Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3086 del 7 novembre 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 3086/XII - Interpellanza: "Finanziamenti regionali a favore dell'Associazione Amici del Forte di Bard".

Interpellanza

Premesso che:

- a fine estate 2005 è stata costituita tra la Regione Valle d'Aosta, la Compagnia di San Paolo e la Fondazione CRT l'"Associazione amici del Forte di Bard", ove l'Amministrazione regionale d'Aosta svolge un ruolo predominante sia in termini finanziari, sia in termini di rappresentanza all'interno del Consiglio di amministrazione;

- nel 2007 la Regione ha effettuato due versamenti di finanziamento straordinario all'Associazione per complessivi € 2.850.000,00;

- a metà gennaio 2006 è stata ufficialmente aperta al pubblico una prima ed ampia parte del ristrutturato complesso;

- la convenzione tra Regione e Associazione per l'affidamento della gestione delle attività di valorizzazione del Forte di Bard, approvata con deliberazione di Giunta n. 3922 del 26 novembre 2005, prevede il controllo della Regione su il Programma operativo e finanziario e sul bilancio di previsione;

- Finaosta S.p.a. è entrata nel corrente mese nell'"Associazione amici del Forte di Bard" quale socio sostenitore, senza obbligo contributivo, ma con cooptazione ex articolo 21 dello Statuto istitutivo in quanto unico socio non fondatore nel CdA;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

il Presidente della Regione e l'Assessore delegato per conoscere:

1) quali sono le motivazioni e le valutazioni politico-funzionali che hanno determinato la scelta di far entrare Finaosta nell'"Associazione amici del Forte di Bard";

2) quali sono i motivi per i quali si è optato per la figura del socio sostenitore e qual è l'apporto che si attende dall'ingresso di Finaosta S.p.a.;

3) se dalla data della sua costituzione ad oggi l'Associazione è stata contattata o ha contattato potenziali soggetti interessati ad entrarvi a far parte;

4) quali sono le ragioni che hanno determinato il finanziamento regionale di cui in premessa e se anche gli altri soci hanno effettuato versamenti straordinari.

F.to: Frassy - Lattanzi

Presidente - La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (CdL) - Questa interpellanza penso sia abbastanza chiara nelle sue premesse... chi risponde? Il Presidente... pensavamo che fosse il Vicepresidente dell'Associazione ad aver delega piena... no... perciò le premesse dell'interpellanza penso siano abbastanza chiare, anche se forse è il caso di fare qualche approfondimento.

La premessa all'interpellanza è che riteniamo che il recupero del complesso del Forte di Bard sia un recupero riuscito dal punto di vista della valorizzazione di un complesso monumentale, di un complesso che ha una forte suggestione per il turista che varca la nostra valle. Ci eravamo detti fino dall'inizio che il vero problema stava nella gestione di questo complesso e penso che il problema della gestione debba essere un problema sul quale sia opportuno soffermarsi tutte le volte che sia necessario capire se stiamo percorrendo la strada migliore.

Abbiamo appreso dai giornali - che sono la prima fonte di informazione dei Consiglieri dopo le comunicazioni dei Presidenti, perché i giornali sono quotidiani e i Presidenti comunicano al Consiglio con cadenza quindicinale, quindi la nostra prima fonte di informazione rischiano di essere i quotidiani! - che "Finaosta" è entrata nel Consiglio di amministrazione dell'"Associazione del Fort di Bard" ed è entrata in una maniera curiosa, peraltro prevista dallo statuto dell'Associazione, ossia è entrata come socio sostenitore. Vi sono alcune categorie di soci-sostenitori e benemeriti - che entrano nel Consiglio di amministrazione senza versamento e senza obbligo di contribuire alle quote sociali. Ovviamente l'ingresso di "Finaosta" con questa particolare titolazione ci ha lasciato leggermente sorpresi sul presupposto che - dice lo statuto - acquisiscono questo tipo di qualità di socio "coloro che si sono particolarmente distinti nella collaborazione e nel sostegno dell'attività dell'Associazione". Ora l'Associazione è nata "l'altro ieri", di conseguenza in questo anno e mezzo di attività non sappiamo bene quale possa essere il ruolo che "Finaosta" abbia svolto per entrare con tale titolo, ma il problema non è se "Finaosta" possa essere annoverata fra i sostenitori dell'"Associazione del Forte di Bard", ma il problema è capire qual è il senso di impegnare "Finaosta" nella gestione di questa struttura. Gestione che era nata con una grande enfasi rispetto ai soci partner coinvolti: 2 fondazioni bancarie, quella della "CRT" e quella della "Compagnia San Paolo", con l'auspicio che in futuro, con l'attivazione delle potenzialità del Forte, potessero essere attratti anche altri soggetti privati. Ci sembra di capire che, al di là del lustro che portano queste 2 fondazioni nella costituzione dell'"Associazione del Forte di Bard", ancora una volta i conti li debbano sempre fare quadrare le casse pubbliche: la Regione ha conferito all'Associazione, 2,850 milioni, più 150mila euro di quota associativa, per un totale di 3 milioni di euro. Vorremmo allora capire quali sono le motivazioni, le esigenze, le considerazioni politiche e funzionali che hanno portato la Giunta a fare la scelta di far entrare "Finaosta" nel Consiglio di amministrazione.

Vorremmo capire se la presenza e la composizione dell'attuale Consiglio di amministrazione fosse diventata problematica, nonostante quella che dovrebbe essere la maggioranza di rappresentanti regionali, perché, non essendoci altri soci sostenitori, benefattori, benemeriti e quant'altro onorari, il primo socio che entra con questa definizione ai sensi dello statuto acquisisce titolo per andare a sedere nel Consiglio di amministrazione, che, ricordo, è composto dal Presidente della Regione, da un Consigliere regionale - il collega Praduroux - dal Sindaco di Bard, dal Sovrintendente e da un membro designato da ognuna delle 2 fondazioni bancarie; ora si aggiunge anche il componente di "Finaosta". Vorremmo capire se da quando è stata costituita l'associazione - parliamo della metà del 2005 - vi siano stati tentativi di agganciare altri potenziali soggetti privati, che potessero essere interessati ad entrare a far parte dell'Associazione e contribuire alla gestione della stessa. In ultimo vorremmo capire se gli altri soci fondatori sono andati al di là delle quote associative come versamenti, perché è vero che vi sono le quote associative, è vero che la Regione si fa carico in base alla convenzione stipulata con l'Associazione degli oneri e delle spese necessarie alla gestione del complesso Forte di Bard, ma è altrettanto vero che l'Associazione nel suo "CdA" può deliberare dei contributi, ai quali devono far fronte anche gli altri componenti l'Associazione stessa. Vorremmo perciò capire se, al di là dei versamenti straordinari e delle quote associative versate dalla Regione, vi siano state quote straordinarie che vanno al di là delle quote associative, versate anche dagli altri partner. In base alle risposte fornite, ci riserviamo di fare ulteriori considerazioni.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - Permettez-moi une petite mise au point avant de répondre à l'interpellation. Le nom de l'Association est "Association Fort de Bard pour la valorisation du tourisme culturel du Fort de Bard", donc ce n'est pas "Amici del Forte di Bard". S'il a été décidé que "Finaosta" pouvait devenir l'un des membres de ladite Association, c'est à l'issue d'une évaluation d'ordre politique et fonctionnel et afin que le projet de développement du Fort puisse bénéficier de solides compétences en matière d'entreprenariat et d'économie. En sus de l'apport d'un partenaire institutionnel, comme la Région, et de 2 autres structures fort connues pour leur engagement culturel, telles que les fondations bancaires, le soutien d'un tel associé disposant d'un savoir-faire indiscutable du point de vue organisationnel et financier constituait un atout non négligeable dans la mesure où il était indispensable d'assurer au Fort de Bard une administration équilibrée du pont de vue de la gestion et de la direction des activités. Car il ne faut pas oublier que l'Association est responsable de la gestion de l'ensemble du Fort de Bard et non seulement des activités culturelles que ce dernier accueille et je n'ai pas besoin de vous rappeler que le tourisme culturel est, avec le tourisme environnemental, l'un des grands axes de l'essor économique et social de la Vallée d'Aoste.

Compte tenu du fait que cet essor est l'un des principaux objectifs de la loi de finances régionale, il me semble que vous comprendrez facilement l'intérêt que présentait l'entrée de "Finaosta" dans le cercle des membres de l'Association "Fort de Bard" et je voudrais aussi rappeler que "Finaosta" entre autres est actionnaire 100% de "Finbard", qui est aujourd'hui la société qui est en train de compléter l'ensemble des travaux à l'intérieur de la Forteresse de Bard et en plus aura des engagements dans la période 2007-2013, car j'ai l'impression qu'il y aura pas mal des travaux à faire encore pour compléter l'offre de la Forteresse de Bard. Dans ce moment de passage donc cette double présence - "Finbard" et association - s'avérera à mon avis importante. Dès la constitution de l'Association "Fort de Bard" "Finaosta" lui a apporté son appui technique et ce à la demande même du Conseil d'administration de l'Association - donc cela a été partagé avec les fondations bancaires - et des représentants de l'Administration régionale qui y siègent.

L'entrée de "Finaosta" dans cette structure de direction correspond donc à une reconnaissance officielle et formelle du rôle qu'elle y joue depuis l'ouverture. Voilà pourquoi le Conseil d'administration de "Finaosta" a décidé le 18 juillet dernier de présenter une demande d'adhésion à l'Association en qualité de membre bienfaiteur. Les article 7, 8 et 9 des statuts de l'Association prévoient 3 catégories de membres: fondateurs, ordinaires et bienfaiteurs ou honoraires. Cette dernière catégorie est ouverte aux organismes, sociétés ou personnes physiques qui, après que l'acte constitutif ait été adopté, sont acceptés au sein de l'Association par l'Assemblée, sur proposition du Conseil d'administration, sans devoir verser une contribution, en raison du fait qu'ils se sont tout particulièrement distingués, jusqu'au moment de leur admission, par la collaboration et le soutien qu'ils ont apporté aux activités de l'Association. La décision de faire de "Finaosta" un membre bienfaiteur - qui ne doit par conséquent verser aucune contribution - a donc été dictée par la volonté de souligner le soutien que ladite société avait déjà apporté à l'Association et celui qu'elle pourra lui apporter à l'avenir en termes de prestations de personnel et de services: il ne s'agit absolument pas d'une tentative d'obtenir une nouvelle mise de fonds. L'on peut observer, par ailleurs, que cette décision s'inscrit parfaitement dans les dispositions des statuts de l'Association et j'y tiens à souligner le fait que les fondations bancaires ont été tout à fait contentes de cette perspective. Jusqu'à présent l'Association s'est bornée à prendre des contacts préliminaires en vue de la recherche de nouveaux associés. Pour que ces démarches aboutissent, il est indispensable que la situation du Fort se stabilise, ce qui permettrait de présenter aux sujets intéressés un panorama complet. Ces tentatives pourront reprendre de façon systématique à partir de la date d'achèvement fixée pour les divers travaux d'aménagement du Fort par la société "Finbard", c'est-à-dire fin 2009. Cela n'exclut cependant pas l'étude de propositions occasionnelles, qui devront toutefois être évaluées en fonction du statut du sujet concerné et de l'apport y afférent. Je peux vous assurer que personnellement je suis en train de chercher différents sujets qui pourraient élargir ultérieurement le cercle de l'Association.

Enfin la contribution extraordinaire est une modalité de financement prévue par les statuts de l'Association. Selon ceux-ci, en dehors de la cotisation - dont le montant est identique pour tous les membres -, d'autres ressources peuvent être versées à titre de contribution extraordinaire. Le montant des cotisations et des contributions extraordinaires, ajouté aux recettes propres à l'Association, confluent dans un fonds destiné à couvrir les dépenses courantes qui comprennent les frais d'entretien ordinaire, l'organisation de manifestations et d'expositions et la gestion de la trésorerie. Pour ce qui est de l'exercice 2007, les 2 membres fondateurs, la "Fondazione CRT" et la "Compagnia di San Paolo", ont versé - chacun - en sus de leur cotisation annuelle de 150.000 euros, des contributions extraordinaires destinées au Projet de l'exposition "In cima alle stelle" et s'élevant à 100.000 euros.

Presidente - La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (CdL) - Penso che prima o poi qualcuno dovrà "mettere mano" al problema "Finaosta" in questa Regione. Non abbiamo una semplice società finanziaria regionale, ma abbiamo una azienda a partecipazione regionale che ormai sconfina su tutto lo scibile amministrativo. Scopriamo che "Finaosta" diventa indispensabile per risolvere i problemi della sanità - vero Assessore Fosson? - e abbiamo visto quanti punti interrogativi si è trascinata dietro "Finaosta" nel voler dare delle risposte in materia di sanità, tant'è che ha dovuto costituire una "task force" esterna a "Finaosta", perciò "Finaosta" in quel caso ha fatto il regista di un gruppo di lavoro che era reperito sul mercato dei liberi professionisti. "Finaosta" sovrintende alle politiche della riconversione urbanistica e "VDA Structure" ne è buona esecutrice e anche in questo caso "Finaosta" si avvale di consulenze esterne. "Finaosta" è determinante nelle politiche - disastrose - della "deindustrializzazione" - perché di questo si tratta! - della nostra Regione e qui probabilmente sbaglia di suo perché si gioca completamente in casa la partita con la quale vaglia le aziende che devono insediarsi in questa Regione. "Finaosta" adesso si occupa anche delle gestioni degli spazi culturali ed espositivi, Forte di Bard "in primis". Se fossi nei suoi panni, Presidente, inizierei ad avere qualche timore rispetto al ruolo di "Finaosta", perché penso che si stiano costituendo i presupposti per uno sdoppiamento della gestione della cosa pubblica: vi è un organismo che è espressione politica, frutto di maggioranze e di elezioni, poi vi è questo potere occulto che ormai è "Finaosta", che vive su nomine fiduciarie, che vive su appalti, che vive su assunzioni e consulenze, fatte tutte al di fuori del meccanismo di trasparenza a cui ci si riferiva stamani. Ho dimenticato il ruolo, anche qui purtroppo negativo di "Finaosta" nella "vicenda casinò", dove abbiamo visto cosa è riuscita a fare nel gestire i vari "advisors" ai fini della definizione dell'"operazione Grand Hôtel Billia", senza parlare poi di "Finaosta" per la gestione vera e propria del casinò. Non possiamo allora che essere perplessi di fronte a tale invasività che ha acquisito "Finaosta" nelle scelte della politica e dell'economia di questa Regione. Pensiamo che "Finaosta" stia facendo ormai troppe cose e, come spesso accade in questi casi, alla fine sono più quelle che riescono male di quelle che riescono bene. Sarebbe opportuno che la sua Giunta rimettesse a fuoco il "core business" di "Finaosta" e che riportasse "Finaosta" alle sue origini, perché fra le origini di questa società non c'era fra l'altro - me ne ero dimenticato, adesso lo aggiungo - di fare concorrenza alle banche stesse attraverso l'erogazione dei mutui. "Finaosta" è nata come finanziaria e dovrebbe essere ricondotta a questo suo ruolo, invece ogni giorno scopriamo che le potenzialità di "Finaosta" crescono, ma crescono senza portarci a quei risultati auspicati perché si delegano delle gestioni che non rientrano nelle competenze di "Finaosta". Lei ha detto che "Finaosta" ha dato un sostegno e che darà ulteriori sostegni, che detiene il 100% del pacchetto di "Finbard" e "Finbard" fino al 2009 proseguirà il recupero degli ultimi lotti del complesso Forte di Bard: questo non vuol dire niente perché "Finbard" è quella che ha gestito per questi anni il recupero del Forte; il fatto che questa fosse partecipata al 100% da "Finaosta" ci potrebbe portare al paradosso che non aveva motivo di esistere, che era inutile fare una partecipata 100% "Finaosta" perché era sufficiente far gestire il recupero da "Finaosta".

Quali sono le risposte che vi aspettate da "Finaosta"? A questa domanda lei una risposta concreta non l'ha fornita. Ha solo detto che il problema non sta nella necessità di riequilibrare il Consiglio di amministrazione e che "Finaosta" ha delle competenze. Io la smentisco, Presidente: "Finaosta" in questo settore non ha nessunissima competenza, come dimostra il fatto che, per affrontare il problema gestionale del Forte di Bard, si è dovuti ricorrere all'ennesima consulenza esterna...

(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

... sarà artistica, ma rientra nella gestione degli spazi espositivi, ma quello che ci preoccupa è l'obiettivo che si dà a tale consulente friulano. Va bene che ci siano questi scambi fra nord-ovest e nord-est e va bene che sia stato fino a poco tempo fa impegnato alla "Biennale" di Venezia con tutto il bene e il male che quella "Biennale" ha messo assieme....

(nuova interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

... ma lasci perdere - Presidente - che sia di "Forza Italia", quello che ci preoccupa è che l'obiettivo è verificare se il Forte può costituire un modello da applicare negli altri contesti regionali! Noi davamo per assodato che l'obiettivo fosse da conseguire non che fosse da verificare, perché, se siamo nella situazione di dover verificare se il Forte di Bard può fare sistema per la Valle, siamo veramente indietro rispetto agli obiettivi dichiarati quando quel progetto di recupero fu finanziato e nel tempo realizzato.

Concludendo pensiamo che l'ingresso di "Finaosta" non sia un fatto positivo, ma sia l'evidenza di una difficoltà in cui si sta muovendo l'Associazione che gestisce, ma ancor di più l'Amministrazione regionale che nei fatti finanzia l'Associazione stessa e questa difficoltà ha un nome: "Finaosta". Ogni qualvolta la Giunta non sa come muoversi - vedi Casinò, vedi Ospedale, vedi "Espace Aosta" - delega "Finaosta", scarica su "Finaosta" la gestione di vicende amministrative che creano imbarazzo politico: ecco perché diamo un giudizio estremamente negativo di questo coinvolgimento di "Finaosta" e parlare di un coinvolgimento di "Finaosta" senza capitali è un non senso perché, se "Finaosta" ha qualcosa che la caratterizza, è il capitale, la gestione dei capitali e tutto ciò che ruota attorno ai meccanismi di tipo finanziario.