Oggetto del Consiglio n. 3293 del 6 febbraio 2008 - Resoconto
OGGETTO N. 3293/XII - Interpellanze: "Situazioni di disagio organizzativo nell'ambito del personale della Compagnia Valdostana delle Acque".
Interpellanza
Preso atto che la CVA S.p.a. da circa due mesi è priva di un Presidente del Consiglio di Amministrazione e che tale situazione sta comportando ampio disagio organizzativo per la conflittualità tra dirigenti e funzionari con più lunga anzianità nei confronti di quelli recentemente assunti;
Evidenziato come tale situazione è uno dei fattori che stanno impedendo l'adozione di un accordo sull'inquadramento professionale e sulle mansioni, con evidenti ricadute negative nei confronti delle maestranze;
Venuti a conoscenza che a fronte di un significativo numero di cessazioni di rapporti di lavoro sono state programmate dodici assunzioni senza alcun confronto con le Organizzazioni Sindacali, come prevederebbe un sereno clima collaborativo tra azienda e rappresentanti dei lavoratori;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
la Giunta per conoscere se intenda:
1) quando intenda ridare una presidenza alla CVA S.p.a., in modo da riavviare un fruttuoso confronto sindacale e ricucire le difficoltà operative legate alle incomprensioni tra i differenti dirigenti;
2) richiamare il Consiglio di Amministrazione e la dirigenza della CVA al massimo rispetto delle procedure e alla collaborazione con le Organizzazioni Sindacali, specie su temi delicati come quelli delle assunzioni;
3) richiamare l'azienda CVA ad una ripresa immediata delle trattative sindacali per giungere in breve tempo all'adozione di un accordo sull'inquadramento professionale e sui mansionari.
F.to: Sandri - Fontana Carmela
Interpellanza
Premesso che:
a) la Compagnia Valdostana delle Acque (CVA), società per azioni controllata dalla Regione tramite la finanziaria regionale Finaosta S.p.a., costituisce un'importante realtà economica della Valle d'Aosta;
b) il 26 ottobre 2006, il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità una mozione che impegna "la Giunta regionale a portare, ogni esercizio, all'esame della Commissione consiliare competente il bilancio della CVA dopo la sua approvazione da parte del consiglio di Amministrazione e prima dell'approvazione da parte dell'assemblea, al fine di poter analizzare i flussi economici finanziari e le politiche di investimento, nonché le ipotesi di destinazione degli utili";
Visto il documento consegnato il 19 giugno 2007 alla II e alla IV Commissione consiliare avente ad oggetto il "Piano 2007-2010" di CVA;
Constatato che CVA:
- ha assistito, dal 2001 al 2007, a un continuo incremento dell'organico - in particolare del settore amministrativo - tanto che oggi si superano le 350 unità (nel giugno 2001 erano 228);
- nel solo 2007 ha assunto una trentina di persone, in larga parte secondo una procedura basata su colloqui privati, senza alcuna evidenza pubblica né determinazione dei requisiti;
- ha recentemente avviato una singolare "ristrutturazione interna", sostituendo alcuni dirigenti e affiancando i nuovi con consulenti esterni;
- benché disponga di un proprio e autorevole staff ingegneristico e sia stato anche istituito uno specifico settore dedicato al coordinamento e allo sviluppo dei progetti, la società preferisce assegnare a professionisti esterni lo studio e la progettazione degli impianti con cospicui oneri a carico del bilancio;
- ha ridotto sensibilmente gli interventi manutentivi sugli impianti, malgrado essi siano piuttosto obsoleti e un accurato studio (Hydro Data) effettuato al momento dell'acquisizione da ENEL consigliava sin da subito investimenti costanti a salvaguardia del patrimonio produttivo;
- vende circa 4500 GWh annui di energia elettrica a fronte di una produzione di 2600-2700 GWh annui, che varia a seconda della meteorologia e delle precipitazioni;
Considerato che CVA è stata presieduta in questo ultimo periodo da una persona motivata da forti interessi politici, che sono sovente in contraddizione con le logiche economiche che caratterizzano una buona conduzione aziendale;
ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
il Presidente della Regione o l'Assessore delegato per sapere:
1) quali ragioni hanno indotto il vertice di CVA a "ristrutturare" l'organigramma dirigenziale malgrado gli ottimi risultati ottenuti, come peraltro evidenziato dallo stesso presidente del cda in occasione della giornata della comunicazione (5 dicembre 2007), e sulla base di quali presupposti sono stati nominati i nuovi dirigenti;
2) quali ragioni giustificano la continua esternalizzazione degli studi e delle progettazioni nonché il conferimento degli incarichi consulenziali citati in Premessa e a quanto ammontano le relative spese;
3) qual è la provenienza dell'energia elettrica commercializzata in eccedenza rispetto a quella prodotta, quali sono gli interventi manutentivi previsti per aumentare l'affidabilità e l'efficienza degli impianti di generazione e quali sono gli impegni finanziari previsti a tal fine;
4) se e come la Giunta regionale intende verificare più attentamente le politiche gestionali e di sviluppo di CVA al fine di non continuare a subire supinamente le scelte compiute dal cda.
F.to: Tibaldi - Lattanzi
Presidente - La parola al Vicepresidente Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Risponde l'Assessore Marguerettaz? Spero che sia più esauriente e informato rispetto alla precedente interpellanza, altrimenti non ha senso presentare iniziative ispettive quando non ci sono risposte e mi appello anche all'Ufficio di Presidenza.
Non è un caso se il 26 ottobre 2006 questo Consiglio, all'unanimità, ha deciso di approvare una mozione che impegna la Giunta a portare all'esame della Commissione consiliare competente il bilancio di "CVA", perché è una società molto importante nella galassia societaria che fa capo all'Amministrazione regionale e che, oltre ad occuparsi della generazione elettrica con lo sfruttamento delle acque valdostane, sta acquisendo un'importanza finanziaria e organizzativa di tutto rispetto. Non è un caso, e menomale che il Consiglio ha approvato tale mozione, perché "CVA" - e qui abbiamo tracciato un piccolo profilo sintetico - dal 2001 al 2007 è stata caratterizzata da una serie di situazioni che dovrebbero essere guardate con una certa preoccupazione. La preoccupazione non è solo quella di fare le conferenze stampa, come ha fatto il Presidente uscente di "CVA", per dire: "tutto va bene, stiamo portando soldi ai Valdostani e offriamo energia a prezzi di mercato", ma verificare come ciò sta avvenendo. Abbiamo perciò puntualizzato le situazioni di criticità: la prima è che in questi anni questa società ha assistito ad un continuo incremento di organico, ossia è arrivata la "mano pubblica". L'ex "ENEL" contava in tale settore 230 unità, siamo oggi ad oltre 350 unità, eventualmente l'Assessore mi smentirà, dirà che è una "bufala", come ha detto stamani il suo collega La Torre, poi vedremo se è vero o no. Vi è stato un vertiginoso incremento dell'organico, in particolare nel settore amministrativo; nel solo 2007 - durante la "gestione Rollandin", per non fare nomi - una trentina di persone sono state reclutate in larga parte secondo una procedura basata su colloqui privati e non con procedura ad evidenza pubblica, né con particolare determinazione di requisiti. "CVA" ha poi recentemente avviato una singolare ristrutturazione interna, in particolare del "corpus" dei dirigenti, sostituendone alcuni e affiancando i nuovi con consulenti esterni e già questo ci desta una perplessità: se io Presidente di un Consiglio di amministrazione sostituisco i dirigenti all'interno di una società da me amministrata con altri dirigenti, non capisco perché debba affiancarli con altri consulenti esterni. Presumo che chi nomino abbia delle competenze, altrimenti sono indegno di stare al vertice di questa società. Rollandin ha però effettuato sostituzioni dirigenziali ed ha nominato nuovi consulenti esterni.
Altro aspetto che fa lievitare le spese o clientele di questa società è che, benché "CVA" disponga di un proprio autorevole staff ingegneristico e sia stato istituito anche uno specifico settore dedicato al coordinamento e allo sviluppo dei progetti, siano proliferate le assegnazioni a professionisti esterni, ovvero le esternalizzazioni delle progettazioni e naturalmente ciò comporta cospicui oneri a carico del bilancio. Ci risulta fra l'altro Assessore che questo autorevole "staff" ingegneristico interno di "CVA" sia composto da almeno 17 esperti.
Altro punto: in questi anni sono stati ridotti sensibilmente gli interventi manutentivi sugli impianti, sappiamo che "CVA" proprietaria di 29 centrali che sono frutto di quella transazione che avvenne nel 2000 e che si perfezionò nel 2001. Sono 29 impianti a caduta, 5 invasi e 6 prese sulla Dora Baltea: è naturale che queste strutture abbiano un periodo di obsolescenza nel corso del tempo e necessitino di manutenzioni. Secondo un accurato programma che venne stilato nel 2000 - dallo studio "Hydro Data" si consigliavano fin da subito investimenti costanti a salvaguardia del patrimonio produttivo.
Ultimo punto che abbiamo evidenziato è che "CVA", di cui possediamo le slides consegnateci lo scorso anno dall'allora Presidente ha venduto 4.644 GWh nel 2006 pur producendone 2.528: vorremmo capire da dove proviene l'energia non prodotta con fonte idroelettrica, dove viene acquistata, attraverso quali forme di generazione viene prodotta.
Vede, Assessore, visto che "CVA" è una società a partecipazione pubblica tramite "Finaosta", visto che se è vero che sta generando reddito e si sta ripagando gli investimenti, ma è anche vero che costituisce un tesoretto come peraltro lo era il Casinò di Saint-Vincent, preferiamo segnalare subito questi elementi di preoccupazione, che contraddistinguono non solo il nostro gruppo, ma diverse persone che lavorano in "CVA" e che non vorrebbero che questo fosse l'inizio di una fase di saccheggio come è accaduto in passato per il Casinò. Per questo abbiamo posto alcune domande, vorremmo capire: "quali ragioni hanno indotto il vertice di CVA a "ristrutturare" nel 2007 tutto l'organigramma dirigenziale malgrado gli ottimi risultati ottenuti..." - come è stato citato dall'allora Presidente nella "Giornata della comunicazione" del 5 dicembre scorso - "... e sulla base di quali presupposti sono stati nominati i nuovi dirigenti". Rimossi i dirigenti "ENEL", sono entrati i nuovi pupilli - possiamo immaginare di chi... - che hanno i consulenti "a latere", mentre i progettisti esterni e tutto l'organigramma interno sono stati messi da parte. Chiediamo poi: "quali ragioni giustificano la continua esternalizzazione degli studi...", si continua ad incaricare progettisti esterni quando c'è uno "staff" ingegneristico che risulta professionalmente capace, perché in questi anni ha dimostrato di saper fare, ma che improvvisamente non pare più all'altezza della situazione. Vorremmo sapere qual è l'ammontare di queste spese per consulenze, che stanno proliferando oltre una misura accettabile. In terzo luogo chiediamo: "qual è la provenienza dell'energia elettrica commercializzata in eccedenza...", se produciamo 2.600 GWh e ne vendiamo 4.600, da dove arriva la differenza? "CVA" non è solo un produttore di energia, è anche un commerciante di energia; visto che per il fabbisogno interno valdostano ne bastano 900, gli altri li vendiamo, li esportiamo, ma non solo li esportiamo, ne importiamo anche una buona quantità per arrivare a qui valori iscritti in bilancio che ho citato. Lo so che sono noioso, Assessore...
Marguerettaz (fuori microfono) - ... prolisso ho detto...
Tibaldi (CdL) - ... sono dati imbarazzanti e fastidiosi perché fanno emergere delle evidenze che prima cercavate di occultare.
Nella terza domanda si chiede poi quali sono gli interventi manutentivi che prevedete di fare e, di conseguenza, come volete mantenere efficienti ed affidabili questi impianti? Mi ascolti, Assessore, c'è ancora una domanda, mi ha interrotto su tutta la linea.
La quarta domanda è politica e qui lei può utilizzare tutta la sua fervida fantasia: "se intende come Giunta verificare più attentamente le politiche gestionali ed evitare di continuare a subire supinamente le scelte compiute dal CdA".
Se è l'Assessore alle partecipazioni regionali, si faccia sentire, non continui a subire, creando danno alla Comunità valdostana, scelte che hanno già imboccato una strada sbagliata, peraltro già percorsa anche in altri casi infausti.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Le delucidazioni sulle intenzioni della Giunta del gruppo del "PD" rilevano 3 principali argomenti: il primo è sulla nomina del Presidente di "CVA", riteniamo un grave atteggiamento succube da parte della Giunta lasciare che il Presidente di "CVA" si dimetta, rimanga il Consiglio di amministrazione e non si sa bene chi svolga in questo momento le funzioni di Presidente; questo rischia di provocare dei grossi problemi soprattutto per quanto riguarda il confronto sindacale, perché in questo momento chi è legittimato a fare una serie di valutazioni che a livello sindacale sono state poste? Pare nessuno. Eppure problemi ve ne sono, una parte sono stati richiamati dal collega Tibaldi e ne farò un brevissimo accenno. Questo problema della dirigenza è grave, perché sono stati immessi dei dirigenti coordinati con dei consulenti, che sembrano quasi dei delegittimati in partenza, in quanto sono persone che, se avessero avuto le competenze, non avrebbero avuto bisogno del consulente vicino! L'impressione invece è che siano stati messi perché questo rientrava nelle volontà di qualcuno di piazzare lì delle persone, poi, dato che si sapeva benissimo che non erano in grado di svolgere appieno il loro compito, li si è "irrobustiti" con dei consulenti, provocando un disagio nei rapporti fra vecchia dirigenza e nuova dirigenza impressionante! Pertanto "CVA" sta "perdendo colpi" da mesi su tutta una serie di "dossier" per tale situazione di caos, per cui la recente presidenza della "CVA" è stata disastrosa dal punto di vista dei risultati e questo si percepisce ancora di più in termini di rapporti con le organizzazioni sindacali, con le quali all'inizio sembravano "rose e fiori", poi si va a vedere che è tutto bloccato! Mi riferisco all'accordo sull'inquadramento professionale, l'accordo sui mansionari, si è arrivati perfino ad avere un atteggiamento gravemente lesivo della competenza sindacale, per cui si andranno a fare a fronte di un notevole numero di cessazioni di rapporti di lavoro a causa del pensionamento... dell'aver tolto lo scalone... che si fanno 12 assunzioni senza neppure informare i sindacati, allora chi le fa quelle assunzioni? In base a quali criteri? Boh, non si sa. Queste sono le questioni che ci stanno di fronte.
Devo dire che mi sarei aspettato una risposta da parte del Presidente Caveri, perché questo è un problema di alto livello di una partecipata, ma qui vengono messi in difficoltà gli stessi meccanismi di concertazione che sono in capo alla Presidenza della Regione.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Darei una risposta in ordine alle presentazioni, quindi rispetto alla prima interpellanza presentata: quella del gruppo "La Casa delle Libertà". Quanto indicato come constatazione probabilmente merita di essere analizzato e puntualizzato, in quanto queste constatazioni, che costituiscono la premessa dell'interpellanza, sono formulate in modo che può generare equivoci e in alcuni casi non sono addirittura corrette; in particolare, la crescita di organico dal 2001 al 2007: (335 a fine 2007, anziché 350) - più come detto dal Vicepresidente Tibaldi, questa cifra è facilmente individuabile, perché c'è un libro matricola, vicino a lei c'è un consulente del lavoro che può darle delle indicazioni... questo è il dato che mi trasmettono da "CVA", lei ha detto 328 e siamo a 350, io le dico 335 a fine 2007... - "ha quale presupposto l'aver acquistato da ENEL una struttura meramente produttiva e pertanto non in grado di gestire le problematiche di vendita amministrative e finanziarie di una società, che oggi è considerata a livello italiano fra i primi 100 gruppi per redditività assoluta..." - fonte: "Milano Finanza" - "... Pertanto la crescita di organico ha risposto a precise esigenze commerciali, amministrative, finanziarie e gestionali, senza la risoluzione delle quali non si sarebbero conseguiti i risultati di cui la Regione dovrebbe andare fiera. Le assunzioni del 2007 di 39 persone corrispondono all'esigenza di rimpiazzo di 14 unità per pensionamenti e 23 per modifiche ed esigenze organizzative, fra cui 4 in amministrazione, 1 al personale, 1 al patrimonio, 2 all'EDP, 4 all'esercizio impianti, 5 in ingegneria, 1 negli acquisti e appalti, 5 commerciale e clienti, oltre a 2 categorie protette. Per le assunzioni si fa riferimento ai curricula che la società riceve; si organizzano selezioni scritte in presenza di numerose candidature per poi procedere a colloqui orali in presenza di una commissione interna di 3 componenti. Vengono redatte delle graduatorie e si attinge per ordine, dette graduatorie rimangono valide per un anno, dando la possibilità di attingere dalle stesse in carico di ulteriori necessità organizzative. Si ritiene inoltre corretta la registrazione dei curricula ricevuti e, in base ai profili professionali ricercati, vengono invitati ai colloqui i candidati che presentano la rispondenza al percorso scolastico ricercato.
Nessuna singolare ristrutturazione interna è stata posta in essere dall'azienda, bensì una razionale revisione organizzativa imposta da varie considerazioni, fra cui la necessità di maggiore e diversa focalizzazione sui nuovi progetti di ammodernamento e potenziamento impiantistico che l'azienda intende realizzare nel prossimo quinquennio; giusto riconoscimento alla funzione amministrativa e finanziaria della società che gestisce i flussi amministrativi e finanziari ormai corposi; esigenza di valorizzare la professionalità interna nella prospettiva di crescita, anche tenuto conto dell'anzianità di alcune figure dirigenziali. Dovendo il gruppo rispondere ad un mercato in costante evoluzione, è indispensabile che l'organizzazione aziendale si adatti analogamente, non essendo la cristallizzazione dello status quo il modo migliore per far progredire un'organizzazione aziendale. Il volume crescente di lavoro e l'esplosione a cui si sta assistendo in Valle di domande di nuove concessioni, che ormai sta raggiungendo livelli preoccupanti, che nell'iter regionale non pone certo CVA in una posizione avvantaggiata rispetto a promotori nazionali ed esteri, ha costretto CVA ad una reazione preventiva e in molti casi difensiva, accelerando la presentazione di domande di concessione. Considerando il crescente volume di documentazione richiesto per dette domande, è logico e naturale che alcune fasi del processo siano affidate a consulenti esterni, focalizzando l'impegno delle risorse interne sugli aspetti più delicati del processo. L'obiettivo aziendale è quindi di interiorizzare maggiori fasi del processo di progettazione, acquisendo ulteriore capacità progettuale interna, correndo magari anche il rischio di essere criticati per le assunzioni fatte. L'affermazione della riduzione degli interventi manutentivi..." - qui purtroppo mi dispiace doverglielo dire - "... è priva di ogni fondamento e forse anche irriguardosa dell'impegno profuso dalla dirigenza e dalle maestranze per l'ottimizzazione, la sicurezza e la salvaguardia degli impianti. Le relazioni di bilancio passate e future dedicano un ampio capitolo dettagliato a tutto quanto viene fatto annualmente sugli impianti, mentre le Commissioni competenti e la stampa hanno già dato più volte evidenza degli obiettivi di intervento che "CVA" si è data sui propri impianti...". Questo era necessario per fare chiarezza, collega Tibaldi.
Per quanto attiene le questioni specifiche che non sono state ancora trattate, "... tali risultati di bilancio sono il risultato congiunto di più fattori e azioni. Il conseguimento di tali risultati non può nascondere il fatto che l'azienda debba continuare a porsi criticamente rispetto ai propri obiettivi e al mercato. Le nuove sfide di mercato che l'azienda dovrà affrontare sono l'aumento della concorrenza, la necessità di ottimizzazione e potenziamento della capacità produttiva, l'avvio di numerosi progetti idroelettrici "da prato" in Valle, crescita della complessità finanziaria e amministrativa, necessità di confronto con primari operatori nazionali ed esteri; tutto questo, unitamente a quello che abbiamo indicato in premessa, richiede modifiche organizzative per meglio rispondere alle esigenze di cui sopra...". L'azienda quindi non è un sistema "congelato" che vive solo per il fatto che le turbine girano, ma deve adeguarsi a tutte le sfide che il mercato le propone: ecco perché vi deve essere una riorganizzazione anche in presenza di risultati positivi, che ci spronano a fare sempre meglio. "... Richiamato quello che è stato indicato prima, sono stati assegnati incarichi a 3 studi per la predisposizione di 6 domande di concessione per totali 60mila euro; un incarico ad un professionista per uno studio biennale di monitoraggio delle risorse idriche residue in valle, che si stima per 70mila euro; un altro professionista è incaricato quale responsabile della sicurezza per una galleria di sondaggio, richiesta dalla Commissione preposta per la messa in sicurezza della diga Beauregard; totale 174mila euro con un onere sul conto economico aziendale dello 0,0003 del fatturato.
Il bilanciamento, terzo punto, dell'energia ceduta sul mercato che nel 2008 supera i 5 miliardi di kWh proviene dalle assegnazioni import-Cip 6 e dall'attività di training sul mercato con i principali operatori nazionali ed esteri.."; rispetto a questo, vi è la produzione valdostana e poi vi è l'acquisto di energia dai "trading" internazionali. Il piano pluriennale degli interventi sugli impianti che mi viene richiesto glielo allego perché è un piano molto dettagliato impianto per impianto...
(interruzione del Vicepresidente Tibaldi, fuori microfono)
... dai "trading" sul mercato, quelli che ci sono, quelli nazionali... ho capito, ma lei non mi ha chiesto questa cosa... la provenienza dell'energia in eccedenza rispetto... ossia io gliela chiedo, ma non ho capito che lei voleva i singoli fornitori...
(interruzione del Consigliere Frassy e del Vicepresidente Tibaldi, fuori microfono)
... non ho idea, abbia pazienza, sotto alcuni aspetti c'è una considerazione: compriamo dell'energia, tutta quella legalmente producibile e cedibile, allora l'energia pulita è quella che produciamo noi...
Tibaldi (fuori microfono) - ... vendiamo quella sporca...
Marguerettaz (UV) - ... adesso volete introdurre qualche nuova... lo chiedo...
Quarta domanda: "... intende verificare più attentamente le politiche gestionali...", il Consiglio di amministrazione ci sembra che operi nel rispetto del mandato assegnatogli e di quanto stabilito dal Codice civile. Vi è un rapporto costante fra il Consiglio di amministrazione e l'azionista "Finaosta"; quindi, rispetto anche alle attività passate, ci pare che le cose abbiano una certa continuità.
Per quanto attiene l'interpellanza del collega Sandri, alla prima domanda credo di aver risposto nella precedente seduta del Consiglio regionale, in quanto abbiamo indicato che la nomina del nuovo Presidente avverrà con l'assemblea che approverà il bilancio 2007, ma, al di là di tale aspetto, nella domanda si dice: "... in modo da riavviare un fruttuoso confronto sindacale..." come se oggi non ci fosse, non ci sembra che questo corrisponda alla verità. I cambiamenti organizzativi che gli interpellanti introducono nell'interpellanza, anche lì lascerebbero presagire chissà cosa, ma ogni cambiamento organizzativo comporta la necessità di adattamento fra nuove e vecchie strutture dirigenziali. Se ho capito bene, il Consigliere Sandri introduce un argomento dicendo: "qui si vuol fare fuori tutta la vecchia dirigenza per introdurre degli sciagurati"; se ho capito bene, Consigliere Sandri, lei me lo conferma che nel suo pensiero c'è una occupazione quasi militare di "CVA", clientelare lei dice... ma io credo che lei dica delle cose gravi, non solo, che siano anche poco rispettose della professionalità delle persone che operano. È fisiologico comunque che vi sia un confronto fra delle professionalità esistenti e delle nuove professionalità che vengono introdotte e mi pare normale che vi sia un confronto fra queste 2 risorse. I cambiamenti normalmente sono giustificati proprio dalla necessità di porre in azienda delle nuove visioni, flessibilità e modalità nell'affrontare e gestire vecchi problemi e non è affatto vero che questa sedicente conflittualità stia impedendo l'adozione di un accordo sull'inquadramento professionale e sulle mansioni, in quanto sussiste la massima disponibilità della direzione, fermo restando che detti inquadramenti, in quanto concordati a fronte del superamento di semplici colloqui in tema di normativa sulla sicurezza sul posto di lavoro, non possono prescindere dalla manifesta conoscenza dei candidati delle più elementari norme di sicurezza. Soprattutto occorre precisare che non è stato adottato alcun comportamento difforme rispetto al passato nei rapporti con i sindacati e in merito l'azienda fa presente questo:
"Vi sono stati 2 incontri con i sindacati nel giro di 2 mesi, nel corso del primo i sindacati hanno espresso..." - "Filcem" in particolare - "... il loro disappunto in merito ai risultati del cosiddetto accordo a stralcio che ha interessato 29 lavoratori, dei quali 28 sono stati convocati agli appositi corsi in materia elettromeccanica e sicurezza, 21 si sono presentati, uno ha rinunciato al colloquio orale e 9 - il 45% dei partecipanti - hanno superato la prova ottenendo il concordato passaggio di categoria. Nel massimo rispetto delle procedure di collaborazione - che peraltro esigerebbe analogo rispetto procedurale nei confronti dell'azienda - è stato ribadito ai sindacati che: il risultato del 45% di superamento del corso non può ritenersi negativo; il passaggio di categoria comporta delle responsabilità operative nei confronti dei colleghi di grado inferiore e che tali responsabilità non possono prescindere da un minimo di conoscenza in tema di sicurezza sul posto di lavoro; a libera scelta dei sindacati la società è disponibile per 3-4 nominativi che hanno evidenziato carenze in tema di sicurezza a far loro ripetere un breve corso su tale tema, a seguito del quale effettuare il passaggio di mansioni; a riconvocare tutti i lavoratori che non hanno superato l'esame per un nuovo corso, facendo intervenire al colloquio finale anche l'insegnante; entrambe le alternative".
Qui, quindi, non vi è una chiusura, vi sono delle richieste ma, da un lato, si chiede e, dall'altro, bisogna creare un processo in cui vi è la volontà del singolo di migliorare la sua professionalità.
Ancora: nel corso del secondo incontro, oltre a quanto sopra, sono stati presentati come ogni anno i passaggi di categoria proposti dalle direzioni aziendali. La proposta del riconoscimento di una modesta "una tantum" a 6 lavoratori per il loro impegno particolare su alcuni progetti è stata respinta dai sindacati, in quanto ritenuta dagli stessi non prevista nell'accordo azienda sindacati per effetto di una diversa interpretazione del termine "di norma". La società ha comunque accolto la richiesta dei sindacati e non ha proceduto al riconoscimento di questa "una tantum" ed è stata inoltre dichiarata piena disponibilità ad ulteriori incontri per affrontare altri temi. Dagli approfondimenti che abbiamo fatto pertanto l'azienda ha respinto con forza, non condividendole, le affermazioni di infruttuoso incontro, disagio organizzativo, ricadute negative nei confronti delle maestranze, in quanto è stata data sempre ampia disponibilità al dialogo e al confronto delle rispettive posizioni, in armonia e continuità con il passato. Capisco che questo tema appassioni gli interpellanti, ma riteniamo che vi sia una correttezza di fondo che è ingiusto mettere in discussione.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Devo dire che mi ha arricchito il patrimonio per questa risposta una piccola "e-mail", credo che si chiami "Salasso 141", "Le Salasse 141" di Parfait Jans: "L'opportune crise gouvernementale italienne" e ci racconta - il suo tema è sempre "entre le Palais régional et la Rue des Maquisards" -:
"... un autre, plus jeune, plus neuf, plus pur, pondait un article fort contre les prétentions sans limites d'un Monsieur Rollandin à vouloir dominer du haut de sa personne toute la Vallée, le tout marchant à coups de clientélisme et de votes préférentiels; le Président du mouvement écrivait à ce personnage un peu trop pressé, l'incitant à la réflexion, pendant que le Président du Gouvernement régional..." - qui ci arriviamo - "... Luciano Caveri, envoyait des plénipotentiaires auprès de l'ancien Président de la CVA pour lui demander de quitter le conseil d'administration de l'établissement dont il venait de démissionner..." comme Président...
Caveri (fuori microfono) - ... a Parigi...
Sandri (PD) - ... evidentemente qualcuno lo informa molto bene, perché qui c'è un racconto interessante: mentre noi dibattiamo in Consiglio ogni 15 giorni a chiedere come mai non fate il Presidente di "CVA", la risposta la troviamo attraverso Parfait Jans, ossia questi poveretti sono andati a chiederglielo: "guarda, sarebbe opportuno che tu ti dimettessi non solo da Presidente, ma anche da Consigliere di amministrazione"; evidentemente con scarsi risultati, credo che questo sia da prendere in considerazione! Non so chi fossero questi plenipotenziari, però vorrei essere rassicurato perché mi ricorda molto un episodio successo a Praga qualche centinaia di anni fa, quando qualcuno si dimenticò che "ambasciatore non porta pena" e furono defenestrati dal Palazzo stesso del Principe che si occupava di queste cose. Evidentemente questo è un tema caldo, Parfait Jans può avere tanti difetti, di certo non quello di non conoscere nel profondo l'anima dell'"Union Valdôtaine". Credo che questo tema della "CVA" sia un tema importante, abbiamo sentito che si ribadisce da parte della Giunta: "non siamo in grado di nominarlo prima dell'assemblea", ossia "ubi maior minor cessat", quindi siamo ostaggi della volontà esterna del Consiglio regionale e subiamo passivamente la legge del più forte.
Ci rendiamo anche conto che l'Assessore ha dovuto "arrampicarsi sui vetri" per riuscire a dare una parvenza di credibilità a tutti questi passaggi della dirigenza. È vero che era un'azienda di produzione e non di commercializzazione, ma lei mi insegna che l'"ENEL" ancora oggi è una delle più grandi aziende a livello mondiale nell'energia, che nessun dirigente che viene in Valle d'Aosta avesse capacità di andare a comprare energia elettrica, di vendere... non la racconta a nessuno! Probabilmente fa parte di una determinata strategia quella di vendere la Valle d'Aosta... "ragazzi, state pronti, a giugno arrivo io e allora c'è posto alla CVA... l'ho già dimostrato in "CVA" cosa vado a fare, consulenze...", alé, vendiamo per energia idroelettrica quella che energia idroelettrica magari non è! Perché che di quei 5 milioni - qui ringrazio il gruppo "La Casa delle Libertà" per l'osservazione acuta che ha fatto - siano eolico, idroelettrico, dalle maree, geotermico, oppure magari un po' levato da qualche impianto termico che utilizza sostanze fossili o dal nucleare...
Marguerettaz (fuori microfono) - ... ah!...
Sandri (PD) - ... ah! "CVA" allora... "comprate..." ma voi che siete rappresentanti comprate per questo stesso giornale - quello che dice che voi buttate via i soldi in troppe consulenze - fior fiori di metri quadri di pubblicità per dire: "comprate..."
Marguerettaz (fuori microfono) - ... metri quadri...
Sandri (PD) - ... milioni di metri quadri, perché su ogni giornale ci saranno 40-50 centimetri quadrati, lei pensi per le centinaia di migliaia di copie che ci sono quanti metri quadrati di carta abbiamo comprato per dire: "comprate le acque della Valle d'Aosta, energia elettrica pulita, andate a "CVA"", ma così non è! "CVA" allora sta andando male, non sta facendo politica, sta facendo pasticci, riesce come ha dimostrato l'Assessore - su questo lo ringrazio per l'intervento che è stato molto documentato - a fare pasticci su questioni sindacali minime! Un corso, 12 assunzioni... siamo a questi livelli, un disastro! Se su questioni così piccole ci si "incarta" con i sindacati, significa che non si è capaci di fare il proprio mestiere e, se sono bastati 8 mesi a fare tutto questo, abbiamo la preoccupazione di quello che potrebbe succedere se qualcuno arrivasse a fare il Presidente della Regione per 5 anni. Credo che i Valdostani devono sapere che l'esperienza "CVA" è stata negativa, ha provocato grosse difficoltà, la bontà dell'investimento e del ritorno economico che c'è rimane solo legata a quel benedetto "Bersani", che un po' di anni fa ci ha permesso di acquisire queste centrali idroelettriche.
Mi fermo qui, ringrazio Parfait Jans per il contributo che ci ha voluto dare e spero che continui a tenerci informati su quello che succede fra le "Palais régional" e "Rue des Maquisards".
Si dà atto che dalle ore 18,15 assume la presidenza il Presidente Perron.
Président - La parole au Vice-président Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Assessore, lei crede a quel documento di cui ha dato lettura? Lei lo ha letto prima di proporcelo come risposta ai nostri quesiti? È ricco di contraddizioni, le è stato fornito a mo' di velina e lei ha dato una lettura pedestre di quello che le è stato preparato in "CVA" dall'augusta amministrazione elettrica di Châtillon. Sappiamo che lei non è in "CVA", ma probabilmente non si rende nemmeno conto di quello che sta succedendo lì dentro, perché di "CVA" ci ha fornito la fotografia che le hanno preparato, che è apparentemente in salute, mentre in realtà dà segnali di preoccupanti contraddizioni. Contraddizioni che sono il sintomo di una gestione viziosa, di cui lei peraltro ha dato conferma e che ricalca quella gestione viziosa che abbiamo visto riprodotta in altre aziende, vedi "Casinò". Probabilmente lei ha delle convenienze nel credere in ciò che le hanno scritto, ma noi non abbiamo alcun elemento che possa convincerci. Noi abbiamo fatto delle constatazioni che non sono state neppure smentite da lei. Non siamo noi che facciamo affermazioni gravi, ma siete voi che permettete comportamenti anomali e gravi in questa società.
L'incremento occupazionale. C'è stato e lei ne ha dato una conferma: 335 a fine 2007, 228 nel 2001, un incremento del 35%. Nel solo 2007 ho detto che sono state assunte una trentina di persone, no, 39, mi sono sbagliato in difetto, 39 persone secondo una procedura basata sulla presentazione di "curricula" e sull'analisi di questi "curricula", ma esistono dei verbali che certificano le modalità procedurali con cui sono stati selezionati questi candidati? Oppure hanno scritto "nero su bianco" in quel pezzetto di carta: "tutto a posto, funziona tutto secondo regolarità"! Lei ci crede? Noi non ci crediamo, perché sappiamo che i criteri di selezione riguardano i requisiti di appartenenza più che di competenza che hanno permesso loro di accedere nell'organico di "CVA". Ci fornisca spontaneamente i verbali delle assunzioni, se c'è traccia di come sono state selezionate queste persone, 39 persone in più solo nel 2007, solo in un anno, chissà come mai... e in prevalenza sono stati collocati nei settori amministrativi. Qualcuno ha fatto dei percorsi scolastici affini a quelli del Presidente di "CVA"? Erano amici di scuola, erano amici di sezione? Ci dica quali sono i criteri; i criteri rimangono ancora sconosciuti a tutti quelli che hanno presentato domanda illudendosi di raggiungere "l'Olimpo di CVA", mentre il Presidente di "CVA" offriva dimostrazione di poter "fare il bello e il cattivo tempo".
La ristrutturazione interna, i dirigenti: accantonati gli uni e messi al loro posto gli altri. Anche qui non ci sono tracce di criteri di competenza, perché questa competenza è stata umiliata dall'affiancamento di consulenti e non sono quei 60mila euro che diceva l'Assessore, perché qui abbiamo nomi e incarichi relativi a 4 consulenti il cui ammontare degli emolumenti supera largamente quella somma! Sappiamo quanto sono strapagate le consulenze in Regione e nelle società partecipate dalla Regione; di conseguenza, ci può credere solo l'Assessore e farlo credere ai suoi colleghi Consiglieri di maggioranza, ma non lo fa credere a noi! Anche perché l'esternalizzazione delle progettazioni - gliene cito 2: quelle che si stanno occupando delle centrali di Torrent e di Faubourg a La Thuile - costano 300mila euro e fra i professionisti incaricati c'è anche chi si è occupato del ponte sul Buthier e della Caserma della finanza. Queste cose lei le sa, Assessore! Le hanno detto quali sono state le competenze che sono state ricercate per fare tali tipologie di lavori? Ma non solo queste 2 nuove centrali sono state assegnate ad esterni, ma anche lavori minori come la stazione di Covalou, che è progettata interamente da uno studio di Torino; la traversa sulla Dora, che è stata progettata da uno studio di ingegneria svizzera; il rifacimento di una centrale di Bard, che è stato assegnato ad una ditta torinese e subappaltato ad un'altra ditta torinese. Tutto quanto ormai viene esternalizzato! Mi spiega come può essere congruente la scelta di aumentare l'organico quando esternalizzi le progettazioni, i lavori e le manutenzioni, mi spiega come fa ad essere congruente una scelta del genere lei che è un economista! No, non è in grado di dirlo e, dalla sua fredda lettura di quel documento, si evince chiaramente.
Si tenga presente - qui lei mi ha fornito il piano di investimenti pluriennale, ma ha guardato quello di 2 anni fa? - che c'è uno slittamento orizzontale nel tempo, tutti questi investimenti che lei vede in queste caselle, 2 anni fa erano esattamente collocati nel 2004 e nel 2005, ora sono stati traslati in avanti, vuol dire che per 2 anni non ci sono stati grandi investimenti...
Marguerettaz (fuori microfono) - ... ha fatto veloce...
Tibaldi (CdL) - ... sì, ho fatto veloce, i tempi sono stretti, mi rammarica il fatto che lei non abbia fatto altrettanto velocemente, quindi bisogna documentarsi attentamente in relazione a un'azienda che produce milioni di euro, ma che ne sta spendendo troppi per le sue potenzialità!
L'energia pulita. La vendiamo e la reclamizziamo con metri quadri di carta stampata o di lettere personalizzate alle famiglie. Energia pulita? Vi è una certificazione "ISO 14001", la "CVA" deve immettere sul mercato solo energia da fonte rinnovabile e oggi ad una domanda puntuale lei risponde che 2.000 GWh li acquistiamo dai "traders", cioè da chi? Dagli "ambulanti" dell'energia che sono sul mercato della borsa elettrica? Da chi li acquistiamo, cosa acquistiamo? Non mi dica che non sa cosa acquistiamo! È energia nucleare forse perché è la più conveniente sul mercato, dalla "EDF" francese che è qui dietro le nostre Alpi? Questa sarebbe una risposta, ma ce lo dica che è energia nucleare quella che immettiamo sul mercato e che commercializziamo, ce lo dica che è termica, cioè fatta con centrali termoelettriche che bruciano carbone, petrolio o gas e che non sono fonti rinnovabili! Solo la metà dell'energia venduta da "CVA" è rinnovabile secondo la certificazione "ISO", ma tutto il resto è una bufala! Questa è una "bufala", Assessore La Torre, Presidente Caveri, questa è una truffa! È una falsa informazione pubblicitaria che si vende energia pulita, quando così non è! Non è energia pulita.
Per quanto riguarda le modalità di controllo su questo Consiglio di amministrazione, quali sono? Come e quando si è informato in questi 5 anni, da quando presiede le "partecipate regionali", su come funziona "CVA"? Ha permesso tutto e il contrario di tutto! In questo ultimo anno e mezzo è successo un autentico saccheggio, ma saccheggio di una risorsa che è dei Valdostani, non è di una sola persona! Basta! Ma vi siete resi conto che già il Casinò è stato saccheggiato in questa maniera! Adesso dobbiamo permettere e "licenziare" anche l'aggressione di un bene che è di tutta la Comunità, solo perché ci sono redditi oggi che sono lusinghieri e consentono di presentare bilanci che sono formalmente a posto? Ma solo per queste ragioni voi, come classe politica dirigente della valle, "licenziate" ad una persona di "fare il bello e il cattivo tempo"? Ma non è ammissibile! Tenga presente che anche sui risultati gestionali cominciano a suonare dei campanelli di allarme, perché abbiamo rilevato che i cosiddetti "sfiori", ovvero l'acqua non utilizzata da caduta, sono aumentati vertiginosamente negli ultimi 2 anni: determinate produzioni in GWh si sono perse perché gli impianti non sono mantenuti come si deve o sono vetusti - questo era già stato segnalato nel 2001 quando abbiamo acquistato il comparto elettrico - e non sono stati utilizzati opportunamente per generare energia da caduta. Mi sembra - il dato adesso mi sfugge - da 5 GWh del 2005 siamo arrivati a 14 Gwhdi sfiori e ciò vuol dire che abbiamo triplicato questa perdita e 14 GWh moltiplicato per il costo di un Kwh dà 14 milioni di euro di minori introiti! È questa l'attenzione che ha chi gestisce oggi "CVA", dalle finanze alla redditività dell'impresa fino al controllo delle risorse? Non è questo secondo noi il principio aziendalistico. Ripeto: "CVA" ha imboccato una strada sbagliata. Lo temevamo, oggi abbiamo le prime preoccupanti prove e, visto che il pesce marcisce dalla testa, per favore cambiate la testa!