Oggetto del Consiglio n. 3321 del 20 febbraio 2008 - Resoconto
OGGETTO N. 3321/XII - Interrogazione: "Controllo delle mance presso la Casa da gioco di Saint-Vincent".
Interrogazione
Visto il disposto dell'art. 2 del Disciplinare della "Casinò S.p.a." in merito all'entrata in vigore dello stesso;
Visto l'art. 13 ("Controlli"), comma 1°, che recita: "Casino S.p.a. assicurerà, con il più severo controllo, la regolarità dei giochi e dei relativi incassi";
Considerato quanto recita ed impone, a Casino S.p.a., il dettato del comma 5 dell'art. 13 del disciplinare (ovvero il conteggio delle mance per gioco e per tavolo), in cui si legge che Casino S.p.a. è tenuta inoltre a "fornire quotidianamente, per gioco e per tavolo, nel rispetto della normativa vigente in materia di lavoro, una dettagliata ed analitica contabilità delle mance, consentendo a Regione il controllo anche ai fini dell'applicazione dell'ultimo comma dei precedente articolo 11";
Considerata l'interpretazione da attribuirsi al dettato dei precedenti commi che, al primo comma accennano al controllo e al quinto, lettera c, con l'espressione "anche ai fini", non escludono la richiamata forma di conteggio delle mance, quale elemento essenziale per un controllo sulla regolarità del gioco e degli incassi;
Visto il dettato del comma 1°, lett. B) dell'art. 20 di detto disciplinare ("Decadenza e revoca della gestione"), e, precisamente, il richiamo, tra le cause di decadenza, dell'inosservanza degli obblighi di cui all'art. 13, comma 1°;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l'Assessore regionale competente per conoscere:
1) se, qualora non sia applicata la norma al riguardo del conteggio mance di cui all'art. 13, comma 5, lett. C), la Regione intenda prendere dei provvedimenti;
2) in caso affermativo, quali provvedimenti essa vorrà prendere.
F.to: Bortot - Venturella
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Lei fa una serie di considerazioni per arrivare a dire: "se, qualora non sia applicata la norma al riguardo del conteggio mance di cui all'articolo 13, comma 5, lettera c), la Regione intenda prendere dei provvedimenti", come ha modo di leggere, nell'attuale versione del disciplinare il punto c) ha sicuramente quello che lei richiama, ossia "... fornire quotidianamente, per gioco e per tavolo... la contabilità delle mance...", ma c'è una continuazione, ovvero: "nel rispetto della normativa vigente in materia di lavoro". Abbiamo già avuto modo di confrontarci nei mesi di febbraio, aprile e dicembre 2007 sempre su questo argomento. La precedente versione del disciplinare creava un conflitto normativo con riferimento alle disposizioni di diritto del lavoro e alle regole generali sull'efficacia dei contratti, stante il disposto dell'articolo 1372 del Codice civile, che prevede che il contratto non produce effetto rispetto ai terzi che nei casi previsti dalla legge. L'attuale versione del disciplinare, sanando il precedente conflitto normativo, rinvia la normativa vigente in materia di lavoro, che ha fra le proprie fonti la contrattazione collettiva; in tal senso la società "Casino de la Vallée" ha ricevuto e recepito indicazioni sulla necessità di riproporre il tema in sede di confronto sindacale, con esiti che non potranno dipendere solo dalla volontà dell'azienda. Questo già ve lo avevo detto, ovvero già nel 2003 l'allora Direttore generale aveva avviato ancora nella precedente legislatura tale tipo di confronto, senza peraltro avere nessun tipo di risultato, tanto che i dipendenti dichiararono lo stato di agitazione. Si ricorda infatti che il conteggio delle mance è regolato contrattualmente, perché ha un impatto diretto sull'orario di lavoro, sull'organico e sui tempi della produzione; in particolare, se posso dare degli elementi in più, al punto 10 del regolamento integrativo all'articolo 25 del contratto collettivo aziendale del lavoro per i giochi francesi sono previste modalità operative che consentono il conteggio gioco per gioco e non tavolo per tavolo, previsioni del tutto analoghe sono previste nel contratto collettivo per i giochi americani al punto 9 del regolamento integrativo all'articolo 24. Il conteggio gioco per gioco delle mance, così come da tempo praticato, è dunque un vincolo contrattuale per ragioni logiche ed organizzative, ma anche per ragioni formali essendo a tutti gli effetti un comportamento concludente ai sensi dell'articolo 1372 del Codice civile. È utile quindi ancora ricordare, per avere un quadro di insieme, che il contratto collettivo aziendale di lavoro per i giochi francesi del 16 novembre 1993 tuttora in vigore, in tema di mance prevede:
"Le eventuali mance elargite dai clienti continueranno, come d'uso, ad essere ripartite all'atto del loro accertamento giornaliero in parti uguali fra gli incaricati degli impiegati tecnici di gioco dei singoli reparti e gli incaricati dalla società per la stessa. La ripartizione fra gli impiegati avviene successivamente, secondo le consuetudini in vigore e le deliberazioni liberamente assumibili a maggioranza degli stessi impiegati interessati, fermo restando, come per il passato, l'estraneità della società SITAV... " - oggi "Casino de la Vallée" - "... che dovrà ricevere comunicazione mensile delle spettanze individuali per l'applicazione delle ritenute fiscali e contributive".
Uguale previsione è contenuta nel contratto collettivo per i giochi americani. Tale previsione contrattuale quindi conferma l'importante principio che la titolarità del diritto sulle mance è fin dall'inizio ripartita fra lavoratori ed azienda, diritto che pertanto si colloca al di fuori del rapporto di lavoro e della relazione diretta fra prestazione e retribuzione. Infine si desidera rassicurare gli interroganti sul fatto che la contabilità delle mance avviene alla presenza del controllo regionale in apposita sala, in un regime di pieno controllo e di correttezza, tale da non inficiare le obbligazioni che sul piano operativo, amministrativo e contabile l'azienda ha verso la Regione Valle d'Aosta"; questo è quanto.
Presidente - La parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - La domanda che si pone a questo Consiglio regionale è chi comanda al Casinò, perché è inutile che abbiamo discusso 2 mesi fa un disciplinare sul quale abbiamo scritto che "Casinò S.p.a. assicurerà, con il più severo controllo, la regolarità dei giochi e dei relativi incassi" e comma 5, lettera c): la "Casinò S.p.a. è tenuta a fornire quotidianamente, per gioco e per tavolo, nel rispetto della normativa vigente in materia di lavoro..."! Questo significa che il controllo delle mance tavolo per tavolo si deve fare e si può fare nel rispetto delle normative vigenti in materia di lavoro. Quando lei ci dice che al conteggio delle mance sono presenti i controllori regionali, certo che è vero, ma se le mance sono conteggiate per tavolo e non per gioco e se un tavolo supera la percentuale di mance previste dal disciplinare e questa percentuale superiore va nel calderone assieme a tavoli che hanno raggiunto una percentuale inferiore, si fa la "media del pollo" e la "Casino S.p.a." non è in grado o non vuole controllare le mance tavolo per tavolo. Mi risulta che l'organizzazione del lavoro spetta al datore di lavoro, ho fatto per anni il tornitore, vicino a me c'erano tanti tornitori, ma la produzione alla sera non era la somma dei 10 torni, per cui se uno non faceva niente, il sottoscritto o un altro doveva fare il doppio, perché qui siamo in questa logica! Alla sera la produzione del sottoscritto era la produzione del sottoscritto, quella del mio collega era la sua e quella dell'Assessore era la sua: questo fa parte dell'organizzazione del lavoro e non c'entra niente con il rispetto in materia di lavoro. Il problema quindi è ancora una volta... noi abbiamo fatto un disciplinare dove si prende atto e si verifica un'altra volta che chi comanda all'interno della Casa da gioco non è la maggioranza, non è il Governo, non è il Consiglio di amministrazione qualsiasi esso sia, ma sono le corporazioni! E, finché non "mettiamo mano" e non dettiamo regole trasparenti su queste corporazioni, non ne verremo mai a capo! È inutile allora nascondersi dietro una sequela di riferimenti giuridici, sta di fatto che occorre un consiglio di amministrazione consapevole che modifichi la gestione nella Casa da gioco e che ridefinisca le modalità di controllo delle attività di gioco, finché non si fa questo, è tutta "aria fritta"! Per dimostrare quanto sto dicendo, siccome iniziamo sempre in ritardo, quasi sempre per responsabilità della maggioranza, ho scoperto una bella chicca che riguarda la Casa da gioco ed è un vertice di maggioranza in data 12 febbraio 2008 nel quale viene firmato un documento che individua le priorità del nuovo Consiglio di amministrazione del Casinò. Ora vorrei che mi steste a sentire: quando qui si discute di chi sono le competenze della Casa da gioco e l'azionista di riferimento è il Consiglio regionale tramite i suoi organi, il Governo e l'Assessore... poi si scopre che è stato firmato il pomeriggio in un incontro fra i vertici di maggioranza e il Presidente della Regione Luciano Caveri un documento propedeutico e preliminare alla scelta delle persone che la Giunta nominerà al vertice del "CdA" e fino a qui... noi abbiamo detto un'altra cosa, voi avete fatto quello che avete voluto, ma rientra nelle regole della democrazia (anche se di tipo un po' autoritario). Quello che è grave è che nel documento le forze politiche di maggioranza hanno indicato le priorità, ossia le forze politiche della maggioranza - e non il Consiglio regionale - indicano cosa bisogna fare nella Casa da gioco: veramente un paradosso! Vi siete presi una bella cantonata! Assessore, non sono soddisfatto della risposta, non mi ha detto che provvedimenti intende attuare per far applicare il disciplinare approvato 2 mesi fa... non c'entra niente l'organizzazione del lavoro, non c'entrano niente gli accordi sindacali.