Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3006 del 3 ottobre 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 3006/XII - Influsso della crisi dei mutui statunitensi sui fondi pensione operanti in Valle. (Interpellanza)

Interpellanza

Vista la recente crisi finanziaria, collegata al crollo della bolla speculativa dei mutui "sub prime" statunitensi, che ha investito le borse mondiali, bruciando centinaia di miliardi di dollari in pochi giorni e provocando rovesci e dissesti anche in Europa;

Atteso che i cosiddetti prodotti di finanza "derivata" possono essere contenuti in quote di portafoglio di qualsiasi investitore mondiale, non esclusi gli italiani, possedendo questi titoli una particolare complessità tecnica e non agendo direttamente in un mercato regolamentato;

Constatato che il rischio diffusosi attraverso questi derivati ha colpito banche europee importanti, quali la francese Paribas, che ha deciso di "congelare" tre suoi fondi comuni e ha causato il tracollo della banca tedesca IKB;

Considerato che anche grandi banche italiane avrebbero esposizioni dirette legate ai "sub prime", in base a dati e notizie che sono emerse faticosamente e con significativi ritardi; che, tra queste, risultano nomi illustri quali Generali, Capitalia, Unipol, Intesa San Paolo e Unicredit, la quale ultima avrebbe esposizioni per oltre 400 milioni di dollari;

Accertato che, secondo l'Eurispes, possono essere a rischio anche i bilanci delle imprese, essendo questi spesso costituiti da una quota significativa di plusvalenze derivanti da questi prodotti finanziari; che, a giudizio della medesima, non sono del tutto al riparo da sgradevoli sorprese neppure i comparti azionari "aggressivi" dei fondi pensione;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

la Giunta regionale per conoscere:

1) ove sono impegnate le risorse finanziarie del fondo pensione regionale "Fopadiva" e della Società "Compagnia Valdostana delle Acque - C.V.A."

2) se la Giunta non intenda attivare comunque specifici strumenti di monitoraggio su tali rischi finanziari, nell'ambito di quei settori economici che sono riconducibili, direttamente o indirettamente, al proprio controllo.

F.to: Bortot

Presidente - La parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Stiamo attraversando una grossa crisi finanziaria con il crollo delle borse...

(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

... fare lo "yuppie" 20 anni dopo...

Dicevo, stiamo assistendo a una grossa crisi finanziaria sui mercati internazionali dovuta a una serie di agenzie diciamo pure speculative, che intervengono sui mercati finanziari, prestano denaro senza grandi interessi, si creano queste "bolle", ci sono i passaggi di queste somme di denaro da un'agenzia all'altra, di conseguenza le ritorsioni le ritroviamo sulla borsa e sugli azionisti, poi le banche centrali, "in barba" alle liberalizzazioni e alle privatizzazioni, devono intervenire con il denaro fresco affinché queste ripercussioni sui mercati finanziari non si ripercuotano sull'economia mondiale e, per quanto ci riguarda, nazionale e locale: questo è il nocciolo dell'interpellanza. Potremmo entrare nel merito di quella banca in Inghilterra che abbiamo visto alla televisione e sui giornali, con le file per ritirare i propri risparmi, abbiamo visto intervenire la Banca mondiale e la Banca europea non solo a tranquillizzare i Governi dei reciproci Paesi e dell'UE, ma abbiamo visto anche enormi emissioni di denaro fresco delle banche centrali per far fronte alla crisi. Denaro fresco che ricordo al Consiglio è di proprietà della collettività e non dei singoli privati, che hanno speculato sui mercati finanziari, su questi mutui.

Nell'esaminare in IV Commissione, durante l'audizione del Presidente di "CVA", e nelle diverse occasioni che abbiamo avuto di parlarne in questa sede, possiamo dire di avere 2 situazioni che potrebbero essere coinvolte in tale crisi finanziaria: la "CVA", perché questa detiene enormi quantità di liquidità, che sono investite sul mercato finanziario... quindi con l'interpellanza vogliamo capire in quale mercato finanziario e in quali settori della finanza, la borsa piuttosto che i fondi o le obbligazioni... e anche indirettamente per quanto riguarda il Fopadiva, che è il fondo pensionistico dei dipendenti prima regionali e ora non solo più regionali. Vedo che l'Assessore sorride: o sa che i nostri soldi sono al sicuro, o non vuole rispondermi, adesso staremo a vedere... L'interpellanza quindi è per capire meglio che direzione hanno preso i nostri soldi, chi li gestisce, in quali comparti sono investiti, se a medio, a lungo, a breve termine, in sostanza se sono in buone mani. Visto che le agenzie di "rating", di certificazione certificano in base ai soldi che le aziende forniscono, e vediamo che alcune sono state tolte dal mercato, vorrei che l'Assessore ci tranquillizzasse rispetto ai nostri risparmi.

Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Cercherò di dare una risposta tranquillizzante, sicuramente cercando di tranquillizzare con una terminologia coerente non quella dello "yuppie" tardivo, ma che ha come interlocutore un sessantottino tardivo, perché io farò lo "yuppie" 20 anni dopo, ma lei sessantottino dopo 40 anni mi pare esagerato... Capisco la sua particolare sensibilità al mondo della finanza, lei è improntato ad un commercio equo e solidale, ma qui noi stiamo lavorando per cercare di dare dei rendimenti e delle garanzie ai lavoratori; quindi, rispetto ai vari problemi, ci poniamo come obiettivo quello di salvaguardare le giuste aspirazioni di coloro che lavorano. Come lei ben sa, sulla base dei dati e delle informazioni richieste e trasmesse da parte di Fopadiva, si evidenzia come, alla luce dell'andamento dei mercati, il Consiglio di amministrazione del fondo che, come lei sa, è formato per metà da lavoratori e per metà...

(interruzione del Consigliere Bortot, fuori microfono.

... rispetto a questo sta procedendo a un continuo e puntuale monitoraggio del portafoglio e delle politiche di gestione. A tale proposito si rimarca come nel portafoglio di Fopadiva non sono e non erano presenti obbligazioni del mercato americano, legate ad operazioni di cartolarizzazione di mutui concessi a soggetti con basso merito di credito, le cosiddette "subprime mortage", che hanno causato i recenti tumulti sulle borse mondiali, né prodotti finanziari il cui valore fosse collegato a tali titoli e neppure quote di fondi comuni di investimento e strumenti similari, la cui composizione patrimoniale includa titoli obbligazionari e prodotti finanziari delle tipologie indicate. Dopo questa risposta la prego di favorire tale processo di tranquillizzazione: non è successo nulla... Dopodiché le dico che lei si preoccupa, ma ancor più le istituzioni si sono mosse molto prima di lei; a questo riguardo le segnalo come il Fopadiva abbia provveduto in data 28 agosto 2007 ad inviare alla Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip) a seguito della richiesta inoltrata dalla Commissione stessa a tutti i fondi pensione, al fine di monitorare puntualmente il mercato in relazione alle turbolenze presenti sui mercati, un'apposita comunicazione attestante quanto sopra indicato. L'Assemblea dei delegati del fondo, nel corso della seduta del 18 settembre 2007, ha inoltre discusso e approfondito nel dettaglio quanto in oggetto, preso atto di quanto evidenziato. Le lascio poi la copia che è stata inoltrata alla Commissione vigilanza, datata 28 agosto.

Ne approfitto non per fare dei consigli per gli acquisti, ma per dare una corretta informazione, perché nella gestione patrimoniale del fondo si specifica che il valore della quota al 31 agosto 2007 - ultima data utile di valorizzazione del patrimonio - è stato di 11,036 euro e come rendimento netto dall'inizio dell'anno 2,147, da considerarsi più che soddisfacente se confrontato ai rendimenti ottenuti nelle linee di gestione paragonabili a quelli di Fopadiva, degli altri fondi pensione negoziali in ambito nazionale, nonché e soprattutto se confrontato al tasso di rivalutazione del TFR, che per lo stesso periodo e al netto dell'imposta sostitutiva teorica è pari a 1,93. Consigliere Bortot, il TFR ha reso 1,93 e il Fopadiva 2,147: credo che possa essere felice con me del fatto che i lavoratori valdostani hanno ben scelto nell'affidare la loro previdenza complementare a Fopadiva. Attualmente le risorse finanziarie di Fopadiva sono impegnate in un'unica linea di investimento prudente, con basso grado di rischio, le cui caratteristiche sono sinteticamente così determinate: politica di gestione prevalentemente orientata verso titoli obbligazionari di breve durata e di media-lunga durata; componente azionaria pari al 20%; aree geografiche di investimento, investimenti prevalentemente circoscritti a titoli di soggetti residenti nella UE; "benchmark" di riferimento: il 20% "JP Morgan Euro Cash 6 months", obbligazione euro a breve termine; 60% sempre nelle obbligazioni UE medio e lungo termine e il 20% sono azioni europee, quelle di cui prima, quindi abbiamo dei riferimenti molto prudenti, una griglia di tutta tranquillità. Gli ulteriori elevati vincoli e paletti posti al fondo nella determinazione della linea di investimento e nel contratto con il gestore selezionato "Pioneer" determinano comunque un portafoglio sia relativamente alla componente obbligazionaria che a quella azionaria in grado di offrire le migliori garanzie in termini di qualità e di rischio. Il Fopadiva ha poi riferito di aver concluso il processo di selezione del gestore del nuovo comparto di investimento garantito delle risorse, che offrirà una garanzia assicurativa sul capitale versato e su un rendimento minimo al tasso di rivalutazione del TFR; quindi un'ulteriore offerta, con l'obiettivo di attivare tale comparto dal 1° gennaio 2008.

Per quanto attiene la "CVA", le posso dire che ci sono 225 milioni di euro in polizze di capitalizzazione assicurative, stipulate con primari istituti assicurativi nazionali e per 2 milioni di euro in obbligazioni emesse da primaria società quotata alla Borsa di Milano. Per entrambe le tipologie di investimenti è stato verificato che il prenditore o la società sua controllante risulti in possesso di un "rating" del credito minimo di "investment grade", quindi abbiamo una situazione per quanto attiene le controllate della Regione che è abbastanza...

Per quanto attiene la Giunta e gli strumenti di monitoraggio, vorrei approfittare per dire che quello delle pensioni complementari non è un mondo "fai da te", non è una situazione dove lasciamo alla buona volontà dell'Assessore o del Consigliere regionale, ma ci sono norme e regole, quindi nella predisposizione del fondo e nella richiesta di autorizzazione - come ho potuto dimostrarle prima - vi è un istituto di vigilanza che controlla: il Covip interviene. Non appena vi è stata turbolenza sul mercato nazionale, ha mandato delle lettere... e presidia e monitorizza! Noi, qui prendo lo spunto, possiamo anche cogliere quello che lei pone all'attenzione, perché dobbiamo dare delle disposizioni attuative alla legge regionale n. 27/2006, quindi in quella attività di sostegno alla previdenza complementare in ambito territoriale possiamo prevedere che i fondi pensione, che intendono usufruire degli interventi e misure previste dalle normative regionali, debbano adottare delle procedure ulteriormente garantiste anche in modo più ferreo e cogente rispetto alle già importanti regole dell'istituto di vigilanza. Spero di averla tranquillizzata, quindi il mio sorriso era un messaggio distensivo rispetto a quella tensione che poteva animarla con le preoccupazioni generali del mondo finanziario.

Presidente - La parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Anch'io le sorrido, però non è che ci fermiamo lì, perché è proprio una filosofia e un'impostazione diversa che ci divide. Proviamo a fare un esempio. Quando lei dice con enfasi che il rendimento dei fondi è superiore al TFR, ci mancherebbe altro, perché il rendimento dei fondi è soggetto a fluttuazione, mentre il TFR è garantito, quindi vorrei vedere spalmati questi rendimenti su diversi anni e il quadretto è meno edificante. Lo so che il Consigliere Lattanzi è un esperto, ma in questo caso ha un conflitto di interessi, quindi non mi può rispondere... e questa è la prima risposta. Seconda risposta: noi abbiamo fatto un prestito sul mercato internazionale londinese, lo abbiamo pagato il 4% e rotti di 800 miliardi, per acquistare... ricomincio daccapo perché non sono convinto che l'Assessore mi abbia sentito... abbiamo acquistato le centrali idroelettriche, abbiamo fatto un prestito internazionale al 4%, che mi sembra un tasso più che dignitoso. Quello che non capisco è perché dobbiamo prendere i nostri soldi, metterli da qualche parte, farci dare il 2% e rotti...

Marguerettaz (fuori microfono) - ... no, il 2... ho parlato del Fopadiva, non ho parlato del rendimento...

Bortot (Arc-VA) - ... ho capito, mi lasci finire il ragionamento. Noi prendiamo i nostri soldi e li diamo a qualcuno che ce li gestisce e ci rendono il 2%, poi prendiamo i prestiti sul mercato internazionale e li paghiamo il 4. Non sarebbe meglio tenerci i nostri risparmi e la Regione, essendo un'istituzione, garantire a chi ce li presta il 4? Perché 1 + 1 fa 2, forse sono troppo semplice...

Marguerettaz (fuori microfono) - ... lo dica ai lavoratori, che scelgano questa linea, Fopadiva, non siamo noi che lo facciamo...

Bortot (Arc-VA) - ... prima rispondeva con enfasi, sembrava che il Fopadiva fosse lei e tutti gli interventi finanziari al Fopadiva li ha sponsorizzati e deliberati lei con il Governo regionale, ci mancherebbe altro... teniamola sul leggero, Assessore! Non può una volta rispondermi con una "gamba" e la volta dopo con un'altra "gamba"! È un'ipotesi sulla quale si dovrebbe lavorare.

Torniamo a "CVA": non facciamo altro che sentire l'Assessore alle attività produttive piangere perché non ha sufficienti soldi, mi sembra che la legge sulla rottamazione abbia già esaurito i fondi. Mi sembra che sulle rinnovabili e sul risparmio energetico degli edifici la Regione dovrebbe mettere in atto strumenti finanziari straordinari, che potrebbero fare da volano a questa nuova economia, alle nostre imprese, ai nostri artigiani, perché a lunga e media scadenza tali strumenti finanziari e le risorse messe a disposizione ci tornerebbero, in più contribuiremmo alla riduzione delle emissioni. Vi ricordo che fra un paio di anni saremo sanzionati, ossia non possiamo aumentare le emissioni rispetto alla quota che dovevamo diminuire, perché l'Italia al convegno del Cipra a Saint-Vincent l'altro sabato... addirittura non solo non ha diminuito la quota, ma ha sforato in più il 6% rispetto ad altri Paesi e saremo sanzionati, è giusto, Presidente...?

Caveri (fuori microfono) - ... non lo so, prima parlava delle emissioni azionarie, adesso...

Bortot (Arc-VA) - ... ma sono collegate, perché la filosofia è: utilizziamo i quattrini della "CVA", che sono invece in polizze di capitalizzazione assicurative, per finanziare i progetti di risparmio energetico nella nostra Regione. Perché mai dobbiamo darli sul mercato internazionale per polizze assicurative? A meno che e qui veniamo al nocciolo, "Radioscarpa"... ovvero un Consigliere del Consiglio di amministrazione della "CVA" dice che la "CVA" sta accumulando i soldi, 225 milioni di euro, perché sembra aleggi l'intenzione di acquistarsi le centrali, non so se è una "bufala", lo dico qui e ripeto...

Caveri (fuori microfono) - ... quali centrali?

Bortot (Arc-VA) - ... le centrali idroelettriche...

Caveri (fuori microfono) - ... sono sue...

Bortot (Arc-VA) - ... no, sono nostre se permette, il prestito sul mercato internazionale lo abbiamo fatto noi! Approfondiamo: di chi sono le centrali? Di "CVA" o dell'Amministrazione regionale? Sono già della "CVA"? Per quale motivo allora devono accantonare questo ammontare di soldi? Morale: abbiamo 225 milioni di utili, non si capisce a quale titolo nella misura in cui dovremmo fare da volano a tutto il comparto che ho appena finito di definire: risparmio energetico edifici pubblici, risparmio energetico per le abitazioni private, "bla bla bla", perché non mettiamo sul mercato regionale dei prestiti a basso interesse, utilizzando questi fondi, che ci permettano di fare da volano a tanti investimenti e con quel che ci ritorna l'operazione è più che garantita e sotto il punto di vista finanziario e utilizzando delle risorse finanziarie proprie. Questo è il senso dell'iniziativa per quanto riguarda la tranquillità di dove sono ubicati i soldi della "CVA" e Fopadiva, il perché dobbiamo permettere di utilizzare questi soldi, di metterli sul mercato internazionale lasciandoli utilizzare ad altri che fanno altri tipi di investimenti e perché non li mettiamo in rete per il fabbisogno interno alla nostra Amministrazione: rottamazione, risparmio energetico, nuove tecnologie, creare lavoro, fare ricerca e domani vedremo quanti soldi verranno messi sulla legge per la ricerca e lo sviluppo.