Oggetto del Consiglio n. 3290 del 6 febbraio 2008 - Resoconto
OGGETTO N. 3290/XII - Interpellanza: "Partecipazione di amministrazioni locali in società di produzione di beni e servizi".
Interpellanza
Premesso che la Regione Valle d'Aosta e molte amministrazioni locali valdostane partecipano in diverse società aventi per oggetto attività di produzione di beni e di servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle loro finalità istituzionali;
Vista la L. 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008) che dispone:
- le pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 non possono costituire società aventi gli scopi premessi, né assumere o mantenere direttamente o indirettamente partecipazioni, anche di minoranza, in tali società (art. 3, comma 27);
- l'assunzione di nuove partecipazioni e il mantenimento delle attuali devono essere autorizzati dall'organo competente con delibera motivata in ordine alla sussistenza dei presupposti di cui alla norma introdotta (art. 3, comma 28);
- entro 18 mesi dalla data di entrata in vigore della legge, le pubbliche amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nel rispetto delle procedure ad evidenza pubblica, cedono a terzi le società e le partecipazioni vietate ai sensi del comma 27;
Considerato che la proliferazione di società partecipate o controllate da enti pubblici costituisce anche un'indubbia diseconomia in termini di spesa pubblica, poiché ognuna di esse ha propri organi di gestione, contabili e di controllo;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
la Giunta regionale per sapere:
1) quante e quali sono le situazioni valdostane rientranti nella casistica della normativa introdotta dalla legge finanziaria 2008;
2) come intende procedere per ottemperare alle disposizioni normative di cui in Premessa al fine di ridimensionare e razionalizzare la complessa rete societaria pubblica esistente in Valle d'Aosta.
F.to: Tibaldi - Lattanzi
Presidente - La parola al Vicepresidente Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Alcuni commi della legge n. 244/2007 (legge finanziaria) dispongono tutta una serie di norme riguardanti le società a partecipazione pubblica. C'è una scansione di 3 commi: 27, 28, 29 dell'articolo 3 di questa legge e che sono stati citati nella premessa dell'interpellanza, che prevedono che le pubbliche amministrazioni non possono costituire società aventi determinati scopi, ovvero l'attività di produzione di beni e di servizi non strettamente necessari per il perseguimento delle loro finalità istituzionali. Oltre a non poterle costituire, non possono né assumere o mantenere direttamente o indirettamente partecipazioni anche di minoranza in tali società. L'assunzione di nuove partecipazioni e il mantenimento delle attuali devono essere autorizzate inoltre dall'organo competente con deliberazione motivata in ordine alla sussistenza dei presupposti di cui a questa norma della finanziaria 2008. Entro 18 mesi dall'entrata in vigore della stessa legge, queste pubbliche amministrazioni nel rispetto delle procedure ad evidenza pubblica devono cedere a terzi le società e le partecipazioni vietate ai sensi dei commi suddetti.
Siamo partiti da questa costruzione normativa per proporre tale interpellanza, anche perché, conoscendo la situazione valdostana che vede un sistema estremamente capillare, tentacolare di società che sono partecipate non solo dalla Regione, ma anche dai Comuni nella gestione di diverse attività: da quelle di impianti di risalita a società aventi come scopo la gestione di centraline idroelettriche, società di gestione di servizi municipalizzati, ma qui si rientra nel discorso della categoria "in house", conoscendo la situazione valdostana che è estremamente ricca di fattispecie di tale tipo, proponiamo all'attenzione della Giunta questo costrutto normativo ed è naturale che la Valle d'Aosta abbia in tali anni manifestato una proliferazione di società partecipate e controllate da enti pubblici, ciò costituisce un'indubbia diseconomia in termini di spesa pubblica poiché ognuna di esse ha propri organi di gestione, propri organi contabili e propri organi di controllo. Poiché uno dei "leitmotiv" più diffusi del momento è quello dei costi della politica - e questi anche sono costi della politica - noi chiediamo quante e quali sono le situazioni valdostane che rientrano in tale casistica introdotta dalla finanziaria 2008, come intende procedere per ottemperare alle disposizioni normative citate al fine di razionalizzare e possibilmente ridimensionare questa complessa rete societaria pubblica esistente in Valle. Ci riserviamo una replica dopo la risposta dell'Assessore.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - L'interpellanza mi pare sia molto chiara, quindi vado subito alle risposte.
"Quante e quali sono le situazioni valdostane rientranti nella casistica della normativa introdotta dalla legge finanziaria 2008", vede, Vicepresidente Tibaldi, tutte le partecipazioni possedute dalla Regione sono state acquisite in forza di specifiche leggi regionali, che ne hanno autorizzato la sottoscrizione, oppure dalla legge regionale n. 12/1997 che al capo V disciplina le modalità di acquisizione delle partecipazioni societarie, prevedendo espressamente che l'acquisizione debba essere finalizzata al conseguimento dei propri fini istituzionali. Le partecipazioni detenute dalla Regione pertanto sono finalizzate al perseguimento delle proprie finalità istituzionali come previsto dall'articolo 3, comma 27, della legge n. 244.
Rispetto alla seconda domanda: "come intende procedere per ottemperare alle disposizioni...", tenuto conto di quanto sopra, la disposizione contenuta nella legge finanziaria 2008 non coinvolge l'attuale assetto del portafoglio delle partecipazioni, era già tutto fatto; ne consegue che non è necessario adottare alcun atto finalizzato a motivare il mantenimento delle attuali partecipazioni possedute, in quanto le stesse sono state autorizzate per il tramite di leggi regionali specifiche della legge n. 12/1997.
Presidente - La parola al Vicepresidente Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Vede, Assessore, la sua risposta così tassativa e perentoria sembra escludere l'applicabilità dei commi; mi sembra una risposta di comodo che lei si è costruito "ad hoc" per cercare di eludere o perlomeno illudersi che questa norma non riguardi il problema valdostano, problema che vede una giungla di società partecipate dagli enti pubblici, Regione e Comuni, che si occupano di qualunque tipo di attività. Mi viene difficile credere che una "STV" partecipata indirettamente dalla Regione persegua delle finalità istituzionali, tanto per citarne una.
Le vorrei ricordare, visto che lei ha trovato come appiglio normativo quello regionale, l'appiglio normativo nazionale, perché la legge finanziaria del 2008 fa riferimento alle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165/2001. Siamo andati a guardare quali sono le pubbliche amministrazioni che rientrano in questa fattispecie: sono le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli istituti autonomi case popolari, le camere di commercio, l'industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende, gli enti del Servizio sanitario nazionale, l'Agenzia della rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) e altre agenzie di cui al decreto legislativo n. 300/1999, praticamente tutto.
"Le disposizioni del presente decreto..." - dice il decreto legislativo n. 165/2001 - "... costituiscono principi fondamentali ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione e altresì costituiscono per le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano norme fondamentali di riforma economico-sociale della Repubblica". Mi sono accorto che l'Assessore non ha letto questo passaggio...
Marguerettaz (fuori microfono) - ... ma cosa sta dicendo?
Tibaldi (CdL) - ... sto leggendo una norma che si aggancia alla finanziaria del 2008...
Marguerettaz (fuori microfono) - ... ma che valore aggiunto porta?
Tibaldi (CdL) - ... porta un valore aggiunto notevole, che lei non ha raccolto. Lei non può sostenere con una dichiarazione sua costruita a suo uso e consumo...
Marguerettaz (fuori microfono) - ... dal mio Dirigente...
Tibaldi (CdL) - ... probabilmente anche dal suo Dirigente, non lo so, che questi enti partecipati non rientrano nella casistica della finanziaria 2008 non può dirlo, una cooperativa come le "Relieurs" mi spiega quale finalità istituzionale ha, partecipata dalla Regione?
Marguerettaz (fuori microfono) - ... è la legge che lo dice, non io!
Tibaldi (CdL) - ... ma lo ha detto una legge regionale che forse è in contrasto con queste nuove norme della Repubblica italiana, della quale...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... ma c'è scritto qui, glielo ho appena letto, non si distragga, Assessore! Le ho appena detto che sono norme fondamentali ai sensi del 117 della Costituzione...
(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
Presidente - Lasciate parlare il collega Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - ... norme di riforma economico-sociale della Repubblica italiana...
Caveri (fuori microfono) - ... 116...
Tibaldi (CdL) - ... ma si applicano altresì alle Regioni e Province autonome, Presidente, poi gliela mando via fax così la leggete anche voi. Queste esternalizzazioni di cui la Valle d'Aosta è particolarmente ricca sono assolutamente vietate e ci sono 18 mesi di tempo per correggere le distorsioni esistenti nei singoli enti pubblici italiani, compresa la Regione e i Comuni valdostani. Visto che, come ho detto in premessa, la Regione e i Comuni partecipano ovunque, siamo convinti che la sua risposta sia assolutamente fuori luogo e lei sia andato fuori tema, quindi la invitiamo a rientrare nel solco della norma vigente, anche perché la legge ha un valore "erga omnes" per tutti, l'Assessorato delle partecipazioni regionali non può gestirsela a suo uso e consumo e non apportare i necessari correttivi, fra l'altro i Capigruppo della maggioranza "Union", "Stella Alpina" e "Fédération" hanno firmato un documento che va proprio nella direzione di ridurre questi costi della politica, documento che peraltro ci sembra sia "rimasto lettera morta". C'è stata una manifestazione di buone intenzioni con tanto di comunicato stampa, ma poi non si è più fatto niente. Una norma della "finanziaria Prodi" vi invita ad intervenire perché qui la spesa è fuori controllo ed è anche fuori controllo nelle cosiddette "Regioni autonome a statuto speciale e Province autonome", per cui la norma va applicata anche in questo caso. Assessore, la invitiamo a tornare sui codici, sui codicilli che le abbiamo sommessamente indicato. Non so se lei o i suoi dirigenti l'hanno deliberatamente o colpevolmente ignorato, ma sta di fatto che la sua risposta è profondamente inaccettabile, perché ci sono molte situazioni valdostane che rientrano in questa casistica, per le quali vi chiediamo di porre attenzione e di intervenire come prevedono i 3 commi di questa finanziaria e di procedere per dare ottemperanza completa a quanto previsto, altrimenti seguite la via di Caveri di impugnare la normativa, ma siete già fuori termini massimi...
Caveri (fuori microfono) - ... no, fino al 24 febbraio...
Tibaldi (CdL) - ... ma non lo avete ancora fatto. Guardate, vi do anche questo suggerimento così lo date ai vostri avvocati: guardatevi il decreto legislativo n. 165/2001, perché la risposta dell'Assessore non è degna di un Assessore che governa le partecipazioni regionali considerato che ha cercato di ignorare la normativa vigente!