Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3116 del 21 novembre 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 3116/XII - Interpellanza: "Messa in sicurezza della necropoli di Vollein in Comune di Quart".

Interpellanza

Ricordato che pochi giorni fa è stato celebrato il 40° anniversario della Fondazione della Società Valdostana di Preistoria e di Archeologia che in questi anni ha contribuito in modo importante a scoprire tutta una serie di siti archeologici, dalla necropoli di Vollein, a Quart, alle incisioni rupestri e ai castellieri disseminati in tutta la Valle;

Considerato che, come più volte rappresentato, e non solo in Consiglio regionale, tali beni archeologici costituiscono un importante patrimonio culturale della nostra Regione e una risorsa, ancora tutta da esplorare, per l'avvio e il potenziamento di un turismo culturale, la cosiddetta "terza stagione", che ben potrebbe arricchire la vocazione turistica della nostra Regione;

Verificato che la necropoli di Vollein, uno dei siti più prestigiosi e significativi della presenza di culture preistoriche in Valle, pur se scoperta da oltre 25 anni, non è ancora fruibile, né pare esserlo per molto tempo ancora;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l'Assessore competente per sapere:

1) qual'è l'attuale situazione della necropoli di Vollein: quali reperti trovati sono ancora collocati nel sito, quali sono stati asportati e dove sono collocati;

2) quali sono stati finora i progetti finalizzati sia a mettere in sicurezza il sito nella sua interezza sia a inserirlo in un circuito turistico di visite a centri preistorici, e quali sono le difficoltà finora incontrate per realizzare tali obiettivi;

3) se si intende ancora investire per rendere fruibile tale necropoli e per verificare se esistono altri reparti nelle zone limitrofe alla necropoli stessa.

F.to: Squarzino Secondina - Bortot

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Con l'Assessore ormai abbiamo iniziato un dialogo che riprende tutti i Consigli, un argomento diverso, ma il tema fondamentale è lo stesso, ed è un tema che riguarda i nostri beni archeologici e, come dicevo altre volte e parlandone con alcuni colleghi, che mi rappresentano la difficoltà di trovare lavoro per i propri figli, è un tema che, se fosse affrontato in modo serio e non solo da parte dell'Assessore alla cultura, ma dall'insieme della Giunta come progetto, parlo di turismo culturale naturalmente, sarebbe un settore che consentirebbe a molti giovani, anche ai giovani che studiano e hanno capacità inventive e competenze, di lavorare in questa valle a vantaggio di tutti; per questo insisto ogni volta e cerco di attirare l'attenzione dell'Assessore su esempi di tale patrimonio splendido che abbiamo.

Oggi volevamo soffermarci in particolare sulla necropoli di Vollein, l'occasione è stata data recentemente dalla celebrazione del 40° Anniversario della Fondazione della società valdostana di preistoria e archeologia, a cui va dato merito di aver ritrovato, a parte la necropoli di Vollein, moltissime incisioni rupestri e i famosi castellieri, queste fortificazioni sparse in tutta la valle. Ho voluto verificare a che punto è la necropoli di Vollein e siamo ancora sempre ad una situazione diciamo preistorica o quasi. Intanto verifichiamo che - sono andata a cercare su "Internet" i vari siti - il Comune di Quart l'ha inserita nei suoi viaggi. Si dice che la necropoli di Vollein a Quart, monumento di interesse storico, è stata scoperta nel 1968, è una zona molto suggestiva, c'è un grande sepolcreto con tombe a cista litica di forma rettangolare, all'interno vi sono sepolture singole e plurime, sono in posizione fetale appoggiati sul fianco sinistro, sono stati trovati manufatti in ceramica e pietra, per cui si è potuto individuare l'inquadramento cronologico che va dal 2750 al 2400 a.C., vi sono incisioni rupestri ricche di simbologia, coppelle, impronte di piedi nella zona. C'è anche una mappa per indicare dove si trova questo sito, come lo si può raggiungere in macchina. Vi sono altri siti, se guardiamo i siti preistorici della Lombardia, del Piemonte e della Valle d'Aosta, nel lungo elenco vi è anche la necropoli di Vollein; se ne parla come di una necropoli molto importante, giustamente, si riprende la descrizione delle cose ritrovate, si parla del ritrovamento, degli scheletri ritrovati rannicchiati sul fianco sinistro, sono presenti anche tombe infantili, parla di una cultura che è stata posta in relazione con altre svizzere vicine e meglio conservate. Vi è poi una piantina di tutte queste necropoli tipo quella di Vollein che sono sparse in tutta la Svizzera e in parte anche della Germania, quindi è all'interno di un complesso molto più vasto. Se poi guardiamo altri siti che riguardano "stones of Italy", ossia i siti in pietra dell'Italia o "the megalith portal" oppure "the megalith map", vediamo che vi si fa riferimento chiaramente al sito di Vollein.

Il sito di Vollein è stato scoperto nel 1968, qui ho sbagliato nel preparare l'interpellanza, nel senso che, andando a memoria, mi sembrava che fosse parecchio tempo: 25-30 anni, in realtà sono quasi 40 anni che questo sito è stato scoperto e dopo 40 anni che ne abbiamo fatto?

Siamo di fronte ad un bene prezioso, così importante dal punto di vista turistico che anche i Comuni lo inseriscono nelle loro mappe, per cui qualunque turista interessato ai reperti o ai monumenti preistorici che va a cercare in "Internet" trova questo sito e cosa fa: parte, telefona, viene...? Ho provato anche Vollein, ci sono moltissime foto di Vollein paese, molto belle, ma Vollein necropoli non c'è niente e l'unica foto che ho trovato è questa splendida del "prehistoric cemetery" Valle d'Aosta, in cui si vede una tomba all'aperto, anzi 2 tombe scoperchiate entrambe, messe in mezzo a sassi con un bellissimo sfondo di montagne, il cielo azzurro, per cui da una parte uno si compiace per avere tali cose splendide, però ci sono queste persone che non conoscono la ricchezza e il valore di tali reperti.

Faccio notare al Presidente, visto che ho finito il mio intervento, che forse manca il numero legale, a dimostrazione del fatto che quello che è un bene importante di questa valle, la cultura non è considerata importante.

Presidente - ... grazie della segnalazione, qualcuno sta rientrando celermente.

Procediamo all'appello.

Procedutosi all'appello nominale dei Consiglieri da parte del Consigliere Segretario Venturella, il Presidente, constatato che sono presenti 23 Consiglieri su 35, dichiara valida la seduta ed invita il Consiglio a continuare la trattazione dell'oggetto.

Presidente - Sono presenti 23 Consiglieri, i lavori possono riprendere. Faccio l'invito di rimanere in aula e di permettere la regolare continuazione.

La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Viérin Laurent.

Viérin L. (UV) - Je partage avec la collègue Squarzino de l'importance de toute une série de documents historiques d'une importance de relief, pas seulement dans le panorama national, mais même a niveau "international" qui se trouvent en Vallée d'Aoste et auxquels l'Administration régionale travaille depuis des années. A l'intérieur de ce patrimoine culturel il y a le site préhistorique de Vollein. Je partage aussi que les biens culturels sont une perspective, nous n'avons jamais probablement eu l'occasion de nous confronter sur l'aspect des perspectives des jeunes, je crois en effet... et souvent quand j'ai l'occasion de parler avec des jeunes qui nous demandent quelles adresses d'études, suivant leur inclinaison, ils devraient faire pour avoir des perspectives occupationnelles en Vallée d'Aoste... car je crois que souvent l'école et l'Administration devraient tracer les perspectives de l'avenir - et non le contraire, c'est-à-dire souvent l'orientation des élèves est faite à l'inverse, ce sont les élèves qui donnent des indications - pour éviter d'avoir, comme dans le passé, une société de comptables quand la société n'avait plus besoin de comptables et à l'inverse des figures professionnelles qui manquaient quand la société en avait besoin.

Sans divaguer, le site préhistorique de Vollein à Quart, qui date de 3000-2500 avant Jésus Christ, a été découvert en 1968. A la suite d'une première campagne de fouilles effectuées cette même année, il a été possible de délimiter l'aire de la nécropole, située sur ce mamelon rocheux, et de mettre en évidence quelques tombes. De plus, certains sondages réalisés dans le vallon situé en contrebas ont révélé la présence probable d'un village préhistorique datant de la même période. L'exploitation systématique de la nécropole, en 1983, a permis de découvrir 66 tombes à ciste très importantes (il s'agit de coffres faits de plaques de pierre assemblées, alignés avec une certaine régularité). En outre, dans une zone adjacente à la nécropole, des dessins rupestres représentant les manifestations du culte funéraire lié à la nécropole ont été aussi découverts. Cela c'est pour reconstruire les passages. En 1992 une campagne de fouilles a été menée dans les vallons entourant la nécropole, dans le but précis de localiser le village préhistorique y relatif et d'en délimiter la superficie. Les sondages effectués ont confirmé la présence d'un vaste centre habité. Etant donné l'importance des tombes et des murs découverts et laissés sur place, d'une part, et le risque de dégradation due aux agents atmosphériques, aux animaux sauvages de la zone, et cetera, d'autre part, en 1996, la Surintendance - avec un acte du 28 août 1996 - a décidé d'intervenir afin de réaliser un désherbage et un nettoyage systématique des superficies en terre et des structures de la nécropole; ensabler presque toute l'aire, afin de protéger et de conserver les pièces archéologiques découvertes sur le site. Actuellement les superficies en terre, les murs et les tombes de la nécropole préhistorique sont protégés de cette manière. La plus grande partie des pièces archéologiques fixes sont protégées de cette façon et les parties mobiles relatives aux trousseaux funéraires sont conservées dans les entrepôts archéologiques régionaux, alors que les autres pièces sont exposées au Musée archéologique régional. Cela pour avoir le point de la situation.

Pour le point n° 2, étant donné la particularité du milieu naturel - qui ne permet pas d'installer une couverture de protection des sites concernés - et l'importance historique et archéologique du site, l'on pourrait envisager - et c'est dans ce sens qu'on est en train de raisonner - de réaliser un parc archéologique naturel; cela pour dire que, quand on viendra aux perspectives, il s'agirait d'un parc archéologique naturel. Cette idée, bien qu'elle ait déjà été lancée par la Surintendance - moi j'ai acquis tous les actes et déjà par des rapports préliminaires internes cela a été lancé -, n'a pas abouti pour différents motifs: en premier lieu, différents terrains concernés par le site archéologique appartiennent encore à des particuliers et des procédures sont en cours depuis 2002, à la suite de demandes officielles présentées au Bureau technique du patrimoine immobilier pour l'achat d'une partie desdits terrains, bien évidemment c'est un aspect très important, car la valorisation et la tutelle d'une zone va aussi de concert avec l'acquisition des terrains; pour ce qui est d'un programme et des perspectives de recherche, de restauration, de valorisation et d'exploitation de toute la zone, une fois qu'on aura... et on n'a pas besoin d'attendre d'avoir défini le terrain pour planifier la valorisation, c'est une valorisation qui est estimée d'au moins 5 ans et c'est clair qu'à l'intérieur de la programmation de l'Assessorat nous sommes en train de raisonner, d'un côté, sur les travaux qui sont en train d'être directement effectués ou avec des appels externes, mais avec des ressources propres de l'Administration régionale et par contre sur des projets "INTERREG", plutôt que de collaboration transfrontalière telle que le Petit Saint-Bernard et le Grand Saint-Bernard et c'est sur cette deuxième hypothèse que moi avec la Surintendance nous pensions de nous pencher. C'est-à-dire qu'à l'intérieur de ces travaux que la Surintendance est en train de mener, vous connaissez très bien, il y a Saint-Martin de Corléans, "Tour du Baillage", Château d'Aymavilles, "Maison Lostan", programme de fouilles archéologiques de Place Roncas, le risque serait d'ajouter encore des chantiers avec une durée ultérieure par rapport aux 5 ans qui sont prévus et par contre d'ouvrir un nouveau front et de risquer de le fermer avec des temps trop longs. Ce qui a été fait est cela: à l'intérieur des programmes 2007-2012 nous sommes en train de rechercher des partenaires pas seulement pour la valorisation de ces sites, nous avons aussi... je vous cite un exemple, c'est dans la Vallée d'Ayas, c'est tout le discours relatif aux fameuses "macine", la pierre ollaire... Pontey aussi...

(interruption de la Conseillère Squarzino Secondina, hors micro)

... mais c'est parait-il un des plus grands sites européens de pierre ollaire existant, qui nous a été, entre autres, sur demande de l'Administration communale il y a quelques années signalé et on a commencé avec la Surintendance à examiner le dossier et à faire des surlieux. Cela pour vous dire qu'il y a une série de sites très importants, à l'intérieur desquels Vollein en fait partie et l'idée est celle de chercher à travers un partenaire européen une valorisation de ce site.

En accord avec les priorités inhérentes à la conservation et à la protection du patrimoine de biens culturels présents sur le territoire valdôtain et compte tenu des disponibilités économiques, le choix de pouvoir opter pour un cadre européen pourrait accélérer les temps et surtout avoir la valorisation internationale que ce site mérite. Dans ce sens nous sommes en train de travailler, car à l'avenir il faut intervenir car c'est une zone d'intérêt, afin d'insérer à notre tour ce site dans un parcours remarquable et dans un circuit touristique et culturel de la Région.

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Assessore, prendo atto che c'è la buona volontà, nel 1998 1° dicembre nella legge finanziaria sul bilancio l'allora Consigliere Nicco diceva:

"Vollein. Si è discusso molte volte di Vollein, uno dei siti preistorici più importanti della Valle d'Aosta. In una pubblicazione del 1981..." - quindi ogni 10 o 20 anni si fa il punto della situazione - "... edita dall'Amministrazione regionale si leggeva: "È doveroso ricordare che l'Amministrazione ha acquistato il terreno sul quale sorge la necropoli di Vollein; a conclusione delle ricerche sarà quindi possibile conservare in situ questo importante complesso tombale preistorico". La realtà sappiamo tutti qual è stata: dopo essere rimasto per anni in stato di completo e deplorevole abbandono, il sito è infine stato in qualche modo "sistemato", ovvero pressoché interamente interrato!".

Qui siamo nel 1998. Nel 1996 appunto si è fatto questo progetto di cinta, è stato interrato per evitare che animali o agenti atmosferici potessero danneggiare quei resti che sono stati trovati, io però sono abbastanza esterrefatta della cosa. Ho avuto il privilegio, come insegnante di scuola elementare prima e di scuola media poi, di accompagnare dei bambini a vedere quelle tombe quando c'erano ancora gli scheletri dentro, quando si poteva vedere queste tombe con i bambini, quando si potevano vedere i resti di ceramica presente, quando l'archeologo che ci accompagnava faceva capire a noi insegnanti, ma ai bambini soprattutto, come si potesse leggere in quella tomba il passato, l'economia, che lavoro facevano, cosa mangiavano, che malattie avevano... Tutte queste cose che sono una ricchezza enorme, abbiamo deciso, forse per incuria, di toglierle e di togliere l'esperienza importantissima di questi bambini rispetto al passato. Facciamo poi un museo archeologico ad Aosta, in cui facciamo delle cose didattiche bellissime, ma il contatto con le vere testimonianze del passato, queste le abbiamo cancellate? Io sono amareggiata, anche se capisco bene che non è la mia amarezza che cambia questa valle, ma ho l'impressione che vi siano ogni tanto dei "revival" di buona volontà, ma poi tutto si ferma.

L'idea del Parco archeologico naturale può essere un'idea vincente, ci vorranno ancora 5 anni lei dice, forse anche di più, forse di meno, ma non credo; fra l'altro, mi chiedo perché è stato deciso di evitare una copertura almeno in piccoli pezzi, con la capacità che hanno gli architetti oggi di presentare, non parlo dell'obbrobrio di Saint-Martin de Corléans, perché quella è un'altra cosa: lì si è voluto coprire a tutti i costi con un obbrobrio che adesso che i miei colleghi, che allora avevano votato il "sì" e che mi ascoltavano come "se raccontassi la luna", raccontassi le favole, come diceva il Presidente Caveri, noi raccontavamo le favole, che veniva fuori poi un obbrobrio in quella costruzione che copriva i siti archeologici, ma adesso quei colleghi che allora ci guardavano con un'aria stupita e critica, adesso si rendono conto dell'obbrobrio! Ma allora perché nel momento in cui si decide non si prova a studiare le cose un po' meglio? Chiusa parentesi.

Dicevo, qui abbiamo degli architetti, non parlo dell'arch. Piano, ma capacità di avere archeologie naturali, vi sono architetti che sono in grado di costruire delle strutture che sono inserite nella natura; capisco che, se faccio una tettoia enorme lassù, è chiaro che non sta bene, ma ci sono 1.000 modi per coprire dei resti. Qui non so come poi sarà: sì, sarà un parco archeologico naturale, nel senso che ci saranno queste tombe, si passeggerà da una tomba all'altra, ma non si avrà più la possibilità di vedere "in situ" come erano stati trovati quei reperti. Quella era la cosa fondamentale, perché quello consentiva di leggere una parte della storia ai nostri ragazzi. Quelle esperienze non le hanno più dimenticate, perché toccano con mano come la storia e il passato ci parli. Che altro dire? Sono convinta che, nel momento in cui ci sono delle possibilità, i giovani le scelgono; faccio degli esempi, tutti conosciamo delle giovani archeologhe, gente che ha studiato beni archeologici che lavorano qui o anche fuori Valle, perché hanno capito il senso e anche la bellezza di questa professione. Io prendo atto delle cose che lei ha detto, prendo atto che almeno lei in Giunta ha in mente tale prospettiva per i giovani e ha in mente che è possibile un turismo culturale, però non vedo da parte dei suoi colleghi e non lo vedo in bilancio, per questo ho chiesto di approfondire tale punto, nessuno slancio in tale direzione e questo mi preoccupa.