Oggetto del Consiglio n. 3088 del 7 novembre 2007 - Resoconto
OGGETTO N. 3088/XII - Interpellanza: "Sperimentazione della televisione digitale terrestre nella nostra regione".
Interpellanza
Premesso che:
- la Valle d'Aosta, in forza della convinta volontà manifestata dall'allora Presidente della Regione Perrin e dall'Assessore regionale Marguerettaz, ha aderito alla sperimentazione della televisione digitale terrestre (DTT);
- il Governo Italiano aveva deliberato la concessione di contributi per favorire l'installazione dei decoder da parte degli utenti, che hanno potuto acquistarli presso i rivenditori autorizzati beneficiando di sconti consistenti sul prezzo di vendita;
- i rivenditori lamentano a tutt'oggi il mancato pagamento dei contributi promessi dal Governo italiano, oltre a segnalare la carenza delle informazioni fornite dal numero verde e all'inadeguatezza (poiché superati dal punto di vista tecnologico) di molti decoder;
- un editore televisivo locale, considerate le numerose difficoltà burocratiche e operative generate dagli organi amministrativi centrali e periferici, ha avviato in tutta la Valle d'Aosta la disattivazione degli impianti digitali, che erano peraltro già operativi in tutto l'asse centrale della regione;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l'Assessore delegato per sapere:
1) se, visti i disagi segnalati in Premessa, permangono ancora quell'entusiasmo e quella convinzione che determinarono l'opzione digitale per la Valle d'Aosta: in caso affermativo, secondo quali tempi e quali modalità prevede la conversione su tutto il territorio regionale;
2) se e come intende attivarsi presso i competenti organi del Governo italiano per far sì che i rivenditori ottengano i contributi loro spettanti e per rendere più efficace il servizio del numero verde;
3) se e come intende attivarsi per evitare o, quanto meno, ridurre i disagi denunciati dal settore editoriale televisivo locale.
F.to: Tibaldi - Lattanzi
Presidente - La parola al Vicepresidente Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Brevemente, Assessore, lascio spazio alla sua risposta e, visto che prima è stato esauriente, magari anche a queste numerose domande riuscirà a dare risposta compiuta. Il digitale terrestre, che è stato accolto con molto entusiasmo dall'allora Presidente Perrin e dall'Assessore Marguerettaz quando si recarono in Sardegna a firmare la convenzione che prevedeva per la nostra Regione questa possibilità sperimentale di avviarlo sul nostro territorio, ha evidenziato dopo un periodo di avviamento alcune difficoltà: la prima è quella che i "decoder" sono stati acquistati presso commercianti e rivenditori in genere che li hanno venduti ai vari clienti sulla base di benefici governativi che prevedevano uno sconto, benefici che non sembrano ancora essere giunti nelle tasche dei rivenditori. Infatti essi lamentano ad oggi il mancato pagamento di tali contributi promessi dallo Stato e questo è un fattore di difficoltà sul quale chiediamo conto all'Assessore, non in quanto ente pagatore, perché non è lui che deve pagare, ma se si è fatto parte attiva affinché anche i rivenditori valdostani possano avere soddisfazione dei loro legittimi crediti. La seconda questione riguarda un fatto recente, che sta a indicare le difficoltà che affrontano anche gli editori che hanno avviato la convenzione al digitale, in particolare un editore locale ha scritto una nota molto critica, dove sottolinea che non bastano Assessori preparati e volenterosi se tutto ciò viene censurato e pubblicizzato negativamente, anziché apprezzato e difeso anche da alcuni soggetti che rappresentano l'Amministrazione regionale. Si riferisce alla difficoltà, nonostante gli investimenti effettuati di tasca propria, di poter ottimizzare la trasmissione in forma digitale sul territorio regionale, mi pare di aver capito che egli vorrebbe amplificare ulteriormente i segnali sul territorio per rendere il proprio segnale più ricevibile, ma si è scontrato con una serie di scogli burocratici e amministrativi che lo hanno fatto desistere e adesso la sua intenzione è di rinunciare alla trasmissione in forma digitale. Questi sono i 2 fatti che sono stati messi in evidenza, che hanno creato un po' di malcontento e nei rivenditori e in tale editore, ma soprattutto un fatto recentissimo che riguarda il digitale regionale è di natura parlamentare, poiché un emendamento in Senato è stato bocciato, è uno dei famosi emendamenti che non sono passati quando il "Governo Prodi" ha subito una serie di "scivoloni" a ripetizione. Tale emendamento relativo alla tecnologia digitale incaricava il Ministero delle telecomunicazioni di definire le aree geografiche dove realizzare la sperimentazione della conversione delle reti alla tecnologia digitale, naturalmente ancora la Valle d'Aosta e la Sardegna, però questi propositi sembra che siano rimasti stoppati. Alla luce di tale fatto, ci piacerebbe capire quali sono le conseguenze che riguardano la Valle d'Aosta. Le domande che abbiamo proposto sono le 3 che sono qui sintetizzate e illustrate, ascoltiamo volentieri le sue considerazioni.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - La Valle d'Aosta, in virtù del protocollo d'intesa firmato unitamente al Ministero delle comunicazioni, si trova insieme alla Regione Sardegna in prima fila del passaggio alla tecnologia digitale televisiva. Ciò ci ha consentito di beneficiare del da voi citato sconto consistente nel prezzo di vendita del "decoder", ma anche di tutta l'attenzione dei soggetti che operano su tale progetto: i tecnici della "RAI", "MEDIASET", per citare solo i principali. Sono al lavoro e focalizzano i loro sforzi sul nostro territorio, ciò è di grande aiuto per una Regione di limitate dimensioni, bassa "audience" e altra caratterizzazione geomorfologica come la nostra, che viceversa si troverebbe fra le ultime d'Italia a dover affrontare tali processi di cambiamento. Il fatto poi di poter agire come seconda Regione nel campo della trasmissione del digitale terrestre ci permette di valutare l'ottimizzazione della rete infrastrutturale con l'obiettivo a medio termine di migliorare l'impatto ambientale, la qualità della rete, la sua manutenzione. Si tratta quindi di un progetto che, se a prima vista può sembrare inerente al solo passaggio tecnologico, di fatto offre l'opportunità alla nostra Regione di migliorare la sua posizione nell'ambito più generale delle TLC. Anche a tal proposito si comunica che in questi mesi, per ottemperare alla richiesta formulata dalla Giunta il 3 agosto 2007, ha operato un gruppo di lavoro costituito da DSI della Regione, Dipartimento territorio e ambiente, risorse idriche, il CORECOM, la Comunità montana, il Ministero delle comunicazioni e la Fondazione "Bordoni" con l'Associazione "DGTVi" e "RAI". Alla fine del mese di ottobre è stato definito e concluso il piano attuativo, oggetto del lavoro richiesto al gruppo, che partendo dalla situazione attuale ha definito le azioni necessarie per il completamento della digitalizzazione della Regione attraverso un'ottimizzazione dell'uso delle infrastrutture sul territorio. Tale risultato riporta anche le indicazioni attuative per il raggiungimento dello "switch off" nell'ambito di quanto previsto dal protocollo di intesa e corrispondente alla data del 1° ottobre 2008. La sintesi dei risultati di tale lavoro sarà disponibile a breve, previa validazione della "task force" nazionale: quella presieduta dal Ministero delle comunicazioni.
Vicepresidente Tibaldi, lei sa bene qual è la situazione dei nostri ripetitori, dove purtroppo tante zone hanno una comunicazione e una trasmissione essenziale, per non dire sotto il livello, e che purtroppo non può avere uno sviluppo garantito dal privato, perché non vi sono i numeri dal punto di vista commerciale. In conclusione possiamo dire che entusiasmo e convinzione sono alla base di ogni scelta politica, quindi sicuramente abbiamo aderito a tale discorso con la nostra genuinità, poi sicuramente qualcuno può avere dei rilievi, ma questo è il motore che ci attiva. Se è vero che c'è la passione e l'entusiasmo, dall'altro lato solo lo studio, la condivisione, la cooperazione, l'approfondimento consentono di ottenere i risultati sperati. In tal senso si ritiene che i passi intrapresi testimonino un approccio responsabile e consapevole da parte dell'Amministrazione e di questo Assessorato. L'espansione del segnale del digitale terrestre a tutta la regione sarà il segno di una progettualità che, seppur nell'estrema complessità del tema in oggetto, porterà benefici rilevanti alla nostra Comunità sia nel breve che nel medio periodo.
Da un lato si ricordano i contributi previsti dallo Stato per la diffusione della televisione digitale, che non sono solo i contributi, perché c'erano i 70 euro sul "decoder", ma anche nella finanziaria per il 2007 c'è una detrazione fiscale - che si utilizzerà nella dichiarazione dei redditi - fino a un massimo di 200 euro per l'acquisto di un apparecchio televisivo dotato anche di sintonizzatore digitale integrato. I 2 contributi non sono cumulabili sullo stesso apparecchio, ma lo stesso abbonato può usufruire delle 2 forme di contributo per 2 apparecchi diversi, quindi un "decoder" può averlo comprato con il contributo di 70 euro, i 200 euro di detrazione fiscale potrà utilizzarli per un altro: questo dal punto di vista economico, dopodiché vi sono altri risultati e qui "casca a fagiolo" una comunicazione ANSA delle 16,00, dove il Consiglio regionale è stato premiato per il servizio interattivo... questi sono i benefici della sperimentazione. Collega Frassy, forse lei ha un ragionamento "atletico" per chi arriva prima, ma io volevo solo ricordare un premio non tanto per dire...
(interruzione del Consigliere Frassy, fuori microfono)
... non ho bisogno di informarla, voglio solo rappresentarle che questo discorso "casca a fagiolo" perché tali ragionamenti rendono merito al lavoro fatto dal Consiglio regionale e da chi lavora in tale settore, ma questo è stato possibile solo all'interno di un quadro molto più generale, che ha portato la Regione e fare una sperimentazione sul digitale terrestre. Quando si fanno delle cose, si attivano dei processi che sviluppano delle intelligenze e delle eccellenze, tutto lì, quindi ritengo che qualcuno abbia condiviso questo tipo di ragionamento.
Il secondo problema è un problema vero, che mi era stato segnalato e, siccome il Vicepresidente Tibaldi è molto attento agli organi di stampa, avrà avuto modo di vedere che questo Assessorato si è mosso. Si tratta di condividere, c'è un problema, tale problema è stato...
(interruzione del Vicepresidente Tibaldi, fuori microfono)
... da questo punto di vista, posso darle una corrispondenza che è prima di tutti gli articoli, perché, rispetto ad un problema finanziario, ci siamo mossi e il Segretario generale, Fiori, del Ministero ha dato assicurazione che per novembre ci sarà il pagamento dei contributi che i vari rivenditori reclamano. Il Dott. Fiori da un lato ci ha detto che al "call center" del Ministero nulla era arrivato. Ho detto: poco male, fatto sta che il pagamento non è stato fatto, cercate di provvedere.
Il terzo è il comparto dell'emittenza locale, fondamentale per la definizione di un equilibrato e corretto sistema televisivo, ed è rappresentato nel protocollo di intesa dall'Associazione "DGTVi". Al tavolo della "task force" - l'unico ufficiale dal quale dipendono le scelte strategiche e tattiche che riguardano lo "swith off" nazionale e locale - è presente questa Associazione, che rappresenta l'editoria e l'emittenza anche locale, ossia abbiamo dei colossi dell'editoria, "MEDIASET" o "RAI", e anche i locali. Il fatto che esistano editori ed emittenti locali indipendenti rispetto a quanto citato sopra testimonia una vivacità di settore che merita attenzione. Tale Assessorato, nel caso in cui pervenga una documentazione scritta e una richiesta di intervento definitiva, potrà adoperarsi affinché eventuali criticità vengano attenuate o risolte, il tutto nell'ambito del contesto normativo e legislativo nazionale e locale che sempre andrà rispettato, a prescindere dal soggetto coinvolto: questo per dire che noi abbiamo letto, Vicepresidente Tibaldi, come lei sui giornali di tale polemica, se qualcuno ci avesse chiamato in causa e trasmesso una richiesta precisa, non avremmo avuto nessuna remora di farci parte diligente. L'attenzione di cui la nostra Regione gode a livello nazionale in virtù della sperimentazione ci permette, a fronte di richieste specifiche condivise, di essere i portavoce di istanze locali che puntino alla riduzione dei disagi denunciati. Fondamentale però risulta il rispetto di iter e metodi, senza i quali ogni azione sarebbe vana, in tal senso, se l'editore citato lo ritiene opportuno, anche oggi i nostri uffici sono a disposizione per valutare le necessità espresse. Resta inteso invece che le scelte di avanzare o retrocedere sul digitale terrestre da parte di operatori privati appartengono totalmente alla sfera imprenditoriale di tali attori che operano secondo regole di mercato, di "business" soggettive sulle quali questo Assessorato non può e non vuole intervenire.
Presidente - La parola al Vicepresidente Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Alcune considerazioni in sede di replica sono doverose. L'immagine che ho in mente in questo momento è quell'icona che campeggiava un anno e mezzo fa che diceva: "Sorridete è arrivato il digitale terrestre", con il camper che percorreva tutte le vie della Valle d'Aosta, che esortava la popolazione a convertire i propri apparecchi di ricezione al digitale, in quanto c'era un "bouquet" di opportunità in più. Ne ho parlato con alcuni amici rivenditori di piccola portata i quali hanno detto: "più che sorridere in questo momento stiamo piangendo, perché aspettiamo i nostri contributi che ci sono stati promessi dal "Governo Berlusconi" e che il "Governo Prodi" non sta liquidando", per sintetizzarla in maniera comprensibile. Visto che lei ha dei buoni agganci anche con il Ministro Gentiloni, come li aveva con Landolfi prima, penso che abbia l'opportunità di sollecitare il Governo nazionale a provvedere ai suoi adempimenti, visto che siamo già in clamoroso ritardo rispetto al calendario dei pagamenti. Tutti questi grandi contributi che sono stati concessi sono stati un grosso beneficio per molte famiglie, purtroppo... fortunatamente la tecnologia avanza molto velocemente e molti di tali apparecchi sono obsoleti da un punto di vista tecnologico. Questa è la prima considerazione. Prendiamo atto che lei si è fatto parte diligente, vediamo se tale sua diligenza corrisponderà in tempi brevi ad un soddisfacimento delle legittime spettanze dei rivenditori valdostani.
La seconda considerazione riguarda la questione dell'editoria privata locale che lei liquida con il termine "polemica", ha detto: "ho letto la polemica sui giornali", ma non è una polemica. Non so se le sia giunta questa lettera dell'editore Paliero...
(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
... non mi è giunta la lettera, non so se è giunta a voi. Ho letto il giornale e, come Consigliere regionale, mi sono permesso di fare questa interpellanza. Mi sarei aspettato da un Assessore, che è sempre stato protagonista della digitalizzazione del segnale televisivo in questa Regione, un ruolo attivo e non un ruolo passivo. Evidentemente predilige essere chiamato in causa, ossia l'editore citato bussa e ci siamo... ma come si fa parte attiva o addirittura si mette le mostrine che in realtà spettano al Consiglio regionale e non al suo Assessorato per quanto riguarda il Premio "COM-PA", per cui siamo la prima Regione a livello... la classifica non è merito suo! Quello è merito del Consiglio regionale e di quell'editore che lei ha citato, sul quale sono state trasmesse in via sperimentale quelle 2 edizioni di cui si parlava. Non è allora perché è l'unico editore rimasto sul territorio valdostano che debba essere considerato come un animale raro, ci auguriamo non in via di estinzione, perché non è che sia testimonianza di una grande vivacità del settore, purtroppo, come lei ha detto, non è che sia così vivace il settore. Il settore, proprio perché non c'è una ricchezza economica e un'utenza ampia, è marginale nella nostra Regione; al di là dei grandi "network" sia pubblici, sia privati, è difficile sopravvivere e la storia lo dimostra. Sarebbe stato più generoso da parte sua e anche più attenta un'affermazione del tipo: "all'editore sarebbe opportuno parlargli", anche perché non fa delle accuse a voi, ma ad un sistema in generale, dice:
"due delle uniche emittenti televisive locali rimaste in Valle d'Aosta rinunciano al digitale terrestre e tornano a trasmettere in modalità analogica, perché, nonostante gli investimenti colossali che sono stati fatti, non vi sono i soldi in portafoglio che possono avere "MEDIASET" o la "RAI", nonostante tutto gli Amministratori ignorano gli indispensabili fondamenti tecnici connessi ai reali vantaggi della tecnologia digitale che essa può offrire".
Naturalmente questi sono disagi che un imprenditore che ha digitalizzato il segnale in tutto il fondovalle e che vuole estenderlo ad altre zone del territorio ha incontrato. Lei ha detto una cosa giusta dicendo: "sappiamo qual è la realtà nelle valli laterali di questi impianti di ripetizione e sappiamo che, se non interviene il pubblico, difficilmente le vallate laterali e le Comunità che vi abitano possono ricevere più segnali". Certo che se la sua attenzione viene manifestata nel senso di dire: "se non si fa sentire e non si fa vedere...", è vero che per lei è più qualificante girare sotto braccio in Piazza Chanoux con l'ex Sottosegretario del "Governo Berlusconi", o farsi vedere ora in televisione con il Ministro Gentiloni, ma la sua realtà è questa del territorio! Un territorio dove c'è un editore che ha 3 emittenti che fatica ad affrontare una serie di questioni di carattere amministrativo e tecnologico; non ha chiesto soldi, ha chiesto solo attenzione e corrispondenza biunivoca sui rapporti fra un privato e una pubblica amministrazione! Mi pare però che dalla sua risposta si evinca quella superiorità, quel comportamento altezzoso che sta a dire: "se vuole, sa che io sono al primo piano di Piazza Deffeyes, viene lì, si mette in coda il martedì magari e poi affrontiamo il suo problema...". Direi che questa non è la strada giusta, Assessore, penso che una certa "spocchia" possa essere messa da parte; se lei vuole essere veramente protagonista dello "switch off", del digitale terrestre in Valle d'Aosta, si faccia parte attiva, cerchi di affrontare di petto i problemi e non li accantoni sperando che i fatti in qualche maniera li risolvano! Credo che le denuncie fatte sui giornali siano alquanto clamorose e degne di attenzione, oggi da parte sua non ho rilevato quella attenzione che più volte lei aveva messo rispondendo alle nostre iniziative. "Mi sono fatto parte attiva a Roma", lei ci dice: "qui se qualcuno ha bisogno, sa dove abitiamo come Amministratori". Credo che il suo modo di approcciarsi a tali problemi debba essere rivisto; so che farà tesoro di questi consigli e noi vigileremo su quello che le abbiamo suggerito.