Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3309 del 7 febbraio 2008 - Resoconto

OGGETTO N. 3309/XII - Ritiro di mozione: "Impegno per definire le competenze e i poteri della Regione sui territori del Parco nazionale del Gran Paradiso".

Mozione

Considerato che la III Commissione consiliare permanente "Assetto del territorio" ha esaminato la proposta di legge statale n. 4, di iniziativa dei Consiglieri regionali Giovanni Sandri e Alessandro Bortot, recante: "Modificazione alla legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003)";

Rilevato che la Commissione stessa ha approfondito la tematica in questione in numerose riunioni nel corso delle quali sono stati sentiti i soggetti interessati ed il Presidente della Regione, il quale ha svolto una relazione;

Visto che nella riunione del 31 ottobre 2007, presenti i Consiglieri Borre, Fey, Lanièce, Teresa Charles, Ferraris e Stacchetti, la Commissione ha approvato all'unanimità una bozza di risoluzione, richiedendone l'iscrizione all'ordine del giorno del Consiglio;

Il Consiglio regionale

Impegna

il Presidente della Regione a:

1) ad avviare la negoziazione e approvazione di una specifica norma di attuazione ex articolo 48 bis dello Statuto speciale della Valle d'Aosta, che tenga conto di poteri e competenze della nostra Regione, comprendendo anche l'esclusione del territorio valdostano del Parco Nazionale del Gran Paradiso dall'applicazione dell'articolo 12, comma 7, e dell'articolo 13 della legge 6 dicembre 1991, n. 394, e prevedendo che nel predetto territorio il nulla osta di cui al citato articolo 13 sia sostituito dall'obbligo - per il Comune competente al rilascio dei titoli abilitativi all'esecuzione di opere edilizie - di comunicazione all'Ente Parco che, entro i trenta giorni successivi, potrà controdedurre in merito al rispetto del Piano del Parco;

2) nelle more dell'approvazione della norma sub 1, ad operare affinché nel Regolamento del Parco, per determinati interventi, impianti e opere nel fondovalle abitato della Valsavarenche, sia prevista la possibilità di presentare, in luogo della richiesta di nulla osta, la denuncia di inizio attività con meccanismo di silenzio-assenso e negoziare con la Direzione del Parco - anche nell'ambito dell'Accordo di Programma-quadro di cui al successivo punto 5 - l'effettiva e completa delega alla sede amministrativa di Aosta di tutte le funzioni autorizzative concernenti opere localizzate nel territorio valdostano;

3) a proporre all'approvazione del Consiglio l'interpretazione autentica dell'articolo 38 delle norme di attuazione del Piano territoriale paesistico, approvato con l.r. 10 aprile 1998, n 13, da cui risulti che il divieto di nuova edificazione ai sensi del citato articolo si applica solo a quelle limitate porzioni di territorio del Parco individuate nelle cartografie del PTP quali "siti di specifico interesse naturalistico" e non all'intero territorio del Parco medesimo;

4) ad operare affinché sia approvato nel più breve tempo possibile il decreto ministeriale di approvazione delle modifiche dei confini del Parco nei territori di Aymavilles, Cogne, Introd e Champorcher, concordate dall'Ente Parco e dalle amministrazioni locali in esito ai negoziati avviati all'interno della Comunità del Parco;

5) a promuovere la sottoscrizione dell'Accordo di Programma-quadro (APQ) per lo sviluppo socio-economico dei territori interessati dal Parco, tra Regioni Valle d'Aosta e Piemonte, Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Ente Parco, il quale:

- verifichi le ipotesi d'intervento, definisca costi e specificazioni puntuali dei relativi progetti ed espliciti gli impegni finanziari dei sottoscrittori;

- sia governato da apposito Tavolo di coordinamento interistituzionale e partenariale, che associ le comunità locali valdostane, la Regione Piemonte e il Parco della Vanoise e che diventi, così, la sede per la definizione degli interventi specifici da inserire in APQ, prevedendo un ruolo centrale di coordinamento per la Fondation Grand-Paradis, per quanto riguarda il versante valdostano;

- preveda esplicitamente l'impegno dell'Ente Parco a insediare nella sede amministrativa di Aosta e nelle sedi operative tutte le funzioni gestionali dell'Ente, in modo da consentirgli di operare in legame più stretto con i territori dei due versanti, mantenendo temporaneamente nella sede legale di Torino solo funzioni residuali connesse ad attività che oggi non possono nel breve localizzarsi nelle sedi territoriali;

6) a operare affinché il contributo dell'Ente Parco, in qualità di socio della Fondazione Gran Paradiso, sia sempre più incisivo;

7) a concordare tutte le azioni utili e necessarie per il futuro del Parco di intesa con la Regione Piemonte.

F.to: Sandri - Fontana Carmela

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Solo per annunciare il ritiro della mozione, che era stata presentata esclusivamente per motivi tecnici per consentire la discussione in aula ma, visto che mi sembra che siamo in grado oggi di dibattere la risoluzione, credo si possa ritirare la nostra mozione.

Presidente - La mozione è ritirata.

Il Consiglio prende atto.