Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3145 del 19 dicembre 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 3145/XII - Ritiro di mozione: "Situazione di coloro che hanno liti pendenti con l'Amministrazione regionale".

Mozione

Tenuto conto che nei mesi di maggio/giugno del prossimo anno si terranno le elezioni regionali che recentemente è entrata in vigore la nuova normativa in materia di ineleggibilità e incompatibilità per tale appuntamento consultivo;

Sottolineata l'importanza che tutte le forze politiche ed i cittadini devono essere a conoscenza di chi abbia liti pendenti con l'Amministrazione regionale o comunque procedimenti giudiziari o amministrativi in qualunque sede che comportino l'ineleggibilità alla carica di Consigliere regionale della Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste;

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta

Impegna

la Giunta regionale a fornire entro il 1° dicembre 2007 al Consiglio regionale l'elenco di tutte le cittadine e i cittadini residenti da più di un anno in Valle d'Aosta che abbiano liti pendenti o comunque procedimenti con la Regione che ne comportino l'ineleggibilità alla carica di Consigliere regionale, nonché i relativi singoli importi.

F.to: Sandri - Secondina Squarzino

Presidente - La parola al Conigliere Sandri.

Sandri (PD) - Questa mozione viene da veramente molto lontano, perché era già stata iscritta al consiglio del 17 e 18 ottobre, poi ha avuto vari rinvii, quindi passiamo alla sua analisi al mese di dicembre, oltre due mesi dopo la prima iscrizione. Malgrado questo, è una mozione che ha pienamente interesse, anzi, alla luce delle ultime notizie che abbiamo acquisito in merito alle candidature per le prossime regionali, come sono emerse dalla stampa, viene sempre più in risalto la necessità di capire come la recente normativa in merito alla ineleggibilità e alla incompatibilità dei consiglieri regionali venga attuata nella nostra regione.

Uno degli elementi essenziali era quello di sapere chi erano le persone che avevano liti pendenti o procedimenti con la Regione, che comportino l'ineleggibilità a carico dei consiglieri regionali, nonché i relativi singoli importi, cioè capire quali siano le persone che hanno dei contenziosi aperti su questioni, ovviamente anche di restituzione o di pagamento di somme a titolo risarcitorio nei confronti della Regione, che potrebbero ricadere sotto la fattispecie dell'ineleggibilità e dell'incompatibilità a consigliere regionale. Questo per consentire a tutti, innanzitutto i partiti, di fare una valutazione della legge che è stata attuata e avere le informazioni necessarie, per essere garantiti che le persone che vengono messe in lista non ricadono in questa fattispecie.

C'è, ovviamente, nel testo una modifica formale che deve essere attuata, perché essendo stata fatta due mesi fa, la mozione impegnava all'1 dicembre 2007: essendo purtroppo passata, ma non per colpa degli estensori, bisognerebbe cambiare questa data e riportare "entro l'1 gennaio 2008". Chiedo una modifica formale in questo senso.

Questo dato credo sia particolarmente importante (è una valutazione che il Consiglio è chiamato a fare) per la trasparenza: non si vuole fare il processo a nessuno, non si vuole mettere alla berlina nessuno, ma è un dato essenziale di valutazione che il Consiglio regionale deve avere, quindi auspico che la maggioranza accetti questo suggerimento e fornisca al Consiglio tutti i dati che sono stati qua richiesti.

Presidente - Prima di passare la parola al Presidente Caveri, invito il Consigliere Sandri a scrivere l'emendamento. La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - La mozione non è precisa - noti la finezza dell'approccio natalizio - rispetto al sistema di ineleggibilità e incompatibilità approvato dal Consiglio regionale ed entrato in vigore nell'agosto di quest'anno. Diversamente da quanto scritto, la litispendenza non costituisce causa di ineleggibilità, ma di mera incompatibilità, ai sensi dell'articolo 5, comma 1, lettera u), della legge regionale 7 agosto 2007, n. 20. Si tratta di una previsione coerente con il dettato normativo statale di cui alla legge 2 luglio 2004, n. 165, che, appunto, configura in termini di incompatibilità il caso in cui la lite, nella quale il soggetto non sia parte attiva, sia conseguente o sia promossa a seguito di giudizio definito con sentenza passata in giudicato. La legge regionale, inoltre, stabilisce espressamente, all'articolo 6, comma 1, lettera b), che non costituisce causa di incompatibilità "l'essere parte attiva in un procedimento civile o amministrativo". L'articolo 8 della citata legge regionale disciplina poi le modalità per la rimozione delle cause di incompatibilità, al fine dell'assunzione (o della permanenza) della carica di consigliere regionale, modalità che coinvolgono, in via esclusiva, l'eletto e il Consiglio regionale neo eletto. Ne consegue che la sussistenza di una qualsivoglia causa di incompatibilità, che peraltro potrebbe sopravvenire, non inficia in alcun modo la candidabilità o l'eleggibilità di un cittadino che abbia compiuto il 21° anno di età e che sia residente da almeno un anno ininterrottamente nel territorio della regione. Pertanto, le uniche dichiarazioni richieste al candidato al momento dell'accettazione della candidatura sono quelle di non trovarsi nelle condizioni di incandidabilità previste dall'articolo 15, comma 1, della legge 19 marzo 1990, n. 55, riferite a casi di condanne definitive per delitti di particolare gravità, e di non trovarsi in taluna delle cause di ineleggibilità elencate dall'articolo 2 della legge regionale 20/2007.

Se a queste considerazioni, fondate sull'attenta lettura della normativa citata, si aggiunge il fatto che, come detto, la convalida delle elezioni dei consiglieri e la verifica delle cause di incompatibilità spettano al nuovo Consiglio regionale, quello neo eletto, cioè ad un soggetto diverso dal Consiglio regionale attualmente in carica, appare del tutto evidente che la predisposizione da parte della Giunta regionale di un elenco di "tutte le cittadine e i cittadini residenti da più di un anno in Valle d'Aosta che abbiano liti pendenti o comunque procedimenti con la Regione che ne comportino l'ineleggibilità alla carica di Consigliere regionale, nonché i relativi singoli importi", e la trasmissione di detto elenco al Consiglio regionale in carica entro il 1° dicembre 2007 (data penso indicata non a caso, ma tuttavia in modo errato perché confusa con il termine entro il quale devono essere rimosse talune cause di ineleggibilità), oltre a richiedere (secondo gli uffici e non per un mio capriccio cesaristico) un'immane e improbo lavoro di ricerca dei dati e costituire una palese violazione del diritto alla riservatezza dei cittadini rientranti a tale data in tali condizioni, costituirebbe un adempimento inutile e privo di significato rispetto all'esercizio delle funzioni ispettive del Consiglio regionale in carica, che certo non potrebbe giudicare dell'incompatibilità di cittadini da eleggere nel prossimo Consiglio regionale. L'inutilità dell'adempimento emerge, inoltre, dal fatto che la litispendenza passiva, considerata dalla legge regionale come causa di mera incompatibilità, è situazione dinamica, in quanto tale destinata ad evolversi e, pertanto, da valutarsi soltanto a seguito dell'elezione del candidato che, a quel momento, dovesse trovarsi in una tale condizione. Fra l'altro, se facessimo un elenco oggi, al di là del fatto che la situazione dei singoli cambia, alcuni ci sarebbero, altri dovrebbero emergere in un nuovo elenco: insomma una lista di proscrizione di cui mi sfugge la logica.

Va, infine, rilevato come la locuzione finale della mozione, riferita ai "relativi singoli importi" dei contenziosi pendenti, sia del tutto fuori luogo, in quanto la lite pendente potrebbe anche non avere riflessi finanziari. Non solo: la locuzione indicata è con molta probabilità riferita ad altra e diversa situazione di incompatibilità, vale a dire quella relativa alla situazione, considerata all'articolo 5, comma 1, lettera v), della legge regionale 20/2007, di chi, avendo un debito liquido ed esigibile nei confronti della Regione, sia stato legalmente messo in mora, incompatibilità per la quale valgono le considerazioni sopra esposte. Situazione che però non ha niente a che fare con la litispendenza; è un'altra questione da quella di un debito nei confronti della Regione.

Queste sono le differenti ragioni che portano a dire che la mozione non può essere accolta.

Presidente - La parola al consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Intanto per dire che ho spostato al 1° gennaio 2008, ma si potrebbe anche trovare una soluzione di tipo diverso, cioè quella di predisporre questo elenco, anche per le difficoltà operative che sono state evidenziate dal Presidente, al 15 giugno 2008; a questo punto, se è valido il suo ragionamento, il prossimo Consiglio regionale avrà l'elenco di tutte le persone che potrebbero incorrere in questo tipo di ineleggibilità.

Nell'emendamento ho anche aggiunto il problema dell'incompatibilità, che era forse l'unico errore della mozione, perché queste cose sono relative alla ineleggibilità ma anche alla incompatibilità.

Ripropongo, pertanto, un emendamento alla presidenza, proponendo - se il Presidente è d'accordo - di rivedere questa questione per il 15 giugno 2008 e anche in merito alla incompatibilità. Questo perché, se è vero che il lavoro può essere complesso, è anche vero che questo archivio di dati è molto importante, poiché nel momento in cui facciamo una legge che prevede questo, poi dobbiamo avere anche i controlli che consentano che questa legge sia effettiva e non sia solo fittizia.

È vero che è una situazione dinamica, ma a questo punto dobbiamo mettere in condizione il prossimo Consiglio regionale di avere tutti i dati a disposizione per poter fare nella prima riunione una valutazione sulla effettiva eleggibilità e compatibilità di tutti gli eventuali eletti. Dall'altra parte credo che la questione della privacy, della tutela che diceva il Presidente non stia in piedi, perché tutti noi siamo tenuti al segreto sulle cose personali che ci possono venire in mano e credo che sia una malevola suspicione che viene data rispetto agli altri consiglieri - è generalmente chi lo fa che vede più facilmente il male negli occhi degli altri - e questo credo che sia un dato non rilevante.

Non è rilevante la questione del segreto, non è rilevante la questione della incompatibilità perché l'abbiamo corretta, non è rilevante la questione della data perché possiamo accettare il fatto di spostare questa fornitura dell'elenco al 15 giugno 2008, pertanto ribadiamo la necessità di avere questo tipo di elaborazione. e al di là del risultato della mozione credo che il Presidente Caveri farebbe bene a dare mandato ai propri uffici di tenere contezza di questi dati, perché possono essere molto importanti oltre che essere gli unici che garantiscono che la legge approvata dal Consiglio regionale sull'ineleggibilità e incompatibilità sia efficace, e non trovarsi invece nel doverla applicare senza gli elementi utili per poterla valutare correttamente.

Presidente - Do lettura dell'emendamento presentato dal Consigliere Sandri:

Nella parte impegnativa le parole "1° dicembre 2007" sono sostituite con le parole "1° giugno 2008" e dopo la parola "ineleggibilità" sono aggiunte le parole "e l'incompatibilità".

Dichiaro chiusa la discussione generale. La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - Non vorrei buttare sul politico una questione meramente giuridica. La questione giuridica è che o gli uffici della Regione aprono una inchiesta approfondita su tutti i cittadini valdostani che hanno 21 anni e sono residenti da un anno in Valle d'Aosta, oppure ci troviamo di fronte a una situazione veramente grottesca, perché da una parte lei come una bagattella ha detto che in fondo ineleggibilità e incompatibilità... bah, sì, facciamo l'emendamento! Nel caso di ineleggibilità avrebbe avuto un qualche significato, ma non ce l'ha perché se facciamo una cosa oggi o il 15 giugno, vorrei capirne l'utilità, perché se uno è ineleggibile è ineleggibile. Cosa dobbiamo fare: sostituirci ai partiti e predisporre una specie di lista per i partiti, perché se uno vuole candidare Al Capone deve sapere da noi che Al Capone non è eleggibile? Lo trovo grottesco! D'altra parte, non possiamo sostituirci al prossimo Consiglio regionale, cui spetterà verificare l'incompatibilità, non al 15 giugno ma il giorno in cui si riunirà per la prima volta il Consiglio regionale!

Lei scuote la testa, ma vogliamo parlare in termini giuridici o vogliamo continuare a fare della demagogia? La sua è demagogia pura ed è per questo che va respinta, non perché ci sia una preoccupazione da parte mia!

A parte che lei confonde la litispendenza rispetto al caso Rollandin che tanto l'appassiona. Chiarisco che il caso Rollandin non rientra nell'esempio che lei ha citato, visto che questo è il casus belli rispetto al quale lei ha presentato la mozione, perché in quel caso il Rollandin ha un debito: si tratta di un'altra parte della legge - è l'articolo 5, comma 1 lett. v) della legge regionale - che non ha nulla a che fare con le cose che lei ha scritto.

Quello che voglio sostenere è l'inutilità di questa lista, perché è una lista dinamica, ma soprattutto perché è il nuovo Consiglio regionale che deve decidere. Il nuovo Consiglio regionale non sarà composto da imbecilli che devono avere la pappa pronta per sapere cosa fare, avranno pienamente tutti i dati a disposizione per poter decidere se una persona è confermabile nelle sue vesti di consigliere regionale o non lo è, come è sempre avvenuto fino ad oggi, sulla base di casi di incompatibilità che già esistevano in passato.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Credo che non ci sia bisogno di fare alcuna inchiesta su tutti i ventunenni valdostani, semplicemente bisogna chiedere all'ufficio legale l'elenco delle persone con cui la Regione ha una lite pendente. È una cosa abbastanza banale quella di andare a chiedere al responsabile dell'ufficio legale: ma voi, con chi avete in questo momento una lite pendente? Ci sarà un elenco (almeno penso che ce l'abbiano), nel senso che credo sia a conoscenza degli uffici chi sono tutte le persone con cui la Regione ha una lite pendente per varie cause, e quali siano gli importi relativi di queste liti pendenti.

Noi, poi, non abbiamo fatto una differenza per una persona piuttosto che per un'altra: è un problema di attuazione della legge, la quale è molto chiara. Se su questo testo non siamo riusciti a spiegarci con precisione - ma ci sembrava che fosse omnicomprensivo - ripresenteremo una mozione con i riferimenti specifici per avere tutti questi dati.

Mi dispiace, Presidente. Spero che lei faccia parte del prossimo Consiglio regionale, perché lei è una risorsa per la Regione e sicuramente lei al prossimo Consiglio regionale, quando si insedierà, avrà tutti gli elementi per conoscere e valutare queste cose. Ma mi chiedo i 15-20 consiglieri nuovi che faranno parte di questo Consiglio regionale, su cosa si baseranno? Sugli uffici? Certamente!

Noi ci possiamo portare avanti con i lavori, è una cosa che mi diceva sempre la mia nonna: se vuoi fare un buon lavoro, comincia a portarti avanti con i lavori, quando hai un momento di tempo anticipa queste cose. Era la saggezza dei nostri vecchi e questa è la classica mozione per portarsi avanti con i lavori, in modo che gli uffici della Presidenza del Consiglio abbiano contezza già da prima, ma basterebbe anche dal 15 giugno, dell'elenco di tutte le persone che potrebbero avere questo tipo di incompatibilità. È un elenco dinamico, non sarà completo, ma comincia a dare un'idea precisa della situazione, perché poi questo è anche un termine di paragone indispensabile anche alla valutazione della legge, poiché se ci rendiamo conto che questa problematica interessa pochissime persone, potrebbe darsi che possiamo rivedere l'ineleggibilità e l'incompatibilità, perché forse l'abbiamo fatta troppo stretta, oppure se ce ne sono tantissime forse questo va a confermare che abbiamo fatto bene a mettere un certo tipo di paletti sull'ineleggibilità e incompatibilità. Come possiamo farlo se non ci sono i dati?

Soprattutto credo che questo procedimento dovremmo inserirlo nella legge sull'ineleggibilità e incompatibilità in modo che la Giunta regionale, senza bisogno di mozioni in Consiglio, trasmetta automaticamente alla Presidenza del Consiglio tutte le posizioni a conoscenza dell'Ufficio legale che possono comportare l'ineleggibilità e incompatibilità. Questo sarebbe un modo corretto di collaborare tra istituzioni, e io prendo atto che la maggioranza non intende dare questi dati. Su questo punto torneremo anche con altri strumenti.

Presidente - Consigliere Sandri, intende ritirare la mozione o la mettiamo in votazione? Ormai siamo in sede di dichiarazioni di voto. La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Solo per ritirare la mozione. Insieme alla collega Squarzino preciseremo questa mozione nel senso dei richiami alla legge e la presenteremo al prossimo Consiglio.

Presidente - La mozione è ritirata.