Oggetto del Consiglio n. 3132 del 4 dicembre 2007 - Resoconto
OBJET N° 3132/XII - Examen des annexes des lois de finance et de budget pour l'année 2008.
Presidente - Riprendiamo i lavori del Consiglio regionale, procediamo all'esame degli allegati pagina per pagina del bilancio di previsione per il 2008; per prassi non si esaminerà l'allegato del bilancio pluriennale, per cui, se vi fossero delle questioni inerenti alcuni capitoli, siete pregati di farle al capitolo corrispondente del bilancio previsionale per il 2008.
Pagina 1: la parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Solo per un'osservazione di metodo, volevamo rimarcare all'inizio di questa maratona dei capitoli l'inutilità di questo confronto se si fosse fatto in Commissione tale lavoro. Quest'anno c'è stata rispetto agli anni scorsi una presa in carico del problema e un tentativo di confronto, lo abbiamo apprezzato, credo che a livello di Regolamento il Presidente del Consiglio e in generale l'Ufficio di Presidenza dovrebbe fare qualche approfondimento affinché questo lavoro molto importante sia riportato nella sede di sua competenza, ossia le Commissioni.
Presidente - Prendiamo atto di questa richiesta. Pagina 2.
Pagina 3: la parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Capitolo 00300, tassa di concessione della Casa da gioco, abbiamo un assestato di 65.000, poi progressivamente una diminuzione, vorremmo una spiegazione da parte dell'Assessore, ossia 65.000.000, competenza 62.000.000, cassa 62.000.000... sì, 65 milioni. Chiedo scusa, sul 2008-2010... andiamo sull'altro?
Marguerettaz (fuori microfono) - ... perché cresce 62, 63, 64... non diminuisce...
Bortot (Arc-VA) - ... la domanda era: dato che facciamo un notevole investimento, per quello che mi sono trovato "preso in contropiede", nel triennio cresce pochissimo rispetto agli investimenti, se è una proiezione prudente, oppure se...
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - La previsione del triennio ovviamente non tiene conto di eventuali investimenti, perché prima che gli investimenti possano andare a regime e riverberare questi effetti positivi passeranno ovviamente i 3 anni.
Presidente - Pagina 4. Pagina 5. Pagina 6. Pagina 7. Pagina 8. Pagina 9. Pagina 10. Pagina 11. Pagina 12. Pagina 13. Pagina 14. Pagina 15. Pagina 16. Pagina 17. Pagina 18. Pagina 19. Pagina 20. Pagina 21. Pagina 22. Pagina 23. Pagina 24. Pagina 25. Pagina 26. Pagina 27. Pagina 28. Pagina 29.
Pagina 30: la parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Per avere una delucidazione rapidissima sul problema delle entrate e trasferimenti per gli uffici del giudice di pace. Vorrei sapere su questo punto se c'erano delle prospettive che nel 2008 vi sia una norma di attuazione per il trasferimento degli uffici del giudice di pace all'Amministrazione regionale come è successo per le Province autonome di Trento e Bolzano e quindi la modifica di questo capitolo, nel senso che poi dovrebbe essere gestito dalla Valle d'Aosta e quindi avere un po' di idee su tale prospettiva.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - Attualmente, come lei sa, i giudici di pace sono ridotti "al lumicino", perché c'è solo il dott. Tambosco e c'è il dott. Marocco che in parte agisce su Aosta, ma in realtà è a Donnas. In questo momento ogni assunzione di giudici di pace è bloccata, esisteva la domanda di un'avvocatessa già giudice di pace a Monza, siamo in attesa della risposta del CSM a cui abbiamo chiesto delle informazioni; purtroppo sono parecchi mesi che il CSM, malgrado un sollecito, non ha ancora disposto la ricezione da parte nostra di quella documentazione che ci permette di esprimere un parere positivo o negativo su questa richiesta di trasferimento.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Ringrazio il Presidente della risposta, volevo solo avere una piccola integrazione sul problema della norma di attuazione, ossia se l'Amministrazione regionale si è attivata per costruire una norma di attuazione in modo, come per le Province di Trento e Bolzano, possiamo essere indipendenti da questi problemi che lei ha adesso citato.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - In realtà abbiamo una situazione, dal punto di vista del riferimento normativo, che è diversa da quella di Trento e Bolzano: questo deriva da una debolezza intrinseca nella situazione giuridica rispettiva, stiamo lavorando o sull'ipotesi di una modifica della legge ordinaria, o sulla possibilità di una norma di attuazione. In realtà oggi siamo in difficoltà rispetto a questa situazione di blocco generalizzato dei giudici di pace.
Presidente - Pagina 31. Pagina 32. Pagina 33. Pagina 34. Pagina 35.
Pagina 36: la parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Volevo chiedere come mai al capitolo 9520 non vi sono somme previste in bilancio. Le note di cronaca ultimamente hanno evidenziato come vi sia la possibilità che su tale questione: "Somme dovute alla Regione da amministratori e da dipendenti regionali a titolo di recupero in esecuzione di sentenze di magistrature varie" vi siano delle entrate suppletive che qui non sono previste.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Questa voce non ha nessun importo nella competenza 2008 perché nel 2008 nulla è previsto. Abbiamo nei residui le vecchie sentenze, quindi abbiamo delle vecchie sentenze che stanno andando avanti, che si chiuderanno verosimilmente con l'incasso, ma è una partita che si gioca con i residui, la competenza è stata iscritta negli anni precedenti. Rispetto alle cose che lei ha visto sui giornali, quelle sono già parte dei residui.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Sempre nella stessa pagina, capitolo 9530, si parla di entrate concernenti rimborsi relativi alla mobilità sanitaria attiva interregionale. Sulla mobilità passiva vedremo nella legge finanziaria vi sono degli stanziamenti... qui volevo capire se, per quanto riguarda mobilità attiva, ossia le risorse che le altre Regioni devono dare alla Valle d'Aosta perché pazienti delle altre Regioni sono venuti in Valle d'Aosta a curarsi, se queste cifre sono state calcolate e se ci sono già degli elementi per sapere quanto è possibile recuperare rispetto alla mobilità sanitaria attiva nel 2007, vedo che nel 2008-2009-2010 non c'è niente neppure come ipotesi. Eventualmente, se non c'è niente, quanto c'è stato nel consuntivo nel 2006 a questo punto.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Solo per il meccanismo contabile. Qui abbiamo la presenza o di un saldo positivo, o di un saldo negativo, questa è la previsione teorica di un saldo positivo, quindi con una mobilità attiva, ma noi ragioniamo sul differenziale, per cui, essendoci nei prossimi capitoli di spesa la mobilità passiva, questa è già la differenza fra le 2 componenti. Rispetto a questo, nulla è previsto in bilancio dal punto di vista contabile, perché il saldo è rappresentato dalla mobilità passiva che noi dobbiamo...
(interruzione della Consigliera Squarzino Secondina, fuori microfono)
... se non è così, me lo dica lei, lei che sa tutto conosce anche i meccanismi contabili...
Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.
Fosson (UV) - Per un meccanismo contabile che non dipende da noi non sappiamo ancora i conti della mobilità passiva e attiva del 2006, sembra, perché i dati sono in contestazione da parte di alcune Regioni, che la mobilità passiva sia sui livelli dello scorso anno, mentre la mobilità attiva sia in aumento, però non abbiamo ancora i dati ufficiali del 2006.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Questi dati su quale documento di bilancio saranno individuati, dove è possibile individuare nei documenti contabili di bilancio l'entità esatta della mobilità passiva e l'entità esatta della mobilità attiva? Sono proprio 2 voci diverse, poi sarà il giudizio politico che verificherà qual è il dato più alto, se la mobilità passiva o la mobilità attiva, ma sono voci totalmente diverse.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Ribadisco, dal punto di vista della rappresentazione del bilancio, abbiamo o un saldo positivo, o un saldo negativo, i dati che stanno dietro alla determinazione di questa sintesi appartengono alla sfera della sanità rispetto alle varie aziende sanitarie, che danno una rappresentazione che poi viene gestita a livello centralizzato, in modo da fare le varie compensazioni, ma noi, dal punto di vista del bilancio, riceviamo una somma che è già il frutto di una sintesi fra coloro che sono andati fuori Valle, ed erano residenti presso altre USL, e residenti fuori Valle che sono venuti in Valle, ma il dato che viene rappresentato in bilancio è una sintesi, quindi sono le varie USL che trasferiscono in sede ministeriale il dato e il Ministero ci trasmette il dato di sintesi, che trasferisce all'Assessorato della sanità, che ci comunica.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Chiedo scusa ancora, ma in quale capitolo del bilancio c'è...
Marguerettaz (fuori microfono) - ... questa è l'entrata che ovviamente è zero, perché c'è la parte spesa...
Squarzino (Arc-VA) - ... no, è zero perché non sapete ancora quanto...
Marguerettaz (fuori microfono) - ... no, no, c'è o più o meno, non è possibile avere tutte e 2...
Squarzino (Arc-VA) - ... se ho capito bene, mi dite che su questo capitolo di bilancio sarà riportato un numero solo se in un bilancio tra positivo e negativo c'è il positivo che... ecco adesso ho capito perché è vuoto.
Presidente - Pagina 37: la parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Sul capitolo 9750 abbiamo un assestato 2007 di 2,2 milioni, una competenza prevista di 3 milioni e dei residui per 1,5 milioni, la voce fa riferimento al rimborso da parte dei Comuni delle spese per il trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani presso il centro regionale di Brissogne. Vorremmo capire come sia possibile che vi siano dei residui per 1,5 milioni, ossia qual è la problematica che sta dietro a questa cifra residua.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Qui mi dicono che il residuo è quello relativo al 2006, invece nell'esercizio 2005 non c'è stato il provvedimento dirigenziale, è avvenuto tutto nel 2006, quindi nel 2006 abbiamo questa concentrazione che mi si dice verrà chiusa a gennaio 2008. Se guarda la sequenza, forse lei non ce l'ha, il 2004 è 2,072 milioni, nel 2005 4,76, per andare nel 2006 à 2,830 milioni. Questo dato è dovuto alla somma di un provvedimento che non è stato fatto nel 2005, ma nel 2006 e si chiude nell'esercizio successivo. Non corrisponde ad un flusso anomalo, è solo dovuto ad un aspetto contabile.
Presidente - Pagina 38: la parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Sul capitolo 9860, non so se ne abbiamo parlato in Commissione, non ricordo; non capisco come mai i proventi di questo capitolo, mentre sono molto alti nell'assestato 2007, in quello di competenza anche del triennio si attestano su 340mila euro.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Questa differenza così importante è riconducibile a 2 attività: la prima è relativa al rimborso per il servizio di elitrasporto all'USL e l'altra è rappresentata dalle prestazioni che venivano fatte a beneficio del GEIE, il discorso del servizio nel tunnel, ma che non ci sono più. Abbiamo quindi una diminuzione importante perché non abbiamo né i rimborsi da parte dell'USL per il servizio di elitrasporto, né i rimborsi che ci riconosceva il GEIE; di conseguenza, precipitano le entrate.
Presidente - Pagina 39. Pagina 40. Pagina 41. Pagina 42. Pagina 43. Pagina 44. Pagina 45. Pagina 46. Pagina 47. Pagina 48. Pagina 49. Pagina 50.
Pagina 51: la parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Capitolo 11210, ho visto che nel triennio non c'è più, quindi riusciamo a chiudere la copertura del mutuo; come mai nel 2008 sono previsti 8 milioni di entrate per il mutuo e poi dopo con questi abbiamo risolto tutti i debiti che avevamo? Non abbiamo più bisogno di altri fondi?
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Vede, nel bilancio vengono inserite le previsioni che sono state disposte dalla legge. Come lei ricorda, la legge prevedeva 3 momenti: una prima "tranche" nel 2006, 8 milioni per il 2007, 8 milioni per il 2008. Oggi posso darle una notizia in più rispetto a quella che viene rappresentata dal bilancio: che la parte del 2007 degli 8 milioni non viene contratta, quindi rimangono in virtù di quella disposizione di legge solo più che gli 8 milioni del 2008, che potranno anche non essere utilizzati, ma, se dovessero essere utilizzate delle altre... bisognerà disporre un altro provvedimento di legge, la legge allora era costruita così.
Presidente - Pagina 52.
Pagina 53: la parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Rapidamente, ci sono 2 cifre molto rilevanti in questa pagina: il capitolo 12010, sono i fondi depositati su conti correnti intrattenuti con la Tesoreria centrale dello Stato, sembrerebbero 600 milioni depositati là credo senza interessi, se non sbaglio, nonché 100 milioni per le somme eccedenti il limite di cassa, più o meno lo stesso ragionamento. Volevo capire come mai erano di così grande entità i 2 importi.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Lei ha interpretato correttamente, perché questo discorso è la Tesoreria, lei si trova infatti un residuo di 17 milioni che è novembre-dicembre grosso modo e quella è la previsione che abbiamo per i trasferimenti che vengono fatti a tasso zero, come ha correttamente detto. Per quanto attiene l'altro importo, è un importo teorico che abbiamo per l'eventuale riversamento dell'eccedenza, quindi sono 2 partite che fanno riferimento alla Tesoreria.
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Non si riferisce il mio intervento ai capitoli in esame, ma su una considerazione più prettamente politica: è evidente che il documento che stiamo approvando è un documento di tipo politico che riguarda la programmazione dell'esercizio 2008; di conseguenza, come è prassi, riteniamo sia doveroso da parte della maggioranza dimostrare con i numeri di essere presente in aula. I gruppi di opposizione fanno sì che il Consiglio possa "esprimere" il suo numero legale, ma a fare i conti nella maggioranza rileviamo che non c'è il numero minimo per poter procedere nell'esame del provvedimento. Invitiamo a far sì che la maggioranza garantisca il numero legale, quanto meno i 18 Consiglieri in aula, altrimenti ci troviamo nella difficoltà di proseguire nella discussione.
Presidente - Adesso il numero legale c'è. Pagina 54. Pagina 55. Pagina 56.
Pagina 57: la parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Vorrei sapere a proposito del capitolo 13050, questa entrata di 840.000 euro, se sono fondi statali o se sono fondi regionali.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Abbiamo fatto una verifica, sono delle partite di giro, ma riferite a dei fondi Stato.
Presidente - Pagina 58. Passiamo ai riepiloghi: pagina 59. Pagina 60. Pagina 61. Pagina 62.
Pagina 63: la parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Sono stato incuriosito dai dati del triennale, perché è prevista una riduzione del capitolo 20000 di più di 1 milione di euro. Non so se era stato previsto l'accoglimento del mio emendamento alla finanziaria, perché vedo che nel 2009 vi sono 15.100.000 e nel 2010 15.330.000, che sembrerebbe proprio l'adeguamento ISTAT dell'aumento delle indennità a fronte della riduzione sostanziale che abbiamo proposto. Volevo chiedere se questo è un buon segno che era emerso.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Non voglio parlare di un'illusione ottica, ma, rispetto a questo andamento discontinuo, abbiamo semplicemente un decremento che è riconducibile al fatto che il 2008, essendo l'ultimo anno di legislatura, è un anno su cui gravano i premi di fine legislatura dei Consiglieri, che nell'anno successivo non ci sono più, quindi abbiamo fatto una previsione a normativa vigente.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - È interessante questa spiegazione, perché adesso mi deve dire il numero di Consiglieri che prevedete liquidati rispetto a quelli che saranno riconfermati, perché è sulla base di quello che avete fatto una previsione di spesa. Chiaramente se voi ne prevedete tanti, significa che voi sperate o prevedete che parecchi Consiglieri non saranno più riconfermati, allora una cifra ce la dica, a quanti ne corrisponde: questo perché sarebbe un dato significativo.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Abbia pazienza, collega Sandri, vista l'ora, possiamo guardare la cosa con un po' di serenità: se devo parlare dei miei desideri, potrei darle qualche piccola immagine, ma, poiché questo è un documento contabile particolarmente noioso, prevede un dato eclatante: 35 su 35, perché è un dato riconducibile alla carica di Consigliere. Dopodiché questa è la competenza, l'aspetto monetario è un altro, ma, dal punto di vista della competenza, è previsto per tutti i Consiglieri.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Non chiedo neppure una spiegazione orale, mi basterebbe un cenno del capo per vedere se ho capito: tenuto conto che è possibile che tutti e 35 non siano riconfermati, contabilmente si è deciso di...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... probabilmente ci siamo, nel senso che sono 35 Consiglieri, 35 Consiglieri significa un'indennità che è una mensilità all'anno, sono 6 mensilità, sono 35mila euro ciascuno, viene poco più di 1 milione di euro, che è più o meno la cifra che è stata fatta, quindi si riferisce a tutti e 35 i Consiglieri.
Presidente - Pagina 64: la parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - C'è un dato che trovo poco dignitoso, ma forse avrà una spiegazione ed è il fondo a disposizione del Presidente della Regione per sussidi di assistenza e per altri interventi urgenti a favore di associazioni, enti e privati, il capitolo 20180 che prevede 500 euro, non so se c'è un errore grafico o di tipografia.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - È un fondo che resta come memoria... ma non è la sua memoria perché ce lo chiede ogni anno.
Presidente - Pagina 65: la parola al Consigliere Segretario Venturella.
Venturella (Arc-VA) - Capitolo 30495: "Spese relative al Segretario generale della Regione Valle d'Aosta", credo che questo sia perché è stato istituito con una legge regionale dichiarata urgente: la n. 20, ma volevo fare una domanda dal punto di vista tecnico. Il comma 1 dà le disposizioni finanziarie e dice che saranno di 60mila euro per il 2005, 180mila euro a decorrere dal 2006, poi il comma 2 parla di triennio 2005-2007 e si ferma lì, com'è il meccanismo che finanzia per la stessa somma il 2008?
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - Non capisco, è sempre costante, è quanto previsto dalla legge: 180.000, 180.000 e 180.000, ossia l'onere resta lo stesso, è la legge finanziaria che ha fatto la copertura negli anni successivi...
(interruzione del Consigliere Segretario Venturella, fuori microfono)
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - La legge stabilisce per il 2006 e 2007, ma non dice che deve essere rideterminata nel 2008 e nel 2009; la legge istituisce la figura e stabilisce per il 2006-2007 un importo, dopodiché nelle leggi di bilancio andiamo ad individuare l'onere per gli anni che non erano individuati nella legge. Non è una legge a termine, è una legge che ha istituito la figura e ha individuato delle risorse per quei 2 anni; le risorse successive sono individuate con la legge di bilancio.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Capitolo 30500: in questo capitolo sono compresi trattamenti economici del personale regionale in organico, di quello a tempo indeterminato... ossia i precari, oppure solo uno senza l'altro? Le consulenze, gli incarichi che vengono dati nei vari Assessorati sono compresi anche in questo capitolo o c'è un capitolo "ad hoc", oppure sono compresi nei capitoli dei vari Assessorati?
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - Questo è personale fisso, che comprende anche le sostituzioni. La seconda domanda qual era, me la può ripetere?
(interruzione della Consigliera Squarzino Secondina, fuori microfono)
... non è questo il capitolo delle consulenze, è il capitolo 20870 che troviamo dopo.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Vorrei chiedere sempre su questo capitolo 30500 all'Assessore competente... esistono in tale capitolo, che è enorme, molti dettagli di spesa, mi risulterebbe che nel dettaglio 210 siano individuate anche le risorse per il personale precario, quello che è nominato per alcuni mesi, non i consulenti, ma i precari... non solo quelli in organico, ma anche i precari; volevo verificare se questa mia informazione era esatta, oppure no.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - Il dato glielo ha fornito la dott.ssa Ravagli che lo ha mandato in copia anche a me, quindi non è una scoperta sconvolgente la sua; intanto non è personale precario, ma personale a tempo determinato.
Presidente - Pagina 66.
Pagina 67: la parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Era per avere delle delucidazioni in merito al capitolo 30650, che prevede il Fondo per il rinnovo del contratto di lavoro del personale regionale. Volevo capire intanto come mai c'era questa differenza di stanziamento pluriennale e poi sapere se all'interno di questo fondo vi sono delle disponibilità eventualmente per interventi sul precariato, ossia se era possibile utilizzare tale fondo per interventi sul precariato o se è solo per adeguamento stipendiale di quelli che sono già a tempo indeterminato o determinato, ma senza modificazione del loro contratto di lavoro.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - Sul 2008 pesa il biennio del rinnovo contrattuale vecchio, quindi la cifra è più elevata per quello. Ho capito dove volete arrivare, per cui meglio che ne parliamo subito, perché in maniera subliminale state costruendo un teorema per arrivare a dimostrare cosa secondo me? Volete arrivare a dire la cosa che continuate a dire da alcuni mesi, ossia, visto che nel bilancio regionale ci sono i precari, perché i precari non li rendiamo definitivi essendoci la copertura finanziaria?
(interruzione della Consigliera Squarzino Secondina, fuori microfono)
... il problema è molto semplice: non possiamo sforare dal numero dei dipendenti, queste persone a tempo determinato purtroppo non sono in pianta organica, quindi dovremmo nel Patto di stabilità che stipuliamo con lo Stato, proporre un aumento della pianta organica e chiedere se possiamo sforare 2.888, cosa che lo scorso anno non ci è stata consentita. Credo che fin dall'inizio si debbano "tagliare le unghie" agli aspetti demagogici, che sono: "esiste una minoranza buona che vorrebbe assumere tutti quelli a tempo determinato o precari ed esiste una maggioranza cinica e cattiva. Cattivo è il Governo che non ci consente di poter fare questa operazione!".
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Per essere franchi, qui il problema non è tanto capire dove si vuole arrivare, si vuole arrivare a fare del bene per la Valle d'Aosta e credo che su questo possiamo essere d'accordo, il problema è questo: davvero è indispensabile avere il via libera del Governo per il Patto di stabilità, per una questione che si può risolvere senza un euro di spesa in più? Perché, nel momento in cui il personale da tempo determinato passa a tempo indeterminato, ma con lo stesso impegno orario, non costa neanche un euro in più alla pubblica amministrazione, perché, se è stato assunto mediamente per 6-7-8 mesi all'anno, avrà un tempo indeterminato parziale (verticale, orizzontale, eccetera). Mi chiedevo però se tecnicamente non c'era la possibilità, tenuto conto di questi fondi, di trovare delle forme di passaggio da tempo determinato a tempo indeterminato senza intervenire né sulla pianta organica, né sui costi dei fondi specifici.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - Il meccanismo che prevede l'eventuale stabilizzazione di quelli che la Sinistra radicale chiama i precari, questa è la realtà: l'invenzione che i lavoratori a tempo determinato siano precari deriva dall'influenza che sul "Governo Prodi" ha la parte radicale, creando delle situazioni di paradosso per cui l'anno scorso è stata predisposta una norma per la stabilizzazione dei precari nella pubblica amministrazione statale e allo stato odierno non ne è stato assunto neanche uno! Il dott. Formento, non più tardi di una settimana fa, ci ha confermato che allo stato attuale fra regolamenti, una cosa e l'altra, in alcune Regioni è stato stabilizzato qualcuno, ma non è stato stabilizzato nessuno nello Stato! Voglio vedere come farà la Regione Lazio, di cui oggi si parla riguardo alla stabilizzazione di 4.000 persone, a star dentro il Patto di stabilità, perché il problema è che ci sono delle Regioni come la nostra che per la questione del personale va nella Ragioneria generale dello Stato e ha le carte in regola, ci sono quelli che fanno i furbi, non apparteniamo alla categoria di quelli che fanno i furbi. La questione allora è molto semplice, collega Sandri; prendo atto della vostra collaborazione, essendo voi al Governo, riteniamo che la questione per voi sia facilmente risolvibile.
La prima questione che dobbiamo porre al Governo è la variazione della pianta organica, perché la maggior parte dei cosiddetti "precari" sono delle figure professionali non presenti nella pianta organica, sono gli assistenti delle mostre, gli assistenti agli handicappati, quelli dei castelli insomma, questi non possono essere comunque regolarizzati non essendo nella pianta organica. Nel momento in cui tu regolarizzi, puoi farlo solo con delle procedure concorsuali, queste procedure concorsuali, ai sensi di una sentenza della Corte costituzionale di alcuni anni fa, prevedono che, quando tu fai un concorso di questo genere, tu non possa riservare dei posti più del 50%. È del tutto evidente che, quando tu bandisci dei concorsi di tale genere, solo il 50%, se è capace a passare, ce la fa, perché invito sempre a riflettere che non è detto che le persone che uno difende all'atto del concorso poi ce la facciano, potrebbe essere che uno fa un concorso e queste persone che allo stato attuale vengono rinnovate di anno in anno improvvisamente si vedono superate da uno più bravo al concorso.
Oggi dobbiamo costruire un percorso concordato ed è la ragione per cui vi inviterò a ritirare gli emendamenti sul personale da stabilizzare, lei mi fa segno di no, non ha emendamenti? Ce li hanno forse i colleghi del gruppo "Arcobaleno". La ragione per la quale inviteremo il gruppo "Arcobaleno" a ritirare è semplice: oggi con la questione della pianta organica stabilizzata e fotografata a 2.888, con figure professionali non previste nella pianta organica, con i limiti derivanti dall'atteggiamento assai occhiuto della Ragioneria generale dello Stato, dobbiamo immaginare un percorso, quale? È quello da qui alla fine di quest'anno di predisporre un "memorandum" di accordo con le organizzazioni sindacali in cui si fa un ragionamento di stabilizzazione; questo ragionamento di stabilizzazione non può essere legato ai numeri attuali, che sono il 50% del "turnover", che vuol dire per l'anno prossimo 33 assunzioni. È del tutto evidente che con tale "trend", che allo stato non può essere modificato, noi andremmo a creare una situazione di assorbimento; immaginiamo di dedicare la metà di tale personale per il riassorbimento, a parte che verremmo meno ad un principio che credo sia condivisibile: quello di immaginare che questa Amministrazione debba elevare le proprie competenze, la maggior parte di questo personale è categoria B, sono solo gli assistenti educatori che sono di categoria C. È del tutto evidente allora che, qualora decidessimo di stabilizzare, verremmo meno a quella logica che in questi anni ci ha convinti: quella di immaginare che è meglio avere questo 50% di "turnover" delle assunzioni, ma elevando, ossia immaginando che sui 2.888 dipendenti regionali oggi circa 800 sono dei B e noi riteniamo che una buona amministrazione debba avere dei sottoufficiali e sottoufficiali sono i B, perché questa è la realtà di un'amministrazione moderna. Quando andiamo alla trattativa con le organizzazioni sindacali... rispetto alla quale non ho particolari difficoltà, perché non sono contento che l'Amministrazione in questi anni abbia creato delle sacche di persone che devono essere riassunte. Non so poi come riusciremo a dimostrare allo Stato che siamo gli unici che hanno la figura professionale di assistente agli handicappati nelle scuole, non ci sono da nessuna parte; quindi è chiaro che, nel momento in cui dobbiamo porre questo problema, dobbiamo dimostrare che abbiamo particolari difficoltà rispetto al resto della scuola italiana, perché in Italia tali figure non ci sono. È chiaro che nel fare il "memorandum" con i sindacati dobbiamo immaginare che successivamente nella fase di trattativa con il Ministero dell'economia - di questo si tratta politicamente - riusciamo a convincere lo Stato sul fatto che il loro atteggiamento, ossia l'atteggiamento dello Stato nei confronti nostri è ambiguo, perché, da un lato, c'è l'invito nei confronti delle Regioni di una stabilizzazione del personale a tempo determinato; dall'altro, ci hanno messo le "mutande di ferro" del Patto di stabilità, fortemente legato non solo ad una logica di spese correnti che comprende le spese di personale, ma se il dott. Bieler potesse parlare in aula, vi direbbe quanto ha già detto in alcune occasioni nelle Commissioni competenti: vi direbbe che oggi la Ragioneria generale dello Stato, l'IGEPA, che è l'Ispettorato per le pubbliche amministrazioni, ci guarda se i 2.888 diventano 2.889.
Se dobbiamo modificare la pianta organica, immaginare un percorso che vada al di là dei 33, perché i 33 oggi ci consentono di infilarci il "vestito" del Patto di stabilità, allora se la logica è quella di dire: "facciamo un memorandum con il sindacato", a questo corrisponde un ragionamento con il Ministero dell'economia che sia basato su una mediazione di tipo politico, ossia far presente almeno ad uno "straccio" di Sottosegretario, se non al Ministro in persona, che questa problematica si avviluppa attorno ad un ragionamento politico: quello che voi non potete contrarci la spesa nel settore del personale e allo stesso tempo dirci che dobbiamo stabilizzare quelli a tempo determinato. Se tale ragionamento è un ragionamento che qualcuno accoglie... e io vorrei farlo sulla base del "memorandum" con i sindacati, perché si ritiene che il memorandum con i sindacati mi faccia "più forte" nella trattativa... se oggi però dovessi scommettere il tappo di questa bottiglia sul fatto che poi la Ragioneria generale dello Stato mi dice: "bravi, andate avanti"... io francamente ho qualche dubbio. Si tratta di una battaglia politica e io sono disponibile a farla ed è la ragione per cui chiedo al gruppo "Arcobaleno" di ritirare gli emendamenti, che non sono per niente accoglibili perché in palese violazione delle regole che ci siamo dati per il Patto di stabilità, dal punto di vista politico è chiaro che nel proporre allo Stato il Patto di stabilità che deve essere stipulato entro il 31 marzo 2008 questi "desiderata" li possiamo far presente. La possibilità di successo a mio avviso è scarsa, ma è una battaglia politica doverosa per la stabilizzazione del personale a tempo determinato.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Solo per chiedere il capitolo della consulenza, perché ero così interessata a seguire la differenza fra precario e tempo determinato che...
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Intanto vorrei ringraziare il Presidente per avere dato una spiegazione più dettagliata, che ha permesso di comprendere meglio il meccanismo, mi permetto però di insistere su una variante di questo punto. Stabilizzazione in attesa del 31 marzo 2008 vuol dire intervenire su qualche nostro meccanismo, ad esempio è proprio essenziale che ogni 2 anni tutti gli educatori debbano ripassare un concorso, non si possono trovare delle soluzioni per cui quelli che ottengono un parere positivo per il loro lavoro possano veder riconfermato per altri 2 anni il loro incarico senza dover rifare il concorso? Questa riproposizione ogni 2 anni di questo concorso è quello che provoca molta ansia e preoccupazione. La invito quindi, al di là di questo percorso A, anche nel percorso B di vedere se in sede locale, mantenendo il tempo determinato, non si possano trovare delle soluzioni sui concorsi, sulla riproposizione dei contratti, eccetera, che consentano di dare più sicurezza a questi lavoratori.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - La sua preoccupazione è la mia preoccupazione, nel senso che è del tutto evidente che, nel momento in cui hai dei lavoratori che hanno già passato delle prove, è ragionevole ritenere che quelle persone che nei 2 anni successivi svolgono quell'attività razionalmente sono le persone migliori per proseguire questo tipo di attività. Lei sa che esistono delle regole che vengono imposte dalla legge per fare in modo che quelle persone non possano stabilizzare il proprio rapporto di lavoro, ossia se assumo a tempo determinato Cerise e poi ridò a Cerise il suo tempo determinato, Cerise diventa lavoratore a tempo indeterminato per una regola elementare che fa sì che quella persona non vada neanche di fronte alla Magistratura del lavoro, ma va a una conciliazione agli uffici del lavoro, perché ci sono delle regole che sono banali.
È chiaro che questa ripetitività che sono d'accordo con lei per alcuni è avvilente... perché è successo il paradosso che sono stati bocciati, devo dire principalmente sulla prova di francese, tanto che avevamo previsto di immaginare che queste persone non dovessero più fare la prova di francese, ma non nel testo che la UIL ha dato al Vicepresidente Tibaldi da presentare in Consiglio, ossia quello di prevedere che le persone possano fare all'interno del proprio orario di lavoro dei corsi di formazione sul francese, questo era il testo che abbiamo proposto al sindacato e che al sindacato non è piaciuto. Secondo me, ha sbagliato, perché in realtà queste persone nell'espletare il proprio lavoro facevano anche quella parte di francese che gli consentiva di non dover ridare l'esame e su questo credo che torneremo perché tale regolamento, nella versione su cui non siamo d'accordo, prevede un esame di francese dato una volta per tutte, ma diventerebbe iniquo quell'esame perché quel francese sarebbe spendibile anche per i concorsi a tempo indeterminato, il che creerebbe una speculazione fra lavoratori, ingiusta, dovendo tutti partire dallo stesso piano. Credo quindi che una prima cosa positiva sarebbe il francese, perché paradossalmente qualcuno viene "segato" al francese dopo che 2 anni prima il francese lo aveva superato: questo sarebbe un primo elemento, un secondo elemento è quello di scegliere nel novero dei 200 e qualcosa lavoratori a tempo determinato che sono gli assistenti agli handicappati, gli assistenti alle mostre e gli assistenti ai castelli e immaginare un rientro ragionevole, con la predisposizione di concorsi (però ripeto devi sempre fare 50+50 per poterli fare... altrimenti rientri nell'effetto sentenza Corte costituzionale sui dipendenti dell'Agenzia del lavoro quando abbiamo cercato di stabilizzarli tutti assieme). È del tutto evidente che avremmo veramente bisogno di una persuasione morale nei confronti del Ministero dell'economia, perché - per un attimo vorrei spogliarmi da una logica esclusivamente di maggioranza ed opposizione -, se scendiamo al di sotto di certi numeri di stabilizzazione, ossia immaginiamo di poterne stabilizzare 15 all'anno, che vuol dire che ci metti una dozzina di anni a stabilizzarli tutti, secondo me crei una guerra fra poveri, ossia si crea una competitività interna talmente esacerbata da essere palesemente nociva. Il numero di persone da poter stabilizzare, se lo Stato ci autorizzasse, quindi dovrebbe essere congruo per poter chiudere l'operazione in un quinquennio, altrimenti trovo che è meglio andare avanti così, piuttosto che creare una situazione in cui ne fai contento 1 e ne scontenti 9, perché si crea al loro interno una lotta feroce, tenendo conto che tu già devi mettere il 50% di riservati, il che significa che il 50% si vede passare davanti un 50% di persone che fino a quel momento non hanno fatto quel lavoro. Trovo che il tema vada trattato, come penso sia serio fare, con la trattativa contrattuale con un "memorandum" con i sindacati, dopodiché credo che questa non sia la battaglia del Presidente Caveri, o del Consigliere Sandri, o della Consigliera Squarzino, ma è un problema di interlocuzione con il Governo, problema che, a mio avviso, non è semplice, ma è vero che dobbiamo fare presente l'iniquità di una richiesta generalizzata di stabilizzazione, che emerge prepotentemente dalla finanziaria di quest'anno, con difficoltà reali di poterlo fare, per cui nella sanità si può fare perché c'è pianta organica, è previsto dal contratto nazionale. Chi verrà stabilizzato nella sanità allora non è che verrà stabilizzato perché l'Assessore Fosson è buono e il Presidente Caveri è cattivo, ma perché lì i meccanismi sono previsti dal contratto che consentono di poter fare questa stabilizzazione, mentre noi siamo in difficoltà tecnica e operativa. Se sforassimo, non ci approverebbero il Patto di stabilità, con tutte le conseguenze gravissime che potremmo avere derivanti dal fatto che quest'anno il Patto di stabilità lo firma il Dott. Bieler e lo firma il Presidente Caveri, ossia da quest'anno chiedono una dichiarazione nostra per cui chi sbaglia paga anche in termini patrimoniali. Il Patto di stabilità, se già negli anni passati andava misurato con molta attenzione, quest'anno la coppia suddetta lo firma e quindi c'è maggiore responsabilità nello stare dentro i paletti.
Presidente - La parola al Vicepresidente Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Il Presidente Caveri è un abile provocatore, ma non è che ci caschiamo, fra l'altro non ci sarebbe dispiaciuto che la UIL ci avesse suggerito una proposta del genere, perché ci avrebbe agevolato nel lavoro. La tranquillizziamo, non arriva un suggerimento dalla UIL e neppure da altri sindacati. Se c'è una similarità nel testo, evidentemente è la UIL che ha copiato da noi, quindi rivendichiamo i diritti di autore.
Presidente - Pagina 68: la parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Solo una rapida informazione, a cosa si riferisce "Spese sul Fondo unico aziendale", il capitolo 39020.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - Questo capitolo accoglie la previsione del trattamento accessorio del personale non dirigenziale e sono diversi dettagli: sono il dettaglio 9225, indennità accessorie diverse al personale della categoria addetti ai servizi della Regione; il dettaglio 9226, indennità per il miglioramento dei servizi dovuto al personale della categoria addetti ai servizi della Regione; il dettaglio 9227, salario di risultato al personale della categoria dell'Amministrazione regionale; dettaglio 9232, indennità di trasferta; dettaglio 10434, risorse disponibili per gli incarichi delle posizioni di particolare professionalità. Sono un insieme di trattamenti accessori che sono strettamente legati al contratto dei dipendenti della Regione.
Presidente - Pagina 69: la parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Qui era per identificare - adesso non saprei quale fra il 54700, 54701 e 54705, ma credo il 54705 - quale era il fondo su cui gravano le spese relative al personale che è stato integrato in base alla legge del 2005: quelli che seguono il periodo di mensa dei ragazzi, eccetera, quale di questi 3 era il fondo a cui si attingeva per poter utilizzare quel personale.
Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Viérin Laurent.
Viérin L. (UV) - Se non ho capito male, si riferisce ai fondi previsti per la legge n. 18, quindi capitolo 54705, finanziamento di fondi per la retribuzione delle attività aggiuntive, difatti è citata anche la legge.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Su questo tema non abbiamo presentato degli emendamenti alla finanziaria, ma ci riservavamo di porre un problema che volevamo affrontare nelle prossime settimane: quello dell'insegnamento dell'educazione fisica nella scuola elementare, insegnamento che in questo momento non viene fatto da personale specializzato, ma dagli insegnanti di scuola elementare. Vorremmo capire se le modifiche che vorremmo apportare con il coinvolgimento degli insegnanti di educazione fisica dovevano far riferimento a questo capitolo.
Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Viérin Laurent.
Viérin L. (UV) - Per quanto riguarda la questione tecnica, verificheremo; per quanto riguarda invece la questione di sostanza, non è esattamente corrispondente al vero quello che lei dice, perché a partire da ottobre abbiamo lanciato un "appel à candidature" per 3 giovani laureati in scienze motorie, che sono stati selezionati e sono andati a coprire nella scuola di base l'insegnamento delle scienze motorie. È stato un avvio sperimentale, nel senso che la decisione di impegnare risorse sia da un punto di vista finanziario che umano con la previsione di 3 unità è l'inizio di questo iter, perché crediamo che la carenza della scienza motoria nella scuola di base derivi dalla mancanza di formazione dei nostri insegnanti, che non hanno gli strumenti per poter dare un'educazione fisica adeguata. Queste 3 figure che sono state selezionate e che sono già operative nella scuola di base sono di supporto nell'insegnamento della scienza motoria; ripeto: è l'inizio di un iter che è stato avviato in modo positivo e che potrà essere implementato sia come risorse finanziarie, sia come numero di unità.
Presidente - Pagina 70.
Pagina 71: la parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Capitolo 55900: vedo che c'è una diminuzione per le spese di formazione e l'aggiornamento culturale del personale dirigente e docente, poi nel triennio c'è un'ulteriore diminuzione, passiamo dall'assestato 395.560 a competenza 348.000, poi, nel 2009, 328.000 e, nel 2010, 328.000; è poco e addirittura viene ridotto.
Presidente - La parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Assessore, la domanda è: per quale motivo? Il sottoscritto, conoscendo il mondo della scuola e sapendo della necessità di formazione, addirittura dall'assestato di 395.560 euro si passa alle competenze 348.000, poi competenze 2009 328.000 e competenze 2010 c'è un'ulteriore diminuzione; per l'anno prossimo c'è una diminuzione e un'ulteriore diminuzione per il biennio successivo.
Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Viérin Laurent.
Viérin L. (UV) - La riduzione è ipotizzata in quanto di fatto l'unica procedura ipotizzabile è quella per il concorso ispettivo per dirigente tecnico, quindi c'è in previsione una diminuzione.
Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Viérin Laurent, per completare la risposta.
Viérin L. (UV) - Nel 2008 aumenta perché questo incremento è necessario per completare la partecipazione di tutte le istituzioni scolastiche di base alla formazione in Francia, nonché agli "stages" individuali per gli insegnanti della scuola superiore; dopodiché tale incremento per quest'anno non sarà più necessario negli anni prossimi, nel senso che la formazione sarà espletata e l'importo non sarà più necessario di essere impegnato.
Presidente - La parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Assessore, non ho capito bene; sto dicendo che abbiamo 20 milioni di euro per la formazione professionale in generale, diciamo pure che non c'entra niente con la formazione e l'aggiornamento culturale degli insegnanti, sto dicendo che, per quel che conosco io del mondo della scuola, sono pochi questi soldi, addirittura nel triennio vanno in diminuzione.
Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Viérin Laurent.
Viérin L. (UV) - Cercherò di essere più chiaro: forse, rapportata ad altre cifre, tale cifra può sembrare irrisoria, ma questa è la cifra che è stata ipotizzata per la formazione in ambito francofono priorità dell'Assessorato dei nostri docenti. In ambito francofono il completamento della parte inglese è ad esaurimento, la parte francofona che è iniziata lo scorso anno... in assestamento avevamo aumentato la cifra perché c'era stata un'esigenza da parte dei nostri docenti di formarsi in Francia. Quest'anno abbiamo ulteriormente incrementato, ma, una volta completato il ciclo di formazione, diminuirà di nuovo negli anni a venire. L'altro pezzo è quello a cui si riferiva la collega Squarzino, che è quello dei dirigenti scolastici.
Presidente - Pagina 72: la parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Qui credo che siano, in particolare il capitolo 38950, i fondi per i cosiddetti "cantieri forestali", sentieristica e vari tipi di interventi per gli operai forestali. Volevo capire se in tale stanziamento era prevista la continuazione, così come era stato fatto in questa stagione 2007, di quell'esperimento di cantieri speciali per il recupero della disoccupazione in media e bassa Valle. Ricordo che, a causa della chiusura della "Tecdis" e di alcune altre aziende, erano stati fatti alcuni interventi, una parte nella sanità, ma credo che non c'entri con questi capitoli, e una parte nei cantieri forestali e sono state attivate una ventina di persone. Volevo sapere se era stata prevista la continuazione anche per quest'anno di quell'esperimento e se comunque in questa cifra, al di là dell'aggiornamento per il contratto collettivo di lavoro, si prevedeva quest'anno lo stesso numero di operai forestali dello scorso anno o se c'erano delle modificazioni in materia.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Sullo stesso capitolo volevo capire se questo punto faceva ancora parte del programma di maggioranza, in quanto quel programma aveva individuato 5 anni fa come uno dei punti qualificanti quello di costituire un'agenzia che prendesse in proprio tutti questi lavori, in modo da togliere alla Regione un'attività di gestione diretta del personale. Volevo capire se tale progetto è stato rinviato o se questi soldi saranno utilizzati nel corso del 2008 per trasferire in un'agenzia questo personale a cui affidare la gestione del territorio.
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Penso che i capitoli che vanno dal 38380 al 42365 meritino qualche considerazione politica e meriterebbero anche una valutazione politica da parte dell'Assessore Isabellon, perché ci sono diverse filosofie per affrontare i problemi del lavoro e delle opere pubbliche. Abbiamo sentito poco fa come dai banchi della Sinistra si fosse alzata chiara e forte la rivendicazione di quella stabilizzazione dei rapporti di lavoro precari che già la scorsa finanziaria del "Governo Prodi" aveva teorizzato senza riuscire a concretizzare. Pensiamo che vi siano 2 strade per affrontare l'argomento della precarietà nel lavoro e, rispetto alla stabilizzazione che va ad incrementare spesso a dismisura gli organici, dando delle risposte che sono funzionali in particolare ad elementi che hanno la caratteristica degli ammortizzatori sociali, non tanto di quelle che sono le funzioni di istituto, pensiamo che spesso bisognerebbe avere il coraggio di fare dei passi indietro. Non possiamo non evidenziare su questi capitoli come ormai da decenni rimanga immutata una gestione che precede di parecchio quei vincoli del Patto di stabilità al quale faceva riferimento il Presidente Caveri. Pensiamo che il Patto di stabilità in questa vicenda non c'entri nulla e non c'entra nulla per un motivo molto semplice: non si tratta semplicemente di sanare una situazione recente, si tratta di avere il coraggio politico di abbandonare quella strada che abbiamo chiamato del ricatto al lavoro nei confronti di centinaia e centinaia di persone che arrivano a 50 anni e poi vanno in pensione, senza mai aver avuto la possibilità di avere non dico un rapporto stabile, ma di capire cosa avrebbero fatto da grandi.
La nostra regione è una regione boscata, diceva oggi l'Assessore Marguerettaz che il Trentino ha una situazione completamente diversa da quella valdostana e fra le varie diversità citava la situazione montana, in effetti le montagne dell'Alto Adige sono montagne spoglie, che hanno una forestazione diversa e minore rispetto alla forestazione valdostana. Paradossalmente in questa Regione imprese private che facciano forestazione (sto parlando non di ettari in assoluto: sto parlando di proporzioni, le nostre montagne hanno una vegetazione che arriva a quote maggiori rispetto a quella delle alpi del nord-est) si contano sulle dita di una mano e questo perché? Perché la forestazione per massima parte è demandata all'ente pubblico. È evidente che la forestazione che è effettuata dall'ente pubblico sottrae spazi al privato, nel fare questo fa quello che il privato potrebbe fare ed è evidente che, pur nella flessibilità che contraddistingue il settore privato, le imprese private nel momento in cui si consolidano hanno uno "zoccolo" duro di manodopera ed è una manodopera che risponde a determinati requisiti di mercato, la gestione invece prevalente delle opere di forestazione attraverso i cantieri forestali impedisce quella crescita in concorrenza di professionalità nel settore privato. Ecco perché ci piacerebbe avere un suo commento su tale materia, perché su questo argomento la vostra maggioranza più volte ha teorizzato la necessità di superare tale gestione. Mi sembra di capire, leggendo i capitoli che stanno alle pagine 72-73, che la legislatura si concluderà senza aver dato nessun segno né concreto, né simbolico a quella inversione di tendenza che da 5 anni andate a reclamare ad ogni bilancio. Prendiamo atto perciò che viene perpetuato questo tipo di sistema e vorremmo capire se è l'impossibilità politica di procedere a quella riforma che a più riprese avete annunciato, senza mai averla concretizzata.
Presidente - La parola all'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Isabellon.
Isabellon (UV) - Inizierei con la richiesta di chiarimenti del collega Sandri in merito all'inserimento nell'ambito di questo capitolo 38950 dell'"iniziativa Tecdis". Evidentemente tale iniziativa è stata messa in atto nel 2007 ed è ancora oggetto di valutazione perché, a fronte di un'ipotetica adesione di un numero massimo di 40 soggetti, alla fine si è concretizzata con un'adesione più limitata di 12 figure che hanno svolto un lavoro soddisfacente per quel che riguarda l'attività effettuata. In questo capitolo non ritroviamo tale iniziativa in quanto era un'iniziativa specifica, messa in piedi con l'organizzazione da parte dell'Agenzia del lavoro nell'ambito di un inserimento di tali figure nel mondo del lavoro: questo non significa che alcuni soggetti che hanno partecipato a tale iniziativa non possano, nell'ambito del "turnover", essere inseriti nella normale attività di cantiere nel momento in cui se ne presentasse l'opportunità. Potrei elencare tutte le voci che compongono questo capitolo: si va dal pagamento delle retribuzioni agli addetti alla prevenzione e spegnimento degli incendi, al pagamento delle retribuzioni per le varie attività di forestazione, piante monumentali, castagneti da frutto, vivai forestali, sentierazione, assestamento forestale, retribuzioni per il miglioramento dei sentieri a carattere regionale; previsioni per il TFR, per fauna ed edilizia forestale, servizio sostitutivo di mensa del CRER, spese per retribuzioni al personale addetto agli interventi di ripristino e pulizia di aree naturali o degradate - questo lo dico per anticipare una risposta che dovrò dare al collega Frassy -, ancora: Fondo per addetti idraulico-forestali con contratti di lavoro a tempo indeterminato, rimborso spese vive di trasferta addetti idraulico-forestali, spese per retribuzioni Piano straordinario attività cantieristiche... tempo determinato e indeterminato, quindi abbiamo tutto il comparto, lo riprendo dopo quando rispondo al collega Frassy. Qui abbiamo tutte le normali attività che in questi anni sono state organizzate e c'è una prosecuzione sullo storico anche come mole di attività, come piano lavori e anche, si intende, come numero di figure interessate, naturalmente fatto salvo il "turnover" che in questi anni è stato garantito. Per quel che riguarda il discorso agenzia, qui non compare in questo caso nessun altro tipo di organizzazione rispetto a quella dell'anno precedente e questo vale anche sulla programmazione triennale, perché, se dovesse intervenire una modifica in questo senso, ci sarebbe un adeguamento anche per quel che riguarda la suddivisione delle voci.
Arrivando alle richieste del collega Frassy, semplicisticamente si pensa agli impiegati e operai forestali riferiti alle foreste, in realtà non è così perché c'è una diversificazione di attività per cui l'aspetto forestale è quello meno numericamente interessato, perché la mole di attività che vengono intraprese sul territorio, basta vedere il piano lavori che passa in questo Consiglio, si riferisce principalmente alla sostituzione di operazioni che storicamente venivano svolte nell'ambito della manutenzione del territorio, quindi tutta la parte sentieristica: dai sentieri di fondovalle agli intervallivi, alle alte vie, ai paravalanghe, poi c'è tutto l'aspetto degli interventi di regimazione delle acque, gli interventi idraulico-forestali.
Nel campo forestale l'aspetto più interessante è quello legato ai "bûcherons", che in questo caso bisogna dire non hanno un'attività di concorrenza con quello che viene svolto dalle... il collega Frassy diceva numericamente limitate imprese che operano nel settore, in quanto tali attività hanno uno scopo più che altro di valenza di mantenimento del territorio e, vista la tipologia dei nostri boschi, che sono boschi più di protezione che non di produzione rispetto ad attività di valenza più prettamente economica, l'attività delle imprese che operano nel settore riguarda principalmente gli interventi post incendio e qui in effetti non sono tanto i nostri cantieri che intervengono quanto delle iniziative legate a degli appalti a cui concorrono tali imprese, in questo caso vi sono interventi di maggiore rilevanza dal punto di vista dell'attività. Aggiungo che le imprese private molto spesso nascono da soggetti che si sono professionalizzati nell'ambito dell'attività dei nostri "bûcherons": questo è un aspetto importante perché si vanno a creare delle figure che poi si mettono in competizione e svolgono tale attività come attività privata, non avrei altro da aggiungere.
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Brevemente. Prendiamo atto di questa sua motivazione, Assessore, che è una giustificazione di capitoli di bilancio che, per certi versi, smentiscono un'impostazione non ragionieristica, ma politica. Quando lei dice che le opere prevalenti sono la sentieristica, la pulizia dei boschi, i paravalanghe, non dice nulla di più di quello che, spostando l'attenzione dall'ambiente montano, accade sulle strade regionali. Paradossalmente è come se pensassimo di poter gestire gli asfalti, la segnaletica e tutte quelle manutenzioni che vengono fatte sulle strade regionali con una squadra interna di precari assunti direttamente dall'Amministrazione. Le manutenzioni sulle strade regionali vengono fatte con il meccanismo dell'appalto, lo stesso meccanismo potrebbe trovare ampia soddisfazione sulla gestione dei sentieri, dei paravalanghe, della pulizia dei boschi, perciò noi prendiamo atto di questa sua giustificazione, ma consideri anche che quanto lei ha detto e che noi condividiamo... la funzione di protezione, piuttosto che di produzione dei boschi, potrebbe portare ad un'altra considerazione: la considerazione è quella di capire se non vi siano i presupposti per integrare quel reddito spesso non soddisfacente dei nostri contadini, che spesso ricorrono a quei sussidi spesso contestati dalle normative europee e che forse potrebbero trovare un coinvolgimento attivo, operativo e produttivo nella gestione di queste situazioni. La scommessa è quella in parte di stabilizzare, in parte di demandare all'impresa privata la gestione di tali situazioni e in parte di coinvolgere gli agricoltori, coloro che traggono il proprio reddito dalla gestione dell'agricoltura e di tutto quello che può essere l'indotto e che afferisce all'agricoltura. È questa la scommessa che avete perso, ora lei la giustifica dal punto di vista contabile ma, dal punto di vista politico, è ingiustificabile, è un sistema che non regge e che alla lunga non produce nulla se non un rapporto che ha più un tornaconto politico di quanto non sia il tornaconto funzionale della gestione stessa, perché i suoi predecessori hanno dovuto riconoscere dati alla mano che la produttività di questi capitoli arriva al 25% rispetto alle risorse investite, perché le stesse risorse investite nel privato darebbero un risultato 4 volte maggiore o, se preferisce, 4 volte inferiore rispetto ai costi. Se la risposta è quella che svolgete un'azione di ammortizzatore sociale, perciò le dico che ci sono altri strumenti per gestire gli ammortizzatori sociali e, se così fosse, bisognerebbe codificare delle situazioni in trasparenza. Se qualcuno mi dice: "abbiamo delle professioni che sono tipicamente invernali e dobbiamo andare a creare la compensazione nel momento della stagione morta rispetto all'inverno attraverso i cantieri forestali", gli dico: va bene, ma a quel punto codifichiamo una norma trasparente che faccia sapere chi ha diritto ad accedere a determinate funzioni e in virtù di quali ragionamenti, che possono essere anche di ammortizzatore sociale, ma in un'ottica di trasparenza e di chiarezza e non - come adesso - in un'ottica di monopolio pubblico di questo comparto, un comparto che gestito in maniera diversa potrebbe dare risultati maggiori.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Non ho ben capito da parte dell'Assessore al quale chiedo su un punto di essere più preciso. Non mi ha risposto mi sembra sulla continuità rispetto ai numeri dello scorso anno, ossia se ci sono fondi disponibili, tenuto conto che c'è stato un aumento del contratto di lavoro, per avere per quest'anno, al di là della "questione Tecdis", uno stesso numero di cantieri forestali aperti e quindi di occupazione. Volevo rispondere al collega Frassy sulla sua concezione dei cantieri forestali, che può essere in parte sposabile, nel senso che dal sistema attuale di gestione diretta alla gestione affidata ad un'agenzia sarebbe un passo avanti indubbio. Bisogna tener conto che il lavoro che viene fatto da questi cantieri forestali è un lavoro che difficilmente si collega con il lavoro dell'agricoltore e di più con quello del manutentore del territorio, con tutta una serie di specificità rispetto a costruire muri... Ho l'impressione che sia uno di quei settori su cui non si possa fare affidamento all'iniziativa privata solo perché questa non ha margini su tale settore, quindi diventa un servizio che la Regione fa al territorio, all'agricoltura e al turismo e quindi all'utilizzo di questa viabilità montana, e alla società. Rientra quindi pienamente in quelle strutture che nulla hanno a che vedere con il libero mercato. Forse quello che lei dice può valere per quanto riguarda la gestione dei boschi ed è forse uno dei motivi per cui le imprese valdostane private di lavorazione dei boschi hanno delle difficoltà, trovandosi appunto un concorrente pubblico che non ha vincoli di bilancio e può lavorare a qualunque costo.
Presidente - La parola all'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Isabellon.
Isabellon (UV) - Per chiarire meglio 2 passaggi: in merito al garantire la continuità sia a livello occupazionale che operativo, questo è garantito nell'ambito delle cifre stanziate in bilancio, perché tengono conto del contratto che, fra l'altro, in questi giorni è stato firmato anche per quel che riguarda l'integrativo regionale. In merito invece alle situazioni di integrazione di reddito per chi opera sia nel campo dell'agricoltura che del turismo, sicuramente, essendo queste attività molto collegate con il territorio, soprattutto nelle vallate abbiamo spesso delle attività che si integrano fra di loro, perché chi lavora per un certo periodo dell'anno negli impianti di risalita, nel periodo estivo opera nei nostri cantieri. Questo ha lo scopo di mantenere sul territorio le figure che molto spesso dovrebbero andare a cercare occupazione altrove, questo ruolo viene svolto storicamente da questo tipo di attività in maniera decente. La stessa cosa vale per l'agricoltura, evidentemente all'inizio questi cantieri erano nati più legati all'agricoltura che non all'attività turistica, ma tale possibilità di integrazione di reddito per chi opera in agricoltura viene svolta da queste attività.
Rimane un'ultima considerazione legata alla stagionalità di queste attività, perché la maggior parte di tali attività sono di tipo stagionale, quindi il tempo determinato è legato al fatto che per la maggior parte di queste attività non sarebbe possibile avere una continuità nel periodo invernale per la tipologia di interventi che in questo modo vengono realizzati: questo è un aspetto da prendere in considerazione anche quando si parla di regolarizzazione per un discorso di tempo indeterminato, perché storicamente è stato così e fatto salvo il "turnover" così rimane. Anche per quel che riguarda il tempo indeterminato, spesso c'è necessità di figure che durante l'inverno continuano ad operare per preparare il materiale e le attrezzature per le aree picnic e i magazzini, ma non si potrebbe garantire per tutti coloro che operano nel settore.
Presidente - La parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Siccome abbiamo parlato di filosofia del comparto e io ho lavorato 2 anni alla forestale per maturare il diritto di poter andare in pensione e vista l'età non mi prendevano da nessuna parte, dobbiamo stare attenti perché, quando si parla di privatizzazione del comparto, ricordo che quel comparto è nato per dare lavoro a chi ne aveva bisogno. Quel comparto è nato per prendere persone che arrivano a 40-50 anni di età e non trovano più lavoro da nessuna parte. Che poi vada rivisto e che venga gestito dal pubblico o da un'agenzia... in ogni caso chi lo gestisce lo deve gestire con quelle caratteristiche. Può darsi che adesso il sistema sia "imbalsamato", occorra diversificare e creare più mobilità, ad esempio nel periodo invernale con la coltura in serre si potrebbe garantire il reddito alla manodopera femminile durante tutto l'anno, ma stiamo attenti che questo non è comparto da privatizzare. Non è una questione di tipo ideologico, ma è un "polmone" per dare lavoro a chi non trova lavoro da nessun'altra parte.
Presidente - Pagina 73: la parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Solo per avere 2 piccole spiegazioni sui capitoli 42365 e 51460, occupati nel settore agricolo, volevo sapere se rientravano nei cantieri forestali o se erano altri dipendenti, e gli operai addetti agli interventi di programma in amministrazione diretta se anche questi facevano parte dei cantieri forestali o erano degli operai di altri settori.
Presidente - La parola all'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Isabellon.
Isabellon (UV) - In merito al capitolo 42365, "Spese per il personale assunto con contratto aziendale degli impiegati ed operai forestali dipendenti della Regione autonoma Valle d'Aosta occupati nel settore agricolo", in questo caso attualmente nel settore agricolo, quindi nel Dipartimento agricoltura, operano a tempo indeterminato 1 operaio e 36 impiegati, di cui 7 part time a tempo determinato, 6 operai e 8 impiegati, di cui 21 unità sono state trasferite dal 1° ottobre 2007 all'AREA, quindi operano nel Dipartimento Agricoltura.
Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.
Cerise (UV) - Questi sono gli operai che lavorano presso i cantieri dei lavori pubblici, sono una novantina di operai credo, sono questi addetti... non ho capito, questi dovrebbero gravare sulla finanza locale... sono sempre stati lì...
(interruzione del Consigliere Sandri, fuori microfono)
... questi sono i contratti...
Presidente - Pagina 74: la parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Ringrazio l'ex Assessore Lavoyer che mi ha spiegato più sinteticamente e con più efficacia il problema, perché, se aspettavo l'Assessore Cerise, diventavo vecchio! Il problema qui è la spesa per il funzionamento dell'Ufficio di rappresentanza di Bruxelles, c'è una riduzione prevista nel 2009-2010, vuol dire che si tolgono ulteriori risorse, forza lavoro, capacità all'Ufficio di Bruxelles? Nella nuova struttura chi ci andrà?
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - Non paghiamo più l'affitto perché compriamo la nuova sede. Lei sa che c'è nella parte normativa della finanziaria l'impegno per l'acquisto della sede per 2,2 milioni, quindi la differenza sta nell'affitto, le darò una nota domani mattina.
Presidente - Pagina 75: la parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - In questo capitolo 20481: "Spese di manutenzione e gestione del sistema informativo regionale"... lo scorso anno avevo sollevato il problema della spesa eccessiva, quest'anno nel corso dell'anno abbiamo sollevato diverse volte la questione dell'"open source". Se proiettiamo per il 2009 e il 2010, vediamo la stessa cifra e addirittura in aumento: questo significa che l'"open source" non va a regime, non risparmiamo dei quattrini, non dobbiamo più non pagare più dei canoni e dei contratti, volevo sapere se è una ripetizione in automatico e non ha tenuto conto di questa cosa o se 15 giorni fa mi ha raccontato una "bufala", dicendomi che alla fine dell'anno la sperimentazione sarebbe terminata...
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Vorremmo qualche delucidazione su capitolo 33000, dove c'è una previsione di 1.153.000 euro per l'acquisto di autovetture. Ci sembrava che nel piano da lei predisposto 2 anni fa vi fosse stata un'indicazione, che era quella di ridurre gli acquisti per utilizzare formule diverse che erano quelle del "leasing" delle autovetture. Questo capitolo fa riferimento all'acquisto e le evidenzio che non è l'acquisto di automezzi, che è nel capitolo successivo, ma di autovetture nonostante l'indicazione anche ad uso promiscuo, comunque sia è curioso notare come nella successione del triennale 2009-2010 il capitolo precipiti a 292.000 euro e si impenni rispetto ai 597 dell'assestato ad una cifra pressoché doppia nella competenza del 2008. Vorremmo capire cosa c'è dietro questa indicazione contabile soprattutto dal punto di vista delle esigenze del parco auto. Pensavamo che nell'ambito delle riflessioni sulla riduzione dei costi della politica vi fossero anche le auto blu o forse metallizzate, perché nella nostra Regione le auto sono più metallizzate che blu, invece notiamo che c'è un raddoppio delle previsioni scorse.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Mi riaggancio alla domanda fatta dal collega Frassy, nel senso che i capitoli 33000 e 33005 hanno uno strano andamento inverso, nel senso che uno ha una grossa spesa nel 2008, mentre l'altro cresce notevolmente fra il 2008 e il 2009. Volevo sapere se c'era un'intersecazione fra questi 2 capitoli relativa al tipo di acquisti che si fanno. La seconda cosa: se era compreso all'interno di questo fondo speciale per il 2008 l'acquisto di un po' di "Panda 4x4" da dare ai tecnici dell'Amministrazione regionale, in particolare del suo Assessorato, così vanno più rapidamente a fare i rilievi per i mutui regionali e magari si riducono i tempi per la loro erogazione.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Sempre sul capitolo 20481 volevo chiedere alcune informazioni oltre a quelle del collega Sandri: la prima, se questo è l'unico capitolo oltre al capitolo 20490 che contiene le risorse per il Piano regionale di informatica; seconda, se in questi mesi da luglio, quando abbiamo approvato il piano ad adesso, si è intravisto qualche movimento e qualche minimo risultato che riguarda 2 elementi: semplificazione di procedure, risparmio di personale perché, nel momento in cui si introducono delle procedure informatiche, dovrebbero risultare non più necessarie tutte quelle ore di tempo per le varie procedure. Infine se è prevista la valutazione in itinere dei vari obiettivi di questo piano triennale.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Partirei da questa ultima domanda per poi esaudire la richiesta del collega Bortot. La previsione della spesa del Dipartimento del sistema informativo è di 26,647 milioni, 12,077 milioni di spese correnti e 14,57 per spese di investimento. Abbiamo preso lo spunto dal capitolo 20481, che è di 7,52 milioni, però in realtà gli altri capitoli sono il 20467, 20468, 21870, 21880, che sono tutti quelli che formano l'obiettivo programmatico 2.1.5 a pagina 113, che è "Programmi di informatizzazione di interesse regionale", invece quelli che completano le cifre che ho detto prima sono il capitolo 20481 per 7,52 milioni e spese di telefonia fissa, mobile e trasmissione dati che è il capitolo 20470 per 3,483 milioni.
Per quanto riguarda il capitolo 20481, è un capitolo che ha una sua articolazione, dove abbiamo la manutenzione e gestione dei sistemi di comunicazione, abbiamo su questo una previsione di 2,250 milioni, abbiamo la manutenzione e gestione di sistemi di "office automation" che ha 1,7 milioni del 2008, la manutenzione e al gestione del sistema centrale che è di 1,140 milioni, abbiamo poi la manutenzione delle procedure applicative per 1,1 milioni, in questo capitolo abbiamo ancora i servizi per le carte a microprocessore per 300.000, la manutenzione e gestione di beni ICT anche in ambito "Vinces", manutenzione e assistenza del SIUP, manutenzione e gestione dei sistemi multimediali e telematici. Qui c'è tutto un intervento articolato sia del sostegno dei sistemi che di tutta l'attività accessoria che abbiamo.
Collega Squarzino, lei mi chiede se è prevista una diminuzione di personale; rispetto a tale intervento, abbiamo il mantenimento per tali capitoli dello stato in essere, dopodiché lei sa bene che, agendo sull'automazione, possiamo avere 2 risultati o un "mix" di questi 2, ossia la diminuzione di personale da un lato, nel senso che, se facciamo in modo informatico con dei supporti informatici lo stesso mestiere, dovremmo avere meno personale, oppure con lo stesso personale facciamo delle cose più approfondite e diamo un servizio migliore e più approfondito. Siccome le richieste oggi sono sempre più dettagliate, probabilmente questo stato di informatizzazione ci permette con lo stesso personale di assolvere a tutte quelle attività che ci vengono chieste anche in più.
Rispetto alla valutazione sull'"open source", continuo a dire quello che ho detto, ma rispetto a questo credo che il suo collega Venturella possa darle dei suoi pareri, perché l'"open source" su alcuni argomenti è una cosa positiva, meritevole di sperimentazione in quanto genera dei risparmi, mentre ci sono altri servizi che non sono ancora maturi per l'"open source". Come scelta, ripeto, vanno testate e vanno fatte le cose; quindi noi ci siamo sull'argomento, non è solo una cosa "di facciata", lo stiamo facendo. È un modo per risparmiare a volte, perché ci sono poi delle necessità di implementare i vari linguaggi che possono poi essere portati a patrimonio solo dopo investimenti importanti, perché devono "dialogare" le cose. È una scelta che non può essere fatta in solitudine dall'Amministrazione regionale, perché se poi il Ministero o altri enti dialogano con linguaggi diversi, noi abbiamo fatto una scelta monca: ecco perché dobbiamo raccordare questa nostra sperimentazione con la sperimentazione che si fa a livello italiano, non è il discorso della piccola parrocchia che si organizza il suo lavoro, ma dobbiamo dialogare con degli enti che hanno un orizzonte più ampio del nostro, non ho risposto ai Consiglieri Sandri e Frassy...
(interruzione del Consigliere Bortot, fuori microfono)
... noi siamo dietro di loro, veda lei, lei cambi la prospettiva e vedrà che siamo davanti. Scherzo, ma non credo che l'Amministrazione regionale sia seconda al Parlamento, piuttosto che alla sperimentazione... ci possono essere dei settori che possono avere delle... ma non è così.
Per quanto attiene i 2 capitoli sulle richieste degli automezzi e autoveicoli: 33000 e 33005, abbiamo, per quanto concerne gli automezzi, ossia quelli tecnici, la componente professionista del Corpo dei vigili del fuoco di 186.000 euro...
(interruzione del Consigliere Frassy, fuori microfono)
... me lo ha chiesto il Consigliere Sandri, mi sono confuso, guardavo la "cosa rossa" in modo sbagliato... allora 186.000 la componente professionista dei vigili del fuoco e 350.000 la componente volontaria, il Dipartimento delle risorse naturali 37.000 e 206.000 il Dipartimento opere pubbliche ed edilizia residenziale.
Per quanto attiene le "Panda" per i mutui, predisporremo una deliberazione quest'anno, quindi daremo ampia soddisfazione, anzi, quando adotteremo la deliberazione, diremo che, in virtù dell'intervento del Consigliere Sandri, doteremo l'Assessore Cerise di una flotta di "Panda"!
Il capitolo 33000 ha un elenco di 1,153 milioni per la sostituzione dell'attuale flotta, c'è un elenco molto articolato di richieste; dico che queste sono le richieste, ma ci sarà un ulteriore approfondimento perché nell'ambito del bilancio di gestione tali capitoli non vengono assegnati ai singoli dirigenti, ma rimane la competenza della Giunta, in modo tale che si possano fare tutte le valutazioni del caso. Non vi è quindi un automatismo che con un provvedimento dirigenziale potrà sostituire, ma ci sarà una previsione finanziaria che rimane in capo alla Giunta e la cui esecuzione effettiva dipenderà da una deliberazione dell'Esecutivo. La "parte del leone" rispetto a questi valori è sicuramente la sostituzione di autovetture nell'ambito del Corpo forestale per 300mila euro e di 108mila nel Dipartimento agricoltura, poi abbiamo la Direzione viabilità con altri 300mila, 150mila nel Dipartimento territorio e ambiente e 65mila nella componente professionista dei vigili del fuoco. Tutta una serie di automezzi quali quelli di rappresentanza sono stati non acquistati, ma sono le famose auto blu, queste non sono auto blu, sono prese con contratti di noleggio: non è un "leasing", è un nolo.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Era solo una domanda a conclusione dell'intervento dell'Assessore sulla questione di informatica. Intanto volevo ringraziarlo dei dati forniti, ma, rispetto al personale, lei ha detto che bisogna vedere, può darsi che questo personale sia utilizzato in modo diverso, è un'ipotesi interessante, ma la mia domanda è: nel lavoro che avete iniziato di analisi dei carichi di lavoro del personale come vi collocate rispetto a questo processo di informatizzazione?
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Qui abbiamo come obiettivo quello dell'efficienza, ma le faccio il caso che non era una frase... ma era una frase con una sua applicazione... ad esempio, nella logica delle attività del mio Dipartimento, nell'ambito dei mandati elettronici, con questa operazione svolgiamo lo stesso lavoro che svolgevamo prima, ma diamo una risposta più immediata all'utenza, dando una disponibilità delle risorse accorciando i tempi, i tempi di attesa vengono diminuiti...
(interruzione della Consigliera Squarzino Secondina, fuori microfono)
... più che altro lavoriamo in maniera diversa, quindi è la qualità del servizio che è migliorata. L'analisi dei carichi di lavoro non può essere fatta in un momento e poi abbandonata, ma è continuamente da aggiornare. Le ricordo che, quando siamo in un momento di passaggio come questo, molte volte si sovrappongono, quindi paradossalmente l'informatizzazione i primi anni addirittura aumenta il carico di lavoro, perché vanno di pari passo entrambi i processi e prima che la cosa dia dei risultati concreti passa un certo tempo.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Tre piccole osservazioni. L'Assessore Marguerettaz è da lodare quando annuncia l'acquisto delle "Panda 4x4" per i Servizio mutui dell'Assessorato dei lavori pubblici, non c'è bisogno di citare niente e nessuno perché il merito è vostro e di questo mi compiaccio, però dice una cosa erronea quando dice che non siamo secondi a nessuno sull'"open source". Siamo ormai verso il fondo della classifica, in particolare siamo nettamente dietro la Regione Umbria, che le avevo più volte richiesto di prendere come esempio per una legislazione regionale che implementasse nella Regione un sistema "open source" in tutti i settori: scolastico, enti locali, Amministrazione regionale e quant'altro è collegato. La Regione Umbria lo ha fatto, è diventata legge, lo stanno praticando senza bisogno di sperimentarlo, ossia è già diventato prassi e non è cosa da poco. Il Consiglio regionale ha sempre dato dei bei punti alla Giunta, quindi non sarebbe difficile capire come si fa. Mi fa particolare piacere da questo punto di vista notare come il sistema telefonico basato su "internet" utilizzato dal Consiglio sta diventando prassi a livello nazionale, aspettiamo che la Giunta regionale si adegui.
Per quanto riguarda le auto, volevo intanto ringraziare l'Assessore per i dati, ma volevo chiedere per quanto compatibile di utilizzare nell'acquisto di autovetture anche di uso promiscuo, piuttosto che di altro tipo di autovetture gli stessi "standard" che abbiamo suggerito per quanto riguarda il contributo alla rottamazione, quindi acquistare auto che abbiano emissioni di meno di 140 grammi di anidride carbonica per chilometri percorso: questo sarebbe un segnale verso l'esterno. Da questo punto di vista non brilliamo nel nostro parco macchine, perché mi sono divertito nei mesi scorsi a guardare il parco auto della Regione, i "SUV", i gipponi si sprecano e li vedi andare, ad esempio quelli della Protezione civile, dalla Regione Amérique alla zona dell'aeroporto a distanza di 500 metri e viceversa, forse per quei tragitti basterebbero dei mezzi meno imponenti, anche la bicicletta, come suggerisce il collega Venturella, per cui qualche auto può essere sostituita con qualche bicicletta. Sicuramente si può fare una riflessione ecologica, è un simbolo che gira sulle strade, perché il cittadino quando vede la macchina con il timbro della Regione si fa un'idea di cosa sta dietro a tutto ciò, quindi essere morigerati, ecologici sicuramente sarebbe un "plus".
Ultima osservazione di carattere politico: credo che lei abbia fatto un piccolo errore identificando una mia richiesta con la richiesta della "cosa rossa": la "cosa rossa" è un processo politico che interessa altri partiti: "Sinistra Democratica", "PCI", "Rifondazione", ma che non interessa il "Partito Democratico". Il "PD" è un partito in fase di costituzione, ma con un simbolo che è bianco, rosso, verde, è stato scelto da più di 3.000 persone in questa Regione come un punto di riferimento e sfortuna ha voluto che quelle 3.000 e passa persone abbiano votato per 2/3 per l'attuale Segretario del "PD", che era sostenuto dalla lista che iniziava con Fontana e finiva con Sandri e che ha avuto quasi la metà da sola dei consensi di tutto l'elettorato del "Partito Democratico": questo per sua informazione, ne faccia l'uso che crede, ma mi sembrava una precisazione meritevole.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Effettivamente lei ha ragione, le chiedo scusa, probabilmente sono stato tratto in inganno perché lei in passato aveva aderito alla "mozione Mussi" e, in virtù di questo, la collocavo nella "cosa rossa", ma mi perdoni, non lo rifarò più.
Presidente - Pagina 76: la parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Il capitolo 33025 sembrerebbe più corrispondente a quanto ha detto prima relativo al capitolo 33005, ossia qui sono le autovetture con noleggio a lungo termine in alternativa all'acquisto, quindi volevo capire quello di prima cosa stava raccontando. Il noleggio a lungo termine è qui, era prima o in tutti e due?
Presidente - La parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Mi collego alla domanda del Consigliere Sandri, che non è la "cosa rossa": se potete fare qualche esempio di noleggio a lungo termine di autoveicoli e a cosa servono, per andare dove e fare cosa.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Probabilmente con la mia frase ho turbato la serenità e quindi ha perso delle cose che ho detto. Mentre parlavo del capitolo 33005 parlavo di automezzi di lavoro, perché, come vede, il capitolo 33005 riguarda automezzi e ho dato la descrizione, ho parlato invece del capitolo 33000 e ho parlato degli autoveicoli, in quella sede, rispondendo al collega Frassy, ho detto che qui avevamo la sostituzione. Abbiamo le auto invece che vengono utilizzate dalla Presidenza per fare il servizio al Governo regionale che al contrario sono... quindi o io mi sono spiegato male, o lei non ha colto, spero di essere stato chiaro.
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Sul capitolo 33030 abbiamo notato che nella previsione del triennale c'è quasi un raddoppio delle spese che erano finalizzate all'acquisizione e all'accertamento per la riscossione delle entrate e servizi connessi, vorremmo sapere a cosa è dovuto questo aumento della previsione.
Presidente - La parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Capitolo 33110: "Spese per la sistemazione, manutenzione straordinaria ed installazione di impianti negli immobili adibiti ad uffici ed aree attigue di proprietà", anche qui c'è una proiezione in crescendo degli importi di spesa, soprattutto per l'installazione di impianti. Stiamo parlando di risparmio energetico, ho paura che questi siano impianti di refrigerazione o che tipo di impianti...
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Per quel che è della domanda del collega Frassy, abbiamo a titolo prudenziale introdotto le richieste dell'Agenzia delle entrate non perché si faranno dei servizi in più, ma perché le richieste dell'Agenzia delle entrate per quel servizio sono state trasmesse con degli importi che equivalgono alle nostre previsioni; dopodiché ci sarà la fase di trattativa, ma non potevamo non avere le risorse per poter fare i controlli dei costi dell'IRAP e dell'addizionale...
(interruzione del Consigliere Frassy, fuori microfono)
... nulla, cambia il prezzo che viene chiesto dall'Agenzia delle entrate, la quale agisce in modo privatistico, quindi la nuova offerta che ci ha formulato è un'offerta che ha raddoppiato i costi; questi sono soldi che diamo nell'ambito di una convenzione con l'Agenzia delle entrate. Qui purtroppo siamo in una condizione contrattuale non particolarmente "robusta" e svolgere internamente l'attività sarebbe più costoso.
Per quanto attiene il capitolo 33110, i locali che sono previsti, le sedi previste per le attività di cui parlava l'Assessore Cerise sono la sede dell'Agricoltura e l'ex Agenzia del lavoro, il Turismo e l'ex Catasto, quindi vi sono degli interventi radicali su tutti quegli impianti di questi fabbricati...
Bortot (fuori microfono) - ... compreso il risparmio energetico?
Cerise (fuori microfono) - ... no, è un'altra cosa quella!
Bortot (fuori microfono) - ... possiamo farlo assieme...
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Rimaniamo un po' sbalorditi dalla sua risposta sul capitolo 33030, è vero che tutto ciò che riguarda acquisizione, accertamento, riscossione di IRAP essenzialmente, ICI, rientra in un rapporto che lei ha definito di tipo privatistico, non possiamo però dimenticare che la convenzione di tipo privatistico è fatta con l'Agenzia delle entrate. L'Agenzia delle entrate mi sembra che sia funzionalmente dipendente dal Ministero delle finanze, che è quello che gestisce il cosiddetto "Patto di stabilità". Penso allora che sia politicamente inaccettabile che l'Amministrazione regionale, che subisce il Patto di stabilità con tutte le difficoltà che non voglio riassumere qui, ma che sono note, possa accettare che una convenzione per fare nulla più di quello che è stato fatto negli anni passati e dunque che non porta alcun onere in più, che non porta alcuna risorsa in più alla cassa pubblica... possa essere raddoppiata. È incredibile, è scandaloso ed è immorale! Nell'ambito della trattativa politica fra l'Amministrazione regionale e l'Amministrazione dello Stato penso vi siano gli spazi per andare a fare ragionamenti diversi. Mi sfugge quale sia la logica che l'ha portata, Assessore, a capitolare, perché questa è una capitolazione che non si spiega e che, se non fosse fatta nei confronti di un'agenzia pubblica, lascerebbe spazio a sospetti di altra natura; sospetti che non possono essere confortati dal fatto che sia un'agenzia pubblica, però c'è una distorsione in una logica di rapporti economici, ma soprattutto in una logica di rapporti fra istituzioni. La invito perciò a riprendere in mano la gestione di questa convenzione, che era stata enfatizzata 2 anni fa quando venne siglata o perlomeno venne ridefinita tale convenzione come un aspetto innovativo o positivo per l'Amministrazione regionale; allora o è successo qualcosa per cui l'amministrazione delle finanze si è accorta che quella convenzione era molto penalizzante, e questo andrebbe detto, oppure non è assolutamente accettabile, è scandaloso!
Presidente - La parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - La domanda è secca, abbiamo un impegno di spesa sul triennio di 2,5 - 3 milioni di euro, capitolo 33110, la domanda agli Assessori è: quali sono i motivi che impediscono in un triennio di non intervenire sugli edifici che stiamo mettendo a norma anche con degli impianti, per intervenire per ottenere un risparmio energetico, senza polemiche e senza niente, perché non riesco a capire.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Lascerò poi parlare l'Assessore Cerise per quanto attiene le domande del collega Bortot. Per quanto attiene la questione del collega Frassy, sicuramente il collega sarà più bravo e con una forza contrattuale migliore della mia; oggi abbiamo, da un lato, una previsione di bilancio che è in sintonia con le richieste, la convenzione non l'abbiamo firmata, abbiamo con le altre Regioni chiesto un tavolo tecnico per negoziare questo discorso, il problema non è solo nostro, ma è un problema che hanno tutte le Regioni, quindi tutte le Regioni stanno facendo fronte comune per... ma non volevamo trovarci ovviamente nella condizione, qualora la nostra trattativa non fosse vittoriosa, a non avere le risorse. Per tranquillizzarla, quel poco che abbiamo di forza contrattuale cerchiamo di spenderlo, sono d'accordo con lei che questa è una forzatura, faremo il possibile e, forti delle sue esortazioni, riprenderemo con più fiato la battaglia.
Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.
Cerise (UV) - Cerco di ricominciare daccapo. C'è una normativa antincendio, c'è una normativa antisismica, c'è una normativa che prescrive che gli impianti elettrici devono avere certe caratteristiche. Abbiamo alcuni stabili di proprietà dell'Amministrazione regionale che sono destinati ad uffici e che non hanno l'impianto elettrico, la normativa antincendio e quella antisismica, che non sono a norma. Quando parliamo di messa a norma, significa che c'è stato uno - il Responsabile della sicurezza - che ha detto: "guardate, quella roba non è a norma, o la mettete a posto, o là dentro la gente non ce la mettete", allora abbiamo fatto fare dei progetti per mettere a norma secondo queste 3 normative. È entrata in vigore la normativa lo scorso anno sul risparmio energetico che impone che tutti gli edifici pubblici devono essere a norma entro un certo lasso di tempo ai fini del risparmio energetico. Lo scorso anno abbiamo dato un incarico, d'accordo con l'Assessore La Torre, al cosiddetto "energy manager", che è un tecnico professionista che ha il compito di stabilire edificio per edificio qual è il differenziale che c'è in termini di consumo per rapporto a quello che prescrive la normativa. Quando avrà finito questo genere di ricognizione su tutti gli stabili, potremo partire con tale ragionamento di messa a norma per quanto riguarda quello energetico...
(interruzione del Consigliere Bortot, fuori microfono)
... ho capito, ma noi abbiamo delle... tutto lì. Nel frattempo bisogna tener conto che noi, per quanto riguarda la questione della climatizzazione, abbiamo un contratto quinquennale, abbiamo fatto un appalto per tutti gli edifici quinquennale, per cui succede che noi, se andiamo a rimettere in discussione questo appalto, entriamo in mora, per cui cosa dobbiamo fare adesso? Dobbiamo fare la previsione, fare i progetti per coprire questo delta di risparmio energetico che dobbiamo assolutamente assicurare e far "morire" quel contratto, a quel punto si farà un altro appalto e in sede di quell'appalto l'impresa dovrà mettere a norma anche gli edifici. Probabilmente con il prossimo "volet" che si parlerà di messa a norma ci sarà anche questo aspetto ma, mentre tale aspetto non implica la chiusura dell'edificio, se non sei a norma con l'antincendio, con gli impianti elettrici e l'antisismica, l'edificio è inagibile.
Presidente - Pagina 77. Pagina 78. Pagina 79.
Pagina 80: la parola al Vicepresidente Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Capitolo 26006, "Spese per il funzionamento del Consiglio per le politiche del lavoro, del Comitato tecnico-scientifico e del Comitato di valutazione del lavoro autonomo", in competenza c'è una previsione di 25.000 euro, esattamente la metà rispetto a quella degli anni precedenti, di conseguenza le previsioni sul triennale rispetto allo scorso bilancio vedono una diminuzione. Vorremmo capire come mai c'è stata tale riduzione e vorremmo capire anche questo Consiglio per le politiche del lavoro cosa ha svolto in tale periodo, visto che c'è stata una "diminutio" in termini economici, sapendo che c'è stata una delega politica importante ad appannaggio di un Consigliere regionale nella materia del lavoro. Vorremmo chiedervi di tracciarci un bilancio di quello che è stato fatto e delle motivazioni che vi hanno portato a questa riduzione del 50% in termini di competenza, quindi un dimezzamento dei fondi disponibili su tale capitolo.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri... sulla pagina 78.
Sandri (PD) - A pagina 78 vi sono 344.500 euro di spese editoriali non meglio identificate, nel senso che non c'è nessuna indicazione legislativa, vorrei capire a cosa si riferivano.
Mi associo alla valutazione effettuata dal collega Tibaldi rispetto alla diminuzione del 50% dei fondi per quanto riguarda le politiche del lavoro, che mi sembrerebbe - rispetto alle dichiarazioni fatte ieri dall'Assessore nella presentazione del bilancio - siano in contrasto con le politiche annunciate dalla Giunta.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - Le spese di funzionamento sono assolutamente marginali, pensate che solo per il Fondo sociale europeo fra il 2007 e il 2013 abbiamo 82 milioni di euro, quindi non sono i 25.000 euro per il funzionamento dell'organo in sé che cambiano la sostanza dei fatti. In realtà i 50.000 sono l'assestato, quindi erano 25.000 più 25.000 e anche l'anno scorso si cominciava con 25.000, quindi non c'è un cambiamento sostanziale. Ci troviamo di fronte a degli organi che sono organi che hanno un valore consultivo, ma sono cifre piccole per il funzionamento a fronte di politiche che sono vastissime. Questi si trovano a gestire una parte dei fondi del FSE che dal 2007 al 2013 sono 82 milioni di euro, quindi, se ci sarà bisogno di altri 25.000, arriveranno a marzo. Si riuniscono normalmente, ma lo scorso anno in assestato c'erano 50.000, 25.000 sono più che sufficienti e rientrano in una logica di risparmio complessivo, se ce ne sarà bisogno, a marzo-aprile rimetteremo.
Presidente - Pagina 80: la parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Per mozione d'ordine. Mi sembra che l'accordo fosse di chiudere a mezzanotte, mezzanotte è arrivata credo che sarebbe opportuno terminare qui la seduta e ripartire domani con la pagina 80.
Presidente - Mancano solo poche pagine per chiudere i capitoli riguardanti le spese di funzionamento, penso che si possa fare con un po' di buona volontà. Va bene?
Pagina 80. Pagina 81. Pagina 82.
Pagina 83: la parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Velocissimo sul capitolo 20430 a pagina 83. Finalmente abbiamo stabilizzato la litigiosità della Regione, nel senso che siamo passati da un attestato di 3,2 milioni a 1,1 milioni e per i bienni successivi rimane la stessa cifra. È mezzanotte, è una battuta e non è una domanda...
(interruzione della Consigliera Squarzino Secondina, fuori microfono)
... è una domanda, va bene.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - Non ho capito la domanda.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - La domanda è questa: nel capitolo 20430 abbiamo visto che, a fronte di un assestato 2007 molto alto, oltre 3 milioni, si prevede per il 2007 e per il triennio una cifra decisamente inferiore: quasi 1/3, il collega Bortot ha fatto una battuta dicendo: "forse avete finito la litigiosità", ma la domanda è in base a quali elementi avete fatto questa previsione? Era solo perché dovevate tagliare un po' di spese e lì potevate farlo perché non c'erano delle richieste precise?
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - Queste sono spese obbligatorie, lo stanziamento è destinato alla gestione delle controversie giudiziali dell'Amministrazione, l'importo richiesto sarà quasi certamente insufficiente, ma per questo tipo di attività si può pescare dal Fondo delle spese obbligatorie, adesso le diciamo il capitolo, è come il gioco dell'oca: è il 69340.
Presidente - Pagina 84: la parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - È una domanda telegrafica, si può avere l'elenco delle polizze assicurative, non adesso, capitolo 33090...
Marguerettaz (fuori microfono) - ... gliele faremo avere...
Presidente - A pagina 84 concludiamo i lavori dell'odierna adunanza del Consiglio regionale, i lavori riprenderanno domani mattina alle ore 9,00 con la continuazione dell'analisi pagina per pagina del bilancio di previsione 2008.
La seduta è tolta.
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La séance se termine à 0 heures 4.