Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3129 del 3 dicembre 2007 - Resoconto

OBJET N° 3129/XII - Illustration des lois de finance et de budget pour l'année 2008.

Président - Comme nous avions convenu et que j'avais annoncé, nous pouvons passer maintenant aux objets n° 28 et n° 29.

La parole au rapporteur, le Conseiller Praduroux.

Praduroux (UV) - L'attività svolta nelle scorse settimane, con il lavoro di audizione in II Commissione consiliare e con quello che si svolgerà durante questa seduta di Consiglio regionale, è dedicata alla legge finanziaria e al bilancio per l'anno 2008 e per il triennio 2008-2010. Questi strumenti di politica economica sono contenuti nei 2 disegni di legge: il n. 188, contenente disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione autonoma Valle d'Aosta, che è appunto la legge finanziaria per gli anni 2008-2010, e il n. 189 relativo al bilancio di previsione della Regione autonoma Valle d'Aosta per l'anno finanziario 2008 e per il triennio 2008-2010.

Il primo disegno di legge contiene la legge finanziaria e detta le disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2008 e del triennio 2008-2010. Questo disegno di legge presenta un contenuto che è definito necessario e costituisce una sorta di ponte per il raccordo tra l'ordinamento legislativo attuale e quello a supporto del nuovo bilancio. In base a tale meccanismo è possibile intervenire per l'iscrizione di nuove spese e per la modifica di leggi in vigore. Nell'ambito del bilancio pluriennale 2008-2010 si delineano le prospettive formulate con le linee di indirizzo del programma di legislatura che trovano una collocazione di più largo respiro lungo un percorso che consente di disporre di risorse certe da impiegare per predisporre valide opportunità per il futuro del "sistema Valle d'Aosta". Il contenuto è rappresentato tra l'altro dalla determinazione che la legge finanziaria opera rispetto alle risorse per il finanziamento degli enti locali, oppure nel settore delle politiche del lavoro e ancora nella determinazione delle risorse da destinare in ambito sanitario e sociale. La legge finanziaria interviene in maniera qualificante nell'ambito della programmazione finanziaria tra cui, a titolo di esempio, le misure per il contenimento della spesa.

Passiamo adesso all'analisi del disegno di legge n. 189: "Bilancio di previsione della Regione autonoma Valle d'Aosta per l'anno finanziario 2008 e per il triennio 2008-2010". La II Commissione consiliare, dopo un proficuo e dettagliato esame, che ha previsto fra l'altro le audizioni con il Presidente della Regione, con gli Assessori, con le organizzazioni sindacali, con le delegazioni delle categorie economiche, industriali e sociali, ha espresso il proprio parere favorevole sul bilancio di previsione per il 2008 e sulla legge finanziaria per gli anni 2008-2010. In merito al metodo seguito quest'anno è doveroso sottolineare che la documentazione contabile è stata prodotta entro la fine del mese di ottobre, permettendo così un tempestivo esame dei "dossiers" da parte dei Commissari con largo anticipo rispetto alla discussione in aula e di conseguenza un più efficace lavoro nella Commissione consiliare. L'approccio stesso all'esame dei documenti contabili ha favorito una partecipazione più puntuale sia da parte dei Commissari, sia da parte delle componenti sociali ed economiche presenti in audizione. Un metodo che ha consentito l'approfondimento in Commissione degli aspetti più squisitamente tecnici, lasciando poi al momento dell'esame in questa adunanza consiliare un dibattito politico dell'intera manovra economica, rendendo così possibile ricevere anche una serie di note ed emendamenti da parte di vari consiglieri.

Il documento finanziario licenziato dalla Giunta presenta un livello di entrate che si attesta complessivamente a 2 miliardi e 402 milioni di euro a fronte di una disponibilità pari a 1 miliardo e 625 milioni di euro contro 1 miliardo e 520 milioni di euro dello scorso anno. Le spese ammontano a 2 miliardi e 402 milioni di euro complessivamente e 1 miliardo e 625 milioni di euro al netto delle partite di giro. Va innanzitutto rimarcato l'incremento del 6,9% rispetto al 2007, si tratta di una crescita importante per le risorse disponibili, anche in termini reali, con 105 milioni di euro in più.

Passiamo ora in rassegna le previsioni per i titoli della parte entrate. Il titolo I, che comprende i tributi propri della Regione e il gettito di tributi erariali o quote di esso devolute alla Regione, registra una crescita dell'8%, pari a circa 100 milioni di euro in più rispetto al 2007. Le entrate del titolo I sono 1 miliardo 355 milioni di euro e sono circa l'83% del totale delle risorse disponibili. Tra queste entrate i tributi propri della Regione sono 200 milioni di euro e sono in crescita del 3% con circa 6 milioni di euro in più rispetto al 2007. La compartecipazione di tributi erariali è pari a 1 miliardo 155 milioni di euro, in crescita del 9% con 94 milioni circa di euro. Fanno parte di queste l'IVA, l'imposta di fabbricazione sulla birra, i proventi del monopolio sui tabacchi, la tassa di circolazione auto, il gioco del lotto. Le entrate del titolo II sono contributi e assegnazioni dallo Stato pari a 31 milioni di euro con un incremento del 38%. Si tratta, ad esempio, dei fondi statali per investimenti pubblici, edilizia residenziale pubblica, realizzazione programmi di miglioramento fondiario, fondi per la valorizzazione delle zone montane, fondi attivazione programmi comunitari. Le entrate del titolo III sono derivanti da rendite patrimoniali: 37 milioni di euro e sono in crescita del 29%. Quelle del titolo IV derivano dall'alienazione di beni patrimoniali e risultano pari a 2 milioni di euro, mentre le entrate del titolo V, ossia quelle derivanti da mutui e prestiti sono 199 milioni di euro, in calo del 5%.

Passando alla parte del bilancio relativa alla spesa, la previsione per il 2008 è di 2 miliardi e 402 milioni di euro, ma al netto delle contabilità speciali e delle quote di capitali per rimborso prestiti, è pari a 1 miliardo 571 milioni di euro. Vediamo rapidamente i vari titoli di spesa: titolo I, le spese correnti sono 1 miliardo 85 milioni di euro e rappresentano il 69% delle spese totali, in miglioramento rispetto all'anno 2007 quando erano pari al 69,81%; titolo II, le spese di investimento sono 486 milioni di euro e rappresentano il 30,94% delle spese. Vediamo invece la ripartizione della spesa per settori per il 2008: spese di funzionamento 356 milioni di euro, pari al 21,90%, in crescita del 6,52%; spese di intervento a carattere generale 298 milioni di euro, pari al 18,4%, con un incremento del 15%; spese di intervento a carattere specifico 747 milioni di euro, pari al 46%, con un aumento del 3%; oneri non ripartibili 222 milioni di euro, pari al 13,68%, con un incremento del 10,80%. Tra gli interventi a carattere specifico significative appaiono le risorse destinate al settore dell'assetto del territorio: 100 milioni di euro, al settore dello sviluppo economico: 245 milioni di euro, al settore della sicurezza sociale: 323 milioni di euro e all'istruzione e cultura per 79 milioni di euro. I 245 milioni di euro destinati allo sviluppo economico, come noto, sono suddivisi tra gli interventi per la formazione professionale: 24 milioni di euro, i trasporti: 42,7 milioni di euro, il turismo: 58 milioni di euro, l'industria e l'artigianato: 24 milioni di euro, la zootecnia: 15,5 milioni di euro, le infrastrutture in agricoltura: 40,8 milioni di euro, il commercio: 6 milioni di euro.

Dopo questa serie di dati relativi alle entrate e alle spese previste per il 2008 veniamo ad alcune considerazioni in merito al disegno di legge sulla finanziaria. Si tratta dell'ultimo bilancio di questa legislatura che non cede però alle tentazioni di caratterizzarsi come un bilancio di stampo elettorale, lo testimonia il fatto che l'indebitamento previsto è stato significativamente ridotto di 10 milioni di euro per il 2008 rispetto alle previsioni del 2007. Un bilancio serio che prosegue il percorso, già tracciato, per dare risposte concrete ai bisogni della popolazione valdostana. Un bilancio quindi non propagandistico, ma responsabile, che resta all'ascolto delle aspettative della gente e realistico perché si trova a far fronte con le contingenze derivanti da una situazione economica generale di lieve crescita. Il bilancio di previsione e la legge finanziaria sono 2 momenti salienti della vita amministrativa ed economica della Valle d'Aosta, anche per lo spessore delle cifre che sostanziano il documento contabile. Cifre che in questa edizione si misurano su un saldo del bilancio che fa registrare un incremento del 6,9%: un fatto certamente significativo, soprattutto se si considera che il salto in avanti è costituito quasi interamente dall'andamento delle entrate correnti.

Per quanto riguarda in sintesi i settori del bilancio di previsione 2008, va ricordato che si mantiene alto il livello di attenzione per gli enti locali che rappresentano il nucleo istituzionale ed amministrativo più vicino al cittadino e ai suoi problemi. Il sistema degli enti locali può infatti contare in Valle d'Aosta non solo su un aumento dei fondi stanziati, con un incremento di 16 milioni di euro, ma anche su investimenti che guardando al futuro consentono di offrire concrete risposte in settori quali l'edilizia scolastica e la sicurezza. Da parte dei rappresentanti degli enti locali è stata quindi espressa soddisfazione in particolare per l'impostazione del lavoro futuro attraverso un progetto condiviso di investimenti che risponde ad un'efficace programmazione con l'obiettivo di mantenere alta la qualità dei servizi offerti al cittadino. Tra le altre priorità sostenute in modo sostanziale dalle previsioni di bilancio figura l'attenzione ai settori produttivi e ai mezzi posti a disposizione per l'assetto del territorio. Il sistema sanitario è garantito così come quello sociale, particolarmente orientato all'assistenza alle persone anziane e inabili, quello delle politiche del lavoro e per la sicurezza. La scuola e la cultura trovano nel bilancio regionale adeguate risposte. La previsione di impiego delle risorse in ognuno di questi ambiti risponde alla precisa volontà politica di consentire il mantenimento dei servizi erogati ai cittadini con particolare attenzione agli interventi per migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei Valdostani.

Président - Pour la présentation de la part du Gouvernement, la parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Sono intimorito dal dr. Sandri...

A 6 mois de l'échéance de cette législature, la loi de finances 2008/2010 et la loi de budget 2008 et 2008/2010 dégagent les ressources nécessaires pour compléter les objectifs du programme de gouvernement. La vision politique qui sous-tend ces 2 documents comptables confirme les lignes d'intervention de cette législature qui mettent au centre la personne, la société, l'environnement et le territoire. L'essor économique et le retour de la compétitivité ont été estimés en tenant compte des signes préoccupants d'un ralentissement de la croissance économique. L'économie valdôtaine, selon l'élaboration des données ISTAT par l'Institut "SVIMEZ", a enregistré un rebond de 1,8% en 2006, en ligne avec l'évolution positive de la reprise en Italie. Les prévisions en Europe pour 2007 ont été revues à la baisse. L'Italie reste ancrée sur ce scénario, toutefois en 2007 les rentrées fiscales au niveau national ont nettement progressé, en contretendance par rapport à l'économie. Une évolution qui pourrait se confirmer en 2008, mais difficilement au-delà. Le total du budget régional pour l'exercice 2008 se chiffre à 2 milliards 402 millions d'euros. Sans tenir compte des comptabilités spéciales, qui s'équivalent dans la partie dépense et la partie recettes, le budget 2008 s'élève à 1 milliard 625 millions d'euros, avec une augmentation de 6,9% par rapport aux prévisions 2007. Sur les 3 années ce même agrégat atteint 1 milliard 633 millions d'euros pour 2009 et 1 milliard 663 millions d'euros pour 2010.

Je passe maintenant à considérer la tendance par postes de dépense et de recettes, pour revenir ensuite à l'analyse des interventions régionales classées par sections, par secteurs et par programmes et, enfin, à l'examen de la loi budgétaire.

Le spese. Il totale della spesa corrente del titolo I, sommata alla spesa di investimento del titolo II, è 1 miliardo 571 milioni, sul quale, l'incidenza delle spese correnti è pari al 69,06% e registra un lieve miglioramento, dello 0,75% rispetto alla previsione 2007, ove il rapporto si attestava al 69,81%. La spesa corrente dell'anno 2008 aumenta rispetto al 2007 del 6,3% risultando pari a 1 miliardo e 85 milioni. Su questo aspetto non cambio quanto da sempre ho sostenuto relativamente al fatto di non demonizzare la spesa corrente, anche se c'è un miglioramento ed è giusto sottolinearlo. Se la spesa di investimento, infatti, ha sicuramente un carattere di discrezionalità, una parte molto significativa della spesa corrente è riferibile ad impegni obbligatori assunti in passato. Si può altresì osservare come dall'analisi prospettica del bilancio nell'anno 2009 l'incidenza della spesa corrente peggiora. Il miglioramento della spesa è più facilmente ottenibile negli anni che presentano tassi di crescita sostenuti.

Le previsioni delle entrate per il 2008, escludendo dal confronto le contabilità speciali, mostrano un incremento complessivo del 6,9% rispetto alle previsioni 2007. Si tratta, pertanto, di una significativa crescita, anche in termini reali, che riflette l'andamento delle entrate registrato nel conto consuntivo 2006 e nell'anno in corso, in linea con il resto del Paese. Mi preme sottolineare che si tratta di una crescita che deriva interamente dall'andamento delle entrate correnti - ovvero dai primi 3 titoli del bilancio -, mentre si riduce, rispetto al 2007, la previsione di entrate straordinarie, quali quelle derivanti da dismissioni di beni e, soprattutto, si riduce la previsione di ricorso all'indebitamento.

Le entrate derivanti dai tributi propri e dalle compartecipazioni ai tributi erariali sono previste in aumento dell'8% rispetto al 2007 per effetto di una crescita di circa 94 milioni del gettito delle compartecipazioni ai tributi erariali. L'aumento di questa entrata, che costituisce la voce principale del nostro bilancio, pesando l'83% delle risorse disponibili, deriva da una crescita del 3% dei tributi propri, per effetto dell'incremento da 89 a 98 milioni del gettito IRAP, compensato in parte dalla riduzione, da 65 a 62 milioni, dell'entrata dalla tassa di concessione sulla Casa da gioco e da una crescita di quasi il 9% delle compartecipazioni ai tributi erariali. Tra le principali imposte compartecipate sono previsti incrementi significativi: dell'IRE da 202 a 220 milioni, pari ad un aumento di 18 milioni; delle imposte di fabbricazione sulla birra da 105 a 128 milioni, previsti in seguito dell'incremento del 20% delle accise stabilito dallo Stato nel 2005 che ha prodotto una crescita di tale entrata difficilmente stimabile in sede di previsione 2007 e dell'imposta sull'energia elettrica da 3 a 34 milioni, con un aumento di 31 milioni per effetto del riconoscimento della spettanza alla Regione anche dell'addizionale provinciale - oltre ai 9/10 dell'imposta erariale -, che per gli anni passati è stata corrisposta dalla Ragioneria generale dello Stato, in sede di saldo delle imposte compartecipate, mentre dal 2007 viene devoluta mensilmente. Qui bisogna fare un plauso agli uffici e ai responsabili delle entrate che hanno lavorato molto bene per questo riconoscimento. Le uniche riduzioni sono state previste nei proventi del gioco del lotto per 2 milioni e nel gettito delle imposte sostitutive per altri 2 milioni.

La previsione delle entrate riferite al titolo II, ossia i fondi Stato, per il 2008 è caratterizzata dall'iscrizione dei cofinanziamenti statali dei nuovi programmi comunitari, essendo stata attivata la programmazione europea 2007-2013. In particolare si tratta: di contributi provenienti dal Fondo di rotazione statale per l'attuazione del Programma operativo "Competitività regionale" per 4,7 milioni e di Fondo di rotazione di interventi di formazione professionale e di politica del lavoro obiettivo n. 2 Programma operativo "FSE - Occupazione" per 7,9 milioni.

Le previsioni delle entrate derivanti da rendite patrimoniali del titolo III sono in crescita del 29%, ovvero di circa 8 milioni, rispetto alle previsioni per il 2007. L'incremento è attribuibile alla categoria "recuperi, rimborsi e concorsi" per effetto dell'attivazione della programmazione dei fondi comunitari per il periodo 2007-2013, come appena evidenziato. Si tratta dell'iscrizione della quota a carico dell'Unione europea, complementare ai fondi statali del titolo II e provenienti dal FESR per l'attuazione del Programma operativo "Competitività regionale" per 4,5 milioni e dal FSE per l'attuazione di interventi di formazione professionale e di politica del lavoro obiettivo n. 2 FSE "Occupazione" per 6,9 milioni. Le altre voci incluse nel titolo III sono i proventi di servizi pubblici e i proventi di beni, costituiti principalmente dai canoni di concessione e subconcessione delle acque pubbliche e dai dividendi.

Tra le entrate straordinarie, relative alle alienazioni di beni del titolo IV, non sono previste variazioni significative.

La previsione di indebitamento futuro è stata significativamente ridotta per il 2008 rispetto alle previsioni iniziali per il 2007 (- 10 milioni). Questa riduzione si aggiunge a quanto già fatto con l'assestamento 2007, ove il mutuo a pareggio, allora previsto in 190 milioni, è stato ridotto a 167 milioni, questo ovviamente parlando dell'assestamento di quest'anno. Il miglioramento è marcatamente evidente negli anni 2009 e 2010. Sul 2008, infatti, pesa ancora l'iscrizione della previsione dell'ultima "tranche" di indebitamento per la messa a norma del complesso alberghiero ed immobiliare "Grand Hôtel Billia" di Saint-Vincent per 8 milioni. La combinazione di queste riduzioni del debito produce, come conseguenza virtuosa nella parte spesa del bilancio in esame, una contrazione degli interessi passivi di 10 milioni. Ovviamente si diminuisce il mutuo e diminuiscono anche le rate e gli interessi, lo dico a beneficio del Consiglio, dico anche cose ovvie, collega Lattanzi.

Per completezza di informazione, vi illustro la situazione dello "stock" di debito residuo - facciamo questo addendo perché è un argomento particolarmente caro a dei Consiglieri - pur non avendo un'evidenza nel bilancio di previsione. Lo "stock" ammonta ad oggi a 490 milioni, di cui 385 milioni, pari al 79%, relativi all'emissione di BOR per l'acquisizione delle centrali idroelettriche e per l'alluvione, con scadenza nel 2021 e per 72 milioni, pari al 14%, relativi all'emissione per l'acquisizione del "Grand Hôtel Billia", con scadenza 2026. La restante parte è rappresentata da mutui di importi meno significativi che giungono a scadenza tra il 2009 e il 2015. Il rapporto tra lo "stock" di debito e le entrate correnti del bilancio regionale per il 2008 si attesta al 37%, riportandosi al di sotto dei livelli del 2001, ovvero prima dell'emissione di 130 milioni per l'alluvione e il ricorso all'indebitamento per il "Billia" non ha determinato un peggioramento dell'incidenza rispetto all'anno precedente grazie all'incremento delle entrate correnti.

Qui do un riferimento alla relazione perché nella relazione allegata al disegno di legge n. 189, a pagina 10, trovate il prospetto sulla teorica capacità di indebitamento che deriva, come logica conseguenza, delle 2 prospettive di analisi del debito appena esposte. La residua capacità di indebitamento, pari a 702 milioni nel 2008, risulta significativamente migliorata rispetto alla situazione del precedente bilancio di previsione, ove era pari a 596 milioni, grazie sia alla crescita delle entrate, sia alla riduzione dell'importo del nuovo debito da contrarre.

Il debito residuo in quel prospetto risulta invece incrementato - da 478 a 489 milioni - in quanto riporta la fotografia del debito ancora da rimborsare al momento della predisposizione del bilancio di previsione, ovvero lo "stock" del debito residuo dopo aver rimborsato le quote capitale al 30 giugno dell'anno in cui si fa la previsione (rispettivamente ottobre 2006 per il dato di previsione per l'anno 2007 e ottobre 2007 per quello 2008). L'incremento è spiegato dall'emissione obbligazionaria 74 milioni che non era ancora computata nei 478 milioni di debito residuo previsto nel bilancio 2007; pertanto, il debito residuo di 490 milioni, previsto per il 2008, risulta dalla somma algebrica di quello in previsione 2007, più 74 milioni, meno le quote capitale rimborsate, sino al 1° luglio 2007, di tutti i mutui e prestiti in essere. Ciò permette di disporre, come evidenziato in precedenza, di una capacità di indebitamento pari a 702 milioni. Questo particolare affondo e questa evidenza è per far vedere che avremmo la capacità di contrarre ancora importanti risorse, se avessimo ceduto - ma lo dirò dopo - ad un bilancio elettorale, avremmo potuto fare tutto e di più, ma, come ho detto, il Governo ha avuto un atteggiamento molto serio e responsabile e non vuole trasferire i debiti nelle generazioni future, Consigliere Bortot.

Dall'analisi per destinazione delle risorse finanziarie, la sicurezza sociale si conferma il settore di intervento prioritario e rappresenta il 19,8% delle risorse disponibili, equivalenti a 323 milioni nel 2008. Tale somma assicura, tra altro, il finanziamento del servizio sanitario attraverso il trasferimento all'azienda USL di circa 251 milioni, finalizzato, in massima parte, a garantire l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza in attuazione del Piano regionale per la salute e il benessere sociale 2006-2008. Gli investimenti in strutture sanitarie e socio-sanitarie ammontano a 11,4 milioni e sono posti nell'ottica di estendere e consolidare la razionalizzazione dei percorsi assistenziali sulla base del bisogno differenziale di salute e di assistenza, assegnando all'Ospedale di Aosta la funzione di cura delle acuzie e decentrando opportunamente al territorio le attività di assistenza sanitaria e socio-assistenziale da svolgersi, se possibile, al domicilio dell'utente, ovvero in strutture semi-residenziali o residenziali. Tra questi ricordo: la progettazione degli interventi di ristrutturazione dell'edificio denominato "ex Maternità" e la progettazione della residenza sanitaria assistenziale, entrambe in Aosta; la progettazione e la realizzazione della nuova struttura socio-sanitaria nel Comune di Morgex e la conclusione delle opere afferenti il cantiere in corso della Radioterapia. Sempre nell'ambito degli investimenti, l'azienda USL intende realizzare la cartella clinica elettronica - oggi già in fase di avviata sperimentazione - che reca in sé la copertura integrale con rete "wireless" delle sedi ospedaliere regionali. Il Fondo per le politiche sociali è determinato in 88 milioni per il triennio, di cui 27 per l'anno 2008, con un aumento pari al 8% rispetto alla previsione per l'anno 2007. Le provvidenze a favore degli invalidi civili sono determinate in quasi 23 milioni.

Al settore dello sviluppo economico sono state assegnate risorse per 245 milioni, pari al 15% del bilancio, così ripartite: il 23,8%, ovvero 58 milioni, sono destinate agli interventi in agricoltura; il 23,7%, ossia 58 milioni al turismo; il 17,4%, pari a 43 milioni ai trasporti; il 12,3%, pari a 30 milioni, all'industria, artigianato e commercio; il 9,8%, ossia quasi 24 milioni alla formazione professionale; il 8,9%, con 22 milioni ai programmi comunitari; il 2% con 4 milioni alla cooperazione. La variazione in diminuzione più significativa rispetto al 2007 è riferibile al settore degli interventi in agricoltura motivabile dal fatto che in questo confronto non si considerano i 17 milioni di fondi globali, per l'anno 2008, destinati al finanziamento del Piano di sviluppo rurale e attivati con l'entrata in vigore della legge finanziaria 2008. Con tale riclassificazione i fondi destinati allo sviluppo economico salgono a 262 milioni e rappresentano più del 16% del bilancio.

Il 14,4% del bilancio regionale è destinato alla finanza locale, per un importo complessivo pari a 233 milioni, in significativo aumento rispetto all'anno precedente, dando così lustro e contenuto al sistema delle autonomie degli enti locali valdostani: Comuni e Comunità montane. Di questi 211 milioni sono i trasferimenti previsti dalla legge regionale n. 48/1995, che assegna al settore il 95% dell'IRPEF accertata, di cui il 58,7%, pari a 124 milioni, è destinato ai trasferimenti senza vincolo di destinazione; il 20%, pari a 46,6 milioni, alle leggi di settore e il 17%, pari a 40 milioni, al "FOSPI" e alla legge n. 21 del 1994.

Tra i finanziamenti alle leggi di settore particolarmente significativi sono gli interventi riguardanti: la legge regionale a favore delle persone anziane e inabili - legge regionale n. 93/1982 - a cui è assicurato un finanziamento di 21 milioni; la legge regionale per gli asili-nido con 4 milioni; il completamento della sperimentazione del digitale terrestre e la sistemazione degli apparati di trasmissione situati sul territorio per 3,5 milioni; la legge per la protezione civile finanziata con 2,5 milioni.

Il personale per i servizi regionali, con una spesa di 158 milioni, occupa il 9,7% delle spese, a cui occorre aggiungere 110 milioni per il personale delle scuole e 19 milioni per il personale degli interventi di settore. Il totale della spesa di personale è pari a 287 milioni, ovvero il 17,6% del bilancio. La dotazione organica della struttura regionale del 2007 è confermata per l'anno 2008 in 2.888 unità, di cui 1.983 appartenenti all'organico della Giunta regionale, 519 alle istituzioni scolastiche, 157 al Corpo forestale valdostano e 229 al Corpo valdostano dei vigili del fuoco.

Il 6,2% del bilancio è destinato all'assetto del territorio e alla tutela per l'ambiente per un importo pari a 100 milioni, di cui 22 milioni all'ambiente e allo sviluppo sostenibile, 16 milioni alla difesa del suolo e agli interventi conseguenti ad eventi calamitosi, 16 milioni per la protezione civile. Quasi 7,7 milioni sono destinati all'edilizia abitativa e 30 milioni alla viabilità.

Una percentuale del 4,9% è destinata alla promozione sociale, ovvero all'istruzione ed alla cultura, per un importo pari a 79 milioni, escluso, come già detto, il personale direttivo e docente. Di questi ai programmi della cultura sono destinati 27 milioni per i musei, i beni culturali e ambientali, 10 alle attività culturali e scientifiche e 5,7 alla promozione culturale, sportiva e sociale e 540mila alle biblioteche ed archivi. Per l'istruzione sono destinati 16 milioni agli interventi a carattere scolastico, 5 per il diritto allo studio, 7 al funzionamento delle scuole e 7 agli investimenti nelle strutture scolastiche.

Inoltre, si possono evidenziare i 33 milioni, pari al 2% del bilancio, stanziati per il funzionamento dei servizi regionali e 21 milioni, pari al 1,3% del bilancio, per il trasferimento al Consiglio regionale.

Il settore del patrimonio ha assegnati 13 milioni distribuiti tra espropri, manutenzione stabili, acquisizione immobili, tra cui quelli destinati all'acquisto dell'Ufficio di rappresentanza della Regione a Bruxelles. Il settore delle partecipazioni e conferimenti ha 22 milioni, di cui quasi 9 per i fondi di rotazione e 8 per il completamento della messa a norma del "Grand Hôtel Billia". Per l'aumento di capitale della società "SITRASB" sono stanziati 3 milioni, per l'"INVA" 1 milione e 500mila euro.

Infine 15,7 milioni, pari allo 1% del bilancio, per i programmi di informatizzazione di interesse regionale. I fondi complessivi del settore informatico - escludendo l'importo di 3,5 milioni destinati al completamento della sperimentazione della televisione digitale - sono pari a 26,6 milioni, di cui 12 di spese correnti e 14,6 di investimenti. Tali fondi sono iscritti a supporto della realizzazione del Piano pluriennale in materia di "e-government" e società dell'informazione, approvato dal Consiglio regionale nel luglio 2007. In particolare, le stesse risorse si possono analizzare rispetto alle 3 linee direttrici di intervento previste nel piano pluriennale, evidenziando la seguente ripartizione: sviluppo di settore: ICT e Regione 18 milioni; sviluppo di sistema: "ICT" ed "e-government" 7 milioni; sviluppo di sistema: "ICT" e il tessuto economico e sociale 1,6 milioni.

A quanto detto si aggiungono gli oneri non ripartibili pari a 222 milioni (ovvero il 13,6% della spesa). Questi sono composti per 78 milioni dal rimborso mutui sia per la parte interessi che per la parte in conto capitale; per 77 milioni dai fondi di riserva e per 26 milioni dalle spese per la restituzione allo Stato di imposte rimborsate ai contribuenti che, ai sensi della legge n. 690/1981, vengono richiesti per i 9/10 alla Regione.

Una parte consistente di risorse, pari a 26,8 milioni, è destinata ai fondi globali, di cui, come già detto, 17 assorbiti dal Piano di sviluppo rurale.

Come tradizione, di seguito illustrerò l'analisi degli stanziamenti sulle leggi più rilevanti con l'obiettivo di evidenziare il bilancio con una prospettiva diversa da quella contenuta nel documento contabile pubblicato.

Iniziamo con l'agricoltura. Per la conclusione degli interventi relativi al Piano di sviluppo rurale 2000/2006 sono previsti complessivamente 40,5 milioni, quasi interamente destinati a spese di investimento. Tra questi i principali interventi riguardano i contributi per investimenti migliorativi aziendali nel settore agricolo per 3,7, contributi per lo sviluppo e il miglioramento delle infrastrutture rurali per 33,5 milioni di cui i principali sono: per la viabilità rurale 5 milioni, per opere irrigue 9,5, per bonifica e riorganizzazione 9,5 e per riordino fondiario 7. A questi si aggiungono 6 milioni di contributi per le strutture agricole. Le risorse del Piano di sviluppo rurale 2007-2013 introdotto con questa legge finanziaria sono pari a 17 milioni per il 2008, 57 milioni per il 2009 e 59 milioni dal 2010. Tali risorse saranno destinate principalmente a contributi per le strutture agricole per 8,4 milioni (16 milioni per il 2009 e 16,7 milioni per il 2010) e per lo sviluppo e il miglioramento delle infrastrutture rurali per 4,5 milioni (36,7 milioni per il 2009 e 38 milioni per il 2010). La Regione, per il supporto all'allevamento zootecnico e per i relativi prodotti, in riferimento alla legge n. 21 del 2001, ha stanziato 7,3 milioni quasi interamente destinati a spese correnti. Per il finanziamento degli interventi sanitari a favore del bestiame di interesse zootecnico, ai sensi della legge n. 3 del 2002, sono assegnati 5,7 milioni destinati soprattutto a spese di investimento, tra cui il risanamento degli allevamenti per 3,5 milioni. Gli investimenti stanziati a favore degli operatori agrituristici, la cui disciplina è inserita nella legge regionale n. 29/2006 ammontano a più di 1 milione. All'"Institut agricole", Fondazione per la formazione professionale e per la sperimentazione agricola, istituito ai sensi della legge regionale n. 12 del 1982, la Regione assegna un contributo annuo di 4 milioni. All'Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura della Regione (l'"AREA VDA"), istituita con la legge n. 7 del 2007, è assegnato un contributo di 900mila euro per le spese di funzionamento. L'Agenzia è già operativa e ha in corso, già nel 2007, l'erogazione degli anticipi sui contributi cofinanziati, nelle more dell'approvazione del Piano di sviluppo rurale a livello europeo.

I trasporti. Per i servizi di trasporto pubblico di linea, regolati dalla legge n. 29 del 1997 sono stanziati 22,4 milioni, interamente destinati alla spesa corrente, di cui 17,5 per l'esercizio di servizi di trasporto. La parte restante è destinata principalmente a spese per le facilitazioni e le tariffe preferenziali e agevolate a carico della Regione per le iniziative e i servizi integrativi di trasporto pubblico per 1,7 milioni e spese per il trasporto agevolato dei portatori di handicap per 2 milioni. Per finanziare le spese per impianti e attrezzature dell'Aeroporto "Corrado Gex", ai sensi della legge n. 78 del 1991 sono stanziati 24,2 milioni di cui 7,9 nel 2008, 8,4 nel 2009 e 7,9 nel 2010. Lo sviluppo infrastrutturale, che riguarda principalmente le opere di allungamento della pista e i sistemi di radioassistenza, è attuato attraverso la realizzazione di una serie di specifici interventi, secondo una scala di priorità ben definita, che formano oggetto di apposito accordo di programma quadro, sottoscritto fra l'"ENAC", lo Stato e la Regione nel dicembre 2005. Per lo sviluppo e la riqualificazione degli impianti a fune e delle connesse strutture di servizio, ai sensi della legge n. 8 del 2004, sono stati assegnati 12,6 milioni. Gli interventi finanziari per incentivare le amministrazioni pubbliche a dotarsi di automezzi non inquinanti, ai sensi della legge n. 11 del 1991, sono previsti in 2 milioni.

Il turismo. L'organizzazione turistica regionale, di cui alla legge n. 6/2001, si trova iscritti 11,2 milioni destinati quasi interamente a spese correnti, di cui 6,8 per spese di pubblicità ed azioni promozionali turistiche e 3,7 per il finanziamento delle AIAT. A questi si aggiungono 10 milioni per gli interventi regionali della legge n. 19/2001, di cui 5 a sostegno delle attività turistico-ricettive e 5 per le attività commerciali. Il servizio di soccorso sulle piste di sci di discesa, ai sensi della legge n. 32 del 2001, assorbe 3,7 milioni. Per gli interventi a favore dello sport di cui alla legge n. 3 del 2004 sono stati stanziati 3,1 milioni quasi interamente destinati a spese correnti. L'intervento principale riguarda i contributi a organismi privati per la realizzazione di manifestazioni a carattere sportivo in ambito regionale e per l'organizzazione di spedizioni di alto livello tecnico (1,2 milioni). Le restanti risorse sono destinate soprattutto a contributi per attività sportiva ordinaria federale e contributi speciali, per l'attività agonistica di squadra di rilievo nazionale e per l'attività agonistica a livello di rappresentative regionali. Per le finalità della legge n. 4 del 2004 sono assegnati 2,6 milioni quasi tutti destinati a contributi per interventi, arredi e attrezzature relativi a rifugi, bivacchi e "dortoirs". Gli investimenti per la realizzazione di infrastrutture ricreativo-sportive di interesse regionale, ai sensi della nuova legge n. 16 del 2007, sono stanziati in 6,5 milioni, a cui si aggiungono 2,7 milioni già impegnati dalla precedente normativa (legge regionale n. 45/1986). Per il funzionamento dell'Istituto regionale per la formazione professionale turistica e del relativo Istituto alberghiero di Châtillon, di cui alla legge n. 20 del 1991, sono destinati 3,6 milioni.

Le attività produttive. La legge regionale n. 6/2003 ha fondi per circa 7,9 milioni destinati principalmente al sostegno di investimenti produttivi: a favore di imprese artigiane per 3,8 milioni e a favore di imprese industriali per 2,6 milioni. Alla legge n. 84/1993, riguardante gli interventi regionali in favore della ricerca e dello sviluppo, sono iscritti 5,1 milioni, soprattutto per spese d'investimento, destinati quasi interamente nel settore industriale. Per gli interventi di tutela e promozione dell'artigianato tipico, di cui alla legge n. 2 del 2003, sono stati stanziati 1 milione e 600mila euro, interamente destinati a spese correnti, tra cui l'organizzazione di manifestazioni fieristiche e iniziative varie per circa 1 milione. In ambito energetico, disciplinato dalla legge n. 3/2006 per la promozione dell'uso razionale dell'energia sono iscritti 3,3 milioni destinati per 2 milioni a contributi per l'installazione di impianti dimostrativi (1 milione) e per l'uso razionale dell'energia nel settore dell'edilizia residenziale (1 milione).

La cultura. Per le finalità di cui alla legge n. 10 del 1996, per il recupero e la valorizzazione del Forte e del Borgo di Bard sono stanziati 6,7 milioni, di cui per l'istituzione e il funzionamento dell'Associazione 3,2 milioni e per il recupero vero e proprio 3,5 milioni. Per la realizzazione del Parco archeologico dell'area megalitica di Saint-Martin de Corléans, di cui alla legge n. 55/1998 sono stati destinati per spese d'investimento 7,6 milioni.

L'istruzione. La legge regionale n. 25 del 2001 di istituzione dell'Università della Valle d'Aosta vede stanziati 6,1 milioni quasi interamente destinati al finanziamento di parte corrente. Alla promozione di un nuovo polo formativo e di ricerca, anche finalizzato all'insediamento del Politecnico di Torino nell'ex cotonificio "Brambilla", nel 2008 sono destinati 1 milione e 500mila euro. Più in generale per gli interventi della Regione per l'attuazione del diritto allo studio nell'ambito universitario, disciplinati dalla legge regionale n. 30/1989, sono stati stanziati 3,5 milioni, quasi tutti destinati alle spese correnti. Il contributo annuo per il funzionamento della Fondazione Istituto musicale della Valle d'Aosta ammonta a 3,7 milioni, ai sensi della legge n. 8 del 1992. Per garantire il funzionamento delle istituzioni scolastiche regionali di cui alla legge n. 19 del 2000, sono stati destinati 5,4 milioni, per lo più concernenti i trasferimenti delle dotazioni ordinarie e perequative (2,2 milioni); mentre per i trasferimenti delle dotazioni straordinarie per la realizzazione di progetti di iniziativa della Regione sono stati stanziati 1,3 milioni. Le risorse destinate al finanziamento delle scuole private - scuole materne ed elementari - gestite da istituti ed enti morali sono di 3,2 milioni, ai sensi della legge n. 55 del 1986.

Ambiente e territorio. Per lo smaltimento dei rifiuti, di cui alla legge regionale n. 37 del 1982, sono destinati 6,8 milioni, di cui 4,6 per la gestione di impianti e di attività finalizzate allo smaltimento e al recupero dei rifiuti, nonché per la gestione delle acque reflue e 2,2 per la realizzazione e manutenzione straordinaria di impianti per lo smaltimento dei rifiuti. I trasferimenti all'ARPA ammontano a 5 milioni, quasi interamente destinati all'esercizio di funzioni in materia di prevenzione e controllo ambientale, ai sensi della legge n. 41/1995. Il Piano per la qualità dell'aria, approvato ai sensi della legge regionale n. 2/2007, prevede 600mila euro. Per la costruzione e sistemazione di acquedotti, fognature ed altre opere di risanamento igienico degli abitati, rientranti nel servizio idrico integrato di cui alla legge n. 27/1999, sono destinati 5,1 milioni. Per la costruzione di infrastrutture tecniche per il Parco Mont Avic sono destinati 1 milione e 500mila euro, ai sensi della legge n. 18 del 1992.

Per le attività di protezione civile, di cui alla legge n. 5 del 2001, sono stati destinati 16,8 milioni, compresi i 2,5 iscritti nella finanza locale. Della somma complessiva 2,1 milioni sono destinati alle misure di previsione e prevenzione di eventi calamitosi e 10,2 agli interventi strutturali per la difesa dei rischi idrogeologici; a questi si aggiungono gli 8 milioni per l'elitrasporto.

Concluso l'esame del bilancio, vediamo ora gli interventi normativi contenuti nel disegno di legge finanziaria a supporto e a completamento di quanto analizzato finora. Per motivi di sintesi, mi limito all'analisi del contenuto che qualifica in maniera più specifica l'azione di politica economica, tralasciando il contenuto "obbligatorio" della legge finanziaria, ovvero la rideterminazione delle autorizzazioni di spesa. Tra gli interventi più significativi vi è la riduzione di 1 punto percentuale dell'aliquota IRAP per le aziende definite virtuose in termini di crescita del valore della produzione e del costo del lavoro. L'intervento prevede la riduzione di 1 punto sull'aliquota ordinaria attualmente vigente del 4,25% ed equivale pertanto ad una minore imposta di quasi il 25%. L'impatto sarà ancora più significativo nel caso in cui l'aliquota ordinaria venga ridotta al 3,9%, come prevede l'attuale testo di disegno di legge finanziaria dello Stato per il 2008. La riduzione si applica alle aziende virtuose identificate dall'incremento combinato del 5% sia del valore della produzione netta, sia dei costi del personale. Un parametro che può considerarsi ragionevole in quanto corrispondente ad un incremento reale di circa il 3%, se si ipotizza un tasso di inflazione attorno al 2%. La riduzione concessa è riconducibile alla misura massima consentita alle Regioni, ai sensi del decreto legislativo istitutivo dell'IRAP (n. 446/1997). La misura si applica alle imprese di qualsiasi dimensione operanti nella Regione in qualsiasi settore dell'economia, soggette all'aliquota ordinaria. Dal 2009 con il prospettato riconoscimento dell'IRAP come tributo regionale l'intera disciplina dell'IRAP sarà definita con legge regionale e potranno probabilmente essere ampliati anche i margini di manovra sull'aliquota. La legge finanziaria riconosce l'importanza del problema dei lavoratori precari, ma, in considerazione della sua delicatezza e complessità, autorizza l'avvio di un percorso finalizzato alla stabilizzazione del personale per ora limitato all'ambito sanitario. Vengono confermate le norme di contenimento della spesa sul personale della Regione e degli enti locali ed è fatto divieto di aumentare gli importi delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza degli amministratori degli enti locali. La legge finanziaria garantisce le risorse necessarie per l'attuazione del Piano triennale degli interventi di politica del lavoro per il periodo 2008-2010.

L'istruzione e la cultura trovano adeguate risposte nella legge finanziaria che prevede il finanziamento degli interventi a favore dell'Associazione "Forte di Bard", del Museo regionale di scienze naturali e del Parco archeologico Saint-Martin de Corléans. Sempre in tale ambito è stata prevista l'integrazione con risorse regionali dei finanziamenti del Piano straordinario di edilizia scolastica per garantire la messa in sicurezza e l'adeguamento a norma degli edifici scolastici di proprietà dei Comuni. I finanziamenti dei programmi comunitari ammontano complessivamente a 41 milioni nel 2008, di cui 17 a carico del bilancio regionale e 24 cofinanziati dallo Stato e dall'Unione europea. Per il completamento degli interventi della programmazione 2000/2006 è iscritta una minima parte, pari a 1 milione e 360mila euro a sostegno sia del "DOCUP" obiettivo n. 2, sia del Programma operativo regionale. La restante parte, pari a quasi 40 milioni, finanzia la nuova programmazione 2007-2013, assegnando 11 milioni al Programma obiettivo n. 2 "Competitività regionale", 18 milioni al Programma obiettivo n. 2 "Occupazione" e 7,5 milioni al Piano di sviluppo rurale. Le autorizzazioni di spesa per le iniziative comunitarie "INTERREG" e per i programmi di cooperazione territoriale nell'ambito dell'obiettivo n. 3 ammontano complessivamente a 1 milione e 200mila euro. A completamento del quadro si aggiungono gli stanziamenti regionali di 1 milione e 500mila euro per il finanziamento degli accordi di programma quadro tra lo Stato e la Regione. I 24 milioni di fondi cofinanziati si riferiscono solo ai Programmi obiettivo n. 2 "Competitività" e "Occupazione", in quanto per gli accordi di programma quadro le entrate derivanti dalla quota Stato verranno iscritte successivamente alla formalizzazione degli accordi. Similmente la quota cofinanziata del Piano di sviluppo rurale verrà erogata direttamente all'ente pagatore "AREA VDA", senza transitare nel bilancio regionale.

La legge finanziaria del 2008 accoglie nel titolo III la disciplina specifica del Piano di sviluppo rurale con un importo complessivo di 133 milioni nel triennio, finalizzati a dare continuità agli interventi regionali in questo settore. A differenza del passato quindi la disciplina degli interventi in agricoltura avrà 2 riferimenti normativi differenziati in relazione al fatto che si tratti di interventi cofinanziati - articolo 34 della legge finanziaria - o a totale finanziamento regionale, che è il Titolo III della finanziaria.

Conclusioni. Concludo la presentazione di questo ultimo bilancio della XII legislatura con alcune riflessioni. La situazione socio-economica si è decisamente modificata rispetto al passato. L'introduzione dell'euro e l'evoluzione dei mercati internazionali ha sicuramente influito sulle condizioni di vita anche della nostra Comunità. In termini assoluti credo che i nostri cittadini stiano mediamente meglio rispetto agli abitanti delle altre Regioni, anche se oggi rischia di prevalere la percezione negativa del futuro: i sentimenti pessimistici prevalgono sull'ottimismo. Ovviamente quanto detto non vuole significare che la Valle d'Aosta sia di fatto un paradiso terrestre privo di criticità e di situazioni di disagio, significa molto semplicemente constatare che la nostra autonomia ci ha permesso di intervenire con maggior incisività per dare delle risposte alla Comunità valdostana. In particolare credo sia sotto gli occhi di tutti l'attenzione che l'Amministrazione regionale e il comparto pubblico riserva al sociale, agli anziani e ai territori di montagna che molte volte sono dimenticati dal mercato e dal mondo degli affari. A questo proposito io non pretendo che le opposizioni debbano lodare l'azione del Governo e della maggioranza, ma auspicherei un atteggiamento più costruttivo. È legittimo, anzi auspicabile, un confronto sull'utilizzo delle risorse, ma ritengo meno condivisibile un attacco continuo alle istituzioni che rappresentiamo, sollevando continuamente dubbi su fantomatiche politiche clientelari, su provvedimenti "ad personam" che, oltre a rappresentare delle falsità, costituiscono argomenti che non producono nulla di buono e alimentano sentimenti negativi e di sfiducia nei confronti delle istituzioni. Sono sinceramente stanco di coloro che si sentono sempre e comunque interpreti del bene, del nuovo e che si proclamano onesti demonizzando l'avversario politico. Questa continua caccia alle streghe ritengo sia veramente ridicola e non degna di un maturo confronto politico. Ritengo che tutte le proposte politiche debbano articolarsi in modo da essere comprese in tutte le loro conseguenze. In particolare - e guardo qualcuno... - le varie proposte dovrebbero adeguatamente spiegare gli aspetti finanziari descrivendo nei dettagli il reperimento di nuovi fondi o gli eventuali tagli di capitoli. Direi che è ora di finirla con la descrizione dei libri dei sogni! Questa maggioranza ha presentato un bilancio serio e responsabile, lo dico anche... non ho fatto tutto il discorso sulla diminuzione del mutuo e dell'indebitamento; non ci siamo fatti condizionare dalle prossime elezioni regionali. Riteniamo di presentarci con le carte in regola di fronte ai Valdostani che ritroveranno nei documenti che abbiamo proposto molte risposte ai loro bisogni, non ho detto: "tutte", ma "molte". Sicuramente si potrà fare sempre meglio, ma, come ben sapete, la speranza di fare meglio è sempre uno scrupolo che abbiamo presente. A proposito del far bene, ringrazio i miei collaboratori che in questi anni mi hanno insegnato tante cose della finanza pubblica e mi hanno sempre assicurato la loro collaborazione e la loro professionalità sia nei processi interni, sia nei rapporti con lo Stato italiano e tutto questo ritengo possa rappresentare un vero patrimonio per l'Amministrazione regionale e per la sua autonomia finanziaria. Grazie per l'attenzione.

Presidente - Con tale relazione chiudiamo i lavori per questa sera, il Consiglio è riconvocato domani alle ore 9,00.

La seduta è tolta.

---

La seduta termina alle ore 19,24.