Oggetto del Consiglio n. 3329 del 20 febbraio 2008 - Resoconto
OGGETTO N. 3329/XII - Interpellanza: "Costituzione della pianta organica del personale della Camera valdostana delle imprese e delle professioni".
Interpellanza
Considerato che la legge regionale n. 7 del 20 maggio 2002 istituiva la Camera valdostana delle imprese e delle professioni;
Evidenziato che all'art. 16 della citata legge regionale (trasferimento del personale) si definiscono procedure e modalità di costituzione della pianta organica attraverso tempi e modi;
Preso atto che a distanza di due anni la maggioranza del personale e assunto con contratti a tempo determinato;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
la Giunta regionale al fine di conoscere:
1) lo stato di applicazione della legge regionale in oggetto, in particolare dell'articolo 16;
2) il numero dei dipendenti in pianta organica definitiva individuati e la loro composizione;
3) gli intendimenti circa la stabilizzazione del personale Co.Co.Co..
F.to: Lattanzi - Tibaldi
Presidente - La parola al Consigliere Lattanzi.
Lattanzi (CdL) - Portiamo all'attenzione del Consiglio l'attuazione di una legge regionale: la n. 7/2002, che istituiva la Camera valdostana delle imprese e delle professioni.
Voglio fare un pro-memoria; ricordate che in occasione di quel dibattito il nostro gruppo, per qualcuno inspiegabilmente, per altri forse più comprensibilmente, votò contro l'istituzione della Camera di commercio valdostana. Ricordammo, in sede di dichiarazione di voto, che il voto non era contrario all'istituzione della Camera di commercio in Valle, ma perché la Camera di commercio non avrebbe potuto funzionare, a causa di una serie di demandi alla Giunta per la sua attuazione, che quella legge delineava.
Non voglio dire che, a distanza di due anni, avevamo ragione, perché sarebbe un giudizio ingiusto per chi in Camera di commercio sta lavorando e sta cercando di dare alle imprese valdostane un servizio il più qualitativo possibile, ma diciamo che certamente non depone a favore della Giunta il fatto che, a distanza di due anni, la regolamentazione e il riempimento dei quadri organici di quella istituzione, come previsti dall'articolo 16 di quella legge, sono ancora oggi da definire.
Non voglio rifare il percorso della definizione: è sufficiente ricordare che la legge prevedeva l'individuazione di tutta una serie di risorse regionali da mettere a disposizione e parlo di risorse finanziarie ma soprattutto logistiche e umane. Per quanto riguarda le risorse umane, l'articolo 16 prevedeva che ci sarebbe stata la valutazione delle richieste di chi già lavorava in Camera di commercio, per poter essere trasferito, e alla luce di quelle richieste, si sarebbe dovuto addirittura fare una possibile graduatoria fra le tante eventuali domande che potevano essere formulate all'amministrazione. Prevedeva anche, l'articolo 16, l'eventualità della non disponibilità dei dipendenti regionali a trasferirsi presso la Camera di commercio, quindi una procedura di comando che avrebbe dovuto sopperire, come sta succedendo, alla funzionalità dell'ente.
Ad oggi sappiamo che una parte di questo personale è comandato ed aggiungerei comandato a termine, perché il comando non può che essere a tempo limitato, visto che poi è a discrezione dei dipendenti regionali decidere di tornare in amministrazione. A tutti è noto il motivo per cui non c'è una valanga di dipendenti regionali che vogliono andare presso un ente che dovrebbe - come spero - nel più breve tempo diventare un fiore all'occhiello dell'Amministrazione regionale in termini di "outsourcing" per quanto riguarda la gestione del Registro delle imprese. Noi queste frotte di dipendenti regionali non le vediamo andare verso questa istituzione e ce ne stupiamo, considerando il fatto che quello potrebbe essere un posto di lavoro qualificato e con delle prospettive di crescita professionale ed economica.
Così non è, al punto che si è da due anni in una situazione di pseudo-emergenza, che è stata in gran parte sopperita dalla professionalità di chi è stato assunto con contratti a tempo determinato (i famigerati "Co-Co-Co") e di quelle persone che hanno assicurato, in questi 36 mesi, e ad oggi assicurano gran parte delle funzionalità della Camera di commercio.
L'Assessore sa che ho parlato con lui di questo tema, ci siamo confrontati, come sempre facciamo, per poterci interessare della soluzione di questo problema. Non ho alcuna difficoltà a dire che mi sono confrontato anche con il Presidente della Camera di commercio e con il direttore, per capire il problema e per non renderlo politico, perché tale non è, essendo solo un fatto di procedure amministrative.
Sorge spontanea la domanda, a distanza di due anni: qual è lo stato di applicazione di questa legge regionale che istituiva la Camera di commercio ed in particolare la realizzazione dell'articolo 16, relativo al trasferimento e alla costituzione della pianta organica del personale della Camera di commercio? Qual è il numero di dipendenti in pianta organica definito, individuato, e la loro composizione? Naturalmente chiedo gli intendimenti circa la stabilizzazione di quelli che ad oggi tengono in piedi la Camera di commercio, e che si chiedono quando la Camera di commercio potrà avere una pianta organica definitiva, prendendo atto che non abbiamo dipendenti regionali che chiedono di trasferirsi in pianta stabile presso la Camera di commercio. Come andremo a regolare questo aspetto?
So che il problema è complesso, sappiamo che la regolamentazione dei contratti a tempo determinato nell'amministrazione pubblica è complesso, e quindi lascio all'Assessore l'opportunità di fare le sue riflessioni, riservandomi quella di replicare.
Si dà atto che dalle ore 18,39 assume la Presidenza il Vicepresidente Lanièce.
Presidente - La parola all'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro, La Torre.
La Torre (FA) - Ho apprezzato l'intervento del collega Lattanzi, credo che questo debba essere un impegno comune e non strumentale di risolvere la questione della "Chambre".
La "Chambre" è un'organizzazione che ha la necessità di dispiegare tutta la sua potenzialità, e lo farà, speriamo che possa diventare un fiore all'occhiello! Vive un attimo di transizione legato alla sua giovane età.
Il problema deve essere affrontato partendo da alcuni presupposti. Il primo, che non ci devono essere discriminazioni, non possiamo pensare che al momento della regolarizzazione dell'organico della "Chambre" ci siano discriminazioni, perché sappiamo come il personale, che viene formato nel corso del tempo, diventi una risorsa che deve essere valorizzata. È evidente che, partendo da questo presupposto, bisogna tener conto delle professionalità che si sono formate al di fuori della pianta organica, che è di 42 persone (la pianta organica che è stata approvata dalla "Chambre" è di 42 persone, ho qui la deliberazione che le posso anche dare, così vede le professionalità e gli inquadramenti previsti) ma ciò detto, per quanto riguarda i "Co.Co.Co" (attualmente in numero di 22) sono professionalità che si sono formate nel corso del tempo. Alcuni di essi operano da tre anni nella "Chambre", ed è evidente che essi diventano una risorsa, su cui dobbiamo ragionare nell'interesse del funzionamento della "Chambre" e a tutela dei lavoratori.
L'intendimento della "Chambre" quindi è di stabilizzarne il più possibile, in rapporto a ciò che la legge consentirà, posto che si tratta di personale le cui capacità sono già state verificate e che sarebbe preferibile evitare di dover formare altro personale. Già in questo la "Chambre", quando mi trasmette la sua opinione...
Squarzino (fuori microfono) - ... chi l'autorizza a fare le foto? Mozione d'ordine, Presidente, da quando in qui gli Assessori fanno le foto ai consiglieri, chi l'autorizza?
Presidente - ... non ho visto niente, sta parlando con il segretario...
Lasciamo parlare l'Assessore...
La Torre (FA) - ... ho perso il filo...
Dicevamo, la "Chambre" fa rilevare che sarebbe assurdo dover formare altro personale ex novo, il che comporterebbe una serie di costi.
Per gli stessi motivi, la "Chambre" fa presente che, per quelle che sono le procedure di assunzione, in alcuni casi si dovrebbero fare dei concorsi, e questo lo fa presente nella sua risposta dicendo che sono le procedure previste dalla legge. Ma dice che, nel caso in cui fossero espletati, i concorsi dovrebbero essere concepiti in modo da agevolare le persone che già hanno prestato la propria opera per la "Chambre". Credo che la risposta sia già significativa, al di là dell'operatività della Regione, che ha un'attenzione particolare sul ruolo dei "Co.Co.Co.". Devono anche essi trovare delle risposte, che dovranno essere valutate anche per l'importanza del problema e del fenomeno, il che non è da sottovalutare, per i costi e per le opportunità concesse dalla legge.
In tal senso possiamo trovarci d'accordo quando lei invita a una procedura più rapida e chiara, in collaborazione con i sindacati; è vero, non c'è tutta questa intenzione di andare presso la "Chambre" da parte dei dipendenti regionali, ci sono anche piccole differenze contrattuali: il famoso premio ogni 20 anni! Ma lì la "Chambre" si era impegnata a compensare lei stessa questo aspetto..., ma forse non è sufficiente per creare un'incentivazione, così come forse sarebbe opportuno darsi una regola all'interno dei trasferimenti regionali, per cui chi fa una scelta sia conseguente alla scelta che fa e non cambi idea a suo piacimento!
Credo che ci debba essere, da parte mia, questo impegno a incontrare i sindacati che si occupano di questo tipo di valutazione, parlandone con il Presidente, da cui dipende la gestione del personale, e ritengo che non ci siano problemi che ci dividono su questo. Penso che, con riferimento all'articolo 16, e sto leggendo di nuovo la risposta della "Chambre", l'attuazione dello stesso si sia rivelata difficoltosa in rapporto alla necessità di definire una serie di problematiche con il sindacato. Essendo infine giunti ad un sostanziale accordo, sta per essere proposta una modifica alla legge che renda più veloce l'esercizio dell'opzione per il passaggio del personale regionale comandato all'organico camerale. Nel frattempo le esigenze di personale determinatesi sono state coperte con figure di "Co.Co.Co.", non potendosi coprire con assunzioni a tempo indeterminato i posti di organico riservati in opzione dalla legge istitutiva ai dipendenti regionali comandati.
Sostanzialmente credo che ci sia oggi l'opportunità, più che di controbattersi, di esprimere una volontà comune per risolvere positivamente questa situazione, tenendo conto delle professionalità che si sono formate e di chi è lì da tre anni, venendo incontro anche alle esigenze della "Chambre", che deve operare al meglio.
Presidente - La parola al Consigliere Lattanzi.
Lattanzi (CdL) - Intanto vorrei esprimere la soddisfazione per aver percepito il fatto che lei, Assessore, abbia voluto cogliere l'aspetto propositivo di questa interpellanza, non strumentale, e in un periodo pre-elettorale è molto difficile identificare le iniziative che sono costruttive piuttosto che quelle strumentali, finalizzate alla campagna elettorale. Perché qui non c'entra la campagna elettorale, qui c'entra un ente che deve funzionare, che da due anni tenta di risolvere un problema di pianta organica. Lei oggi mi ha fornito dei numeri: 42 quella approvata, 22 "Co.Co.Co.", quindi 20 comandati RAVA potrei dire a tempo determinato (nel senso che questi hanno sempre la possibilità di rientrare come è avvenuto finora), quindi, di fatto, la funzionalità e l'efficienza della Camera di commercio è garantita da un personale che in gran parte non ha prospettive.
Quando si affronta la stabilizzazione del comparto pubblico dei contratti, diciamo così, flessibili, l'approccio è diverso da quello con cui si affronta la flessibilità nel mercato del lavoro delle aziende private, perché le aziende private sul mercato del lavoro hanno esigenze di contratti di flessibilità che sono legate all'andamento delle loro aziende, dei mercati, delle difficoltà che possono essere in certi momenti bisogno di manodopera e in altri momenti minor bisogno di manodopera. Quando si parla di enti pubblici, o di enti funzionali al servizio pubblico, si parla di piante organiche che nascono dall'esigenza di mantenere un servizio pubblico all'utenza e in questo caso alle aziende valdostane. Quando si parla di pianta organica, quindi, non è che si parla di qualcosa che potrebbe essere ridimensionata perché magari fra 6 mesi non abbiamo lavoro; quello che fanno adesso fra 6 mesi forse sarà di più e fra due anni di più ancora, nonostante l'avvento delle tecnologie.
Per quanto riguarda la Camera di commercio (della quale, ricordo, non abbiamo osteggiato la costituzione, ma la funzionalità futura perché avevamo la preoccupazione che la Giunta regionale potesse politicizzare quel servizio e renderlo un Assessorato esterno) noi, anche per l'estrosità del suo Presidente, diciamo che oggi possiamo fare in modo che questo ente possa funzionare, però deve essere messo in condizioni di poterlo fare. Ora, che il Direttore della Camera di commercio risponda che loro sono intenzionati a valorizzare le professionalità, sono contento; so però che questa procedura ha bisogno di un atto di questo Consiglio, che è la modifica della legge, o almeno la costituzione di un regolamento dell'utilizzo dei servizi esterni all'Amministrazione regionale, che preveda la regolamentazione della pianta organica e dei contratti a tempo determinato. Mi sono permesso di indicare una strada: il Comune di Aosta ha portato avanti un'iniziativa a gennaio di quest'anno, con cui ha regolamentato una serie di servizi (come devono essere fatti, con quale personale, con quante consulenze esterne) cosa che la Regione, su quella montagna di personale a tempo determinato che abbiamo da regolarizzare, ancora non ha fatto. Non so se ce la farete prima della fine della legislatura, ma sarebbe auspicabile almeno preparare una bozza su cui discutere.
È evidente che la qualità del servizio è inversamente proporzionale alla tranquillità con cui il personale può lavorare, e allora se abbiamo personale che dalla Regione va alla Camera di commercio e poi torna, le lascio immaginare qual è il livello di competenza; se abbiamo dei "Co.Co.Co." che stanno aspettando la prossima Giunta, se la Camera di commercio avrà le risorse... mi fa piacere sentire che il Presidente e il Direttore della Camera di commercio intendono valorizzare le risorse umane esistenti e che troveranno delle soluzioni che, anche se dovranno prevedere dei concorsi, tengano conto di questa competenza. Sappiamo che la finanziaria nazionale prevede una serie di deroghe che non devo stare io a spiegare, ma sono contento di rendermi disponibile, se sarà opportuno, anche con il legislativo, per inquadrare la regolamentazione di "Co.Co.Co.", che in questo caso vanno a colmare una pianta organica (che non è sostituzione di part-time o gravidanze com'è nella stragrande maggioranza dei "Co.Co.Co." in Amministrazione regionale) perché la stragrande maggioranza dei contratti "Co.Co.Co." che vengono fatti in Regione sono per sopperire a delle temporanee assenze di personale.
Qui avete già individuato il numero dei dipendenti funzionali a quell'ente, 42; prendiamo atto che 20 vanno e vengono e 22 che non sanno ad agosto che fine faranno. Come fa un ente a funzionare?
Concludo esprimendo soddisfazione per la sua disponibilità; spero che questa disponibilità si traduca in tempi brevissimo oltre che in un incontro, che so lei ha già avuto sia con la Direzione della Camera di commercio, la Presidenza e con il Presidente della Regione su questo tema specifico, in un regolamento che dia sicurezza a questo servizio.
Naturalmente sono a disposizione in Commissione e dove sia utile, a lavorare per la soluzione di questo problema.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina, per fatto personale.
Squarzino (Arc-VA) - Voglio dire ad alta voce, al microfono, quello che prima ho detto fuori microfono: è vergognoso che mentre un Consigliere sta lavorando con un altro collega, un Assessore si alzi in piedi e usi il suo cellulare per scattare una fotografia, questo è molto grave! E io ho chiesto in quel momento anche al Presidente di intervenire e di stigmatizzare questo comportamento!
Da quando in qua è compito della Giunta fare questi gesti? Da quando in qua un componente della Giunta osa utilizzare il proprio cellulare per scattare delle foto? Certo che l'ha cancellato subito dopo, ma appunto l'ha cancellato subito, vuol dire che lo aveva fatto.
Questo è molto grave, pertanto chiedo al Presidente del Consiglio che si intervenga su questo fatto e che non si lasci cadere la cosa così.
Presidente - Forse bisogna usare un po' di buon senso! Forse la vicinanza delle elezioni tormenta un po' tutti... Se d'ora in poi applicassimo correttamente il regolamento, al primo secondo oltre il tempo toglierei la parola a tutti quelli che intervengono, quindi il gruppo dell'"Arcobaleno" buona parte dei suoi interventi non li farebbe e il Consigliere Sandri non potrebbe camminare avanti e indietro per l'aula... allora penso che ci voglia un po' di buon senso! Non ho visto l'Assessore fare la foto, anche se lo avesse fatto non penso che abbia offeso nessuno... ha sbagliato, ma non c'è da fargli un processo!
Cerchiamo di portare un po' di buon senso, siamo in Consiglio dove discutiamo di cose importanti, c'è gente che ci sta ascoltando su Internet, penso che non abbia una bella impressione di noi, quindi cerchiamo di tenere un certo decoro e di parlare dei problemi all'ordine del giorno. Invito la Giunta e i consiglieri a tenere un comportamento adeguato d'ora in poi. Comunque la ringrazio per l'osservazione.
Anche la presenza: stamani abbiamo iniziato i lavori alla presenza di 20 consiglieri, quindi questo è importante...
La parola al Consigliere Bortot, per mozione d'ordine.
Bortot (Arc-VA) - La mozione d'ordine riguarda la sospensione del Consiglio e una riunione dei Capigruppo e dell'Ufficio di Presidenza, perché questa cosa lei non può permettersi di metterla sullo stesso piano, e non può permettersi di fare commenti su quello che riguarda i lavori del Consiglio, stigmatizzando se è serio parlare di un argomento o se è serio violare la "privacy" dei consiglieri e mettendo la cosa sullo stesso piano, è chiaro?
Chiedo una riunione dei Capigruppo, poi si risolverà...
Presidente - ... non ritengo opportuno accettare questa proposta, passiamo al punto n. 18 all'ordine del giorno.