Oggetto del Consiglio n. 3289 del 6 febbraio 2008 - Resoconto
OGGETTO N. 3289/XII - Interpellanza: "Intervento della Regione sul Comune di Aosta per il riordino della viabilità della città".
Interpellanza
Premesso che i problemi della viabilità di Aosta, in particolare l'accesso alla città, costituiscono un problema che investe tutta la regione, sia perché una gran parte di chi si reca per lavoro in città risiede nei comuni limitrofi, sia perché la presenza dell'Amministrazione regionale fa di Aosta un polo di attrazione di tutto il traffico regionale;
Ricordato che l'inaugurazione del ponticello metallico sul fiume Buthier, nel mese di novembre, a monte del ponte che immette da Corso Ivrea in città, con la conseguente riorganizzazione della viabilità, ha portato a insostenibili ingorghi e alla protesta di tutti i commercianti per la sopravvenuta impossibilità di girare attorno all'Arco d'Augusto;
Sottolineato come l'assurda ridefinizione dei percorsi obbligati, soprattutto la trasformazione a doppio senso di Via Pasquettaz, paralizzi in certe ore chiunque dai Comuni di Roisan e Saint-Christophe cerchi di entrare in città nella zona dell'arco;
Rammentando che il Comune di Aosta, cedendo alle proteste dei commercianti di Via Sant'Anselmo ha ripristinato nel mese di dicembre il percorso che consente di circolare attorno all'Arco d'Augusto, ma non ha rimesso in ordine la viabilità a cavallo del Buthier e che perciò gli ingorghi e gli incidenti si susseguono tuttora;
Considerando che tutto ciò arreca fastidi, danni e costi ai cittadini valdostani, oltre ad aumentare in modo inaccettabile l'inquinamento della zona, dove i veicoli sono costretti a circolare nelle condizioni in cui le emissioni da gas di scarico sono al livello peggiore;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l'Assessore competente per conoscere:
1) se la Regione intenda intervenire con la sua autorità, e con quali strumenti, nell'interesse della salute e del portafoglio dei cittadini che ogni mattina da Roisan, Porossan e Saint-Christophe debbono recarsi ad Aosta, concordando con il Comune di Aosta tempi e modo di riportare ordine nel traffico e serenità tra i cittadini, essendo stati da più parte avanzati suggerimenti in grado di risolvere il problema;
2) se la Regione non ritenga che nella realizzazione del ponte in essere si possano ravvisare più gravi responsabilità in ordine alla gestione del denaro pubblico, trattandosi di opera assai costosa non solo apparente inutile, ma rivelatasi sin qui dannosa.
F.to: Ottoz - Frassy
Presidente - La parola al Consigliere Ottoz.
Ottoz (CdL) - La città di Aosta è una città che ha un'altissima densità di popolazione, oltre 1.500 abitanti per chilometro, che, se non è la più alta d'Italia, poco ci manca come Comune, quindi occupa tutti i Comuni limitrofi sia perché la gente abita a Sarre, o a Saint-Christophe, o a Gignod, o a Pollein, o a Charvensod... e lavora ad Aosta, sia perché questo provoca un flusso di traffico in uscita e in entrata ad Aosta giornaliero che ben conosciamo per averne tutti patito le conseguenze e perché, tra l'altro, è all'attenzione dell'Ufficio viabilità della città di Aosta, che fa di tutto, secondo il noto "Fubini pensiero", per rendere le cose più difficili; "d'altronde dal principio urbanistico stufiamo questi bastardi con la macchina così alla fine capiscono e la lasciano a casa". La gente purtroppo continua a venire ad Aosta, dove c'è questo polo di attrazione fondamentale della nostra Regione che è l'Amministrazione regionale, quindi Aosta è l'imbuto, il polo di attrazione di tutto il traffico di tutta la Valle, in particolare de "La Plaine". Questo farebbe pensare che in teoria si dovrebbe fare una serie di azioni per favorire l'afflusso e il deflusso del traffico, in quanto questo permette, facendo scorrere le automobili, di inquinare meno, perché tutti sappiamo che le auto il massimo di inquinamento lo fanno quando sono ferme con il motore accesso e subito dopo quando si muovono a passo d'uomo. Tutto questo per dire che alcuni mesi fa, a novembre, è stato inaugurato quel meraviglioso ponte sul Buthier, il quale avrebbe dovuto accelerare lo smaltimento del traffico diretto verso Saint-Christophe, Porossan e Roisan, dirigendolo direttamente senza passare sul vecchio ponte: quello grande sul Buthier e quindi smaltendolo direttamente. In realtà, un po' perché il ponte, sempre per il "Fubini pensiero" è fatto con 2 carreggiate di larghezza appena più larghe di una "Panda" e un po' perché gli angoli di attacco sono stati fatti talmente stretti che gli articolati non girano, le astronavi gialle che solcano il traffico di Aosta, quelle dei trasporti pubblici non riescono a girare... e la viabilità è stata ridefinita in modo assolutamente demenziale, il risultato è che tutti i Comuni che sono al di là di questo ponte creano una difficoltà agli abitanti e ai loro cittadini che la mattina vengono ad Aosta. Questo potrebbe sembrare un problema di Aosta, in realtà è un problema di tutta la regione, quello della viabilità di Aosta, tenuto conto che la nostra Regione ha competenza primaria sugli enti locali. A seguito del casino creato da questa prima ridefinizione del Piano di viabilità e apertura del ponte inaugurato in pompa magna, a parte i 6 incidenti nei primi 5 giorni che poi hanno continuato... si è verificata una protesta vibrata di tutti i commercianti di Via Sant'Anselmo perché nella ridefinizione del traffico era stato evitato il giro attorno all'Arco di Augusto per preservare il monumento. Quando questi comitati di commercianti si sono recati in Comune, hanno messo in azione i giornali, hanno elevato una serie di proteste, è stato comunicato subito che immediatamente si sarebbe ripristinato il traffico come prima. Quello che invece è successo è che abbiamo scoperto, come al solito, che i commercianti sono organizzati, hanno una capacità organizzata di protestare, sono più forti dei cittadini, i quali non si organizzano e continuano a soffrire perché è stato, sì, riaperto il traffico attorno all'arco, ma non è stata ridefinita la viabilità fra i 2 ponti e le 2 strade laterali ai 2 ponti: Via Pasquettaz dalla parte della sinistra orografica del Buthier e Via Chabod sulla destra, per cui si passa attorno al ponte, i commercianti sono contenti perché il traffico è ulteriormente rallentato e magari li fa lavorare di più, ma i cittadini ogni mattina alle 8,00 sono bloccati, perché il fatto che si sia istituito il senso doppio, anziché il senso unico in Via Pasquettaz, il fatto che vi sia un semaforo solo per chi gira in Corso Ivrea o chi entra ad Aosta, e tutta una serie di altre cose, fa sì che lì, non appena il semaforo è rosso, si blocca il traffico fino alla rotonda che hanno fatto dal lato sinistro del fiume e tutto si paralizza. Fa sì che per esempio si devono fare una serie di percorsi strani per fare pezzi di strada brevissimi.
È pur vero che ad Aosta manca un autodromo, quindi dopo la prima pista di "go kart" realizzata in fondo a Corso Battaglione Aosta - quella dove bisogna studiare la carta geografica per riuscire ad arrivare a Tzambarlet -, si è pensato di farne altre 3, in modo che ogni angolo di Aosta abbia la sua pista da "go kart", perché i bambini non possono spostare i "go kart" da una parte all'altra della città. Ne abbiamo quindi appena inaugurate 2: una è questa tragica del Buthier, l'altra è quella del Pont-Suaz, dove anche lì i pullman e gli articolati fanno fatica a girare e quella più bella sarà sicuramente quella all'altezza della scuola di agricoltura; quindi riusciremo a paralizzare il traffico di Aosta.
Ritengo che i cittadini abbiano il diritto di circolare in automobile in modo economico, che abbiano il diritto di respirare senza il traffico bloccato che gli massacra i polmoni e che in qualche modo, dato che la Regione è competente per il piano di traffico e per tutti i rapporti della viabilità generale della Regione, che si prenda in carico questo tipo di problema e che si faccia parte diligente nei confronti dell'Amministrazione di Aosta, per concordare quanto meno su tale situazione di cui sto parlando: il ponte sul Buthier... si recepiscano le indicazioni avanzate da cittadini che sono state scritte in giro sui "blog", sui siti e pubblicate anche dalla stampa di Aosta, perché esiste un modo semplicissimo di rimettere a posto le cose, ma il Comune ignora tutto questo. Lo scopo di questa interpellanza è che, per evitare problemi di traffico, perché tutti vediamo che la mattina sono tutti bloccati quando scendono da Roisan o da Quart per l'inquinamento che si è creato nella zona che è insostenibile, per i costi che questo genera ai cittadini in termini di tempo e di consumo di carburante, la domanda è se l'Assessore competente per i trasporti non ritenga di dover intervenire con un'azione sul Comune, in modo che si possano concordare i flussi di ingresso e di uscita da Aosta in particolare in tale punto, che ha creato una situazione patologica, in tempi brevi, anche perché la soluzione c'è. Basta che si faccia Via Pasquettaz da nord a sud in doppio senso, se poi si fa il ponte, si torna giù, si fa una specie di rotonda che in realtà è un rettangolo in cui tutti si avviano, si può anche abolire il semaforo e tutto funzionerebbe domani mattina, come è stato scritto da più parti, ma come altrettanto non si è tenuto conto. Vorrei poi che il Governo valuti se in una situazione del genere, di un ponte fatto e tenuto chiuso non si sa perché, poi aperto perché altrimenti non si sapeva perché era stato fatto, una volta aperto che causa solo problemi, anziché risolverne, non si ravvisino più gravi responsabilità in ordine alla gestione del denaro pubblico, perché il ponte è costato più di 4 milioni di euro che sono soldi dei cittadini e che, anziché risolvere un problema, ne ha creato uno più grave di quanto non c'era. È un'opera assai costosa che non è solo apparentemente inutile, è addirittura dannosa.
Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.
Cerise (UV) - Proverò a rispondere su tale seconda parte, perché sono gli unici elementi di relativa competenza della Regione, perché su tutto il resto la sede non è questa, evidentemente. Quel ponte non è frutto della fantasia del Comune di Aosta, ma è un'opera individuata nell'ambito del Piano programma di Aosta capoluogo, come tale è stata concertata fra l'Amministrazione comunale e l'Amministrazione regionale, è stata approvata dai rispettivi Consigli comunali e regionali, di conseguenza ognuno nelle sedi del dibattito relativo ha potuto esprimere le proprie valutazioni. Non entro nel merito né del suo utilizzo, né di come viene utilizzata la rete viaria che con esso si articola, questa è materia di competenza comunale; credo però di poter dire che una parte di tali disagi derivano dal fatto che ancora non si è realizzata una serie di interventi strutturali per quanto riguarda la viabilità più a sud della città, che dovrebbero definitivamente assorbire tutto il traffico che arriva da est, decongestionando questa parte di flussi. Per il resto invito il collega Ottoz a rivolgersi al suo compagno di partito o rappresentante di "Forza Italia" presso il Comune di Aosta e di fare in quella sede quelle che lei ritiene le giuste rimostranze affinché il Comune intervenga. D'altra parte se, come ha detto, l'opinione dei commercianti è stata tale da far cambiare idea al Comune di Aosta, presumo che, se vi fosse una altrettanto consistente ed effettiva corrente di opinione che volesse qualcosa di diverso, visto che il Comune di Aosta è così sensibile, cambierebbe idea; se non lo ha fatto, è perché questa pressione credo al momento attuale non vi sia.
Presidente - La parola al Consigliere Ottoz.
Ottoz (CdL) - Rapidissimamente. La questione di Aosta capoluogo risale all'alba dei tempi, 1993-1994, quando la situazione era diversa. Certe opere si sono trascinate nel tempo, ne abbiamo sentito parlare anche per la questione del "Palais Aosta", insomma sappiamo come va la questione di Aosta capoluogo, sappiamo cosa il Comune è stato in grado di spendere, non voglio qui entrare nel merito di questioni che riguardano il Comune, ma la questione Aosta capoluogo riguarda opere da realizzarsi e sistemazioni delle quali c'è bisogno, non riguarda un'analisi dei flussi di traffico della viabilità alla luce della situazione attuale. Non c'è dubbio che nella zona saranno realizzate altre infrastrutture che magari si integreranno con il ponte e potranno alleviare i fastidi per i cittadini che devono andare ad Aosta a lavorare, tornare a casa a mangiare e tornare ad Aosta a lavorare, tornare a casa per passare la serata e andare a dormire, non ho dubbi su questo, ma non ho capito per quale motivo la Regione a cui devono stare a cuore i problemi di tutti i Comuni della Valle - e non è la Regione, il Comune di Aosta che se ne frega di Saint-Christophe o di Roisan, ma si occupa di tutti i Comuni e delle situazioni che generano interrelazioni virtuose o perverse tra vari Comuni - non possa intervenire per quanto riguarda il piano di traffico per concordare con il Comune una diversa viabilità, tenuto conto che stiamo parlando di un traffico che viene da Comuni vicini e non da Aosta e che percorre strade regionali, non strade comunali o rionali o quant'altro. Ripeto e chiudo: rimane il fatto che, oggi come oggi, dirigendo il traffico rotatorio in senso antiorario fra ponte - Via Chabod, ponte - Via Pasquettaz e immettendo su tutte le parti, si abolirebbe il semaforo e si eliminerebbe completamente questo tipo di ingorghi costanti, che ormai sono un fatto strutturale, mattiniero, che c'è sempre, per non parlare di quando piove... quindi non capisco per quale motivo l'Assessore ritenga che me ne devo occupare io con quale Consigliere del Comune di Aosta! Questo è un problema che riguarda vari Comuni, in cui la Regione deve farsi parte incisiva per affrontare e risolvere il problema, perché Aosta non è interessata a risolvere i problemi di Roisan o di Saint-Christophe e d'altra parte gli abitanti di Roisan e Saint-Christophe non hanno nessun titolo per andare ad assediare l'ufficio del Sindaco, quindi la situazione rischia di rimanere bloccata così. Mi auguro e chiedo sia fatta un'azione nei dovuti modi nei confronti del Comune di Aosta per affrontare questo problema e alleviarne gli effetti immediatamente.
Non abbiamo avuto nessuna risposta alla seconda interrogazione, ossia se la Regione - nella sua libertà di valutazione delle cose e del comportamento dei Comuni, tenuto conto che ha competenza anche per quanto riguarda vigilanza e controllo finanziario su come sono spesi i soldi che sono dati ai Comuni in funzione della legge sul federalismo fiscale e sulle autonomie locali in valle - non ritenga che si ravvisino gli estremi di una cattiva gestione di fondi pubblici in questo caso. A tale domanda non ho ricevuto alcuna risposta, quindi non possiamo assolutamente ritenerci soddisfatti.