Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3133 del 5 dicembre 2007 - Resoconto

OBJET N° 3133/XII - Suite de l'examen des annexes des lois de finance et de budget pour l'année 2008.

Président - J'excuse l'absence du Conseiller Ottoz pour des missions institutionnelles et du collègue Cesal pour des raisons de santé.

La parole au Conseiller Sandri.

Sandri (PD) - Riprendendo quanto ha detto ieri il collega Frassy, non teniamo un numero legale, in questo momento la maggioranza non mi sembra che abbia il numero legale; quindi vorrei fare una riflessione su questo punto, altrimenti rifacciamo l'appello e non partecipiamo all'appello.

Presidente - Collega Sandri, non posso che constatare al momento la presenza del numero legale...

Sandri (PD) - ... chiedo il riconteggio immediato...

Presidente - ... collega Sandri, lei non può uscire chiedendo il conteggio... scusate, chi mi chiede il conteggio sta in aula!

Sandri (PD) - Chi chiede il conteggio chiede il conteggio, poi fate l'appello e, se al momento dell'appello ci sarà il numero legale... se non c'è, non c'è! Domandiamo allora dal punto di vista del Regolamento dove è scritto che chi chiede di poter fare il conteggio deve essere conteggiato in aula! Chiediamo immediatamente l'appello.

(voce di un Consigliere fuori microfono) ... usciamo su...

Presidente - Affinché non vi siano equivoci... ovviamente mi riferisco all'articolo 40, comma 2 del Regolamento interno del Consiglio... ogni Consigliere può chiedere la verifica del numero legale; in tal caso, ai sensi del Regolamento stesso, chi chiede la verifica del numero legale è considerato presente.

Marguerettaz (fuori microfono) - ... siete ridicoli!

Presidente - Chiedo al collega Segretario di rifare l'appello.

Le Conseiller Secrétaire, M. Maquignaz, procède à l'appel nominal des Conseillers.

Président - Avec vingt et un Conseillers présents la séance est valable. Je constate la présence du numéro légal.

Possiamo riprendere da dove avevamo terminato, cioè la parte della spesa.

Pagina 85: la parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Vorrei alcune delucidazioni in merito all'evoluzione di alcuni capitoli di spesa vincolata degli enti locali; in particolare, come mai nel 20501, finanziamenti ai Comuni, che credo sia collegato alle entrate fiscali, perché è parametrato al 95% delle entrate dell'IRPEF e altri tributi, è prevista una riduzione di competenza nel 2009 e un aumento di competenza nel 2010 che è inferiore non solo al tasso di inflazione che ci sarà nei prossimi 2 anni, ma anche ad un aumento fisiologico delle entrate. Fra l'altro, mi sembra di ricordare che nella stessa relazione dell'Assessore alle finanze, se verifichiamo che c'è un aumento di previsione del PIL dell'1,8% e un aumento delle entrate del 6,9% rispetto al 2007, come mai non si prevede un aumento delle entrate similare per i prossimi anni.

Faccio tutte le domande insieme in modo da avere l'insieme delle risposte. Ancora meno comprensibile trovo i trasferimenti finanziari per investimenti a favore dei Comuni, sempre in base alla legge n. 48/1995 che è il 20503, in quanto si prevedono 17,292 milioni in competenza 2008 e poi si scende a 15,291 milioni; chiedo se c'è un'ipotesi di ridurre le spese per investimenti o se c'è qualche motivazione per cui nel 2008 ci saranno più spese e negli anni successivi ce ne saranno di meno.

Presidente - La parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Riprendo da dove ho finito ieri per quanto riguarda i trasferimenti ai Comuni. Penso che sia necessario definire delle linee guida sulla spesa dei Comuni, ovviamente da definire con i Comuni, sugli orientamenti e sugli investimenti. Il rischio è che si abbiano dei Comuni con troppi soldi e che li spendano anche male. Vorremmo sapere dal Governo se è sua intenzione, rispetto a queste indicazioni, di mettere mano a delle linee guida da definire con i Comuni.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - Il 2009 è naturalmente prudenziale perché non lo conosciamo, l'unico certo è il 2008, quindi le altre sono delle valutazioni fatte a tavolino in termini prudenziali, perché il 2008 è l'unico di cui abbiamo perfetta conoscenza di cosa significhi in termini di IRPEF. È probabile - ma lo sapremo fra breve - che questa cifra possa essere superiore, ma prudenzialmente conviene tenersi bassi.

Per quanto riguarda la questione del Consigliere Bortot, è molto semplice: abbiamo un sistema molto performante, invidiato da tutte le Regioni italiane, ma soprattutto dallo Stato, perché altrove i finanziamenti sono dati dallo Stato; abbiamo un controllo al centesimo della spesa dei Comuni e abbiamo, ogni anno, un accordo che riguarda le spese correnti e le spese di investimento, le quali, rientrando fra l'altro nel Patto di stabilità con lo Stato, sono assolutamente sotto controllo. Non c'è quindi bisogno di alcuna linea guida perché i controlli ci sono già e sono molto severi.

Presidente - La parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Presidente, non mi ha dato la risposta che mi aspettavo; linee guida per quanto riguarda gli investimenti, cioè ci sono da fare investimenti sul risparmio energetico, c'è da intervenire con il Piano paesaggistico sui piani regolatori, stiamo facendo marciapiedi e invece buttiamo via i soldi mentre dovremmo risparmiare! Questo è quello che interessa delle linee guida!

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - Vedo già che lei è molto attivo in mattinata, occupandosi di materie che evidentemente non conosce, e io sono intristito da questo fatto perché, collega Bortot, l'autonomia comunale è una questione sacra, quindi come decidere di fare le spese di investimento lo decidono i Comuni nell'ambito di una logica federalistica, altrimenti siamo in una dittatura!

Presidente - La parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Presidente, dato che io non so niente, ma non è grave, non mi offendo ed è anche giusto ammettere di non sapere un sacco di cose... non sono come lei... allora, tanto per risponderle a tono, ma veniamo al dunque, l'acqua è di proprietà dei Valdostani, mi spiega perché questa "sacra autonomia" e queste "repubbliche" dei Comuni, quelle che hanno acqua fanno il bello e il cattivo tempo a scapito dei Comuni che sono senz'acqua? L'acqua non è di proprietà dei Comuni, è di proprietà dei Valdostani e qui è la stessa logica! Sto dicendo che ci sono dei Comuni che sprecano soldi per fare cose inutili o dannose... è compito della Regione dare linee guida sugli orientamenti degli investimenti! L'autonomia ai Comuni di fare il bello e il cattivo tempo rimarrà, ma il nostro compito è dare linee guida... basta vedere quello che succede ad Aosta con i ponti, come vengono fatti, e poi non vado avanti perché ne avrei una lista che dura non 1 giorno, ma 2 giorni!

Assessore Cerise, anche se lei fa quella faccia, non ho paura di andare dai Sindaci a dire che occorrono delle linee guida per gli investimenti nei settori strategici, che tirino fuori questa Regione dal "cul de sac" in cui è finita! Non c'è alcun problema ed è il compito di questo Consiglio.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Solo per una precisazione e per capire se ho capito bene. La stima prudenziale di cui lei parlava si riferiva anche alla "questione investimenti", diciamo al 20503 che si riduce di 2 milioni di euro perché pensate che non avete certezza di trasferimenti statali e quindi vi siete tenuti bassi sugli investimenti? Per questo vale la stessa cosa?

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - Naturalmente sì, collega Sandri, nel senso che in realtà l'intero capitolo è finanziato con il 95% dell'IRPEF, quindi è chiaro che la misura prudenziale sul 2009 deriva dal fatto che noi, non avendo ancora contezza della ripartizione fiscale su questo tipo di tassazione, ci teniamo prudenziali sull'intero insieme di come poi in realtà viene dettagliato l'intero capitolo... questo vale anche per le spese di investimento.

Presidente - Pagina 86: la parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Volevo sapere... capitolo 33670... vedendo anche nel triennio le risorse assegnate e facendo riferimento alla legge che presiede a questi investimenti, volevo capire se l'impegno di quei 40 miliardi di lire per il Comune di Saint-Vincent si sta estinguendo e quando si pensa che questo impegno rispetto al Comune si estinguerà.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Tre piccole questioni.

La prima: vedo che nel 20630, gestione per il tempio crematorio, ci sono solo 300mila euro per il 2008; volevo capire se questo era legato a qualche convenzione con la città di Aosta o se si prevede che l'attività abbia altri tipi di finanziamenti.

Seconda questione: sul problema del digitale terrestre non ho fatto alcun tipo di emendamento sulla finanziaria che contiene la norma competente in materia sul capitolo 21882; rimane il fatto di avere delle spiegazioni in merito a cosa vengono indirizzati questi 3,5 milioni di euro, perché mi sembra una cifra alta, tenuto conto che in molti Paesi europei l'attuazione del digitale non ha comportato alcun impegno per gli enti locali e per le Regioni... quindi, perché dobbiamo fare questa presa in carico... non lo so!

Terza questione: riprendo il ragionamento della collega Squarzino sul capitolo 33670, in merito a questa drastica riduzione dei trasferimenti di fondi al Comune di Saint-Vincent per le spese di interventi di riqualificazione della stazione turistica e termale.

Presidente - La parola al Vicepresidente Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - Anch'io volevo avere alcune delucidazioni sul capitolo 21882, che parla di sperimentazione della tivù digitale. Come è già stato annunciato ci sono 3,5 milioni di euro che sono stanziati in competenza per il 2008; sappiamo che la Regione interviene con non poche risorse e questa ne è una "tranche", per permettere lo sviluppo della televisione digitale sul territorio. Vorremmo capire poiché questi soldi dovrebbero essere trasferiti agli enti locali, come verranno impiegati, se c'è una programmazione, quali sono le finalità di questi impegni di spesa per far sì che venga completato questo progetto. Vorremmo sapere se l'Assessore ha già predisposto, e in caso affermativo con chi, una pianificazione di tali impieghi.

Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Non voglio offendere i vari interlocutori, che probabilmente non hanno avuto modo di leggere, né di studiare i provvedimenti che stiamo analizzando, allora insieme a loro leggo l'articolo 10, la finanziaria, dove si dice: "la Giunta regionale è autorizzata ad approvare, d'intesa con il CPEL, un piano straordinario per il 2008 finalizzato alla prosecuzione delle attività di sperimentazione della televisione digitale, di cui all'articolo 4, disciplina per l'installazione, localizzazione, esercizio di stazioni radioelettriche e di strutture di radiotelecomunicazioni"... questo, credo, la dica lunga! Il piano verrà fatto d'intesa fra la Regione e gli enti locali, si interverrà sugli apparati, sui ripetitori, sui trasmettitori già oggi di proprietà degli enti locali, probabilmente il Consigliere Sandri non conosce la realtà valdostana, ma già da tale punto di vista gli enti locali spendono un sacco di soldi per i trasmettitori, questi 3,5 milioni vanno spesi all'interno di tale programma. Mi dispiace quindi contraddirla, questo tipo di discorso serve per dare la televisione a tutte quelle aree marginali che oggi ricevono un segnale non adeguato alle necessità del nostro tempo.

Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.

Cerise (UV) - Per quanto riguarda Saint-Vincent, il piano straordinario, ricordo che con deliberazione n. 3919/2006 è stata approvata la dilazione del pagamento per alcuni interventi conseguenti alla modifica del piano a tutto il 2010. Restano da erogare somme per 2.310.371 euro per l'ultimazione di questi interventi, rispetto ai 18.347.000 euro che era il volume complessivo delle spese.

Per quanto riguarda il forno crematorio, questo è in regime di funzionamento di sicurezza, nel senso che è una struttura che, pur essendo perfettamente efficiente, ha tali periodi di verifica. C'è una convenzione con il Comune di Aosta, sono fondi della finanza locale, questa convenzione prevede che tutti i Comuni possano utilizzare il forno crematorio a dei prezzi convenzionati.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Non sono molto soddisfatto delle risposte, quindi chiederei ulteriori delucidazioni perché, per quanto riguarda Saint-Vincent, lei ha parlato di un avanzo di 2,3 milioni di euro, però nelle somme fra il 2008-2009-2010 arriviamo a 1,7. Allora si prevede che i lavori vadano al di là del 2011, cioè diventa il Duomo di Milano... volevo quindi capire come mai non erano state impegnate tutte le somme che mancano all'appello.

Per quanto riguarda il forno crematorio, mi ha risposto per il 2008, ma nel 2009-2010 non lo finanzierete più? È questo il problema, perché la somma è intestata solo al 2008. Se mi risponde, mi fa piacere.

La questione invece del digitale terrestre è più simpatica, perché questi 3,5 milioni noi non li andiamo a investire su nuovi impianti che portano la tivù digitale sulle più alte vette della nostra Regione, ma li sprecheremo in larga parte per andare a riportare in analogico il segnale digitale terrestre. Molti, qui, non sanno forse che il digitale terrestre con il tipo di sperimentazione incentrata sulla città di Aosta e sulle zone vicine, porta una serie di problemi di collegamenti per cui il digitale parte da Aosta, arriva a Saint-Nicolas, deve essere ritrasmesso per andare in alta valle in analogico ed è stata comprata una serie di trasformatori digitale analogici con grossa spesa che dureranno 2-3 anni. Per tutta questa sperimentazione quindi abbiamo in piedi una serie di spese che non vanno a fare innovazione, ma vanno a "tacconare" una situazione gestita male, per non dire malissimo! Il problema è andarsi a documentare con il CORECOM e con gli enti locali e ci si renderà conto che il problema più grosso oggi è proprio questo, perché in alcune zone è stato perfino oscurato il segnale analogico, in quanto arrivava il digitale e non era più ritrasmesso. Basta fare un salto in Comune di Saint-Nicolas per verificare direttamente il posizionamento delle antenne in questi mesi.

Credo che non vi sia bisogno di arrabbiarsi, Assessore, perché l'arrabbiatura spesso evidenzia qualche difficoltà dal punto di vista politico, non so se è un problema suo... lei tende a dare giudizi a casa degli altri, forse le difficoltà che ha sul digitale dimostrano come sia un tasto particolarmente sensibile. Vorrei ricordare che lei, in quest'aula, in tempi neanche tanto lontani, aveva giurato che nei primi mesi del 2007 avremmo digitalizzato tutto, che si sarebbe avviata una grande stagione di digitalizzazione della televisione su tutto il territorio regionale in collegamento con quella nazionale; a livello nazionale hanno fermato tutto fino al 2012... non si capisce perché noi, come Regione, dobbiamo continuamente farci...

(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

... Presidente, vuol fare stare zitto questo Assessore?

Presidente - ... ha ragione... ma si rende conto di cosa mi chiede? Assessore, per cortesia... prego, collega.

Sandri (PD) - Grazie, Signor Presidente. È evidente che in una situazione come questa, che potrebbe essere considerata l'inverso di quella che diceva il famoso scrittore Von Klausewitz, che diceva che la guerra era la prosecuzione della politica con altri mezzi, credo che potremmo dire esattamente il contrario... che la politica è la continuazione della guerra con altri mezzi! Qui, di fatto, si gioca una battaglia, ognuno fa il suo ruolo... non pretendo che l'Assessore condivida le mie opinioni, ma pretendo di poterle esprimere, saranno giuste o sbagliate, lo valuteranno altre persone e reciprocamente nei propri ambiti, ma credo che questa sia una valutazione e che sia un diritto da poter esprimere.

Noi abbiamo l'impressione supportata da una serie di dati che questi soldi non andranno a garantire la presenza del segnale digitale in tutte le valli laterali, ma andranno a sanare una serie di problemi che sono venuti fuori nella digitalizzazione "a macchia di leopardo" e "a spezzoni" che è stata fatta in questi anni. Un passo avanti e due passi indietro: è stato fermato "Canale 4", "Rai 2", poi si voleva fare di più, poi siamo tornati indietro... risultato finale: per trasferire il segnale analogico in Valle d'Aosta, abbiamo dovuto comprare del trasformatori digitali in analogico, tornando indietro rispetto alle nostre prospettive! Il mio augurio è che questi 3,5 milioni possano esser investiti in maniera più intelligente di quanto non sia stato fatto finora!

Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Chiedo scusa al Consigliere Sandri per non averlo lasciato esprimere, perché credo che più lo si lascia esprimere e meglio è per la gente, perlomeno per quelli che hanno la fortuna di seguirci... Questi 3,5 milioni sono il frutto di un lavoro che è stato fatto in compartecipazione con il CORECOM, l'ente che anche il Consigliere Sandri ha citato; è stato fatto un piano a livello regionale, sono state individuate una serie di priorità, il CORECOM è stato interessato, nello specifico un componente del CORECOM che il Consigliere Sandri conosce bene: Albino Imperial. Siccome ha la possibilità di chiedere gli atti, è stato consegnato entro il 31 ottobre, è a disposizione, è un documento articolato, validato da una serie di soggetti ed è la prova esattamente contraria rispetto alle cose che ha detto il Consigliere Sandri, che sono totalmente gratuite.

Presidente - La parola al Vicepresidente Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - Sono stupefatto, Assessore... scopro da lei, oggi, che il CORECOM ha anche compiti di programmazione! Il CORECOM ha compiti di consulenza e di controllo, non riesco a capire quale ruolo possa avere il CORECOM nella programmazione dell'installazione di eventuali apparecchi radioelettrici o postazioni radiotelevisive in questo contesto. Mi sa che lei ha stravolto le funzioni di un organo importante di consulenza e di controllo qual è il CORECOM!

Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.

Cerise (UV) - Per quanto riguarda la questione del forno crematorio, bisogna tener conto che ci troviamo davanti ad una vicenda che ha delle implicazioni di carattere etico o di certe sensibilità. Abbiamo una richiesta crescente di persone che vi fanno ricorso, per questo non si è in grado di fare delle previsioni così precise. Si pensa di arrivare a un certo punto dove ci sarà una stabilizzazione del ricorso del numero di persone che ricorrono a questa forma di tumulazione, però in questa materia che riguarda la finanza locale - ripeto - c'è l'accordo ed è sulla base delle proiezioni che viene individuata la spesa necessaria per far funzionare questa infrastruttura... ecco perché non c'è una previsione puntuale. Probabilmente si comincerà ad immaginare, una volta stabilizzata una certa cifra, si potrà dire che il costo è più o meno quello, adesso ci troviamo di fronte a una specie di "crescendo".

Per quanto riguarda Saint-Vincent, è stabilito che entro i primi mesi del 2010 il Comune deve certificare alla Regione il pagamento di tutte le opere eseguite entro il 2010; sulla base della capacità di spesa del Comune per il 2008 è stato messo 1 milione di euro. Poco rileva quello che viene messo nel 2009 perché quel che conta è che la somma che resta residuale, è quella che entro il 2010 il Comune deve aver erogato tutti i pagamenti. È chiaro adesso?

Presidente - Pagina 87: la parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Qui ci sono dei capitoli che evidenziano interventi importanti dalla messa in sicurezza e adeguamento a norma edifici scolastici di proprietà, alla prevenzione lotta agli incendi nei boschi e per la ricostituzione dei boschi percorsi dal fuoco, nonché per la difesa e tutela dei boschi percorsi dall'incendio nel pregresso Piano di sviluppo rurale, che non hanno finanziamenti; evidentemente su questi capitoli non ci sono finanziamenti... perché questi ci saranno da qualche altra parte, o perché non ci sono proprio finanziamenti su questi capitoli?

Presidente - La parola al Vicepresidente Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - È cronaca recente ed anche frequente che numerosi edifici scolastici valdostani abbiano problemi di messa in sicurezza o di adeguamenti tecnologici e strutturali. Anche noi abbiamo verificato che questo capitolo, 33676, non prevede alcuna risorsa, alcuna cifra in competenza. C'è un assestato di 5 milioni di euro, ma nessuna cifra in competenza. Vorremmo sapere se ciò sta a significare che gli edifici scolastici valdostani sono sicuri, adeguati, strutturalmente conformi e quindi si smentiscono le informazioni che compaiono sui giornali o... qual è la scelta che è stata compiuta dall'Amministrazione regionale per privare questo capitolo di alcuna risorsa?

Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Viérin Laurent.

Viérin L. (UV) - Je ne sais pas si j'ai saisi la question, si la question était inhérente aux financements pour les écoles ou pour les incendies.

Pour ce qui est de l'école, là, nous avons 5 millions d'euros qui sont prévus d'accord avec les collectivités locales, nous avons fait un plan de mise en sûreté des écoles de compétence communale sur 3 ans avec une prorogation au 31 décembre 2009 du terme pour cette mise à norme, et dans l'article 11 de la loi de finances vous trouverez les autres financements qui sont à charge de l'Administration régionale, c'est-à-dire 2 millions pour 2008 et 2,5 millions pour 2009. Ecco perché, collega Sandri, nel suo intervento generale assieme alla collega Squarzino, avevate detto che in ambito di edilizia scolastica non trovavate riscontro nel bilancio regionale. Non ho voluto replicare in sede di discussione generale, ma credo che invece qualcosa si stia muovendo nell'ambito dell'edilizia scolastica, sia per quanto riguarda le scuole di competenza comunale e quindi con una grande presa di responsabilità da parte della Giunta e del Governo regionale, in quanto, pur essendo scuole che sono di competenza comunale, la Giunta ha studiato assieme al CPEL un piano triennale che prevede queste risorse "spalmate" su un triennio per messa a norma, tutta una serie di interventi che vanno dal certificato di prevenzione antincendio ad eventuali adeguamenti normativi o piccoli o grandi interventi di manutenzione; quindi troverà questi 5 milioni di euro sulla finanza locale e sul capitolo 33705 gli altri finanziamenti. Questo per dire che, accanto alla sensibilità per tale tema, abbiamo anche voluto intervenire sulle scuole, non solo quelle di competenza comunale, ma anche quelle di competenza regionale con un piano concertato con lo Stato, sulle scuole invece di competenza dell'Amministrazione regionale, ossia le scuole secondarie. Ci siamo quindi mossi sui 2 "volets": parte enti locali e parte Amministrazione regionale.

Presidente - La parola all'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Isabellon.

Isabellon (UV) - In merito ai capitoli 37000 e 37010, non sono previsti contributi agli enti locali, in particolare per quel che riguarda prevenzione e lotta agli incendi nei boschi e per la ricostituzione dei boschi percorsi dal fuoco. Il capitolo 37010 riguardava il Piano di sviluppo rurale 2000-2006 che è già passato.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Due osservazioni.

La prima è come i 500 euro della dotazione del Presidente della Regione... così, questi capitoli di bilancio, senza né arte, né parte... sarebbe interessante che, dal punto di vista tecnico, si facesse pulizia, nel senso che ci sono e ci sono stati anche in tutte le pagine precedenti numerosissimi capitoli vuoti. Per capire meglio il bilancio e renderlo più comprensibile, già fare una pulizia non sarebbe male. Credo che sarebbe opportuno che la Giunta si prendesse l'impegno nelle prossime settimane di predisporre un provvedimento "omnibus" in cui andare a ripulire dal punto di vista normativo tutti questi capitoli che non hanno un grande senso... perché se lo dice a me, l'Assessore Isabellon, che il Piano rurale è 2000-2006... siamo nel 2008... evidentemente dovreste dirlo a voi stessi che lo avete scritto! Bisogna allora capire come mai ci sono questi tipi di dizione che non hanno senso.

La seconda questione è sul problema delle scuole. Accolgo con favore la risposta dell'Assessore alla cultura in quanto c'è stata una confusione di dove sono stati posizionati tali fondi e mi sembra che si stia dimostrando una certa attenzione per questa che è di fatto un'emergenza. Se l'Amministrazione regionale si è presa in carico sia la questione delle scuole di base che sono di competenza dei Comuni, sia di quelle secondarie, che sono invece di competenza regionale, non possiamo che essere soddisfatti.

Ci interessa però rimarcare in particolare una questione ed è che su tali temi c'è una questione di adeguamenti, ma credo che, dalle segnalazioni che sono state fatte, il problema antisismico che lei conosce bene è forse uno di quelli più difficili da gestire, su cui bisogna fare il massimo dell'attenzione degli investimenti, perché il caso di Valtournenche emerso pochi giorni fa forse legato ad un problema di certificazione antisismica... questo potrebbe rendere più complicate le questioni e magari avere necessità di maggiori investimenti non solo di soldi, ma anche di supporto tecnico.

Presidente - Pagina 88: la parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Visto che l'Assessore Marguerettaz ha smorzato i toni farò altrettanto... chiedo scusa al Consiglio per i toni precedenti.

Capitolo 51360: "Spese per la costruzione di opere stradali di interesse comunale a mezzo di cantieri di lavoro e in economia"... sappiamo quanto sono importanti questi cantieri per un sacco di persone. Vorrei capire se si continua sulla dizione esatta: "cantieri di lavoro in economia", oppure in questi anni c'è stata una diversificazione nell'attività di questi cantieri. Faccio un esempio: il problema non è solo di costruire opere stradali, ma si potrebbe diversificare tipo aree verdi, manutenzione o altre cose del genere, o se invece siamo rimasti vincolati a quei tipi di lavori.

Presidente - La parola al Consigliere Segretario Venturella.

Venturella (Arc-VA) - Più che una domanda sulla pagina 88, una richiesta generale che riguarda la pagina 88, perché ho analizzato un po' quel che riguarda le spese sui trasporti e lavori pubblici e vorrei fare una piccola osservazione all'Assessore Marguerettaz. So che per tecnica contabile e finanziaria ci deve essere un capitolo che riguarda, nelle spese di intervento, la finanza locale, e sono i fondi in conto capitale e in conto corrente che trasferiamo agli enti locali. Quello che manca, ed è una richiesta per il futuro naturalmente - ci è andata bene la relazione che lei ha fatto molto articolata e esauriente a parte le ultime 2 pagine che erano inopportune -, comunque quello che manca e che siamo obbligati ad aggregare, sono dei dati che vanno a settori di intervento, e faccio un esempio. Sul capitolo della viabilità non vi sono solo le spese di viabilità, che sono quelle per settore specifico, ma per fare un discorso generale di tipo politico dovremmo aggiungere anche tutte le spese per la costruzione di opere stradali di interesse comunale e anche per leggi con vincoli di destinazione.

Il discorso generale è che noi non sappiamo dal punto di vista aggregato quanto effettivamente la nostra Regione spende in totale, sia per opere di interesse regionale, sia per opere di interesse comunale e per il "FOSPI". Manca quindi il fatto che, ad esempio, dobbiamo aggiungere ai 13 milioni di euro fra manutenzione e spese in conto capitale per la viabilità anche le opere stesse. Non è poco, Assessore Cerise, infatti abbiamo presentato un emendamento su questo... lo so già e non è il caso di ripetermelo, quindi me lo ripeterà oggi pomeriggio. Non riusciamo bene oppure riusciamo a fare questi conti per sapere le quote diverse del bilancio, ma chiederei se per i prossimi bilanci si potesse fare un lavoro che aggreghi tutti i dati non per categorie di intervento, ma per temi. Secondo me, potrebbe agevolare il lavoro dei Consiglieri.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Stavo guardando qui 2 questioni, in particolare il capitolo 37860, "Contributi ad enti locali per interventi per prevenzione di eventi calamitosi", dove c'è uno strano andamento: 2,5 milioni nel 2008, 2,5 milioni nel 2009, 5 milioni nel 2010... non so se è una previsione di eventi calamitosi per il 2010, avrà certamente un altro tipo di spiegazione... Volevo poi capire questo cosa significa: se sono interventi sull'alveo dei torrenti, sulle frane o altre cose di tale genere.

La seconda questione è come mai le spese per la costruzione delle strade di interesse comunale a mezzo di cantieri di lavoro in economia, che è uno dei vari provvedimenti che erano stati presi in passato per la lotta alla disoccupazione - in quanto credo che derivi da una legge del 1991 sul problema della disoccupazione -, come mai è prevista nel 2009 una riduzione dei cantieri. Ieri sera parlavamo dei cantieri forestali, la quota è abbastanza stabile; lei parlava di quei cantieri delle opere stradali e più o meno ci siamo... qui non si capisce come mai per il 2009 è prevista questa netta riduzione.

Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.

Cerise (UV) - Per quanto riguarda le opere stradali di interesse comunale a mezzo di cantieri di lavoro, in effetti la dizione è corretta perché possono essere di maggiore o minore importanza, ma sono sempre opere di tipo stradale. Ci può poi essere il piazzale annesso, ci possono essere queste cose, ma si tratta di opere stradali, anche perché la professionalità delle maestranze è orientata verso questo tipo di opere; peraltro a noi i Comuni fanno le richieste, sono soldi loro.

Per quanto riguarda i contributi ai Comuni e alle Comunità montane per interventi per prevenire eventi calamitosi, questo è un aspetto molto delicato: la legge n. 5 sulla protezione civile prevede che per rimuovere situazioni di rischio idrogeologico in senso lato, i Comuni presentino delle richieste, siano valutate dagli uffici, dopodiché si consenta ai Comuni di andare avanti con la progettazione ed eventualmente la realizzazione di queste opere. Perché c'è una lievitazione di questa spesa? Presumo che questa somma sarà anche anticipata, perché stanno per essere concluse tutte le cartografie degli ambiti inedificabili da un lato e, dall'altro, abbiamo fatto come Regione una serie di approfondimenti sul tessuto a rischio del territorio valdostano. Si stanno quindi designando degli scenari esatti di pericolosità, oltre che di rischio, e allora, sulla base di questa documentazione, i Comuni stanno avanzando le richieste per avere i finanziamenti della legge n. 5, ma la richiesta è di tipo procedurale, perché i soldi sono loro che li mettono. Naturalmente c'è questa documentazione che attesta i casi di rischio che prima non si conoscevano, mancavano infatti gli studi e gli approfondimenti.

Per quanto riguarda la domanda del collega Sandri sul motivo di tale riduzione, questo non glielo so dire, credo che questa sia una previsione di tipo finanziario, ma per quel che mi riguarda questo genere di interventi è molto richiesto da parte dei Comuni e ritengo che sarà nel loro interesse continuare in questo genere di attività; non è nelle previsioni della Regione estinguere tale genere di attività, salvo una sua convergenza nell'ambito dell'ipotizzata azienda per la manutenzione del territorio.

Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Rispetto a questo c'è da tempo un progetto, peraltro neanche nascosto, di revisione generale della presentazione del bilancio, però le voglio dire che bisogna poi adottare delle scelte e nessuna scelta è così scevra da critiche, perché, se andiamo a fare un aggregato con solo la finanza locale priviamo poi i settori di intervento, se li mettiamo nell'ambito dei settori di intervento mettiamo sia risorse regionali, sia di finanza locale. Bisognerà adottare una semplificazione con degli addendi; rispetto a questo c'è un gruppo di lavoro, ci sono degli obiettivi dirigenziali che sono stati dati ed eventualmente ci si potrà confrontare per una revisione decisamente più a largo raggio non solo su questo argomento. Abbiamo la necessità anche di semplificare; devo dire che, confrontandomi con altre realtà, ci sono realtà che hanno adottato degli strumenti finanziari e delle formule molto più semplificate, mettendo in evidenza i programmi semplificando poi il dettaglio dei capitoli, che è un modo più interessante per fare il dibattito politico, altrimenti rischiamo di andare a guardare una serie di piccinerie. È vero che diamo delle informazioni che sono sempre positive, ma poi si perde il senso della programmazione.

Presidente - Pagina 89: la parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Due osservazioni su 2 capitoli riguardanti il problema scolastico: uno è quello degli arredi e l'altro è quello del funzionamento delle scuole materne locali, elementari e sussidiate, capitoli 54265 e 54270... non vedo finanziamenti che forse saranno da qualche altra parte, ma sono 2 temi rilevanti. La stessa cosa per i 2 precedenti sul sistema bibliotecario.

Ancora più rilevante rispetto a queste delucidazioni è il problema del contributo agli enti locali e le spese di gestione di servizi sociali a favore di persone anziane ed inabili. Qui abbiamo fra il 2008 e il 2009 una riduzione drastica da 21 a 15 milioni di euro, evidentemente ci sarà una spiegazione perché nel 2010 riparte il 21687, cioè un andamento che mi sembra poco comprensibile, soprattutto tenendo conto che, per fortuna, le persone anziane stanno aumentando in maniera sistematica e non si può pensare a prevedere una riduzione di competenze e di risorse in questo settore. Fra l'altro, questo è uno dei pochi temi su cui tutta l'Amministrazione regionale e tutti i partiti di questo Consiglio sono convergenti che bisogna fare il massimo sforzo per intervenire su tale settore. La cosa quindi era di capire quali sono le motivazioni per cui tale obiettivo è stato così specificato per il 2009.

Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Viérin Laurent.

Viérin L. (UV) - Le collègue Sandri devrait savoir que ces chapitres sont vides, simplement parce qu'il n'y a plus de contributions directes, mais c'est à travers la finance... voilà...

Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.

Fosson (UV) - Sul capitolo 58400 c'è il finanziamento vincolato agli enti locali per l'assistenza agli anziani nelle microcomunità. Sappiamo tutti che il problema degli anziani è in aumento: in questo momento abbiamo 25mila anziani nella nostra Regione al di sopra dei 65 anni e fra 10 anni saranno 35mila. La variazione del capitolo, il preventivo 2007 era 19,3 milioni, nell'assestato siamo saliti a 21,390 milioni perché c'erano degli arretrati contrattuali e questa è la differenza; per quest'anno la spesa prevista è di 21 milioni di euro.

Si dà atto che dalle ore 10,24 presiede il Vicepresidente Lanièce.

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Al capitolo 58420 rispetto ai contributi ai Comuni per gli asili nido, qui non si capisce bene perché nel triennio non si preveda un aumento di risorse in questo senso, ma si ha un aumento che corrisponde all'ISTAT. È vero che si dice in tutti i documenti che stiamo raggiungendo gli "standard" previsti dall'UE - 35% di posti disponibili rispetto alla popolazione -, ma... primo: le previsioni per il futuro danno una diminuzione notevole di popolazione infantile, mentre in realtà questi dati non tengono conto dell'immigrazione, quindi sono dati poco credibili. Secondo: credo che su questo tema non possiamo accontentarci di raggiungere il livello indicato dall'UE... su tanti temi chiediamo l'eccellenza, e su questo varrebbe la pena di cercare l'eccellenza, nel senso di avere più disponibilità, ossia non bisogna far sì che le famiglie aspettino più di un anno per vedere le loro domande di accesso a questi servizi accolte. In un arco di tempo da 0 a 3 anni se si toglie già un anno di tempo, vedete che il servizio dato è inferiore di 1/3 a quello che potrebbe essere dato!

Continuo a ripetere che in tutti i dati che riguardano la Valle... ieri il collega Lattanzi non lo ha sottolineato perché era più attento agli aspetti economici... oltre al fatto che c'è un alto tasso di occupazione femminile più alta che in altre Regioni: questo significa che le donne in valle hanno più bisogno di servizi sociali che non in altre Regioni, emerge anche che la nostra è una delle Regioni in cui la famiglia è più monoparentale; non parlo di "disgregazione", ma c'è una famiglia più nucleare. Le famiglie sono formate in genere da una persona, la mamma, con i bambini ed è chiaro che una donna sola che deve lavorare - questo spiega l'alto tasso di percentuale lavorativa delle donne - ha il problema dei bambini. È vero che garantiamo il 35%, ma per adesso non si garantisce tale percentuale, e... queste donne cosa dicono? Aspetteremo alcuni anni che sia raggiunta tale percentuale. Io allora credo che un ragionamento più attento a queste condizioni dell'infanzia vada assolutamente fatto.

Con riferimento ad un altro settore osservo che bisognerebbe fare un lavoro di monitoraggio e di confronto, ma non solo, anche di azione per uniformare le rette in questi asili nido. Se sono asili nido che vivono grazie all'80% di denaro pubblico che può essere regionale o comunale, non possiamo accettare che asili nido sparsi in valle che hanno tutti un contributo dell'80% pubblico, poi chiedano alle famiglie dei contributi e delle rette differenziate, per cui una famiglia paga una retta molto più alta rispetto a un'altra che è in un Comune diverso! Anche su tale elemento va fatta chiarezza e va fatta un'azione; già anni fa era stata fatta una ricerca in questo senso ed era emersa tale differenza. Allora c'era il collega Augusto Bionaz, che era esterrefatto da queste differenze; "dell'acqua sotto i ponti ne è passata" - quasi 5 anni -, ma nulla al riguardo è stato fatto. Chiedo quindi per questo capitolo non solo conto di come vengono messi i soldi, ma dei criteri con cui vengono messi, oltreché spesi, e cosa fa la Regione rispetto a tale settore.

Si dà atto che dalle ore 10,26 presiede il Presidente Perron.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Non mi è stata fornita risposta sul problema dei 15,304 milioni del 2009... sono stati presentati 19 milioni nel preventivo 2007... come si può prevedere per il 2009 che la spesa si riduca di 4 milioni di euro, quando il consuntivo ha avuto secondo l'Assessore un aumento collegato agli arretrati del contratto di lavoro, ma, sempre partendo dal preventivo 2007, 19 milioni avrebbero dovuto almeno essere messi nei 15 milioni! Sono preoccupato di questa situazione, perché giustamente l'Assessore spiega il "trend" è in grande aumento, si parla da 25mila a 35mila ultrasessantacinquenni in valle; è un'ottima notizia, però, di una parte di questi, si sa già che per quanto si facciano i corsi di prevenzione, si faccia la ginnastica, avrà bisogno di sostegno e di servizi sociali.

Non si può allora pensare che 15,304 milioni siano sufficienti per il 2009. Lo stesso discorso vale anche per il 2010 perché se con gli arretrati del contratto, che è triennale, al 2007 abbiamo già sforato queste cifre, al 2010 avremo il nuovo contratto di lavoro e si parlerà di cifre decisamente superiori. Non vorrei che tutto questo finisse nelle contrattazioni nel cosiddetto "assestamento di bilancio", ossia si sta bassi, poi si fa un po' di mercato a livello di assestamento di bilancio e si vanno a coprire... vicino alle elezioni, mi suggerisce la collega Squarzino... sarebbe più onesto fare delle ipotesi preventive più congrue rispetto alle necessità e ai dati che voi stessi avete in mano.

Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.

Fosson (UV) - Scusi, non avevo capito la domanda del 2009-2010; è chiaro che nel 2009-2010 saremo lontani dalle elezioni, per cui il meccanismo non è influenzato da questo; è un meccanismo contabile nel senso che, essendo questa una spesa legata ai fondi per gli enti locali e la spesa non cresce in modo proporzionale, sarà un meccanismo di aggiustamento sulla spesa locale. Io mi impegno, è chiaro che non è nella nostra programmazione una diminuzione del sostegno a questo "welfare" che è tipico della nostra Regione, per cui mi impegno a riportare come minimo... è un meccanismo contabile...

Per quanto riguarda la domanda della collega Squarzino, ne abbiamo parlato tante volte, è anche una funzione dell'opposizione, noi mettiamo 10 e l'opposizione chiede perché non mettiamo 12 o 20 in questo settore, togliendoli al collega Venturella o da qualche altra parte. Nel sociale la coperta sta diventando sempre più corta, è chiaro che vorremmo che la coperta si dilatasse sempre più e anche quest'anno si dilata, ma i bisogni si dilatano ancora di più.

Il problema degli asili nido è conosciuto in valle. Abbiamo il 98% delle donne valdostane che fa domanda di inserimento negli asili nido, da una parte è vero che nella nostra Regione le donne lavorano di più che nelle altre regioni, però si ricorderà quell'inchiesta sul gradimento degli asili nido, questi in valle sono validi, come qualità, per cui tutti fanno domanda...

(interruzione della Consigliera Squarzino Secondina, fuori microfono)

... mi lasci finire, certo che ci può arrivare, ma è anche vero in virtù di queste eccellenze che lei dice, di un sociale, che eravamo la seconda Regione dopo l'Emilia Romagna nel dare una risposta al 16-17% delle donne che facevano domanda. Non solo stiamo arrivando nel 2010 al 30%, ma forse ci arriviamo già nel 2009, perché - come si ricorda - nel 2007 in bilancio abbiamo dato 3,2 milioni per fare l'asilo di Charvensod. Così i finanziamenti che aumentano anche quest'anno sono per andare sempre più a coprire questa fascia, per cui il finanziamento aumenta, i posti negli asili nido aumenteranno e arriveremo forse ad essere la prima Regione italiana nel 2009, lei dice di no... se lo dice lei... i dati lo dicono comunque, siamo secondi all'Emilia Romagna, stiamo avanzando, sono stati inaugurati diversi asili nido nell'anno passato. Aspettiamo un finanziamento dallo Stato sui nidi aziendali; doveva esserci in finanziaria un finanziamento per gli asili, che è un finanziamento del Fondo sociale nazionale che lei sa che è diminuito quest'anno rispetto a quello che ci davano negli anni precedenti. È difficile quindi allargare la coperta a tutte le esigenze, la nostra Regione lo sta facendo, ha aumentato il finanziamento su questo, sarà fatto un altro corso di tate quest'anno.

Su quello che lei dice dei costi differenziati... questo è vero, è una gestione degli enti locali; noi abbiamo elaborato delle linee guida, i Comuni anche su questo come sugli "standard" per gli anziani si stanno adeguando. La Regione ha un'attenzione particolare per questa fascia di utenze, sta dedicando sempre più finanziamenti a questo settore, sta rispondendo più delle altre Regioni su questo; vorremmo fare di più, ma i bilanci sono questi. La legge n. 11 sulla prima infanzia prevede diversi tipi di risposte differenziate, queste stanno funzionando, dicevo prima: le tate nei Paesi hanno una funzione particolare, quindi penso che bisogna riconoscere uno sforzo.

Presidente - Pagina 90: la parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Solo una battuta sulla questione degli asili nido. Nell'esposizione l'Assessore fa sempre un passaggio da un piede all'altro fra gli asili nido e le tate familiari; in effetti esistono altri tipi di strutture intermedie, le "garderies", che sono una risposta molto positiva e forse sottovalutata, ma che consentirebbe di ridurre questi costi, perché sono strutture che non fornendo una serie di servizi come i pasti, ma avendo...

Squarzino (fuori microfono) - ... è obbligata a fornire i pasti con la nuova legge...

Sandri (PD) - ... con la nuova legge appesantiamo di nuovo le "garderies", mentre era uno strumento flessibile che consentiva di intervenire in aiuto alle famiglie senza grandi costi per le strutture...

Tornando al discorso della pagina 90, volevo capire questa evoluzione dei contributi agli enti locali per le opere pubbliche destinate all'assistenza delle persone anziane inabili e portatrici di handicap: a quali opere si riferivano? Qui si vede uno "step" crescente che è positivo, 2 milioni nel 2008, 2,5 milioni nel 2009 e 3 milioni per il 2010, ma vorrei capire a quali tipologie di interventi sono destinati e come mai c'è questa progressione.

Si dà atto che dalle ore 10,40 presiede il Vicepresidente Tibaldi.

Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.

Fosson (UV) - Intanto non ho negato la funzione delle "garderies", ho parlato della legge n. 11, la legge sull'infanzia che comprende asili nido, "garderies", tate e associazionismo fra le tate. Su quello che dice degli enti locali, questa è la finanza che prevede il sostegno della legge n. 80, che prevede la ristrutturazione delle microcomunità da parte degli enti locali e noi rimborsiamo fino all'80%. Questo va legato a quanto previsto a pagina 102, dove per l'approvazione dei nuovi "standard" stanziamo al capitolo 33690 nell'anno in corso 3,5 milioni per adeguamento e ristrutturazione agli "standard" approvati delle comunità per anziani, avendo una funzione regionale.

Presidente - Pagina 91.

Pagina 92: la parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Su questa pagina c'erano 2 capitoli che mi avevano incuriosito: il primo è quello relativo al CELVA e anche qui, come in altri capitoli che abbiamo visto precedentemente, c'è uno strano andamento pluriennale, ossia abbiamo 1,5 milioni di euro trasferiti per quanto riguarda il 2008 e poi una riduzione a 900mila per il 2009 e per il 2010. Vorrei capire per quali motivazioni il CELVA nei prossimi anni debba rinunciare a una parte dei finanziamenti. La seconda questione è la quota di partecipazione degli enti locali al Fondo regionale per l'abitazione: questo è un fondo che viene alimentato da fondi di origine triplice, ossia da parte dello Stato, da parte della Regione e degli enti locali; diciamo che ci si aspettava in generale un maggiore contributo da parte della Regione. Volevo capire se la parte più consistente passava attraverso altri capitoli oppure era questo l'unico contributo che la Regione, tramite gli enti locali, assegnava al Fondo per l'abitazione.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - Sul primo punto, trattandosi di finanza locale e trasferimento dei fondi al CELVA, vale quanto spiegato precedentemente.

Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.

Cerise (UV) - Questa è la quota parte che afferisce agli enti locali, il concorso degli enti locali per la partecipazione al fondo regionale per l'abitazione. Abbiamo quest'anno un'erogazione che dovrebbe essere intorno ai 450mila euro da parte dello Stato e, con la variazione di bilancio fatta a fine anno, abbiamo messo già 1 milione, quindi dovremmo avere coperto tutta la richiesta che presumibilmente dovrebbe venire, e quando dico "coperto" significa che andiamo a dare l'erogazione al 100% delle erogazioni previste per le 2 fasce che accedono al Fondo per l'abitazione.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Per quanto riguarda il CELVA sono parzialmente soddisfatto, nel senso che mentre le stime prudenziali per quanto riguardava i fondi erano differenziate di qualche punto percentuale, qui siamo a differenze dell'ordine del 25%, quindi c'è una riduzione drastica che secondo me è difficile spiegare solo con la parte prudenziale. Se si va a vedere la parte dei finanziamenti alla finanza locale, si vede che la variazione era da 99 milioni a 97, intorno al 2%... qui siamo intorno al 25%... quindi, secondo me, la spiegazione non sta tanto in piedi!

Più importante invece mi sembra il ragionamento sul problema del Fondo dell'abitazione: questo era uno dei fiori all'occhiello del vecchio "Governo Prodi", di cui il Presidente Caveri è stato anche Sottosegretario, che ha istituito questo fondo ed ha avuto un grande successo in Valle d'Aosta...

(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

... del "Governo Prodi" 1996-2001, dell'"Ulivo" 1996-2001... telefoneremo a Prodi per dirgli che lei ha preso le distanze...

Questo tema - dicevo - è molto importante, perché ha avuto un grande successo e bisogna darne merito all'Assessorato che ha sempre fatto fronte a tutte le richieste che c'erano finora. Bisogna tener conto che le richieste stanno crescendo di anno in anno, perché il meccanismo viene conosciuto; uno dei grossi problemi di questo fondo è che tanta gente ha difficoltà a conoscerlo e ogni anno c'è nuova gente che viene informata, quindi sarebbe opportuno per andare a coprire tutte le esigenze a cui la legge dovrebbe rispondere, informare su questo tema. Non solo, ma per rendere effettivo il diritto dei cittadini che hanno bisogno dell'integrazione all'affitto, sarebbe opportuno che la documentazione che viene richiesta, venisse richiesta in formato più semplice.

Non so se è capitato anche a lei di fare domanda per questo tipo di contributo... non credo, perché avrebbe avuto difficoltà come le ho avute io, in quanto è una domanda complessa, che ha bisogno di un sacco di certificazioni. Fra l'altro, si richiedono una serie di certificazioni che non sono neppure in capo all'affittuario, ma in capo al proprietario dell'alloggio, che non è sempre disponibile o presente. Allora è davvero uno di quei casi in cui questi pochi fondi che sono messi a disposizione, cioè 1,7 milioni di euro di cui 450mila dello Stato, rischiano di non essere corrispondenti al fabbisogno, perché ci sono procedure burocratiche che rischiano di mettere in difficoltà gli utenti e quindi di ledere un loro diritto. Alcune di queste persone che dovrebbero richiedere questi contributi sono persone anziane con difficoltà per mobilità o altre motivazioni ad avere un'interazione precisa con l'Amministrazione regionale, con il risultato che qualcuno ha abbandonato di fare la domanda, perché era troppo complicata o perché richiedevano ad esempio le variazioni del contratto di affitto, che erano da attestare da parte del proprietario.

Credo allora che questi fondi potrebbero anche meritare di essere decisamente aumentati, vuoi in questo capitolo, vuoi nei capitoli di competenza regionale, perché probabilmente ci troviamo di fronte ad una richiesta inespressa e per riuscire a risolvere questa situazione bisognerebbe lavorare su 2 questioni: la prima è un'informazione. Perché non si acquistano non solo per pubblicità personale delle pagine in fase pre-elettorale, in cui l'Assessore informa i cittadini che il 30 novembre scadono le domande, si fa così e così, per dare un segnale forte... Nelle conferenze stampa che fate come Giunta, perché non indicate ai cittadini che c'è questa scadenza, c'è questa possibilità? Qui stiamo parlando di persone che sono in difficoltà, perché quando uno va a chiedere l'integrazione dell'affitto vuol dire: che è in affitto, quindi persona debole per definizione, che a pagare l'affitto non ce la fa tanto, in quanto sappiamo che tendenzialmente gli affitti si adegueranno agli "standard" europei e nei prossimi anni aumenteranno. È quindi un invito a mettere più fondi anche a livello di assestamento di bilancio, ma soprattutto di fare una forte azione per dare ai cittadini la possibilità di esercitare un proprio diritto, quello di utilizzare questa legge che è una buona legge e devo dire che finora è stata anche gestita bene dall'Amministrazione regionale in termini di fondi, perché abbiamo risposto a tutte le richieste fatte, ma le richieste che sono state fatte non sono tutte quelle che avrebbero potuto essere. Da questo punto di vista, vi chiediamo un maggiore impegno.

Presidente - La parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Vorrei di nuovo porre l'attenzione su quanto interessa questo "teatrino" al Consiglio... già lo scorso anno il collega Sandri aveva fatto proposte di modifica a come esaminiamo il bilancio e non sono state accettate; siamo intervenuti in Commissione per introdurre delle modifiche, non sono state accettate; sembra che questa cosa sia "blindata" e noi si voglia far perdere tempo. Morale: non c'è di nuovo il numero legale da parte della maggioranza. Dobbiamo decidere se "parliamo al vento", a chi dobbiamo parlare o se siamo in televisione... va bene, allora mi metto a recitare la mia parte, alzo i toni demagogici di cui sono capace, e vediamo chi finisce prima! C'è un'osservazione rivolta al Presidente di turno che faccia una verifica a chi interessa tutto questo.

Presidente - Consigliere Bortot, lei ha ragione... il numero legale però mi risulta esserci... giustamente la maggioranza dovrebbe essere la prima a mantenerlo.

Si dà atto che dalle ore 10,55 presiede il Presidente Perron.

Presidente - Pagina 93: la parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Per mozione d'ordine: è stata richiesta la verifica del numero legale, pertanto bisogna rifare l'appello. Chiedo che si torni alla pagina iniziale e si faccia l'appello.

Presidente - Prego, Consigliere Segretario.

Le Conseiller Secrétaire, M. Maquignaz, procède à l'appel nominal des Conseillers.

Président - Ayant constaté la présence de 21 Conseillers, nous procédons avec l'examen de l'objet.

La parola al Consigliere Sandri, sulla pagina 93.

Sandri (PD) - A pagina 93 abbiamo il capitolo 68000 e 68005 che sono fondi di riserva per la riassegnazione di residui. Volevo capire come mai nella parte di spese correnti abbiamo una cifra molto bassa di 100mila euro, mentre, per quanto riguarda gli investimenti, abbiamo previsioni di residui abbastanza alti. Volevo capire se c'era una scarsa capacità di spesa da parte dei Comuni per investimento e se questo corrispondeva a degli accertamenti che avevate già fatto negli scorsi anni e che dimostravano questi livelli di non capacità di spesa da parte degli enti locali.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - Intanto vorrei prendere atto che è in corso una forma di ostruzionismo, e direi anche negando quello che lei aveva detto a me personalmente e ripetuto in aula: che non sarebbe intervenuto per capitoli. Per l'ennesima volta si dimostra, collega Sandri, che lei non tiene fede alle cose che dice, ma... credo che debba essere detto all'altro Sandri, perché ce ne devono essere 2... Per quel che riguarda le spese di investimento, è del tutto normale che così sia.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - In merito alla questione politica, avevamo espresso nel secondo intervento che avevamo fatto in discussione generale che l'atteggiamento che avremmo avuto su questo bilancio sarebbe dipeso molto dall'atteggiamento della Giunta rispetto alle nostre proposte. Abbiamo avuto una risposta molto chiara che ha avuto la controreplica convincente della collega Fontana, il "Partito Democratico" ha preso atto dell'atteggiamento sia del Presidente Caveri, sia dell'Assessore Marguerettaz nelle risposte...

(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

... non c'è bisogno di esserci, c'è la collega che mi ha spiegato tutto, ero a fare una visita medica come vi avevo accennato prima di quell'ora. Abbiamo preso atto delle vostre posizioni... l'Assessore Marguerettaz è rimasto molto contento di "averci dato in testa"... benissimo, evidentemente abbiamo preso delle posizioni conseguenti all'atteggiamento che abbiamo constatato. Siamo sempre disponibili al confronto, siamo per un'opposizione che vada al concreto delle cose, ma certo...

(interruzione del Consigliere Vicquéry, fuori microfono)

... cosa interessi o "freghi" al collega Vicquéry è un problema suo personale che, se non lo comunica a tutta l'aula, sarebbe meglio!

Siamo sempre disponibili al confronto, ma ci vuole la volontà di confronto. L'atteggiamento che è stato fatto nei confronti del "PD" ieri sera non è stato confacente ad una volontà di confronto. Se voi dite che quelle sono state delle dichiarazioni che non sono state travisate da noi e che la vostra volontà è di collaborazione, nessun problema, possiamo modificare il nostro atteggiamento a seconda della volontà dei colleghi della maggioranza di intervenire o meno. Anche per la continuazione, capisco che può essere fastidioso confrontarsi con l'opposizione; a me sembra che qui dentro si reciti quello che c'è in una pubblicità televisiva - non ricordo che la "Sisal", o altra società che promuove il gioco d'azzardo da tabaccaio - che dice: "siete uno di quelli che vogliono vincere facile? Allora comprate il nostro prodotto"! Sembrate quelli che vogliono vincere facile, cioè a loro piace l'opposizione, quella che sta in silenzio, che non parla mai, che vota contro o astenuto quando ci sono cose poco importanti, che vota magari a favore quando ci sono cose significative.

Il Presidente della Regione ha posto un problema politico e gli stiamo rispondendo in termini politici. Credo che qui ognuno debba fare il proprio ruolo, non c'è cattiveria, né premeditazione, né voglia di bloccare, ma l'opposizione fa l'opposizione e... la maggioranza faccia la maggioranza! È importante che ci sia questo confronto, come è importante che ci si renda conto che questo è la base di uno dei dati fondamentali. Se vogliamo costruire dei percorsi per cui le forze autonomiste e le forze del Centro-Sinistra che hanno collaborato per tanti anni, possono ritrovarsi a lavorare insieme, si deve partire...

(interruzioni ripetute da parte dell'Assessore Marguerettaz e del Presidente Caveri, che vengono invitati dal Presidente Perron a non intervenire fuori microfono)

... si deve ripartire dal rispetto reciproco. È chiaro che è molto più conveniente un'opposizione che dice sempre "sì", a voi vanno bene i partners quelli così, accondiscendenti, che non intervengono mai sul bilancio perché non bisogna disturbare il manovratore, volete avere una posizione che non è paritaria, ma superiore agli altri! Questo non va bene, non porta da alcuna parte e non porta a costruire dei percorsi, delle alleanze per fare un buon lavoro per la Valle d'Aosta, significa sempre dimostrare quello che è il vostro atteggiamento tipico che è quello dell'arroganza.

Per un anno e mezzo siete stati più tranquilli... alla prima occasione, che è stata la vittoria del referendum, è tornata fuori tutta la prosopopea! Anche gli attacchi personali che vengono rivolti alla mia persona e alla collega Fontana sul problema della "cosa rossa", "vai a casa, mai con te...", eccetera, sono segnali di un'arroganza che non ha alcun significato e che non ha degno posto in una democrazia! Se volete avere questa posizione, ben venga, ma diventa difficile riuscire a capire che vi siete resi conto della necessità che la nostra Regione riparta con delle forme diverse, che sono il rispetto reciproco. Rispetto reciproco significa fra tutto anche quello di non continuamente intervenire fuori microfono quando parla un collega. Una battuta va benissimo, un continuo interloquire significa non rispetto delle persone e non rispetto delle persone è anche il non rispondere, perché quando abbiamo parlato di residui passivi sugli investimenti che vengono riportati a questo fondo globale 68005, non c'è stata una risposta. Voglio capire quali sono mediamente le percentuali di investimenti inevasi e di incapacità di spesa da parte dei Comuni che si riversano sulla Regione e come mai è stata stabilita questa cifra, che rimane fissa negli anni, quindi si presume che sia una cifra basata su dei sostegni chiari. Gli uffici hanno dimostrato di essere molto precisi, quindi avranno una spiegazione da darci.

Presidente - La parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Sono un po' meravigliato delle dichiarazioni del Presidente. Stamani, quando ero fuori, ho chiesto scusa dei toni di questa mattina, ma adesso ritiro le scuse e i toni li alzo! Il Presidente Caveri era fuori, io ho chiesto scusa al Consiglio perché ho alzato i toni sulla sua piccola provocazione, ma a questo punto ritiro le scuse, perché se c'è qui qualcuno che fa ostruzionismo siete voi!

Facciamo il percorso dall'inizio di questo bilancio, dal lavoro in Commissione, eccetera: quante proposte avete accettato di quello che abbiamo sollevato? Il bilancio lo propone il Governo e lo approva il Consiglio, se permette, Presidente... mi offende che lei dica che siamo un gruppo che fa ostruzionismo, perché ci ha accomunati a quanto sta facendo il Consigliere Sandri...

(proteste dai banchi della Giunta e della maggioranza)

... mi lasci finire, stiamo facendo la stessa cosa che fa il collega Sandri: stiamo chiedendo spiegazioni perché abbiamo dei cittadini ai quali rendere conto cosa stiamo a fare qui, perché fino adesso abbiamo spiegato loro che nei lavori di Commissione ai quali abbiamo partecipato dall'inizio alla fine in modo costruttivo non abbiamo portato a casa nulla e quel percorso lì lo abbiamo terminato. Adesso noi, assieme ai colleghi Sandri e Fontana e anche all'opposizione di "Forza Italia", stiamo facendo il nostro lavoro. Voglio sapere cosa c'è dietro queste frasi ermetiche ed enigmatiche... quando non le capisco non sono un tuttologo, ma non è grave, perché non mi vergogno di non capire, sono qui per capire e quando ho capito vado dalle persone e dico: guardate, abbiamo passato 4 giorni in Consiglio "a fare il teatrino", perché addirittura su richiesta di spiegazioni di voci a me incomprensibili ed è un mio diritto chiedere e rispondere, lei non può dire che stiamo facendo ostruzione... metà del tempo che stiamo passando qui avremmo potuto evitarlo!

Ricordo benissimo il collega Sandri quando lo scorso anno, e in Consiglio e in Commissione, ha detto: "dobbiamo cambiare sistema di fare il bilancio"! C'è stato un Commissione un timido tentativo dell'Assessore Marguerettaz di dire: "se fate proposte sul bilancio di assestamento per i mesi futuri, sarebbe più facile per i dirigenti modificare le cose", ma se queste cose non vengono messe per iscritto, abbiamo tutto il diritto di chiedere spiegazioni, approfondire i capitoli di spesa, capire i rapporti fra Regione ed enti locali, capire la sanità e gli Assessorati in che direzione spendono i soldi che sono della collettività. Ho l'impressione che i soldi siano proprietà vostra e vi dà fastidio che qualcuno vi venga a chieder conto di cosa ne fate! Non funziona così, Presidente! Per quanto ci compete, quindi, assieme ai colleghi Sandri e Fontana che hanno la loro autonomia in Consiglio per fare quello che ritengono più opportuno, e lei ha diritto poi di fagocitarli come meglio crede... non pensi che con l'accusa di ostruzionismo noi smettiamo di fare il nostro lavoro! Se ha una certa insofferenza nei confronti del lavoro che facciamo, doveva votare "sì" al referendum: a quel punto veniva eletto direttamente dal popolo, poteva starsene da qualche parte a fare qualche inaugurazione e tagli di nastro e qui dentro...

Presidente - ... possiamo stare sull'argomento...

Bortot (Arc-VA) - ... più argomento di questo... ma non siamo noi che abbiamo iniziato a dire che qui dentro si sta facendo ostruzionismo! Allora, dato che siamo stati accusati di fare ostruzionismo prima di farlo, le dichiaro che da ora in avanti farò ostruzionismo! Non so niente di questo malloppo e per ogni capitolo è mio diritto chiedere spiegazioni; sono ignorante, non so niente dei capitoli e per ognuno di questi titoli chiederò spiegazioni al Governo e voi dovete risponderci e staremo qui 14 giorni e, se necessario, anche a Natale!

Presidente - Posso tentare di riportare un po' di serenità nell'aula?

La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - Le ripeto quello che le ho già detto: queste cifre sono assolutamente in linea con la media di quello che ritorna dalla mancata capacità di spesa per investimenti; noi non abbiamo lo storico perché è la prima volta che nel bilancio viene evidenziato in maniera così chiara, ma dalle percentuali risulta essere in linea con la media di analoghe incapacità di spesa delle altre amministrazioni.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Intanto ringrazio il Presidente per la chiarezza con cui ha evidenziato questo rientro, perché è un rientro significativo e bisogna valutarlo con attenzione, in quanto 4,4 milioni di euro su investimenti che superano di poco i 17 milioni di euro significa che i Comuni non riescono a spendere più del 25% di quello che ricevono, quasi il 30%. Credo che questo sia un dato allarmante, poi le motivazioni per cui questo avviene sono da studiare, non ci sarà una risposta facile e immediata, ma è un dato preoccupante. Se poi si facesse il paragone rispetto alla competenza 2009, si vede che rientra il 33% di quello che si dà per investimento, allora i casi sono 2: o il sistema delle autonomie locali che giustamente dobbiamo tutelare, di cui l'autonomia è sacra... però dà dei segnali di difficoltà che potrebbero essere dovuti alle procedure burocratiche che l'Amministrazione regionale richiede, alla complessità degli interventi, a varie questioni di altro genere e non voglio cercare, qui, capri espiatori, ma è un dato che è veramente preoccupante.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - Questa è una perenzione che vale per 3 anni, quindi non va calcolato sull'annualità, questa cifra è una perenzione che somma 3 anni, per cui il calcolo che lei ha fatto non è giusto farlo su... esatto.

Presidente - Pagina 94.

Pagina 95: la parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Vediamo di tornare alla sostanza, non sono capace a far perdere tempo quando non ce n'è bisogno. Capitolo 21255: quello che vorrei capire è "trasferimento agli enti locali per le spese di progettazione globale delle opere da finanziarsi a valere sul fondo per speciali programmi di investimento"; la domanda è questa: queste opere sono a carico della Regione, trasferiamo la progettazione ai Comuni o sono opere dei Comuni e quindi trasferiamo la progettazione ai Comuni e finanziamo loro l'opera?

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Sul problema del "FOSPI" che sono i capitoli 21245 per la realizzazione e 21255 per quanto riguarda la progettazione, volevo capire 2 questioni. La prima: questi fondi, per quel che sono riuscito a capire, sono fondi che vengono stabiliti indipendentemente dai progetti che sono stati classificati, nel senso che si stabiliscono dei fondi, poi i primi 10-15-20 progetti che vengono approvati e che rientrano nella sommatoria dei fondi resi disponibili vengono passati, quelli che invece hanno un punteggio inferiore vengono rinviati o bocciati... Volevo capire se questo stanziamento è riferito a classifiche già deliberate e quindi, vediamo, quelli che sono entrati in scadenza il 3 dicembre, si da già che di questi una parte saranno attuati e una parte no, oppure se tutti quelli che sono stati approvati saranno finanziati, oppure se quelli che saranno finanziati ancora oggi non si può sapere perché deve essere verificata la documentazione che è stata portata al 3 dicembre... Questo vale anche per gli anni successivi, cioè qual è il momento in cui si decide quali sono i progetti "FOSPI" che hanno superato tutti i crismi e quindi che possono utilizzare questo tipo di finanziamento.

Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.

Cerise (UV) - Per quanto riguarda il capitolo 21255 questi sono fondi che vengono trasferiti ai Comuni per pagare l'80% della progettazione, lo abbiamo stabilito adesso perché prima la progettazione veniva pagata in funzione di una percentuale che era piuttosto variabile, ma era comunque una percentuale che aveva come riferimento il volume dell'opera, cioè se l'opera costava 1 milione di euro e se la progettazione, direzione lavori e tutto quanto era supponiamo il 10%, voleva dire che erano 100mila che venivano date, oppure l'80% delle 100mila. Cambiando sistema di affidamento degli incarichi, non esiste più una percentuale fissa, perché l'affidamento della progettazione, direzione lavori e sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione sono oggetto di uno sconto che il professionista fa, cioè il professionista che si aggiudica il lavoro fa il 20% o li 25% e cose del genere; allora abbiamo convenuto di dare l'80% delle spese effettivamente sostenute per tutti gli oneri dei servizi, quindi progettazione preliminare, definitiva, eccetera. Questo riguarda quei progetti che sono già stati approvati.

Per quanto riguarda la questione posta dal collega Sandri, la quota che lei legge qui, la competenza, è 30,489 milioni, e cosa comprende? Il "FOSPI" è un programma scorrevole perché sono triennali, allora qui c'è la quota di un triennio che è stato approvato precedentemente e che è stato realizzato, una quota del cosiddetto "triennio intermedio" - progetti che sono in cantiere nella fase intermedia - e l'avviamento dei progetti e poi per il finanziamento del programma che è stato finanziato. Adesso abbiamo finanziato il programma 2007-2009; quello a cui lei fa riferimento è il programma 2008-2010, quindi sono 3 quote che si accumulano e compongono questa cifra. Quelli che adesso vengono presentati, che scadono adesso, su questi non si può sapere niente perché l'istruttoria non è ancora cominciata; però entro il 1° dicembre il programma che era stato approvato e che dovrebbe essere il programma 2008-2010... dovevano consegnare tutta la documentazione che consentisse di andare avanti con la progettazione esecutiva, altrimenti vengono stralciati dal programma, cioè il Comune ha fatto la domanda per un programma triennale, gli viene approvato il finanziamento, entro 16 mesi dall'approvazione esso deve portare tutta la documentazione che serve per andare avanti, quindi: autorizzazioni, pareri e tutto quello che serve per fare la progettazione definitiva... se non porta entro 16 mesi questa documentazione, il suo finanziamento decade.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Ringrazio l'Assessore perché mi ha permesso di capire meglio la questione, credo che debba essere sottolineata l'importanza del "FOSPI", che è uno dei pochi sistemi programmatori che esistono nella nostra Regione che sta dando dei risultati positivi, nel senso che i Comuni devono progettare con notevole anticipo i propri investimenti, perché oggi possono cominciare a pensare a dei progetti da consegnare entro il 31 ottobre 2008, che però andranno nel triennale 2010-2012. Le cifre che abbiamo oggi sono quindi l'insieme dei programmi precedenti e quelli che sono stati in scadenza lunedì, che sono per il 2009-2011, probabilmente sono nelle competenze 2009-2010, che però sono quelli riferiti a quelli ancora vecchi, ho capito.

Queste piccole variazioni che ci sono in aumento e in diminuzione sono legate a previsioni che si possono fare rispetto ai dati che abbiamo del 2006-2008, 2007-2009, 2008-2010, nel senso che noi, avendo fatto programmazione, un'idea delle spese l'abbiamo precisa, perché sono tutti fondi che sono stati vagliati e aggiudicati, quindi abbiamo un quadro preciso di anno in anno, se questo è il progetto. Ovviamente sono sovrapposti perché, essendo triennali, c'è una sovrapposizione di 2 anni l'uno con l'altro, quindi ognuna di queste date sono la sovrapposizione stratificata di 4-5 programmi differenziati, se ho capito bene. Grazie.

Presidente - Pagina 96: la parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Non riuscivo a capire, tenuto conto il discorso che abbiamo fatto prima, come mai esistono questi capitoli a valere sul "FOSPI" il 21270, 212275, 21280 e 21290 e forse il 21305 della pagina successiva, in cui c'è una serie di fondi neanche trascurabili a fronte del "FOSPI", ma che non rientrano nel capitolo precedente. Volevo capire come mai c'è questa suddivisione diversa.

Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.

Cerise (UV) - I programmi "FOSPI" comprendono diversi settori, le scuole, prodotti fognature - ma che adesso non ci saranno più perché andranno nell'ambito del sistema idrico integrato -, le strade. Questi trasferimenti sono quelli che vengono fatti per la realizzazione dei singoli lavori ai Comuni. Lei citava il 21270: questo riguarda la costruzione e adeguamento di strade, allora questo riguarda il Comune di Pontboset, completamento della strada comunale di Fournier, tratto Devine-Barmafumo, che dovrebbe essere un programma "FOSPI" del triennio 2006-2009; Comune di Allein, lavori per un raccordo stradale esterno all'abitato, cioè all'interno dei programmi poi le opere vanno finanziate. Man mano che i lavori vanno avanti, noi trasferiamo i fondi. Uno riguarda l'impegno per i programmi generali, l'altro è il trasferimento ai singoli Comuni per la realizzazione delle opere che sono all'interno dei diversi programmi. Infatti ce n'è uno che riguarda le strade, uno che riguarda gli acquedotti, uno che riguarda i parcheggi che sono le categorie previste nel "FOSPI", gli edifici scolastici, i collettori fognari, gli acquedotti, i parcheggi... sono il finanziamento vero e proprio. Forse, Consigliere Sandri, se potesse vedere il bilancio di gestione, capirebbe meglio!

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Credo di aver capito, nel senso che questo è l'atto pratico di trasferimento al singolo Comune, proprio per questo volevo capire quali erano i singoli Comuni interessati dalla questione degli edifici scolastici, il 21290, a quali interventi si riferisce.

Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.

Cerise (UV) - Qui riguarda il Comune di Gignod, lavori di recupero fabbricato da destinarsi ad attività didattiche, per 467.697; infatti è solo un Comune. Poi si finisce il programma, cioè per questo Comune questo programma è finito, ne cominceranno degli altri, eccetera.

Presidente - Pagina 97: la parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - La stessa domanda di prima. Volevo sapere a quali Comuni si riferissero i trasferimenti previsti dal capitolo 21305 in materia di autorimesse e parcheggi.

Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.

Cerise (UV) - Sono Villeneuve per 185mila euro, Brissogne per 88mila euro che fanno 273mila.

Presidente - Pagina 98: la parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Il capitolo di interesse è il capitolo 33755, "Trasferimento agli enti locali e agli enti ad essi strumentali dotati di personalità giuridica su mutui per investimenti": c'è una cifra che è stabilizzata in tutti e 3 gli anni di competenza, 2,45 milioni di euro. Volevo sapere quali erano gli enti locali o strumentali degli enti locali per cui sono stati accesi questi mutui con contributo regionale e a quali investimenti si riferissero.

Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.

Cerise (UV) - Io non ho l'elenco per Comuni, non credo che l'abbiano neanche alle Finanze, ma questa è la legge n. 21. Questa legge consente ai Comuni che hanno beneficiato del finanziamento "FOSPI" di accedere a un mutuo per la copertura della parte non coperta dal trasferimento della Regione - cioè sono soldi che deve tirarsi fuori il Comune - e che va dal 10 al 20% dell'investimento; più grande è l'investimento più si abbassa questa quota. Se è un investimento di 1 milione di euro credo sia intorno al 15%, questo significa che il Comune deve tirare fuori 150mila euro; se li fa imprestare con la legge n. 21 e viene con questa legge abbattuto l'interesse, in modo che il Comune restituisce solo il capitale. Mi dicono che sul bilancio di gestione gli ultimi mutui accesi sono stati accesi nel 1994, scusate, nel 2000, quindi dal 2000 al 2007 non c'è più stata accensione di mutui. Questi soldi che mettiamo a bilancio servono per pagare quei mutui che ci sono.

Presidente - Pagina 99: la parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Il problema è qui, il capitolo 21050, "Trasferimenti agli enti locali su fondi assegnati dallo Stato per la salvaguardia e la valorizzazione delle zone montane, a valere sul Fondo nazionale della montagna", per 455.700 euro. Volevo capire sulla base di quali progetti e parametri venivano trasferiti agli enti locali e quali ne avevano usufruito in questi anni.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - Il fondo per la montagna viene finanziato ogni anno dalla finanziaria dello Stato, che prevede un trasferimento che nel caso della Valle d'Aosta arriva alla Regione sulla base di parametri non sempre condivisibili predisposti dal Ministero dell'economia, ma è già positivo farne parte, perché dopo l'emanazione della legge sulla montagna, legge n. 92/1994, le Regioni a Statuto speciale per molti anni furono escluse dal Fondo per la montagna. Si tratta di una cifra che giriamo direttamente alle Comunità montane, quindi consideriamo questi fondi come dei fondi che alimentano la finanza locale e sono adoperate dalle Comunità montane nell'ambito dell'autonomia del proprio bilancio.

Presidente - Pagina 100: la parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Questo è un tema che mi è caro, capitolo 49420, in quanto si riferisce al Comune di Emarèse e alla bonifica dell'ex cava di discarica di amianto. Ricordiamo tutti che la miniera di amianto di Emarèse è stata una miniera in funzione fino agli inizi degli anni '50 con una grande produzione nel periodo bellico e ancora adesso ci sono fuori dal sedime della miniera importanti rilevati che contengono materiale di risulta contenente amianto.

Volevo capire come mai non c'era alcun tipo di finanziamento, tenuto conto che è un tema quello della bonifica dell'amianto che è diventato un tema "à la une" dell'attenzione politica e dell'attenzione della popolazione, in quanto l'amianto si è riconosciuto ormai cancerogeno e sono note anche le polemiche nelle ultime settimane evidenziate nei confronti della "Eternit", che è stata richiesta di grossolani indennizzi. Qui c'è una miniera di amianto con dei depositi a cielo aperto, volevo avere il punto della situazione rispetto alla bonifica di questo territorio.

Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.

Cerise (UV) - Se vuole, mi impegno questo pomeriggio a farle avere tutti i dettagli, ma la situazione in sostanza è la seguente. Questo sito è considerato un sito da bonificare di interesse nazionale, allora per questo motivo è stata fatta una valutazione, non prenda per buone le mie cifre, ma il costo della bonifica era stato valutato attorno ai 10 miliardi, 5 milioni di euro. Sulla base di questa previsione è stato elaborato uno studio di fattibilità concordato con il Ministero, il quale però ha dato delle prescrizioni per le quali il progetto è lievitato. Si sarebbe anche dovuto trattare per avere un ulteriore finanziamento, tuttavia è intervenuta un'interpretazione del Ministero sulla n. 152 che ci ha messi ancora più in crisi, nel senso che è stato fatto un decreto - ma ho una relazione al riguardo che le farò avere nel pomeriggio - nel quale si va a disconoscere un modo di bonificare questi siti per il quale la spesa rischierebbe di raddoppiare. Mi spiego: disconoscono la possibilità di utilizzare il materiale che è stato estratto come materiale di riempimento, secondo loro questo materiale dovrebbe essere portato in una discarica con un costo che glielo raccomando. Noi abbiamo impugnato il decreto perché abbiamo detto che questa cosa non è assolutamente... non mi chieda perché non ci sono somme qui, perché non lo so, ma le posso far avere il quadro economico di tutta la vicenda e il motivo per il quale abbiamo impugnato il decreto con tanto di elementi di valutazione. Le cifre sono lì, mi pare che complessivamente il costo con le prescrizioni del Ministero era di 13 milioni di euro, una cifra astronomica considerando il costo del trasporto e dello stoccaggio di questo materiale in una cava, che non avrebbe senso, perché questo materiale potrebbe essere ritombato e poi sopra fatto uno strato di inertizzazione totale e di assoluta inefficienza dal punto di vista epidemiologico dei rischi di amianto.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Intanto ringrazio l'Assessore per la risposta e per i dati che mi vorrà fornire, Volevo avere una conferma: che il decreto ministeriale a cui lei fa riferimento è il n. 468/2001, oppure è quello più recente, quindi poi potrò avere il dato... Quello che non si è capito è alla fine questa bonifica di 13 o 10 milioni o quello che sarà... chi è che la paga? Se è di interesse statale teoricamente dovrebbe essere lo Stato a cacciarci i soldi, non saremo noi a doverci assumere questo enorme lavoro, perché altrimenti sarebbe una cosa fuori da ogni senso!

Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.

Cerise (UV) - È lo Stato che paga sulla base di una progettazione e di una modalità esecutiva concordata con lo Stato stesso. Quel decreto è il primo decreto che ammetteva la cava di Emarèse nell'ambito dei siti da bonificare di interesse nazionale, per il quale aveva fatto una previsione di spesa, mi pare intorno ai 10 miliardi - forse il Consigliere Vicquéry se lo potrebbe ricordare -, poi sono arrivate le successive prescrizioni, per cui la spesa è raddoppiata. Non è previsto qui perché, essendo fondi dello Stato, se non sono assegnati, non si possono mettere a bilancio.

Presidente - La parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Capitolo 49540... non so se deve rispondermi il Presidente. Vorrei capire se sono stati adottati dei parametri e dei criteri per stornare questo milione di euro dello Stato ai Comuni per quanto riguarda la Protezione civile... Presidente, volevo sapere dei contributi assegnatici dallo Stato e ridistribuiti dagli enti locali... capitolo 49540, se sono stati adottati dei criteri nella distribuzione.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - Questi sono soldi non ancora arrivati, il criterio di ripartizione di fondi di questo genere se non sono vincolati, come credo non lo siano, in genere si riferisce a scelte effettuate dalla Direzione della Protezione civile, può essere l'acquisto di materiale...

Presidente - Pagina 101: la parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - È una domanda più o meno al contrario di quella che ho fatto prima per quanto riguarda il trasferimenti in base al "FOSPI". Non capisco come mai sui capitoli 33628, 33630, 33632, che sono le spese in merito agli acquedotti "FOSPI", rete fognarie, strade, case municipali e cimiteri, come mai non c'è alcun trasferimento. È perché non ci sono progetti in materia o... per quale motivazione?

Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.

Cerise (UV) - Questi fondi riguardano dei programmi che sono esauriti e per i quali i Comuni devono ancora fare o dei pagamenti o ultimare qualche opera, ma sono tutti programmi ampiamente... sono residui, o perché c'è stata qualche perizia o contenzioso o qualche cosa per cui non si è ancora potuto liquidare i fondi, a meno che non tornino di nuovo nei residui, se non verranno liquidati entro il 2007.

Presidente - Pagina 102: la parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Capitolo 33665, "Trasferimento di fondi al Comune di Aosta per interventi finalizzati alla riqualificazione della città": torniamo alle cose che mi premono, cioè i rapporti fra Comune e Regione. Abbiamo prorogato i termini di una legge sulla riqualificazione della città di Aosta; vorrei capire se questo è uno stanziamento che gestirà direttamente il Comune in piena autonomia o se è stato effettuato a fronte di linee guida e progetti presentati.

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - La mia domanda è su un altro capitolo, sempre alla stessa pagina, capitolo 33690: qui si prevedono giustamente delle spese a carico della Regione per quanto riguarda la manutenzione, ristrutturazione, adeguamento di opere per assistenza anziani e inabili.

Prima domanda: qui gli stanziamenti sono stati fatti tenendo conto del bilancio o dei programmi dei vari Comuni e se in queste richieste dei Comuni si è individuata una priorità e quali progetti sono stati eventualmente individuati per il 2008, quali per il 2009 e quali per il 2010... perché vediamo che nel triennio c'è una differenziazione di risorse, si vede un aumento, quindi probabilmente c'è un progetto di interventi a lunga scadenza.

Seconda domanda: se si prevede che con questi finanziamenti nel triennio vengono ad essere messe a norma tutte le attuali microcomunità e residenze per anziani e inabili.

Terza domanda: se in questo lavoro di ristrutturazione ci si limita alla manutenzione di quello che c'è o se in alcuni casi si riqualificano queste strutture, quali e in quale zona della valle si è deciso di riqualificare queste strutture per dare una risposta più aggiornata rispetto alle esigenze che emergono dal territorio.

Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.

Fosson (UV) - Cerchiamo di programmare sempre in seguito ai fabbisogni, in particolare questo capitolo è conseguente alla deliberazione presa nell'agosto di quest'anno, dopo 2 anni di lavoro con enti locali, sindacati... per gli "standard" delle microcomunità per anziani. Non avevamo degli "standard" gestionali e funzionali, dopo anni di lavoro abbiamo messo questa pietra importante su questo. Questi "standard" prevedono 3 differenziazioni di livello delle microcomunità di I°, II° e III° livello, è solo da andare a ricercare la deliberazione; in base a questo, bisogna rifare una programmazione per microcomunità per Comunità montana - lei sa che le microcomunità per anziani sono gestite dal gennaio 2005 dalle Comunità montane - e fare un piano di interventi seguendo i vari piani di zona. Il finanziamento per il 2008 è previsto per quelle microcomunità che già avevano in programma non una ristrutturazione, qui si parla di ristrutturazione e ampliamento rendendole comunque conformi a questi "standard". Ci sarà il tempo per mettersi in ordine, gli "standard" sono previsti nel 2015, quindi abbiamo in programma con gli enti locali nei mesi di dicembre-gennaio un incontro con tutte le Comunità montane per fare, all'interno delle varie Comunità, una programmazione dei livelli di I°, II° e III° livello a seconda dei fabbisogni e del numero degli anziani presenti nella zona.: ecco perché la previsione di bilancio aumenta negli anni successivi con il programma di creare microcomunità di III° livello sanitarizzate con degli "standard" particolari.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - È importante fare una valutazione del capitolo 33665, "Trasferimenti di fondi al Comune di Aosta per interventi finalizzati alla riqualificazione della città", che derivano dalla legge n. 41/1997, legge di "Aosta capitale", che sono i 10 milioni che vengono messi anche nella finanziaria di quest'anno, e poi sono previsti 6 milioni, 5,5 milioni negli anni successivi. Qui sono dei dati che sarebbe interessante capire che destino vogliono avere, perché se riproducono solo gli ultimi interventi previsti dal vecchio piano, credo siano iniziative di scarso valore, in quanto corrispondono alle ultime propaggini di una montagna che fu costruita più di 10 anni fa, progettata 14 anni fa e che non corrisponde minimamente all'evoluzione che ha avuto la nostra Regione da allora e che ha oggi il ruolo di Aosta e quello che avrà in futuro. Qui è capire se su questo progetto c'è la volontà di fare davvero un rinnovamento anche degli investimenti, cioè se non ha senso prevedere degli aumenti significativi di questo dato sulla città di Aosta, ma in una prospettiva totalmente ristudiata dal punto di vista progettuale.

Abbiamo un'Amministrazione regionale che ormai giace sulla città di Aosta e sulle zone vicine in oltre 35 stabili che comportano un onere notevole perché la stragrande maggioranza è in affitto, quindi costa in termini di affitto, di logistica e di complicanza di servizi per la popolazione che si trova spostata da una parte all'altra, e poi abbiamo la città di Aosta che non ha un territorio tale da consentire soluzioni di qualunque genere e che deve difendere giustamente le esigenze del proprio essere, di una città che deve rispondere alle esigenze di vita quotidiana dei propri cittadini.

Si voleva capire come mai, se è così o se si è voluto scegliere una strada di continuità senza una particolare evoluzione o se queste cifre stanno alla base di un progetto di radicale cambiamento dell'approccio sui rapporti che ci sono fra la città di Aosta e l'Amministrazione regionale. Il nucleo centrale rimane la disponibilità delle aree del sedime ferroviario e del sedime a sud della ferrovia, cioè quella parte di "area Cogne" che non è ancora stata utilizzata per attività produttive, su cui qualche ragionamento di lungo periodo di logistica deve essere fatto. Non vorrei che, a fronte di un problema così rilevante, le soluzioni che si trovano sono come quelle della funivia che dovrebbe partire dal centro di Aosta, attraversare la città e arrivare dall'altra parte, che sa più di "boutade" o di invenzione di "Halloween" piuttosto che di un progetto serio.

Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.

Cerise (UV) - Devo richiamare qui la deliberazione del Consiglio n. 2712/2007 con la quale il Consiglio specularmente a quanto aveva fatto già il Consiglio comunale di Aosta, ha autorizzato il Comune di Aosta a dilazionare i pagamenti per il programma di "Aosta capoluogo" che era stato approvato, quindi non si tratta di finanziare opere nuove, ma solo alcune opere che sono andate in appalto adesso e per le quali si prevede di pagare dopo la scadenza del 2008, che era quella entro la quale il piano si sarebbe dovuto esaurire come era stato stabilito dalla legge istitutiva di "Aosta capoluogo". La spesa è definita, sono 10 milioni nel 2008, 6 milioni nel 2009 e 5.569.466... con la stessa deliberazione si era anche stabilito quali opere avremmo stralciato da quel vecchio piano decennale perché non si sarebbero realizzate per una serie di motivi.

Cosa abbiamo previsto di fare con il Comune di Aosta? Abbiamo intenzione di rivedere una nuova normativa, una nuova legge per "Aosta capoluogo" che tenga conto in maniera più concreta di 2 questioni, ossia delle esigenze che ha Aosta in quanto capoluogo di Regione, ma anche come realtà territoriale che ospita le esigenze forti che ha la Regione, per arrivare a fare assieme qualcosa che è... ad esempio, quanto ha citato lei prima, la strada che riguarda il Quartiere Dora. Questa è una vicenda che riguarda il Comune di Aosta, ma riguarda anche la Regione, perché si tratta di accedere più velocemente a tutte le aree di servizio che sono funzionali... quindi, anziché fare un programma dove si fa un inventario di opere, si va ad individuare dei progetti strategici per il Comune e per la Regione. Non si dice poi che entro quell'anno bisogna fare quell'opera, ma si finanzia sulla base di quello che si è capaci di spendere, attraverso delle procedure che passano con degli organismi semplificativi, come le Conferenze di servizi, perché il Comune di Aosta si è trovato nell'impossibilità di spendere dei soldi a causa di ostacoli nell'ambito delle procedure. Si vorrebbe trovare un meccanismo snello, si approva un programma ma, anziché dire: "li diamo in 10 o 5 anni", questo si lascia perdere, però su queste opere si concentra l'attenzione e le stesse devono essere realizzate.

Ci stiamo confrontando per portare il disegno di legge in Consiglio.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Solo per avere una delucidazione, ringraziando l'Assessore per la spiegazione corretta ed esaustiva, ma su un punto non ho capito. Quando parlava di eventuali difficoltà nella valutazione, si riferiva al fatto che questi progetti di Aosta devono passare al NUVVOP o a qualche nucleo di valutazione o... seguono una procedura a parte?

Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.

Cerise (UV) - Se si tratta di opere che rientrano nel Programma delle grandi opere, evidentemente questa è la nuova procedura prevista per le grandi opere, cito l'ampliamento dell'Ospedale, il parcheggio di interscambio, questi hanno la procedura delle grandi opere ed è disciplinata per legge, queste saranno tutte ricomprese in questo programma, sono investimenti che non sono solo funzionali alla città, ma alla Regione. Stiamo cercando di capire come è possibile mettere in piedi una procedura che si basi su delle Conferenze di servizi che sono magari ampliate per poter prendere delle decisioni, senza più passare 10 volte per uffici perché passi un'autorizzazione... è chiaro che, se si tratta di opere che sono al di sotto della soglia prevista per le grandi opere, può essere previsto - come ho detto - attraverso la Conferenza dei servizi allargata, in modo che sulle singole opere si possa avere una procedura snella. Ci stiamo lavorando.

Presidente - La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (CdL) - Capitolo 33680, finanziamento straordinario al Comune di Pontey per le opere di realizzazione pubblica che erano state finanziate con la legge n. 15/2007 all'articolo 19, erano stati finanziati 1 milione di euro e altrettanti sono finiti a residuo. Volevo sapere se il residuo è dato dallo stesso impegno contenuto in legge o se c'è stato un atto amministrativo come deliberazione di Giunta che ha individuato le opere.

Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.

Cerise (UV) - L'accordo era che il Comune di Pontey avrebbe presentato il progetto di un'opera pubblica che avrebbe beneficiato di questo finanziamento; a tuttora il Comune non ha presentato questo progetto, di conseguenza non abbiamo potuto trasferirgli la somma.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Il problema è simile per quanto riguarda le osservazioni che ha fatto adesso il collega Frassy sul problema di Pontey e la questione della "Tour de Saint-Anselme", che mi sembra sia ancora in fase di ristrutturazione, quindi non capisco come mai non ci siano dei trasferimenti, e l'identica cosa credo per il Comune di Charvensod per quanto riguarda l'asilo nido, che non mi sembra sia ancora completato... quindi come mai non ci sono dei trasferimenti previsti in materia.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - Per l'asilo nido di Charvensod che interesserà anche una parte di dipendenti regionali, il trasferimento di 3,2 milioni consente di completare la progettazione, quindi è uno stanziamento che era a valere sul bilancio di quest'anno.

Sulla "Tour de Saint-Anselme" credo di poterle dire - perché ne abbiamo parlato di recente -, che siamo ormai nella fase dell'arredamento interno, perché la Torre di fatto è stata completata, quindi si è in una fase di arredamento interno che avverrà per la parte più propriamente museale anche con i soldi dell'anniversario di Sant'Anselmo.

Presidente - Pagina 103: la parola al Consigliere Frassy.

Frassy (CdL) - Sul capitolo 33705: questo capitolo stanzia 2 milioni di euro per l'adeguamento e messa a norma di edifici scolastici, la norma poi è richiamata anche nella legge finanziaria dall'articolo 11 e l'articolo 11, a sua volta, va a modificare l'articolo 15 della legge del 2007. La legge n. 15/2007 richiama la legge finanziaria dello Stato, approvata nel dicembre 2006 per il 2007, l'articolo 1, comma 625, della legge finanziaria dello Stato stanziava dei fondi per i piani di edilizia scolastica e diceva che il 50% di quelle risorse assegnate era destinato alla messa in sicurezza.

Vorrei allora capire anzitutto se in questi 2 milioni ci sono risorse di provenienza statale, penso di no, ma mi piacerebbe averne conferma; se poi così non fosse, vorrei capire come si raccorda la previsione contenuta nel triennale, che prevede 2,5 milioni per il 2009 e 2 milioni per il 2008 rispetto alla legge di assestamento di bilancio, che invece prevedeva semplicemente la spesa per il 2007, ossia questo piano di edilizia, che dovrebbe essere adottato sentito il CPEL... esiste, non esiste... quali sono le situazioni che ci hanno fatto finanziare e stanziare queste risorse. Non penso che il comma 625 dell'articolo 1 della finanziaria dello Stato per il 2007 avesse una ricaduta cogente sulle situazioni regionali, anche se così sembra di capire perché viene richiamato il comma 625. Immagino, ma vorrei averne conferma e un dettaglio per quanto possibile, di quali sono le situazioni sostanziali che hanno fatto stanziare prima in assestamento con la legge n. 15/2007 l'impegno per il 2007, e adesso fanno impegnare ulteriori risorse per il 2008 e per il 2009, tenendo presente che nell'assestato 2007 io non leggo nulla; invece, andando a leggere la legge n. 15, avrebbe dovuto esserci come per Pontey un assestato e un residuo. Vorremmo capire sia il meccanismo contabile e finanziario, sia l'analisi sostanziale... non so se sono stato chiaro...

Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Viérin Laurent.

Viérin L. (UV) - Per quanto riguarda questo piano, come ho avuto modo di dire è un piano triennale e sono risorse interamente regionali che vanno a finanziare le scuole di competenza comunale; è un piano cofinanziato di circa 10 milioni di euro, concordato con il CELVA, mentre altra cosa sono i finanziamenti statali. Abbiamo presentato un piano sulle scuole di competenza regionale e lo Stato è intervenuto con una somma di 70mila euro circa, poi fornirò i dettagli al collega Frassy, perché è un piano appena trasmesso a Roma.

Per quanto riguarda il piano triennale, non è previsto niente successivamente; è stato triennale perché già abbiamo fatto una proroga al 31 dicembre 2009 per questa messa a norma degli edifici scolastici, quindi la previsione è di circa 10 milioni di euro sul triennio. Per quanto riguarda questo piano, non solo già abbiamo adottato la deliberazione con i criteri di finanziamento, già concordati con il CELVA perché il gruppo di lavoro era partecipato con loro, ma abbiamo già approvato la deliberazione con i criteri, aperto i termini e stiamo concludendo l'iter. Il gruppo tecnico ha analizzato tutte le richieste provenienti dagli enti locali e a breve ci sarà la deliberazione di Giunta che approva questo piano di intervento finanziario. Il piano, in sé, sarà approvato nella Giunta prossima o in quella successiva, nel senso che...

(interruzione del Consigliere Frassy, fuori microfono)

... i 10 milioni allora sono 5 milioni sul 2007, assestato 33676 pagina 87; prima con il collega Sandri abbiamo analizzato questi 5 milioni di euro che sono sulla finanza locale, assestato 2007, erano già stati previsti in assestato sull'avanzo di amministrazione della finanza locale, legge n. 15; gli altri circa 5 milioni sono previsti con intervento regionale ed ecco perché è un piano cofinanziato ed ecco perché parlavo con il collega Sandri di 10 milioni di euro sul triennio, con un'assunzione di responsabilità sia da parte degli enti locali che da parte dell'Amministrazione regionale per adeguamento, messa a norma, messa in sicurezza degli edifici scolastici di competenza comunale. Altra cosa sono invece... è un altro piano che abbiamo presentato al Ministero per il finanziamento delle scuole di competenza regionale e cofinanziato, ci aspettiamo qualcosa di più dallo Stato che interviene per circa 70mila euro.

Presidente - La parola al Consigliere Segretario Venturella.

Venturella (Arc-VA) - Volevo sapere, proprio in riferimento a pagina 103... forse è una cosa che riguarda l'Assessore Cerise, ma anche l'Assessore Marguerettaz... leggo, qui, capitolo 33745 "tetti in lose in pietra", se poi andiamo all'edilizia abitativa abbiamo anche il contributo dei tetti in lose di pietra anche nel programma 0.2 interventi per edilizia abitativa. Ho capito che c'è una questione di legge regionale, ma... come si concilia con il fatto che nella legge regionale avevamo detto - per quel che mi ricordo - che dovevamo fare un capitolo globale su cui far confluire tutti i fondi?

Presidente - La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (CdL) - Solo per ritornare brevemente sul capitolo della messa in sicurezza, cioè è curioso il modo in cui è stato scritto nel bilancio, perché la legge di finanziamento - ma la legge anche che individua l'argomento - dovrebbe essere l'articolo 6 della legge regionale n. 15/2007. Non si capisce per quale motivo quelle risorse siano suddivise su 2 capitoli, creando una difficoltà di ricognizione sull'andamento delle spese, nel senso che sarebbe stato forse più logico che l'assestato del capitolo 33676 fosse sul medesimo capitolo. Adesso non so per quali motivi contabili sono state divise le risorse finanziarie del 2007 nell'ambito di un piano che lei giustamente ha definito essere un "piano triennale", perciò diventa difficile capire come vengono gestite tali risorse; questo dal punto di vista della comprensione della struttura del bilancio.

Per quanto riguarda invece l'aspetto sostanziale, questo ci crea qualche perplessità perché delle due l'una: o ci sono delle esigenze urgenti, l'IPR potrebbe essere il caso più eclatante... ma penso che nulla c'entri perché rientra negli interventi di quell'altro filone degli immobili di proprietà regionale... comunque sia, le risorse finanziarie stanziate sono significative perché parliamo di 10 milioni di euro e parliamo, anche qui, contrariamente a quello che accade in legge finanziaria, di messa in sicurezza per l'intera somma, mentre la legge finanziaria dello Stato faceva riferimento a piani di edilizia scolastica di cui il 50% per la messa in sicurezza. È curioso allora che l'Amministrazione regionale abbia atteso l'"input" della finanziaria dello Stato approvata a dicembre 2006 per andare in prima battuta poi al giugno 2007 a fare un piano straordinario sull'anno 2007 e dopo dire, nella stessa norma, che quel piano straordinario è prorogato al 2008-2009. Vorremmo capire se queste cose sono effettivamente urgenti e straordinarie, dunque sono cose che vanno fatte e riterremmo con tempistiche diverse, o se si ricade in quella tipologia dove è più importante l'appalto di quello che viene appaltato, per essere chiari! Visto che parliamo di scuole e che parliamo di sicurezza di ambienti dove ci stanno i ragazzi, sarebbe bene che se ci sono delle urgenze che creano la necessità di piani straordinari, questi venissero gestiti con tempistiche diverse rispetto a una previsione triennale. Previsione che ci porta a dire che nel 2007 forse non era stato fatto nulla o che perlomeno non verrà fatto nulla, ovvero che la cantierizzazione del 2007 sarà ben difficile.

Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Viérin Laurent.

Viérin L. (UV) - Per quanto riguarda la previsione in bilancio delle 2 somme in modo distinto sono 5 milioni che arrivano da trasferimenti di finanza locale, quindi sono previsti da una parte, mentre gli altri sono direttamente previsti sui capitoli dell'Amministrazione regionale in quanto sono trasferimenti per la messa a norma e piani straordinari per l'adeguamento di edifici scolastici. Per quanto riguarda il merito della sostanza, direi che ci siamo mossi su 2 piani diversi e io terrei a separare i 2 piani, non mettendoli in contrapposizione, perché l'urgenza delle scuole secondarie e superiori non esclude l'urgenza o comunque un monitoraggio delle scuole di competenza dei Comuni.

L'atteggiamento dell'Amministrazione regionale avrebbe potuto andare nella direzione di dire ai Comuni: "sono problemi vostri", ma visto che nello scorso anno e a fine scorso anno, dopo la creazione del servizio di edilizia scolastica e durante il 2007 abbiamo lavorato su un piano di monitoraggio della situazione esistente e della calendarizzazione degli interventi più o meno urgenti, perché grosse urgenze sia a livello comunale che a livello regionale stanno emergendo, nel senso che l'anagrafe scolastica ha lo scopo di monitorare anche le urgenze, e i 2 piani si suddividono così: il primo piano che sarà approvato, ma le posso anticipare che ci sono stati a fronte di 5 milioni sul 2007 circa 5,5 milioni di richieste, vanno a far fronte ad una serie di urgenze soprattutto legate alla messa a norma in relazione al certificato di prevenzione antincendio, ossia tante scuole hanno il NOP, mentre esiste questo piano di messa a norma che deve far passare la messa in sicurezza dal NOP a CPI (Certificato prevenzione antincendio definitivo). Prima urgenza quindi, che non è un'urgenza che mette a rischio l'incolumità degli alunni, ma è dal punto di vista legislativo un adeguamento che deve essere fatto e che ha anche dei costi notevoli.

Per quanto riguarda invece il piano sulle scuole regionali, abbiamo suddiviso anche gli interventi con il collega Cerise su 2 fronti: uno, il piano nazionale che prevede la ristrutturazione dell'Istituto per geometri e del Liceo classico, e invece le urgenze dell'ISIP con finanziamenti per quanto riguarda la costruzione della sede provvisoria, con il collega Cerise la settimana prossima saremo al Collegio docenti dell'ISIP per spiegare l'evoluzione e il cronoprogramma, perché stiamo lavorando in urgenza, e i finanziamenti per la "scuola polmone" che andrà a permettere di pianificare gli interventi sugli altri edifici scolastici. Accanto a questo stiamo valutando gli interventi sulla sede ISIP che è stata oggetto di problemi e sul da farsi. Sono 2 piani diversi e anche all'interno degli interventi sul livello regionale ci stiamo muovendo su diversi canali di finanziamento dello Stato e regionali.

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Sempre su questa pagina, capitolo 33743, vediamo che nel 2008 sono stanziati 500mila euro, mentre negli anni successivi gli stanziamenti sono maggiori. È vero che questo sarà trattato anche nella legge finanziaria, ma penso che possiamo anticipare adesso, nel senso che sarebbe utile capire quali sono le opere che si intendono fare e se sono sufficienti questi finanziamenti e questo triennio perché tali opere siano realizzate.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Una questione per intanto, sullo stesso argomento affrontato dalla collega Squarzino, il 33743, "Finanziamento straordinario al Comune di Saint-Christophe per la realizzazione di opere pubbliche", che è uno degli articoli della legge finanziaria - credo che sia il 12 - abbiamo presentato degli emendamenti in materia che vanno in 2 direzioni: uno, l'abrogazione "tout court" di questo capitolo; due, quello della riduzione di circa 1/3 degli investimenti, anche perché qui non si capisce se questo è un investimento ad indennizzo del Comune di Saint-Christophe per aver preso un pezzo di terreno - peraltro pochissimo perché il grosso dell'allungamento credo venga fatto verso Quart - e in cambio di questo vi dobbiamo restituire non si sa bene cosa. Dall'altra parte, invece, potrebbe essere che le opere che vengono finanziate sono opere funzionali al progetto del nuovo Aeroporto. Volevamo quindi capire quali erano gli intendimenti della Regione rispetto a questo tipo di finanziamento, perché questo potrebbe comportare, a seconda delle spiegazioni, anche l'eventuale ritiro di uno o di tutti e due gli emendamenti che abbiamo presentato.

Presidente - La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (CdL) - Noi abbiamo alcune perplessità su questo finanziamento che ha un precedente nella pagina precedente, pagina 102, capitolo 33680. Il capitolo 33680 origina dall'articolo 19 della legge di assestamento di bilancio del corrente anno, legge n. 15/2007, dove veniva scritto che, in considerazione della presenza di una discarica per rifiuti speciali non pericolosi al servizio dell'intera Regione, ubicata nel Comune di Pontey, è riconosciuto un finanziamento straordinario di 1 milione di euro al Comune di Pontey per opere pubbliche; poi si precisava, al comma 2, che l'individuazione di queste opere pubbliche sarebbe stata stabilita con deliberazione di Giunta. Il capitolo 33680 di questo bilancio che stiamo esaminando metteva un assestato di 1 milione, che era la previsione contenuta nella legge appena citata, con un residuo equivalente e l'Assessore Cerise, nel rispondere prima ad alcune perplessità su quel capitolo, diceva che non sono state ancora definite le opere perché il Comune di Pontey non ha presentato nulla.

Adesso ci troviamo ad affrontare un finanziamento che è analogo, perché andando a leggere l'articolo 12 della finanziaria che poi esamineremo nel dettaglio, si dice in maniera chiara nella relazione che la presenza dell'aerostazione è la conseguenza di questo finanziamento straordinario che viene riconosciuto al Comune di Saint-Christophe. Qui allora bisognerebbe capirci: se questi interventi che hanno a che fare con riferimenti di interesse regionale com'è la discarica di Pontey e l'Aeroporto, di conseguenza che tipo di impatto creano su quei Comuni, perché se creano un impatto che deve essere mitigato, è giusto che sul bilancio regionale ci siano le risorse finanziarie necessarie per mitigare quell'impatto e rendere funzionali quelle infrastrutture; se, invece, si adotta la politica del libro paga, esprimiamo forti perplessità nel senso che noi come Amministrazione regionale, anzi voi come Giunta imponete delle opere, che possono magari essere squilibrate rispetto al territorio che le ospita e date un indennizzo. E quell'indennizzo come viene gestito? Viene gestito nella filosofia feudale del Sindaco, che percepisce l'indennizzo e si crea quelle opere che magari gli possono servire a concretizzare quel tipo di consenso, che sappiamo che molte volte si fonda sulla realizzazione di opere non sempre necessarie alla comunità, ma necessarie per mantenere quel consenso che gli permette di consolidare la sua amministrazione. Allora pensiamo che questo sia il metodo peggiore per affrontare questo tipo di problemi, perché se la discarica può per certi versi creare un disvalore rispetto a quella microcomunità di Pontey, l'Aeroporto potrebbe essere nell'ambito delle dimensioni della nuova struttura addirittura un plusvalore rispetto alla comunità di Saint-Christophe; di conseguenza sarebbe discutibile il fatto di ipotizzare una specie di indennità a titolo risarcitorio.

La cosa più incredibile è che voi non avete la più assoluta idea di quali siano le opere pubbliche, perché potrei capire se nell'ambito della trattativa fra amministrazioni venissero fatte valere le diverse esigenze. Il problema è che qui ci troviamo di fronte dei finanziamenti al buio. È vero che ci sarà la Giunta che dovrà certificare e dunque accettare le richieste delle opere pubbliche, ma voi state comprando il Sindaco del Comune di Pontey, prima, e Saint-Christophe, adesso, a discapito dell'interesse della comunità, perché se ci fosse un interesse della comunità quel Sindaco avrebbe dovuto venire al tavolo regionale con una serie di progetti e dire: quell'opera di impatto sul nostro territorio che dà un servizio all'intera Regione necessita di essere mitigata, contemperata da una serie di altre iniziative e il costo è il seguente. Questo modo di procedere invece ci sembra paradossale, un po' come "il mercato delle mucche", per capirci. Su questa cosa esprimiamo mille perplessità e vorremmo capire se lei, Assessore Pastoret, ha idea di quali possano essere le opere che qui si intende finanziare o quali sono i motivi per cui sull'ipotesi di ampliamento, che dovrebbe creare una valorizzazione rispetto ad un aeroporto che non ha portato molto valore aggiunto al Comune di Saint-Christophe e men che meno alla Valle d'Aosta - ipotesi di ampliamento che peraltro condividiamo, ritenendo che porti un valore aggiunto alla Regione e in particolare al Comune di Saint-Christophe perché sarà in quel Comune che andranno a concentrarsi una serie di attività di terziario e di tipo commerciale che saranno collaterali all'Aeroporto - forse dovrebbe essere il Comune di Saint-Christophe a riconoscere una compartecipazione ai costi di realizzazione, tenuto conto che è una struttura che non è paragonabile alla discarica.

Vorremmo capire qual è la logica che sovrintende a questa impostazione finanziaria.

Presidente - La parola all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Pastoret.

Pastoret (UV) - Credo che quando arriveremo all'articolo 12 ci sarà modo discutere, ora non vorrei anticipare la discussione nel merito dell'articolo perché stiamo discutendo sui capitoli di bilancio...

(interruzione del Consigliere Frassy, fuori microfono)

... mi fido di tutti, ma fino a un certo punto, perché magari asseriamo delle cose oggi che magari non sono uguali domani... allora vorrei evitare.

Credo che ci torneremo su domani, dicevo, ma l'intervento relativo all'Aeroporto porrà dei vincoli ai Comuni viciniori, in particolare per quanto riguarda Saint-Christophe c'è un'occupazione di terreni importanti, che verranno risarciti al Comune, ma è anche chiaro che in tutto questo il Comune non ha solo dei terreni e stop, aveva anche delle attività, dei magazzini e altre cose che dovranno essere indennizzati. Per il Comune vi è un vincolo ulteriore che gli si viene a determinare e un cambiamento di situazioni che erano consolidate nel Comune, e che vengono meno poiché c'è stata una richiesta da parte dell'Amministrazione di interventi che fanno venir meno tutto ciò.

È nota a tutti la questione della palestra che per scelta dell'Amministrazione comunale non si è sviluppata; ora il Comune chiede di avere a titolo risarcitorio - non di carattere economico legato alle perizie e ai lavori dei terreni, ma in senso generale - un intervento da parte dell'Amministrazione che riteniamo opportuno fare. Per il momento non sappiamo in quale forma l'intervento verrà chiesto, se non per quanto riguarda almeno un'infrastruttura che riguarda una parte del Municipio e la zona verde che c'è attorno. Il Comune aveva previsto di fare una zona verde, più alcuni parcheggi, a complemento della struttura dei servizi nei pressi del Cimitero. Per il resto non abbiamo dei progetti, prevediamo una spesa che riteniamo possa essere ragionevole, forse sarà anche inferiore, ma questo lo determineremo quando avremo il progetto relativo agli interventi che si vogliono fare. Questa è la situazione e riteniamo che sia logico intervenire sotto questo punto di vista, perché il vincolo che si determina per il Comune di Saint-Christophe per quanto riguarda l'interferenza dell'Aeroporto con i suoi terreni non è di poco conto.

Presidente - La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (CdL) - La sua non-risposta, Assessore, suggerisce una domanda: perché Pontey 1 milione di euro e Saint-Christophe mezzo milione di euro? Progetti non ce ne sono, la discarica è più impattante, l'Aeroporto... è meno impattante? Qual è il criterio economico in base al quale per Pontey l'opera di interesse regionale vale 1 milione, e per l'Aeroporto l'opera comunque più importante vale mezzo milione? Capite che diventa difficile capire quale logica stia dietro questi numeri, salvo che ci diciate che c'è una procedura per cui si inseriscono tutte le risorse e poi con un meccanismo "random" vengono distribuite sui vari capitoli. Se il meccanismo è questo, ne prendiamo atto, però non sapendo quali sono le opere, dicendo che non si tratta di indennizzi, ma di altre valutazioni, rimane da capire perché ci sono poi delle differenze, tenendo presente che le problematiche e la popolazione di Saint-Christophe sono superiori a quelle di Pontey.

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Avevo fatto una domanda, mi sembra che non si sa... ho capito che si stanziano dei soldi senza sapere che tipo di opere si possono e si vogliono fare, in quanti tempi e in che luogo. C'è solo un'ipotesi. Soprattutto c'è stata un'affermazione finale dell'Assessore in cui dice: "il Comune di Saint-Christophe è stato danneggiato per la presenza dell'Aeroporto, quindi facciamo un risarcimento", credo che in questo momento lei non ha le risposte...

(interruzione dell'Assessore Pastoret, fuori microfono)

... non risarcimento, diciamo un'interferenza importante. Auspico che domani quando discuteremo l'articolo 12, lei possa quantificare il tipo di interferenza e il suo peso.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Ringrazio l'Assessore Viérin che mi ha dato alcune risposte per vie brevi in attesa della discussione sull'Aeroporto di Saint-Christophe, quindi non rifarò la domanda.

Volevo invece fare 2 riflessioni brevissime sulla questione di Saint-Christophe: prendo atto con piacere delle specificazioni che ha dato l'Assessore, che chiarificano la situazione e ci consentiranno domani di fare una riflessione più ampia; la seconda è che mi sembra debole come impostazione nella misura in cui non esiste una richiesta precisa, quindi sarebbe opportuno che, di fronte a casi come questo, si incentivassero i Comuni ad essere più propositivi e a dare delle indicazioni precise su cui si possa lavorare con più coscienza di causa.

Volevo tornare sul capitolo 33745, concernente i tetti in lose: qui ci sono 4 milioni di euro che, secondo me, sono mal valutabili, quindi volevo capire come mai eravate arrivati a questa definizione in quanto, da una verifica che è stata fatta recentemente, i tempi di erogazione dei contributi dei tetti in lose sono intorno all'anno, di più che meno. Diventa quindi difficile capire se, a fronte di un miglioramento dell'efficienza e della burocrazia e quindi di procedure meno complesse e più rapide, un potenziamento degli organici e di quelli che fanno le verifiche... non si possa avere una riduzione dei tempi e un aumento delle richieste, perché conosco più persone che hanno rinunciato a richiedere contributi per i tetti in lose in quanto ci mettono troppo tempo e costa di meno farlo senza problemi, o anche lo fanno in lose, ma senza chiedere il contributo, perché troppo complicato. Forse sarebbe bene mettere in piedi una valutazione più precisa, perché 4 milioni potrebbero essere sufficienti, ma anche no, e torniamo al discorso del Fondo per l'abitazione. Qui ci riferiamo ad uno stato sociale più agiato perché possiede una casa di cui sta rifacendo il tetto in lose, ma non sempre queste persone hanno grandi disponibilità economiche e l'impatto di un ritardo di un anno o un anno e mezzo su un contributo può pesare significativamente! Vorrei capire quali sono state le vostre valutazioni.

Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.

Cerise (UV) - Volevo ricordare al collega Sandri che abbiamo approvato una legge regionale sui tetti in lose per cui l'erogazione di questi contributi non sarà più fatta dalla Regione, ma dai Comuni.

Vi sono poi 2 considerazioni da fare in merito. La prima: i Comuni devono ridefinire le aree perché solo in quelle aree sarà ammesso il contributo, e questo dovrebbe consentire una riduzione delle domande e della cifra da erogare. Il fatto di trasferire la competenza ai Comuni dovrebbe venire incontro al suo sollecito di ridurre i tempi, perché a questo punto non si hanno più istruttorie, ma la procedura è più semplice, perché passa attraverso il Comune, il Comune si trova ad istruire poche pratiche in rapporto a quelle che ne aveva la Regione, e il tutto viene licenziato con una perizia asseverata da parte del direttore dei lavori con dei controlli che vengono fatti dalla Regione, non di tipo sistematico, ma di tipo casistico. Questi sono i motivi per i quali consideriamo che la spesa dovrebbe essere sufficiente per dare questi contributi. Si tenga conto che mentre prima esisteva un parametro fisso, cioè il contributo veniva dato come differenza fra un tetto realizzato in lose e pietra, prezzo medio, e un tetto che veniva realizzato in tegole, quindi era una differenza piuttosto standard, questa volta invece il contributo è in funzione della qualità delle lose e di una serie di altre circostanze che dovrebbero comportare, per rapporto alla situazione precedente, ad una riduzione della spesa. Mica tutti utilizzeranno le migliori lose...

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Sui capitoli 33741 e 33742 che riguardano "Finanziamento speciale al Comune di Saint-Vincent" notiamo che non c'è nulla nell'assestato, ci sono dei residui significativi e poi nel triennale c'è la previsione di finanziamento per il 2009. Nel triennale precedente non c'erano i capitoli. Vorremmo capire perché non sono indicate le leggi, dal momento che su Saint-Vincent erano state fatte 2 leggi: una del piano sessennale e un'altra che faceva fronte ad un finanziamento straordinario per problemi di liquidità ed era un finanziamento biennale. Vorremmo capire a quale delle 2 norme si riferiscono e per quale motivo non sono indicate le leggi di riferimento, i residui da dove arrivano e perché non c'era nulla nella precedente previsione finanziaria.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - È la legge n. 15/2006, vale a dire l'assestamento, in cui è stato previsto per la prima volta con queste modalità il trasferimento per Saint-Vincent, che non è più un residuo perché nel frattempo è stata presentata la deliberazione che ha trasferito la somma.

Presidente - Mi è stata avanzata una richiesta da alcuni Capigruppo di convocare una Conferenza dei Capigruppo, quindi possiamo sospendere questa mattina il Consiglio. La Conferenza dei Capigruppo si riunisce ora nella sala Commissioni. Il Consiglio è riconvocato per le ore 15,30.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Essendo 2 giornate molto intense perché abbiamo lavorato ieri sera fino a tardi e lo faremo di nuovo stasera, secondo me la Conferenza dei Capigruppo la si può convocare alle ore 15.00... adesso abbiamo tutto il diritto di andare a mangiare come previsto abitualmente nella sosta. Continuiamo fino alle 13,00 con la lettura dei capitoli e alle 14,30 facciamo la riunione dei Capigruppo...

Presidente - ... non capisco la difficoltà, dura 5 minuti...

Sandri (PD) - ... perché qualcuno ha lavorato tutta la mattina e tutto ieri e adesso ha il diritto di avere una normale pausa, come è abitualmente prevista. Si va avanti fino alle una... vogliamo parlare uno per volta come si usa in quest'aula? La proposta che volevo fare è di continuare fino alle ore 13,00 con la lettura dei capitoli; dopodiché, come si fa regolarmente quando c'è qualche problema di funzionamento, ci si trova alle 15,00, si fa la riunione dei Capigruppo con l'impegno alle 15,30 di riprendere i lavori. Se pensate che in mezz'ora non sia possibile fare tutto, possiamo fare le 14,45, ma mi sembra corretto rispettare la normale prassi del Consiglio.

Presidente - Sulle riunioni della Conferenza dei Capigruppo c'è la prassi la più diversificata, posso citare decine di esempi dove mi si è chiesto una sospensione per una riunione immediata dei Capigruppo, che abbiamo fatto sempre e regolarmente, indipendentemente da chi me l'avesse chiesta. Nessuna difficoltà, sospendiamo adesso e ci si vede di là. Se non sono sufficienti i 10 minuti che mancano, di là si decide di aggiornarsi alle 15,00 o quando si vedrà; non mi pare nulla di drammatico, lo abbiamo sempre fatto e non l'ho mai rifiutato a nessuno, sia di maggioranza che di minoranza.

La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Concordo completamente con quanto ha detto, ma facendo presente che le interruzioni che sono state chieste per fare le riunioni urgenti dei Capigruppo sono sempre avvenute all'interno dell'orario abituale del Consiglio, cioè fra le 9,00 e le 13,00. Se alle 13,00 di là si vede che non ci si fa, si rinvia.

Presidente - È quello che ho detto io...

Sandri (PD) - ... va benissimo.

Presidente - I lavori sono sospesi.

La seduta è tolta.

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La seduta termina alle ore 12,55.