Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3154 del 19 dicembre 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 3154/XII - Interrogazione: "Mancata osservanza di norme contenute nel disciplinare per la gestione della Casa da gioco".

Interrogazione

Ricordato che il Disciplinare per la Gestione della Casa da Gioco di Saint-Vincent, approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 3176/XI del 14 aprile 2003 prevede, all'articolo 13, la contabilità dettagliata ed analitica per tavolo delle mance e che non sussiste alcuna vertenza giudiziaria che possa rinviarne l'applicazione;

Evidenziato che, il 23 gennaio 2007, l'Assessore competente richiedeva "di conoscere quali ragioni ostacolino ancora la conta delle mance tavolo per tavolo previste dal Disciplinare vigente" al Presidente della "Casinò de La Vallée S.p.A.", con attesa di un sollecito riscontro;

Ribadito come il controllo tavolo per tavolo sia l'unico che consenta dati sufficienti a garantire il corretto svolgimento del gioco e, così sia garanzia ai giocatori, gli impiegati tecnici, alla società di gestione, all'Amministrazione regionale;

i sottoscritti consiglieri regionali

Interrogano

la Giunta regionale competente per conoscere:

1) quale risposta abbia dato il Presidente del Consiglio di Amministrazione della Casinò S.p.A. per giustificare il mancato controllo tavolo per tavolo delle mance;

2) quali provvedimenti siano stati presi da parte della Giunta regionale, nel caso di una risposta mancata o insufficiente, per contestare l'inadempienza del Disciplinare da parte del Consiglio di amministrazione della Casinò S.p.A.;

3) se abbia acquisito dei pareri legali, dall'ufficio legale della Regione o da consulenti esterni, al fine di tutelare la Regione dai danni che tale violazione del Disciplinare potrebbe aver comportato all'Amministrazione regionale;

4) quali disposizioni siano state impartite ai controllori regionali perché vigilino sui movimenti di denaro ai tavoli dei giochi lavorati, in attuazione delle disposizioni del Disciplinare.

F.to: Sandri - Fontana Carmela

Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Non è la prima volta che il Consiglio regionale si sofferma su questo argomento, ci sono state delle precedenti iniziative da parte del collega Bortot e di altri consiglieri in merito a un aspetto del disciplinare, ma avremo modo di parlarne.

È una vicenda che parte dal 2003, ovvero dai primi mesi dell'anno in cui è stato approvato il nuovo disciplinare, e direi che da un certo punto di vista la situazione non è mai mutata. Già allora in data 2 luglio 2003 l'allora amministratore delegato scriveva al presidente della regione, avv. Louvin: "Le confermo di aver acquisito il parere dello studio Stanchi, che da anni è il nostro legale di fiducia in materia di lavoro e che è perfettamente a conoscenza delle particolarità della nostra attività. Tale parere come potrà constatare - parere che trasmetteva al Presidente - ha in modo inequivocabile evidenziato quanto le posizioni assunte dalle organizzazioni sindacali in relazione alla conta mance per tavolo non siano destituite di fondamento, ma al contrario possano, nell'eventuale prosecuzione del contenzioso già minacciato dai dipendenti, vederci impegnati in una difficile difesa e una probabile soccombenza, dopo aver subito presumibili azioni sindacali e scioperi. Ad abundantiam e visto l'esito del parere, ho pensato di sottoporre analoghe considerazioni in modo seppur limitato ai soli dati sensibili e quindi solo in materia di rispetto della privacy, all'avvocato prof. Giovanni Villani, ordinario di diritto del lavoro presso l'Università di Torino, che ha confermato nel parere allegato l'infondatezza delle richieste avanzate dai dipendenti in relazione alla privacy e nel contempo ha precisato che un'eventuale mia richiesta di parere esteso alle ulteriori questioni poste dalle organizzazioni sindacali avrebbe avuto una risposta sicuramente a noi sfavorevole, analoga a quella ottenuta dal parere dell'avv. Stanchi, parere del quale, è bene precisare, il prof. Villani non era e non è al corrente".

Termino la citazione testuale: "L'esame del parere dello studio legale interpellato ha evidenziato che le posizioni assunte dalle organizzazioni sindacali in relazione alla conta mance per tavolo sono dalle stesse sostenibili in considerazione del fatto che la conta è una procedura contrattuale da negoziare fra le parti: è in tema di diritto che le pattuizioni specifiche del disciplinare sono improduttive di effetti rispetto agli impiegati tecnici di gioco o loro organismi di rappresentanza sindacale. Come si sa, l'articolo n. 1372, comma 2 del Codice Civile, il contratto non produce effetto rispetto ai terzi che nei casi previsti dalla legge. In conclusione gli impiegati di gioco e i loro organismi di rappresentanza sindacale non sono vincolati dalle previsioni in esame del disciplinare e dal punto di vista teorico hanno ragione di ritenere che le modalità di raccolta e di conteggio delle mance, materia contrattualmente regolata è suscettibile di modifica solo negozialmente da parte di soggetti legittimati".

Abbiamo avuto modo di confrontarci anche in sede di dibattito sul disciplinare, rispetto a questo tema, tant'è che la II e la IV Commissione in modo corretto hanno introdotto da un lato questa esigenza, ma hanno contemperato questo discorso introducendolo nel rispetto della normativa e della disciplina in materia di lavoro. Quindi già tutto questo era patrimonio dell'Amministrazione regionale nella precedente legislatura; ora abbiamo proseguito tale attività e da questo punto di vista battiamo il passo, perché nessun passo avanti è stato fatto nella modifica del contratto di lavoro e bisognerà, alla luce della approvazione del nuovo disciplinare, cercare di rimettersi al tavolo. Se vogliamo fare un passo avanti su questo argomento, dobbiamo cercare di mantenere un tavolo di confronto e non fare delle azioni di forza e non fare delle azioni che possano non produrre un proficuo confronto.

Rispetto a questo, quindi, l'Amministrazione regionale, avendo acquisito - e lo dico dando già la risposta al punto 3 - i pareri legali forniti alla Casa da gioco e ritenuti fondati, ha continuato ad esortare il Consiglio di amministrazione a procedere nella trattativa, ma non essendoci un atto concreto, nulla abbiamo potuto fare.

Rispetto alla quarta domanda, i controllori regionali hanno proseguito nell'attività di controllo che hanno sempre effettuato e hanno preso atto che la conta delle mance tavolo per tavolo non veniva fatta. Quindi anche nel passato l'allora commissario dice (ho agli atti questa risposta): "Ad oggi manteniamo l'attività di controllo che abbiamo fatto, la legittimità delle operazioni che sono state fatte, prendiamo atto che la conta delle mance tavolo per tavolo non viene fatta".

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Chiedo la verifica del numero legale, perché adesso è veramente una cosa indecorosa.

Presidente - Collega Segretario, può procedere all'appello nominale?

Procedutosi all'appello nominale dei Consiglieri da parte del Consigliere Segretario Maquignaz, constatato che sono presenti 23 Consiglieri su 35, il Presidente dichiara valida la seduta ed invita il Consiglio a continuare la trattazione dell'oggetto.

Presidente - Con 23 presenti possiamo proseguire i lavori. La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Ringrazio l'Assessore per la risposta che ha voluto darci a questa interrogazione, soprattutto per la parte che riguarda i pareri legali che ha letto in aula e di cui le chiederei copia, perché sono molto importanti.

Condividiamo con lui la necessità su questo tema di trovare una soluzione positiva, ragionata, e credo che sia i sindacati che la "Casinò Spa", se il disciplinare verrà approvato nel testo che è stato licenziato dalla commissione, troveranno sicuramente un segnale positivo in questo senso, perché alla dizione controllo mance per gioco e per tavolo sono state associate le parole: compatibilmente con la normativa del lavoro. Credo che questo sia un segnale di attenzione nei confronti della componente sindacale della "Casinò Spa", che il Consiglio regionale ha voluto fare.

D'altra parte adesso ci aspettiamo un gesto di disponibilità e di collaborazione da parte sia dei sindacati che da parte dell'amministrazione della società che gestisce la Casa da gioco, perché credo che questo sia un tema estremamente importante, per cui occorre trovare il modo per arrivare a un controllo da parte dell'Amministrazione regionale su queste mance, perché sono una entrata non solo per il personale, ma anche per l'Amministrazione regionale direttamente o indirettamente attraverso la Casa da gioco. Credo, pertanto, che sia importante che ci sia chiarezza su tutti i punti: la Casa da gioco è di per sé una struttura molto delicata e molto sensibile dal punto di vista della correttezza, e credo che ci sia la necessità che il Casinò diventi un casinò di vetro, dove tutte le procedure siano chiarificate. Non è un caso che nel disciplinare stesso ci siano una serie di norme che prevedono, a seconda del tipo di gioco, le percentuali massime di incidenza delle mance sugli introiti, al di là delle quali scatta una norma di allerta. Vuol dire che le mance non sono un divertissement, ma sono una cosa molto delicata ed importante.

Da questo punto di vista credo che si possa ipotizzare un percorso a due vie: abbiamo preso la strada della collaborazione e del confronto per arrivare a una soluzione, ma questa non può essere una via a tempo indeterminato che riporterà altri 5-10 anni in cui questo conteggio deve essere fatto. Ci si deve dare una scadenza abbastanza a breve termine nell'arco di qualche mese, dopo di che bisogna essere pronti a intraprendere un'altra via, cioè chi non fa rispettare il disciplinare deve essere redarguito e sottratto alle responsabilità che gli sono state conferite. Non è possibile che nella Casa da gioco su questo tema ci sia una volontà di nascondere i dati al Consiglio regionale, perché questo suscita delle perplessità, per non dire dei sospetti, sulla totale correttezza di quel tipo di conteggio solo per gioco. Da questo punto di vista credo che i controllori regionali debbano e possano avere un ruolo assolutamente fondamentale, cioè quella di assicurare comunque nel momento della chiusura dei tavoli una valutazione per quanto riguarda anche l'incidenza delle mance: attraverso procedure, che loro sicuramente possono mettere in atto, poter dare comunque all'Amministrazione regionale una valutazione di qualità dei dati raccolti per gioco. Credo che questo si possa fare, c'è un addetto a questo, credo che insieme con le associazioni sindacali qualcosa in questo senso si possa costruire da adesso.

Rimane un ultimo dato importante: capire poi come l'Assessorato difende gli interessi della Regione. Nel giro di qualche mese l'Assessore si dovrebbe impegnare, e io glielo richiedo formalmente prima della scadenza della legislatura, a un richiamo formale su questo tema con gli amministratori.