Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3296 del 6 febbraio 2008 - Resoconto

OGGETTO N. 3296/XII - Interpellanza: "Interventi per la climatizzazione degli uffici del palazzo sede dell'Amministrazione regionale".

Interpellanza

Accertato che il nostro Paese e quindi anche la nostra Regione in applicazione del Protocollo di Kyoto sono impegnati nella riduzione delle emissioni di gas serra;

Constatato che la Mozione approvata all'unanimità dal Consiglio il 17/05/07, che impegnava il Governo e le Commissioni competenti ad elaborare una legge sull'edilizia sostenibile, ha permesso che la definizione del disegno di legge: "Disposizioni in materia di edilizia sostenibile" sia oramai all'esame della III e IV Commissione;

Verificato che nonostante quanto illustratoci nelle audizioni in III e IV Commissione dai tecnici dell'agenzia "Casa Clima" della Provincia di Bolzano sulle loro iniziative atte al risparmio energetico sugli immobili esistenti di proprietà della Provincia;

Constatato che, pur avendo sollevato il problema con la nostra precedente Interpellanza sull'argomento nel luglio 2007, sono stati praticamente avviati i lavori di "Realizzazione impianto di condizionamento presso lo stabile sede dell'Amministrazione regionale in Piazza Deffeyes ad Aosta", lavori per un importo, esclusa l'IVA, di 1.027.218 euro (data consegna del lavoro 5 novembre 2007);

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

il Governo regionale per sapere:

1) per quale motivo si voglia sprecare denaro pubblico per un'opera inutile, dannosa, obsoleta e in controtendenza a tutte le politiche sul risparmio energetico e non si utilizzano nella nostra Regione le tecnologie adottate ad esempio da altre Regioni e Paesi (Provincia di Bolzano, Austria, Germania, Svizzera) per climatizzare gli edifici;

2) per quale motivo si vuole realizzare questo intervento; dato che con lo stesso importo, si poteva climatizzare l'edificio isolandolo termicamente risparmiando soldi ed energia sia nel periodo estivo come in quello invernale;

3) a quanto ammonterà la bolletta per rinfrescare l'immobile sia in termini finanziari, sia in termini energetici e quale sarà la fonte energetica;

4) se non intenda riesaminare le decisioni prese sia per questo immobile che per altri, rivedendo gli interventi da effettuare ottenendo di conseguenza risparmio in termini economici, di riduzioni dei gas serra, riduzione dei consumi di combustibili fossili.

F.to: Bortot

Président - La parole au Conseiller Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Vorrei un po' di attenzione dal Consiglio, perché la mia collega ha smesso adesso di parlare di 100mila euro per integrare le borse di studio dei nostri ragazzi. Ora parleremo di cifre più elevate che non so se saranno ben spese...

Squarzino (fuori microfono) - ... non siamo più 26...

Presidente - ... provvediamo, collega, continui pure collega Bortot.

Bortot (Arc-VA) - ... noi il 17 maggio 2007 abbiamo approvato una mozione all'unanimità, che impegna i Presidenti delle Commissioni consiliari per quanto di competenza e il Governo regionale a stabilire e quindi organizzare un calendario di lavori per elaborare una proposta di legge sull'edilizia sostenibile. Credo che le Commissioni abbiano ben lavorato e anche l'Assessorato e questa proposta di legge sia in dirittura di arrivo. Mi ricordo che in uno dei miei interventi avevo chiesto al Governo una moratoria sugli interventi in atto o in prospettiva da effettuare sugli immobili di proprietà regionale. La moratoria riguardava soprattutto, alla luce della proposta di legge sul risparmio energetico e sull'edilizia sostenibile, la possibilità di intervenire ad approvazione della legge con criteri definitivi, senza dover intervenire prima a climatizzare, spendere soldi e poi intervenire per cercare di risparmiare questi soldi. In sostanza, il Governo, e in questo caso l'Assessorato, non è stato ad ascoltare - chi passa in Via Losanna infatti vede un bel cartello - e noi spendiamo 1.027.218 euro per climatizzare il palazzo in cui stiamo lavorando. Ora mi chiedo se con un po' di lungimiranza da parte del Governo non si poteva soprassedere a questo tipo di intervento e, a fronte della legge che andremo ad approvare, poter intervenire in modo compiuto non tanto per climatizzare... quanto di intervenire con un concetto di edilizia sostenibile, poter climatizzare gli uffici risparmiando sugli impianti e sull'energia che andremo a consumare.

Président - La parole à l'Assesseur au territoire, à l'environnement et aux ouvrages publics, Cerise.

Cerise (UV) - Le motivazioni che hanno indotto l'Amministrazione regionale a dar corso ai lavori di cui trattasi possono così riassumerle, perché in questa vicenda la tempistica non è assolutamente secondaria...

(interruzione del Consigliere Segretario Venturella, fuori microfono)

... veda lei, se vuole glielo do subito, facciamo anche prima...

Dicevo, il 20 novembre 2002 la Direzione servizi generali evidenziava le difficili condizioni climatiche riscontrate nei periodi estivi negli uffici esposti a sud del Palazzo regionale e chiedeva di intervenire per porvi rimedio. In data 23 aprile 2003 l'Assessorato invitava le parti interessate dislocate nel Palazzo regionale ad esprimere, nell'ambito delle proprie funzioni e in relazione alle condizioni climatiche riscontrate o evidenziate dal proprio personale negli ambienti di lavoro, un avviso circa la necessità o meno di procedere all'installazione dell'impianto di climatizzazione. Provvedeva poi a redigere uno studio di fattibilità per l'inserimento di un impianto di condizionamento per l'intero fabbricato. Sempre nel mese di maggio 2003 la Segreteria della Giunta della Presidenza della Regione esprimeva il proprio parere favorevole alla realizzazione dell'impianto di condizionamento in relazione alle condizioni climatiche che si riscontravano negli uffici esposti a sud. Ancora: sempre nel maggio 2003 il Dipartimento personale e organizzativo della Presidenza della Regione esprimeva parere favorevole all'esecuzione dei lavori in oggetto. Infine, il 15 maggio 2003 la Sovrintendenza agli studi dell'Assessorato istruzione e cultura esprimeva parere favorevole all'esecuzione dei lavori in oggetto. Tengo a precisare che i solleciti a fare i lavori pervenivano dalle rappresentanze sindacali, in quanto si rilevava che gli uffici non erano vivibili in occasione delle alte temperature. Con nota del 26 giugno 2003 il Dipartimento legislativo e legale della Presidenza della Regione esprimeva ancora parere favorevole all'esecuzione dei lavori in oggetto. Si arriva con deliberazione della Giunta regionale nel febbraio 2004 ad affidare ad un raggruppamento temporaneo di uno studio professionale la progettazione dei lavori di un impianto di condizionamento presso lo stabile dell'Amministrazione regionale in Piazza Deffeyes, lavori che sono stati affidati con provvedimento dirigenziale del 26 giugno 2006, se lo annoti grosso così perché questa data la riprenderemo.

Questo intervento è stato avviato a seguito dei gravi inconvenienti che si sono rilevati soprattutto da parte del personale a partire dal 2000. Per essere efficace e conveniente dal punto di vista economico, avrebbe dovuto essere un intervento di isolamento termico - come lo ha espresso lei in termini di desiderio - di tipo "a cappotto" per evitare i ponti termici e la formazione di condensa. Nel caso in esame questa soluzione ha evidenziato alcune problematiche che di fatto ne impedivano la realizzazione: l'edificio è soggetto a tutela della Sovrintendenza, la quale non avrebbe permesso un intervento di rivestimento esterno che ne avrebbe snaturato l'architettura; l'intervento sarebbe stato molto invasivo sia in termini di occupazione del palazzo, sia in termini strutturali ed estetici. In ogni caso l'utilizzo delle tecniche dei cosiddetti "edifici passivi" - che prevedono l'utilizzo di facciate ventilate, con pre-raffreddamento dell'aria tramite cunicoli interrati, schermature solari... - avviene esclusivamente in edifici di nuova costruzione laddove le scelte di base non sono ancora effettuate e condizionanti come nel caso di un edificio che data dal 1964. Questo è tanto più vero se si considera che il decreto legislativo n. 192/2005 prevede che gli stabili su cui bisogna intervenire applicando integralmente la norma sono: i nuovi edifici, gli edifici esistenti integralmente ristrutturati con una superficie utile maggiore di 1.000 metri quadri, gli edifici esistenti nel caso di demolizione e ricostruzione con manutenzione straordinaria con una superficie utile maggiore di 1.000 metri quadri, quindi vengono esclusi gli edifici come il nostro. Il solo isolamento termico comunque non sarebbe sufficiente per ottenere una temperatura di benessere in quanto gli apporti energetici da dissipare sono: il primo, esterno, dovuto all'irraggiamento diretto del sole sulla parete sud e alla temperatura dell'aria esterna; il secondo, l'apporto energetico interno dovuto alla presenza di persone e al calore dissipato dalle macchine e dagli impianti in genere. Dovendo quindi, per raggiungere gli obiettivi prefissati, realizzare l'impianto, anche l'installazione di una potenza inferiore conseguente ad un eventuale isolamento non ne avrebbe diminuito in proporzione il costo. I lavori, oltre a prevedere un impianto moderno e conforme alle vigenti norme, concernono anche la razionalizzazione, mediante la sostituzione dei gruppi frigoriferi esistenti, con altri di più moderna concezione ed a elevato coefficiente di prestazione dell'impianto esistente a servizio di alcuni reparti di questo palazzo, in particolare il piano interrato locali CED, il piano terreno - uffici DSI - Sala manifestazioni; il piano primo - uffici ala est e Sala Consiglio; il piano secondo - uffici ala est.

La fonte energetica per alimentare questi impianti, evidentemente, è di origine elettrica. Il costo dell'energia elettrica in fascia F1 prevede per quanto riguarda tutto lo stabile una spesa di circa 14.000 euro annui, mentre per gli edifici di prima, che hanno bisogno di un sistema di raffreddamento particolare, la spesa è prevista in altri circa 20.000 euro.

Come ho evidenziato, ripercorrendo le tappe di questo percorso, l'intervento è stato avviato a seguito - ripeto - di eventi di particolare calore nell'estate del 2000 e del 2003 e il contratto con l'impresa è stato sottoscritto in data 4 dicembre 2006 (data ben antecedente a quella dell'interpellanza che è arrivata 7 mesi dopo, quando avevamo già avviato un contratto e i lavori con le imprese). Ciò significa che l'interruzione dei lavori con l'impresa avrebbe determinato dei costi per l'Amministrazione regionale, che per contro non avrebbe avuto la possibilità di fare, per i motivi che ho detto prima, degli interventi efficienti per i condizionamenti che ho avuto di richiamare, dovuti alle questioni legate alla Sovrintendenza e alle caratteristiche architettoniche degli uffici. Tutto ciò non esclude che a lavori ultimati non si possa fare degli interventi di tipo strutturale, che sono complementari a quelli che andremo a fare e che potrebbero, anche in relazione al decreto legislativo n. 192, rendere ancora più efficienti gli interventi che facciamo e ridurre i costi di gestione, ne potrei citare uno: ad esempio, un miglior isolamento di parti di superfici che possono presentare dei punti particolarmente critici (vetrate e cose varie). Questo è un discorso, diverso è il discorso - ed è in questo caso del tutto accoglibile il sollecito che è arrivato a seguito di quella mozione - per quegli interventi che andremo a fare in caso di ristrutturazione di altri edifici, per i quali dovrà essere applicata integralmente la normativa che prevede il risparmio energetico e che già nelle fasi di elaborazione progettuale della ristrutturazione deve contenere questi elementi di risparmio energetico, che sono quelli che sono sollecitati nella sua interpellanza.

Presidente - La parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Assessore Cerise, adopero il suo tono pacato, ma sarò molto duro: non ci avete neppure provato, perché non mi venga a dire che la tutela della Sovrintendenza non permetteva di intervenire su quell'ufficio! Abbiamo fatto l'audizione di un dirigente di quel Dipartimento l'altro giorno, ha detto che gli edifici sotto tutela sarebbero stati esaminati di volta in volta edificio per edificio, quindi su questa cosa non ci avete neanche provato! Dal punto di vista urbanistico, avete chiesto al Comune di Aosta la modifica del piano regolatore per fare una galleria per passare da questo palazzo a quello di Via Piave quando basta attraversare la strada ed allungare di un piano l'ascensore esistente...

Cerise (fuori microfono) - ... lo ha chiesto il Consiglio, non noi...

Bortot (Arc-VA) - ... va bene, ma anche questa è una mozione del Consiglio! È che voi, ripeto, non ci avete neanche provato, perché, quando mi viene a dire che il costo dell'opera della climatizzazione costa come l'isolamento, è vero, ma il risparmio energetico che se ne ricava dopo va ben oltre l'investimento iniziale! Non è vero che non si può intervenire su questo tipo di edifici: qui dentro siamo state almeno 10 persone, suoi colleghi, a Bolzano, abbiamo visto un edificio della Provincia di Bolzano in centro a Bolzano, sul quale sono intervenuti con il "cappotto", come dovevano e volevano intervenire, e sono riusciti a climatizzare l'edificio senza consumare l'energia, senza nessun tipo di impianto e hanno ridotto la bolletta energetica di quell'edifico da 90mila a 10mila euro. Queste cose le abbiamo sentite in una riunione, non ero solo, eravamo in 10! È che c'è una pigrizia mentale e credo anche da parte - mi prendo la responsabilità di quel che dico - dei suoi dirigenti (non tutti) nell'adeguarsi e nel capire che questo tipo di interventi comportano una rivoluzione mentale, epocale e culturale. Ci sono troppe persone "sedute", che non hanno nessuna voglia di andare in giro ad aggiornarsi e dovrebbero essere i dirigenti per primi che propongono a lei o al Governo questo tipo di interventi, soprattutto a fronte di una mozione che impegna anche il Governo. Per primo quindi è stato inadempiente il Governo, perché, quando abbiamo approvato questa mozione, abbiamo visto chiaramente che, tutto sommato, non era per niente convinto e l'ha subita e l'ha accettata per essere chiari e poi non ha dato disposizioni ai suoi dirigenti di bloccare un appalto, ma per la miseria, abbiamo bloccato il ponte sullo Stretto di Messina e non riusciamo a bloccare un appalto per buttare via 1 milione di euro per un impianto di climatizzazione perché fa caldo un mese all'anno! Se abbiamo resistito - mi ci metto anch'io - in tutti questi decenni a un po' di caldo soprattutto in Valle, penso che si potesse attendere 6 mesi o 1 anno un intervento efficace che andasse nella direzione del Protocollo di Kyoto, con minore consumo di energia, che fosse più salubre soprattutto, perché non si parla mai degli impianti di climatizzazione, delle malattie che portano le persone che subiscono l'aria raffreddata, condizionata e viziata soprattutto! Sono ancora convinto che il Governo dovrebbe comunque sospendere, evidentemente dobbiamo pagare una penale all'impresa, potremmo fare una trattativa, aprire una discussione, però potrebbe essere...

(interruzione dell'Assessore Cerise, fuori microfono)

... ma no, Assessore, diciamo che non ha voglia di farlo...

Cerise (fuori microfono) - ... se fosse per me...

Bortot (Arc-VA) - ... così va bene, lo abbiamo capito, ma stiamo parlando degli interessi della Regione, stiamo parlando di risparmio energetico, stiamo parlando di riduzione delle emissioni, dove il Governo ha più responsabilità rispetto all'opposizione di rientrare negli impegni che ci siamo assunti! È chi ha il potere che deve ridurre le emissioni, il compito dell'opposizione è quello di far rispettare questi impegni! Voi fate esattamente il rovescio e il guaio è che lo state facendo non solo sul Palazzo regionale nel quale stiamo lavorando in questo momento, basta fare il giro di tutti gli edifici scolastici della Valle, c'è un cartello fuori di un sacco di soldi investiti per mettere a norma gli edifici, ben venga la messa a norma! Ma cosa succede? Succede che adesso abbiamo svuotato le scuole, fra un anno le svuoteremo nuovamente a fine lavori per la messa a norma per fare la climatizzazione che saremo obbligati a fare. Siamo un paese e siamo un'istituzione che l'unica cosa che siamo capaci a fare è di farla quando siamo obbligati, non quando è importante dare dei segnali a tutta la popolazione! Questo è il grave di quello che siamo qui dentro; per prima cosa il Governo e lei, Assessore, doveva "prendere i suoi dirigenti per le orecchie" e dire: "questo lavoro va sospeso e interveniamo con questi criteri e anticipiamo l'applicazione della nuova legge, con la quale il Consiglio ci ha vincolato, dandoci un mandato di andare in quella direzione"!