Oggetto del Consiglio n. 3159 del 19 dicembre 2007 - Resoconto
OGGETTO N. 3159/XII - Interrogazione: "Chiusura temporanea del complesso espositivo museale del Forte di Bard".
Interrogazione
Premesso che
il complesso espositivo-museale del Forte di Bard resterà chiuso nel mese di dicembre dal 10 al 20, oltreché nei giorni 24 e 25;
i sottoscritti consiglieri regionali
Interrogano
il Presidente della Regione e l'Assessore delegato per conoscere:
1) quali sono le cause di tale chiusura;
2) se anche lo scorso anno sono stati effettuati per il forte di Bard i medesimi periodi di chiusura;
3) se nei periodi sopra indicati vengono chiuse anche altre sedi museali o espositive regionali.
F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi - Ottoz
Président - La parole au Président de la Région, Caveri.
Caveri (UV) - Je réponds aux deux premières questions, la troisième ce sera l'assesseur compétent.
La fermeture du Fort du 10 au 20 décembre 2007 - soit pendant 9 jours en tout, car le Fort n'est jamais ouvert le lundi - découle de la nécessité d'y effectuer des opérations d'entretien ordinaire et des travaux d'entretien et de conservation: ces activités, qui concernent avant tout le Musée des Alpes et le système des ascenseurs, nécessitent en effet l'arrêt des installations. Le Conseil d'administration de l'Association a donc examiné le bilan des entrées de 2006 et a constaté que c'est au cours de la période en question que le nombre de visiteurs avait été le plus bas, encore plus bas qu'au mois de novembre, c'est-à-dire grosso modo 40 personnes par jour. Ce phénomène est dû au fait que ladite période se situe entre la Saint Ambroise et les fêtes de fin d'année: c'est un moment où les visiteurs potentiels se consacrent à leurs achats de Noël et qui est également trop proche des fêtes pour les groupes scolaires et les groupes organisés. Notez par ailleurs que les bureaux de l'Association sont ouverts normalement au cours de la période susdite.
Le 24 décembre prochain tombe un lundi, jour normal de fermeture du Fort tout au long de l'année, à l'exception de la période de très haute saison comprise entre la mi-juillet et la fin août et des lundis du printemps qui sont situés entre deux jours fériés (les " ponts"). Quant au jour de Noël, la fermeture a été décidée pour permettre au personnel du Fort de profiter de cette fête, d'autant qu'il est peu probable que les gens choisissent de consacrer le 25 décembre à des visites culturelles. Sachez encore que le 31 décembre, le Fort restera ouvert toute la journée de 10 heures à 18 heures, comme les autres jours ouvrables, bien que ce soit un lundi, et que le Jour de l'An, le Fort sera ouvert de 13 heures à 19 heures, pour offrir un après-midi différent aux personnes qui séjournent en Vallée d'Aoste et souhaitent se consacrer à des activités autres que le ski. Il est à remarquer que les horaires du Fort sont, depuis son ouverture, presque les mêmes que ceux des salles d'exposition et des autres monuments régionaux.
Je dois dire, entre autres, que la période a été fort utile pour la formation professionnelle des ceux qui gèrent les visites au Fort. L'année dernière le Fort n'a pas été fermé en permanence pendant les périodes données, en 2006 il a été fermé le Jour de Noël, tandis que le 24 décembre, qui était une dimanche, il est resté ouvert, mais 63 visiteurs seulement ont été enregistrés.
Président - La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Viérin Laurent.
Viérin L. (UV) - Pour ce qui est de la troisième question, les autres sièges qui sont députés à accueillir des expositions pendant le mois de décembre ne seront pas fermés, à l'exception du 25 décembre et du 1er janvier, conformément à la délibération du Gouvernement régional n° 4011/1999. Justement toute fermeture a été suspendue pendant cette période et les salles d'exposition du Musée archéologique régional, du Centre Saint Bénin d'Aoste, de l'église Saint Laurent et de l'Espace Porta Decumana sont régulièrement ouvertes au mois de décembre.
Pour l'exposition des Beatles nous avons la nouveauté de deux sièges qui sont ouverts de 10 heures à 20 heures, et je voulais aussi rappeler que le 1er janvier le Musée archéologique et le Centre Saint Bénin seront quand même ouverts l'après-midi - donc seulement le matin ils sont fermés - de 15 heures à 20 heures.
Président - La parole au Conseiller Frassy.
Frassy (CdL) - Devo dire che siamo soddisfatti della risposta al punto 3, sul presupposto che giustamente le sedi museali a dicembre devono rimanere aperte.
Sui punti 1 e 2 ai quali ha risposto il Presidente Caveri, esprimiamo delle perplessità, perché che gli ascensori abbiano bisogno di manutenzione è fuori discussione, ma che per fare la manutenzione degli ascensori o la formazione al personale si debba chiudere per 10 giorni o 9 giorni... e comunque in 9 giorni che dovrebbero essere di stagione turistica, nel senso che ci inventiamo spesso il problema della terza stagione e con la risposta che lei ha fornito prendiamo atto che non riusciamo a gestire neppure la prima stagione per eccellenza, che è quella invernale. La invito a farsi un giro nel Trentino Alto Adige e vedere fra il 10 e il 20 dicembre cosa c'è di chiuso: tutto ciò che può essere aperto è aperto. Ciò vale soprattutto per il Forte di Bard che dovrebbe essere, rispetto alla previsione iniziale, il punto di forza del turismo o del momento turistico del dopo sci. Esprimiamo, perciò, forte perplessità sul fatto che ci si consoli, perché solo 40 persone al giorno fra il 10 e il 20 dicembre frequentassero il Forte.
Il Forte di Bard è una potenzialità che va incrementata giorno per giorno, soprattutto nella stagione invernale. Anzi, le dirò di più: una struttura come il Forte di Bard nel periodo delle festività di fine anno dovrebbe essere un punto di attrazione, perché dal punto di vista della suggestione che può creare quella rocca e quella sede espositiva, penso che non ci siano pari a livello regionale, ma direi che siamo competitivi anche con altre strutture storico museali in giro per l'Italia o in giro per l'Europa.
La scommessa del Forte di Bard era nella gestione, non vorrei dire che la stiamo perdendo, ma sicuramente non la stiamo...
(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
...ma no, sono dati che non dicono nulla se raffrontati con altre realtà. Il castello di Fénis, con tutti i problemi che ha, fa all'anno 90-95.000 visitatori, mentre la struttura del Forte di Bard ne ha fatti 5-10mila in più: non è un risultato esaltante rispetto a un paragone fatto sul territorio regionale, ma non è esaltante per andare in equilibrio di bilancio, perché per andare in equilibrio di bilancio i dati vanno gestiti in maniera diversa. Il fatto che lei si consoli sostenendo che non andremo mai in pareggio di bilancio non è positivo, dal nostro punto di vista, perché sono strutture che gestite in una certa maniera vanno incrementate giorno per giorno credendoci. Mi sembra di capire che invece lei abbia la convinzione che sia uno dei tanti posti che dobbiamo rassegnarci a mantenere in deficit.
È vero, purtroppo, che la gestione amministrativa di questa regione è abituata a gestire i deficit, l'Assessore Marguerettaz è sicuramente il campione numero uno, perché la gestione del Casinò è all'insegna del deficit (nella giornata di domani con un artifizio contabile forse riuscirete a invertire la tendenza), ma sul Forte di Bard auspichiamo che la strada da percorrere possa essere diversa rispetto a quelle abituali di gestione del deficit. Ecco perché esprimiamo qualche perplessità soprattutto sulle motivazioni di questa chiusura: manutenzione degli ascensori, formazione del personale. Se si dovessero seguire queste indicazioni, Assessore Fosson, dovremmo chiudere per dieci giorni l'ospedale. Mi sembra che nell'ospedale la manutenzione degli ascensori sia fatta comunque, sia fatta a rotazione e non si chiuda l'ospedale per dieci giorni. La formazione del personale a livello ospedaliero mi sembra che venga fatta comunque e l'ospedale non viene chiuso per dieci giorni.
Perciò, Presidente, se queste sono le motivazioni, le riteniamo, per utilizzare una terminologia scolastica che ben conosce l'Assessore alla pubblica istruzione che ha risposto al punto 3, molto ma molto deboli, al limite dell'insufficienza.