Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3127 del 3 dicembre 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 3127/XII - Reiezione di mozione: "Regolamentazione dell'attività delle imprese di pulizia negli enti pubblici".

Mozione

Richiamate le precedenti iniziative consiliari in cui erano state evidenziate le criticità relative agli appalti di imprese di pulizie in enti pubblici;

Riscontrato che le problematiche evidenziate riguardano sia le condizioni di lavoro degli addetti (orari e ritmi defatiganti) sia il non rispetto delle clausole contrattuali, derivanti a volte da ambiguità presenti nel capitolato d'appalto;

Preso atto che non è possibile intervenire sui singoli casi, se non inserendoli in un quadro più ampio di attenzione alle problematiche concernenti l'intera questione;

Il Consiglio regionale

Impegna

gli Assessori regionali competenti:

- a definire con le organizzazioni sindacali di categoria un protocollo d'intesa per regolamentare l'attività delle imprese di pulizia negli Enti Pubblici;

- ad attivare forme di controllo sostanziale delle condizioni di lavoro degli addetti alle pulizie;

- a riferire entro tre mesi alle commissioni consiliari competenti il risultato di tale lavoro.

F.to: Squarzino Secondina - Venturella - Bortot

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Con questa mozione il nostro gruppo affronta una questione di cui si è già occupato fin dal dicembre 2006, nel senso che più volte abbiamo sottolineato le difficoltà che incontrano i lavoratori e le lavoratrici delle imprese di pulizie presso enti pubblici o parapubblici. Ci siamo occupati prima di come funziona tutta la gestione degli appalti, qual è il livello di qualità del lavoro dei dipendenti degli enti di pulizia presso l'Amministrazione regionale; ci siamo poi occupati nel 2007 dei problemi dell'impresa di pulizia, non tanto dell'impresa come responsabile, ma dei lavoratori assunti da questa impresa di pulizie presso la "Casinò S.p.a.". Solo recentemente abbiamo affrontato ancora il 3 ottobre 2007, 2 mesi fa esattamente, la questione delle difficoltà presso l'impresa di pulizia all'USL, ricordo che in quella occasione avevamo detto... anzi è lo stesso Assessore Marguerettaz rispondendo che ci aveva segnalato che la difficoltà consisteva nel fatto che la nuova impresa aggiudicataria aveva delle difficoltà relative al subentro nell'applicazione delle norme contrattuali che prevedono l'assorbimento del personale dedicato ai servizi delle imprese di pulizia. L'impresa uscente sembra che abbia dato attuazione in ritardo alle norme contrattuali, con conseguente contenzioso fra le parti; non è stata ancora trovata una definizione rispetto a questa situazione. L'Assessore aveva ricordato allora come di fronte a un contratto, se vi sono delle difficoltà o delle inadempienze, il problema va risolto a livello contrattuale, con i sindacati, con chi si occupa di tali questioni e in fondo l'azienda pubblica o aggiudicatrice non ha gravi responsabilità. Vi è però il problema che l'azienda, proprio perché viene aggiudicato l'appalto in base al criterio della proposta economicamente più vantaggiosa, molte volte, nel momento in cui questa impresa aggiudicatrice esegue tale appalto e quindi attua la serie di azioni previste nell'appalto, cominciano le difficoltà, perché l'impresa tende a diminuire il personale che prima aveva detto che avrebbe assunto, tende a diminuire il personale e ad aumentare le ore di lavoro per le altre persone che rimangono, con gravi conseguenze non solo per la qualità del livello del lavoratore, ma anche con ripercussioni per quanto riguarda la pulizia dei locali. Rispetto all'USL la questione sta molto degradando, ci sarà nel prosieguo dell'attività di questo Consiglio un'interpellanza da parte nostra relativa in particolare a quello che sta avvenendo all'USL; ma già in quella occasione, come in occasioni precedenti, noi abbiamo sempre chiesto che la Regione - capiamo che non può intervenire nei singoli casi - cerchi di individuare un livello più ampio della problematica, in cui tutte tali varie questioni siano affrontate.

Qual è questo livello più alto? È un livello più alto che in parte era stato prefigurato dallo stesso Assessore, dicendo: "noi abbiamo intenzione di costituire un tavolo di lavoro in cui sia possibile mettere insieme non solo le problematiche dell'Amministrazione regionale, ma dell'USL e del Comune di Aosta e di tutti gli altri enti pubblici che hanno questi appalti", perché, se non ci si mette insieme, se non si stabiliscono prima alcuni paletti che devono essere rispettati nel momento in cui vengono definite le condizioni dell'appalto, è difficile intervenire in un secondo momento. Era stato tentato, sempre l'anno scorso, di coinvolgere l'Assessorato regionale delle attività produttive, l'Assessore La Torre, perché si cominciasse ad individuare e a studiare quale potrebbe essere un protocollo tipo proprio per questa tipologia di servizi di pulizia all'interno di enti pubblici, poi la cosa non è andata avanti; probabilmente non si aveva la consapevolezza che fosse così urgente e grave il problema. Ora il fatto che periodicamente questo problema si riproponga credo che debba far riflettere l'ente pubblico. Si tratta non solo e non tanto di chiedere ai singoli enti, Regione, Casinò, USL, quando definiscono un appalto per le imprese di pulizia di indicare con chiarezza quali sono le condizioni che assolutamente l'impresa aggiudicatrice deve rispettare e si potrebbe non solo presentare questo protocollo tipo, ma lo stesso potrebbe essere concordato con gli stessi sindacati. Non solo la UIL, che ha fatto emergere ultimamente la questione per quanto riguarda le imprese di pulizia nell'USL, ma anche gli altri sindacati che il nostro gruppo ha interpellato, tutti hanno detto: "o si interviene a monte, o si riesce prima a definire un protocollo chiaro fra Amministrazione regionale, aziende interessate, organizzazioni sindacali in cui si chiariscano bene i termini della questione, così che non bisogna ogni volta intervenire per bloccare, per fare dei ricorsi al TAR, per aprire dei contenziosi e via dicendo, oppure non se ne esce fuori". Questo è il contesto da cui siamo partiti per presentare tale mozione, nella quale si dice: "prendiamo atto della situazione che c'è, prendiamo atto che ogni singola situazione non può essere affrontata in modo individuale", piuttosto chiediamo agli Assessori regionali competenti che sono interessati ai diversi settori in cui si sono manifestate queste problematiche nel momento in cui l'impresa di pulizia ha vinto l'appalto e poi comincia ad operare con conseguenze negative sul personale, oltre che sulla qualità del servizio... dicevo, prima vediamo con gli Assessori regionali competenti di concordare con i sindacati di categoria come si può operare per evitare tale situazione.

Secondo aspetto che va affrontato, anche questo un aspetto che più volte dai banchi della Giunta è stato auspicato: pensare a come attivare forme di controllo sostanziale delle condizioni di lavoro degli addetti alle pulizie. Perché ci diceva l'Assessore Marguerettaz 2 mesi fa: "abbiamo una modalità con cui facciamo questi controlli, ossia chiediamo la liquidazione della fattura, chiediamo una dichiarazione di regolarità contributiva, ma se tali autodichiarazioni sono vere, oppure no, noi non siamo in grado di dirlo. Bisognerebbe individuare, ma non abbiamo ancora trovato una definizione..." - diceva ancora l'Assessore - "... un'attività di controllo sostanziale che non riguardi solo l'aspetto contrattuale e l'inserimento delle persone all'interno dell'azienda, ma un controllo metodico, sistematico sull'attività con un nucleo che potrebbe essere interaziendale". Chiediamo che da queste buone intenzioni si passi ai fatti, ecco perché chiediamo con la mozione un impegno non solo per concordare con i sindacati un protocollo con condizioni di appalto tipo per le imprese di pulizia, ma anche di cominciare ad attivare delle forme di controllo sostanziale delle condizioni di lavoro degli addetti alle pulizie. Il Consiglio regionale vorrebbe seguire questi lavori, non direttamente, ma si chiede che le Commissioni consiliari siano informate sulle iniziative attivate, sulle difficoltà incontrate, sulle soluzioni proposte, in modo che si possa in tempi brevi dare una risposta integrata che affronti queste tematiche.

Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Su tale argomento abbiamo avuto modo di soffermarci più volte, abbiamo condiviso l'attenzione nei confronti di tali categorie e, rispetto a questo, più volte abbiamo dato alcune indicazioni sulle attività svolte dal Governo regionale. Qui la collega Squarzino amplia decisamente il raggio di azione: parla dell'USL, io non ho competenza per l'USL, sul Casinò è una società che ha dei rapporti di diritto privato, così come altre situazioni, quindi posso rispondere per l'attività della Regione. Vero è che con questi soggetti, così come il Comune di Aosta, visto come ente pubblico locale di una certa dimensione, abbiamo avuto modo di confrontarci. Ora una serie di cose sono state sicuramente fatte e già a livello contrattuale, ovvero nel capitolato amministrativo vengono messe una serie di indicazioni e si vincola decisamente il rapporto fra la società che fornisce il servizio e i suoi dipendenti, perché nell'articolo 8 dell'ultimo capitolato amministrativo si dice a chiare lettere che nessun rapporto di lavoro viene ad instaurarsi fra la Regione e il personale addetto all'espletamento delle prestazioni assunte dall'impresa aggiudicataria. Noi siamo terzi rispetto ad un rapporto di lavoro squisitamente fra azienda e lavoratore, dopodiché al nostro interno chiediamo, così come per altre attività, che al dipendente vengano assicurate tutte quelle caratteristiche che sono tipiche del rapporto di lavoro, anche se siamo in presenza di società cooperative, perché è lì che molte volte in passato abbiamo visto le situazioni peggiori, dovute al fatto che, anziché avere un rapporto di lavoro subordinato, si "intorpidivano le acque" con un rapporto che passava per la figura del socio lavoratore. In questo articolo 8 quindi l'impresa dovrà osservare nei riguardi dei propri dipendenti e, se costituita sotto forma di società cooperativa, anche nei confronti dei soci lavoratori impiegati nell'esecuzione del servizio oggetto dell'appalto, tutte le leggi, i regolamenti e le disposizioni normative in materia di rapporto di lavoro, di previdenza, di assistenza sociale. Ogni qualvolta paghiamo la fattura, lei ha indicato, ma vorrei specificarlo meglio, chiediamo la regolarità contributiva, quindi abbiamo dei controlli di tipo formale, ma sostanziale che verificano. È chiaro che su questo tema non abbiamo ancora definito tutti i passaggi, perché vogliamo costituire un'attività che sia sempre più performante, metodizzarla, perché dobbiamo poter verificare sistematicamente la qualità del servizio. Ora noi non siamo un organo di polizia, abbiamo la necessità di verificare se queste persone sono iscritte nel libro matricola, se sono regolarmente assicurate, possiamo avere tutti i nomi del caso, ma, rispetto a tali attività, riteniamo che tale mozione, da un lato, al primo punto prevarichi, perché un protocollo d'intesa per regolamentare l'attività delle imprese di pulizia, per questo vi sono delle leggi dello Stato, vi sono tutta una serie di norme del lavoro che sono chiare, quindi non c'è bisogno di fare nessun supplemento. Per quanto attiene il controllo sostanziale, abbiamo i nostri servizi che stanno lavorando su questo, stanno cercando di migliorare, ma è nell'ambito degli ordinari obiettivi, quindi riteniamo che il porre all'attenzione tale tema sia cosa giusta, ma non riteniamo di condividere una mozione che va già nella direzione che abbiamo preso; quindi chiediamo il ritiro della mozione, in caso contrario ci asterremo.

Président - La parole au Conseiller Sandri.

Sandri (PD) - La mozione che è stata presentata dai colleghi del gruppo "Arcobaleno", a nostro giudizio, e in modo contrapposto a quanto analizzato dal collega della Giunta, appare decisamente insufficiente, nel senso che si potrebbe osare molto di più di quanto è stato osato dai colleghi del gruppo "Arcobaleno", perché qui non è un problema burocratico: le leggi dello Stato, le leggi sul lavoro, questo paravento di norme e normine dietro cui si è difeso l'Assessore Marguerettaz, ma è un problema di tipo politico. Non solo, ma è talmente di tipo politico importante che è uno degli elementi determinanti per il futuro della nostra Regione, perché, se analizziamo bene cosa significa questo tipo di contratti di lavoro, ossia che sono l'effetto del cosiddetto "concedere all'esterno determinati tipi di servizi", ci rendiamo conto che stiamo parlando di cose non da poco, ad esempio il precariato. Tutti qui ogni tanto diciamo che bisogna lottare contro il precariato, bisogna stabilizzare i lavoratori... e poi si danno risposte di questo genere? Ossia "ce ne laviamo le mani alla Ponzio Pilato"? Credo che invece dobbiamo "entrare" in questi tipi di argomenti con molta determinazione e attenzione, perché non avere garanzie a livello di capitolato, a livello di strategie, sul comportamento che questi imprenditori hanno nei confronti dei lavoratori significa far perdere di qualità al lavoro, creare precariato e tutta una serie di conseguenze. Ogni tanto qualcuno salta su e dice: "com'è che arrivano tutti questi stranieri, questi immigrati che vengono a fare i lavori che noi non vogliamo fare?". Ma certo, ma se riduciamo i lavori ad una qualità così bassa, è chiaro che poi i nostri giovani e i nostri meno giovani difficilmente si adattano a determinate condizioni di lavoro; se invece noi anche nel ramo delle pulizie dessimo il segnale che è un lavoro importante e qualificato e che merita la stabilizzazione come qualunque altro tipo di lavoro, probabilmente anche alcuni problemi sociali rilevanti avrebbero meno interesse e meno peso.

Credo allora che si debba fare un po' di attenzione su questo tema, che mi sembra di poter dire in prima analisi che è partito dal problema dell'Ospedale. Mi conferma con gli occhi la collega Squarzino: è esploso con il problema dell'Ospedale. Credo che qui venga subito un secondo problema: ma è davvero una scelta politica convincente che in un settore così delicato per le pulizie com'è l'Ospedale si autorizzi l'USL a darlo all'esterno? Mi chiedo - e chi si occupa di questa materia da tempo credo non abbia difficoltà a convenire con me - le infezioni intraospedaliere, che sono responsabili di notevoli patologie... non è un caso che molte persone anziane, che istintivamente hanno un grande senso della vita, piuttosto che entrare in Ospedale cercano sempre di starne fuori, perché in Ospedale ovviamente ti curano, ma c'è un minimo di rischio più o meno grande che vengano fuori delle infezioni all'interno dell'Ospedale; allora riducendo da 70 a 50 il personale per le pulizie noi garantiamo maggiore pulizia e minori infezioni ospedaliere? Questo sarebbe interessante da vedere, se, al di là della questione generale, ma in settori particolari come questo non vi sia la necessità di fare una scelta politica notevole, importante e dire: "no, cara USL, tu puoi dare all'esterno i servizi impiegatizi di prenotazione, piuttosto che informatici, ma la pulizia la fai con personale tuo", perché credo che la qualità del servizio sia molto legata alla stabilizzazione. Non si può pulire nella stessa maniera l'ufficio dell'Assessore Marguerettaz e la stanza di rianimazione dell'Unità coronaria, sono cose diverse! E non si può prendere una che non ha nessun tipo di preparazione e darle 3, 4 informazioni tanto per poter andare a fare tali pulizie. Credo che questi siano temi importanti su cui riflettere, la risposta dell'Assessore non mi sembra abbia dimostrato un'attenzione su tali temi. Io non ho la risposta e non ho una soluzione a questo riguardo, ma ritengo che il problema sia estremamente importante... per esempio, il fatto che si faccia una riflessione insieme alle organizzazioni sindacali di categoria e definire insieme ad esse un protocollo d'intesa... se visto in questa prospettiva ad esempio di identificare in quali settori si può andare alla gestione attraverso imprese di pulizia esterne e quali settori invece necessitino di un personale stabilizzato. Credo che questo sarebbe un segnale forte per garantire una qualità al lavoro, soprattutto in ambienti come gli ospedali, i centri per gli anziani, comunque le comunità più fragili e ci metterei dentro, fra l'altro, le scuole materne, che, se vi ricordate, sono state anche oggetto di un'interpellanza ed interrogazione, perché vi sono state delle lamentele gravi non nei confronti della Regione in questo caso, ma nei confronti dell'amministrazione civica del capoluogo regionale, perché si mandava una persona a pulire 350-400 metri quadri, dove giocavano per tutta la giornata un centinaio di bambini, ma ha senso continuare su questa cosa? Dice: "sì", ma costerà di più allora. Bene, mi sembra che siano soldi bene investiti. Qui siamo in fase di bilancio, credo sia il momento di fare un bilancio su queste cose e penso che, piuttosto che dare soldi per improbabili iniziative magari sportive, piuttosto che ricettivo-alberghiere o altro, vi sono tante possibilità su cui andare a risparmiare, si possono fare delle iniziative volte a garantire all'USL i fondi in modo che possano, per quanto riguarda almeno la parte di pulizie che interessa i reparti di degenza, farle con del personale dipendente, formato, controllato, stabilizzando del personale che magari vi ha già lavorato attraverso queste società esterne... ma credo sia un dato importante. Così come è importante fare una riflessione sul problema dell'imprenditoria che sta dietro a queste cose, perché se dietro a tale lavoro non c'è il piccolo imprenditore valdostano, o canavesano, o italiano che garantisce di reinvestire nella nostra Regione, o nelle zone limitrofe, o nel nostro Paese ciò che guadagna da questa attività, vediamo che, andando avanti con questo tipo di impostazione dell'"outsourcing" sempre e a qualunque condizione nel sistema delle pulizie, vengono fuori le grandi multinazionali, i grandi gruppi internazionali e io non credo che questi gruppi abbiano a cuore il benessere della nostra Regione e della nostra Comunità, per cui dobbiamo riflettere se vogliamo fare... se il Consigliere Ottoz voleva rientrare nel gruppo dell'"Union Valdôtaine", credo che abbia trovato il momento giusto e lo saluto con piacere... è uno scherzo certamente... mi scusi, Presidente. Volevo dire che su questi temi, per quanto piccoli, una riflessione più approfondita di quanto non sia stata fatta credo che ci si poteva attendere dalla Giunta ed è per tale motivazione che invito l'Assessore a rivalutare tale tipo di mozione, eventualmente facendo delle modifiche, ma accettare la volontà di confronto. Non abbiamo credo soluzioni, non so se ce le hanno gli amici del gruppo "Arcobaleno", ma sicuramente su cui merita soffermarsi un tantino, quindi, con l'auspicio che la mozione sia accettata anche con modificazioni dalla Giunta regionale, annuncio il voto positivo del mio gruppo.

Presidente - La parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Pensavo che l'Assessore avesse qualcosa da replicare, aggiungerò io qualcosa a quanto detto dai colleghi. Abbiamo affrontato questo problema dal punto di vista economico, almeno le risposte dell'Assessore fanno riferimento ad accordi, giurisprudenza, modalità, appalti. Vogliamo parlare invece di soldi, perché tutto questo "ambaradan" è stato messo in piedi per non voler assumere le persone che una volta dentro l'Ospedale si chiamavano gli inservienti, ossia dipendenti che sapevano cosa dovevano fare, mentre adesso abbiamo delle persone destabilizzate economicamente, sindacalmente dal punto di vista dell'organizzazione del lavoro, con carichi di lavoro che sono a dir poco orribili. Tutto questo "ambaradan" è stato sostenuto dal fatto che in tale modo con gli appalti si risparmia... non mi sembra. Prendo a riferimento la cosa di cui mi sono occupato negli ultimi tempi: la gestione dei servizi di sicurezza all'interno del Traforo del Monte Bianco. Noi abbiamo una dequalificazione del servizio, però il servizio costa mezzo milione di euro in più, vorrei che i colleghi ascoltassero perché il Traforo è un servizio sensibile, la pulizia dell'Ospedale è un servizio sensibile, la pulizia nelle scuole è un servizio sensibile. Non voglio tornare all'Europa dei mercanti e dei mercati e alle liberalizzazioni, ma occorre valutare le ricadute sulla qualità del servizio in posti così sensibili con l'introduzione del concetto della liberalizzazione, per cui le aziende possono concorrere e partecipare ad appalti non si sa bene con quali modalità e serietà, perché i capitolati di appalto sono articolati in modo molto formale e non sostanziale. Evidentemente, se si vuole mantenere un concetto di liberalizzazione che può anche essere utile, occorre definire in modo migliore i paletti con cui si va a definire le gare di appalto, le modalità con le quali le aziende possono partecipare, perché, se andiamo a vedere quello che è successo all'Ospedale, sì, c'è il passaggio dei dipendenti, ma non c'è scritto che il numero dei dipendenti deve rimanere quello che era prima, per cui l'azienda che ha vinto l'appalto ha già dato un bel taglio e ovviamente a scapito della qualità del servizio, ma non è il servizio di pulizia della sala consiliare dove ci troviamo noi: parliamo di qualità del servizio nelle sale operatorie, dove abbiamo le persone ammalate più sensibili anche a determinare infezioni. Credo che l'USL potrebbe fare meno giornaletti pubblicitari, con meno foto a colori, meno pagine di pubblicità sui servizi, perché si pubblicizzano i servizi ed è automatico che la sanità deve dare dei servizi alla popolazione. Forse meno conferenze stampa, meno apparenza e più sostanza, allora già lì troveremo un po' di soldi per evitare che l'azienda che vince l'appalto, per stare sul mercato - il famoso mercato! - debba tagliare sulla qualità dei servizi, pagare poco le persone, fare del "mobbing" e venire meno al rispetto dei diritti sindacali, perché di fatto succede questo... quando sono obbligato a vincere un appalto giocando solo sul costo della manodopera... perché in questo Paese l'unica cosa che sanno fare le imprese è quella di giocare sul costo della manodopera, ridurre i diritti e ridurre i salari... nelle strutture pubbliche devo mettere dei paletti. Quello che non capisco è che se un'azienda aveva un servizio e questo servizio viene a scadere... quando ci fa comodo far diventare dipendente regionale qualche precario, si mettono dei paletti tipo: "facciamo riferimento all'anzianità di precariato per fare in modo che quell'ingegnere, quel consulente, quell'amico, quell'imboscato, quel raccomandato, pur partecipando ad un appalto pubblico o un concorso pubblico, vinca il concorso", credo che una cosa del genere si possa fare anche quando si mettono in appalto determinati servizi molto delicati. L'impresa che è all'interno, se ha dimostrato capacità e rispetto dei lavoratori e dei salari e qualità del servizio in posti così sensibili, può vedersi assegnare un punteggio che non equivale alla vincita dell'appalto, ma che la vede favorita rispetto al fatto che ci si mette in casa uno che non conosciamo, rispetto ad uno che sappiamo già, avendo definito il capitolato di appalto e del servizio con determinati criteri, dove andrà a recuperare i soldi che rappresentano il ribasso dell'appalto, quindi sulla qualità del servizio e sui lavoratori. Faccio un esempio: la Regione Piemonte ha stabilizzato una parte del personale in data 5 novembre 2007, non so se si tratta dei dipendenti delle imprese di pulizie, comunque nei posti più sensibili il servizio non può essere messo ad appalto, ma occorre stabilizzare una qualità del servizio, per avere la qualità del servizio, occorre che i lavoratori siano rispettati, occorre che i lavoratori abbiano un salario dignitoso e, se necessario, occorre prendere provvedimenti nei confronti di chi non svolge bene il proprio lavoro, ma il presupposto non può essere quello di avere meno persone aumentando il lavoro, essere meno pagati ed essere considerati precari e ricattabili sotto tutti i punti di vista. Quel che mi risulta è che infermieri professionali e capisala si siano anche lamentati della qualità del servizio prestato da questa impresa che ha vinto l'appalto e vorremmo, se non in risposta alla mozione, sull'eventuale altra nostra interpellanza saperne di più.

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - I colleghi che sono intervenuti hanno descritto in modo molto articolato tutto il contesto - politico, sindacale, lavorativo - entro cui si pone tale questione e prima aspettavo dall'Assessore delle risposte a queste sollecitazioni. Capisco che l'Assessore non voglia affrontare in tale sede il problema politico sollevato dai colleghi, ma, proprio perché volevamo, tenendo un profilo basso nella nostra iniziativa, raggiungere pochi, ma piccoli obiettivi che cominciassero ad indicare una strada che va verso la soluzione del problema, abbiamo volutamente indicato delle cose molto semplici, una delle quali l'Assessore si era già impegnato a fare più di un anno fa. Assessore Marguerettaz, lei parla e prende impegni qui in Consiglio: "faremo questo, faremo quell'altro" e io l'ascolto, la prendo sul serio e ogni tanto le chiedo a che punto è quel progetto... che lei ha promesso e lei ogni volta mi rimanda il problema dicendo che vi sono difficoltà e non arriva mai a dire: "sì, è vero, abbiamo detto queste cose e abbiamo detto un anno fa che volevamo farle, non siamo ancora riusciti a farle, ma è nostro intento farle e tale mozione quasi ci stimola e ci costringe a trovare una risposta entro 3 mesi". Lei dice ancora: "a noi queste cose non interessano". Ora la nostra mozione non era rivolta all'Assessore Marguerettaz, ma agli Assessori competenti, qui c'è anche una competenza del lavoro...

(interruzione dei Consiglieri del gruppo "La Casa delle Libertà", fuori microfono)

... non arrivavo a tali provocazioni, in questo momento davo per scontato che fossero competenti... a parte le battute che possono alleggerire un Consiglio che si preannuncia pesante, dicevo gli Assessori competenti, perché non è solo questione di bilancio: è questione in parte di sanità e in parte di lavoro. L'Assessore Marguerettaz il 20 dicembre 2006, in merito allo stesso problema, ha detto: "Se posso dire, dal punto di vista formale sembra che tutto funzioni. In realtà a livello intuitivo riteniamo si debba fare qualcosa di più in questo settore; per questa ragione con il collega Fosson abbiamo creato un tavolo...". Hanno quindi cominciato a lavorare, ma con quali risultati? Questo volevamo sapere! Ma nessun risultato ha prodotto questo tavolo, forse voleva dire: "avevamo intenzione di creare un tavolo"! Comunque ha detto: "... abbiamo creato un tavolo dove condividere questo problema, perché riguarda sanità... l'USL, così come l'Amministrazione regionale e il Comune di Aosta, e poi ci sono gli altri. Vi è quindi un'idea che è in fase di verifica di costituire un nucleo di persone che hanno una competenza specifica al riguardo, in modo che...", "bla bla", in modo che possano intervenire per verificare se le pulizie si fanno oppure no, che si possa fare in modo corretto un controllo non solo delle pulizie, ma un controllo sulle condizioni generali di lavoro delle persone. Con tale mozione vogliamo sapere se avete cominciato oppure no ad attivare questo tavolo, avete cominciato oppure no ad attivare forme di controllo. Un anno fa avete detto che cominciavate a lavorare, adesso vi diamo 3 mesi per pensare e per venire in Commissione a riferire quello che avete pensato, i problemi incontrati e le difficoltà. Neanche su questo punto siete d'accordo? È difficile allora credere alle cose che dite, quando prendete un impegno pubblicamente in Consiglio regionale.

È chiaro che non è la Regione a definire i protocolli per l'USL, i protocolli degli appalti per le pulizie, è vero che c'è tutta una normativa, ma è anche vero che in questa normativa, proprio perché vi sono sempre dei problemi, se i sindacati fossero più forti o se gli stessi enti fossero più forti nel fare delle richieste, forse alcuni appalti sarebbero scritti diversamente. La richiesta di definire un protocollo d'intesa per regolamentare l'attività delle imprese di pulizia negli enti pubblici con i sindacati quindi darebbe più forza contrattuale a tali enti, oltre che ai sindacati, e si avrebbe forse una risposta più produttiva per la nostra Regione e con maggiori ricadute. È anche vero che in questo modo abbiamo delle imprese che vincono... che in questo caso dell'USL è una multinazionale tedesca con sede a Bergamo che gestisce le pulizie di mezza Italia, che ha avuto tanti problemi con la Regione Calabria, con Campione d'Italia e anche in Svizzera... se vogliamo attivarci per difenderci da multinazionali... il cui interesse è tutt'altro! Ma cosa gliene importa alla multinazionale tedesca con sede a Bergamo che gestisce la pulizia dell'USL che siano fatti in modo regolare, giusto, che quella persona così competente che ha diretto fino all'altro giorno tutta l'organizzazione del lavoro sia licenziata? Niente, ma a noi sì che interessa, perché le persone che lavorano nelle imprese di pulizia e che sono spostate da un'impresa all'altra secondo la ditta che vince gli appalti sono persone che lavorano e vivono in Valle d'Aosta! Ogni ditta che vince gli appalti le sposta a seconda dei suoi interessi chiaramente economici! Cosa volete che gliene importi a questa società "Dussmann Service", a questa multinazionale tedesca con sede a Bergamo di licenziare 9 persone o di avere un contenzioso con un piccolo sindacato della Valle d'Aosta? Credo che a noi Valle d'Aosta interessi invece, primo, che le pulizie siano fatte; secondo, che i lavoratori vivano in condizioni qualitativamente corrette; terzo, che possibilmente i lavoratori che vivono e lavorano in Valle d'Aosta e che già sono occupati in queste imprese di pulizia non siano mandati via così... in base a quale ragionamento... La nostra richiesta è: vogliamo o non vogliamo interessarci di questo problema? I lavoratori, i sindacati chiedono alla Regione: "volete interessarvi di tale problema, mettere insieme le competenze sul lavoro, gli altri soggetti che sono interessati alla contrattazione, i sindacati e trovare una risposta?". È chiaro che non abbiamo le risposte, però è proprio vero che è un problema da dire: "non ci interessa, ci asteniamo perché tale problema non ci interessa, vi sono già i contratti di categoria che definiscono tutte le problematiche"... allora questo è proprio voler dire in faccia a tali lavoratori: "a noi non interessa affatto delle vostre condizioni di lavoro, sia chiaro, sono cose vostre, noi siamo interessati ad altre questioni". Scelta vostra, ma questo risulta! Questa è una responsabilità che vi prendete, ma a me spiace perché chi paga non siete voi, né i sindacati, né questa "Dussmann Service", neanche l'USL, ma sono queste persone reali, fisiche! Diciamo poi: veramente c'è una precarietà qui, basta che un'azienda chiuda e che una persona sia licenziata in una famiglia, perché la famiglia da una situazione di normalità scenda ad una situazione di precarietà, di difficoltà e di bisogni di povertà. Tali persone che sono in questa situazione niente, noi le mettiamo da parte, perché abbiamo altri problemi più importanti da affrontare; questa è la conseguenza, ma che sia chiaro che voi a tali persone date questo messaggio. Per tale motivo non ritiriamo la mozione, ma vorremmo che con molta chiarezza vi esprimeste perché l'astensione non è prendere in modo responsabile le proprie decisioni, è dire: "questo problema non mi interessa".

Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Una questione di forma e una di sostanza. La collega Squarzino molte volte ci ha richiamato ad un comportamento migliore, non credo che ci faccia piacere essere scimmiottati dal momento in cui viene riproposto il nostro intervento con un po' di scherno, quindi la inviterei a non ridicolizzare i nostri interventi, il mio per intanto!

Seconda questione: forse la collega Squarzino non sa che gli Assessori non per una questione elitaria, ma hanno una funzione politica e vi sono le strutture, vi sono i dirigenti che portano avanti, quindi tutto quello che abbiamo fatto è di trasmettere alle strutture dirigenziali preposte, nello specifico l'arch. Chatrian, che è responsabile della questione... di fare le analisi, i controlli e di predisporre tutte quelle attività che devono essere predisposte per fare quella che si chiama buona amministrazione. Rimando quindi al mittente quelle velate accuse che lei ha fatto, in cui ha indicato da parte nostra un disinteresse ad una questione che assolutamente non trascuriamo. Facciamo le nostre attività nell'ambito delle strutture e così com'è organizzata l'Amministrazione regionale e riteniamo che questa mozione non porti nulla di più rispetto a quello che già stiamo facendo: ecco perché chiediamo l'astensione.

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Vede, Assessore Marguerettaz, gli impegni di questa mozione erano 3; quello di cui lei sta parlando, facendo riferimento al dott. Chatrian, al massimo si riferisce al secondo intervento, ossia laddove si comincia a cercare forme di controllo sostanziale delle condizioni di lavoro degli addetti alle pulizie, ma noi abbiamo chiesto anche una terza cosa: di riferire in Commissione consiliare, allora se questo è un lavoro importante...

Marguerettaz (fuori microfono) - ... c'è bisogno di una mozione per riferire in Commissione? Questa è una novità...

Squarzino (Arc-VA) - ... infatti le mozioni concludono sempre... non c'è mai nessuna mozione che si concluda con riferire in Commissione, è la prima volta che lo mettiamo, ha ragione Assessore, è la prima volta che in una mozione il Consiglio regionale impegna la Giunta a riferire in Commissione, ho introdotto una novità assoluta, non sapevo, Assessore! "È superfluo"... vediamo tutte le volte che è superfluo! Certo che per la Giunta è superfluo, lo capisco, politicamente è superfluo per la Giunta che non vorrebbe mai riferire in Commissione, o riferire solo quando decide lei e con i tempi che vuole lei! Vede, Assessore, rispetto al primo punto, laddove si chiede un impegno non solo per vedere che le pulizie siano fatte e che le condizioni di lavoro degli addetti alle pulizie siano decorose, ma dove si chiede di prevenire tale tipologia di disagi, lei su questo non ha detto proprio niente! Continuo quindi a ritenere che questo Governo che lei rappresenta non si interessi alle reali condizioni di lavoro di tali persone, che hanno un contratto o che sono occupate presso le imprese di pulizie, in particolare in questo caso dell'USL.

Presidente - La parola al Consigliere Ottoz.

Ottoz (CdL) - Mi sembra che su tale questione vi siano delle idee confuse da parte di tutti. Apprezzo le motivazioni umanitarie - e le sottoscrivo in pieno - della collega Squarzino, perché vi sono situazioni poco accettabili, ma bisogna capire se si sta parlando di appalti o di assistenza sociale. Parlando di assistenza sociale, che dipende da altri enti e non quelli appaltanti...

(interruzione del Consigliere Bortot, fuori microfono)

... diritto al lavoro, certo, certo, bravo Consigliere Bortot...

Presidente - ... collega Bortot, poi potrà reintervenire, prego. Consigliere Ottoz.

Ottoz (CdL) - ... noi non abbiamo apprezzato molto l'atteggiamento dell'Assessore, perché la Regione come ente appaltante non può non affrontare il problema e motivare il perché della sua astensione, ossia deve prendere una posizione e "trancher" fra la qualità del servizio, il suo costo e i motivi per cui si fa l'appalto, altrimenti la risposta non è una risposta. Siccome l'appalto deve essere economicamente giustificato, a fronte di un certo livello di qualità, si tratta eventualmente, se la collega Squarzino lamenta la qualità del servizio che è insufficiente e che giustificherebbe quindi l'inserimento di personale non qualificato o lo sfruttamento di personale locale che viene spostato da un vincitore dell'appalto all'altra..., di controllare tali cose, questo è un momento successivo e diverso, collega Bortot. Gradiremmo avere dal Governo una risposta più chiara su cosa intende fare per queste cose, stante il fatto che gli appalti vanno fatti, altrimenti la collega Squarzino e il collega Bortot "scorticherebbero vivo" il Governo e, dato che, se sono fatti, devono essere fatti sulla base del costo economico nell'interesse dell'Amministrazione e dei cittadini che pagano le tasse e della qualità del servizio, nell'interesse dei cittadini che utilizzano tale servizio - e sappiamo che alcuni servizi sono delicati -, rimane il secondo momento che è quello del controllo. Il momento sindacale del diritto al lavoro va risolto in un'altra sede e in un altro ambito e su questo l'Assessore Marguerettaz dovrebbe forse prendere una posizione, ma sulla mozione come presentata è difficile essere d'accordo con il Governo e prendere un atteggiamento di astensione; gradiremmo che il Governo motivasse perché tali controlli non vengono effettuati o in base a quali principi si accetta questa situazione o si nega che la stessa esiste. In caso contrario non possiamo astenerci, dobbiamo votare contro la mozione, perché non va a toccare la questione nel merito, ma ne tocca solo un aspetto rendendo incomprensibile il tutto.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Per ribadire il voto favorevole alla mozione e anche la condivisione della scelta di mantenere la mozione malgrado la richiesta di ritiro da parte dell'Assessore, con la motivazione, in aggiunta a quanto detto prima, di un'occasione persa dalla Giunta di fare politica su questi temi importanti del lavoro. Capisco che i lavoratori non sono così "à la une", all'attenzione di questa Giunta, faccio salvo solo l'Assessore competente al lavoro che non è intervenuto, ma che sappiamo che almeno lui al tavolo di concertazione ci va e questo è positivo. Sarebbe però un atteggiamento da condividere tutti, perché tale atteggiamento che viene espresso stasera con il voto di astensione è grave, perché significa non tenere in conto una delle basi della nostra democrazia e delle esperienze degli ultimi 20 anni: la concertazione con il sindacato. Questo a maggior ragione su un tema in cui non si sta parlando dei "croupiers" che guadagnano un sacco di soldi, piuttosto che dei politici che ne guadagnano ancora di più, ma si sta parlando di persone con un reddito pro capite molto limitato, persone che vivono del precariato, che vivono in estrema difficoltà. Mi dispiace di non avere avuto risposte neppure sulla questione della qualità del ragionamento, ossia, quando abbiamo posto il problema che in questa maniera non solo non si difende la qualità del lavoro, nel senso del rapporto di lavoro che hanno i lavoratori, ma neanche la qualità del lavoro rispetto ai ricoverati in Ospedale, piuttosto che in altre comunità che utilizzano questi servizi. Per tali ragioni un ultimo appello a fare un ragionamento che si può portare avanti anche nelle prossime giornate di discussione del Consiglio, perché su questo tema non si cerchi di "mettere una pietra sopra" per non guardare, ma un invito a guardare in faccia la realtà e a cercare insieme delle soluzioni positive.

Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Continuiamo a mantenere la nostra richiesta di ritiro e in subordine di astensione. Due precisazioni: qualora la Commissione competente voglia audire il sottoscritto e soprattutto le strutture dirigenziali competenti per avere un'illustrazione puntuale di quello che stanno facendo, siamo a disposizione; quindi, da quel punto di vista, quella parte della mozione è da intendersi implicitamente accettata e siamo a disposizione della Commissione competente, non ho idea quale sia. Rispetto alle suggestioni date dal collega Ottoz, abbiamo svolto nelle ultime gare di appalto delle selezioni sul criterio della proposta economicamente più vantaggiosa, la quale - rispondo anche al Consigliere Bortot - non è quella dove il prezzo è parte condizionante, la dimostrazione sta nel fatto che l'appalto preso e riferito ai 2 lotti dell'Amministrazione regionale - di Piazza Deffeyes per intenderci - è stata aggiudicata con un ribasso economico di zero virgola, il minimo, perché chi ha vinto aveva tutta una serie di requisiti dal punto di vista qualitativo con tutte le varie certificazioni, ivi comprese quelle ambientali sul discorso del riciclo, e quelle sono state le attività... l'aspetto del controllo è quello a cui sono tenuti a rispondere i dirigenti, che sono responsabili del procedimento.

Président - La parole à l'Assesseur aux activités productives et aux politiques du travail, La Torre.

La Torre (FA) - Volevo solo precisare, perché si è fatto riferimento al lavoro precario, quindi si è citato il nostro Assessorato, che assolutamente questa Giunta e il mio Assessorato sono attenti alla questione del lavoro precario, tanto che posso annunciare che, in data 23 novembre, abbiamo raggiunto un accordo nei tavoli di concertazione e presenteremo al Patto per lo sviluppo - il tavolo della concertazione partecipata da tutti - una bozza del disegno di legge concernente misure di sostegno in favore delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti, delle collaboratrici e dei collaboratori. Questo in virtù dell'attenzione che poniamo a tale grande problema: il precariato, che ormai si è diffuso e che sta diventando uno strumento che a volte sfugge ad un controllo e può anche togliere della dignità ai lavoratori. Volevo solo confermare che c'è un'attenzione, poi sul tema specifico vi sono delle competenze.

Presidente - La parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Non so in quale mondo viva l'Assessore Marguerettaz. Questa azienda che ha vinto tale appalto sulla logica del puro ribasso ha già allontanato... perché le aziende intelligenti adesso non licenziano più, in quanto il licenziamento si può impugnare, ma allontanano utilizzando il "mobbing": ti chiamano mezz'ora prima di recarti al lavoro fuori orario, se non ti presenti, ti arriva una sanzione; se stai a casa un giorno in più per l'influenza - che hanno diritto a prendere anche le persone umili, non solo le persone importanti -, ti arriva il controllo da parte dell'azienda. Il problema qui è che all'interno del servizio pubblico dell'Ospedale non possono esserci appalti per la qualità del servizio agli ammalati; allora la sfida qui è vedremo, faremo un'interpellanza per sapere quanto costa un servizio di pulizie di igiene pubblica all'Ospedale, con quante persone è necessario farlo e quanto costa contrattualmente con i dipendenti dell'USL. Vedremo poi quanti soldi avremo guadagnato mettendolo in appalto e ne "scopriremo delle belle"! Va bene? Qui c'è qualcuno che fa i soldi sulla "pelle" degli ammalati e sulla "pelle" dei lavoratori! Se bisogna usare questi toni per farvi capire che logiche adottate, ma perché non date in appalto anche il lavoro dei primari? I pacchi di soldi che si prendono questi Signori per fare un lavoro dignitoso come lo sono tutti gli altri? Andiamo a vedere dove si può risparmiare all'USL e ho citato prima tutte le bazzecole pubblicitarie per mettersi in mostra, apparire "in barba" alla qualità del servizio! Cominciamo ad intervenire lì e poi vediamo che troviamo i soldi per mettere a norma, dare un contratto dignitoso a gente che ha diritto... già che svolge un lavoro umile... che ha diritto ad un lavoro e ad una retribuzione dignitosa! Assessore, proprio lei che sovente frequenta la chiesa, provi a mettersi una mano sulla coscienza rispetto a questi problemi!

Presidente - Collega Bortot!

La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.

Fosson (UV) - Lei ha fatto un'interpellanza su questo e le risponderò con correttezza a quanto ha chiesto. Mi permetto di dire che è molto male informato, perché in un solo caso, in cui è stato proposto un licenziamento, e che è in verifica all'Agenzia del lavoro... questa nuova ditta - che subentra ad una ditta di cui, lei sa bene, avevamo molte lamentele - ha dei controlli ben precisi, è stato aperto un tavolo di controllo e di discussione prima con tutti i sindacati. Mi permetto di dirle che i sindacati, che sono delle persone serie, non hanno la stessa posizione che lei ha su questa ditta, che, di fronte a 16 dipendenti che si sono messi tutti insieme in malattia, ha comunque assunto altri 5-6 dipendenti. Oltre ad avere avuto un tavolo con i sindacati, abbiamo la settimana scorsa incontrato anche la ditta e essa, pur essendo una plurinazionale, si è resa conto del fatto che si lavora in Valle d'Aosta e del fatto che si sta facendo un lavoro nell'Ospedale. Su questo lo diceva già bene l'Assessore Marguerettaz, le assicuro che esiste un sistema di verifica delle caposale, degli amministrativi... però la pregherei di stare all'interpellanza che ha fatto e alle risposte che le ho dato, perché le assicuro, collega, proprio perché ogni tanto vado in chiesa e non mi piace dire le bugie, che lei è male informato.

Président - Je soumets au vote l'objet n° 4:

Conseillers présents: 34

Votants: 9

Pour: 5

Contre: 4

Absentions: 25 (Borre, Caveri, Cerise, Cesal, Charles Teresa, Comé, Ferraris, Fey, Fiou, Fosson, Isabellon, La Torre, Lanièce, Lavoyer, Maquignaz, Marguerettaz, Pastoret, Perron, Praduroux, Rini, Salzone, Stacchetti, Vicquéry, Viérin Laurent, Viérin Marco)

Le Conseil n'approuve pas.