenti all'accordo stipulato dal Casinò con la suddetta società;
Ritenuto che su questa vicenda ci debba essere la massima trasparenza;
la sottoscritta Consigliera regionale
Interpella
il Presidente della Regione e l'Assessore competente per sapere:
1) se, e quando, è stato formalizzato il contratto di licenza d'uso gratuito dei marchi tra la Regione e la nuova società nata dall'accordo tra Casinò S.p.a. e Cogetech;
2) quali dei marchi autorizzati è stato finora usato, in quale contesto, per quale finalità e su quali prodotti;
3) se al momento della costituzione della Società tra Casinò S.p.a. e la Cogetech, la Regione era a conoscenza dell'inchiesta giudiziaria relativa alla presunta truffa delle slot machines;
4) se, viste le vicende giudiziarie in cui è incorsa la Cogetech, si intenda sciogliere la società che è stata creata.
F.to: Squarzino Secondina
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Con questa iniziativa torniamo su un tema che non ci era stato chiarito.
La volta scorsa abbiamo ricordato come il Casinò de la Vallée avesse costituito, insieme alla "Cogetech S.p.a. " di Milano, una società per l'utilizzo del marchio "Casinò". Avevamo anche visto che esiste una deliberazione ben precisa, del giugno 2007, con cui la Giunta autorizza questa nuova società ad utilizzare alcuni marchi del Casinò e c'è un elenco in deliberazione (per alcuni solo la parola, per altri solo la figura, per altri ancora una cosa e l'altra). Avevamo chiesto anche informazioni rispetto a questo fatto e ci era stato detto che non era stato ancora formalizzato il contratto di licenza ad uso gratuito, che si stava lavorando in questo senso.
Volevamo capire se era stato formalizzato il contratto di licenza ad uso gratuito dei marchi da parte di questa nuova società, nata dall'accordo fra Casinò e "Cogetech".
Poi volevamo sapere, di tutti questi marchi, quali sono stati autorizzati, dove sono stati usati, per quali finalità e in quale contesto.
Nel frattempo, mentre preparavamo questa ulteriore iniziativa per avere più dettagli, da fonti giornalistiche nel gennaio di quest'anno abbiamo appreso che la "Cogetech" è coinvolta, insieme a molte altre società, in un'inchiesta della Corte dei Conti, che sta analizzando una truffa che, secondo la Corte, è stata portata avanti da una serie di concessionari delle "slot machines" (fra cui anche la "Cogetech"), concessionari che avrebbero dovuto dare una serie di informazioni sull'uso delle macchinette nei vari luoghi, all'AMS, cioè all'Agenzia autonoma monopoli di Stato, e, in base a queste informazioni, avrebbero potuto riscuotere un prelievo pari al 13%. Pare che abbiano riscosso il prelievo del 13%, senza passare queste informazioni.
Allora ci chiediamo, nel momento in cui il Casinò ha deciso, anche su parere positivo della Regione che è il suo azionista, di costituire una società con la "Cogetech", se la Regione fosse informata su questo eventuale coinvolgimento della "Cogetech" in questa truffa ai danni dell'AMS e se, non essendone allora a conoscenza, e lo sia adesso, se intenda sciogliere la società che è stata creata, visto le vicende giudiziarie in cui è incorsa la "Cogetech". Pensiamo infatti che il Casinò abbia già diverse esperienze di coinvolgimento diretto e indiretto in procedimenti giudiziari, non ultimo quello sul riciclaggio di denaro proveniente dai "boss" mafiosi, e credo che non sia opportuno che il Casinò continui ad essere trascinato in cause giudiziarie, perché ne va dell'immagine che la Regione vuole giustamente garantire.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Rispetto a questa interpellanza si pongono una serie di quesiti: il primo riguarda la formalizzazione del contratto di licenza ad uso gratuito dei marchi, fra la Regione e la nuova società.
Se la collega Squarzino avesse letto con un po' di attenzione la deliberazione n. 1672 avrebbe rilevato che la Regione non ha nessun tipo di rapporto con la nuova società... tanto che la deliberazione dà la concessione a Casinò, che è il soggetto preposto a cedere l'uso dei marchi alla "Four Games"; non c'è quindi un rapporto fra la Regione e la "Four Games".
Sulla seconda domanda (quali dei marchi autorizzati è stato finora usato, in quale contesto, per quale finalità e su quali prodotti) mi dicono che al momento nessuno dei marchi ha avuto un utilizzo, ma saranno usati prossimamente, all'atto dell'apertura dei negozi per l'avvio del gioco "on line" sul "Web".
La terza domanda: "se al momento della costituzione della Società tra "Casinò S.p.a." e la "Cogetech", la Regione era a conoscenza dell'inchiesta giudiziaria relativa alla presunta truffa delle "slot machines"". Chiaramente in questo caso inchiesta giudiziaria è usato in senso lato e infatti nella presentazione la collega Squarzino ha precisato che si tratta di un'indagine alla Corte dei Conti. Noi, come Regione, siamo in una situazione del genere, in cui ci reclamano una serie di concessioni governative sull'uso dei telefonini e altre cose; quindi è un procedimento che ha una sua importanza, ma amerei circoscrivere questo tema.
Rispetto a questo, sulla terza domanda, l'accordo fra "Cogetech" e Casinò risale all'ottobre 2006, pertanto diversamente da quanto ipotizzato nella premessa dell'interpellanza, precede di circa un anno la notizia della vertenza promossa dalla Procura della Corte dei Conti nei confronti dei concessionari dei monopoli di Stato per il pagamento delle imposte derivanti dalla gestione delle "new slot".
Quarto punto: "se, viste le vicende giudiziarie in cui è incorsa la "Cogetech", si intenda sciogliere la società che è stata creata". Apprendo che l'idea della collega Squarzino è che all'avvio di un procedimento, bisogna distruggere tutto quello che è stato fatto, quindi sciogliere le società. Ritengo che un atteggiamento di questo tipo sia perlomeno poco prudente e avventato. Poiché l'iter del giudizio è nelle primissime fasi, lo seguiremo, capiremo le posizioni, ci saranno ovviamente all'interno della società "Four Games" le componenti della "Casinò S.p.a." che cercheranno di capire quelle che possono essere le ricadute sull'iniziativa che ci vede partner con "Cogetech", ma allo stato attuale credo che una posizione di prudente attesa e di monitoraggio sia quella più opportuna.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Le dirò, Assessore, che non sono affatto soddisfatta della sua risposta. Non lo sono perché lei tende a banalizzare tutto e dai suoi interventi è come se dicesse: "non è mica un grosso problema, si tratta semplicemente di un'inchiesta da parte della Corte dei Conti per danno erariale e per truffa, rispetto a una società che sta lavorando con il Casinò... hanno fatto questa scelta, noi non ne sapevamo niente, siamo fuori da tutta questa faccenda, il marchio la Regione l'ha dato in comodato al Casinò, si è semplicemente limitata ad autorizzare questo marchio in alcuni altri casi, si tratta di negozi in cui si fa via "Web""...
Ma, Assessore, non stiamo parlando di pere o di mele, che sono importantissime; stiamo parlando di una società, il "Casinò", di cui discuteremo ancora oggi per altri aspetti, il cui indirizzo politico è dato dal socio di maggioranza. Si tratta di una società che si è presentata l'anno scorso, lei dice: questo contratto è stato firmato ad ottobre 2006! Tutti hanno avuto l'informazione su questa nuova società nel marzo 2007, quando l'allora Presidente Martini ne ha parlato.
Come mai, fra l'altro, un contratto datato ottobre 2006 viene presentato ufficialmente a marzo 2007 dal Presidente del Consiglio di amministrazione e per di più viene presentato - e non è una cosa così banale - come una grande novità, addirittura in occasione del 60° anno di attività dell'azienda, quindi come un fiore all'occhiello?
Ora questa operazione, così sbandierata sugli organi di informazione, lei la banalizza dicendo che è una cosa che non ha tanto senso, è una cosa quotidiana, non è una cosa così importante! Ma, Assessore, non è una cosa così importante? Non è così importante che il Casinò abbia creato una società con una Società che in questo momento ha un'inchiesta pendente della Corte dei Conti per truffa?
Assessore, non può paragonare il diverbio che ci può essere fra Regione e ministeri per quanto riguarda la definizione delle tasse che entrano a far parte dei nove decimi; quello è il normale rapporto fra Stato e Regione, che cercano di far rispettare i propri diritti. Quella è una cosa, mentre questa è un'altra, qui si tratta di truffa!
Lei dice che ci vuole prudenza, dobbiamo essere molto attenti, monitorare la situazione, ma cosa vuole monitorare? Intanto lei non ha saputo dirmi dove saranno utilizzati questi nuovi marchi; ho fatto delle domande precise: quali dei marchi autorizzati è stato finora usato, e ho fatto l'elenco anche nella nostra interpellanza...
Marguerettaz (fuori microfono) - ... le ho risposto che non è stato utilizzato... una risposta chiara....
Squarzino (Arc-VA) - ... no, ha detto: ma saranno utilizzati appena si apriranno questi punti vendita. Voglio sapere, farò un'altra iniziativa in cui chiederò quali sono i punti vendita...
Marguerettaz (fuori microfono) - ... che saranno...
Squarzino (Arc-VA) - ... che saranno, e lei mi dirà: non sono ancora aperti, non glielo posso dire...
Marguerettaz (fuori microfono) - ... ci sono...
Squarzino (Arc-VA) - ... ci sono, sono aperti allora? Lei sa già quali sono?
Marguerettaz (fuori microfono) - ... rispondo alle domande che lei mi fa.
Squarzino (Arc-VA) - ... va bene, si aspetti altre domande in questo senso. Comunque al di là del suo tentativo di sfuggire alle domande precise che faccio, emerge la superficialità con cui la Regione ha seguito tutta questa vicenda, che riguarda solo un piccolo elemento di attività del Casinò.
Se in questa situazione, in cui sono soltanto in gioco l'uso del marchio del Casinò e di alcuni marchi, si usa un atteggiamento così superficiale, immaginiamo che cosa capita per tutto il resto! Infatti lo vediamo, e non possiamo che prendere atto che questo atteggiamento superficiale e di banalizzazione dei problemi porta il Casinò dove sta andando, cioè verso un situazione di estrema debolezza in tutti i sensi.