Oggetto del Consiglio n. 3146 del 19 dicembre 2007 - Resoconto
OGGETTO N. 3146/XII - Interrogazione: "Tempistica della realizzazione dell'ala nuova dell'ospedale di viale Ginevra".
Interrogazione
Preso atto della dichiarazione fatta dal Presidente della Regione, circa l'intenzione di "andare avanti in fretta senza alcun indugio" sulla questione ospedale al fine di "rispondere ai desideri dei cittadini che vogliono l'ala nuova a fianco del complesso già esistente";
Considerato che rispetto alle acquisizioni tecniche (si veda lo studio Finaosta) e alle valutazioni politiche dello stesso Comune di Aosta (la cui posizione ufficiale risale alla mozione votata il 21 dicembre 2005), non si sono al momento presente registrate delle novità;
Ritenuto importante che ogni decisione riguardante l'ospedale sia conosciuta così da continuare a fornire ai cittadini e alle cittadine le informazioni relative ad un tema che li riguarda direttamente;
i sottoscritti consiglieri regionali
Interrogano
il Presidente della Giunta e gli Assessori competenti per sapere:
1) quali sono gli elementi nuovi, rispetto a quelli indicati nello studio Finaosta e rispetto alle decisioni politiche contenute nella mozione del Comune di Aosta del 21 dicembre 2005, che hanno indotto la Giunta ad imprimere una accelerazione rispetto alle decisioni relative all'ospedale;
2) se è stata definita una agenda dei punti prioritari da affrontare, con relativa tempistica;
3) quali sono gli interventi di carattere urbanistico, finalizzati a diminuire il traffico nella zona circostante l'ex-Mauriziano, che saranno terminati prima dell'attivazione dell'ala nuova, e se fra questi c'è anche la chiusura al traffico di Viale Ginevra;
4) se si è in grado di dire con chiarezza ai cittadini e alle cittadine quando potranno usufruire dei servizi chirurgici e di Pronto soccorso che saranno collocati nell'ala nuova che si vuole costruire sull'attuale parcheggio.
F.to: Squarzino Secondina - Bortot - Venturella
Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.
Fosson (UV) - Rispondo molto volentieri a questa interrogazione (che sicuramente non è tecnica, ma è politica), perché vogliamo ribadire che siamo persone molto concrete e realistiche, per cui all'indomani del risultato del referendum, che abbiamo aspettato per rispetto di tutti i cittadini valdostani, siamo subito ripartiti con un nuovo impulso, anche sotto stimolo del Presidente, e si è riunito un tavolo tecnico con il Comune di Aosta, con l'Assessore Cerise, proprio per ripartire e verificare i due punti problematici. Non avevamo mai detto che non c'erano problemi su questo ampliamento dell'ospedale, ma altra cosa era cercare di affrontarli a un tavolo tecnico seduti tutti insieme. I due problemi, quello della viabilità che sussiste anche adesso e quello dei tempi di realizzazione, sono stati affrontati subito dopo l'esito del referendum con il Comune di Aosta, con i tecnici dell'Amministrazione regionale.
L'altra novità è che il comitato ha lavorato in questi mesi sul confronto delle soluzioni tecniche e a breve sarà espresso questo parere, il quale sarà portato anche in aula. Ma la grande novità penso che sia quella politica: abbiamo sempre detto che quella tra ampliamento e ospedale nuovo è una decisione forte politica. Non ho parlato degli esiti del referendum, ma mi sembra - a parte le alchimie e i giochetti politici - che il risultato sia stato molto chiaro. Se sul 27% delle persone che hanno votato, il 36% ha votato contro l'ospedale nuovo, se si pensa in più alle schede bianche, eccetera, in fin dei conti i calcoli dicono che il 15% degli abitanti della regione era favorevole all'ospedale nuovo e l'85% era contrario. Qui voglio sottolineare quello che dice una persona onesta, Bortot, il quale quando ha parlato del referendum ha detto: non parleremo mai più di ospedale nuovo. Poi è stato tirato per le vesti rapidamente, ma la considerazione giusta era questa, cioè politicamente 15% degli abitanti della Valle d'Aosta vogliono l'ospedale nuovo e l'85% no. Certo, sono stati intimoriti, sono stati minacciati oppure sono persone che non capivano (ancora ieri mi dicevano: non lo abbiamo spiegato bene)! Sottovalutate un poco l'intelligenza della gente valdostana, che invece ha capito molto bene che l'ospedale nuovo era una utopia e preferisce tenersi quello che ha, migliorarlo e continuare a lavorare su questo.
La questione delle bugie: io non ho parlato, ma lei se l'è presa per questa questione che abbiamo detto che nel Mauriziano ci sarebbero stati gli anziani. Ma vada a vedere i documenti della CISL, più documenti in cui dicevano questo, mai sconfessati da voi. Per quanto riguarda le bugie, mi permetto di dire che ne abbiamo sentite di tutti i tipi quando si diceva: nell'ospedale nuovo non si morirà più, si starà bene, eccetera; oppure sulle pietre antiche, per cui non si può fare lì, perché ci sono dei ruderi romani... geologi siete diventati! Abbiamo un grande rispetto per i resti romani che ci sono dappertutto, ma si può anche agire spostando questi resti romani. L'ultima: la pediatria a 11 metri sotto terra, i bambini saranno murati vivi!
A parte questo, la grande novità è il rispetto verso la decisione del popolo valdostano che a grande maggioranza ha deciso, l'85%, anche quelli che non sono andati a votare, perché così dice la Costituzione: non sono andati a votare, perché erano contrari; il non voto equivale a un voto contrario.
Lei ride, collega Squarzino, ma la novità è che il Comune di Aosta ha deciso ampiamente a larga maggioranza con il nuovo contributo che si è realizzato fra i consiglieri che hanno aderito alla maggioranza, di procedere su questo.
Quindi cosa vogliamo fare? Procedere nel tempo più breve possibile, cercando di realizzare in tempi brevi e cercando di affrontare i problemi che abbiamo sempre detto che ci sono.
Lei dice all'ultimo, quali sono i tempi: è simpatico che chi ha sempre cercato di ritardare la realizzazione, adesso ci chieda i tempi. Diceva il collega Ferraris una volta: i costi della politica sono anche il non lasciar prendere le decisioni. Ora, chi ha sempre ritardato queste decisioni ci chiede quando lo faremo. Presto, il più presto possibile, ce la metteremo tutta cercando di affrontare tutte le difficoltà e i problemi, perché come ha detto il collega Bortot non si può più parlare dopo un pronunciamento pubblico così di ospedale nuovo.
Termino dicendo che è stata una battaglia dura in questi mesi ed io, se il risultato del referendum fosse stato positivo nel senso che avessero votato per l'ospedale nuovo più del 50%, le assicuro che il lunedì 19 mi sarei dimesso.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Abbiamo uno scoop giornalistico, non sapevamo che il referendum era legato alle dimissioni dell'Assessore. È la prima volta che lo sentiamo dire qui e siamo molto contenti di questo scoop giornalistico.
Diciamo le cose serie. Prima di tutto abbiamo posto dei problemi ben precisi di tipo tecnico e non solo politico, e su questi lei non ci ha risposto, perché non è in grado di dare nessuna risposta...
(interruzione dell'Assessore Fosson, fuori microfono)
...signor Presidente, è mai possibile che ogni volta dalla Giunta non ci sia rispetto per i consiglieri! Ieri abbiamo lavorato bene, oggi si ricomincia di nuovo... scusate, non ci si comporta in questo modo!
Ho fatto domande tecniche. La domanda era: "quali sono gli interventi di carattere urbanistico"; "se è stata definita una agenda dei punti prioritari da affrontare, con la relativa tempistica"; "quali sono gli elementi nuovi rispetto a quelli indicati nello studio Finaosta e rispetto alle decisioni politiche contenute nella mozione del Comune di Aosta del 21 dicembre 2005". Ho fatto delle domande tecniche a cui l'Assessore ha dato una risposta di tipo diverso e ha come al solito ripreso un concetto che è di questa Giunta e che Caveri fin dal primo giorno dopo il referendum ha messo, ma che è una nozione errata e vergognosamente antidemocratica e non rispettosa del voto delle persone!
Qui si ha il coraggio di dire: dato che un terzo va a votare al referendum, gli altri due terzi non sono d'accordo e sono contrari. Questo non è esatto, questo è vergognoso, il voler utilizzare...
Caveri (fuori microfono) - ...vi siete presi una gran batosta, digeritela!
Squarzino (Arc-VA) - ...volevo dire che questa è una cosa vergognosa, il trasformare in voti a favore di una tesi quelli che sono stati i non voti, l'astensione che voi avete voluto, perché non avete avuto il coraggio di confrontare la soluzione del "Sì" e la soluzione del "No". Per il referendum sull'ospedale i 2/3 hanno detto sì, quelli che sono andati a votare: questo vuol dire rispettare la situazione della gente.
Veniamo alle cose tecniche. Credo proprio che lei, Assessore, che rimprovera a noi di dire bugie, lei oggi ha detto una cosa inconcepibile: ha detto che volevamo l'ospedale nuovo perché lì non si moriva più. Ma chi ha mai detto questo! Questo lo ha detto lei oggi, attribuendo a noi queste affermazioni!
Ancora: la pediatria non è 11 metri sotto il livello? C'è scritto nei progetti! Allora, o lei mi dice che c'è un altro progetto, oppure il progetto Finaosta mette la pediatria a meno 11. Cosa vuol dire? Se lo faccia spiegare da chi è esperto di costruzioni di case.
Voi non avete risposto alle due cose fondamentali, che sono le stesse obiezioni che il sindaco aveva detto il 28 marzo quando, venendo in commissione, ha detto chiaramente: è chiaro che la proposta di ampliamento sia a sud che ad est per la città ha conseguenze urbanistiche e non solo, è necessario valutare tutte le conseguenze e le ricadute, bisogna contenere al massimo i volumi. Ha anche detto: chiediamo alla Regione di prendersi carico, una volta fatti tutti gli esami, di tutte le spese concernenti l'infrastrutturazione, che si tratti di interrare via Parigi e via Roma, e questo va fatto prima che si costruisca il nuovo ospedale.
Avrei ancora due minuti, li lascio al collega Bortot.
Presidente - La parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Volevo fare due precisazioni. Noi sicuramente abbiamo perso i referendum, ma voi non li avete vinti: per vincere bisogna partecipare alle competizioni, non stare ai bordi del campo. Non capisco, Presidente, la reazione che avete: se avete vinto e noi vi poniamo dei problemi, perché dovete prendervela così? Non ce la prendiamo noi che abbiamo perso!
Poi un'altra cosa la volevo dire all'Assessore. È vero quello che ho detto, ma io intendevo dire: non parliamo più dell'ospedale per i prossimi 15 giorni!
(ilarità dell'assemblea)
Presidente - Per par condicio la parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.
Cerise (UV) - Cercherò di dare delle risposte tecniche. In data 5 dicembre si è riunito il comitato di pilotaggio per l'ospedale, presenti i due assessori, il sottoscritto, l'Assessore Fosson, il Sindaco e il Vicesindaco del Comune di Aosta, il responsabile dell'urbanistica del Comune di Aosta, il coordinatore e i funzionari dell'Assessorato al territorio, i rappresentanti di Finaosta, i responsabile della USL.
Intanto un'annotazione politica. Il Vicesindaco di Aosta ha ribadito in quella riunione la determinazione del Comune di Aosta di andare avanti con l'ampliamento ad est dell'ospedale.
Cosa ci siamo detti in quella sede? Ci siamo detti che, preso atto dell'ordine del giorno che era stato votato il 21 dicembre 2007, il Comune di Aosta prendeva l'impegno a brevissimo tempo di portarci un quadro riepilogativo degli interventi da realizzare. Questo si dovrebbe fare entro quest'anno, dopo di che metteremo in marcia quello che serve.
Nel frattempo ci sono due fatti che danno una accelerazione forte. La prima è che il NUVV si è espresso e sta per arrivare in Consiglio l'elenco delle grandi opere che saranno assentite, fra queste l'allargamento dell'ospedale di Aosta. La seconda è che stiamo rielaborando la legge su Aosta capoluogo... collega Squarzino, se io le rispondo, ma lei chiacchiera, io mi siedo e poi non dica più che non le diamo le risposte!
Basta, non parlo con la gente che mi volta la schiena!
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina per mozione d'ordine.
Squarzino (Arc-VA) - Collega Lavoyer, qui c'è una questione non sulle cose che ha detto l'Assessore Cerise, ma sul modo con cui ha organizzato l'iniziativa.
Nell'iniziativa avevo detto, Presidente della giunta e assessori competenti. Mi risponde l'Assessore Fosson, ed io ero convinta che la Giunta avesse finito di rispondere per cui ho preso la parola, ma se la Giunta aveva due risposte da dare, dovevano essere date entrambe prima che rispondessi, perché adesso cosa posso replicare? Non posso replicare a quello che ha detto l'Assessore Cerise...
Presidente - ...l'Assessore ha fatto una precisazione...
Squarzino (Arc-VA) - ...no, l'Assessore voleva farmi una cortesia nel darmi i dati, ma non è questa la prassi. Lei doveva, se aveva quei dati, darli prima nel momento in cui faccio l'interrogazione: questo è il rapporto corretto fra chi fa una domanda, fra chi dà la risposta e la possibilità di replicare.
Ritorneremo su questo problema.